Film > Zootropolis
Segui la storia  |       
Autore: Plando    01/04/2017    6 recensioni
Se l'esterno era messo male, l'interno era ancora peggio, tutto faceva pensare che la baracca stava su per miracolo, si diede degli sguardi veloci in giro, non voleva stare li un minuto di più, a terra nulla più che dei vestiti a brandelli, logorati dagli anni, delle vecchie foglie secche probabilmente formavano quelli che potevano sembrare due letti di fortuna, un vecchio orologio da polso rotto, poi nient'altro, ci rimase deluso, non aveva scoperto nulla che potesse far capire chi fosse stato, anche solo per far sapere ad eventuali famigliari della sua sorte, fece per uscire quando pestò qualcosa che attirò la sua attenzione, semi-nascosto sotto le foglie secche ci stava qualcosa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Vuoi avvisare i familiari di Judy di quello che abbiamo scoperto?”

Nick si voltò per un attimo verso suo figlio, per poi tornare con lo sguardo sulla strada, mentre lasciavano la periferia di Zootropolis in direzione di Bunnyburrow.

“In un certo senso, c'è una cosa in particolare che voglio fargli sapere, una cosa a cui loro tengono in particolar modo”

“Per loro intendi la sua famiglia o i conigli in generale?”

“Entrambi”

Sebbene la curiosità fosse molta e avesse tante domande da fargli decise di evitare, tanto aveva come il presentimento che avrebbe scoperto tutto una volta arrivati.





Dopo neanche un'ora di viaggio dal finestrino si vedeva solo paesaggio di campagna, un doppio cartello al lato della strada indicava che stavano lasciando Zootropolis e quello sotto che stavano entrando a Bunnyburrow.

“Bunnyburrow è veramente grande”

“Già” Rispose Nick “Abbiamo solo passato il confine, mancano ancora più di duecento chilometri alla nostra destinazione”

“Da quanto è che non vieni qua?”

Nick sospirò, non gli andava di ricordare le sue ultime due visite a casa Hopps, principalmente perche si erano concluse entrambe al cimitero, a pochi mesi l'una dall'altra.

“Tre anni, prima per il funerale di Stu, il padre di Judy, due mesi dopo toccò a sua madre”

“Che successe?”

“Lui ebbe un'infarto, aveva novant'anni e quando arrivò l'ambulanza ormai era tardi, per quanto riguarda Bonnie, una sera andò a dormire e non si risvegliò più, secondo alcuni dei suoi figli si lasciò semplicemente andare non riuscendo a sopportare la perdita del marito”





Dopo un paio d'ore arrivarono in prossimità di casa Hopps, a Nick scappò un sorriso, nonostante il tempo passato era tutto uguale, la prima volta che ci andò fù con Judy, come colleghi e amici, nonostante sapesse da tempo quello che provava per lei, fu proprio dentro quelle mura che riuscì a mettere da parte la sua maschera fatta di cinismo e sarcasmo, fu li che riuscì a dirle, imbarazzato come mai prima di allora, quanto l'amava, col terrore di rovinare tutto quello che c'era tra di loro, lei lo ricambiò fin da subito, dato che provava la stessa cosa ma non sapeva come dirlo.

Sorrise appena quando gli tornò in mente quella notte, quando Stu lo beccò in flagrante nella stanza della figlia mentre erano in procinto di...

“PAPÀ ATTENTO” L'urlo del figlio lo riportò alla realtà, facendogli pestare istintivamente il pedale del freno e inchiodando l'auto a pochi centimetri da un cervo che stava attraversando la strada.

James affondò gli artigli nel sedile e Nick avrebbe fatto un'infarto se non fosse che riusciva a vedere il pedone incolume davanti il cofano.

“Ma...ma a che cavolo stavi pensando? Come hai fatto a non vederlo?”

Quasi contemporaneamente il cervo andò a fianco della vettura.

“Ma dico io...voleva forse ammazzarmi?”

Nick scese dall'auto per accertarsi che fosse tutto a posto, dopo qualche minuto di scuse ripartirono.

“Stavi pensando a lei vero?”

“Cosa te lo fa pensare?”

“Dai, avevi la testa fra le nuvole, vuoi che guido io?”

“No” Disse Nick scuotendo la testa “Siamo arrivati”

La casa era separata dalla strada principale da una cinquantina di metri di stradina bianca ai cui lati ci stava un piccolo steccato di legno bianco che la separava dai campi che proseguivano fin dietro la proprietà, una volta parcheggiata l'auto ed essere scesi suonarono il campanello, aspettando che qualcuno aprisse.

