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Autore: ZarxielZerg    01/04/2017    1 recensioni
Spin-off della fanfiction Pokémon Ghost (crediti per la creazione a Darken) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3490499&i=1
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Giuls osservò Porto Selcepoli. C’era un edificio chiuso, che a quanto pareva era l’Arena delle Virtù, quel posto dove si facevano le Gare. Si chiese cosa fosse successo, poi notò alcuni uomini al lavoro lì accanto. Stavano innalzando un tendone arancio.
“Buongiorno. Cos’è quello?” Chiese, avvicinandosi.
“Questo è, o meglio sarà, un Tendone Lotta. Il Parco Lotta di Hoenn ormai è aperto da tempo, il Parco Lotta di Sinnoh – Johto è già famoso, quindi abbiamo deciso di aprire piccole filiali anche fuori dall’isola. Speriamo invoglieranno altri partecipanti a visitare il Parco.”
“Capisco. Che edifici ci sono nel Parco?”
“Beh, anzitutto la Torre Lotta, che è una sorta di istituzione irrinunciabile. Poi l’Azienda, il secondo edificio del Parco ad essere stato ideato. Poi abbiamo la Cupola, il Palazzo, la Serpe, la Piramide e il Dojo. Ognuno di loro ha le proprie regole. E i Tendoni che abbiamo intenzione di costruire presenteranno gli edifici di cui è possibile esporre il regolamento senza dover ricostruirlo interamente.”
“Quali?”
“L’Azienda qui a Selcepoli, il Palazzo a Mentania e il Dojo a Brunifoglia. Così magari quel posto avrà qualcosa per cui vale la pena visitarlo.” Rispose quello ridacchiando.
“Sembra interessante…” Disse Giuls, pensando all’invito consegnatole a Petalipoli dall’uomo in camicia Aloliana ‘Forse l’ho giudicato male.’ Pensò.
Giuls ringraziò l’uomo e si allontanò, dirigendosi a nord. Arrivata a un bivio, si diresse immediatamente a Ciclamipoli. Lungo il percorso, si fermò ad allenare le sue due Pokémon e a pescare.
Allora, per avere un Milotic, ci vuole un Feebas. Per avere Feebas, devo pescarlo. Da quel che ho letto, i Feebas si pescano soprattutto nel fiume del Percorso 119, ma talvolta può capitarne uno più a valle. Perciò, se pesco qui potrei riuscire a trovarne uno. E male che vada potrò almeno allenare Skitty e Kirlia.’ Pensò. Poi si rivolse a Skitty, che aveva fatto uscire dalla Poké Ball apposta.
“A proposito, dobbiamo anche procurarci una Pietralunare per farti evolvere. Ti sconfinfera l’idea?” Chiese, sorridendo. Skitty espresse il proprio travolgente entusiasmo correndo dietro la propria coda.
“Lo prenderò come un sì.” Concluse la ragazza. Trascorse il mattino a pescare, anche spostandosi sull’acqua a cavallo di Lapras. A pranzo, si fermò sotto la Pista Ciclabile, all’ombra. Poi fece per riprendere le ricerche ancora un po’, quando s’imbatté in una vista bizzarra: un tizio sulla moto più assurda che avesse mai visto, con una ragazza nel sidecar accanto a lui, intento a guidare a tutta velocità sul Percorso.
Il tizio la sorpassò, poi frenò davanti al bizzarro edificio poco oltre. Subito dopo fece retromarcia e si avvicinò a Giuls.
“Ehilà, dolcezza. Come va? Tutto bene?” Chiese, abbassando la strana visiera a specchio per mostrare i propri occhi.
“Tutto bene, grazie.” Rispose Giuls, impassibile, notando che la ragazza accanto a lui stava cominciando ad arrabbiarsi.
“Oh, suvvia, non fare così. Volevo offrirti un giro sul mio bolide nuovo fiammante. Cosa ne pensi?”
“Penso che la tua amica abbia già preso tutto il posto disponibile. Una ragazza basta.”
“Diciamo che sono un uomo di larghe vedute.” Rispose quello, sorridendo.
Giuls riuscì a trattenersi dal tirargli un ceffone, ma per poco. Poi la ragazza con le treccine nel sidecar saltò in piedi “Oh, piantala Wes, adesso mi sto arrabbiando!”
“Uffa, certo che le ragazze non sanno stare agli scherzi.” Commentò il ragazzo “Salta su dolcezza. Abbiamo un lavoretto da fare a Ciclanova. Reddy Boy ci sta già aspettando.”
“Prego?”
“Sali. Sulla. Moto. Ci serve. Il tuo. Aiuto. Devo fare lo spelling anche lettera per lettera?”
“Ascoltami bene, cafone incivile…” Iniziò Giuls, ma la ragazza la interruppe con un gesto della mano.
