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Autore: _Ely_BM    02/04/2017    3 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo tredici) Cena e cinema.

...POV STACIE...

"Stellina sveglia, è ora di alzarsi." -afferma questo la voce di mia cognata entrando in camera mia, mentre sto dormendo beatamente sotto le coperte- "Stellina." -mi richiama aprendo le tende, facendo entrare la fastidiosa luce del sole-

"Sono sveglia." -sussurro, aprendo lentamente gli occhi-

"Buongiorno." -mi saluta sorridendo, raggiungendomi nel letto-

"Buongiorno." -la saluto con un enorme sorriso, questa mattina mi sento di buon umore-

"Che sorrisone." -ridacchia, accarezzandomi i capelli e io continuo a sorridere- "Forza in piedi, scendiamo a fare colazione." -esclama sorridendo-

"Andiamo a riempirci lo stomaco." -esclamo non smettendo di sorridere, alzandomi dal letto-

Scendiamo al piano di sotto e raggiungiamo mio fratello in cucina.

"Buongiorno per tutto il giorno." -esclamo con un enorme sorriso, stampando un enorme bacio sulla guancia di Lance-

"Siamo di buon umore stamani." -afferma sorridendo Lance e io annuisco, mettendomi seduta a tavola-

"Questo Mitch ti ha fatto bene." -dice sorridendo Rosie e io continuo a sorridere iniziando a fare colazione-

Oggi è una gran bella giornata.. è partita meravigliosamente bene e tutto grazie a Mitch.. ieri sera non lo so, mi ha fatta svagare, non mi ha fatta pensare a Steve e sono stata davvero tutto il tempo bene in sua compagnia e oggi non mi sento per niente uno zombie come ieri.
Oggi mi sento allegra, pimpante come non mi sono mai sentita.

Dopo aver fatto colazione, mi alzo da tavola per poter raggiungere camera mia e prepararmi.

"Stamani sei in orario." -afferma mio fratello, mentre esco dalla cucina-

"Oggi è un gran giorno." -esclamo sorridendo, correndo al piano di sopra e quasi inciampo su un gradino- "O quasi." -ridacchio, ricominciando a salire velocemente le scale-

Entro in camera mia e raggiungo il mio armadio.
Dopo aver afferrato dal mio armadio un vestitino bianco e una giacchetta di jeans, inizio a vestirmi non smettendo un solo secondo di sorridere.

"Oggi mi sento rinata." -affermo sorridendo guardandomi allo specchio, mentre pettino i miei capelli- "Oggi mi sento bene, oggi sto bene." -continuo a sorridere, sistemandomi la giacchetta che ho deciso di indossare sopra al mio vestitino-

Afferro il mio zaino e di corsa esco dalla mia camera e scendo al piano di sotto.

"Non correre stellina, sei puntualissima, anzi direi in anticipo." -mi sorride Rosie e io ricambio il suo sorriso-

"Ti do uno strappo con l'auto?" -mi domanda Lance, sistemandomi una ciocca di capelli-

"No, vado in bici." -sorrido, baciandoli entrambi sulla guancia- "Ciao, a più tardi." -li saluto, raggiungendo l'ingresso-

"Stai attenta stellina." -afferma premurosa Rosie e io alzo il pollice all'insù, uscendo di casa-

Sorridendo scendo la piccola rampa di scale, quando mi si spegne il sorriso e quasi inciampo su un gradino, vedendo Steve uscire di casa con quella odiosa di Tanya.
Rimaniamo a fissarci impalati sul posto per diverso tempo, mentre Tanya alterna lo sguardo a me e a Steve, e il mondo mi è crollato di nuovo addosso.

"Buongiorno Stacie." -mi saluta sorridendo Tanya e io abbasso lo sguardo, scendendo gli ultimi due gradini- "Tutto bene?" -mi domanda-

"Non sono affari tuoi di come mi sento." -sbotto nervosa fulminandola e a lei le si spegne il sorriso, mentre mi si riempiono gli occhi di lacrime e il mio sguardo si posa su Steve che mi osserva-

"Stacie." -mi richiama lui-

"Lasciami in pace, tutti quanti lasciatemi in pace." -sbotto nervosa, salendo velocemente sulla mia bicicletta e inizio a pedalare verso il liceo, sentendo i loro sguardi addosso- "Era una bellissima giornata Stacie, non fartela rovinare da loro." -dico a me stessa, mentre mi scivola una lacrima- "Maledizione." -sbotto nervosa asciugandomela velocemente e quasi perdo l'equilibrio sulla bici- "Non piangere, non ne vale la pena." -sussurro a me stessa continuando a pedalare- "Sorridi Stacie, sorridi." -mi do forza da sola e tiro un sorriso varcando il grande cancello del liceo-

Scendo dalla mia bicicletta e me la strascino dietro, mentre Olivia mi raggiunge sorridendo.

"Buongiorno amica mia, come ti senti oggi? Meglio di ieri?" -mi domanda sorridendo, mentre appoggio la mia bici al muretto-

"Mi sentivo meravigliosamente bene, ma poi ho visto Steve uscire di casa con quella e il mondo a ricominciato a fare schifo." -le rispondo mettendomi seduta sul muretto, guardando un punto fisso davanti a me- "Hanno passato la notte insieme.. di nuovo." -sussurro con le lacrime agli occhi-

"Cambiamo argomento, ti va?" -mi domanda sorridendo, accarezzandomi la gamba e io la guardo-

"E di cosa vuoi parlare?" -le domando-

"Non lo so, di qualunque cosa che non ti faccia pensare all'innominabile." -mi sorride e io faccio un piccolo sorriso pensando a Mitch-

"Mitch." -esclamo guardandola e lei alza un sopracciglio-

"Mitch? Vuoi parlare di Mitch?" -mi domanda sorpresa e io annuisco-

"Si, ho deciso di dargli una possibilità." -le dico con un piccolo sorriso e lei quasi urla abbracciandomi e io ridacchio ricambiando l'abbraccio-

"Che bello amica mia, è la decisione giusta." -afferma allontanandosi e io sorrido-

"Ieri sera è venuto da me." -sorrido, pensando a quello che ha organizzato ieri sera Mitch per me-

"Davvero?" -mi domanda sorridendo e io annuisco-

"Tu non ci crederai, ma aveva apparecchiato un piccolo tavolo per due in mezzo al marciapiede, davanti casa mia." -le racconto ridacchiando e lei sorride-

"Che dolce." -esclama sorridendo-

"Abbiamo cenato insieme e non so.. ho cambiato idea su di lui, mi sono ricreduta.. è un ragazzo molto simpatico e dolce, non l'ho trovato così insopportabile." -sorrido pensando a lui-

"A qualcuno piace Mitch Hicks." -esclama entusiasta, dandomi una leggera spallata e io ridacchio-

"Non so se mi piace in quel senso, ma ieri ci sono stata davvero bene." -sorrido e lei sorride pure-

"Che bello." -esclama tutta felice e io ridacchio-

"Stasera vuole portarmi fuori a cena e subito dopo al cinema." -le dico e lei sorride- "Mi ha detto di pensarci su e di dargli la risposta oggi." -sorrido-

"E che farai?" -mi domanda sorridendo-

"Ci andrò." -sorrido e lei quasi urla abbracciandomi e io ridacchio-

"Buongiorno Stacie." -mi saluta Mitch e io lo guardo, mentre Olivia si allontana dall'abbraccio-

"Buongiorno." -sorrido guardandolo, mentre lui facendomi l'occhiolino raggiunge i suoi amici-

"Oddio, già vi vedo all'altare." -esclama Olivia e io scoppio a ridere-

"Che scema." -ridacchio spintonandola giocosamente e lei ride, mentre suona la campanella e insieme raggiungiamo l'entrata del liceo-

...POV STEVEN...

E' ora di alzarsi, è ora di alzarsi, è ora di

La sveglia smette di suonare, segno che l'abbia staccata Tanya, mentre continuo a tenere gli occhi chiusi.

