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Autore: LUNA5    03/04/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Mancano poche ore all’arrivo degli ospiti ed Eloisa aveva appena finito la mia acconciatura era uno sciglion basso, largo ornato con un fermacapelli a forma di fiore e delle perle, lasciandomi qualche ciuffo che ricadeva davanti. Mentre per quanto riguardava il trucco era molto leggero sembrava che avessi solo la matita. Guardando il mio riflesso rimasi sbalordita di quanto mi avesse trasformato sembravo una vera Ferrero così mi aveva detto mia madre guardandomi e aveva ragione non mi ero mai sentita davvero figlia sua fino a quel momento. Ero così elegante, raffinata ed ordinata insomma perfetta come una bambola di porcellana ma non ero io. Non mi sentivo all’altezza, come se qualcosa fosse sbagliata io mi sentivo sbagliata, inadeguata. Anche l’abito che aveva deciso che avrei indossato non faceva al caso mio, troppo lungo color verde smeraldo con una scollatura enorme a mio parere. Inoltre era troppo semplice nessun fronzoli o ricamo niente di niente.

-Hey posso entrare?? Sei presentabile?- Mi chiese Ethan bussando alla porta

-Certo entra pure.-

-Volevo almeno ve….ma sei meravigliosa principessa. Sono sicuro che li stendersi tutti. Sembri una vera aristocratica.-

-Io mi sento così… così strana insomma guardami non è il mio stile.-

-Ma che dici? Certo che lo è! Puoi indossare di tutto credimi quando ti dico che ti dona sei stupenda come sempre.- Mi rassicurò sorridendomi

-Comunque ero venuto anche per darti questo.- Disse porgendomi un pacchettino, stretto e lungo.

-Cos’è ?- Chiesi stupita non mi aspettavo che mi facesse un regalo

-È una sciocchezza. Dai aprilo e dimmi se ti piace.-

-Wow! È meraviglioso, grazie non me la toglierò mai.- Risposi girando mi per farmi mettere la collana con l’iniziale del mio nome, per poi abbracciarlo stretto stretto.

POV JOSH

Odiavo questo genere di feste popolate solo da persone superficiali e figli di papà. Se non fosse stato che era la festa di Noemi nemmeno mi sarei presentato, ma non potevo lasciarla sola so bene che non si è mai sentita parte integrante di questo mondo.

-Si? Chi è?- Chiesi sentendo bussare alla mia porta

-Sono Ethan, devo consegnarti il vestito per la festa di stasera.-

-Entra pure, appoggialo lì sulla sedia. Finalmente adesso mi è chiara la tua mansione fare il facchino!-

-In realtà mi sono offerto volontario. Devo parlarti.-

-È da quando io ti ascolto?- Ironizzai annoiato

-Si tratta di Noemi.- Bastò quel nome per avere tutta la mia attenzione.

-Tua zia ha deciso che io non debba essere presente alla festa, il problema è che Noemi non ha mai legato con nessuno a scuola ed entrambi sappiamo il perché non è solo per chi è ma anche per il suo passato.-

-Ho capito! Tu non ci sarai ma io che centro? Non posso farci nulla.-

-Sei proprio uno stronzo! Per una volta nella tua vita pensa a qualcun altro che non sia tu. Io non ti piaccio l’ho capito, mi odi e mi va anche bene ma Noemi… Dio!! Quella ragazza è… è impossibile non volerle bene perciò ti chiedo di starle vicino.- Rispose arrabbiato non l’avevo mai visto così furioso doveva tenerci davvero tanto a lei più di quanto volesse far credere e io lo sapevo bene.

-Tanto per la cronaca l’avrei fatto anche se tu non me l’avessi chiesto. E poi io non ti odio, al contrario ti invidio.- Risposi sussurrando l’ultima parte

-Come scusa?- Chiese incredulo come se avesse capito male

-Proprio non ci arrivi èh!?! Tu non ti rendo conto di quanto sei fortunato hai due genitori che ti amano, ti sostengono non sei costretto a essere sempre perfetto ma soprattutto hai Noemi accanto e come dici tu è impossibile non volerl bene a quella raganella perciò si, non mi piaci ma non ti odio.-

-Io non so…-

-Tranquillo, volevo solo essere chiaro come lo sei stato tu. Adesso puoi anche andare devo prepararmi ho una festa che mi attende.- Risposi e senza aggiungere altro lui se ne andò.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Ormai non mancava più nessuno alla festa se non la festeggiata, ovviamente era stata una decisione di mia zia che lei fosse l’ultima ad entrare nel salone così che tutti potessero ammirarla.

