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Autore: Vale2000    31/03/2017    1 recensioni
Salve a tutti questa storia parla di una ragazza di nome Strawberry e della sua vita.
Questa bella ragazza ha perso da molto tempo l'allegria e la felicità per colpa di un episodio avvenuto alcuni anni prima, riuscirà a ritrovare queste emozioni grazie a nuovi incontri e allo sbocciare dell'amore con un certo biondo?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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“ Straw svegliati se non vuoi fare tardi!” dice una voce destandomi dal sonno. 
“Ancora cinque minuti mamma” perchè mia mamma deve sempre rompere?
“Primo non sono tua madre, secondo..." mi arriva un cuscino in faccia, ma mi giro dall'altra parte. "Ti vuoi svegliare!" ma se non è mia madre chi è?" apro lentamente gli occhi cercando di abituarmi alla forte luce proveniente dalla finestra e appoggio i gomiti sul materasso nascondendo il viso tra le mani.
"Buongiorno bella addormentata!" Volgo gli occhi verso la voce e l'associo al viso raggiante di Mina.
"Buongiorno" ripeto sbadigliando.
"Vado a preparare la colazione, quando torno ti voglio trovare vestita e pettinata"
"Si mamma" appena varca la soglia, mi alzo dal letto e mi dirigo al bagno. Con la spazzola in mano ripenso agli avvenimenti di ieri sera...ripenso alle copiose lacrime di Mina che le rigavano il volto paonazzo. Eppure questa mattina nei suoi occhi non c'era nessuna traccia di dolore, sembrava quasi che non fosse successo niente. So bene che è solo una maschera per celare il suo vero stato d'animo... ma chi sono io per giudicare? Infondo chi non la indossa?

Davanti al cancello scorgo le figure di Shirogane e di Jake, mi giro subito verso Mina e la vedo irrigidirsi. Le stringo la mano in modo da farle capire che ci sono, che le sono vicina. "Grazie" sussurra debolmente. Percorriamo il viale sotto gli occhi arroganti dei due...la tentazione di incontrare i suoi occhi è forte, ma non cedo.
"Grazie Straw...non so cosa farei senza di te" le sorrido dolcemente e insieme entriamo in classe.

Arriva l'ora di pranzo ma non avendo fame mi dirigo sulla terrazza. Fortunatamente non c'è nessuno, così mi sdraio sul prato e osservo il cielo.
Quand'ero piccola era solita farlo nel giardino di casa, rimanevo ore e ore a osservare le varie forme delle nuvole. Chiudo gli occhi beandomi della leggera brezza che mi scompiglia i capelli.
Dopo alcuni minuti sento il mio cuore accelerare e mi porto la mano al petto confusa. Cosa mi sta succedendo? Sento un rumore metallico dietro di me e infastidita mi giro.

PENSIERI DI RYAN

Questa mattina Strawberry non si è nemmeno degnata di guardami...che mocciosa!
Dopo pranzo mi dirigo sulla terrazza...qualche forza sconosciuta mi stava guidando fino a lì. Apro la porta lentamente e la vedo. La osservo ammagliato da tanta bellezza... il sole donava ai suoi boccoli rossi dei riflessi arancioni-dorati che le facevano risplendere la candida carnagione, scesi osservando le lunghe ciglia, il piccolo naso e mi soffermai sulle labbra carnose...le stesse labbra da cui ieri ho rubato un passionale bacio.
Quella ragazzina aveva uno strano effetto su di me, ma non ne capisco ancora il motivo.
Stavo per andarmene quando muovendo la porta provoco un fastidioso rumore e mi blocco di colpo sentendo una voce...la sua voce.
"Che cosa vuoi?" chiede annoiata.
"Non sei felice di vedermi?" chiedo arrogante.
"Possibile che tu non mi voglia lasciare in pace! Io non ti sopporto  non so più come dirtelo! Stammi lontano! Le persone false come te non le voglio accanto!" sbotta arrabbiata.
"Tranquilla, ora ho capito" me ne vado.
Le sue parole mi rimbombano nelle orecchie provocandomi delle fitte nello stomaco. Tiro un pugno al muro ferendomi la mano ma il dolore che provo non è per niente paragonabile all'altro.

