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Autore: justfavorita    03/04/2017    4 recensioni
La mia gioia più grande è sempre stata quella di veder spuntare quelle fossette su quel dolce viso.
Il mio più grande rimpianto quello di non riuscire a proteggerla da chi ha potuto e voluto farle del male.
Sono sempre stata protettiva con lei ma allo stesso modo lei con me. Noi siamo 2 corpi ma con una sola anima.
E anche se non lo sapevamo avevamo un cuore in due.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash | Personaggi: Altri, Jane Rizzoli, Maura Isles
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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La mia gioia più grande è sempre stata quella di veder spuntare quelle fossette su quel dolce viso. Il mio più grande rimpianto quello di non riuscire a proteggerla da chi ha potuto e voluto farle del male. Sono sempre stata protettiva con lei ma allo stesso modo lei con me. Noi siamo 2 corpi ma con una sola anima. E anche se non lo sapevamo avevamo un cuore in due. Ma avere un cuore in due non è facile, ognuno vuole più della metà per se. E poi un giorno che succede? Ci separiamo. Si dice che chi resta ha sempre un po' di cuore in più. Ma io il mio non lo tengo più. La mia vita è un inferno, da quando te ne sei andata. Non eravamo una coppia, non eravamo fidanzati, eravamo solo migliori amiche ma forse per lei ero solo qualcuno che assorbiva la sua solitudine. Sono intrappolata da mesi nei miei pensieri, in queste quattro mura. Sono solo un corpo senza anima adesso. Sono spenta. Non so quanto tempo da quando se ne sia andata ma so solo che mi manca. Non so cosa farei adesso se entrasse da quella porta. Sarei felice e salterei dalla gioia? Le urlerei contro tutta la mia rabbia e il mio dolore? Non lo saprò mai resterà sempre un mistero. So una cosa però che la amo. Ho elaborato questo sentimento nel momento in cui se ne andata, salendo su quell'aereo, salendo con quello che dice lei "l'amore della sua vita.", bisogna lottare per il proprio amore, ma io come posso lottare con qualcuno a Km e Km di distanza. E lei chissà se mi ama o se prova qualcosa per me. Chissà se siamo state entrambe codarde o se dovevamo solo elaborare i nostri sentimenti per l'altra. Questo non so se un giorno lo sapró. A svegliarmi dalla mia trance è il suono di Skype. Mi alzo dal pavimento con quel poco di forza che mi è rimasto e vado al computer, ma prima indosso uno dei miei migliori sorrisi finti. Apro la schermata e: M:"Hey Jane come stai?" J:"come dovrei stare? Be vediamo penso che non lo so perché da un giorno all'altro hai scelto di abbandonare tutto e tutti, dovrei essere arrabbiata triste? Non ti fai sentire da 5 mesi. Nessuna chiamata, nessun messaggio, penso che per essere stata parte della tua vita per 10 anni io mi meriti almeno un saluto a volte, non dico tutti i giorni, ma a volte. Sono distrutta? Si e sai perché io ti..." direi troppo e non posso. M:"perché io ti..." J:"non è questo il punto Maura tu sei scomparsa e non so nulla di te da mesi. Sembra che sono stata solo una tappabuchi in questi anni per la tua solitudine. E non pensare che a me non faccia male dirlo. Ma io questo penso." M:"Jane..." J:"regalerei ogni cosa che hai lasciato qui a casa, il tuo ricordo, quello no, non so a chi darlo e vorrei cancellarti dalla mente, spalancare le finestre, fare come se non fossi mai passata di qui. Perché il tuo ricordo mi fa male. In amore si dice che vince chi fugge ma nulla si crea e qualcosa si distrugge. E vedi quando te ne sei andata ciò che si è distrutto è stato il mio cuore." M:"Jane mi dispiace forse avrei dovuto dirtelo prima ma non ho avuto il coraggio.se avessi saputo..." J:"con i se e con i ma non si va avanti MAURA." Mi spunta una lacrima solitaria. J:"eh allora dimmi com'è andato il viaggio? E per cosa mi hai chiamato?" M:" hm. Il viaggio è... è andato bene. Ti ho chiamato per... anche se non so se sia ancora il caso... Daniel mi ha chiesto di sposarlo. Ed io beh ho accettato." Rimango pietrificata. Con la bocca un po' aperta e le lacrime che solcano il mio viso. Non so quanto tempo sia passato, quando rinvengo in me. M:"Jane?" J:"uhm si. Allora buona fortuna per tutto." M:"Jane tu vorresti fare la mia damigella d'onore?" J:"non lo so." M:"va bene." J:"buonanotte