Crossover
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Autore: BelgiaofRome    05/04/2017    3 recensioni
Si tratta di un (mega) cross over di tipo avventura/fantascienza coinvolgendo Star Trek (prima generazione) con altri universi tratti da comics (esempio: DC), videogiochi (Tf2,...) , serie animate (MLP,...) e altri sopporti nonché personaggi della mia invenzione.
La trama ruota attorno a come dei personaggi, molto diversi tra di loro, reagiscono quando si trovano, nello stesso momento, davanti a a una minaccia comune che nessuno di loro avrebbe potuto immaginare, nonché davanti la scoperta di alcune verità insospettate e il rapporto bene/male.
La storia contiene umorismo, azione, ma anche temi profondi.
Ritmo di pubblicazione: 1 capitolo ogni 2-3 settimane (tranne in casi eccezionali, in tal caso avvertirò)
Avvertimenti: volgarità, violenza, alcune scene trash, uso di alcool
Richiesta:
--Scrivere commenti
--Essere pazienti riguardo la pubblicazione dei capitoli
-Non giudicare la scelta dei personaggi
-Indulgenza (prima fanfict)
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali e ortografici (sono di madrelingua francese)
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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“Correre, non fermarsi né girarsi, non pensare a niente…” questa è la frase che avrebbe caratterizzato di più la situazione dei nostri compagni che, non appena scappati ad una morta quasi certa, non ebbero il tempo di riprendersi delle loro emozioni e dovettero riprendere una corsa sfrenata nel corridoio ricoperto dei resti dei robot precedentemente distrutti dai due zalgo. Il loro obbiettivo? Raggiungere il prima possibile l’estremità di quest’ultimo, dove secondo Osirius doveva esserci una piccola “stazione” interna che rappresentava la loro ultima speranza di uscire vivi da questa base sotterranea, che si stava trasformando in un vero e proprio inferno.
 
-“Muovetevi banda di molluschi!!!” urlo allora Soldato che, considerandosi senza ragione come il leader del gruppo, tirò fuori dal suo mantello un piccolo flagello di cuoio usato nell’esercito statunitense e inizio a picchiare coloro che erano davanti a lui per fargli accelerare “Move on move on!”
 
-“Ma smettila coglione di Hamburger marcio!!!” fecce allora Tavish Finnegan che non apprezzò l’essere colpito alla schiena.
 
-“Non è colpa mia se voi, cugini bastardi degli inglesi, siete lenti come delle lumache!” rispose l’americano che ne approfittò per ridare all’altro un secondo assaggio di “disciplina”.
 
-“Basta! Posso anche morire carbonizzato o trasformato in marmellata dal momento che ti faccio a pezzi all’istante!!!” urlo allora il Demolitore che si girò e tentò di aggredire il suo collega.
 
I due mercenari senza cervello si sarebbero uccisi a vicenda se Camus non fosse intervenuto afferrando sia l’uno che l’altro prima dello scontro.
 
-“Lasciami stare pupazzo di neve!!! Devo insegnare a questo coglione chi comanda!!!” insultarono allora in coro il soldato e il demolitore
 
-“Non m’importa!” si arrabbiò allora Camus “Siete entrambi una vergogna come guerrieri, qualsiasi sia la casa o la fazione o lo stato che servite! E secondo me non meritereste di vivere, ma non permetterò che tutto il gruppo sia messo in pericolo per via dei vostri litigi puerili!”
 
-“Troppo tardi!” urlo allora Kalash’ar che si mise di nuovo a sparare con il suo braccio in direzione dell’uscita. In effetti, a causa delle urla dei due uomini della Red Company, un soldato della base di Hy’ardolfius aveva capito che il piccolo regimento mandato precedentemente per fermare e eliminare gli indesiderabili aveva fallito la sua missione e aveva preso l’iniziativa di avviare la chiusura della porta d’accesso alla stanza prima di sparare per tentare di abbattere o almeno rallentare il nostro gruppo il tempo necessario per intrappolarlo nel corridoio.
 
-“Al riparo!” ordino Kirk che per istinto si placcò contro le parete spingendo gli altri a imitarlo per evitare i colpi di laser del loro nemico.
 
Quest’azione del capitano spaziale permise agli altri di essere avvertiti in tempo e di non essere uccisi, nonché a Kalash’ar di avere la mira libera per colpire in piena testa il responsabile dell’attacco, ma gli fecce anche perdere alcune seconde preziose, e quando si misero di nuovo a correre, la porta si era già chiusa a più della metà.
 

-“NONONONO!!!” urlo allora l’Esploratore che, conscio che c’era qualcuno del gruppo abbastanza veloce per raggiungere la porta e passare sotto in tempo era proprio lui. Il giovane si mise allora a correre con tutte le sue forze, senza preoccuparsi minimamente degli altri. Quando arrivò ai tre quarti del percorso, e constatò che mancavano solo 30 centimetri di 
spazio libero, si decise di rischiare il tutto per il tutto e saltò, con la speranza che la forza motrice accumulata dalla sua accelerazione e la sua agilità gli sarebbero bastati per farcela. Però, quando fu in aria e la punta dei suoi diti stava per passare sotto la porta, sentì qualcuno afferrarlo alle gambe e tirarlo indietro. *Ma che…?!”* fu l’unica cosa alla quale il moccioso ebbe il tempo di pensare prima di essere lanciato in aria sui suoi altri compagni e vedere che era Osirius il responsabile. “Ma cosa ti prende coglione!” inizio ad insultare “Ce la potevo fare!”

 
-“Non fare lo scemo, saresti solo riuscito a farti tagliare in due!” urlo allora il zalgo verde mentre si precipito verso la porta della quale rimanevano ormai solo due centimetri di spazio libero. Senza perdere un minuto, il servo di Tyresius ci mise sotto le dite e mise tutta la sua forza per in un primo tempo a fermare la chiusura ma poi anche riaprirla nonostante la forza meccanica esercitata dall’ingegneria della base. L’impresa sembrava particolarmente difficile e dolorosa visto che delle ferite di Osirius iniziarono ad aprirsi e a sanguinare, ma alla fine quest’ultimo ebbe la meglio a forzare il meccanismo e riaprire la porta ad un metro e sessanta dal suolo “Adesso sbrigatevi prima che cambi idea sul vostro conto!” minacciò allora all’intenzione dei suoi ex-prigionieri.
 
Senza farselo ripetere due volte, tutti si misero a correre e a passare nell’apertura l’uno dopo l’altro fino a ad arrivare a Grosso che fu talmente lento che Kalash’ar lo afferrò e lo portò a mani nude nella stanza, appena due secondi prima che Osirius lasciasse presa sulla porta che si chiuse così velocemente e così violentemente che il suolo si spaccò e, con orrore di tutti i presente, alcuni pezzi caddero in un vuoto profondo, rivelando che la base si stava distruggendo più velocemente di quello che avevano pensato, e che dovevano raddoppiare i loro sforzi.
 
-“Merda!” si lasciò scappare involontariamente McCoy, prima di constatare che la stanza dov’erano somigliava molto alla stanza dove lui e gli altri avevano trovato le piccole metro che gli avevano permesso di scappare dallo xenomorfo – anche se era di dimensione molto più grande, nel senso che sembrava essere una vera e propria stazione centrale ma anche più rudimentale, come se fosse stato costruito in grande fretta – e dalla quale non potevano più scappare, era riempita di almeno un centinaio di uomini: “Siamo fottuti!!!”
 