PENSIERI DI STRAWBERRY

Sarà meglio tornare in classe, la campanella sta per suonare.

Dopo le lezioni esco dalla classe e noto la figura di Jaden intenta ad osservare fuori dalla finestra con aria malinconica.
"Hey" lo saluto toccandogli la spalla.
"Ciao, tutto bene?" ha una voce distaccata, distante.
"Sì"
"Beh allora io vado ciao Jaden"
"Ciao"
Esco dall'edificio e improvvisamente sento una mano sulla spalla, inizialmente spaventata sobbalzo e mi giro.
"Andiamo insieme?"
"Ok, Jaden"
 Rimaniamo alcuni secondi in silenzio.
"Scusa, per prima ero immerso nei miei pensieri" mi limito ad annuire con la testa.
"Straw" dice con voce seria.
"dimmi" cosa vorrà dirmi?."Tu mi piaci"
"Io..." cerco di dire "Lo so che non è ricambiato tranquilla, ti ho visto ieri con Shirogane..." dice tristemente.
"Tra me e Shirogane non c'è nulla" rispondo ferma, come potrebbe mai esserci qualcosa tra noi due?
Sorride amareggiato.
"Mi piacerebbe fosse vero ma non è cosi...io vi ho visti...forse non ti sei accorta perché è troppo presto ma lui ti piace. Volevo solo avvisarti di non fidarti di Shirogane, per lui le ragazze sono solo un gioco...non voglio che tu soffra"
"Lo so...conosco bene i tipi come lui"
"Se vorrai io sarò qui...quando ti deluderà, e credimi so che accadrà anche se tu ora affermi il contrario" se ne va posandomi un delicato bacio sulla guancia.
Il suo discorso mi ha lasciata inerte...dopo tutte le barriere con cui ho rinchiuso il mio cuore, davvero Shirogane sta riuscendo a scalfirle e buttarle giù piano piano?
Porto una mano al petto e stringo il tessuto della maglietta...non posso! Non posso lasciarlo entrare...ho sofferto troppo e non voglio...non voglio provare di nuovo quel dolore straziante.

IL GIORNO DOPO 

"Noooo! Lasciami!" urlo svegliandomi.
Ansimo e mi porto una mano sulla fronte imperlata di sudore...ancora quel sogno, ogni notte sempre lo stesso. Sento ancora l'orribile sensazioni delle sue mani sul mio corpo e un conato di vomito mi fa correre verso il bagno. Guardando lo specchio scorgo la mia pallida figura ancora ansimante.
Decido di farmi una doccia veloce e poi di vestirmi e di uscire di casa, ovviamente non prima di aver lasciato un biglietto a mia madre dicendole che ero uscita.
Erano le 7.00, la scuola sarebbe incominciata tra un'ora così decido di fare un giro per il quartiere.
Dopo alcuni minuti mi trovo difronte ad un edifico colorato di rosa...sembra quasi un castello leggendo la locandina scopro che è un Cafe e decido di entrarci.
"Buongiorno posso aiutarla?" mi chiede una voce gentile.
Mi giro e...
"Kyle?" chiedo incredula.
"Sì sono io..." mi guarda un attimo studiando. "Strawberry!" sgrana gli occhi sorpreso.
L'abbraccio di scatto.
"Quanto tempo!" affermo felice.
Kyle è un conoscente della mia famiglia ci conosciamo da quando io avevo 9 anni, è diventato subito il mio migliore amico pur avendo 10 anni in me... gli raccontavo tutto e lui ascoltava paziente e mi dava preziosi consigli su come affrontare le situazioni. È sempre stato un ragazzo molto maturo per la sua età a quel tempo stava con una ragazza molto bella, non ricordo molto di lei però ogni tanto veniva a trovarmi anche lei e mi portava dei dolci e giocava sempre con me.
L'unica cosa che ricordo sono i suoi lunghi capelli viola che volavano nel vento.
Poi un giorno improvvisamente i miei genitori hanno deciso di trasferirsi e non mi hanno nemmeno lasciato il tempo di salutarli, non volevano che li rivedessi...da quel giorno sono passati ben 7 anni.
Lo vedo molto bene, è sempre stato un bel ragazzo ma con il passare degli anni il suo viso è diventato più maturo e ovviamente più bello.
"Come sei diventata bella micetta" rido per il nomignolo, me lo diceva sempre quando ero piccola.             