"Steve." -mi richiama lei, stampandomi bacetti umidi sul petto e io sorrido stiracchiandomi lievemente, aprendo lentamente gli occhi-

"Tanya." -sussurro assonnato e lei alza il viso dal mio petto e posa il suo sguardo sul mio-

"Buongiorno." -mi regala un piccolo sorriso e io ricambio il suo sorriso accarezzandole il viso, stampandole un bacio sulle labbra-

"Dormito bene?" -le domando sbadigliando, portandomi una mano alla bocca-

"Si." -sussurra alzandosi dal letto-

"Dove vai?" -le domando guardandola e lei si volta di poco verso di me-

"Dobbiamo prepararci o faremo tardi a lavoro." -mi regala un piccolo sorriso guardandomi negli occhi e io capisco che sia ancora arrabbiata per quel ti amo che le ho detto ieri sera-

"Cinque minuti." -sorrido- "Vieni qui, che ti coccolo un po." -le afferro un braccio e la tiro verso di me e lei fa un altro piccolo sorriso, appoggiando il suo viso sul mio petto-

"Faremo tardi." -esclama, mentre giocherello con i suoi lunghi capelli-

"Dai su, cinque minuti." -dico, accarezzandole il collo e lei alza la testa dal mio petto e ci guardiamo negli occhi-

Sorride mettendosi a gattoni sul materasso e dopo aver alzato la coperta che mi copre dalla vita in giù, si mette a cavalcioni su di me e subito dopo mi bacia sulle labbra e io ricambio, accarezzando le sue meravigliose gambe coperte dai pantaloni del suo pigiama.

"Mmm." -mugolo sorridendo, mentre mi prende il labbro inferiore tra i suoi denti tirandolo lievemente verso di se e lei sorride pure, accarezzandomi il collo-

"Andiamo a fare colazione adesso o faremo tardi." -sussurra sulle mie labbra e io sorrido allungando le mie verso le sue e le stampo un bacio-

"Va bene." -sorrido e lei si toglie da sopra di me e subito dopo si alza dal letto, mentre io faccio lo stesso-

Uno di fianco all'altro scendiamo al piano di sotto, raggiungendo la cucina.

"Che vuoi per colazione?" -le domando, aprendo il frigorifero-

"Uno yogurt ce l'hai?" -mi domanda e io sorridendo tiro fuori dal frigo uno yogurt alla mela mostrandoglielo- "Perfetto." -sorride, togliendomelo dalle mani-

"Oggi lavori?" -le domando, afferrando il latte sempre dal frigo-

"Certo." -sorride portandosi alla bocca il cucchiaino con dello yogurt, mentre io rovescio del latte dentro una tazza-

"Passi al bar?" -le domando, rovesciando adesso dei cereali al miele-

"Se posso sì, dipende da quanti impegni ho oggi.. se non sono troppo impegnata passo per l'ora di pranzo." -mi sorride e io annuisco, mettendomi in bocca una cucchiaiata di latte e cereali- "Vado a prepararmi." -dice, buttando nel cestino la piccola vaschetta dello yogurt-

"Non mangi più niente?" -le domando guardandola, mentre esce dalla cucina-

"No." -mi risponde, salendo al piano di sopra-

"Tanya dovresti mangiare di più a colazione." -affermo e subito dopo mi metto un'altra cucchiaiata in bocca-

"Sono apposto così, tranquillo." -mi dice dal piano di sopra e io sospiro-

Dopo aver finito di fare colazione, la raggiungo al piano di sopra, dove la trovo intenta a passarsi un rossetto rosso sulle labbra e sorrido guardandola, mentre raggiungo il mio armadio.
Oggi indossa un vestito svolazzante floreale multi-color, ai piedi delle zeppe vertiginose rosse che si abbinano a dei fiorellini, gioielli vari e i capelli li ha legati in una treccia laterale con ciuffo morbido lasciato davanti al viso.
Un vero spettacolo.
Mi guardo allo specchio sistemandomi i capelli, mentre lei si prepara la sua enorme borsa rossa pure quella.

"Sei pronto?" -mi domanda, sistemandosi la borsa sulla spalla-

"Si, possiamo andare." -le sorrido afferrando chiavi dell'auto, cellulare e portafoglio-

"Bene." -sorride, uscendo dalla camera e io le vado dietro-

Scendiamo al piano di sotto e raggiungiamo l'ingresso e dopo averlo aperto, usciamo di casa dove noto Stacie scendere la piccola rampa di scale sorridendo, ma all'improvviso, vedendomi, le si spegne il sorriso e quasi inciampa su un gradino.
Rimaniamo a fissarci fermi sul posto per diverso tempo, mentre Tanya alterna lo sguardo a me e a Stacie, leggermente stranita dal nostro comportamento.

"Buongiorno Stacie." -la saluta sorridendo Tanya e lei, abbassando lo sguardo, scende gli ultimi due gradini- "Tutto bene?" -le domanda-

"Non sono affari tuoi di come mi sento." -sbotta lei nervosa fulminandola e con la coda dell'occhio noto che a Tanya le si spegne il sorriso, mentre Stacie posa il suo sguardo su di me che la osservavo già da prima-

"Stacie." -la richiamo dispiaciuto, so che non sta bene, sicuramente le ha fatto male vedermi uscire con Tanya da casa mia-

"Lasciami in pace, tutti quanti lasciatemi in pace." -sbotta lei nervosa, salendo velocemente sulla sua bicicletta e inizia a pedalare verso il liceo, sotto il nostro sguardo-

"Che le è preso?" -mi domanda Tanya guardandomi e io alzo le spalle, non posso di certo dirle che mi odia e non vuole più vedermi nemmeno in fotografia perchè l'ho rifiutata-

"Andiamo o faremo tardi." -affermo, raggiungendo la mia auto-

"Mi è dispiaciuto che mi abbia parlato in quel modo, io volevo solo essere cordiale e gentile, non volevo di certo farla arrabbiare." -dice dispiaciuta, mentre saliamo in auto-

"Tranquilla Tanya, te l'ho detto, Stacie è sempre nervosa, tu non centri niente." -cerco di consolarla mentre parto, in verità Stacie la detesta ma non posso di certo dirglielo-

"A me sembra che ce l'abbia con me." -afferma dispiaciuta-

"Vuoi che ti accompagni direttamente in agenzia?" -le domando, non voglio più parlare di Stacie-

"No, accompagnami a casa, così prendo la mia auto." -mi sorride-

"Va bene." -le sorrido pure io accarezzandole la gamba-

...POV STACIE...

Suona la campanella per dare inizio alla ricreazione e io con un piccolo sorriso mi alzo dal mio banco per raggiungere Mitch e dargli la conferma per stasera, ma mi si spegne il sorriso vedendolo correre fuori dalla classe non calcolandomi nemmeno.

"Mah." -esclamo fissando la porta- "E' scappato via." -guardo la mia migliore amica-

"Ma va." -afferma lei, prendendomi sottobraccio- "Gli parlerai dopo, andiamo alle macchinette?" -mi domanda sorridendo, uscendo dalla classe-

"No, prima vado in bagno." -le sorrido-

"Va bene, allora quando finisci raggiungimi in cortile." -mi dice e io annuisco dividendoci-

E' scappato letteralmente via.. non so se mi abbia vista ma è scappato, perchè poi? Aspetta una mia risposta e lui che fa? Scappa??

Dopo aver finito in bagno, esco e mi incammino lungo il corridoio, per poter raggiungere la mia migliore amica in cortile, quando un ragazzo scherzando con un suo amico mi viene quasi addosso ma io velocemente cambio direzione, ma vado a sbattere contro un armadietto aperto.