Ma la sua più grande sorpresa, e a quella generale dei suoi compagni – i quali stavano già improvvisando come reagire e fare uno scontro (o nel caso di Derpy o di Medico, nascondersi il prima possibile dietro i altri), questi soldati non approfittarono della loro superiorità numerica per fargli fuori, ma si sbrigarono di entrare in questi piccole treni – i quali sembravano avere una capacita di cinquanta persone – per darsi alla fuga, incoraggiati dal fatto che i due o tre che provarono ad attaccare i fuggitivi furono subito messi fuori da qualche spari di Kalash’ar. Sfuggirono così in fretta che non presero neanche il tempo di chiudere le porte e lasciarono cadere dietro di loro i corpi dei loro compagni uccisi dai zalgo prima di scomparire a tutta velocità dentro i loro mezzi di transporto in un tunnel che sembrava salire.
 
-“Cosa è successo?! Dove vanno questi cordati!” inizio a lamentarsi il soldato che era l’unico ad essere stato veramente entusiasta all’idea di confrontarsi.
 
-“L’unico luogo dove possono andare” disse Batman che notò subito uno dei treni vuoti e non ancora utilizzati nel quale si precipito tirandosi dietro Zulu che era accanto a lui e incitando i altri a seguirlo “E faremmo meglio a seguirli il prima possibile!”
 
-“NEIN, Ich nein entrero nuovamento in kuesto mezzo di trazporto infernale!”
 
-“Perché, cosa c’è con questo treni?” s’interrogo Checov
 
-“Niente di particolare!” menti Kirk per non perdere tempo, prima di aggiungere all’intenzione del tedesco “Se lei vuole rimanere è la sua scelta, pero non credo che volete già entrare nell’inferno dove meritate di passare il vostro al-dilà.
 
-“Ehm…” esito Medico che alla fine disse “Beh, lo ammetto, meglio morire zubito zenza zoffrire di una krisi kardiaka piuttozto khe avere a subire una lenta agonia bruciato vivo!”
 
-“Mmmmph!” sembro negare il Pyro
 
-“Tanto dopo quello che avete fatto al nostro Virgilius abbiamo capito che eravate dei incapaci a fare funzionare i nostri apparecchi!” disse con disprezzo che senza chiedere l’avviso di nessuno si precipito sul sedile e aziono i motori “Adesso reggetevi forte che non mi fermo per ricuperarvi se cadete fuori dell’apparecchio!”
 
E all'istante in qui il zalgo fini la sua frase dimostro il desiderio di rispettare la sua promessa visto che tirò su una leva e che il treno comincia a partire a piena velocità, lasciando appena a Batman il tempo per chiedere la porta prima che qualcuno fosse portato via dalla corrente d’aria.
 
-“AAAAAARGH!” fecce allora Tavish che non aveva avuto il tempo di afferrare una barre e che nonostante era abituato alla velocità non si aspettava un accelerazione cosi brusca “Non potete andarci più piano?!”
 
-“Dipende” disse con cattiveria Kalash’ar che, non si era spostata di un solo millimetro come se le forze motrice non avessero effetti su di lei “Secondo lei possiamo percorrere in qualche minuti i 3000km di distanze che si separano dall’ascensore principale con un treno che va a 20km/h?”
 
-“Sarebbe matematicamente impossibile” inizio a riflettere Spock “Visto che la velocità dovrebbe teoricamente essere di…”
 
-“Voi primitivi siete ancora molto indietro tecnologicamente” interrompo subito Kalash’ar che non voleva ascoltare formule matematiche ma piuttosto andare dritto al punto “Gli servi dell’Ente Supremo costruiscono sotto la terra da millenni, e hanno elaborati dei sistemi molto veloci che permettono di percorrere in poco tempo delle distanze immense in tutta sicurezza per i passeggeri.”
 
-“Meglio cosi” fecce Camus “Se avessi la mia armatura e se non ci fossero stati i altri avrei potuto forse cavarmela da solo, ma visto che non cosi e che non abbiamo scelta fate andare questo veicolo a piena velocità, in modo tale che raggiungiamo la superficie il prima possibile e che posso andare avvertire il Grande Sacerdote!”
 
-“Non farti false idee” minaccio allora Osirius mentre tirava una leva che aumento la velocità del veicolo “Ormai ne sai troppo per permetterti di andare dove vuoi, appena saremmo scappati di questo mondo già condannato, te i altri ci accompagnerete sulla nostra astronave in attesa che Tyresius decida della vostra della vostra sorte”
 
-“In effetti mi sembrava strano che voi altri fosse diventati generosi nei nostri confronti salvandoci la pelle del vostro amico psicopatico!” si accontento di dire con disprezzo Mundy.
 
-“Cosa?!” fecce allora Camus “Come osate minacciare della sorte uno servitore di Atena e ostacolarlo nella sua missione! Adesso te la farò pagare!” disse mentre inizio a camminare verso il zalgo verde con la mano destra che iniziava a congelarsi.
 
Ma fecce appena un passo che dovette fermarsi: Certo la sua azione aveva sorpreso tutti, e aveva previsto il fatto che Kalash’ar si sarebbe intromesso in caso di ribellione, ma non avrebbe immaginato che il primo a mettersi sul suo cammino per bloccarlo sarebbe stato l’uomo vestito da pipistrello.
 
-“Cosa fai?! Lasciami passare o sarai il primo a subire la mia ira, nonostante che Ioria ti abbia definito come un nobile guerriero!”
 
-“Lascialo anche fare se vuole, Batman…” disse indifferente Osirius ad alta voce per farsi sentire “Tanto ho perso per sempre ogni sensazione di freddo.”
 
-“Cosa stai facendo tu!” rispose allora il giustiziere della notte a Camus ignorando la frase dello zalgo e i commenti dei altri (che andavano dalla disperazione di Derpy che non voleva vedere i suoi presunti amici litigarsi tra di loro alle risate di alcuni mercenari che avrebbero condiviso un pop-corn tra di loro se ne avessero avuto) “ Se lo attacchi adesso, non solo rischi di farti uccidere subito – e credimi questi due ne sono capaci, ma rischi anche di condannarci tutti e rendere la tua missione di cavaliere vana!”
 
-“E cosa dovrei fare allora?!” protesto Camus
 
-“Non ascoltarlo e combattere!” disse Soldato
 
-“NEIN, rinunzia e prezenta le tue zcuse kome un bravo ragazzo!” interrompo allora Medico che al contrario del suo collega americano non aveva ideali guerrieri e teneva alla propria vita
 
-“Per il momento niente”, sussurrò con una voce determinata Batman che, nonostante era meno forte fisicamente del suo interlocutore, approfittò della sorpresa provocata dalla sua risposta per farlo sedere “Delle volte è meglio aspettare, per meglio agire”. Questa frase fecce tacere il cavaliere dell’aquario che sembro perplesso: come aspettare poteva essere la soluzione a un situazione cosi disperata, soprattutto da parte di un individuo che – se aveva capito bene – combatteva i criminali per portare la giustizia? Eppure non poteva non ammettere che questa frase non era priva di senso.
 
