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Autore: Hanamimadness    05/04/2017    1 recensioni
Crossover Love Live X Undertale
La barriera finalmente è distrutta, e per riportare la pace tra la razza umana e quella dei mostri, viene organizzato uno scambio culturale, a cui nove studentesse dell'Accademia Otonokizaka decidono di prendere parte. Ecco come le nostre amate idol sono state accolte nel loro viaggio attraverso l'Underground. Enjoy :3
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“SVEGLIA RAGAZZE!!! È ora di fare colazione!!! Oggi iniziano le attività comuni, vi voglio belle cariche e pimpanti!” gridò Undyne, quando la sveglia iniziò a suonare a tutto volume il tema “Spear of Justice”.
Le sue tre ospiti, svegliandosi di colpo con le note di quella che, solo il giorno prima, era stata la colonna sonora del loro scampato ritorno al Creatore, inizialmente si presero non poca paura, ma dopo quell'attimo di rintronamento, una volta realizzato di non essere in pericolo ma di doversi solo svegliare del tutto, si alzarono ed iniziarono a prepararsi senza troppi problemi. La donna-pesce, che era in piedi già da un'ora buona, nel frattempo aveva già preparato spremuta d'arancia, tè ai fiori dorati, latte, mele, biscotti, yogurt e pure qualche pezzo di crostata, si era già lavata e vestita e stava solo aspettando che le tre idol si unissero a lei per mangiare. Queste non ci pensarono due volte, e dopo pochi minuti si sedettero a tavola con lei per fare colazione.
“Wow, quanta roba! Ce n'è a basta per sfamare un esercito!” esclamò Umi piacevolmente stupita.
“Certo! La colazione è importante, è giusto che sia bella abbondante!” ribatté Undyne. “Inoltre, dato che non sapevo cosa preferiate bere al mattino, vi ho preparato latte, tè e spremuta. Prendete pure quello che volete!”
“Sei stata fin troppo premurosa! Grazie mille!” disse Eli con un sorriso, mentre si versava il tè nella tazza.
Mentre mangiavano, le ragazze si soffermarono ad osservare la loro ospitante, notando dei dettagli decisamente interessanti. Indossava un paio di pantaloni di pelle neri aderenti molto provocanti, una maglia bianca larga ampiamente scollata, un chiodo di pelle decisamente punk e un foulard rosso attorno al collo. Sul viso aveva un trucco vistoso, e i capelli erano stati acconciati a dovere in modo che un grosso ciuffo di frangia andasse a coprire la benda che portava sull'occhio mancante. Non ci misero molto a capire che un abbigliamento del genere doveva avere uno scopo ben preciso.
“Wow, Undyne, stai proprio bene vestita così!” si complimentò Maki. “Sembra quasi che tu stia per andare ad un appuntamento!”
A quelle parole la donna-pesce sorrise per il complimento, ma non riuscì a nascondere il rossore che si stava accendendo sulle sue guance.
“Beh... Non è un vero appuntamento dato che saremo tutti in compagnia... Però è da una settimana e passa che non ci vediamo, e visto che comunque possiamo passare del tempo insieme ci tengo a farmi vedere curata...” spiegò lei con un certo imbarazzo. Sui volti delle tre idol si dipinse di colpo un indescrivibile stupore.
“Un momento... Sei fidanzata?! Wow!!! Non lo sapevo! Complimenti!!!” esclamò Eli stupefatta.
“Eh già... Sono molto fortunata ad avere accanto una persona così speciale!” rispose Undyne, ormai definitivamente bordò ma con lo sguardo perso tipico di una persona davvero innamorata. Tuttavia le bastò un'occhiata all'orologio per riprendersi. “Oh merda, dobbiamo essere a Snowdin tra 17 minuti, e voi non siete ancora vestite!!! Andate a prepararvi, presto!!!
Le tre idol scattarono come delle molle, e nonostante la fretta riuscirono a vestirsi bene e a lavarsi giusto in tempo per correre a prendere il traghetto, ma tutto continuando a fantasticare su che tipo di mostro potesse mai essere il fidanzato di Undyne.

