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Autore: kamy    03/04/2017    1 recensioni
One shot su come Squalo e Takeshi sono finiti insieme.
Scritta per Valyria_Valyria che l'aveva richiesta.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Superbi Squalo, Takeshi Yamamoto
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Squalo/Takeshi. Come sono finiti insieme.

Scritta per Valyria_Valyria che l'aveva richiesta.

 

Unico amico



Squalo appoggiò la mano sull'elsa della spada e si affacciò alla finestra.
"C*zzo ci fa qui uno dei marmocchi?! Ora ci sfidano anche a casa nostra?" ringhiò.
Takeshi sollevò il capo, sorrise ampiamente vedendo Squalo affacciato e alzò la mano agitandola in aria.
"Squalo! Allora vivi davvero qui!" urlò.
"Che diamine vuoi?!" gridò Squalo a squarciagola.
Takeshi si portò le mani a coppa ai lati della bocca.
"Posso entrare? Qui sembra voler scoppiare a piovere!" strillò.
Squalo schioccò la lingua sul palato e scosse il capo, facendo ondeggiare i capelli argentei.
"VOOOOOOOOOOIH! Sali, suicida!" sbraitò.
Takeshi sporse le labbra, guardò la finestra, si guardò intorno e mugugnò.
"Beh! Vieni ad aprire allora!" gridò in risposta.
Corse verso la porta, si fermò davanti ad essa e prese a ondeggiare sulla punta delle scarpe da ginnastica; la sacca che aveva in spalla ondeggiava battendo contro la sua schiena.
Si sentirono urla e sbuffi provenire da dentro casa, delle porte che si chiudevano.
"MAI nessuno che alzi un dito in questa stramaledettissima casa!" si sentì gridare Squalo.
Il Capitano dei Varia aprì la porta spalancandola di scatto.
"V-O-I!" ululò.
Takeshi alzò la mano con un ampio sorriso.
"Yo!" salutò.
Si sporse di lato guardando dentro da oltre il fianco di Squalo.
"Wow! Pensavo viveste in una specie di castello spaventoso come quello dei Luna Park!".
Squalo gli sfiorò il viso con la lama della spada.
"Il Castello dei Vongola si trova in Italia, ignorante!" lo rimproverò.
Takeshi chiuse gli occhi arricciando il naso, mugugnò e sporse le labbra.
"E che c'entra! Se dovete fingervi assassini, dovete avere un castello spaventoso!".
"Voooooooi" sibilò Squalo. Lo raggiunse con una manata sul capo.
"Noi siamo assassini! Entra e smettila di dire assurdità" ordinò.
Takeshi si massaggiò la testa, avanzò guardandosi intorno con gli occhi dilatati.
"Beh! Sembra comunque un bel posto dove stare!" esclamò.
Avanzò seguendo Squalo, teneva le braccia incrociate dietro il collo e guardava a destra e sinistra.
"Anche Xanxus vive qui?".
"Sei venuto qui per allenarti?" domandò Squalo gelido, corrugando le sopracciglia color argento.
Takeshi scrollò le spalle, gli si mise di fianco e si sporse.
"Quindi non è in casa? E' andato a prendere Bel al corso di poesia o qualcosa del genere?" chiese.
Ridacchiò, si grattò la guancia e storse il labbro.
"Ah. Volevo vedere il mio sensei! Non è giusto tu sappia dove vivo io, ma io non sappia dove vivi tu!".
"Belphegor a quest'ora è al corso di nuoto, non di poesia" borbottò Squalo. Le sue gote pallide divennero rosate.
Indicò con la spada un divanetto.
"Accomodati lì. Ti offro una tazza di the e poi te ne vai" disse con tono perentorio.
Takeshi rise divertito, si poggiò contro il bracciolo del divano e accavallò le caviglie. Lasciò cadere in terra la sacca con un tonfo, poggiò le mani sul bracciolo.
"Prenderò del latte, se non è un problema! Il the non è proprio la mia bevanda preferita!".
"Voi, vuoi anche il cioccolato?" ringhiò Squalo, appoggiandosi una mano sul fianco, sporgendo in fuori il bacino.
Takeshi negò, accentuando il sorriso.
"Latte bianco. Ma se c'è del salmone lo mangio volentieri, ho saltato il pranzo e sto morendo di fame!".
Piegò il capo di lato guardando Squalo, batté le palpebre e si passò la mano tra i capelli leggermente umidi di sudore.
< Il modo in cui si muove è sempre strano, vorrei imparare un giorno! > pensò.
Squalo si diresse in cucina, digrignando i denti.
"VOI! Tu in casa mia non mischi pesce e latte!" stabilì.
Takeshi ridacchiò, prese a dondolare un piede agitandosi contro il bracciolo del divano.
"Eh? Ma non è giusto, sono le mie cose preferite!" protestò.
Scosse il capo, sospirò e fece vagare lo sguardo lungo la stanza.
"Beh, allora fa tu sensei!".
Squalo si diresse in cucina.
"Voi. Hai qualcosa di intelligente da dirmi?" domandò dall'altra stanza con voce alta.
Takeshi sospirò divertito, si scostò dal bracciolo e girò attorno al divano, poggiandosi contro l'altro.
"Perché mi hai dato del suicida? Stava per piovere, mica per succedere qualcosa di grave!" strillò in risposta.
Ridacchiò tra sé, incrociò le braccia al petto.