“Cerchiamo qualcuno in particolare?”

“Se possibile mi piacerebbe parlare con William, è uno dei fratelli maggiori di Judy, ci andavo parecchio d'accordo”

Dopo qualche secondo un vecchio coniglio aprì la porta, facendo uscire un baccano tale che le due volpi non poterono fare a meno di pensare che fosse causato da almeno un centinaio di cuccioli impazziti, facendo voltare il padrone di casa prima che riuscisse a vedere chi ci fosse alla porta.

“Ok bambini, adesso basta, andate a giocare di sopra, ho gente alla porta” Il trambusto cessò improvvisamente, il coniglio sospirò e si voltò verso di loro.

“Scusatemi, quando si ha a che fare con una cinquantina di nipoti che il più vecchio ha dodici.........Nick?”

“Ciao Will, come va?”

“Bene, certo che potevi anche avvisarmi che venivi qua, ok che sei sempre il benvenuto, ma cavolo una chiamata ogni tanto...”

“Devo dirti una cosa, è importante”

Nick era serio, bastò quello a far capire al coniglio che era il caso di starlo ad ascoltare, ma non prima di aver accolto gli ospiti come si deve, li fece entrare e accomodare in sala “Tu devi essere James giusto?”

La volpe si voltò con sguardo stupito, non ricordava di essere mai andato a Bunnyburrow, come non ricordava quel coniglio “Si, le ha parlato di me mio padre immagino”

“Si, io e Nick ci siamo tenuti in contatto parecchio, anche dopo che...vabbè, non è il caso di essere tristi, vi devo assolutamente offrire qualcosa, ne va della mia reputazione, ti piacciono ancora i mirtilli vero? O preferite una birra?”

“Io prendo volentieri la birra” Rispose James.

“Ecco a te” Porse un bicchiere e la bottiglia già stappata alla volpe più giovane per poi voltarsi verso Nick.

“Io mi accontento di una manciata dei vostri fantastici mirtilli”

Il coniglio ci pensò su qualche secondo “Invece ti offro questa, l'ho fatta io”

Prese due bicchieri in cui versò un liquido blu scuro, tendente al viola, per un attimo gli fece tornare in mente il siero della Bellwether “È grappa ai mirtilli”

Nick ne bevve un sorso, il palato venne investito dal sapore dei mirtilli e lo lasciò per un attimo senza parole tanto era gustoso “Lo sai vero che per una cosa del genere ti potrei far arrestare? È sicuramente droga, sento già le crisi di astinenza che mi prenderanno nei prossimi giorni”

William rise, gli mancavano le battute di quella volpe “In questo caso penso che ti darò un paio di bottiglie da portare a casa”

Finita la frase fece per bere dal suo bicchiere quando qualcuno urlò alle sue spalle

“PAPÀ” Il coniglio per lo spavento fece cadere il bicchiere, versandone il contenuto sul pavimento “Mi pare che il tuo medico ti ha detto che non puoi bere quella roba, non posso stare qua a tenerti d'occhio tutto il santo giorno”

La coniglietta, che avrà avuto sì e no sui venticinque anni era pressoché infuriata, Nick la osservò attentamente, era una delle figlie più giovani di Will, dal manto beige e gli occhi azzurri riuscì anche a capire di chi si trattava, arrivando a pensare che a volte il destino era proprio imprevedibile “Ciao Judith, ti vedo cresciuta”

La coniglietta, sentendosi nominare si voltò verso la volpe “Ci conosciamo?” William, che in quel momento stava raccogliendo da terra il bicchiere si avvicinò alla figlia per presentargli gli ospiti.

“Lui è Nicholas Wilde, un amico di famiglia” La coniglietta si avvicinò per stringere la zampa, rivolgendosi quindi alla volpe con un pizzico di vergogna “Mi dispiace, io...non mi ricordo di lei”

“Dubito che potresti, avevi appena due anni, e non darmi del lei, mi fai sentire vecchio, chiamami pure Nick”

La leporide annuì per poi voltarsi verso la volpe più giovane, facendogli quella che poteva effettivamente sembrare una scansione dalla testa ai piedi “E te invece? Lo hai un nome?”

“Oh certo, mi chiamo James, sono suo figlio” Mentre diceva questa frase indicando il padre non si accorse che la coniglietta gli si era avvicinata, abbastanza che ci mancava poco che gli sfiorasse il muso col suo.