Nel frattempo a Snowdin Honoka e le altre erano già uscite di casa assieme ai due scheletri, e si erano fermate ad aspettare l'arrivo delle loro compagne nella piazza centrale. Nell'attesa si erano messe a giocare con la neve in compagnia di Papyrus, mentre Sans, nella sua svogliatezza, si era semplicemente appoggiato ad un muro col preciso scopo di non fare assolutamente nulla, ma senza riuscire a staccare un secondo gli occhi da Nozomi.
La sera prima stava letteralmente morendo di imbarazzo quando era emerso dalla soffice morsa delle sue tette. Non riusciva a fare altro che balbettare parole incomprensibili che volevano essere delle scuse, mentre lei, rossa come un peperone e incapace di spiccicare parola, d'istinto sentì il bisogno di correre via, e finì per rinchiudersi in camera di Papyrus, troppo imbarazzata per farsi vedere in viso. Dopo una mezz'oretta di silenzio imbarazzante (interrotto solo da Honoka e Hanayo che cercavano di spiegare a Papyrus il perché ciò che era successo, per quanto si fosse trattato di un incidente, non era una bella cosa), Nozomi finalmente uscì dalla camera, e le sue compagne trascinarono con loro il più giovane degli scheletri in cucina per permettere agli altri due di chiarirsi indisturbati. Il primo a trovare il coraggio di parlare fu Sans.
“Io... Sono davvero mortificato. Ti giuro che non era affatto mia intenzione fare una cosa del genere... Ma ti capirei se non volessi perdonarmi.”
La giovane Idol, seppur ancora rossa in viso e imbarazzata, finalmente trovò la forza di alzare lo sguardo verso quello dello scheletro e, con un filo di voce, di rispondergli.
“T-ti perdono. Lo so che non è stata colpa tua, è stato solo un incidente. Non avrei dovuto scappare via così... Dovevo lasciarti parlare. Scusami.”
“Ma non hai motivo di scusarti tu! Sono io che non sono riuscito a trovare le parole per chiederti scusa subito dopo averti messa in imbarazzo!”
“Non preoccuparti... Accetto comunque le tue scuse. È meglio se ci dimentichiamo di questo piccolo incidente.”
“Sì... Meglio così.”
I due erano rimasti d'accordo così, sebbene, in fondo, entrambi sapessero che non sarebbero stati affatto in grado di dimenticare: lui perché ancora troppo intento a darsi del coglione da solo per quella gigantesca figura di merda; lei perché, sebbene non volesse ammetterlo neanche a sé stessa, in fondo non le era dispiaciuto.
Quella mattina erano però riusciti a svegliarsi e prepararsi senza problemi, come se nulla fosse successo, e così si erano piazzati lì a giocare in compagnia. Nozomi stava aiutando Hanayo a costruire un pupazzo di neve, mentre Papyrus aveva improvvisato con Honoka un bizzarro tirassegno: lei lanciava in aria delle palle di neve, e lui cercava di colpirle al volo lanciandogli contro delle ossa. Tuttavia dopo qualche lancio lo scheletro se ne fece sfuggire uno decisamente troppo alto e lungo, e l'osso in questione finì per sorvolare un paio di tetti per poi andare a perdersi in mezzo ad alcuni alberi. Honoka, che osservando la traiettoria aveva più o meno capito in che punto dovesse essere finito, si offrì di andarlo a riprendere, e così si allontanò un attimo dal gruppo. Si infilò così tra i pini innevati, e guardandosi bene attorno iniziò a cercare l'osso perduto. Lo trovò dopo pochi minuti e lo raccolse, ma non appena fece per tornare indietro, improvvisamente sentì un rumore provenire da alcuni cespugli.
“Che sia un gattino?” si chiese lei avvicinandosi ad essi. Presa dalla curiosità provò a scostarne le fronde. “Vieni qui, micio! Fatti vedere!” esclamò lei nel tentativo di attirarlo a sé, fino a quando non fu interrotta da una vocetta stridula proveniente dal terreno.
“Ehi! Io non sono un gatto! Guarda!”
Honoka si voltò, e ai suoi piedi vide davanti a sé qualcosa di decisamente insolito: un piccolo fiore dorato dotato di un volto, che la stava fissando con un'espressione sorridente.