-“Non, la pazienza non è una virtù di un vero un uomo! Un uomo deve agire senza pensare e AHIA!” inizio Soldato prima che Zulu, infastidito da quello imbecille, lo fecce tacere con un schiaffo in testa.
 
-“Grazie testa di limone!” complimento ingenuamente – senza rendersi conto che aveva detto qualcosa di razzista – Tavish Finnegan sinceramente compiaciuto di vedere il suo rivale umiliato della sorte.
 
Gli avvenimenti nonché la frase appena pronunciata dallo guercio scozzese fecce cadere un’atmosfera tesa e silenziosa, atmosfera resa ancora più pesante dal fatto che il piccolo treno nel quale erano stava attraversando un tunnel d’acciaio diventato all’improvviso buio. Però, non si poteva dire che la situazione fosse diventata più calma, visto che le regolare scosse provocate dalla distruzione del pianeta ricordava ai nostri compagni sempre più angosciati che la situazione era urgente e che sia le loro discussione che il loro silenzio non gli avrebbero permesso di cambiare il loro destino, che reggeva a un filo e dipendeva quasi completamente dalla fortuna.
Dopo qualche minuti, pero, una potente luce rossa penetro le finestre del veicolo. Il fatto di passare dal buio a una luminosità vivace non fu niente di sorprendente in sé, visto tutti vissero il trenino uscire dal tunnel per avviare un percorso “all’aria aperta” nella base. Quello che, invece, impressiono fortemente i fuggitivi, lasciandoli sbalorditi, fu la vista che ebbero: La stanza nella quale erano arrivati era un immensa grotta di diversi kilometri, dove si potevano osservare numerose piattaforme d’acciaio – sia  costruite accanto alle parete rocciose sia sospese in aria da una tecnologia anti-gravitazionale -  sulle quale si potevano vedere numerosi computer di analisi o arene di allenamento e, nel caso delle più grande di loro, diecine di veicoli di guerra – sia leggere che somigliavano a delle grande moto a quattro ruote lunghe di 2 metri e proviste di tetti e di mitragliatrice, sia pesanti come delle sorte di grandi carri armati a tre piani con dei cannoni talmente lunghi e larghi che potevano sicuramente colpire a più di cento chilometri di distanza – nonché delle centinai di buchi di tunnel con ferrovie elettromagnetiche che andavano in tutte le direzione, e – per la più grande sorpresa di tutti – perfino una grande statua di 8 metri, costruita interamente in oro su la cima di una colona rocciosa naturale e isolata, che rappresentava un vecchio uomo, grasso e con la barba corta, vestito da un armatura che somigliava molto a quella che alcuni dei nostri compagni avevano visto nel Virgilus e che se ne distingueva per alcune particolari come la presenza di una corona al posto del semplice elmo o il disegno, sul petto, di una torre in cima a una piramide.
 
I nostri compagni, impressionati dalle dimensione e dell’architettura del luogo, avrebbero avuto diecine di domande da fare. Come i uomini di Hy’ardolfius erano riusciti a costruire luoghi cosi imponente in tale profondità senza farsi notare dai indigeni, come e perché conquistare questo mondo e i altri, chi era l’uomo rappresentato in questa statua? Avrebbero anche potuto ammirare il luogo, che con il riflesso di luce rosso sulle parete secche creava un ambiente caloroso. Ma la situazione non gli permise né di chiedere delle risposte alle loro curiosità né trovare piacere alla scena che vedevano, visto la distruzione della base e del pianeta non poteva certo risparmiare questo posto: La luce rossa non era niente di meno che la lava che stava salendo o uscendo dalle parete, le scosse faceva cadere intere parete di roccia con le loro piattaforme e causavano grande perturbazione che disturbo sia le piattaforme fino ad allora sospese sia che altri treni – riempiti da passeggeri non altrettanto fortunati che i nostri compagni –che si precipitarono verso il loro fatale destino, come del resto della stessa statua che – per via delle alte temperatura – aveva iniziato già sciogliersi.
 
-“Non posso guardare”, fecce allora Derpy mentre si nascondo sotto la finestra per non vedere. Menomale per i suoi sentimenti, la sua paura mischiata alla sua tristezza furono tale che non si rese conta che il suo “migliore” amico della banda, il Pyro, sembrava per conto suo felicissimo di vedere il fuoco prendere controllo del luogo e i loro nemici bruciare vivi.
 
-“Poveri uomini” disse con la lacrima all’occhio Uhura
 
-“Poveri?! Vi ricordo che hanno tentato di ammazzarsi e di trasformarsi in bestie mostruose!” si arrabbio allora Conhager “Per quello che mi riguarda, sono ben lieto di vedere questi stronzi andare all’inferno!”
 
-“Come osate non mostrare neanche un minimo di compassione nei confronti di questi uomini?!” disse allora Kirk “Qualsiasi vita, anche dei nemici, merita almeno rispetto”
 
-“Forse perché io non sono un ipocrita come lei boy!” replico allora il texano “Al contrario di lei, non devo fare i conti con una confederazione che pretende portare discorsi di valori, io rischio ogni giorno mia vita contro dei robot senz’anima, e prima da pazzi scatenati senza morale! Il giorno dovrai metterti in prima linea contro un avversario tosto, scoprirai la rabbia e forse l’odio, non credo che avrai altrettanto compassione!”
 
-“Lei, che con i suoi colleghi si fa pagare per ammazzare delle persone, non avete nessuna morale da insegnare al nostro capitano!” si arrabbio Zulu che si mise tra il superiore e l’Ingegnere.
 
-“Mi stai provocando faccia di sushi?!” disse con un voce una voce minacciosa l’Ingegnere.
 
-“Zulu, tornate al vostro posto” ordino Kirk che aveva capii che la situazione stava degenerando un’altra volta, e voleva impedire a tutti i costi uno scontro come quello Camus avrebbe già fatto se non fosse stato fermato da Batman.
 
-“T’as entendu ton chef l’asiat? Retournes à ton siège et tais toi[1]” moco allora Spia che, nonostante non amava per niente il suo collega nano, non perdeva mai un occasione per dimostrare il suo disprezzo per i altri.
 
Zulu serro i pugni, avrebbe tanto voluto mostrare a questi uomini irrispettosi che non era un semplice ufficiale e, in generale, che i uomini di Starfleet erano capaci di contrattaccare. Ma era troppo intelligente e disciplinato per lasciarsi ai suoi primi istinti, e dunque si girò per tornare al suo posto. Pero, un scossa imprevista, molto forte, colpi direttamente il treno nel quale tutti erano e il pilota giapponese, che non riuscii ad afferrare qualcosa per non cadere, fu precipitato contro Conhager, il quale si arrabbio e lo respinge con forza - convinto che l’uomo che aveva appena insultato aveva tentato di rispondergli con i pugni.
 
-“Ah è così?! Vieni cui mascalzone!”
 
