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Autore: Undead    05/04/2017    6 recensioni
Storia scritta per un progetto riguardante un libro che però, da quel che so, non è mai andato in pubblicazione e dopo 2 anni penso che posso sentirmi libero di pubblicare qui, anche perchè la storia in questione è mia.
Alex è molto riflessivo, così tanto riflessivo che parla con il suo cervello che gli invia segnali contrastanti. Tra combattimenti "mentali" Alex si appresta a vivere il suo primo appuntamento, se così lo possiamo chiamare, con la ragazza che gli ha fatto scoprire cosa sono i sentimenti.
Fa parte della serie: La vita di Alex, in quanto i personaggi sono gli stessi ma il contesto reale non è pienamente rispettato anzi per la maggior parte non lo è. Anche il modo utilizzato nel racconto non è lo stesso.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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La potenza di un solo messaggio, che, nella mattinata più buia di tutte, ti solleva a non so quanti metri da terra.

Avete presente quei messaggi buttati lì, magari solo come scherzo o con parole di circostanza ma che fanno già viaggiare la tua mente al momento fantomatico nel quale si realizzeranno, anche se potrebbe non succedere mai?

Oggi è arrivato uno di quei messaggi, mi ero già rassegnato a non vederla né sentirla più, almeno fino alla prossima settimana, e invece, apro il cellulare e c'è un suo messaggio ad aspettarmi:

"Scusami per ieri sera, pensavo non fosse così tardi. Dobbiamo uscire ancora e stare insieme di più, magari tutta la notte :) "

Ero letteralmente basito, mai mi sarei aspettato un messaggio del genere in fondo non doveva scusarsi di nulla, semplicemente aveva un appuntamento e giustamente ha rispettato gli accordi presi. Sono io che da perfetto coglione quale sono, ho creduto che il tempo bastasse e l'ho lasciata andare via, solo con una vaga promessa che ci saremo rivisti più tardi, senza nemmeno salutarla.

Quindi ora che fare non posso rispondere che non vedo l'ora di passare la notte con lei, anche perché di sicuro non intende da soli, però voglio farle capire che sarei felici di rivederci.

Pensa Alex, pensa... Ti prenderà per deficiente è mezz'ora che hai la barretta che lampeggia, sembra che stai scrivendo un poema e invece, sei lì, impalato, con la faccia da ebete. Svegliati! Digita una risposta, veloce!

"Scusami tu, pensavo di fare prima, spero che la serata sia terminata al meglio. Certo quando vuoi io sono disponibile, basta chiedere ;) "

Dai non era così difficile, no? Soddisfatto della tua risposta?

Ma sì ci sta, adesso vediamo se e cosa risponde, intanto però proviamo a distrarci.

Accendo la televisione, trovo un programma decente ma il mio sguardo cade sempre verso il display del cellulare per controllare se c'è una sua risposta, ad ogni vibrazione il cuore batte a mille, ma non è mai lei... Quanto odio i gruppi Whatsapp in questi momenti.

Dopo l'ennesima vibrazione, ecco finalmente la sua risposta, poche semplice parole.

"Sarebbe un sogno"

Ecco... Cosa sarebbe un sogno? Lo stesso che ho io? Il sogno che mi tormenta tutte le notti e, che sempre più insistentemente, si fa spazio anche nei momenti meno opportuni della giornata, facendomi perdere la cognizione del tempo e ritrovarmi con l'acqua alla gola, per ogni singolo esame che devo ancora dare.

L'ansia e la paura di fraintendere le sue parole. Devo risponderle, la neutralità mi sembra l'arma migliore, lasciamo che sia lei ad esporsi e indirizzare dalla parte giusta le sue stesse, duplici, parole.

"Potrebbe essere realizzato senza problemi :D "

La risposta questa volta non si fa attendere:

"Esatto, magari mi porto dietro una felpa. Sai nel caso mi addormentassi su una panchina."

Ma quale panchina? Tu dormiresti su di me, ti scalderei io non ti devi preoccupare di questo.

No aspetta... Cancella. Non puoi dirle una cosa del genere, stai fraintendendo tutto. Lo vuoi capire che ti vede solo come un amico? Fai sbollire gli ormoni. Pensa...

Ehi ci sei?

" :') :') "

No, non ci siamo. Dai sul serio hai risposto con due faccine che piangono dal ridere? Sei proprio un coglione!