“Howdy!” salutò questo. “Io sono Flowey! Flowey il fiorellino! Piacere di conoscerti!”
“Salve! Io sono Honoka Kosaka! Il piacere è tutto mio!” rispose lei educatamente salutando con un inchino. “Non sapevo che i fiori potessero parlare qui nell'Underground! È la prima volta che parlo con un fiore!”
“Beh, non si vedono nemmeno molti esseri umani da queste parti! Sei qui da sola?” chiese lui.
“Oh, no! Sono venuta qui con le mie otto compagne per intraprendere uno scambio culturale con l'Underground!” spiegò lei.
“Interessante...” commentò Flowey, mentre il suo sorriso sembrava divenire un po' più malizioso, sebbene Honoka non lo stesse notando. “Dunque passerete un periodo qui a Snowdin?”
“Beh, in realtà siamo un po' sparse, ma io e due mie compagne siamo ospiti qui da due scheletri gentilissimi!”
“Oh... Merda, questa non ci voleva...”
“Come?”
“EEEHHHMM... Stavo dicendo: Li conosco bene quei due!!! Sans e Papyrus sono miei carissimi amici!!!”
“Davvero?! Accidenti, che fortuna!” esclamò la idol ingenuamente, senza minimamente sospettare che quanto detto da quel fiore potesse non essere del tutto vero. “Allora perché non viene con me a salutarli? Stavo giusto per tornare da lor-”
“NO!!! Ehm, cioè... È passato tanto tempo dall'ultima volta che li ho visti, mi piacerebbe fare loro una sorpresa! Ti andrebbe di aiutarmi a organizzare loro una festa?” propose lui forzando il suo ghigno per farlo sembrare un innocente sorriso.
“Oh, sì, che bell'idea! Ora però non posso trattenermi, mi stanno aspettando in piazza!”
“Allora vai pure! Facciamo così: verrò a trovarti io in questi giorni. Tu ogni tanto trova una scusa per allontanarti dal gruppo e appartati da qualche parte, io resterò nei paraggi ad osservare e ti raggiungerò. E acqua in bocca, mi raccomando! Ci stai?” chiese lui porgendogli una foglia. Lei non esitò a stringergliela delicatamente in segno di accordo.
“Accetto! Ora vado allora! Arrivederci Signor Flowey!”
“Alla prossima, mia cara.... Ehehehe...”
Così finalmente Honoka si riavviò verso la piazza, ignorando completamente la risata tutto tranne che rassicurante del fiore.

“Oh, eccoti finalmente! Stavamo cominciando a preoccuparci!” esclamò Hanayo quando vide arrivare la compagna.
“Scusatemi, ci ho messo un po' a ritrovare l'osso!” mentì lei per attenersi all'accordo appena preso.
“Guarda chi è arrivato nel frattempo!” notò Nozomi indicando dietro di lei. Honoka si voltò e vide spuntare Umi, Eli e Maki, che le corsero incontro per salutarla. Queste presentarono Undyne alle loro tre compagne, che a loro volte introdussero loro i due scheletri. Dopo le presentazioni le sei idol si persero un po' a chiacchierare tra loro, raccontandosi a vicenda la loro primissima esperienza nell'Underground.
“...e proprio quando credevo che finalmente avrei assaggiato degli spaghetti decenti, mi sono ritrovata in bocca una forchettata di qualcosa che era più sale che pasta!” raccontò Honoka.
“Davvero? E dire che Undyne è bravissima a cucinare!” replicò Umi. “Certo, il suo metodo è completamente diverso da quello tradizionale, non ho la più pallida idea di come funzioni e ogni volta rischia di dare fuoco alla cucina (cosa che in passato è successa davvero a quanto pare), però ti assicuro che degli spaghetti così buoni non li avevo mai mangiati in vita mia!”
“Probabilmente è proprio per quello che Papyrus non riesce ad imparare quel metodo.” commentò Eli. “Avete fatto bene a insegnargli il procedimento standard, sicuramente farà molto meno fatica ad apprenderlo.”