Maura." M:"ma sono le 6 di pomeriggio." J:"si è che da un po' di tempo non sto bene. Saranno un paio di mesi che non riesco a dormire." M:"Allora buonanotte Jane." Chiudo la chiamata. In lei non riconosco più la Maura che ho conosciuto io. Mi manca l'aria, ssmbra come se qualcuno mi avesse dato un pugno allo stomaco e le lacrime scendono copiose sul mio viso. Lo ricosco è un attacco di panico. E adesso che non c'è lei con me? Come farò a domarlo? Non so quanto tempo passa, ma alla fine ritorno a respirare in modo regolare. Combattere per un'amore che non so neanche se avrà inizio non so se valga la pena di combattere. Prendo il telefono, scrivendo un messaggio a Maura. "Non saró la tua damigella. Dovrai trovarne un'altra." Dopo poco mi arriva la sua risposta. "Se vorrai la cerimonia è tra 2 mesi qui a Toronto. Spero che tu cambi idea nell'essere la mia damigella. Ti arriverà l'invito per tutti i dettagli." Tra 2 mesi? Wow hanno così tanta fretta? "No Maura non cambierò idea e vuoi sapere il perché? Perchè io non ci sarò a quella cerimonia. Preferirei spararmi di nuovo che venire lì a vedere te, abbandonare per sempre la tua vita a Boston." La sua risposta non arriva e so che non arriverà mai. Passa un altro mese e mezzo. Si spalanca la mia porta e, E vedo mia madre entrare da quella porta. Speravo fosse Maura che ci avrebbe ripensato dopo le mie parole. A:"sono arrivati gli inviti per il matrimonio di Maura." Esclama felice. J:" va bene la pattumiera sta lì puoi anche buttarlo io tanto non verrò." A:"Jane dai per favore non fare così." J:"no mamma io mi comporto come voglio. Lei ci ha abbandonato, mi ha abbandonato. Lei era il mio tutto." A:" e ancora lo è? Scommetto che se tornasse correresti subito ad abbracciarla." J:"si ma. Non posso farci nulla. Adesso però parliamo di altre cose." A:"da quand è che non ti fai una doccia?" J:"3..." A:"3 giorni!" J:" 3 settimane." A:"Jane corri subito in doccia." J:"Ma non mi scocciare, sono grande e posso scegliere cosa fare." A:"si ma tra poco chiameranno gli agenti sanitari." J:" non esagerare ma." A:"Jane Clementine Rizzoli." J:"va bene mamma vado vado." Mi ci vuole proprio una doccia, non solo per il forte odore ma anche perché mi serve a schiarire le idee. Penso un po' a quello che è successo in questi ultimi mesi. • Maura se n'è andata • la mia vita è andata a rotoli • Urlo tutto il mio dolore a Maura • Maura si sposa e mi chiede di essere la sua damigella d'onore. • Io la mando a quel paese dicendo che mi sparerei invece di andare al suo matrimonio. Avrò esagerato? Perché io so che quando mi sparai non soffrii solo io ma anche coloro che mi stavano intorno, soprattutto Maura che non abbandonava mai il mio capezzale. Non posso immaginare quanto abbia sofferto. Esco dalla doccia e 15 minuti dopo sono vestita. J:"Ehi ma." A:"Si Jane?" J:"ordiniamo una pizza?" A:"va bene." J:"allora mentre tu la odini io faccio una cosa." A:"come la vuoi la tua?" J:"salame piccante. Grazie Ma. Di tutto." A:"Prego Janie." Prendo il computer, entro in camera e accedo a Skype. Maura è online. Non so se chiamarla o no. Alla fine la videochiamo. Al terzo suono risponde. M:"Jane..." J:"Ehi Maura. Voglio chiederti scusa. Sono stata insensibile, so che quando mi sono sparata avrai sofferto e..." M:"No Jane tu non lo sai. Pensavo che saresti morta e che non ti avrei rivista più. Non avrei più rivisto quei tuoi begli occhi cioccolato scuro, ne le tue fossette quando sorridi, non avrei più sentito il tuo profumo, non ti avrei più vista scendere in obitorio o nelle serate al Robber o a casa. Non avrei più rivisto la persona che amavo di più sl mondo." Si blocca. E allo stesso tempo mi blocco io. J:"cos... cosa tu... ttu mi amavi? Quando lo hai saputo? Perché non me lo hai detto?" M:"No Jane per favore non riapriamo vecchie ferite soffrirei molto e in più sto per sposarmi." J:"sono state già aperte Maur." M:"ma io le chiuderó prima che sia tardi." D:"amore sei pronta?" Entra in stanza. D:"Ehi Maura sei pronta? Ciao Jane. Non sapevo che stessi parlando con lei. Ti aspetto giù quando hai finito." M:"va bene." D:"ciao Jane." J:"ciao Daniel." M:"Jane tu non sai quanto abbia sofferto in questi anni, sperando che tu ti accorgessi dei miei sentimenti o ti sentissi al mio stesso modo ma ora..." J:"Maura no, non dirlo , so che possiamo iniziare