****

Forse è vero che l'amore ti fa diventare pazzo. Ti distrugge da dentro, piano piano, senza che tu te ne accorga e quando ti rendi conto che stai impazzendo, è troppo tardi... Non riesci a pensare razionalmente a quello che succede intorno a te, ogni pensiero è rivolto a lei, di giorno e di notte, durante qualsiasi tua attività anche senza che te ne accorgi la pensi e ti manca, ti manca ogni momento riempiendoti la testa di pensieri e il cuore di...

Di cosa si riempie il cuore? Io non lo so. È difficile, c'è la tristezza insieme alla felicità, la nostalgia e la speranza, l'ansia, la paura, la dolcezza, la tenerezza, la gelosia, il rimpianto e tanto altro...

Tutto insieme, mi fa impazzire, non so cosa mi prende, non ho mai provato tutto questo.

Già era tanto se provavo un sentimento alla volta, ma la botta di tutte queste emozioni insieme è devastante. Ora inizio a capire perché dicono che l'amore uccide.

Ehi! No, ascolta! Non è l'amore che ti uccide sei tu stesso a ucciderti lentamente, lasciando che la paura o qualsiasi altra cosa ti freni e non ti lasci andare incontro a delusioni, ma ti lascia nel limbo del rimpianto dal quale non uscirai mai. Ti chiederai sempre: "Ma se ci avessi provato?" Non lo hai fatto, hai perso la tua occasione e non saprai mai come sarebbe andata. Probabilmente avresti creato soltanto dei casini e ci sarebbe voluto del tempo per mettere apposto le cose. Ma se lei non aspettava altro che un tuo segno?

Davvero pensi che...

Te le chiedi queste cose?

Beh, io...

Sì che te le chiedi, lo so, sono il tuo cervello e ti dico di ascoltare il cuore, devi imparare a farlo. Smettila di dare retta a tutto quello che dico io, buttati una volta. Rompi quel muro che abbiamo creato insieme, ne hai le forze.

Ma io lo stavo facendo. Tu mi hai fermato.

Me lo prometti? La prossima volta che ne hai l'occasione provi a fare qualche passo avanti?

Ehm... Ok. Ma cosa devo fare?

Dai non lo so, dille almeno che le vuoi bene, che ti piace la sua compagnia... Insomma, inventati qualcosa, non posso mica fare tutto io.

Voi parlate con il vostro cervello? Sentite mai quella voce che ti dice di fare o non fare qualcosa? Io sì, la sento spesso ma è contraddittoria. Quando siamo soli, m'inculca pensieri di speranza, m'incoraggia nell'affrontare la vita a testa alta, dice di ascoltare il cuore... Ma poi quando è il momento di agire mi abbandona, attiva i suoi mezzi per fermarmi e ci riesce sempre.

Adesso però ho capito, sono io che comando, sono io che devo trovare il modo di far prevalere il cuore al cervello.

Grazie. Te lo prometto, proverò a farti soccombere, almeno una volta. Voglio darmi una possibilità, smetterla di auto-sbattermi porte in faccia.

Adesso basta! Voglio iniziare a rischiare, a vivere, a essere normale.

****

"Ciao, stasera hai da fare? Ti va di uscire con me?"

Ma cosa faccio? Cancellati. No, non inviarti. Troppo tardi.

...

"Ehi, ciao :) Sì, certo mi va. Dove andiamo?"

Cavolo, era così facile?

"Dove ti piacerebbe andare? Sushi? :) "

" *.* Sìììì <3 "

"Ahahahah va bene se passo a prenderti alle 20?"

"Certo. Ma?"

"Cosa?"

"Ci sei solo tu vero?"

"Ehm... Sì. È un problema?"

"No!! Allora a dopo :) "

"A dopo ;) "

Sembra felice di uscire solo con me no?

Sì lo sembra, non ti montare la testa adesso. Lei non conosce le tue intenzioni, penso non le passi neanche per l'anticamera del cervello, il dubbio, che possa piacerti.

Io invece credo che qualcosa abbia intuito, che poi sia conscia del fatto che non ci proverò e non la metterò in imbarazzo è un'altra cosa.

Perché in imbarazzo? Credi di essere imbarazzante?

Dai sai quello che intendo. Le piacciono le ragazze e facendo Coming Out con lei se anche avevo una minima possibilità l'ho persa.

Ah per quello... Ma vedi ai suoi occhi però rimani una ragazza. Voglio dire fisicamente lo sei.

Lo so, ma...

Per te è diverso. Magari per lei no.

Lo sai che sei veramente fastidioso? Prima mi dici di non sperare, poi che lei ci può stare. Mi fai veramente andare fuori di testa.