FLASHBACK

Era un caldo pomeriggio di luglio io e Kyle stavamo giocando al parco.
Improvvisamente mi fermai osservando una piccola gattina nascosta dietro un cespuglio.
"Cos'hai visto Straw?" chiese Kyle curioso.
Gliela indicai, lui rimase fermo un attimo poi dolcemente la prese in braccio.
"Sai la gattina mi ricorda molto te" afferma sorridendo.
"Non è vero!" affermai arricciando la bocca.
"La porterò a casa con me e la chiamerò Strawberry" disse guardando la gattina che teneva in braccio.
"Ma io sono Strawberry!" risposi gelosa gonfiando le guance, rise divertito dalla mia faccia.
"Già, allora cosa ne dici di micetta ti piace?" 
"No" risposi scuotendo la testa e incrociando le braccia al petto.
"Allora cosa ne dici se al posto di Strawberry ti chiamo a te micetta? Un nomignolo segreto solo nostro, cosa ne dici?"
Rimasi un attimo in silenzio e poi sorridendo annui, di risposta mi accarezzò con fare gentile i capelli legati in due buffi codini. 
Fine flashback

Quel ricordo lo custodisco ancora gelosamente nella mia mente.
"Mi sei mancata molto" accarezza dolcemente i miei capelli com'era solito fare un tempo. 
"Anche tu" affermo nascondendomi nel suo petto, chiudo gli occhi assaporando il suo dolce profumo...mi sono sempre sentita al sicuro tra le sue braccia, per me lui è sempre stato come il fratello maggiore che non ho mai avuto.
"Come stanno i tuoi?" chiede lui, alzando lo sguardo incontro i suoi occhi, nei quelli posso intravedere della rabbia.
"Il solito, sono sempre fuori per lavoro e io sempre a casa da sola" dico con una punta di acidità.
"Mi dispiace molto" abbassa gli occhi.
Anche a quell'epoca vedevo poco i miei, per quello passavo molto tempo con lui.
"Sei cambiata molto comunque...non sei più la ragazzina allegra di un tempo, non vedo più la gioia di una volta nei tuoi occhi, puoi parlare con me lo sai"
Per la prima volta decido di aprirmi con qualcuno, di raccontagli quello che mi è capitato.

Dopo il racconto mi abbraccia di scatto e mi spinge la testa contro il suo petto.
"Mi dispiace tanto...io...non ti sono stato accanto, avrei potuto proteggerti e invece..." Scuoto la testa. "Non è stata colpa tua, non hai deciso tu di abbandonarmi, sono stati i miei genitori a portarmi via".
Porta le sue mani sulle miei guance "Da oggi in poi non ti abbandonerò più".
Ci abbracciamo.

È ormai passato più di un mese da quel giorno, quasi ogni pomeriggio vado a trovare Kyle e ogni tanto lo aiuto nel locale ovviamente senza voler niente in cambio.
Shirogane ogni tanto lo incontro nei corridoi ma mi passa oltre senza guardarmi e ciò provoca ogni volta nel mio petto una fitta di dolore che non capisco. Le uniche volte che ci siamo trovati faccia a faccia ci siamo limitati a osservarci, ma il suo sguardo è sempre stato freddo ed indecifrabile ed io non mi sono fatta problemi ad imitarlo.
Dopo un'altra stancante giornata di scuola mi dirigo verso il locale di Kyle.
"Ciao" mi saluta correndo da un tavolo all'altro.
Mi siedo su uno sgabello vicino al bancone e dopo cinque minuti Kyle mi raggiunge.
"Com'è andata la scuola?" 
"La solita noia"
Ride divertito.
"Ti vedo molto impegnato"
"Già oggi la mia aiutante è malata quindi sono solo"
"Vuoi una mano?"
"Non voglio disturbarti, avrai da studiare"
"No, nessun disturbo lo faccio con piacere e poi i compiti gli ho già fatti"
Sorride segno che mi da il permesso.
"Grazie micetta" sorridendogli mi avvio verso gli spogliatoi
"Ok, a dopo"

