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Autore: missgenius    05/04/2017    1 recensioni
Raccolta di drabbles Sifki. Perché non importa dove o quando, chi si appartiene si ritroverà sempre.
LokixSif
OOC
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sif
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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AU - Modern Days 
Part 4



Non riusciva a respirare. Avvertì qualcuno che chiamava il suo nome, una presenza vicino a lei. Tutto era ovattato e buio, avrebbe voluto soltanto chiudere gli occhi. Mani che la toccavano, la alzavano, voci, sirene, un'ambulanza?
Cercò di parlare, ma farlo le risultò impossibile. I polmoni bruciavano. Ma doveva dirlo, dovevano aiutare il suo bambino. Ci riprovò.
"S...So..."
"Signora, signora, mi sente? Stia calma, andrà tutto bene, la stiamo portando in ospedale."
Un infermiere brizzolato spuntò confusamente nel suo campo visivo.
"...s..cinta..." biascicò.
"Non la capisco, può ripetere?" l'infermiere si avvicinò.
"Sono...incinta..." bisbigliò allo stremo delle forze.
Vide l'uomo capire e fare cenno al collega. "Avvisa la sala operatoria che stiamo portando una donna con ferita da arma da fuoco al petto in stato interessante, è urgente!"
 
 
Loki visse con pura agonia i 20 minuti di strada prima di arrivare in ospedale. Pregò Dio, tutti i santi che conosceva, pregò chiunque potesse ascoltare, che rimanesse viva, così che avrebbe potuto scusarsi con lei,  l'avrebbe potuta ancora vedere dormire accanto a lui, mangiare schifezze sul divano, punzecchiarsi con battutine sagaci, addormentarsi insieme dopo aver fatto l'amore, tutto. Avrebbe lasciato il lavoro, la carriera, sarebbe cambiato completamente, sarebbe diventato un marito migliore, un fratello, un figlio migliore, se solo lei fosse rimasta viva. Ti prego, tutto, ma non lei.
Arrivò correndo dentro la hall e trovò Thor, con gli occhi cerchiati, la maglietta bianca sporca di sangue, in un angolo della sala d'attesa.
"Loki! Grazie al cielo sei arrivato!" il fratello gli andò incontro.
"Dov'è Sif?!" chiese spiritato.
"Loki calmati e respira." lo prese saldamente per le spalle. "L'hanno portata d'urgenza in sala operatoria. È sotto i ferri. Possiamo solo aspettare che esca."
 
Rimase 5 ore in quella sedia davanti la sala operatoria. Occhi rossi e gonfi, fermo, immobile a guardare fisso davanti a sé. Non aveva più giacca né cravatta, il gilet aperto e la camicia sgualcita. Lo raggiunsero la madre e persino il padre, con cui non si vedeva dal giorno del matrimonio. Non venne detta una parola tra di loro, solo i mormorii di grazie per essere venuti quando Thor li fece andare a casa ad aspettare novità, sarebbe rimasto lui con il fratello. Jane, Natasha, i colleghi della centrale e dell’ufficio chiamarono per sapere. Non parlò con nessuno di loro, lasciò a Thor il compito di spiegare per dieci volte cosa era successo, e quel poco che stava succedendo. E ogni volta che lo sentiva un brivido gli partiva dalla spina dorsale e gli chiudeva la gola in un pianto muto.
 
 
Finalmente un dottore uscì dalla porta grigia.
"Chi è il marito dell’agente Tarbush?"
Loki scattò dalla sedia.
"Sono io! Sono il marito! La prego, mi dica che sta bene..."
"Sua moglie è viva ed è stabile." il dottore sorrise rassicurante. Loki riprese a respirare mentre Thor ringraziava il cielo.
"Purtroppo però il proiettile ha perforato di striscio un polmone e a causa della gravidanza in corso abbiamo dovuto agire in maniera più delicata per cercare di salvare il bambino... " Loki lo guardò confuso.
"No, mi scusi, forse ha sbagliato persona, mia moglie... Sif non è incinta."
Il dottore ebbe un attimo di esitazione. Aprì la cartelletta.
"Sif Lauren Tarbush, sposata con Loki Odinson, nata a Greenville il 12 marzo 1984?"
Loki sbiancò.
"Sì... Si è lei."
Thor lo prese per un braccio e lo fece sedere. Prese un respiro soffocato.
"Non sapevo che mia moglie fosse incinta. Il ba...il bambino... Come sta?"
Guardò verso il dottore che ebbe un attimo di esitazione.
"La ferita fortunatamente ha riguardato la parte superiore del corpo, ed il feto non ha subito traumi diretti... Ma è pur vero che non sappiamo se la mancanza di ossigeno e la perdita di sangue dovuta alla ferita siano state così prolungate da portare alla morte fetale. Al momento non ci sono sintomi di aborto spontaneo e questa è una cosa positiva. Ma potremmo essere sicuri solo fra una settimana."
Loki lo aveva ascoltato in stato di trance.
"Perché.. Cosa succede fra una settimana?"
"Sua moglie dovrebbe entrare nella sesta settimana e sarà possibile accertarci se il cuore del bambino ha iniziato a battere. Se non dovesse essere così...dovremmo procedere al raschiamento. Sarò sincero con lei, le probabilità di sopravvivenza del feto dopo un tale stress fisico della madre sono bassissime. Non voglio che si faccia troppe illusioni."
"Ho capito." Loki guardò il pavimento, cercando di assimilare queste informazioni.
Thor, che in tutto questo era rimasto accanto al fratello scioccato quanto lui, gli mise una mano sulle spalle cadute.
"Dottore, adesso è possibile per mio fratello vederla?"
"È ancora sotto anestesia, ma se vuole signor Odinson, può venire."
"Certo..." si alzò dalla sedia.
Thor lo fermò prima che andasse.
"Ehi, sta tranquillo. Sono sicuro che andrà tutto bene. Sif è la persona più forte che conosca.  Io rimango qui e intanto avviso mamma, Jane e gli altri." fece una pausa. "Preferisci che per adesso non dica niente del..?"
"No. lo dirò solo dopo... se ci sarà ancora qualcosa da dire..."
Thor annuì greve. Si girò un attimo a guardarlo prima di seguire il dottore. "Grazie, fratellone."
Sorrise. Erano anni che non lo chiamava così.
 