Il texano afferro il giapponese e si preparo a dargli un pugno, quando Kirk salto su di loro urlando “ATTENZIONE!!!”. Il mercenario, caduto a terra, si innervosii ancora di più, e provo a rimettersi in piede per dare una lezione a questi dannati uomini del futuro che avevano tradito la sua fiducia, ma appena ebbe il ginocchio a terra egli capi che il capitano Kirk non lo aveva respinto per attaccarlo, ma per mettere lui e Zulu al sicuro. In effetti, mentre stavano litigando, un altro treno – riempito da soldati di Hy’ardolfius – che iniziava a perdere della sua stabilità e minacciava de cadere nella lava, si era diretto verso il veicolo dei nostri compagni, colpendolo all’improvvisto di lato una prima volta (ed aveva provocato la perdita di equilibro di Zulu). Infatti, consapevoli che rischiavano di morire, i soldati della base avevano deciso di provare il tutto per il tutto e di prendere d’assedio il treno occupato dai loro ex-detenuti , e avevano aperto i fuoco con dei esplosivi che avrebbero potuto uccidere i nostri compagni.
 
Senza perdere tempo, Kalash’ar rompo un vetro e inizio a sparare contro i suoi nemici urlando “Osirius, metticela tutta!”
 
Il zalgo verde, che nel frattempo si rese conto che per via di questo attacco sorpreso il treno che guidava iniziava anch’esso a perdere della sua stabilità, preferii non prendere il rischio di cadere nel vuoto e prese la prima ferrovia che portava a un tunnel, ma cosi facendo fu costretto a mettersi di fronte al veicolo nemico – i quali ne approfittarono per evitare i colpi di Kalash’ar e insistere nell’attacco.
 
-“Certo che questi tizzi non si lasciano in pace!” commento McCoy
 
-“E se continuano cosi rischiano di ucciderci entrambi!” costato Camus
 
-“Non potremmo semplicemente fargli entrare?” chiese ingenuamente Derpy
 
-“NO!” urlo allora Kalash’ar al suo incontro mentre prese la decisione – pericolosa – di aprire una porta laterale per salire sul tetto e riprendere l’offensiva “Preferiamo morire che aiutare uno solo servo di questo maledetto Ente Supremo!”
 
La zalgo riprese dunque a sparare, ma non c’era niente da fare: il tunnel era cosi stretto e i veicoli cosi veloci che non riusciva a dare un colpo definitivo per fare fuori questi indesiderati seguaci. Anzi, l’impatto dei spari sembrava causare nuove scosse le quale minacciavano il tunnel stesso di crollare su tutti.
 
-“La tecnica di Kalash’ar non porta a niente!” fecce allora all’improvvisto il Soldato “Lasciate fare a me!”
A questo punto, e senza chiedere il parere di nessuno, il Soldato Doe si alzò e corse verso il fondo del treno, caricando il suo bazooka. Capendo subito l’intenzione dell’americano, i altri del gruppo tentarono di fermarlo urlandoli di smettere di fare l’imbecille. Batman provo anche a lanciargli un batarang per farlo cadere, ma la sua arma da lancio non colpi il bersaglio in tempo, e lo stesso mercenario americano, urlando “TANTO CHE CI SIAMO FACCIAMO ESPLODERE TUTTI MERDACCE DI MOLLUSCHI DI HY’ARDOLFIUS!!!”,sparo da una finestra con il suo bazooka sul treno dietro di lui, causando una esplosione terribile che creo un incendio nel tunnel e distrusse anche il fondo del loro proprio treno!
 
-“AAAAAAAHHH AIUTATEMI!” urlo allora il soldato che, caduto a colpa dell’esplosione che aveva causato al momento stesso in qui il treno era in accesa, minacciava di cadere nel vuoto a pena fatto e di essere precipitato nelle fiamme.
 
Ovviamente, Batman – spinto dal suo senso dell’onore che mai lasciare qualcuno morire se poteva intervenire – non esitò a usare il suo cavo per afferrare e tirare l’irresponsabile mercenario al sicuro, ma appena quest’ultimo fu alla sua portata lo prese dalla camicia e lo placco contro una parete, minacciandolo.
“COSA TI E’ PASSATO IN MENTE IDIOTA?!”
 
-“Cosa c’è?!” disse allora ingenuo l’americano “Dovevamo fare qualcosa e al contrario di voi tutti IO ho agito! IO ho fatto qualcosa!”
 
-“Agire non significa are in modo di uccidersi tutti cretino!” fecce allora la Spia che, se avesse potuto, avrebbe spostato Batman per picchiare a morte il suo collega.
 
Mentre i altri tentarono di calmare la situazione, Kalash’ar, che nel frattempo aveva avuto molta difficoltà a non cadere dal tetto dal treno e essere lasciata indietro dove non avrebbe avuto più scampo di fuga, non perse più tempo e, trasformando il suo braccio in una spada, taglio un buco nel tetto del veicolo per raggiungere subito i altri senza dovere rischiare di essere tagliata in pezzi dalle parete rocciose, prima di arrivare a canto a Chekov che sposto violentemente “Spostati primitvo se non vuoi essere ferito!”
 
-“E’ lei che rischia di ferirlo con queste maniere!” protesto McCoy “Quale è il vostro problema?! Abbiamo appena messo fuori i nostri assalitori e non dovrebbero esserci più nessuno rischio finché….”
 
-“A terra!” fecce allora la zalgo che senza ascoltare butto il dottore a terra per iniziare a sparare su quattro forme blu-trasparente che uscirono dal fumo dell’esplosione per entrare nel loro veicolo. Kalash’ar ne colpi uno che fu respinto indietro prima di diventare il corpo morto di un servo di Hy’ardolfius che scompari dietro le fiamme, mentre i tre altri arrivarono nel treno dove diventarono dei uomini in armatura pronti a combattere, cosa che il più robusto di loro fecce subito precipitandosi in direzione di Kalash’ar per avviare una lotta a mano.
 
-“E’ impossibile!” fecce Cohnager “Nessuno uomo può sopravvivere a una tale esplosione né saltando a questa velocià!”
 
-“I guerrieri dell’Ente Supremo non sono dei semplici essere umani!” fecce Osirius che lasciò il commando per andare aiutare la sua collega “E le loro armatura sono equipaggiate di acceleratori molecolari che gli permettono di accellerare i loro spostamenti e accedere a luoghi altrimenti impossibili da raggiungere. Adesso dovete prendere voi il commando del veicolo mentre ci occupiamo di questi maledetti!”
 
-“Cosa, ma non sappiamo come fare!” tento di avvertire Esploratore “L’ultima volta che ci abbiamo provato a guidare un tale veicolo ci siamo quasi rimasti!”
 
-“Forse sarà altrettanto difficile che l’astronave che abbiamo usato per scappare” disse allora Zulu che non esitò a correre e mettersi sul sedile precedentemente occupato da Osirius “Ma non mi arrendo!” e inizio a tirare la leva per accelerare ancora di più il veicolo.
 
Ma mentre il pilota giapponese, presto aiutato da Cekhov, e che i due zalgo erano occupati con un avversario particolarmente resistente, uno dei due altri guerrieri della base. Camus, sapendo che poteva intervenire, inizio a fare un gesto per preparare un attacco, ma si fecce notare da uno dei due altri guerrieri rimasti indietro che attivo nuovamente il teleportatore integrato alla sua armatura per arrivare di fronte al cavaliere che afferrò e che tento di pugnalare con un spada. Il servitore di Atena fu molto fortunato di essere abbastanza forte e veloce per riuscire a evitare in extremis un colpo che sarebbe stato fatale per chiunque altro, ma non lo fu abbastanza per contrattaccare visto che il suo avversario altrettanto allenato e che, per via dello spazio ristretto a disposizione e dell’impossibilità di concentrarsi, Camus si trattenò di usare i suoi poteri di paura di ferire involontariamente i altri membri del gruppo.
 