-Josh, vieni ti presento Charly il signor Charly Bass il magnate delle industrie e lei è sua figlia Julie Bass andrete a scuola insieme anche se è un anno più piccola di te.-

-Che bello, son si direbbe.- Risposi quasi annoiato ma vedendo mio zio irrigidirsi mi affrettai a rimediare non volevo guai.

-Nel senso che sembra molto giovane, sei molto carina.-

-È quel che dico sempre anch’io, ma la mia bambina non mi crede.-

-Papà, per favore.-

-Ah! I ragazzi non credono mai ai genitori ma appena glielo dice qualcun altro …. Anche mia figlia è così, che vuoi farci amico mio è la nuova gioventù dai vecchio mio lasciamoli soli.- Gli rispose mio zio e io non potevo credere a quello che aveva fatto il suo vero intento era quello di farmi fidanzare con una delle ragazze più importanti della città.

-Allora… Josh giusto? Da dove vieni?? Qual è la tua storia?- Chiese facendo la finta timida ma prima che potessi risponderle mia zia annunciò l’arrivo di Noemi che scendeva le scale.

Se non l’avessi conosciuta avrei pensato che fosse incantevole, era stupenda, ma non era la mia raganella, così perfetta elegante era come rivedere mia zia da giovane, quel ruolo non le si addiceva lei era molto di più.

POV NOEMI

Avevo io cuore che mi batteva a mille stavo per fare la mia entrata ed ero terrorizzata tutti mi avrebbero guardata e giudicata. Provai a cercare qualcuno di familiare che mi rassicurasse ma come potevo trovare qualcuno se l’unica persona che poteva farlo era anche l’unica non presente. Feci un grosso respiro e scesi le scale

-Attenta.- Mi disse una voce sorreggendomi dato che ero inciampata per colpa della lunghezza del vestito e di quei tacchi insopportabili.

-Tranquilla ci sono io qui con te. Raganella.-

-Josh, grazie.- Risposi sorpresa e grata del suo gesto continuando a camminare.

~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Mi stavo annoiando a morte mia madre non aveva fatto altro che presentarmi a destra e sinistra, come se fossi un trofeo. Ed ogni volta che cercavo di isolarmi lei mi raggiungeva con un nuovo ragazzo che voleva parlarmi.

-È tu Noemi che ne pensi? È proprio strano che in tutti questi anni non abbiamo mai trovato un attimo per parlare da soli.- Disse ammiccante Seth o Sem non ricordavo nemmeno il suo nome a dire il vero nemmeno lo stavo ascoltando era così egocentrico non faceva altro che parlare di sé.

-Veramente io…-

-Noemi, finalmente sono dieci minuti che ti cerco tuo padre vuole parlarti. Scusa coso te la rubo un attimo ciaoo.- Mi interruppe Josh trascinandomi via lasciando il ragazzo indispettito come un bambino a cui viene tolto il suo giocattolo

-Ok, qui dovremmo essere al sicuro!-

-Come? Non capisco dov’è Richard.- Chiesi una volta dentro la biblioteca

-Era solo una scusa, ho pensato che volevi startene un po per i fatti tuoi.- Mi rispose facendomi l’occhiolino

-Grazie ne avevo davvero bisogno, è tutta la sera che ascolto discorsi inutili che non mi interessano minimamente.-

-Quei ragazzi sono dei veri idioti e non solo per non averti notato prima ma anche per come sono fatti e le ragazze non sono da meno non fanno altro che fare le oche e sbattere le ciglia come se bastasse per cadere ai loro piedi.- Rispose facendomi sorridere mi piaceva il lato tenero e protettivo di Josh non capivo perché non fosse sempre così

-Jo…-

-Noemi? Noemi ma dove si è cacciata ? Madalyne per favore cerchi mia figlia provi da per tutto io vado a vedere in biblioteca.- Senti dire a mia madre

-Oh no! Ci hanno già trovato.- Sospirai pronta a tornare alla festa

-Vieni, forza conosco un trucco ma dobbiamo sbrigarci.- Disse spostando un quadro dove dietro si nascondeva una porta.

