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Autore: L_aura_grey    31/03/2017    0 recensioni
Il mondo è caldo. E rosso e nero. E nell’aria c’è il suono di vetri spezzati e il canto di un furgone dei gelati.
Credo che questa sia la mia nascita.
C’è una voce nella mia testa. Non è la mia di certo; sta dicendo qualcosa, qualcosa che ha a che fare col ragazzo di fronte ai miei occhi, sì… Qualcosa che dice…
… fagli del male… voglio fargli del male. Deve pagare per ciò che ha fatto. Deve pagare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il mondo è caldo. E rosso e nero. E nell’aria c’è il suono di vetri spezzati e il canto di un furgone dei gelati.
Credo che questa sia la mia nascita.

C’è una voce nella mia testa. Non è la mia di certo; sta dicendo qualcosa, qualcosa che ha a che fare col ragazzo di fronte ai miei occhi, sì… Qualcosa che dice…

… fagli del male… voglio fargli del male. Deve pagare per ciò che ha fatto. Deve pagare.

Oh, sì. Mi piace come suona, mi piace un sacco. Penso che inizierò mangiandogli un orecchio.
Ti fa felice, questo, paparino?
__

Cazzo, quanto sei noiooooooooooso. Le leggi sono per quelli che non si sanno divertire, e io sono qui solo per questo. E invece no. Tra tutta la gente interessante che c’è in giro, proprio nella tua piccola e noiosa testa dovevo nascere?

È tutto così noioso! Non pensavo che la vita potesse essere così noiosa, ed è tutta colpa tua, paparino. Ma almeno hai paura. Hai paura di me. Ben ti sta, così impari a chiudermi sempre in casa il sabato sera.

Mi piace l’odore della tua paura… Rimane attaccata alla pelle, mi basta inspirare per sentirmela andare dritta al cervello.
__
 
Non avevo capito che questo fosse il mio appartamento! Scommetto che questo è il tuo regalo di compleanno! Ma grazie, paparino!

Che regalo di merda. Fammi uscire.
___

Abbiamo un “accordo”.

Uno di quelli: “A letto alle nove, e lavati le mani prima di mangiare!”, solo che è più un: “Non uccidere nessuno, scopa solo con le protezioni, numera i preservativi, non fumare. Non spegnere mai le telecamere della casa."

E con questo ti senti al sicuro, paparino. Che palle deve essere, la tua vita.

Ma a parte questo… preparati, Mondo! Sto arrivando! Non so quale sia il nome che devi temere, ma non temere, te ne procurerò presto uno da urlare mentre ti mangerò il cuore.
___

Che brutta persona sei, però, paparino. Almeno un nome potevi darmelo.

Pazienza. Me ne troverò uno da solo. Sniff.
___

Il mondo è così tanto.

Quanti colori, quanti odori. L’aria è un dipinto, e io scivolo fra le sue onde fragranti, toccandola, gustandola, stuprandola. È tutto lì per me, deve semplicemente essere esplorata, fino alle sue profonde viscere.

Sì… fino al suo più pulsante cuore
___

Adoro i messaggi che mi lasci nel registratore, paparino. Mi fanno sempre crepare dal ridere. Cosa dice l’ultimo? Dove ho lasciato la macchina? E poi cosa ne farei del piacere di farti i dispetti?

È così divertente la vita, paparino, perché non mi lasci divertire? Mi devi sempre chiudere da qualche parte, incatenare alla sedia, nascondere la chiave da qualche parte. Sei così intelligente, paparino, quello te lo devo; riesci sempre a portarmi all’esasperazione e tutto quello che mi rimane da fare è sbattere i piedi a terra.

Voglio la chiave, paparino!

Fammi uscire, fammi divertire, cazzo! Voglio mangiare, scopare, e bere fino a farmi scoppiare il fegato. È anche mio, sai, quello che abbiamo in pancia. Non me ne frega un cazzo se non vuoi morire, sono indistruttibile, io, lo sento! Tu no?

Mi impedisci di fare quello che voglio, e intanto sei così solo… sei solo invidioso, paparino, perché io so come divertirmi e tu no…
___

Mi piace la nostra tata. Certo, è quel tipo di donna che ti fa venire voglia di sbatterla contro il muro e fotterla fino al suo ultimo respiro un momento, e sgozzarla come un maiale quello dopo. Tiene sempre la tensione alta in casa, è una buona cosa, no?