“Si, lo immaginavo, siete uguali”

Nick osservava come quella coniglietta si divertiva a mettere in imbarazzo suo figlio, che nel frattempo provava ad allontanarsi quel tanto che bastava per mettere almeno dieci centimetri di distanza dai loro musi, Will finse due colpi di tosse per richiamare sua figlia ad un comportamento al limite della decenza, lei intuì subito e dopo essersi allontanata un poco si rivolse al genitore “Ma quindi come vi siete conosciuti?”

Volpe e coniglio si scambiarono una sguardo veloce prima che fosse quest'ultimo a dare una risposta “Nick era il fidanzato di tua zia”

Lo sguardo stupito della giovane coniglietta non durò molto, ormai i matrimoni inter specie stavano prendendo piede anche a Bunnyburrow, nonostante molti li vedessero ancora come una aberrazione “Quale delle centosessanta?”

Lo sguardo di Nick si abbassò per un attimo al pavimento, per poi risollevarsi subito nella sua direzione “Quella da cui hai preso il nome”

L'entusiasmo iniziale della coniglia nel sapere che una sua zia stava con una volpe venne improvvisamente meno, facendogli ricadere le orecchie lungo la schiena e sussurrando appena “Oh...mi...mi dispiace...io non...”

“Non scusarti” Gli disse la volpe sorridendo e tirando a se suo figlio “Ormai quel che è stato è stato, e come vedi, ora ho anch'io una famiglia”

“Allora, adesso che tutti sanno chi è chi, di cosa mi dovevi parlare”

Nick chinò il capo mettendo una zampa in tasca per prendere la penna a forma di carota, non aveva idea di come avrebbe reagito il coniglio, quindi decise semplicemente di dargliela.

il coniglio la prese, portandosela vicino al muso in modo da vederla bene, non credendolo possibile “Se...se questo è una specie di scherzo idiota ti dico fin da subito che non è divertente”

“Non mi permetterei mai Will, quella è la sua”

“Ma...l'aveva con se quando...dove l'hai trovata?”

“L'ha trovata James, su un'isola a più o meno cinquecento miglia a sud di Zootropolis, erano la entrambe ed erano vive”

Per quanto poco fosse, un piccolo barlume di speranza si accese negli occhi del coniglio, ma svanì subito appena si rese conto delle parole della volpe “Erano? Come fai a...”

“Judy ha registrato parecchie cose su quella penna, l'ultimo audio risale a più o meno vent'anni fà, quando ha provato ad abbandonare l'isola, ma non sono venuto per lei”

Nick sapeva benissimo che stava riaprendo vecchie ferite, tuttavia sapeva anche che era la cosa giusta da fare, e che alla fine di tutto, William lo avrebbe ringraziato.

“Sofia?”

“Ti posso dire con estrema precisione dov'è sepolta”





Note

Ciao a tutti, prima di ogni cosa voglio fare un po’ di chiarezza sulle varie età dei personaggi, almeno dal mio punto di vista, sarà una palla, ma è una cosa che ci tengo a fare bene.

Dopo la recita si vede chiaramente, alla bancarella degli Hopps, che Judy ha dei fratelli e sorelle più grandi, più o meno dell'età di quando lei fa l'accademia credo, quindi mettiamo caso che William è stato tra i primi, quando Judy ha 9 anni lui ne ha 25, quindi per forza di cose Bonnie e Stu devono averne almeno 45 (Anche perché non dimentichiamoci che i 276 figli li hanno già all'inizio del film) passati i 15 anni Judy entra in polizia a 24, Nick ne ha 32, William 40 e Bonnie e Stu 60, finito il film ho messo 3 anni di convivenza tra i due protagonisti e poi i famosi 30 dopo l'incidente, considerando che a quanto dice Nick è andato al funerale dei coniugi 3 anni prima di quando lo racconta, Bonnie e Stu sono morti a 90 anni (mica male ora della fine), Nick ne ha 65, William 73 e Judy ne avrebbe avuti 57.

Spero che sia tutto chiaro, l'ho riletto almeno dodici volte per essere sicuro di aver scritto tutto bene, se vedete qualche incongruenza ditemelo.

Finita questa lista di età mi voglio scusare con chiunque mi segue per averci messo una vita a proseguire, tra impegni di lavoro, personali e di famiglia ho sì e no avuto il tempo di recensire, a tutto questo ci aggiungiamo due giorni di delirio dovuto a 39,5 di febbre e il gioco è fatto.

1651 parole
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: Plando