-Ma cosa…?-

-Ti fidi di me?- È senza esitare gli risposi di sì con il capo

-Allora seguimi.- È senza aggiungere altro feci come mi disse, dovevamo percorrere una specie di tunnel a gattoni dato che era basso e stretto, sembrava uno di quei condotti dell’aria dopo qualche metro sbucammo in grande stanza piena di giochi e pupazzi

-Wow, non sapevo dell’esistenza di questo posto ma dove siamo?- Chiesi sempre più sospesa e affascinata

-Siamo nel fortino, lo fece costruire nostro nonno per i figli un posto dove potevano giocare, rifugiarsi. Passavano pomeriggi interi qui dentro.-

-Io…non lo sapevo-

-Credo che nemmeno Richard se ne ricordi più di questo posto, lui non era così mi ricordo che giocavo ore con zio e papà loro erano molto uniti ma a forza di stare con zia Lis è diventato come lei freddo…-

-Non è vero, cioè forse non è più abituato a mostrare amore forse questo è vero ma da quando sono qui ho imparato a conoscerli e a volergli bene, lui non mi tratta come se fossi un oggetto che usi nelle grandi occasioni si interessa di quello che faccio.-

-Già forse hai ragione tu, si è solo arrugginito.-

-Tu più tosto come hai fatto a scoprire questo posto.-

-Papà all’età di cinque anni mi disse che ero diventato grande per i segreti e che mi avrebbe mostrato un tesoro ovvero il fortino. È da allora che quando ho bisogno di starmene in pace mi rifugio qui e se sono lontano mi basta pensare a questo posto ovunque e sto meglio.-

-Adesso che ci penso quando ero piccola tu spariti spesso specie quando Lis ti brontolava il che capitava spesso- Dissi sorridendo guardandomi intorno

-Non ci credo ma quello è il mio dolce Panda ecco che fine aveva fatto! Ho pianto per giorni sapevo che eri stato tu!!- Gli dissi puntandogli il dito contro Facendolo scoppiare a ridere.

-O mamma, non ricordavo di averlo nascosto qui. Mi spiace ma guarda il lato positivo adesso puoi riprendertelo.-

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Ci stavamo divertendo come due pazzi poi improvvisamente il suo telefono squillò.

-Pronto?- Rispose sorridendo ancora ma appena senti chi era il suo sorriso si spense e si alzo di colpo girando per la stanza

-Cosa? Non è possibile.-

-No, non voglio.-

-Ho detto di no! È meglio così per tutti deve tenere la bocca chiusa.- Rispose sempre più alterato e preoccupato

-Ciao.- Rispose attaccando

-Josh?!? Tutto bene?- Chiesi un po titubante mettendo una mano sulla sua spalla dato che era girato

-Non toccarmi!- Mi disse brusco allontanandosi i suoi occhi da celesti erano diventati grigio freddo come il ghiaccio era furioso gli si leggeva in faccia.

-Josh chi er…- Ma non finì la frase che nuovamente mi interruppe

-Dovresti tornare sei stata anche troppo qui da quella parte c’è l’uscita ti ritroverai in giardino. Da lì la strada per rientrare la sai.-

-Tu non vieni con me?-

-“Tu non vieni con me??” Cosa sono la tua balia?? Non sei capace a risolvere i tuoi casini da sola??- Mi rispose facendomi il verso come era possibile cambiare umore da un momento all’altro, tutto questo era così surreale era bastata una telefonata per farlo di nuovo allontanarlo a farlo chiudere. Perché non mi parlava? Cosa nascondeva ? Volevo solo che si aprisse con me e invece mi urlava contro.

-Ancora qui raganella?? Sparisci va via non ti voglio qui.- Mi urlò al viso

POV JOSH

-Ancora qui raganella?? Sparisci va via non ti voglio qui.- Le urlai contro facendola scappare via piangendo non volevo trattarla male o ferirla non l’avevo con lei ma ancora una volta non ero riuscito a controllarmi quella chiamata mi aveva sconvolto, il passato non voleva lasciarmi in pace tornava sempre più permanente nella mia vita e prima o poi avrei dovuto affrontarlo.

POV NOEMI

-Noemi finalmente! Ti stanno cercando tutti ma cosa ci fai qua fuori?-

-Ero solo venuta a prendere un po d’aria, non mi sentivo bene. Adesso rientro subito non volevo creare scompiglio.-

-Prima di farlo, dovresti sistemarti il trucco, sembra che tu abbia pianto.- Mi disse scrutandomi

-Dev’essere stato il freddo.-

-Già è quello che pensavo.- Rispose ma sapevo che mi stava solo assecondando e per questo lo ringrazia mentalmente.
 

   
 
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