Ma a parte questo, sa fare il . Mi piace il suo tè. Direi che possiamo tenerla. Ma sì, te la faccio tenere, questa, paparino. Spero che ti piaccia lo sforzo che faccio.
___

Io cerco sempre di essere gentile, con le persone. Sorrido sempre. Ma sembra proprio che agli altri non piaccia, il mio sorriso. Chissà perché…

Eheheheh…
___

Non è male Billy. Potrei essere un “Billy”.

Che te ne pare, paparino, ti piace Billy? Tom e Billy, Billy e Tom. Oh, sì, suonano così bene, insieme. Cosa darei per poter estirpare il tuo nome dal mio.
___

Cos’è questa, paparino? Una caccia al tesoro? Uomini vestiti di neri, che indossano occhiali neri e vanno in giro su furgoni neri.

Cos’è, Natale?
___

Abbiamo una famiglia. E tu non me l’hai detto. Abbiamo una famiglia.

E.

Tu.

Non.

Me.

L’hai.

Detto.

Sì, brutto stronzo, ho giocato coi tuoi figli, sì, paparino, sono stato vicino a tua moglie, tanto vicino che mi sono divertito a immaginare almeno otto modi diversi di ucciderla nel frattempo. Oh, ma sarebbe stato così divertente, così tanto divertente.

Dannazione a te e alle tue stupide regole, paparino.

Mi sembra come se qualcuno mi avesse appena detto che Babbo Natale non esiste, di nuovo. E quel qualcuno sei tu, paparino. Non vedo l’ora che ti svegli. Cosa darei per vedere la faccia che fai.
___

Guerra, guerra, guerra, blah, blah, blah.

Sei così divertente, paparino, credi che abbia davvero paura di te, delle tue “minacce”? Credi che IO POSSA PROVARE PAURA?! No, no, quella la lascio a te, te la lascio volentieri. Tu ci sguazzi nella paura.

Ti ci affogherò, nella tua paura…
___

Il mondo è uno spasso, paparino, non credi?

È stato così divertente giocare con la Tata. Così stupida da non seguire le tue direttive e finalmente, finalmente spegnere le telecamere. E il segreto che io so e tu no… oooohhhh, il segreto che io so e tu no, quanto ridere mi fa…

Eheheheh.
___

Voglio diventare presto un re, niente più “stai qui”, niente più “vai lì”, niente più “fermo, niente più “ascolta”, correre in libertà.

Voglio diventare presto un re, corri alla mia destra, girati a sinistra, è la mia ribalta, sono sempre stato in vista.


Oh, paparino, oh..! Quanto mi piace, lo zoo. E i complimenti, dovrebbero farmeli tutti i giorni, i complimenti.
___

Hai una mamma! Sorpresa!

Ma non pensare che siamo pari, neanche lontanamente. Ma quanto mi è piaciuto giocare con quel tizio, oh, quanto. Stai diventando debole, paparino, lo sento nelle tue cellule, lo sento nei tuoi pensieri sempre più stanchi.

Io, invece, sono sempre più forte. La sento, questa forza, il suo profumo della stessa intensità di quello del sangue che ci pittura la camicia.
___

Fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti, fottiti.
___

Ogni volta che mi diverto, ogni volta che mi lascio un po’ andare, tu mi fai questo. Mi torturi. E io torturo te, e il nostro stupido corpo. Non mi importa quanto dolore provo adesso, lo proverai anche tu.

La sedia, e le catene, e le porte chiuse a chiave. Non importa quanto io sia forte, tu riesci comunque sempre a incatenarmi. Ma per una settimana, una cazzo, cazzo di settimana…

Non me lo dovevi fare questo, papino, non me lo dovevi proprio fare.
Tu mi incateni, io mangerò i tuoi figli.
___

Mi dai sempre dell’animale, papino. O del bambino. Sei sempre così ingiusto con me, solo perché tu sei così vecchio, così tanto, tanto, tanto vecchio.