“O no, cosa posso fare io? Cosa posso fare?!” inizio a spaventarsi a voce alta Derpy, che senza farlo apposto attirò l’attenzione del terzo e ultimo intruso, che ben contento di vedere i avversari più tosti già occupati con i suoi compagni, si diresse verso la piccola pegasa con l’intento di farsi un bel mantello.
 
Derpy, che nonostante fosse considerata- a giusto titolo – come ingenua e maldestra, non era stupida e si rese ben conto della situazione, come si rese conto che non aveva nessuna via di scampo: il tetto del trono era troppo basso per permettergli di volare, non sarebbe riuscita a andare all’avanti del veicolo per via della lotta che coinvolgeva tutti i altri; inoltre, al contrario dei altri, non aveva nessuna capacità per resistere a uno scontro diretto. Per questo motivo, essa si mise a piangere quando vide che il suo futuro carnefice tiro fuori un ascia per dargli un colpo diretto. Quando vide che l’arma era sul punto di colpire, essa chiudo i occhi pregando la principessa Celestia di salvarla. E sembra che queste preghiere furono ascoltate visto che senti un potente rumore di metallo e che quando apri i occhi vide che, a salvarla era stato proprio il suo amico il Pyro, che appena aveva visto che la pony era in pericolo di vita, si era precipitato, rovesciando sia i propri compagni che l’avversario che stavano affrontando, per interrompere l’attacco grazie alla sua ascia. Senza aspettare che il suo rivale si riprese dell’effetto di sorpresa, il mercenario mascherato inizio a assegnarli dei colpi nella pancia, colpi che in sé non servirono a niente per il fatto che l’altro indossava un’armatura, ma che ebbe il merito di allontanarlo dalla sua piccola amica per avviare il duello.
 
-“Ey! Pensavo che Tyresius vi aveva chiesto di aiutarci!” urlò in direzione dei zalgo l’Esploratore che, insieme ai altri, tentava invano di neutralizzare l’uomo che aveva attaccato il cavaliere di Atena “ALLORA CHE CAZZO STATE A FARE!?”
 
-“UN SECONDO! ADESSO ARRIVIAMO!” urlò Osirius che, pur non apprezzando per niente come questo piccolo primitivo lo aveva chiamato, non poteva negare che lui e Kalash’ar avevano del male a abbattere questo servo di Hy’ardolfius particolarmente robusto. Cosi, preso di rabbia, si lascio penetrare la pancia dalla spada dell’altro pur di avvicinarsi il più possibile e afferrarne il braccio in modo tale che non si potesse più muovere, permettendo cosi alla sua compagna di infilare a sua volta il braccio-spada nel petto nemico, il quale nonostante l’ovvio dolore ebbe il riflesso di lasciare cadere la sua spada per liberare il suo braccio per respingere la zalgo.
 
Ma né i due zalgo né lui ebbero il tempo di proseguire lo scontro che il tunnel si allargo e che un altro treno ancora, riempito di una ventina di altri uomini di Hy’ardolfius, arrivo dietro di lui. Vedendo i servi del loro nemico, e senza prendere in considerazione il loro collega, questi nuovi arrivati iniziarono a sparare dei laser, distruggendo il suo corpo finche cadde morto a terra metre Osirius e Kalash’ar si misero un minuto al riparo.
 
-“Mi dispiace, primitivo, ma dobbiamo gestire un imprevisto urgente qui!” disse allora Osirius mentre lui e Kalash’ar iniziarono a respingere i nemici che avevano deciso di assediare il loro veicolo, sparandogli o, nel caso di coloro che tentavano di entrare aprendo la porta, facendoli cadere sulle ferrovie dove finirono –letteralmente per via della velocità alla quale venivano trascinati, a pezzi.
 
“E che cazzo!” si lamento allora Esploratore poco prima di essere propulsato all’estremità del veicolo dal suo avversario, rovesciando Zulu che, nella sua caduto, rompo la leva dei motori dell’apparecchio, rendendo il veicolo definitivamente fuori controllo.
 
-“Oh no! Dobbiamo uscire il prima possibile!” urlo allora spaventoso Zulu
 
-“Sarebbe con piacere!” disse allora Grosso che tentava in vano di mantenere fermo l’avversario “Ma prima noi occuparsi da questo rompi-scatole!”
 
-“Adesso lo faccio fuori!” minaccio allora Soldato mentre stava preparando nuovamente il suo bazooka
 
Senza commentare, Spock afferro l’americano per impedirgli di rischiare per una seconda volta la vita di tutto il gruppo, ma se la sua azione permise di evitare un’esplosione, essa lo tenne occupato e privo i compagni di uno dei loro più forti elementi contro il loro avversario.
 
-“BASTA CHE VI SBRIGATE! MEDICO; CARICAMI!!!”
 
-“Ci zto provando!” panico il tedesco mentre attivo il suo cosiddetto minigun che sparo un raggio roso in direzione del bolscevico “Ma non zarà pronto in tempo!”
 
-“Ma voi dello spazio non avete delle pistole fatte per queste situazione?!” minaccio lo cecchino che tentava in vano di colpire il suo avversario con il suo coltello lungo.
 
-“Non voglio rischiare di sparare sul vostro compagno!” disse McCoy
 
-“Chi se ne frega del russo, meglio perdere lui che tutti i altri!” protestò la Spia
 
Kirk tirò allora sua pistola faser che programmo sulla modalità paralizzante e la punto in un primo momento verso il nemico che il mercenario russo e Batman tentavano di contenere, ma al momento in qui stava per sparare, notò che nell’altra parte del treno il Pyro aveva perso il suo vantaggio ed era a terra alla merce del proprio rivale che voleva dare il colpo di grazia sotto i occhi spaventati di Derpy. Senza prendere il tempo di riflettere, il capitano dell’Enterprise decise di cambiare il suo bersaglio e colpi in pieno il secondo uomo di Hy’ardolfius, che fu respinto di qualche metri e abbastanza distratto per permettere al piromane di rialzarsi e di riprendere lo scontro con una carica infuriata.
Kirk non ebbe il tempo di essere soddisfatto di avere salvato la vita del mercenario e molto probabilmente della pegasa, visto che nel secondo dopo si prese un pugno da parte dell’immediato avversario che, approfittando dell’esitazione dei fuggitivi, era riuscito a liberarsi del Grosso che butto violentemente indietro prima di attaccare tutti i altri. In effetti, Kirk ebbe cosi male che crollo su se stesso e lascio cadere la sua arma, mentre i suoi uomini furono i prossimi ad essere picchiati.
Il militare della base sotterranea era pieno di rabbia: sapeva che non sarebbe sopravvissuto, visto che anche se avesse sconfitto tutti questi alleati di Tyresius non avrebbe avuto l’occasione di raggiungere la superficie, e di conseguenza aveva preso la decisione che – se non poteva sfuggire alla morta, allora nessuno lo avrebbe fatto. Dopo avere già respinto con violenza Batman, i mercenari e i ufficiali di Kirk, esso vide la luogotenente Uhura, che ai suoi occhi poteva essere una prima preda facile da uccidere, e afferro allora la donna alla gola con l’intento di rompergli il collo.
A salvare l’ufficiale fu Camus che, una volta il passaggio di nuovo liberato dai altri, si precipito verso l’essere che lo aveva attaccato e gli diede un potente colpo sul ginocchio prima di mettere le sue mane sull’elmo urlando “POLVERE DI DIAMANTE!”.
A quest’istante, l’elmo del cattivo – che sembro essere di una qualità inferiore a quella dei uomini che lo avevano attaccato prima di portarlo in questa maledetta base –  inizio a congelarsi, costringendo il suo proprietario, che aveva già perso della sua stabilità, a rilasciare la sua presa – che fu immediatamente presa in cura da McCoy – per liberarsi dal Cavaliere dell’Aquarius. Dopo un lotta intensa ma breva, il guerriero riuscì a afferrare il braccio di Camus e a buttarlo contro violentemente contro la parete che – sul colpo- si stacco del resto del treno. Arrabbiato contro questo blu che lo aveva distratto per due volte, l’uomo tento di uccidere il cavaliere buttando la sua testa contro la parete rocciosa con la speranza che la velocità del veicolo lo avrebbe decapitato, ma non prese in considerazione l’altro cavaliere, quello della notte, che compari dal nulla per darli un potente colpo di gamba sulla testa, facendo esplodere in mille pezzo l’elmo di metallo che era stato congelato.
Mentre quest’avversario urlava di dolore per via di un pezzo di metallo entrato nel suo occhio e che Batman salvo aiuto a Camus di cadere sulle ferrovie dove sarebbe morto, l’altro, che aveva tentato di uccidere la pegasa, stava lottando alla ascia con il Pyro.
 