Ehi devo farti analizzare tutte le possibilità. È il mio lavoro.

****

Non ci posso credere, rischiare serve sul serio. Sono sotto casa sua.

Sento il cuore quasi uscirmi dal petto, ho il fiato corto come se avessi appena fatto una maratona.

Non riesco a scendere dall'auto, se avesse cambiato idea? Se, come sempre, avessi frainteso tutto?

Forza Alex scendi che ti aspetta.

Sì, è vero mi aspetta.

...

Ma dici che sto bene così?

Smettila, non ci hai mai messo così tanto tempo a prepararti, sei perfetto e poi lei ti conosce, sa come sei. Un sempliciotto che di moda non s'intende per niente. Oggi ti sei proprio superato: capelli in ordine, jeans con il giusto fascino e finalmente una camicia della tua taglia.

Mmm se lo dici tu... Ma non pensi che sia troppo elegante?

Uffa! Smettila di pensare. Scendi dall'auto e vai a prenderla.

****

Ho suonato il campanello, mi sembra che sia passata una vita oramai. Non ho ricevuto risposta.

Sto per suonare nuovamente quando vedo accendersi una luce, magari è lei.

Torno verso la macchina e aspetto.

Sì, è proprio lei. Riconosco il suo inconfondibile ciuffo mentre scende le scale. Ora è proprio sull'uscio della porta, la sbatte dietro di sè.

Cavolo quanto è bella. E con quella scollatura poi. Si sta avvicinando...

Guardala negli occhi, non fare il cafone.

Non so da dove ho tirato fuori il coraggio per dirlo.

<È la verità>

Ci guardiamo negli occhi per un momento che mi sembra durare in eterno. Devo prendere in mano la situazione.

Le apro la portiera e la faccio accomodare.

Vedi, se vuoi sei proprio un gentiluomo.

Sì certo, intanto da quando ha iniziato a camminare davanti a me non ho fatto altro che fissarle il sedere, è perfetto. I pantaloncini che indossa lo fanno risaltare alla perfezione. Non so come sopravviverò a questa serata.

Eh dai smettila, pensa a guidare. Te la caverai. E poi guarda il lato positivo, anche se sei eccitato non devi nascondere niente là sotto.

Sei davvero simpatico. Infierisci pure. Non dovrò stare attento nella parti basse ma prova tu a stare con questo caldo, e le vampate che mi provoca lei, con una fascia che ti comprime il petto.

Sì, hai ragione scusa... Volevo smorzare un po' la tensione.

****

Concentrati sulla strada.

So quello che faccio, solo che è così bella. L'ho portata tante volte in auto ma mai era seduta affianco a me. Se allungo la mano posso sfiorarle la gamba.

Sei patetico!

Cambio marcia e come se fosse un gesto ovvio le poso la mano sul ginocchio.

Aspetto qualche momento... Nessuna reazione.

Dai toglila, non ti dice niente per non ferirti.

E se...

No, togli la mano.

...

Alex! Non sei dentro ad uno dei tuoi sogni ad occhi aperti. Questa è la realtà.

Stai connesso, non perderti.

Attento! È rosso!

Ho visto stai calmo.

Rallento, scalo le marce, metto in folle. La mia mano si è allontanata da lei. Per oggi ho fatto la mia cavolata. Spero di non aver rovinato tutto.

****

Per mia fortuna eravamo arrivati, altrimenti non so se sarei riuscito a mantenere il controllo dell'auto.

Dopo che ha detto quelle semplici, ma per me fantastiche, parole si é avvicinata e mi ha dato un bacio.

Non capisco più nulla. Cosa sta succedendo? Lei mi ha baciato?

Ho immaginato molte volte questo momento ma non pensavo sarebbe mai accaduto.

Il mio primo bacio, inaspettato e stupendo.

Sento nuovamente il sapore delle sue labbra sulle mie, il respiro che accelera ed il cuore che lo segue a ruota. Ha voglia di approfondire questo bacio, lo sento. La lascio fare, sono il suo burattino. Vorrei non si staccasse mai, ma il fiato è ormai corto ed entrambi abbiamo bisogno di ossigeno.

Facciamo durare quel momento il più possibile. Ma l'aria ci serve, dobbiamo respirare per vivere.

Oggi, forse per la prima volta, voglio veramente vivere.

Ci stacchiamo... Ci guardiamo, mi perdo nei suoi occhi da bimba. È dolcissima ed io so di essere completamente ed incondizionatamente innamorato di lei.

Si prospetta davvero una bella serata. Ma che dico, sarà fantastica!

 

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