“ UN TIEPIDO LUGLIO...”
(Prima parte)
Andrè, per Oscar, si era sempre dimostrato schivo e riservato...un'ombra silenziosa che la accompagnava. Non riusciva a capire, quindi, perchè il giorno prima fosse stato così irruente e deciso, con lei... non era il solito Andrè.
C'era un tiepido e piacevole tepore, in giardino...e così... Oscar si avvicinò alla fontana per rinfrescarsi...e notò che il suo attendente sedeva sul bordo, nella parte opposta; decise quindi di avvicinarsi per chiarire i dubbi con lui.
“Andrè!...Ti devo parlare...a proposito di...” “Si...ho già capito...Oscar...non preoccuparti per ciò che è successo l'altra volta...” -disse lui- mite e servizievole come sempre, tanto ormai l'avrebbe seguita ovunque, pur celando i propri sentimenti.
“No!!...Non basta che tu dica questo...” Lui allora si alzò...fissò Oscar intensamente e, avvicinandosi, le prese la mano... “Vieni Oscar...rientriamo adesso...”
“Andrè... perchè ti comporti così...??”
“ E tu...Oscar... perchè non vuoi capire?... e mentre diceva questo, la cinse in vita, e chinandosi, poggiò il viso sui lunghi capelli di lei, tanto da sentirne il profumo.
Ad Oscar battè forte il cuore... e senza volerlo, la sua mano toccò la gamba del giovane uomo. Erano molto vicini...
Forse... in quel preciso momento...ella realizzò, capendo perchè in quell'ultimo periodo, insieme alle turbolenze e alle ribellioni del popolo parigino, anche lei stesse cambiando... e Andrè apparisse ai suoi occhi così sensuale, con i capelli ondulati scuri e una grazia innata, molto lontana dai soldati della guardia.
Ed era stato quello stesso uomo, in fondo, a far rivivere in lei la sua essenza di donna, per troppo tempo sopita... “Andrè...-disse-... come ho fatto a non accorgermene prima...? Perdonami...ora lo sò...ma quanto tempo sprecato, dolce uomo...”
“Adesso siamo insieme, Oscar... non conta nient'altro...”
“Rientriamo Andrè...” - disse Oscar- “...domani combatteremo, ma stasera voglio stare con te...”.