< Anche se potrei semplicemente raggiungerlo in cucina, è davvero divertente fare così! > si disse.
"Perché ti ammezzerà il Boss, ecco perché!"risuonò la voce del Varia.
Takeshi scosse il capo, accavallò le caviglie e prese a dondolare le gambe.
"Se non mi ha ucciso perché mi alleno con te, non lo farà più!" ribatté.
Sporse il capo, si scostò dal bracciolo del divano e storse il labbro.
< Sono troppo curioso di sapere che sta combinando lì dentro, però > pensò.
"Potrebbe pensare che siamo amanti" ribatté secco Squalo.
Uscì dalla cucina con un vassoio in plastica, su cui svettava una tazza fumante.
Accanto c'era un vasetto di miele e un contenitore di zollette di zucchero.
Takeshi girò nuovamente attorno al divano tornando al bracciolo di fianco a cui aveva lasciato la borsa, sorrise piegando il capo di lato.
"Pensavo che Xanxus sapesse che tutti vogliono essere tuoi amanti, ma tu vuoi solo lui" disse.
Squalo gli porse il vassoio.
"Ti ho lasciato la cazz* di scelta del dolcificante. E no, Boss pensa che mi devo fare l'amante, ma ne è geloso" borbottò.
Takeshi prese il vassoio, si sedette sul divano e poggiò il vassoio sul bracciolo. Prese il cucchiaio, mise il miele su una zolletta di zucchero e la lasciò cadere nel latte. Ripeté l'operazione con altre due e girò il latte.
"Quindi vi farete tutti e due l'amante? Xanxus ne ha già scelto uno?".
"Penso di sì" bofonchiò Squalo in risposta.
Takeshi strinse le labbra, sorseggiò il latte lentamente e mugugnò poggiando la tazza sul vassoio.
"Se tu vuoi che trovi un amante e lui vuole che tu trovi un amante, e se entrambi lo volete perché così state meglio, è una cosa brutta o bella?" domandò.
Si mordicchiò il labbro, dondolò le gambe.
"O il problema è che non sai chi scegliere come amante e hai paura che anche lui rinunci?".
Squalo si sedette sulla poltrona.
"Un Centro ha bisogno di amanti come di Guardiani " spiegò con voce roca.
Takeshi sorrise gentile sporgendosi verso di lui.
"Xanxus ha bisogno di te. Scommetto che ha solo pensato che se lui non avesse trovato un amante, tu non avresti mai considerato l'idea" disse.
Prese la tazza, la rigirò tra le mani sentendola tiepida e strinse le labbra.
"Lui non smetterà mai di essere geloso, e ti considererà sempre la cosa più importante". Aggiunse. Scosse il capo, sorrise ampiamente e chiuse gli occhi.
"Quindi dobbiamo trovare qualcuno che tu possa amare, o si arrabbierà ancora di più!".
Squalo gli diede uno scappellotto con la mano sana.
"Voi... consigli?" chiese.
Takeshi si massaggiò la parte colpita, mugugnò.
"E questo per cos'era?" protestò.
Finì il latte, leccò il bordo e si umettò le labbra. Poggiò la tazza sul vassoio, allargò le gambe e si sporse in avanti intrecciando le mani sul divano.
"Non c'è qualcuno che ti piace? Con cui ti trovi bene, che ti conosce o simili?" domandò.
Squalo sporse il labbro inferiore e negò con la testa.
"Conosco solo te e i Varia. Oh, anche Dino, ma piuttosto mi castro. Voi!".
Takeshi sospirò divertito, scosse il capo.
"Ok. Pensa a me e i Varia. Con chi ti trovi bene? Intendo... anche solo a parlare, o stare insieme. Certe cose sono importanti!".
Squalo gettò indietro la testa e batté un paio di volte le palpebre.
"Voiii. Io parlo solo con te e Boss" ammise.
Takeshi arrossì, si grattò la guancia e mugolò.
"Uh. Ok. E qualcuno che ti piace fisicamente oltre Xanxus?".
Squalo si svitò l'arto finto collegato al moncherino.
"Umh. Non so. Lussuria non è il mio tipo. Dino nemmeno. Tu assomigli a Boss fisicamente, ma è come dire che mi piace solo quel baka di un Boss..." rifletté.
Takeshi si alzò, si poggiò contro il bracciolo della poltrona e si chinò verso Squalo.
"Praticamente stiamo dicendo che sono l'unico candidato a poter essere tuo amante, ma hai paura che io mi senta un sosia di Xanxus e visto che sono il tuo moccioso la cosa sarebbe male".
Squalo si massaggiò il mento.
"Voi! Lo sai che hai ragione?!" realizzò.
Takeshi rise con forza scuotendo il capo, si poggiò le mani sulle ginocchia piegandosi completamente per essere con il viso all'altezza della spalla di Squalo.
"Beh! Se trovi una cosa di me che ti piace perché è mia e basta, io accetto".
Ridacchiò, passandosi il dito sotto il naso.
"In realtà io accetterei comunque, ma ti sentiresti in colpa, quindi...".
"Da quando sei tornato dal futuro, sei una persona migliore. Però io lascio una sola chance" illustrò Squalo.
Takeshi annuì, sorrise appena socchiudendo gli occhi castani, che brillarono di riflessi più chiari.
"Anche se non so se 'essere una persona migliore' valga... una chance è tutto quello che basta per farcela!".
"Allora avrai la tua possibilità" promise Squalo.

  
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