"Che male." -mi lamento dolorante, massaggiandomi la fronte-

"Oddio stai bene?" -mi domanda una ragazza, chiudendo di poco il suo armadietto e io la guardo malissimo-

"Per colpa del tuo armadietto no, non sto bene." -sbotto nervosa, andandomene a passo svelto sotto lo sguardo sbigottito della ragazza- "Tutto a me deve succedere? Non poteva chiudere quello stupido armadietto invece di tenerlo aperto?" -parlo da sola come una pazza, raggiungendo Olivia seduta sul prato verde del liceo, sotto al sole- "E tu che fai? Sei pazza?" -domando ad Olivia e lei mi guarda stranita con un sopracciglio alzato-

"Eh? Ma che ti prende?" -mi domanda ridacchiando-

"Sotto il sole ti sei messa? Sei pazza?" -le domando, avvicinandomi ad un albero e lei ridacchia guardandomi-

Mi metto seduta sul prato, sotto quest'albero gigantesco, all'ombra, e sbuffo guardandomi intorno.

"Nervosa?" -mi domanda la mia migliore amica divertita e io la fulmino-

"Per colpa di una cretina che lascia l'armadietto aperto, ci sono andata addosso e ho sbattuto la fronte." -sbotto nervosa e lei ridacchia- "Per non parlare di quello stupido di Mitch.. aspetta una mia risposta e che fa? Cosa fa?? Scappa via." -sbotto sempre più nervosa e lei mi guarda divertita-

"Tieni, mangiati questi M&M's." -afferma lanciandomi il pacchettino e io lo afferro come una furia e lo apro subito nervosamente-

Mi metto in bocca tre M&M's e subito dopo mi sdraio sull'erba, chiudendo gli occhi e sbuffo.
Dopo qualche minuto sento delle labbra premere sulle mie e io di scatto apro gli occhi e mi ritrovo Mitch a gattoni al mio fianco.
Si allontana dalle mie labbra e io spalanco la bocca sorpresa e lui scoppia a ridere.

"Te l'avevo detto che ti avrei rubato un bacio." -mi fa l'occhiolino e io mi metto seduta tirandogli un pugno sul braccio, mentre Olivia ci osserva sorridendo e intenerita-

"Non farlo mai più." -sbotto nervosa e lui ridacchia-

"Hai delle labbra molto morbide." -mi fa l'occhiolino sorridendo e io sbuffo-

"E le tue sono ruvide." -sbotto, non guardandolo più in faccia e lui scoppia a ridere-

"Dovrò iniziare ad utilizzare il burrocacao allora." -afferma e io mi volto a guardarlo e mi fa l'occhiolino-

"Vattene via." -sbotto nervosa non guardandolo più-

"Mi devi una risposta, ricordi?" -mi domanda e io lo guardo e mi sorride-

"Il treno passa una sola volta." -sorrido falsamente-

"Che vorrebbe dire?" -mi domanda confuso-

"Che stavo venendo da te in classe per darti la mia risposta ma tu sei scappato via." -gli rispondo leggermente nervosa-

"Mi scappava la pipì." -ridacchia, guardandomi negli occhi- "Non potevo tenerla per altri cinque minuti, me la stavo facendo addosso." -mi spiega sorridendo-

"Non sei scappato da me?" -gli domando e lui sorride-

"Certo che no, non scapperei mai da te." -mi fa l'occhiolino e io sbuffo- "Che c'è? Che ho detto?" -mi domanda stranito-

"Il tuo occhiolino, lo detesto." -sbotto nervosa, quell'occhiolino mi fa ricordare una persona che non voglio ricordare-

"E' un tic." -afferma e io lo guardo di scatto-

"Davvero?" -gli domando-

"Naaah." -scoppia a ridere e io sbuffo-

"Sei insopportabile davvero, non capisco cosa ci ho trovato di simpatico in te ieri sera." -sbotto nervosa-

"Mi hai trovato simpatico?" -mi domanda sorridendo e io sbuffo girando gli occhi- "E cos'altro?" -mi domanda accarezzandomi i capelli e io lo fulmino-

"Non toccarmi." -sbotto nervosa e lui ridacchia-

"Allora? Me la vuoi dare, si o no?" -mi domanda e io spalanco la bocca-

"Ma che domande fai?" -quasi urlo sconcertata e lui scoppia a ridere-

"Detta così può sembrare una domanda a doppio senso, ma io intendevo la risposta, quando me la vuoi dare la risposta." -mi spiega divertito-

"Si-si." -affermo guardandolo male e lui ridacchia-

"Allora?" -mi sorride- "Ci vieni con me stasera a cena e poi al cinema? Ho già preso i biglietti." -continua a sorridere-

"Davvero? E che film avresti scelto?" -gli domando curiosa e lui scuote la testa-

"Se vuoi saperlo devi venirci al cinema.. con me." -sorride facendomi l'occhiolino e io sospiro-

"Ok." -esclamo guardando le mie gambe-

"Ok cosa?" -mi domanda e io lo guardo male- "Dai dillo, per favore." -mi sorride-

"Ok, stasera verrò a cena e poi al cinema con te." -lo accontento e lui fa un enorme sorriso-

"Aspettavo questo momento dalla prima volta che ti ho chiesto di uscire." -continua a sorridere e io faccio un piccolo sorriso-

"Quindi da tre anni." -esclamo e lui sorride-

"Già, aspetto di uscire con te da ben tre anni." -sorride accarezzandomi il viso, guardandoci dritto negli occhi- "Sei bellissima Stacie." -mi sorride e io ricambio il suo sorriso, abbassando lo sguardo sulle mie gambe-

Sento le dita di Mitch sotto il mio mento e lentamente mi fa alzare la testa e ci riguardiamo dritto negli occhi e piano piano si avvicina a me, alle mie labbra.

"Non sarà così facile baciarmi." -affermo, voltandomi dall'altra parte e lo sento sorridere-

"Tanto l'ho già fatto." -esclama al settimo cielo e io mi volto a guardarlo e ridacchio- "Passo a prenderti alle sei di questa sera, va bene?" -mi domanda sorridendo e io annuisco- "Ok." -sorride e subito dopo mi ruba un velocissimo bacio sulle labbra- "Te l'ho fatta di nuovo." -esclama ridacchiando alzandosi in piedi, mentre io lo colpisco con un pugno sulla gamba- 

Lo guardo con un piccolo sorriso allontanarsi.

Questo ragazzo è davvero dolce e simpatico, forse un po insopportabile, ma comunque mi piace.
Ci sto bene con lui anche se alcune volte non si direbbe.

"Siete carinissimi insieme." -afferma la mia migliore amica e io la guardo di scatto-

"Sei stata tutto il tempo lì, a guardarci?" -le domando a bocca aperta e lei ridacchia annuendo-

"Si e siete l'amore, ma anche uno spasso." -mi fa l'occhiolino e io ridacchio- "Ti ha baciata." -esclama euforica e io la guardo male-

"E tu potevi avvisarmi invece di farmi baciare." -sbotto nervosa-

"E' stato lui a farmi shh con l'indice." -mi fa l'occhiolino e io scuoto la testa colpendola con un pugnetto- "Ha davvero le labbra ruvide?" -mi domanda ridendo e io la fulmino- "Che ho detto? Rispondi su." -mi sorride-

"Ce l'ha screpolate." -affermo mettendomi in bocca un M&M's-

"E cosa hai provato?" -mi domanda  e io la guardo-

"Nulla." -tiro un sorriso e lei mi accarezza il braccio, è stato completamente diverso dal bacio che ho stampato a Steve.. con lui ho provato tante emozioni tutte in una volta, il mio stomaco era diventato una serra per farfalle, invece con il bacio di Mitch non ho provato nulla di tutto questo-

...POV STEVEN...

Sto servendo un tavolo, quando all'improvviso sento qualcuno entrare nel locale, alzo lo sguardo e sorrido nel vedere Stacie e Olivia.