“Scusa questo scemo, non sa davvero come comportarsi con le ragazze. Ti assicuro che quando lo conosci scopri che sotto sotto è molto diverso.”
“Immagino che sotto la pagina di cafone si nasconda uno str…”
“Ehi, linguaggio, miss.” La interruppe Wes “Comunque, Reddy Boy e Dragon Boy hanno detto di venirti a prendere perché hai un Lanturn e ci potrebbe essere utile, visto che secondo Wingy Girl eri in zona.”
“E chi diavolo sarebbero questi tre?”
“Giusto, non posso dirtelo. Comunque questa dovrebbe convincerti.” Rispose, estraendo una tessera dalla tasca.
“L’iscrizione al club Amici della Pizza dovrebbe convincermi a venire con voi?” Chiese la ragazza fissando la tessera.
“Wops, tasca sbagliata.” Commentò Wes estraendo una tessera. Questa volta Giuls rimase a bocca aperta.
“TU saresti un agente della Polizia Internazionale? Agente Speciale, per di più!”
“Proprio così, Agente Speciale Wes, specializzato in furti di Pokémon!”
“Vuoi dire specializzato a impedire furti?”
“… Sìììì, diciamo di sì.” Commentò Wes.
Rui sorrise a Giuls e le fece posto nel sidecar. La ragazza salì a bordo. Poteva essere una trappola, ma era inutile pensarci. Se qualcosa fosse andato storto, poteva sempre uscirne.
Il ragazzo sorrise, si calò la visiera sugli occhi e diede gas. La moto rombò dritta davanti a sé, le sei marmitte che sbuffavano fumo, e subito dopo balzò direttamente oltre il muretto e sull’acqua. Giuls chiuse gli occhi pensando che qualcosa fosse andato storto, ma subito dopo si rese conto che la moto stava sfrecciando sull’acqua, spinta dalla ruota posteriore.
“Come…”
“Il congegno sotto al sidecar potrebbe far volare un transatlantico se lo accendessi a piena potenza.” Spiegò Wes, sorridendo “Al minimo, posso guidare su terra e acqua una moto con una ruota sola come quella su cui sei ora.”
Giuls osservò il veicolo, ammirata. Poi, Wes frenò parcheggiando la moto davanti all’ingresso di un’isoletta.
“Ed eccoci qua, Ciclanova. Reddy Boy dovrebbe essere qui in giro, ma non lo…” Iniziò, poi un ragazzino con un cappello bianco e rosso e un Pikachu col berretto sulle spalle si avvicinò sorridendo.
“Rosso?” Chiese Giuls, che ricordava il ragazzo come ex-Campione di Kanto “Cosa ci fai qui?”
“Reddy Boy!” Esclamò Wes, sorridendo “L’avevo detto che era qui Rui.”
“Non ti ho mai contraddetto.”
“A volte è meglio sottolineare che si ha ragione.” Rispose Wes ridacchiando “Quindi, Reddy Boy, che dobbiamo fare?”
Rosso in risposta si avviò entrando nella grotta. Wes fece spallucce e lo seguì. Rui si avviò subito dietro. Giuls ponderò un momento la situazione, poi proseguì a propria volta.
I quattro si addentrarono in quella che pareva una grotta artificiale scavata sotto al lago, come dimostravano diverse infiltrazioni di umidità.
“Cos’è questo posto?” Chiese Giuls, osservando un trio di Magneton svolazzarle sopra la testa.
“Questo posto” rispose Rui “Era una centrale elettrica. Alimentava l’intera Ciclamipoli finché…”
“Finché c’è stata quella tempesta che ha raso al suolo la vecchia Ciclamipoli. Poi hanno ricostruito il tutto e si sono dimenticati del vecchio impianto, preferendogliene uno più sicuro ed ecologico.”
“E il nostro scopo qui sarebbe?”
“Il NOSTRO scopo non ti deve interessare.” Rispose Wes “Il TUO è quello di aiutare Reddy Boy a spegnere il Generatore.”
“Togliendo la luce a Ciclamipoli?”
“Te l’ho detto, questo generatore non alimenta nulla” Spiegò Rui “Il motivo per cui dobbiamo spegnerlo è che Walter, il Capopalestra di Ciclamipoli, ha fatto richiesta all’Associazione Pokémon, che ha girato la richiesta a noi.”
“Le prove?”
