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Autore: AlnyFMillen    04/04/2017    2 recensioni
Serra le palpebre. Qualunque cosa su cui potresti posare lo sguardo te lo ricorderebbe.
Stringi le labbra. Dalla tua gola non uscirebbe altro che il suono del suo nome.
Non respirare. Non sentiresti altro se non il suo profumo.
[[...]]
Non pensare, agisci prima che sia troppo tardi.
Non pensare, anche se lo stai facendo.
Non pensare perchè non lo sopporteresti.
|Spoiler II stagione|
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Domoto, Luchia Nanami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Dead Memories


<< Per sempre tu sarai

In fondo all'anima

Così che neanche il tempo

Ci può separare >>

 

Non pensare, se lo facessi sarebbe certo lui al centro della tua mente.
Non pensare, agisci prima che sia troppo tardi.
Cammina, non permettere alla memoria di raggiungerti.
Corri più veloce, non curarti di chi osserva.
Serra le palpebre, qualunque cosa su cui potresti posare lo sguardo te lo ricorderebbe.
Stringi le labbra, dalla tua gola non uscirebbe altro che il suono del suo nome.
Lascia libere le lacrime, falle scorrere sulle goti arrossate.
Non respirare, non sentiresti altro se non il suo profumo.
Schiaffeggia la sabbia con i piedi, fallo se ti fa sentire meglio.
Non cedere.

Eppure è inutile se tutt'ad un tratto lo ritrovi lì, a pochi metri da te.

Chiudi i pugni, non puoi crollare adesso.
Cancella le lacrime, sfregati il naso, sbatti le ciglia.
Alza una mano e stendi un braccio verso l'alto in segno di saluto, sciogli la morsa che ti stringe il cuore nel petto.
Chiamalo.

"Kaito..."

Lui continua a camminare, ignaro di tutto e forse perso in pensieri di cui tu certamente non fai più parte.

Chiamalo più forte.

"Ehy, Kaito!"
 

Il suo sorriso. Non pensare che stia sorridendo ad un'altra.

Non hai mai visto nessun altro con un sorriso così.

Ricordi la prima volta che successe, il giorno del vostro primo incontro. Eravate solo due bambini, certo, eppure te lo ricordi.
/> Non era rivolto a te, no, ma ai fuochi d'artificio scoppiettanti nel cielo notturno. Eppure non t'era importato granchè allora e non t'importa adesso: bastava che fosse lì.

Sorride in mondo strano, Kaito.

Succede raramente che lo faccia davvero, il più delle volte il suo volto è solcato da una semplice linea dritta leggermente piegata verso l'alto sulla destra.

Non utilizza il sorriso con leggerezza, come le altre presone. C'è sempre un motivo ed è facile capire il perchè tu ne sia così convinta: ogni singola volta che ti è stato rivolto, hai sempre notato quella scintilla d'emozione arrivare agli occhi.
 

"Ciao. Lucia, vero?"
 

I suoi occhi. Non pensare che stia guardando un'altra.

Potresti perderti nell'immensità di quel suo sguardo: con gli occhi riesce a comunicare così tante emozioni, fatichi a concepirne anche solo la metà. Tuttavia riesce anche a nascondere più di quanto vorresti.

La freddezza che alle volte vi regna stona con il colore caldo delle iridi e questo ti spaventa. Lo sai, è solo una maschera, ma la tua preoccupazione aumenta. Perchè gli occhi sono lo specchio dell'anima e se in qualche modo questi vogliono offuscarla non è di certo per un motivo piacevole.

C'è sempre spazio per la dolcezza negli sguardi che ti rivolge. E' ben nascosta, in fondo, in fondo. Eppure c'è.

Anche in questo caso nulla è scontato, solo l'onore di essere stata degna di una sua occhiata ti fa gioire.
 

Annuisci con vigore, le guance rosse e gli occhi già ricolmi delle lacrime che cerchi di ricacciare indietro.

"Senti i-io... Io mi chiedevo se ti andrebbe di fare una passeggiata lungomare dopo scuola"
 

Le sue labbra. Non pensare che stia baciando un'altra.

Adori ascoltarlo mentre parla e ami quella piega che assumono le sue labbra quando succede. Si arricciano leggermente e scoprono i denti bianchissimi.

Le poche volte in cui hai avuto modo di saggiarle, già la fantasia ti aveva spinto ad immaginarne il sapore. Sanno di sale, di giornate passate in mezzo al mare, di sole nel pieno del mezzogiorno e di passeggiate lungo la riva. Soprattutto, sanno di Kaito.

Non hanno una forma perfetta, sono leggermente sbilanciate e forse un po' fine, ma si adattano perfettamente alle tue, più rosse e carnose.

Possono modularsi per formare parole dolci o per sibilare insulti che forse il cervello nemmeno pensa. Spesso si schiudono senza consenso e causano qualche incomprensione.