-“Fate attenzione Signore Pyro!” tento di incoraggiare la pegasa
 
-“Mmf?” fecce distratto il piromane che si giro per vedere la sua amica prima di prendersi un colpo pugno che lo respinge mentre il suo avversario gli strappo la sua ascia che butto nel vuoto.
 
-*O no, ho ancora fatto una errore!* pensò allora Derpy arrabbiata su se stessa.
 
L’uomo, pensando allora avere disarmato il psicopatico mascherato, alzo nuovamente la sua arma per abbatterla. Ma il Pyro aveva più di un trucco nella sua manica, e afferro il suo lancia fiamma che aveva lasciato accanto a sé e inizio a sparare un inferno di fiamme in direzione del suo nemico. Quest’ultimo urlo di dolore, ma non fu direttamente ferito per via che aveva un armatura visibilmente adatta per resistere alle  alte temperature. Nonostante non era dunque in pericolo di vita, non poteva continuare a combattere in queste condizione di afferrò con la sua mano il canone del lancia-fiamma con l’intento di fermare le fiamme e forse disarmare nuovamente il suo rivale. Ma lì commise un grande errore, visto che il Pyro, piuttosto che lasciarsi prendere dalla sorpresa, prema su un piccolo pulsante per fermare le fiamme ma comprimere in modo veloce l’aria contenuta, propulsando violentemente il nemico fuori dal veicolo dove scompari nelle fiamme.
 
-“MRRRPFH!!” fecce allora soddisfatto il mercenario mentre alzo il suo lancia-fiamme sopra di lui come segno di vittoria
 
-“Attenzione!” fecce allora Derpy che, uscita dalla sua paura, aveva aperto le sue ali per precipitarsi e spingere il mercenario a terra prima che esso si prendesse un pesante pezzo di parete metallica che andò a raggiungere l’uomo che aveva appena sconfitto. Infatti, mentre il Pyro stava festeggiando la sua vittoria, l’altro uomo di Hy’ardolfius – reso guercio – aveva strappato l’ultima porta rimasta intatta e aveva tentato di lanciarla sui i suoi avversari, almeno per respingerli il tempo necessario di strapparsi il pezzo che aveva nell’occhio e riprendere lo scontro, e riuscii nel suo scopo visto che i altri si erano allontanati e che – ricuperato tutte le sue facoltà, tirò fuori un coltello laser che aveva nascosto nella sua armatura. Conscio che era la sua occasione perfetta per fare fuori almeno uno di questi maledetti fuggitivi, egli si mise a correre per attaccare, e , senza sorprese, carico verso Batman e Camus, che erano stati i suoi due avversari più resistenti e che al momento si stavano soltanto rimettendo in piede dal precedente colpo.
 
Il giustiziere e il servitore di Atena si misero subito in posizione di difesa, ma non fu necessario: poche secondo prima dell’impatto, un raggio rosso colpì in piena testa l’uomo e quest’ultimo inizio ad urlare di dolore mentre inizio a prendere fuoco. Dopo solo qualche secondo, egli e la sua armatura scomparì totalmente senza neanche lasciare cenere.
 
-“Hehe…” si mise a ridere il Cecchino, attraendo l’attenzione di tutti che notarono che nella sua mano reggeva la pistola-faser che Kirk aveva lasciato cadere e che aveva programmato sulla modalità Disintegrazione “…headshot”.
 
Fu a questo momento che il treno, fatto in mille pezzi, entro in una grandissima sala che somigliava tantissimo a una stazione. Non bisognava essere un genio per capire che erano finalmente arrivati a destinazione, ma anche per vedere che c’era un grosso problema: a circa 2 km davanti loro, la ferrovia si chiudeva di fronte a un muro di roccia, e alla velocità con la quale il loro treno – già danneggiato in modo irrimediabile –  si muoveva non era difficile immaginare che nel migliore dei casi sarebbero tutti morti sul colpo in una potente esplosione.
 
-“NON BENE AFFATTO!!!” urlo allora il Grosso
 
-“Saltate!” fecce allora Osirius, mentre tento di respingere l’ultimo dei occupanti dell’altro treno rimasto in vita e che tentava di entrare nel loro veicolo.
 
-“Cosa, ma siete pazzo?!” fecce allora McCoy “A questa velocità rischiamo di lasciarsi la vita!”
 
-“Fate come me!” fecce Kalash’ar che salto mettendosi come una palla come fanno le persone quando saltano nelle piscine, con la testa tra le gambe, in accanto alla ferrovia dove il suolo era coperto era coperto da un pavimento d’acciaio liscio che sembrava meno duro ma soprattutto meno irregolare (e quindi più pericoloso) della suolo roccioso naturale.
 
-“MMMF!” fecce allora ridendo il Pyro, che vedendo il fuoco che aveva già invaso la stanza, non poté trattenersi dalla gioia e segui la zalgo. Prima di urlare di dolore dopo l’atterraggio che non gli causò danni seri ma comunque un brutto colpo alla schiena che avrebbe lasciato una marchia.
 
-“Signore Pyro, aspettatemi!” fecce allora Derpy che salto anche lei del treno, ma al contrario dei due predecessori, non si fecce male cadendo a terra visto che inizio a volare.
 
-“Non penso che ci sia scelta, signore McCoy, fate attenzione!” disse Kirk che prese il suo coraggio a due mani e salto.
 
L’uno dopo l’altro, tutti saltarono fuori dal veicolo (o, nel caso del Medico, buttato fuori dal Grosso che lo afferrò insieme alla sua arma e salto in modo da proteggerlo) al punto che alla fine rimasero solo Checkov, Zulu e Osirius.
 
