Ringrazio
anche solo chi
legge.
Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=PMivT7MJ41M. Bruno
Mars -
That’s What I Like.
Ci troviamo in una ipotetica scena di Jutisce League Parte I°.
Autore: Kamy su EFP.
Fandom: Man of Steel.
Personaggi: Darkseid, Steppenwolf.
Pairing: Accenni slash Darkseid/Steppenwolf.
Rating: Verde.
Warning: //
Wordcount: 509.
Challenge: Uova di Prompt.
Prompt: Artefatto.
Cap.2
Artefatto
La
costruzione di
metallo nero, simile a una gigantesca caverna, trasudava
umidità. Gocciolii
risuonavano tutt’intorno in echi sinistri, coperti dai versi
striduli dei
servitori di Darkseid. Gli immensi alieni con la forma di pipistrelli
erano
appesi a testa in giù, con gli occhi brillanti di rosso. I
loro capi dalla
pelle oscura, erano a un paio di braccia di distanza, dalla superficie
di acqua
gialla brillante delle pozze del luogo.
Steppenwolf
era
accomodato sul trono ricavato da una stalagmite di metallo nero, rigata
come
una roccia e modellata come un sedile. Teneva il suo elmo cornuto
appoggiato
sulle gambe e le sue ali da pipistrello fremevano sulla sua schiena.
Davanti
a lui,
accomodato su un trono tre volte più grande fatto
interamente d’argento con
ossa incastonate all’interno, stava accomodato Darkseid.
Goccioline d’acqua
scivolavano sull’impalcatura di corna sul suo capo. Sul suo
petto risaltava un
simbolo, che veniva ricoperto di quando in quando
dall’armatura di metallo
cangiante che indossava.
“Sul
terzo pianeta dalla
stella chiamata sole, ci sono tre artefatti. In tre cubi è
infatti stato diviso
l’artefatto supremo. Costruito per fermare i Doomsday,
abomini figli di Krypton
e della guerra, può distruggerci. Allo stesso tempo, ci
può permettere di
conquistare questo universo per portare in esso la nostra pace.
Finalmente il
caos verrà tramutato in ordine e ogni sciocca ribellione
sedata nel sangue”
spiegò Darkseid con voce cavernosa. I suoi sottili occhi
rossi lampeggiavano,
illuminando come laser il viso dello zio.
“Molti
non comprendono
la superiorità della tua visione. Non capiscono che
è solo per il loro bene,
nipote mio” rispose Steppenwolf. Si alzò in piedi
e fece un mezzo inchino.
Darkseid
sorrise,
mostrando i denti aguzzi.
“Fortunatamente
tu, mio
adorato zio, hai compreso la vera natura del mio desiderio di
conquista” disse,
addolcendo il tono. Steppenwolf indossò il proprio elmo. Si
accarezzò il mento
aguzzo.
“La
mia missione è andare
su quel pianeta per recuperare l’Artefatto.
Giusto, mio re?” domandò. La
spada alla sua cintola ondeggiò, il foderò
sbatté contro il trono più piccolo
dando vita a un clangore metallico.
Diversi
servitori
lanciarono dei versi striduli, destandosi o rabbrividendo, gonfiando
leggermente le membrane nere delle loro ali.
Darkseid
accavallò le
gambe. Tre cubi, grandi la metà dell’impalcatura
delle sue corna, grandi quanto
metà di un essere umano, spiccarono il volo dal pavimento
umido. Gli
ondeggiarono intorno al viso, gocciolando.
“Esattamente.
È il
momento giusto, ora che il mio fedele servo Lex Luthor mi ha avvertito
che
proprio sulla Terra, Kal, l’ultimo figlio di Krypton, ha
trovato la sua morte”
rispose Darkseid.
L’eco
delle sue parole
si perdeva nel dedalo di corridoi della costruzione aliena.
“Considerate
il vostro
ordine come già eseguito, mio adorato sovrano, mio splendido
nipote” rispose
Steppenwolf. Si accarezzò l’elsa della spada, fece
un profondo inchino, si
rizzò voltandosi e si allontanò a passo di
marcia. Una serie di sudditi si
staccarono dal soffitto e spiccarono il volo, seguendolo in uno stormo
Darkseid
si deterse le
labbra con la lingua aguzza e accentuò il ghigno.
“Ti
attenderò, mio
diletto zio” sussurrò roco tra sé e
sé.