Il solo sfiorarle risolve il più terribile dei problemi.
 

"Non so se posso, dovrei riaccompagnare Mikaru a casa. Magari facciamo un'altra volta, eh?"
 

Le sue braccia. Non pensare che stia stringendo un'altra.

Se ti chiedessero qual'è il posto più sicuro sulla faccia della terra - ma anche del mare - non esiteresti un secondo a rispondere.

Non sono le braccia di un palestrato, le sue, non pratica il pugilato nè va in palestra. Non sono nemmeno braccia del tutto prive di muscoli, il surf è pur sempre una delle sue passioni. Eppure non ti interessa, a te basta che ti stringano più forte, così da proteggerti dal mondo e le sue insidie.

Anche nel più freddo degli inverni, sei sicura di trovarvi un briciolo di calore che possa tenerti in vita. Anche nel più temibile dei temporali, sono pronte ad abbracciarti. Ne hai già avuto la prova e per questo gli sei terribilmente grata.

Anche se non sembrerebbe, ti accoglierebbero in qualsiasi istante senza nemmeno pensarci.
 

Stringi i pugni.

"E' importante"
 

Le sue carezze. Non pensare che stia sfiorando un'altra.

"Non puoi dirmi tutto qui?"

La sua voce. Non pensare che stia parlando con un'altra.

Scuoti la testa.

Il suo cuore. Non pensare che appartenga ad un'altra.

"Mi dispiace, domani non posso. Ora ti saluto, ci si vede a lezione"
 

E allora perchè? Perchè ora è tutto diverso? Non c'è una sola cosa che sia come hai sempre pensato.
Ne avete passate tante insieme, attimo dopo attimo, minuto dopo minuto.
Potresti ricominciare da capo, lo faresti se fosse necessario, ma per la prima volta ti chiedi se sia la cosa giusta da fare. Se lui ora è felice, non ha senso riportarlo ad un passato che ormai non esiste più.

Non pensare, anche se non serve.
Non pensare, anche se lo stai facendo.
Non pensare perchè non lo sopporteresti.
I ricordi sono troppo importanti per essere soffocati ma troppo fragili per poter essere portati nuovamente alla luce. Se così facessi, potresti rovinarli, intaccarli con un presente totalmente diverso. Non vuoi che persino quel poco che ti rimane svanisca, sarebbe la tua fine.

E allora perchè? Perchè non riesci a smettere di riflettere?
Non pensare che non si ricordi più di te, non pensare che creda sia Mikaru l'amore della sua vita. Sai che comunque la verità è un'altra, resta solo da farlo capire a lui. In fondo questa consapevolezza c'è.

Non pensare, agisci prima che sia troppo tardi.
I ricordi muoiono difficilmente, la mente riesce a sbiadirli solo con molto impegno. Sono però impossibili da cancellare nel cuore.
La vita che conduce adesso, qualunque cosa si dica, è solo una bugia costruita per andare avanti. Eppure a te fa male, più di tutto ciò che hai passato fin ad oggi. Perchè tu ricordi, ricordi ogni singolo momento di quei tempi passati assieme.
Quindi va da lui.
Recupera il vostro passato, ricostruisci il vostro presente.
 

"Aspetta!"
 

Cammina, non permetterai alla memoria di fuggire.
Corri più veloce, non curarti di chi ti osserva.
Serra le palpebre, non vuoi vedere la sua immagine allontanarsi fino a scomparire.
Schudi le labbra, devi essere pronta a gridare il suo nome.
Trattieni le lacrime, ci sarà tempo per disperarsi dopo.
Respira, vuoi sentire il suo profumo fondersi a quello del mare.
Schiaffeggia la sabbia con i piedi, fallo se ti permette di raggiungerlo più in fretta.
Non cedere.
















 

A(l)n(y)golino: Salve a tutti! So che ormai nessuno scrive più in questo fandom ma ultimamente ho ritrovato la serie e... Non ho potuto far a meno di scrivere qualcosa al riguardo ^^ Una piccola oneshot ambientata nella 2^ stagione, dopo la perdita di memoria di Kaito. Dato che nè nell'anime nè tantomeno nel manga è stato approfondito in particolare lo stato d'animo di Lucia (Si, certo, si capisce che non è proprio felice felice però non c'è stata una volta in cui abbia mostrato la propria gelosia o tristezza in maniera davvero esplicita)  ecco un piccolo sfogo da parte della nostra protagonista. Non so bene in che momento inserirlo, probabilmente in uno dei tanti giorni di scuola, uno dei quali finalmente Lucia decide di svegliarsi e tornare davvero nella vita del suo amato. E niente, mi sono divertita molto a scriverla. Spero in un commentino...? Chissà!
Salutoni,
AlnyFMillen


 

   
 
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