qualcosa. Io ti amo, ti prego non sposarlo. Se mi ami, e sai che non amerai nessuno come ami me, ti prego non sposarlo e torna a Boston. Ti prego ricominceremo." M:"È tardi Jane. Adesso devo andare. Ci vedremo alle nozze?" J:"no non posso esserci." M:"allora ciao Jane." J:"ti prego pensaci." Si chiude la conversazione. A:"Jane è arrivata la pizza." J:"arrivo." Mentre mangiamo parliamo un po'. J:"ehi Ma dove verrà celebrata il matrimonio di Maura?" A:"alla cappella di Saint Michelle." J:"che ora?" A:"14. Sta scritto tutto nell'invito." J:"va bene ma." A:"ci verrai?" J:"no." A:"Jane ma Maura." J:"sarà meglio così per tutte e due." La serata passa e verso le 23 mamma se ne va. La casa sembra vuota da quando non ho più Jo Venerdì e Maura. Anche se la maggior parte delle volte stavamo a casa sua. Passano altri 10 giorni. Tra 5 giorni Maura si sposa. Ed io non so cosa fare. Andare? Non andare? Impedire le nozze? Essere felice per lei anche se so che sta per fare l'errore più grande della sua vita? Tutte queste domande mi dominano nella mente. Manca un giorno al matrimonio. Non ho più avuto notizie di Maura. Non so ancora cosa fare. Oggi è il gran giorno Maura si sposa. Mi arriva un messaggio da mamma. A:"spero che tu verrai." Non so cosa fare.sono combattuta. Sono le 9 vado all'aeroporto e fortunamente trovo il volo. Entro in aereo ed ho l'ansia a mille. 4 ore dopo sono a Toronto. Manca un'ora alla cerimonia. Prendo un taxi. J:"mi porti al negozio di autonoleggio più vicino per favore." T:"va bene signorina." 15 minuti dopo ho affittato l'auto. Una Bmw fiammante. Dio che auto ne vorrei pure io una cosa. Metto il navigatore e parto con la destinazione Cappella di Saint Michelle. La città non è molto incasinata infatti un 'ora e mezza dopo sono arrivata. Speriamo che non sia troppo tardi. Sento dire il prete, chi abbia qualcosa da dire lo dica ora o taccia per sempre, è il mio momento. Spalanco le porte della cappella. J:"io mi oppongo." Tutti mi guardano con stupore. A:"Janiee." M:"Jane no." Mi guarda con occhi supplichevoli. J:"Maura io ti amo ti prego torna a Boston. Dammi una possibilità so che tu mi ami come io amo te. Per favore io non vivo più senza te. Sono diventata solo un corpo, la mia anima solitaria vaga alla ricerca della tua. Io non posso prometterti che non ci saranno alti e bassi però ti prometto che il mio amore per te non svanirà mai" M:"mi dispiace Jane è troppo tardi." J:"va bene. Buona fortuna." Esco dalla chiesa correndo entro in auto e sfreccio verso l'aeroporto, non voglio stare in questa città. Voglio tornare a Boston nel mio appartamento, esclusa dal mondo esterno. Avevo prenotato il volo delle 16:30. Dopo poco meno di due ore sono arrivata in aeroporto faccio il check-in e entro in aereo. Avevo preso anche un biglietto per Maura. Alle 21 torno a casa mia. Accendo il telefono e mi ritrovo sommersa di messaggi dei miei familiari. Mando un" sono tornata a Boston" a Frankie e a Ma. E lo spengo. E mi lascio a un pianto liberatorio. Non so quanto tempo passa ma so che mi addormento. Mi risveglio sentendo come qualcuno che mi sta accarezzando i capelli. Mi giro e mi ritrovo Maura davanti sorridente. J:"Maura? Cosa ci fai qua pensavo che ti fossi sposata." M:"No Jane e sai perché?" J:"che ho combinato? Daniel ti ha mollato per colpa mia? Mi dispiace Maura non sarei dovuta venire ma dovevo tentare perché tu vali.." Sento le labbra di Maura sulle mie. È un bacio lento e tormentato. M:"no Jane. Perché avevi ragione io ti amo. E questo sentimento non può svanire. E non potrò mai provarlo per qualcun altro. Per Daniel provavo solo affetto. Ma per te... io ti amo, ti amo più di me stessa. Sei la mia vita, la mia forza, ciò che mi fa alzare ed andare al letto col sorriso." J:"Maur scusa per le parole che ti ho detto in questi mesi. Ero distrutta e arrabbiata. In questi mesi ho vissuto come una barbona." M:"come una barbona?" J:"sai non uscivo di casa, non mangiavo, non mi lavavo, non dormivo." M:"Jane... mi dispiace non sapevo del doloro che ti avrei arrecato andandomene." Piange. J:"Ehi ehi no Maur, adesso l'impote che stiamo insieme." La bacio un bacio pieno di passione e sentimento. Sollevo Maur in braccio e la porto in camera da letto. E li ci ameremo per le prossime ore.
   
 
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