“Va bene, ma la prossima volta gli spaghetti li assaggia qualcun altro. Ho già vomitato una volta, perciò ho già dato.”
“Un momento... Ma se sono così affiatati... Possibile che sia proprio Papyrus il fantomatico fidanzato di Undyne?!” ipotizzò Maki all'improvviso. “Questo spiegherebbe perché nella sua lettera Frisk abbia specificato di non parlare male di lui!
Honoka scosse la testa. “Naaah, da come Papyrus ne parla non sembra affatto che possano avere una relazione romantica. Credo siano semplicemente migliori amici!”
“Concordo.” continuò Nozomi. “Poi Papyrus non mi sembra interessato a trovare un'anima gemella. Da quel punto di vista mi sembra ancora molto infantile. Piuttosto: Maki, da quando ti interessi di questi gossip?”
“Eh?! Ma no, che dici?! Non mi interessa per niente!” gridò lei imbronciandosi e mettendosi sulla difensiva.
Le ragazze non trattennero una risata davanti all'ennesima tsunderata di Maki. L'unica rimasta seria era Eli, che di colpo aveva assunto un'espressione sconvolta.
“Eli... tutto bene?” chiese Hanayo quando la notò.
“Mi è appena venuto un sospetto tremendo... Però... No, non è possibile...”
“Cosa? Quale sospetto?”
“Avete fatto caso a come si atteggia Undyne quando parla di Sua Maestà? Non usa titoli onorifici, lo chiama per nome, con estrema confidenza... Un po' strano da parte sua, non trovate?...”
“...Vuoi dire che...? No, non è pensabile!!! Il Capitano della Guardia Reale e il suo Re?!? Sarebbe scandaloso!!!” gridò Umi costernata. “Un soldato ligio al dovere che dà un'importanza cruciale all'onore come Undyne non potrebbe mai accettare una relazione così scabrosa!!!”
“Eppure anche lui era sulla lettera di Frisk...”
“Perché è il suo Re e non vuole sentirne parlar male!!! Lo hai detto tu stessa, ricordi?!”
“Perché ancora non l'avevo sentita parlare di lui...”
“Mmm... Un amore proibito tra un Re ed un Capitano? Sarebbe una storia tragica ma decisamente romantica...” commentò Nozomi.
“Voi due lo pensate davvero?... Oddio, no, non riesco a crederci...” rispose Umi, ancora incapace di concepire una cosa del genere.
I loro ragionamenti vennero tuttavia bruscamente interrotti da un potente vocione metallico.
“SIGNORE E SIGNORI, LA STAR DELL'UNDERGROND E LE VOSTRE AMATISSIME IDOL SONO FINALMENTE ARRIVATI!!!” gridò Mettaton con quanto fiato aveva in corpo ma sempre con tono sensuale.
“E ci sono anch'io...” sussurrò Alphys timidamente mentre lo seguiva assieme a Rin, Nico e Kotori, che corsero subito incontro alle compagne. Così la scienziata e il robot vennero introdotti alle altre sei idol, e dopo ulteriori presentazioni quest'ultimo ne approfittò per annunciare a tutte la loro futura esibizione al suo show, che fu accolta con un boato di gioia da parte delle ragazze.
“OH, DARLINGS!!! IL MAGNIFICO ME È ESTASIATO NEL VEDERE UN TALE ENTUSIASMO DA PARTE VOSTRA!!!” urlò Mettaton, esprimendo tutta la sua felicità attraverso una posa drammatica. “SAPPIATE CHE PER QUALSIASI DUBBIO O BISOGNO IO SONO SEMPRE A VOSTRA DISPOSIZIONE!!!”
Umi ed Eli a quelle parole si scambiarono uno sguardo d'intesa, decise più che mai a chiarire quel sospetto che le tormentava.
“Signor Mettaton, posso farle una domanda?” chiese la biondina educatamente.
“MA CERTO DARLING! CHIEDI PURE!” Rispose lui.
“Ecco... Lei conosce Undyne, vero?”
“CERTAMENTE! LA CONOSCO BENE! MENTIREI SE DICESSI CHE SIAMO IN OTTIMI RAPPORTI, MA QUESTO NON MI IMPEDISCE CERTO DI CONOSCERE OGNI MINIMO GOSSIP SU DI LEI!”