“Carta bollata dell’Associazione Pokémon.” Rispose la ragazza mostrandole un documento estratto dalla tasca. Poi arrivarono a un bivio. Il cartello che indicava a sinistra diceva “Uffici”, quello a destra “Generatore”. Rosso e Giuls imboccarono il secondo, Wes e Rui il primo. Giuls si chiese perché, ma decise di non indagare. E poi Walter aveva fatto richiesta, quindi era meglio aiutarlo. La ragazza seguì il ragazzo silenzioso nei meandri dell’edificio, e insieme raggiunsero un enorme generatore. L’oggetto scaricava fulmini tutto intorno, e la ragazza capì perché le avevano chiesto di portare Lanturn. Lanciò in campo il pesce e lo sollevò faticosamente piazzandoselo sopra la testa. In quel modo, i fulmini si abbattevano innocui su di lui, e lei poté raggiungere il bottone dello spegnimento. Lo premette e i fulmini si fermarono. Richiamò Lanturn e sospirò, girandosi verso Rosso, che applaudì incoraggiante.
“E tu cosa avresti fatto mentre io facevo questo?” Chiese la ragazza. Il ragazzo indicò una ventina di Magnemite e Magneton, e un Raichu, esausti. La ragazza aprì la bocca per chiedere come aveva fatto così in fretta, poi la richiuse e si limitò a fargli i complimenti. I due uscirono e incrociarono Wes e Rui.
“Tutto fatto?” Chiese Wes. Rosso annuì e il ragazzo sorrise “Ottimo lavoro, Reddy Boy. Oppure, dovrei forse chiamarti Silent Boy? No, Reddy Boy va bene. Mi ricordi mio cugino, Frakky Boy.”
I quattro uscirono. Wes chiese a Giuls se voleva un passaggio, ma la ragazza scosse la testa. Anche Rosso rifiutò, balzando su un Lapras e allontanandosi.
“Forse però se lo merita davvero il nome Silent Boy. Beh, ci vediamo… Serious Girl!” Disse Wes, dando gas prima che la ragazza potesse rispondere.
Interdetta, la ragazza fece uscire Lapras e ritornò sul Percorso. Ormai era tardi, quindi puntò dritta alla Palestra.
Superate le porte elettriche e gli allenatori, raggiunse Walter. L’uomo sorrise.
“Benvenuta sfidante, oggi sono davvero di buon umore. Sei pronta? Quante medaglie hai?”
“Tre.” Rispose Giuls.
“Tre contro tre allora. Pronti, via!” Esclamò Walter. Un Magneton entrò in campo, e contro di esso Giuls schierò Kirlia. La Pokémon esordì con Palla Ombra, per poi schivare un Falcecannone. Il successivo Psichico andò a segno, ma il Magneton rispose con Ondashock che centrò in pieno la Pokémon Psico. Quella però si rialzò e colpì con Palla Ombra. Magneton incassò e rispose con Ondashock ancora, che colpì Kirlia… che svanì. La vera Kirlia, invece, era alle spalle con un Palla Ombra pronto a colpire. Il colpo centrò in pieno Magneton, che crollò.
Kirlia ansimò. La lotta l’aveva sfiancata molto. Nonostante ciò, colpì l’Electrode appena entrato in campo con un forte Psichico. Subito dopo però un’Ondashock la mandò al tappeto.
La ragazza annuì e mandò in campo Skitty. La Pokémon concluse l’incontro con un solo Ritorno. Walter la osservò ammirato, poi mandò in campo Manectric. Il Pokémon incassò Ritorno e rispose con Ondashock, danneggiando gravemente Skitty. Ma il secondo Ritorno sconfisse l’avversario.
“Un po’ ridondante, ma la potenza dimostra il forte legame con quel tuo Pokémon. Così forte in effetti che mi verrebbe da pensare tu lo possegga da anni. Ma non mi risulta sia così.”
“No, in effetti solo da un paio di giorni.”
“Immaginavo, me ne aveva parlato Birch: una ragazza di Kanto con uno Skitty. Giuls, del gruppo di Raziel. Dico bene?”
“Già.” Rispose Giuls.
“Beh, grazie. Oh, e grazie per Ciclanova. Tu e i tuoi amici mi avete risparmiato la fatica di contattare l’Associazione Pokémon.”
“… Cosa?”
“Sì, non avevo ancora mandato all’Associazione la richiesta per un intervento, ma tu e gli altri tre avete risolto tutto subito. Grazie mille.”
 
“Non ho capito perché abbiamo anche spento il Generatore però.” Disse Wes, consegnando a Kain i documenti recuperati negli uffici. Molti avevano il logo della Smogon Industries.
“Dato che i Capipalestra non sanno se fidarsi di noi, dobbiamo compiere buone azioni che ci permettano di fargli capire che siamo con loro. Ma ci serve una copertura, e Raziel e i suoi amici sono l’ideale.”
“Capito, capito.” Commentò Wes “E adesso?”
“Voi, andate verso Cuordilava. Dovete incontrare Lewis. Io, ho un impegno.” Rispose Kain, volando via su Dragonite.
   
 
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