Dopo una decina di minuti esco dallo spogliatoio e cercandolo con lo sguardo lo vedo intento a parlare con...Shirogane! Cosa! Kyle conosce Shirogane?! Sembrano anche molto amici da come ridono e scherzano insieme.
Kyle si gira e vedendomi mi fa segno di avvicinarmi.
"Ryan è lei la famosa Strawberry di cui ti parlo sempe" arrossisco imbarazzata.
"La ragazzina! La conosco di già" Riascoltare la sua mi fa uno strano effetto.
"Ragazzina a chi? Guarda che hai solo 2 anni in più di me non ti permettere!" sbuffo infastidita, non ci parlavamo da più di un mese...possibile che debba essere sempre così odioso?! 
"La gattina tira fuori gli artigli" stavo per rispondergli quando la sua risata cristallina mi fa bloccare e rimango estasiata da questo dolce suono.
Kyle osservando la scena ridendo e guardandoci di sottecchi.
"Sei rimasta senza parole?" arrossisco e chino il capo mi sento come una bambina che è stata appena beccata dai suoi genitori a mangiare le caramelle di nascosto.
"Vado a prendere le ordinazioni" dico a Kyle e mi avvio.
Ad ogni mio passo sento uno sguardo trafiggermi la schiena, so già a chi appartiene ma non ho il coraggio di girarmi...non perché ma quando gli sono accanto mi sento strana, non ho mai provato cose del genere. Pensavo che con il tempo questa sensazioni sarebbe passata ma non è stato così.

Dopo un'ora lo vedo ancora allo stesso tavolo intendo ad osservarmi.
"Se non vuoi consumare niente puoi anche lasciare il tavolo" gli dico freddamente mentre pulisco il tavolo alle sue spalle.
"Strawberry" non mi giro.
"Strawberry" ripete ancora, non sa dire altro?
"Straw..." ma non lascio finire.
"Cosa vuoi?" rispondo infastidita girandomi verso di lui,  me lo ritrovo a pochi centimetri dalla mia faccia. Rimaniamo a osservarci in silenzio, guardo i suoi capelli color oro con dei riflessi color grano, i suoi occhi blu nelle sue mille sfumature... no i suoi occhi non sono blu, sono di tanti colori...oggi sono color oceano scuro, la voglia di annegarci dentro è innegabile, ma non posso...devo resistergli. Abbasso lo sguardo fino ad incontrare le sue labbra e improvvisamente il mio cuore comincia a battere contro il petto producendo un rumore assordante che cresce sempre di più intrappolandomi in un vortice pieno di emozioni.
"Io..." Prova a dire...alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi e noto che il blu scuro di prima si è trasformato in un azzurro più chiaro...è innegabile non notare quel luccichio di desiderio che si intravede nei suoi occhi...che sia io a provocarlo?
"Tu?" chiedo sentendo le difese cedere sempre di più senza poter far nulla.
Prende la mia mano e la poggia sul suo petto, sento i battiti accelerati del suo cuore e chiudo gli occhi beandomi del suo cuore e il mio battere all'unisono.
"Lo senti? Ti sembra così sbagliato? Ti sembra una bugia?" apro gli occhi osservandolo. 
"Io vorrei potermi fidare...ma ho sofferto così tanto in passato che mi riesce difficile. Sento anche io l'effetto che mi fai quando mi stai accanto, quando i tuoi occhi incrociano i miei, quando le tue mani mi sfiorano...ma non riesco"
Mi scanso e mi allontano. 
Dopo poco sento il campanello della porta trillare segno che qualcuno è entrato, mi giro e vedo Pam, è la prima volta che viene al locale.
"Strawberry? Cosa ci fai qui?" chiede curiosa.
"Aiuto Kyle, il proprietario, con il locale ogni tanto"
"Kyle?Kyle Akasaka?" chiede sgranando gli occhi, "Sì, lo conosci?" chiedo curiosa. 
Sta per rispondermi quando una voce ci fa voltare.
"Pam, sei tu?"
"Sì! Quanto tempo!" si avvicinano e si abbracciano.
"Vieni, andiamo a parlare in privato, ho tante cose da dirti"
Pam segue Kyle nel retro del locale mentre io continuo a pulire i tavoli dato che l'orario di chiusura è sempre più vicino.
Mi giro verso il tavolo dove prima c'era Shirogane, ma lui non c'è più...dev'essere andato via.