“Forse è proprio per quello che non siete in buoni rapporti.” pensò Eli. “Vede, a noi è venuto un dubbio tremendo... Non è che per caso lei... Ha una relazione con Sua Maestà Asgore?”
Di colpo il robot si zittì, assumendo un'espressione tra l'incredulo e lo sconvolto. Questa perdurò sul suo volto per qualche secondo, quando improvvisamente iniziò a mutare, mentre gli angoli della sua bocca metallica piano piano presero a sollevarsi.
“PFFFFFFWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Di colpo Mettaton si piegò letteralmente in due fino a crollare al suolo, dove si ritrovò a rotolare avanti e indietro mentre si teneva la pancia con le mani, ridendo come un disgraziato. Le ragazze a quella scena si ammutolirono, ad eccezione delle tre ospiti della scienziata, che, seppur non in maniera plateale come il robot, non avevano saputo trattenere a loro volta una risata.
“Mi spiegate cosa diavolo c'è da ridere?!” chiese Umi palesemente infastidita da quella reazione.
“Tranquille ragazze, Undyne non sta con il Re.” Spiegò Kotori con un sorriso. “Guardate un po' dietro di voi.”
Le sei idol si girarono di scatto, e a qualche metro di distanza scorsero una scena: Undyne, china su Alphys, che le accarezzava delicatamente il viso mentre le stampava sulle labbra un dolce bacio.
Umi, Eli e Maki rimasero come pietrificate, totalmente paralizzate nel realizzare quanto fossero state sceme a farsi tutte quelle pare.
“Pure noi siamo rimaste stupite quando lo abbiamo scoperto.” spiegò Nico. “Alphys è proprio cotta e stracotta per quel pesce, fin dal primo giorno in cui l'ha vista, a quanto pare. Stanno assieme da quando ha avuto il coraggio di dichiarasi e ha scoperto che lei ricambia.”
“Il soldato e la scienziata! Non trovate che sia una cosa davvero roMIAntica?!” commentò Rin con un certo entusiasmo.
“Davvero non vi era mai venuto il dubbio?” chiese Kotori alle sue compagne ancora bloccate dall'imbarazzo. A quella domanda, Eli rispose tirandosi un sonoro facepalm.
“Non ci era passato neanche per l'anticamera del cervello.”
“E in effetti pure lei era nominata nella lettera di Frisk, ma non ci abbiamo neanche pensato. Potevamo benissimo arrivarci.” continuò Maki con un secondo facepalm.
“A conti fatti era la cosa più logica, e noi invece eravamo qui a farci delle gran pippe mentali su storie proibite e scabrose.” aggiunse Umi con il terzo facepalm. “E poi ha detto che oggi avrebbero passato del tempo assieme. Il Re era da escludere a prescindere dato che di certo non si scomoderà a venire!”
“VERAMENTE IL NOSTRO RE STA VENENDO QUI.” la corresse Mettaton, ripresosi dal suo attacco di risate convulse.
“Ah. Aspetta, COSA?!”
“OH, ECCOLO CHE ARRIVA. E CI SONO ANCHE TORIEL E FRISK!”
Le ragazze si girarono appena in tempo per vedere le due grosse figure caprine che si avvicinavano tenendo per mano Frisk, che sembrava sparire rispetto a quel gigante del Re. Quest'ultimo non era più in vesti da cerimonia: a parte per la corona, sempre presente in mezzo alle sue enormi corna, indossava un normalissimo paio di pantaloni e una simpatica camicia rosa riportante la scritta “Mr. Dad Guy”.
“Buongiorno ragazze! Spero che abbiate passato una bella giornata ieri!” salutò Toriel con il suo solito fare da mamma.
“Howdy!” le fece eco Asgore con un sorriso, lasciando un lieve senso di déjà vu ad Honoka. “Scusate il ritardo, spero non abbiate aspettato tanto!”