Sono papino e sono geloso del giovane me, buuuhuuuuh.
___

Questa solitudine, questa mancanza… fa male, così male… non lo voglio, non è divertente. Non voglio essere grande, se è questo quel che significa.

mi manca così tanto…

Che cos’ha, di così speciale, quella troia? Cosa?!!
___

È nostra moglie.
___

Voglio tagliarle il ventre a metà, quello stesso ventre che ci ha dato due figli. Baciarla fino a non avere più fiato. Stuprarla con la forza di un’animale. Mangiare le sue dita, le sue guance, il suo mento. Lavarmi nel suo sangue. Voglio cantare con lei, mordere quella stessa mano con cui mi schiaffeggia. Paparino, scommetto che con te non lo fa. Il vostro matrimonio è così noioso.

È nostra moglie, già
___

Mi è piaciuto. Eccome se mi è piaciuto. Sorrido e me ne vado.
___


Non ti piace il buio, vero, paparino? La sensazione di essere in trappola, di essere circondato da nero e nero soltanto. Nessuna via d’uscita per te, caro dottore, solo la lenta agonia del nulla, che si chiude attorno a te, ti stritola, ti schiaccia, comprime sempre di più, e più e più e più e più e più e più e più.

Lasciati mettere in quella piccola scatola, LASCIATI DIVORARE!
___

È come respirare la prima volta a pieni polmoni, è come liberarsi le mani da catene che sono state lì per troppo tempo lì. Una stanza tanto vuota da farmi sentire l’eco dei miei stessi pensieri, e finalmente posso esprimerlo, il mio pieno potenziale. Posso spalancare le ali e volare. Un piacere conoscerti, paparino, bye bye. Spero che l’inferno sia piacevole.

Faccio i miei primi passi da solo e barcollo.
___

Lei, oh. Lei la ho notata.
___

Io voglio vivere, paparino. Voglio vivere.

Cammino su questa terra da appena sei mesi, quante cose voglio e devo ancora provare, quante. Voglio vivere, papino. E per la prima volta ho paura di morire, per la prima volta ho paura, dalla mia stessa mano, dal mio stesso dito, di quello che potrebbero fare.

Potrei premere il grilletto, ma voglio vivere. Voglio vivere!
___

Perché non sono un Superuomo?

Aiutami, paparino. Per la prima volta mi sento più piccolo che grande. Aiutami.
___

Lavorare al tuo fianco è… non so, strano. Forse non sei poi così noioso dopotutto, paparino. E poi tu la ami, lei ti rende più forte. E forse la amo anche io. Ma sono troppo giovane, non ho voglia di pensare a questo; dovrei fermarmi, concentrarmi, dimenticare il potere che scorre nelle mie vene e farmi domanda, e pormi risposte. E se il risultato è quella matassa calda e rossa che sento nel tuo petto, quella pietra acuminata e soffice, no, paparino, non posso fermarmi a riflettere. Ti aiuterò semplicemente a portarla.
___

Hai ucciso, paparino. Abbiamo compiuto un omicidio e l’abbiamo fatto assieme. Gli ho soffiato il veleno nei polmoni, l’ho baciato fino alla sua morte e tu mi hai lasciato fare. Hai guardato.

Era un tuo amico, non ti importava di lui, paparino?
Oh. Oh, che ti importava… E ora le tue mani sono sporche quanto le mie, le tua labbra avvelenate quanto le mie.

No, non mi è piaciuto. Non questa volta… questa volta è durato più di un attimo e non è stato divertente.
___

Lei l’ho notata. Di lei mi importa. Di loro mi importa.

È tutto quello di cui ho bisogno di sapere.

Questa volta sono abbastanza uomo da poter premere il grilletto.

Sorridi un po’, paparino.
___


Guardami, papino, sii orgoglioso.

Dimmi, per favore, quanto sono stato coraggioso.

Grazie per essere qui accanto a me…

Paparino…. non lasciarmi essere spaventato. Papà… Non voglio avere anche io paura del buio.

Papà, non ti preoccupare… i proiettili non fanno così male, non ti preoccupare, non mi metterò a piangere come un bambino spaventato… dille che non fanno così male…

Grazie per tenermi la mano. Aggrappati a lei, una volta che io sarò sprofondato.

Non sentirti solo.
Non più solo...

Papà…


 




nda
 
long live the king
grazie per aver letto il mio piccolo
omaggio a quella bellissima serie
your Humble Narrator
l'aura grey
   
 
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