PENSIERI DI KYLE

"È lei" le dico soltanto, sgrana gli occhi sorpresa.
"Com'è possibile?! Non ci posso credere..." Si porta le mani sulla faccia nascondendo il volto. "Hai visto com'è cresciuta? È diventata cosi bella! Quanti anni sono passati ormai? Oddio...non so cosa dire... sono così felice"
"L'hai ritrovata" dico abbracciandola. "L'abbiamo ritrovata" mi corregge lei. 
"Già"
"Ed ora?" mi chiede lei. 
"Ora dobbiamo essere pazienti, lei non sa niente"
"I suoi non gli hanno detto niente?"
"No, non sa  niente"
"Immaginavo..."
L'abbraccio avvolgendola tra le braccia...come mi è mancata!

PENSIERI DI STRAWBERRY

Entro nella cucina per dire a Kyle che stavo per andare a casa quando lo vedo abbracciato a Pam.
Sto per andarmene quando, senza volerlo, faccio scricchiolare il pavimento di legno e i due volgono gli sguardi su di me.
"Mi spiace...io me ne stavo per andare" dico imbarazzata.
"No tranquilla, rimani pure" mi dice Kyle. "Te la ricordi Pam?" mi chiede Ryan, mi giro a guardarla. "Ci giocavi spesso con lei quando avevi 9 anni...era la mia ragazza" dice arrossendo.
 La scruto ancora un attimo e mi soffermo sui capelli viola...ma certo!
"Certo che mi ricordo di lei!" gli sorrido felice.
Vedendoli insieme si capisce che il loro amore è ancora vivo e aspetta solo di essere risvegliato...se facessi qualcosa per accelerare i tempi? guardando com'erano in imbarazzo...direi che farei proprio bene!
"Certo che mi ricordo di lei!" le sorrido felice.
"Io vado Kyle a domani"
"A domani micetta e stai attenta"
Esco dal locale quando qualcuno mi prende il braccio e mi spinge contro la parete del locale.
"Shirogane cosa stai facendo?" chiedo infastidita.
"Ti sto impedendo di scappare"
"Non mi interessa parlarti! Non dopo un mese in cui non hai fatto altro che ignorami e rivolgermi sguardi d'indifferenza!" gli urlo addosso tutto la mia rabbia senza pensarci. 
"Quindi...ci sei rimasta male?" chiede con un sorriso beffardo che mi fa salire il sangue al cervello.
"QUELLO CHE FAI TU NON MI INTERESSA" gli rispondo scandendo ogni singola lettera cercando di conviverlo e sopratutto convincermi.
"Non ci credo" sorride posando la mano sulla guancia.
Il cuore incomincia a battere e sento la gola secca, odio l'effetto che mi fa la sua vicinanza.
"Puoi fidarmi di me...l'apparenza a volte inganna, so che tutti pensano che io sia un poco di buono, un arrogante e un viziato ma non è cosi" dice guardandomi negli occhi dai quali non scorgo nessuna traccia di menzogna...come mi piacerebbe fidarmi.
"Fidati del tuo cuore, è l'unico che non mente mai"
"Io... ci penserò" le sue parole mi hanno sorpresa...forse dovrei provare a riaprire il cuore? Che sia lui colui che farà terminare questo incessante dolore che provo dentro? Ma se poi fidandomi porterebbe via l'ultimo pezzo intatto del mio cuore ormai a pezzi?


ANGOLO AUTORE
Ciao, ultimamente sto trovando del tempo per scrivere, non so quanto duri questa precaria situazione ma spero duri il tempo necessario.
Alla prossima ciao.


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