“Avrebbero aspettato di meno se non fossi così lento a prepararti! Posso elencarti diverse specie di lumache molto più veloci di te!” lo rimproverò Toriel, assumendo di colpo un tono di disprezzo, che fece arrossire di vergogna il povero Re. Tuttavia tornò subito cordiale nel rivolgersi agli altri. “Bene, ora che ci siamo tut-”
“NO CHE NON CI SIAMO TUTTI!!!” la interruppe bruscamente Mettaton. “MANCA L'ELEMENTO DI MAGGIOR IMPORTANZA DI TUTTA LA SQUADRA!!! DOV'È MIO CUGINO?!!!”
“Oh Cielo, hai ragione, scusami! Dobbiamo aspettare Napstablook!”
“Ehm... Scusatemi, veramente sono appena arrivato anche io, ero dietro di voi...” sussurrò timidamente il fantasma spuntando da dietro Asgore.
“BLOOKY!!! ADESSO SI' CHE LA FAB-SQUAD È AL COMPLETO!!!” gridò il robot abbracciandolo, sebbene si limitasse a passarci attraverso.
“Ciao cugino, salve a tutti... S-scusatemi, sono sempre in ritardo...” balbettò con timidezza.
“Oh, non preoccuparti caro, non hai fatto nulla di male, sei giusto in tempo per iniziare!” lo rassicurò Toriel con dolcezza. A quelle parole Undyne, che assieme ad Alphys e ai due scheletri si era avvicinata per salutare, non riuscì a trattenere un commento.
“Però, se è Asgore a fare tardi, ogni scusa è buona per dargli addosso, eh?...”
Toriel non disse nulla, si limitò a guardarla male. Per un attimo ci fu uno scambio di sguardi tra le due che sembrava quasi emanare fulmini da tanto che sembrava ricolmo di odio. Tuttavia fu proprio Asgore a piazzarsi tra le due prima che la questione degenerasse.
“Bene, ci siamo tutti davvero stavolta! Cominciamo?!”
“Sì. È meglio.” rispose Toriel con freddezza. Poi, recuperata la calma, iniziò a spiegare. “Dunque, oggi cominceremo la prima attività che abbiamo organizzato per voi ragazze. Si tratta di una grande sfida a squadre! Ogni squadra, o meglio, ogni coppia, sarà composta da una di voi e da un mostro, con il quale dovrete cooperare per superare ognuna delle nove prove della sfida. Ciascuna di esse è stata concepita da uno di noi, per cui naturalmente ogni squadra avrà un piccolo vantaggio in una delle prove, ovvero quella creata dal suo mostro. Lo scopo è quindi cercare di vincere il maggior numero possibile di prove, e la squadra che alla fine avrà ottenuto più vittorie riceverà un piccolo premio. Ah, giusto per chiarire: Frisk conta come “mostro”, dato che anche se l'Underground non è la sua terra natia ha comunque assunto un'ottima conoscenza a riguardo vivendo qui, per cui può benissimo sostituire uno di noi. Ci sono domande?”
“Come vengono scelte le coppie?” chiese Honoka alzando la mano.
“Ci stavo giusto arrivando, mia cara. Le squadre verranno formate a caso. Ho qui con me nove biglietti con sopra i vostri nomi: ciascun mostro ne pescherà uno e farà coppia con la ragazza di cui troverà il nome. Quindi direi di cominciare! Chi vuole iniziare?”
“Nyeheheh! Il grande Papyrus può avere l'onore di essere il primo a pescare?” domandò lo scheletro estremamente gasato.
“Ma certo, caro! Ecco qui!”
Toriel tirò fuori dalla tasca una manciata di bigliettini e li mise in una scatolina, e dopo averli mescolati un po' glieli porse.
“Rin Hoshizora!” gridò Pap leggendo il biglietto che aveva appena pescato. Questa si fece avanti con un certo entusiasmo.
“Eccomi! Saremo una squadra MIAravigliosa! Nya <3” esclamò lei col suo fare da gattino.
“OMMIODDIOCCHECCARINA!!!” gridò lo scheletro davanti a tutta quella pucciosità. “La tua dolcezza ha colpito il grande Papyrus dritto al cuore con una freccia arcobaleno! Sarebbe inappropriato chiederti un appuntamento?!”
