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Autore: Snowy_93    04/04/2017    0 recensioni
[Disney]
Tutti conoscete la storia di Peter Pan, ma se non avesse un lieto fine? Se a vincere fosse stato qualcun'altro? Una breve storia che comincia in medias res vi farà scoprire un lato della fiaba che forse non avevate neanche immaginato. State lontani deboli di cuore, le cattiverie di Giacomo sono appena cominciate!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- La pagherai cara!- urlò sbattendo l’uncino sul tavolo.
Spugna fece pochi passi indietro, quasi impaurito.
- Spugna, avvicinati, non avere paura di me. Mio fedele compagno, dobbiamo smetterla con i giochi e iniziare a fare sul serio. Voglio il suo cuore, voglio inciderlo con il mio uncino e darlo in pasto a quel dannato coccodrillo! –
Giacomo aveva atteso per molto tempo la sua vendetta, l’aveva pianificata nei minimi dettagli e sapeva che catturare Peter Pan non gli avrebbe dato alcun piacere, il ragazzo doveva morire. Ciò che Giacomo desiderava più di ogni altra cosa era il cuore di quel moccioso; rimaneva un unico problema, catturarlo.
Il capitano aveva visto più volte il nascondiglio dei bimbi sperduti e trovarli sarebbe stato facile, ma come poteva attirare a sè Peter?
- Spugna, prepara sei corde, la mia spada migliore, una rete per pesci e il mio uncino più tagliente. – ordinò Giacomo senza indugi.
- Dove andiamo Capitano? –
- A caccia Spugna, a caccia. –
La nave salpò verso la terra ferma e il piede di Uncino, con passo sicuro, si posò sull’Isola che non c’è dirigendosi verso il rifugio dei bimbi sperduti. Spugna assieme ad un modesto branco di pirati seguiva il suo Capitano con cieca fedeltà, pronto a correre in suo aiuto e a difenderlo a costo dela propria vita.
- E’ questo il punto. –
Giacomo fece segno ai suoi di stendere la rete per pesci al suolo e ordinò a due di loro di star pronti a catturare il pesciolino che l’avrebbe calpestata.
Portò gli altri pirati con sé, verso il luogo della carneficina.
I bimbi sperduti giocavano, ignari del pericolo che correvano, si spingevano, si facevano il solletico, si spruzzavano con l’acqua e ridevano felici.
Giacomo li odiava, lui non li capiva, che cosa avevano da ridere? Erano soli al mondo, qualche donnaccia non li aveva voluti e ora? Si ritrovavano su un’isola deserta, inesistente, a dar retta ad un ragazzino che non sa neanche badare a sè stesso. “Sono penosi”, pensò il capitano.
Aspettò il momento giusto per farne carne da macello: nascondino.
I bimbi sperduti fecero la conta e Pennino iniziò a contare mentre gli altri cercavano i nascondigli più difficili da scoprire aspettando di essere trovati.
1 … 2 … 3 …
Giacomo fece un cenno ai suoi e lentamente si diressero in ogni nascondiglio di ogni bimbo sperduto. Uno dopo l’altro furono tramortiti con un legno, legati per i piedi e attaccati ad un enorme ramo che riuscì a contenerli tutti. Fu preso anche Pennino.
Eccoli, tutti e sei appesi come caprette morte e spellate. Un altro semplice cenno, Spugna prese il suo pugnale e li squartò velocemente, raccogliendone tutte le interiora.
- Buttale in mare! – ordinò il Capitano.
Tic, Tac, Tic, Tac….
- Eccolo, nutritelo! – sghignazzò Giacomo mentre il coccodrillo si leccava i baffi.
- Capitano! – Spugna chiese a tutti di fare silenzio e di prestare orecchio alle grida che si diffondevano nell’aria.
Peter stava cercando i suoi amici spariti.
- Da questa parte Peter! – urlò Uncino ridendo.
Peter corse a più non posso verso la voce del suo nemico e prima di trovarlo vide qualcosa che lo fece inginocchiare. Era davanti ad un ramo, con sei corpi vuoti e senza vita legati per i piedi. Piangeva, i suoi unici amici non c’erano più.
- Maledetto! Te la farò pagare! – urlò Peter verso il vuoto.
- Vieni a prendermi! – urlò ancora Uncino sbellicandosi dalle risate.
Peter era accecato dall’odio, correva, saltava cumuli di foglie, spostava rami e inciampò in una roccia cadendo su qualcosa che non era solo terra.
La rete per pesci fu issata e il pesciolino catturato.
I pirati uscirono dai cespugli dietro ai quali si erano nascosti e tra risate e pacche sulla schiena si complimentavano per la buona riuscita del piano.
Solo Spugna era serio.
- Capitano, non abbiamo ancora finito vero? –
Giacomo annuii.
- Aspettami qui, torno presto, non fatelo scappare. –
Cercò un nuovo nascondiglio e aspettò.
Eccola arrivare, con le sue alette trasparenti e quel solo vestitino verde pisello, Trilli svolazzava cercando Peter e i Bimbi Sperduti. Era disorientata e non sapeva dove andare a cercarli.
Giacomo le andò dietro, in punta di piedi, le si avvicinava dopo ogni passo, in silenzio e finalmente la catturò fra le sue mani.
Trilli si divincolava, ma la stretta del Capitano era assai dura.
- Non sperare che io ti lasci scappare, sei nelle mie mani, ora e per sempre. – un ghigno famelico si infilò sulle labbra del Capitano e Spugna aveva appena capito quale fosse il cuore del moccioso.
- Trilli! – urlò Peter rabbioso, - lasciala! –
- Lasciarla? Lo farò! Ma prima, guardala! –
Giacomo prese fra le dita le alucce di Trilli e la mostrò a Peter mentre piangeva, rossa di rabbia.
- Ti piace, non è vero? –
- Prendi me! Lascia lei e prendi me! Non farle del male! – disse Peter fra le lacrime.
Spugna rideva, era questo il piano del Capitano, ora aveva capito e i suoi occhi brillavano di gioia, finalmente avrebbero ucciso quello stupido ragazzino.
- Tranquillo Peter, gli farò del male per l’ultima volta. –
No, gridava Peter mentre Giacomo sfiorava il corpo di Trilli con l’uncino, no gridava Peter più forte mentre Giacomo incideva Trilli con l’uncino, no gridava Peter con più impeto mentre Giacomo lasciava soffrire Trilli, no bisbigliò Peter mentre Giacomo lasciava cadere a terra il corpo senza vita di Trilli e lo calpestava come fosse una semplice formica.
Peter lasciò andare il proprio corpo, il suo cuore era spezzato e non aveva più forze.
Un ultimo cenno del Capitano Uncino e i pirati fecero cadere la rete per liberare il pesciolino che ormai, senza ossigeno, era già morto.
- E’ finita. – disse Giacomo mentre affondava la sua migliore spada nel cuore di Peter Pan.
- Evviva il Capitano! – urlò Spugna.
- Evviva il Capitano! – fecero eco i pirati.
D’altra parte del mondo, nel quartiere di Bloomsbury, il letto di una ragazza veniva spostato in una camera singola. Wendy era troppo cresciuta per poter dormire ancora una notte in camera con i suoi fratellini. D’altra parte del mondo, nel quartiere di Bloomsbury, una ragazza diventava donna e smetteva di credere alle favole e alla storia del bambino che non voleva crescere.
   
 
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