"Ciao." -salutano entrambe, raggiungendo il bancone-

"Ciao." -le salutano Lance e Rosie, mentre io raggiungo il bancone-

"Com'è andata a scuola?" -domanda Rosie, sorridendo ad entrambe-

"Molto bene." -risponde sorridendo Stacie, la vedo davvero bene, non sembra stare così male, beh ne sono felice-

"Cosa vi porto fanciulle?" -domando sorridendo ad entrambe-

"Fratellone ci porti due sandwich?" -domanda Stacie a suo fratello e a me mi si spegne il sorriso, mi ignora, fa finta che io non esista-

"Arrivano subito." -dice Lance al quanto stranito- "Ecco a voi." appoggia sotto i loro nasi due sandwich-

"Grazie." -sorride Olivia, mentre io continuo a fissare Stacie che mi ignora-

"Qualche problema con mia sorella?" -mi domanda Lance a bassa voce e io lo guardo-

"Tutto regolare." -sorrido e lui annuisce allontanandosi-

Guardo Stacie che mangia tranquilla, chiacchierando con la sua migliore amica e decido di avvicinarmi a loro, a lei.

"Stacie." -la richiamo guardandola-

"Dopo vieni da me? Così mi aiuti a prepararmi?" -domanda lei ad Olivia, ignorandomi-

"Certo." -sorride Olivia, guardandomi-

"Stacie." -la richiamo, ma lei morde il suo panino non calcolandomi, non sopporto tutto questo, non sopporto di essere ignorato da lei- "Smettila di fare la bambina capricciosa." -sbotto nervoso, afferrandole il viso e la costringo a guardarmi negli occhi-

"E da quando io, per te, non sono più una bambina?" -mi domanda acida, togliendo di malo modo la mia mano dal suo viso-

"Vuoi ignorarmi?" -le domando-

"Tu per me non esisti più." -afferma fredda, alzandosi per andare via-

"Stacie smettila." -le afferro il braccio e lei si volta verso di me- "Siamo amici io e te." -le sorrido-

"Io non posso essere tua amica, non voglio esserlo." -afferma, togliendo di malo modo il suo braccio dalla mia stretta-

"Stacie." -la richiamo dispiaciuto-

"Lance io e Olivia andiamo a casa." -dice lei a suo fratello-

"Andate via così presto?" -domanda lui guardandole-

"Si, stasera ho un appuntamento." -gli risponde sorridendo e io serro la mascella-

"Con chi cazzo ce l'hai l'appuntamento?" -le domando infastidito e lei mi ignora-

"Ah già." -esclama Rosie sorridendo e io la guardo di scatto-

"Va bene vai pure, ma dii a Mitch che stasera ti voglio a casa prima delle undici." -le dice Lance e io stringo le mani a pungo, non può uscire con quel mostriciattolo rosso, non deve uscire con lui-

"Va bene." -sorride Stacie e con Olivia escono dal bar-

"Non puoi farla uscire con quel ragazzino." -dico nervoso al mio migliore amico, che mi guarda stranito-

"Perchè no?" -mi domanda lui-

"Perchè.. perchè non mi piace Lance, non mi fido di lui." -gli rispondo, non voglio che esca con quel ragazzino odioso, non lo sopporto proprio-

"A me piace invece, e poi me ne occupo io di mia sorella." -afferma, riprendendo a lavorare e io stringo le mani a pugno-

Non lo sopporto.. non sopporto quel Mitch dei miei stivali.. ma che cazzo mi succede? Perchè sono così infastidito da tutto questo?

Afferro il mio cellulare dal bancone e senza guardare chi sia, rispondo.

"Pronto." -rispondo alla chiamata nervosamente-

"Ti sembra il modo di risponde ad una chiamata?" -mi domanda Tanya sconcertata e io sospiro-

"Scusa, sono un po nervoso." -cerco di mantenere la calma- "Come mai mi hai chiamato?" -le domando-

"Per dirti che non posso passare al bar." -mi risponde dispiaciuta-

"Ah, va bene, non fa niente." -le dico- "Ci vediamo domani." -le dico-

"Credo di si.. ciao amore mio." -mi saluta-

"Ciao." -e subito dopo attacco la chiamata- "Non può uscire con quello." -affermo nervoso e a bassa voce-

...POV STACIE...

Non capisco cosa succeda a Steve.. sembrava molto infastidito di sapere che uscirò insieme a Mitch e anche ieri lo sembrava, quando mi ha vista con lui.. e poi sarei io quella strana, perchè lui non lo è?

"Hai visto la reazione di Steve?" -chiedo ad Olivia, mentre mi trucca gli occhi per l'appuntamento con Mitch-

"Cosa avrei dovuto vedere?" -mi chiede lei e io apro un occhio per poterla guardare, mentre lei continua il suo make-up-

"La sua reazione Olivia appena ha saputo che sarei uscita con Mitch." -le rispondo e lei smette di truccarmi e mi fissa negli occhi- "Sembrava infastidito, geloso." -affermo-

"Non ci ho fatto caso." -dice, riprendendo a truccarmi e io sospiro chiudendo l'occhio-

"Sembrava geloso." -sussurro-

"Hai detto bene, sembrava.. non ti illudere per niente Stacie." -afferma, passandomi il rossetto sulle labbra e io sbuffo- "Non sbuffare o mi farai fare un disastro." -mi rimprovera-

"Scusa." -affermo e lei sospirando riprende a passarmi il rossetto-

"Con il make-up abbiamo terminato." -afferma tutta soddisfatta e io la guardo-

"Passami lo specchio e spera per il tuo bene che mi piaccia, lo sai che non amo il trucco pesante." -le dico mentre lei afferra uno specchietto dalla trousse-

"Non ho esagerato con il trucco, è leggero come piace a te." -mi dice tutta soddisfatta, passandomi lo specchietto che afferro e mi osservo-

"Mh." -continuo ad osservarmi-

"Mh? Solo mh?" -mi domanda e io la guardo e sorrido-

"Mi piace." -affermo e lei sorride battendo le mani, mentre sento il mio cellulare vibrare sulla scrivania- "Me lo prendi per favore?" -le domando e lei subito afferra il mio cellulare e me lo passa- "E' Mitch." -affermo, leggendo un messaggio su whatsapp da parte sua-

"Che dice?" -mi domanda curiosa-

"Se mi dai il tempo di aprirlo e leggerlo." -sbotto nervosa aprendo la chat e lei sospira, avvicinandosi per leggere il messaggio-

Mitch a Stacie: "Ehi Stacie, sono sotto casa tua, ti aspetto." -leggiamo il messaggio-

"Cavolo è già qui e io non sono ancora pronta." -affermo nervosa, alzandomi dalla sedia su cui sono seduta e mi avvicino al mio armadio-

"Tu non sei mai puntuale." -dice la mia migliore amica ridendo e io la fulmino-

"Non sei divertente." -sbotto nervosa, afferrando un vestitino arancione- "Com'è?" -glielo mostro e lei lo osserva-

"Troppo banale per un appuntamento." -mi risponde-

"Banale." -sussurro, lanciandolo dentro l'armadio e subito dopo ne afferro un altro rosa e glielo mostro- "Questo?" -le domando-

"Troppo casual Stacie." -afferma scuotendo la testa e io sbuffo-

"Troppo banale, troppo casual.. guarda tu allora." -sbotto nervosa  e lei sospirando si avvicina al mio armadio e inizia a frugare all'interno-

"Guarda questo." -sorride, mostrandomi un vestitino bianco con dei fiorellini rosa- "E' perfetto per un appuntamento." -afferma entusiasta e io annuisco afferrandolo-

"Si, mi piace." -affermo, iniziando a spogliarmi per indossarlo-

"Con queste scarpe." -dice sorridendo, posando delle scarpe con il tacco a terra-

"No con il tacco." -le dico sconcertata guardandola male, mentre mi infilo il vestitino-

"Certo che indosserai delle scarpe con il tacco." -afferma lei serissima e io sbuffo dandole le spalle e lei tira su la zip del vestitino- "Coraggio, indossale." -mi ordina e io sbuffando mi infilo le scarpe ai piedi-

Mi avvicino allo specchio e mi osservo.