Sif si svegliò dal buio pesante da cui aveva cercato di sfuggire da ore. Iniziò ad avere consapevolezza del proprio corpo; cercò di muovere le dita dei piedi, le mani, infine cercò di aprire gli occhi. Si rese subito conto del respiratore a cui era attaccata: il fastidioso rumore le stava intralciando i pensieri che cercavano di ricostruire quello che era accaduto dopo la sparatoria. Un ricordo confuso di Thor  che le premeva sul petto si affacciò alla sua mente. Immediatamente il panico crebbe dentro di lei.
Il bambino?
E Loki dov’era?
Fortunatamente le bastò girare lo sguardo per vederlo seduto accanto a lei, addormentato in una sedia di plastica bianca da ospedale, con una mano a sorreggersi la testa. A giudicare dallo stato dei suoi vestiti e dei capelli doveva essere in ospedale già da un po'. Una mano era ancora stretta tra le sue nonostante il sonno. Cercò di stringerla più che poté per svegliarlo visto che non riusciva ancora a ritrovare l'uso delle sue corde vocali. Vide le sue palpebre svolazzare per qualche secondo prima di aprirsi di botto e guardare verso di lei.
“Sif, tesoro, riesci a sentirmi? Come ti senti?”
“Come se un tir da 18 tonnellate mi avesse investita.” gracchiò attraverso il respiratore.
Lo guardò da vicino. Aveva gli occhi rossi e gonfi di pianto, cerchiati di nero e sembrava non dormire da secoli.
“Che ore sono?”
Loki guardò l’orologio al polso.
“Le 5:00 del mattino. Hai dormito per circa 12 ore.”
“Non credo di averlo fatto in tutta la mia vita.”
Lui la guardò serio.
“Non ho mai avuto così tanta paura in tutta la mia vita. Temevo che non ti avrei rivista più e ho delle scuse in sospeso da darti. Avevi ragione, come sempre, su Kingpin. Ho detto delle cose orribili e mi dispiace, non le ho mai pensate veramente. Ora più che mai ho deciso di cambiare totalmente... Mi occuperò solo di casi civili.”
Sif lo guardò. “Anche a me mi dispiace per quello che ho detto… ma c’è un’altra cosa che dovevo dirti. Non so se già te l’hanno detto…i dottori...”
Loki si portò una mano fasciata alla bocca per posargli un bacio.
“Sì. Sono stato informato.” Sorrise con tristezza.
“Avevo intenzione di dirtelo in una maniera più romantica; una bella cenetta a lume di candela magari, e un paio di scarpette da neonato sopra il tavolo.”  Chiuse un attimo gli occhi.“Ti prego dimmi che posso andare ancora a comprare quelle scarpette.”
 Loki le accarezzò i capelli. “E ti prego di non mentirmi. Voglio la verità.”
Prese un respiro prima di iniziare.
 “Il dottore ha detto che per adesso non ci sono segni di aborto spontaneo, in ogni caso non è possibile verificare con certezza se il bambino è ancora vivo fino alla settimana prossima quando dovrebbe essere possibile sentire il battito cardiaco ma… è stato molto chiaro. È  davvero difficile che possa essere sopravvissuto…”
Sif annuì. Una lacrima soltanto scese lenta ma venne asciugata dalle labbra di Loki.
“Ehi, qualsiasi cosa succeda, ce la faremo insieme. Sono qui e non ho nessuna intenzione di andarmene. Ti amo, Sif. E amo anche lui.” Indicò la sua pancia piatta. “E questo mi fa morire di paura, perché...perchè... come si fa ad amare qualcuno così tanto dopo solo 5 minuti dalla scoperta della sua esistenza? Ma sento nel profondo del mio cuore che lo amerò fino alla fine dei miei giorni perché… perché è nostro figlio. Solo a dirlo mi viene da piangere e ridere insieme. Mi rende felice in una maniera assurda tanto quanto mi fa spavento. Ed è bellissimo. Finché ci sarà speranza per lui, spererò più che posso, Sif. So che ce la può fare, sei sua madre e se ha preso anche solo un minimo della tua determinazione possiamo stare tranquilli….E se non dovesse farcela…sarà sempre una parte di noi. Nostro figlio. Qualsiasi cosa accada.”
 
Angolo dell'autrice (che sono io!)
Allora...per farmi perdonare l'assenza ecco che pubblico un duplex visto che originariamente dovevano essere due mini capitoli...Pure Fluff di qualità per voi, carissime shippatrici di OTP impossibili e che probabilmente non saranno mai canon... tenetevi i fazzoletti per l'ultimo capitolo, che avrà come colonna sonora la canzone "Turning page" di Sleeping at last.....Ascoltatela e ditemi se non fa piangere!
  
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