-“Sei pronto?” chiese il pilota giapponese al suo amico russo
 
-“Tanto non c’è scelta” rispose il giovane.
 
-“Bene, a tre! Uno… Due…”
 
Ma prima che la terza cifra fu pronunciata, Checkov si prese un colpo di gamba nella schiena e fu buttato violentemente fuori dal metro, che al contrario dei altri non aveva potuto calcolare il suo atterraggio e cado a terra sulla sua testa.
Zulu, spaventato per la salute del suo amico, non si giro per vedere la causa di quest’incidente e si rese conto che il responsabile era stato l’ultimo uomo di Hy’ardolfius, che era riuscito a fare cadere Osirius nonostante il fatto che quest’ultimo gli aveva strappato una parte dell’armatura –  e buttare giù Checkov prima di prendere un grosso coltello che voleva usare per far fuori lo stesso Zulu. Ma prima che questo uomo privo di empatia nei confronti dei fuggitivi poté colpire il pilota dell’Enterprise, egli fu colpito da Osirius che lo fecce cadere. Subito dopo, il zalgo verde afferro Zulu, che era ancora un po’ sotto shock, e lo lancio fuori dal treno  per metterlo al sicuro prima dell’impatto, prima di prepararsi a uscire a sua volta. Ma al momento del suo salto, Osirius fu afferrato al piede dal suo avversario, il quale era deciso di lottare fino allo fine.
 
-“Desideri così tanto a morire?!” urlo arrabbiato il zalgo verde che si libero dal suo nemico prima di respingerlo con un calcio in pieno petto “Allora permettimi di aiutarti!”. Notando che il guerriero di Hy’ardolfius aveva tentato di ucciderlo pugnalandolo alle spalle con il suo coltello, il zalgo tiro fuori dalla sua stessa carne l’arma bianca e afferrò il suo rivale alla gola per immobilizzarlo. L’uomo inizio a dibattere tutti i suoi membri di liberarsi a sua volta, ma fu tutto vanno: Osirius gli pianto violentemente il coltello nella sua mano destra e nel panello di controllo del treno, e gli rompo il braccio sinistra per impedirgli di scappare.
“Salutami il tuo Ente Supremo da parte mia!”
 
L’uomo, piangendo di dolore, tentò di trovare una soluzione, ma non poteva allontanarsi per il fatto che la sua mano era ormai attaccata e che non poteva strapparne il coltello, e mentre Osirius si mise a correre per saltare fuori dal veicolo, il servo di Hy’ardolfius inizio ad urlare di paura e ebbe solo il tempo girare la sua testa per vedere la parete rocciosa prima di morire sul colpo nella potente esplosione che segui l’impatto.
 
Un po’ più lontano, i vari fuggitivi si stavano rialzando.
 
-“Ahia” fecce Kirk mentre notò che il suo t-shirt si era distrutto e che aveva qualche ferite superficiale sul corpo “Siete tutti a posto?”
 
-“Ah shit!” fecce allora Esploratore “Le mie cuffie sono fottute! Come farò adesso a ascoltare qualcosa di fico mentre faccio finta di ascoltare il soldato?!”
 
-“McCoy!” urlo allora disperato Zulu che, appena buttato da Osirius, si era precipitato verso il suo amico russo “Venite subito cui, Checkov è inconsciente!”
 
Sentendo il richiamo del suo collega e preoccupandosi immediatamente per la saluta del giovane pilota, il dottore dell’Enterprise tento di correre il più velocemente possibile nonostante un forte dolore nella coscia sinistra e quando arrivo inizio subito a analizzare la situazione di Checkov: Quest’ultimo aveva una brutta ferita sul cranio, sopra l’occhio di sinistra. Come un professionale, McCoy tirò allora fuori dalla sua bora un piccolo apparecchio che gli permetteva di vedere i danni interni.
 
-“E’ grave?” disse allora preoccupatissima Uhura che, insieme ai altri ufficiali di Starfleet era arrivata sul posto
 
-“Abbastanza” rispose con un voce pessimistica Leonard McCoy “Il suo cervello non è stato ferito, quindi non ci sono rischi né di morte imminente né di amnesia, ma avrebbe comunque bisogno di cure urgente, anche perché gli ci sono rotte tre costole e che se non facciamo niente rischiano di riformarsi male e causare un emorragia interna sul lungo termine. Menomale che ho il mio materiale su di me, con un po’ di concentrazione potrei rimetterlo in piedi in una ventina di minuti…”
 
Il dottore tiro allora fuori della sua borsa lo stesso apparecchio che aveva utilizzato per curare la ferita di Batman, ma fu interrotto da un potente rumore di sparo e un urlo agonizzante. Tutti allora si girarono e videro, dietro il fumo nero che usciva di una crepe, un uomo di Hy’ardolfius, che qualche secondo fa gli prendeva di mira, agonizzare, prima di prendersi un secondo colpo che lo fecce fuori definitivamente.
 
-“Non c’è tempo per curare il vostro amico adesso” fecce Kalashar mentre guardo attorno a lei e abbatto un'altra serva di Hy’ardolfius che stava tentando di sfuggire prima di girarsi e indicare un muro riempito di immensi cilindri di acciaio, costruito perfettamente al centro della stanza, che scomparivano nel soffitto roccioso “Gli ascensori sono laggiù e alcuni sembrano ancora operativi, se tenete alla vita del vostro compagno, vi consiglio di sbrigarsi”.
 
Capendo che la zalgo aveva ragione, e che ogni singolo minuto era importante, Spock prese sulle sue spalle il povero Checkov e, mostrando l’esempio, inizio a correre. Vedendolo, tutti lo seguirono e iniziarono il loro difficile percorso per scappare: gli ascensori erano a 500 metri di fronte a loro, ma dovevano evitare le fiamme che uscivano dalle crepe – le quale non smettevano di moltiplicarsi e di ingrandirsi – alle esplosione di alcuni barili o veicoli per via del calore sempre più insostenibile, nonché di qualche superstiti della base che, come loro, tentavano di raggiungere i ascensori ma non esitavano a sparare su i nostri amici. Se nella maggiore parte dei casi Kalash’ar li faceva fuori prima che essi si fecero troppo pericolosi, per due o tre volte l’uno di questi nemici particolari riuscirono a avvicinarsi un po’ dei membri del gruppo.
 
“EEYY! COSA TU PENSARE FARE?!” urlo il Grosso mentre un soldato, che non aveva visto per via del fumo, gli afferrò il suo minigun “NON TOCCARE SACHA!!!!” cosi il russo prese colui che aveva osato toccare la sua arma lo butto a terra “HAI CAPITO?!” disse violentemente dando un calcio, ma alla sua sorpresa il suo colpo provoco il crollo del suolo, visibilmente già fortemente indebolito dalle scosse sempre più forte, dove il tizio cado per mai più ricomparire. Il colosso sovietico ebbe solo il tempo di levare il suo piede prima che una colonna di fiamme uscisse dal buco che aveva appena creato “AAAH, Mio piede è quasi rimasto?! Dove l’ascensore?! non vedo niente per via del fumo!”
 