“Beh, in effetti è un tantino prematuro.” rispose lei arrossendo.
“Oh, hai ragione, scusa. Per ora limitiamoci a fare squadra!”
“Bene, il prossimo!”
Undyne si fece avanti e pescò un biglietto. “Kotori Minami!” lesse. La dolce idol-maid le si avvicinò con un sorriso, e con fare composto le porse la mano.
“È un piacere fare squadra con lei, Miss Undyne!” disse con tono dolce.
La donna-pesce le afferrò la mano con una forza tale da farle quasi male per stringergliela in un gesto fraterno. “SI'!!! FACCIAMOLI NERI!!!”
“Ma non credo che dovremo lottare fisicamente con gli altri...” disse la idol confusa da tutta quella grinta.
“Beh, no, ma intendevo in senso metaforico!” replicò Undyne leggermente perplessa per tutta quella compostezza. “Insomma, facciamoci valere!!!”
“Oh, ok!” rispose lei sempre con lo stesso tono.
“Ehm... Ok, mi aspettavo più entusiasmo nella risposta, ma immagino che questo sia il tuo modo di fare! Ci farò l'abitudine!”
Per terzo si fece avanti (o meglio fu spinto dal cugino robotico) Napstablook. “Honoka Kosaka...” lesse con timidezza. Lei si fece avanti con tutta la sua solarità e il suo ottimismo. “Piacere di conoscerla Signor Napstablook! Sono certa che saremo un team fantastico!”
“Grazie... Ma temo che non lo sarà affatto, scusami...”
“Oh, non è felice di essere in squadra con me?”
“Oh no, scusami, non intendevo questo! Dicevo che io sono un buono a nulla, non sono un buon compagno di squadra, scusami...”
“Ma no, cosa dice?! Vedrà che vinceremo un sacco di sfide!”
“Tu sei così entusiasta... Scusami se sono così inutile...”
“Ma non è vero, stia tranquillo! Sia positivo! E la smetta di chiedere sempre scusa!”
“Scusami...”
Honoka sollevò gli occhi al cielo, già in seria difficoltà a relazionarsi con il suo compagno.
A pescare il quarto biglietto fu Frisk. Come suo solito non parlò: lesse a mente il nome sul biglietto e si piazzò davanti alla sua compagna porgendogli la mano. Questa altri non era che Umi. Quando lei realizzò chi aveva di fronte, per un attimo fece per parlare, ma si bloccò all'istante.
“No. Non chiederò direttamente di che sesso è. Io LO SO che se lo facessi, qualcosa mi impedirebbe di nuovo di sentire una risposta. Lo scoprirò direttamente superandoci assieme le prove. Prima o poi dovrà pur darmi un segno che lo renda palese!” pensò. “Saremo una squadra fortissima!” si limitò a dire con un sorriso. Frisk rispose semplicemente con un pollice alzato.
Il quinto fu Asgore. Tutte le ragazze restanti erano un po' agitate all'idea di poter finire in squadra con lui (tranne Nico, a lei non poteva fregar di meno), perché nonostante la cordialità che aveva dimostrato, era pur sempre il Re dei mostri, una figura a cui non potevano non riconoscere una certa autorità. La più agitata a questo pensiero era Eli, soprattutto dopo l'essersi sentita così stupida per aver sospettato una sua possibile relazione illecita con il suo Capitano della Guardia Reale. Inutile dire che il nome pescato da Asgore fu proprio il suo.
“Buongiorno Eli! È un piacere fare squadra con te!” disse lui con il suo solito modo di fare pacioso. Lei divenne di colpo rossa come un peperone, e per una volta in vita sua si ritrovò letteralmente a balbettare.
“M-Maestà! I-io... E-ecco... È u-un onore!...”
“Oh ma cara, dammi pure del tu! Siamo compagni di squadra, non c'è bisogno di badare al formalismo!” rispose lui cordialmente nel vederla così in difficoltà, mentre con dolcezza le accarezzava delicatamente la testa con la sua immensa zampa. Lei si limitò a sospirare, in parte rassicurata da quel gesto, ma comunque decisa a seguire l'etichetta che la sua educazione metà giapponese e metà russa le imponeva.