"Sei bellissima Stacie." -mi sorride la mia migliore amica e io la guardo dal riflesso-

"Davvero?" -le domando, guardando di nuovo il mio riflesso-

"Certo, lo sai che non ti dico mai bugie." -mi fa l'occhiolino-

"Io non mi trovo così bella." -affermo, continuando a guardarmi-

"E ti sbagli, perchè lo sei." -mi sorride accarezzandomi il braccio, mentre continuo ad osservarmi- "Però adesso basta specchiarti, il tuo principe azzurro è sotto casa tua che ti attende." -afferma sorridendo e io la guardo male-

"Non è il mio principe azzurro." -sbotto nervosa-

"Beh, lo diventerà." -mi fa l'occhiolino e io scuoto la testa con un piccolo sorriso- "Forza donzella, andiamo." -afferma prendendomi per mano e mi strascina fuori dalla mia camera, afferrando velocemente la mia borsetta bianca con catenella argentata-

"Olivia non tirare." -sbotto nervosa e quasi cado sui tacchi- "Olivia." -quasi urlo e lei mi guarda, mentre scendiamo le scale- "Non tirare, lo sai che non sono molto capace a camminare sui tacchi." -sbotto nervosa e lei ridacchia-

"Scusa." -sorride- "Prendi, questa è tua." -afferma, passandomi la mia borsetta che afferro di malo modo- "Adesso sorridi e non essere nervosa." -dice sorridendo e io sbuffo-

"Mi hai innervosita." -sbotto nervosa uscendo da casa mia e lei sospira venendomi dietro-

Il mio sguardo si posa su Mitch, tutto sorridente appoggiato sul suo motorino che mi osserva.
E' molto carino questa sera.
Indossa un jeans nero strappato sulle ginocchia e con risvoltino, una camicia bianca lasciata fuori dai pantaloni, ai piedi delle converse completamente bianche, una cravatta nera allentata e in testa un cappellino da rapper nero pure quello.
Molto ma molto carino.

"Sei bellissima Stacie." -mi dice Mitch non smettendo di sorridere, mentre si allontana dal suo motorino, sotto lo sguardo di Olivia tutta sorridente-

"Grazie." -faccio un piccolo sorriso- "Non vorrai portarmi su quel coso?" -gli domando serissima, indicandogli il suo motorino blu elettrico-

"Non ho il macchinone come il ragazzo che ti piace." -sbotta nervoso e io lo guardo male, mentre Olivia sospira-

"Non ci salirò su quel coso." -affermo seria e lui sbuffa-

"Stacie perchè non la smetti?" -mi domanda Olivia e io la guardo malissimo-

"Ancora qua tu sei." -sbotto nervosa e lei sospira-

"Stacie sali su quel motorino e non farmi arrabbiare." -afferma serissima la mia migliore amica e io sbuffo, mettendomi a cavallo sul motorino e Mitch sorride-

"Si metta il casco mia dolce principessa nervosetta." -esclama lui, passandomi un casco bianco e io sbuffo, afferrandolo di malo modo-

"Non sono tua e non chiamarmi principessa." -sbotto nervosa, infilandomi il casco e lui mi osserva divertito- "Come diavolo si allaccia?" -gli domando nervosissima e lui ride- "Non ridere." -lo ammonisco e lui ridacchiando si avvicina e mi allaccia il casco- "Su sbrigati, parti." -affermo e lui scuotendo la testa divertito, sale pure lui sul suo motorino, messo seduto davanti a me e io sbuffo incrociando le braccia sotto al mio seno, mentre lui si allaccia un casco blu elettrico-

"Tieniti stretta a me Stacie." -mi dice mettendo in moto il suo motorino-

"Non ci penso nemmeno." -sbotto nervosa, guardandolo male e lui si volta di poco verso di me-

"Devi tenerti a me." -afferma serissimo- "Dai su, allaccia le tue braccia intorno a me." -mi dice sorridendo malizioso e io sbuffo fulminandolo, facendo quello che mi ha chiesto- "Brava, stringiti più forte." -afferma e io con un ghignetto lo stringo fortissimo e lui ridacchia- "Non così forte." -esclama ridendo e io ridacchiando, allento un po la presa- 

Mi sfiora le braccia intorno al suo busto sentendolo sorridere e dopo poco toglie il cavalletto dal motorino e parte verso destinazione ignota.

"Dove andiamo?" -gli domando stringendolo un po di più e lo vedo abbassare per poco lo sguardo sulle mie braccia, vedendolo sorridere dallo specchietto-

"In pizzeria." -mi risponde non smettendo di sorridere e io faccio un piccolo sorriso-

Dopo un tragitto di quasi dieci minuti fatto tutto in silenzio, mentre mi godevo il vento che si infrangeva sul mio viso, parcheggia e spegne il motore.

"Forse non è il massimo per un appuntamento." -esclama dispiaciuto, mentre scendo dal motorino- "Non posso permettermi un posto elegante, non ho i soldi come quello che ti piace, posso permettermi solo una pizza con la paghetta che mi da mia madre." -afferma sempre più dispiaciuto, scendendo pure lui dal suo motorino, mentre si toglie il casco-

"La smetti di paragonarti a Steve?" -gli domando e lui mi guarda-

"Beh lui può permettersi posti più romantici e più raffinati di una pizzeria, lavora e guadagna soldi, io invece prendo venti euro al mese dalla paghetta." -afferma guardandomi-

"A me piace questo posto, adoro la pizza." -sorrido guardandolo e lui mi regala un enorme sorriso che mi fa ridacchiare- "Mi aiuti a toglierlo?" -gli domando indicandogli il casco e lui sorridendo si avvicina di qualche passo e dopo averlo slacciato me lo toglie- "Grazie." -faccio un piccolo sorriso-

"Prego." -sorride prendendomi per mano e mi strascina verso l'entrata della pizzeria, mentre io osservo la mia mano stretta dalla sua-

Un cameriere ci accompagna in un tavolo libero e Mitch tutto sorridente mi sposta la sedia e io mi accomodo.

"Che pizza prendi?" -gli domando afferrando il menù sul tavolo, mentre lui si accomoda davanti a me-

"La mia preferita." -mi risponde e io lo guardo-

"E sarebbe?" -gli domando-

"Al prosciutto cotto." -sorride e io annuisco- "Tu invece non hai una pizza preferita, ti piacciono un po tutte, vero?" -mi domanda e io lo guardo negli occhi-

"Tu mi stalkeri." -affermo serissima e lui ride-

"Certo che no." -esclama e io scuoto la testa guardando il menù-

"Stasera prenderò.." -dico leggendo il menù- "Pizza alla margherita." -esclamo sorridendo guardandolo e lui annuisce sorridendo-

"Cosa vi porto ragazzi?" -ci domanda un cameriere davvero molto carino-

"Una pizza alla margherita e un'altra al prosciutto cotto." -gli risponde sorridendo Mitch-

"E da bere?" -ci domanda il cameriere sorridendo-

"Io prendo la coca cola." -gli rispondo sorridendo-

"Perfetto, anche per me." -esclama Mitch sorridendo-

"Bene, arrivano subito." -esclama allontanandosi e io e Mitch ci guardiamo negli occhi-

"Allora.." -sorride lui guardandomi- "Cosa vorresti essere da grande?" -mi domanda-

"Tu non sai tutto di me?" -gli domando e lui ridacchia-

"Questa non la so." -sorride e io faccio un piccolo sorriso, mentre il cameriere ci porta due lattine di coca cola-

"Le pizze arrivano tra cinque minuti." -ci informa e noi annuiamo sorridendo e lui si allontana-

"Allora?" -mi domanda guardandomi sorridendo-

"Essere felice." -faccio un piccolo sorriso-

"Beh questo è un po il sogno di tutti." -mi sorride e io annuisco-

"Si, lo so, però diciamo che vorrei essere più felice di come lo sono adesso." -tiro un sorriso-

"Perchè? Non sei felice?" -mi domanda serio-

"Lo sono, però da quando sono morti i miei non sono più molto felice come lo ero un tempo, quando erano ancora vivi." -tiro un sorriso e lui mi osserva- "Insomma.. non sto male come all'inizio, però mi mancano molto." -tiro un altro sorriso abbassando lo sguardo sulla tovaglia-

"Andavi d'accordo con i tuoi?" -mi domanda e io lo guardo, mentre il cameriere ci porta le pizze-

"Molto.. erano dei genitori fantastici." -sorrido malinconica pensando ai miei- "Tu vai d'accordo con i tuoi?" -gli domando, afferrando una fetta di pizza-

"Vado molto d'accordo con mia madre." -mi sorride, mordendo una fetta di pizza-

"E con tuo padre?" -gli domando e lui mi guarda-

"Mio padre non l'ho mai conosciuto." -tira un sorriso e io lo guardo sorpresa-

"Mi dispiace." -sussurro e lui mi sorride-

"Tranquilla." -mi sorride di nuovo-

"Posso sapere perchè?" -gli domando, ma subito dopo mi mordo la lingua- "Scusa, non sono affari miei." -affermo tirando un sorriso abbassando lo sguardo-

"Ehi." -lo guardo e mi sorride- "Tranquilla, voglio che mi conosci, voglio che tu sappia tutto di me." -mi dice sorridendo e io faccio un piccolo sorriso- "Mio padre non è mai stato presente nella mia vita, ha abbandonato mia madre nell'istante in cui gli disse che aspettava me." -mi racconta-

"Mi.. mi dispiace." -affermo non sapendo cosa dire e lui sorride alzando le spalle-

"Dispiace anche a me, ma in compenso ho avuto la fortuna di avere una mamma molto presente e meravigliosa." -mi sorride e io ricambio il suo sorriso- "Stacie." -mi richiama e io lo guardo-

"Cosa?" -gli domando, mordendo una fetta di pizza-

"Prometto che ti renderò felice." -mi sorride dolcemente e io faccio un piccolo sorriso-

"Guarda che io e te non stiamo insieme." -gli faccio notare-

"Beh mi merito una possibilità con te, non credi?" -mi domanda, guardandomi negli occhi- "Ci sono sempre stato per te." -afferma-

"Che centra? Anche la mia migliore amica ci è sempre stata per me, ma questo non vuol dire che io gli debba dare una possibilità." -gli dico e lui sbuffa-

"Ma che paragone del cazzo Stacie." -sbotta innervosendosi- "Olivia è la tua migliore amica e io spero di diventare, un giorno, il tuo ragazzo." -mi dice, guardandomi negli occhi-

"Vorresti essere il mio ragazzo?" -gli domando-

"Dal primo momento che ti ho vista." -sorride e io faccio un piccolo sorriso, abbassando lo sguardo sulla mia pizza-

Mi piace molto Mitch devo ammetterlo.. è molto tenero e dolce, e quello che mi ha raccontato di suo padre beh.. mi è dispiaciuto molto per lui, non sapevo nulla, beh sinceramente non so quasi nulla di lui e sono davvero contenta di conoscerlo.
Più tempo passiamo insieme, più lo conosco meglio e mi piace, mi piace davvero tanto.
E ancora non ci credo.. vorrebbe essere il mio ragazzo dal primo momento che mi ha vista e chi lo sa.. magari è il ragazzo giusto per me.. devo continuare a conoscerlo e magari riuscirò a dimenticarmi di Steve e innamorarmi di lui.
E chi lo sa!

"Che biglietti hai preso?" -gli domando guardandolo, dopo aver preso i pop-corn, e da quando siamo arrivati al cinema che glielo continuo a chiedere, ma non vuole dirmi niente-

"I biglietti di un film che mi pentirò di guardare." -mi risponde lui-

"E cioè?" -gli domando impaziente, mi sta facendo innervosire-

"L'ultimo film di Zac Efron." -mi risponde e io quasi urlo emozionata, facendo voltare verso di noi alcune persone- "Ti prego non urlare." -sussurra imbarazzato, coprendosi il viso con la mano e io ridacchio-

"Volevo andarlo a vedere con Olivia." -dico entusiasta e lui mi guarda-

"Ti dispiace vederlo con me?" -mi domanda e io sorrido-

"No, certo che no." -sorride e mi prende per mano- "Non stiamo insieme." -dico, togliendo la mia mano dalla sua e lui sbuffa, incamminandosi velocemente verso la sala- "Mitch aspettami." -sbotto andandogli dietro con fatica- "Maledetti tacchi." -sbotto nervosa e quasi cado a terra- "Maledizione Mitch." -sbotto nervosissima e lui si volta verso di me-

"Mi fai incazzare quando fai così." -sbotta lui nervoso-

"Così come?" -gli domando raggiungendolo-

"Non stiamo insieme." -mi imita in modo orribile-

"Non parlo così io." -sbotto fulminandolo e lui sbuffa-

"Sei insopportabile." -sbotta nervoso, guardandomi male-

"Se mi trovi così insopportabile allora lasciami in pace." -sbotto nervosissima e me ne vado-

"Dove te ne vai?" -mi domanda-

"A casa, non voglio vederti mai più." -sbotto furiosa, incamminandomi verso l'uscita- "Vai al diavolo." -sbotto sempre più furiosa, uscendo dal cinema- "Sei insopportabile." -lo imito con tono acido- 

"Pure tu non sai imitarmi, non parlo mica in quel modo." -afferma lui dietro di me e io sobbalzo per lo spavento, ma continuo a camminare lungo il marciapiede- "Stacie." -mi ferma dal braccio e io mi volto verso di lui, solo che nel voltarmi non so come, gli finisco addosso e lui mi tiene stretta-

"Stammi lontano." -sbotto allontanandomi da lui di malo modo, solo che non vedendo il gradino del marciapiede dietro di me, metto il piede male e cado all'indietro afferrandogli il polso, strascinandomelo dietro e di conseguenza finiamo entrambi a terra, io sotto di lui- "Che male." -mi lamento dolorante e lui se la ride- "Che diavolo ridi?" -sbotto, tirandogli un colpo sulla spalla-

"Sei così sbadata." -afferma ridacchiando, guardandomi negli occhi-

"Alzati." -gli ordino e lui sorride-

"Perchè? Mi piace tutta questa situazione." -mi fa l'occhiolino, sorridendo malizioso e io sbuffo-

"Sei un porco maniaco e se non ti alzi da sopra di me mi metto ad urlare." -quasi urlo furiosa e nervosa, e lui ride-

"Se urli mi costringi a baciarti per zittirti." -mi fa di nuovo l'occhiolino e io lo fulmino-

"Sei odioso." -sbotto nervosissima e lui ridacchia-

"E tu sei dannatamente eccitante tutta furente." -sorride divertito, facendomi di nuovo l'occhiolino e io sbuffo, incrociando le mie braccia sotto al mio seno-

"Ti alzi?" -gli domando acida, guardandolo male-

"Solo se vieni con me a guardare il film." -mi sorride-

"No, voglio andarmene a casa, ti ho sopportato abbastanza per questa sera." -sbotto nervosa e lui ride e io allungo il mio viso verso di lui e lui subito smette di ridere e io gli sbuffo in faccia con tutto il fiato che ho in corpo- "Ben ti sta." -affermo soddisfatta e lui scoppia a ridere e io lo trovo davvero bello quando ride-

"Mi fai morire." -afferma ridacchiando, guardandomi negli occhi-

"Magari." -sbotto nervosa e lui ridacchia- "Mitch basta, alzati." -gli dico nervosa, guardandolo negli occhi-

"Se mi alzo andiamo a guardare il film però." -sorride-

"Solo perchè c'è Zac Efron." -affermo e lui ridacchia-

"Va bene." -sorride, togliendosi da sopra di me e si mette in piedi-

"Aiutami." -affermo nervosa, allungando le mani verso di lui e lui ridacchiando le afferra e mi tira su, aiutandomi ad alzarmi-

Sbuffando mi pulisco il dietro del mio vestitino.