Pana invidiò molto la sua senpai in quel momento, dato che ancora sperava di riceve quel famoso abbraccio dal Re, ma il suo pensiero venne interrotto quando Alphys lesse il suo nome.
“DAAAAAHHHHH HANAYO-CHAN SEI LA MIA PREFERITA!!! Sei sempre così dolce e carina!!! La fortuna mi ha proprio assistito!!!” gridò la scienziata presa dalla gioia.
“Eh?!” Esclamò lei arrossendo di colpo. “I-io?! D-davvero?! C-cioè... Oddio... G-grazie...” balbettò mettendosi senza farlo apposta in una posa estremamente kawaii.
“DAAAAAAHHHHH OMMIODDIO QUANTO SEI CUTEEEEEE!!!!”
Mentre Alphys fangirlava di brutto, Sans si fece avanti per prendere il suo biglietto, e rimase incredibilmente stupito nel leggere quell'inaspettato ma non disprezzato scherzo che il fato gli aveva appena giocato. “Nozomi... A quanto pare siamo in squadra assieme.” annunciò. Lei non disse nulla, ma non ebbe bisogno di parole: il dolce sorriso che le si stampò in viso parlò da solo, e Sans ne fu solo che lieto.
A Mettaton spettò di pescare il penultimo biglietto. Erano rimaste solo in due, e Nico stava pregando fin dall'inizio di non finire con lui. “È troppo egocentrico! Ci crede veramente un casino! Sai che palle dover assecondare sempre il suo narcisismo?!” aveva spiegato a Maki per sfogarsi durante l'attesa. “Non ce la posso proprio fare!”
“Occhio che adesso pesca.”
“Oh, Cielo...”
“E LA FORTUNATISSIMA DARLING CHE HA L'ONORE DI ESSERE COMPAGNIA DI SQUADRA DEL MERAVIGLIOSO MTT È...”
“prendi Maki prendi Maki prendi Maki prendi Maki prendi Ma-”
“...NICO YAZAWA!!!”
“Merda.”
“Ecco, così impari a cercare di appiopparmi i rompiscatole.”
“Ti odio un po', Maki.”
“Tanto smetterai di odiarmi quando avrai bisogno di aiuto a studiare.”
“Lo so. Ti odio un po' anche per questo.”
“Ti voglio bene anch'io, Nico.”
La loli moretta si avvicinò infastidita al suo compagno, che tuttavia, al contrario di lei, era estremamente entusiasta di quel team.
“NICO, DARLING, CHE FORTUNA!!! SPERAVO PROPRIO DI AVERE TE COME PARTNER IN QUESTA GARA!!! MI PIACE LA TUA DETERMINAZIONE, MI HAI DAVVERO STUPITO IERI!!! NESSUNO ERA MAI STATO IN GRADO DI ZITTIRMI!!! QUESTO TI RENDE LA MIGLIOR COMPAGNA CHE POTESSI AVERE!!!” gridò il robot mettendosi in posa.
“Wow... Dici sul serio?!”
“CERTAMENTE, DARLING! ORA CHE SIAMO UN TEAM VOGLIO CHE TU RISPLENDA E E CHE IL TUO NICO-NII DIVENTI UN GRANDISSIMO TORMENTONE PER TUTTO IL NOSTRO AMATO PUBBLICO!!! NICO E METTATON, LE DUE BRILLANTI STELLE DELL'UNDERGROUND!!!”
Nico non trattenne un sorriso compiaciuto.
“Però... Forse quest'accoppiata non sarà poi così male!”
Nel frattempo Toriel si era avvicinata a Maki, con la quale per esclusione era dunque finita in squadra assieme, e aveva richiamato tutti all'attenzione.
“Bene ragazze, seguitemi! Nella zona disabitata di Snowdin si svolgerà la primissima prova!”
Mostri e idol così finalmente si avviarono verso il punto prestabilito, chiacchierando allegramente tra di loro. Tra le varie cose, Eli non potè fare a meno di confidare a Nozomi il suo segreto.
“Comunque io onestamente Undyne e Asgore un po' li shippavo.”

   
 
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