"Grazie Mitch per avermi aiutata ad alzarmi." -afferma lui divertito e io lo fulmino-

"Non ti ringrazierò mai più." -sbotto, incamminandomi come una furia verso l'entrata del cinema e lui ride venendomi dietro-

"Non mi ringrazi così spesso." -esclama divertito e io lo fulmino e quasi inciampo sui miei stessi piedi e mi aggrappo a lui e lui con un sorrisino malizioso mi tiene stretta- "Non puoi fare a meno di me." -afferma malizioso, facendomi l'occhiolino e io sbuffo girando gli occhi allontanandomi- "Dai andiamo, il film sta per cominciare." -dice sorridendo, afferrandomi la mano e mi strascina verso la sala-

Non lo sopporto, è davvero insopportabile, però allo stesso tempo mi piace e ci sto bene con lui.. il suo modo di fare non so.. mi piace.

Siamo nella sala cinema, seduti uno di fianco all'altro, mangiando pop-corn, mentre guardiamo il film del fantastico Zac Efron da circa un'ora passata.
Con la coda dell'occhio vedo Mitch fingere di stiracchiarsi e subito dopo sento il suo braccio intorno alle mie spalle, e io di conseguenza faccio un piccolo sorriso.
Sento il suo sguardo addosso e io lentamente mi volto verso di lui e ci fissiamo, mentre lui mi regala un dolcissimo sorriso.
Si avvicina lentamente al mio viso, alle mie labbra, e a un centimetro dalle mie labbra, io abbasso la testa sul bracciolo della poltroncina, sentendo il suo sguardo addosso.
Alzo lentamente la testa verso di lui e i nostri sguardi si incatenano di nuovo, mentre lui fissandomi mi accarezza la guancia con il pollice, scendendo sulla mia mandibola percorrendola fino al mio mento e subito dopo sposta il suo pollice sulle mie labbra e ci passa sopra ad esse il suo dito, sfiorandomele.
Avvicina di nuovo il suo viso al mio, alle mie labbra, fissandoci dritto negli occhi, portando la sua mano tra i miei capelli e posa le sue labbra sulle mie, non smettendo di fissarci nemmeno per un secondo.
Mi sorride sulle labbra portando la sua mano sulla mia nuca e lentamente inizia a muoverle sulle mie, non smettendo di fissarmi negli occhi e io poco dopo li chiudo ricambiando il bacio.
Sento l'altra mano di Mitch posarsi tra la mia mandibola e il mio collo, continuando a scambiarci un bacio lento e dolce dove le nostro lingue si sfiorano appena giocando tra loro, mentre io appoggio una mia mano sul suo polso. 

Mi piace baciarlo, bacia davvero bene.. a delle labbra un po screpolate e secche, ma belle da baciare e il suo sapore è mischiato al gusto dei pop-corn, ma mi piace comunque, amo i pop-corn.. e poi lui è tanto dolce mentre mi bacia.. mi sfiora appena la mia lingua con la sua e mi piace.
Mi piace tanto.

Si allontana dalle mie labbra lentamente e io apro gli occhi puntandoli sui suoi e mi sorride dolcemente accarezzandomi le labbra con il pollice.

"Dovresti usare il burrocacao." -sussurro per non disturbare e lui ride portandosi immediatamente la mano alla bocca per non fare rumore- "Shh." -sussurro divertita e lui sorride guardandomi-

Mi guardo intorno, mentre le luci della sala iniziano ad accendersi.

"Non ho visto il finale." -piagnucolo e lui ridacchia- "E' tutta colpa tua." -sbotto e lui sorride-

"Colpa mia?" -mi domanda divertito-

"Si, per colpa tua e del tuo fantastico bacio." -sbotto nervosa-

"Fantastico?" -scoppia a ridere e io sbuffando, mi alzo e vado verso la porta della sala- "Stacie aspettami." -afferma venendomi dietro e io sbuffo ignorandolo- "Stacie." -mi afferra il polso e io mi fermo sul posto, dandogli le spalle-

"Accompagnami a casa, mio fratello mi vuole a casa prima delle undici." -gli dico serissima, mentre lui si mette davanti a me-

"Va bene, andiamo." -mi sorride, accarezzandomi la guancia e subito dopo mi prende per mano e mi strascina con se-

"Guarda che ce la faccio a camminare." -sbotto nervosa e lui ridacchia guardandomi-

"Hai mai pensato di prendere un tranquillante? Può aiutarti." -afferma ridendo e io lo fulmino, ricordando quel giorno in cui Steve ha ordinato a mio fratello un tranquillante per me-

"Basta pensare a Steve." -sussurro a me stessa-

"Che hai detto?" -mi domanda non avendo sentito-

"Che ti importa? Se ho sussurrato è perchè tu non lo devi sapere." -sbotto nervosa-

"Ok scusa, tranquillizzati un po." -afferma sospirando, raggiungendo il suo motorino-

Si avvicina a me con il casco bianco e me lo mette in testa e subito dopo me lo allaccia, mentre io gli sbuffo in faccia e lui ride.

"Perchè?" -mi domanda stranito, guardandomi-

"Perchè non ti sopporto." -sbotto nervosa e lui ridacchia-

"Dai, che un pochino ti piaccio." -mi fa l'occhiolino, allacciandosi il suo casco e io faccio un piccolo sorriso, ma mi faccio subito seria-

"No, ti sbagli, non mi piaci nemmeno un pochino." -sbotto nervosissima, salendo a cavallo sul suo motorino e lui ridacchia-

"Farò finta di non aver notato il tuo piccolo sorriso." -mi fa l'occhiolino e subito dopo sale pure lui sul motorino e io faccio un altro piccolo sorriso allacciando le mie braccia intorno alla sua pancia, mentre lui mette in moto- "Non c'hai pensato nemmeno due volte a stringerti a me." -esclama divertito, mentre parte verso casa mia e io gli tiro un colpo sulla pancia e lui ride-

"Non ridere." -sbotto nervosa e lui ridacchia, continuando a guidare verso casa mia-

Dopo quasi dieci minuti di tragitto, accosta davanti casa mia e spegne il motore.

"Grazie." -affermo, scendendo dal suo motorino-

"Non avevi detto che non mi avresti più ringraziato?" -mi domanda ridacchiando e io sbuffo girando gli occhi-

"Sei insopportabile." -sbotto nervosa- "Toglimi questo affare." -gli ordino e lui divertito mi slaccia e toglie il casco- "Grazie." -affermo sistemando i miei capelli-

"L'hai fatto di nuovo." -ride di gusto e io lo colpisco con un pugno sul braccio- "Ahio." -ridacchia, massaggiandosi il braccio-

"Sei odioso." -sbotto nervosa e lui ridacchia- "Non ridere." -sbuffo, incrociando le braccia sotto al mio seno-

"Sei uno sballo." -afferma ridendo e io sbuffo-  

Si avvicina all'improvviso al mio viso e io mi immobilizzo fissandolo negli occhi e lui divertito mi sbuffa in faccia per poi scoppiare a ridere.

"Vai al diavolo cretino." -sbotto furiosa, salendo la piccola rampa di scale-

"Dai, stavo scherzando." -afferma divertito fermandomi dal braccio sopra i gradini e io mi volto verso di lui- "Che volevi? Un bacio?" -mi domanda salendo i pochi gradini che ci dividono, fermandosi sotto a quello su cui sono ferma io, beh credevo che mi stesse baciando e avrei voluto tanto essere baciata di nuovo, ma lui non l'ha fatto e mi ha sbuffato in faccia-

"Ma ti pare?" -gli domando acida e lui ridacchia-

"A me pare che vorresti essere baciata di nuovo." -sorride divertito e io lo guardo male- "I miei baci sono fantastici." -ride e io sbuffo di nuovo-

"Me ne vado." -affermo stanca di lui e mi volto, ma lui mi ferma salendo sul mio stesso gradino e ci guardiamo negli occhi- "Che vuoi?" -gli domando acida-

"Quello che vuoi anche tu." -mi sorride e prendendomi il viso tra le mani mi bacia sulle labbra e io ricambio subito appoggiando le mie mani sui suoi polsi-

E' un bacio diverso da quello che mi ha dato al cinema, mi bacia sempre dolcemente ma adesso le nostre lingue non si sfiorano, non giocano tra di loro, e mi piace, mi piace baciarlo anche così.

"Contenta?" -mi domanda divertito, allontanandosi dalle mie labbra e io lo colpisco al braccio divertita- "Notte Stacie." -mi sorride e io gli faccio un piccolo sorriso-

"Notte." -sorrido e raggiungo il portone d'ingresso-

Apro il portone e prima di entrare mi volto verso di lui e lui mi osserva sorridendo.

"Sono stata bene.. a parte quando fai l'insopportabile." -gli dico e lui ridacchia-

"Anche io sono stato bene.. a parte quando ti innervosisci." -ride e io sorrido guardandolo- "No scherzo, sono stato bene anche quando ti innervosivi." -mi fa l'occhiolino e io sorrido- "Ci vediamo domani." -sorride e io annuisco salutandolo con la mano ed entro in casa-

Non smettendo di sorridere nemmeno per un secondo, salgo al piano di sopra togliendomi queste insopportabili e dolorose scarpe con il tacco.

"Non avevo detto che doveva tenere le mani in tasca?" -mi domanda mio fratello, mentre entro in camera mia e lo guardo seduto sul mio letto con al suo fianco Rosie-

"Hai detto le mani." -ridacchio e lui sospira-

"Che centra? Ti ha baciato." -afferma lui serio-

"Sta zitto Lance." -afferma Rosie- "Dai stellina, raccontarci tutto." -mi dice guardandomi sorridendo-

"Beh.. è stata una bella serata.. sono stata bene, mi sono divertita e abbiamo pure discusso." -sorrido pensando alla serata appena trascorsa-

"Ti piace?" -mi domanda mio fratello e io sorrido alzando le spalle-

"Credo di sì!" -sorrido e lui annuisce-

"Bene, e anche se è stato puntualissimo nel portarti a casa alle undici, non mi è piaciuto che ti abbia baciato." -afferma serissimo e io ridacchio-

"Dai fratellone, è stato un bacio innocente." -gli dico sorridendo, afferrando il mio pigiama-

"Innocente un cavolo." -sbotta nervoso e io ridacchio guardandolo- "Un bacio innocente è a stampo, non quello che vi siete scambiati poco fa." -afferma serio-

"E dai su, che sarà mai." -afferma Rosie sospirando-

"E comunque non mi è piaciuto che mi abbiate spiata." -li guardo entrambi malissimo-

"Abbiamo sbagliato, hai ragione, ma non abbiamo resistito." -afferma Rosie e io scuoto la testa sospirando-

"Adesso uscite, che devo mettermi il pigiama." -dico e loro mi stampano un bacio sulla guancia-

"Notte." -mi dicono entrambi e io sorrido-

"Notte." -li guardo uscire dalla mia camera e appena si chiude la porta sorrido abbassando la zip del mio vestitino-

Sentendomi osservata, mi volto verso la mia finestra e noto Steve davanti alla sua che mi fissa.

"Che diavolo vuole?" -sbotto nervosa avvicinandomi come una furia alla mia finestra e chiudo le tende- "Vai al diavolo." -sbuffo, togliendomi il vestitino e subito dopo indosso il mio pigiama pieno di cuoricini-

Mi infilo sotto le coperte e sbuffo di nuovo pensando a Steve, ma subito dopo sorrido nel pensare a Mitch e chiudo gli occhi, cercando di prendere sonno.

...POV STEVEN...

Ho passato una giornata orribile.. tutto il tempo a pensare a Stacie, tutto il tempo a pensare che uscirà con quel mostriciattolo rosso, tutto il tempo con addosso questo fastidio insopportabile.
Io davvero non capisco cosa mi stia succedendo.. sono così confuso e sento di impazzire.

Sono seduto sul mio letto pensando di continuo a Stacie insieme a quello, e appena sento il motore di un motorino, mi alzo di scatto e raggiungo la mia finestra e noto Stacie scendere dal motorino di quello, conversando tra di loro, mentre il rossiccio ride e Stacie non fa altro che sbuffare e guardarlo male, ma purtroppo non sento ciò che si dicono.

Non sembra molto contenta di stare con lui, sembra quasi che non lo sopporti e questo mi rende felice, perchè nemmeno io lo sopporto, mi sta proprio sul culo.

Stringo le mani a pugno vedendo quell'odioso ragazzino avvicinarsi all'improvviso al viso di Stacie e si fissano negli occhi, ma poco dopo lui le sbuffa in faccia per poi scoppiare a ridere.

"Ma che diavolo fa?" -domando stranito da quel ragazzino, mentre una Stacie furiosa sale la piccola rampa di scale del suo ingresso e il rossiccio le va dietro, fermandola dal polso- "Perchè non te ne vai a casa?" -domando furioso fissandoli, mentre conversano sulle scale-

Stringo le mani a pugno e serro la mascella, nel vedere quell'odioso e stupido ragazzino salire sullo stesso gradino di lei e prendendole il viso tra le mani la bacia sulle labbra e a lei non sembra dispiacergli, anzi, ricambia il bacio portando le sue mani sui polsi di lui e io non so perchè, ma vederli baciarsi, vederla baciarsi con un altro mi fa sentire strano.. il fastidio che provavo prima è aumentato nel vederli baciarsi, giuro che li raggiungerei e spaccherei la faccia a quel rossiccio del cazzo, urlandogli in faccia di stare lontano dalla mia sbadatina, ma non posso, non ha nemmeno senso.

Fisso quel ragazzino odioso allacciarsi il suo casco con un sorriso da coglione e dopo essere salito sul suo motorino mette in moto e va via.

"Ti odio ragazzino stupido." -ringhio a denti stretti e il mio sguardo finisce sulla camera di Stacie e la vedo chiacchierare con suo fratello e sua cognata- 

Perchè mi sento così strano? Che cazzo mi sta succedendo? Possibile che mi sento così strano perchè voglio un mondo di bene a quella ragazzina strana e voglio proteggerla? Proteggerla da quel rossiccio? Sì, credo di sì.
Credo che sia per questo che mi sento strano.. le voglio troppo bene e non voglio che nessuno la ferisca, e poi quel rossiccio del cazzo non mi piace per niente.

Noto Lance e Rosie uscire dalla camera di Stacie e appena si chiude la porta, il mio sguardo si fissa su Stacie mentre abbassa la zip del suo vestitino.
Forse sentendosi osservata, si volta verso la mia finestra e ci fissiamo, mentre come una furia e borbottando chissà che cosa, si avvicina alla sua finestra e chiude le tende.
Sospirando raggiungo il mio letto e mi metto sotto le coperte e sospirando un'altra volta, mi passo una mano tra i capelli.

"Mi sento così strano." -sussurro chiudendo gli occhi e cerco di addormentarmi-
 
Spazio autrice:
 
Buongiorno carissime ^^
 
Ecco tutto per voi un nuovo capitolo : )
Come vi sembra? Stacie e Mitch vi piacciono insieme? 
Fatemi sapere quello che ne pensate lasciandomi qualche recensione ^_^
 
Vi mando un bacio.
A presto.
-Elisa.
   
 
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