-“Non lo so, ma piacerebbe saperlo!” fecce Cecchino che approfitto del fatto che non aveva ancora mollato la pistola di Kirk per sparare su tutti i uomini di Hy’ardolfius che poteva vedere “Comincio a sentirmi male…kof kof!” inizio a tossicare
 
In effetti, il fumo nero che non smetteva di farsi più importante, e il calore provocato sia dalle fiamme sia della lava che iniziava lentamente a invadere i piani inferiori della stanza, la quale era certamente immensa ma non all’aria aperta, avevano trasformato il luogo in un immenso forno che iniziava a fare cadere quasi tutti i presenti nel coma. Gli unici a non subire nessuno tipo di danni, almeno per il momento, erano i due zalgo, il Piromane che con la sua maschera antigas e i suoi vestiti non infiammabili era perfettamente protetto e che stava ridendo gioiosamente come un bambino il giorno del suo compleanno, e Spock che era cresciuto su un pianeta con le temperature medie altissime.
 
-“Kof Kof! Raggruppiamoci tutti attorno a questa statua Kof Kof!!!” fecce Kirk avvicinandosi per primo, prima di essere raggiunto dai altri, da un’altra statua, fatta questa volta di cristallo, che nonostante a fessurarsi per via della pressione del calore, era ben riconoscibile e rappresentava esattamente lo stesso uomo che quello in oro che avevano visto prima. “E voi ridatemi questo prima che lo sovracaricate!” si arrabbio finalmente il capitano riprendendo la sua pistola-faser dalla mano dello Cecchino che gli aveva rubato, anche se lo aveva usato per salvare la vita del gruppo.
 
-“EY, Ma lo sapevo usare al contrario del mio giovane coglione di collega!” protesto l’australiano insultando l’Esploratore.
 
-*Ancora lui?* penso Conhager notando la scultura di cristallo*Chiunque sia deve essere molto importante per avere diritto a almeno due statue di lusso in nientemeno che un complesso militare a quasi il centro di un pianeta!*
 
-“Non rallentate vermi!” si fecce un po’ lontana la voce di Osirius “Dovete brigarci!”
 
-“Dove siete?!” urlo L’Esploratore che era l’unico, insieme a due zalgo, ad essere riuscito a raggiungere gli ascensori e trovarne uno ancora vuoto e che poteva essere utilizzato “Questi due scemi di servi di Tyresius mi impediscono di andarmene via senza di voi e non voglio morire qui per colpa vostra!”
 
“SIAMO PERSI!” fecce il Demolitore, “SIAMO PERSI E MORIREMO COTTO COME UN HAGGIS! Non… non c’è la faremmo….compatriotta aiutami” e crollo nelle brace di Scott
 
-“Vado un momento volare sopra di voi, forse cosi riesco a ritrovare dove dobbiamo andare” disse Derpy che desiderava dare uno zoccolo per aiutare i suoi amici
 
-“NO” interrompo allora Scott mentre di sforzo di mantenere in piede l’ubriaco “Se voli sopra, rischi di entrare direttamente a contato con il fumo e di perdere conoscenza, e se cadi rischiamo di non ritrovati più!”
 
-“Ma…” fecce Derpy
 
-“I ascensori sono da questa parte” fecce Batman che attivo la visione a raggi x che aveva nella sua maschera e che riuscì a vedere il resto del percorso “Manca davvero poco, ma con questo fuoco i più deboli di noi rischiano di non farcela!”
 
-“Ho un idea!” fecce Camus “Tutti dietro di me, subito!”
 
Nessuno capi bene il perché di questa richiesta, ma dato che nessuno altro aveva proposto altre idee, tutti accettarono e si misero dietro il cavaliere dell’Aquario e, dopo che perfino il Pyro, che fino ad adesso aveva ballato accanto alle fiamme, fu tirato da Derpy, non fu più davanti a Camus, quest’ultimo si concentro con tutte le sue forze nonostante le scosse e il fatto che interi pezzi di roccia iniziavano a cadere del soffitto a piena velocità accanto a loro.
 
-“Ehm, il greco? Qualsiasi cosa hai in mente, sbrigati!” fecce la Spia che cominciava a sentire che il suolo sotto di lui iniziava a sgretolarsi e che rischiava di crollare su se stesso.
 
Camus continuo a concentrarsi, e alcuni dei suoi compagni è più attenti notarono che dell’aria e il sudo del suo corpo andavano a concentrarsi nelle sue mane, e continuo cosi per circa un minuto, minuto che nella situazione attuale sembro essere un eternità.
 
-“SBRIGATEVI!!!” urlo allora Conhager
 
-“AURORA EXECUTION!” urlo allora Camus che ricreo la stessa esplosione di ghiaccio che aveva utilizzato per congelare i altri fuggitivi durante il loro primo incontro. Dopo essere stati brevemente accecati dalla luce bianca e ed essersi messi a terra per evitare i pezzi della statua di cristallo che era esplosa in seguito a un velocissimo e importantissimo cambiamento di temperatura, coloro che erano dietro di lui costatarono che, grazie alla sua iniziativa, Camus era riuscito a spegnere il fuoco e creare un passaggio sicuro fino ai ascensori dove il giovane mercenario e i due Zalgo li stavano aspettando. “Ho concentrato un massimo di ossigeno alla mia portata per creare del giaccio al zero assoluto, però il calore è troppo forte e non ci vorrà molto prima che il fuoco riprenda il sopravvento, e non ho né i mezzi né la forza di rifare il mio attacco, adesso andiamo!”
 
Senza perdere più nessuno minuto, tutti iniziarono a correre in direzione dell’ascensore.
 
-“FINALMENTE!” fecce allora felicissimo Esploratore che si precipitò dentro l’ascensore “ADESSO ANDIAMO!”
 
-“LASCIATEMI ENTRARE!” fecce allora Grosso
 
-“C’è posto per tutti!” fecce allora McCoy “Adesso fate entrare Spock e Checkhov per primi!” concludo allora con il suo spirito di medico.
 
Ma al contrario dell’ascensore dentro il Virgilius, quello li era molto largo, e i Zalgo sapevano che ci sarebbe stato ancora spazio anche con tutti i fuggitivi all’interno, e fu per questo motivi che, presi dalla rabbia, Kalash’ar e Osirius fecero entrare tutti i umani e la pegasa senza nessuna delicatezza e, appena fatto, entrarono alla loro volta prima di chiudere violentemente la porta e dare un pugno sul pulsante per fare salire la cabina ad alta velocità.
 
-“Mi viene mal di pancia!” disse Spia che non era abituato a un tale cambiamento di velocità.
 
-“Meglio un male di pancia che quello che vedo!” disse allora Zulu che, constatando che il suolo dell’ascensore era trasparente, vide che mentre loro salivano a piena velocità, la sala era stata completamente distrutta, con tutti i veicoli che cadevano nella lava. A colpa di questo ci fu una potente esplosione e le fiamme che ne seguirono iniziarono a entrare a tutta velocita  nel tubo andavano i ascensori “Anzi, se possiamo accelerare, sarebbe meglio!”
 
-“Siamo al massimo, non possiamo andare più velocemente.” Disse Osirius
 
-“Ne siete certi?!” s’interrogo a voce alta Spia, nonostante si sentiva male, costatando che ogni volta che le fiamme arrivavano a un piano appena attraversato dall’ascensore esse provocavano delle nuove esplosione sempre più potente che alimentavano ancora di più le fiamme che si riavvicinano sempre di più di loro.
 
-“Sicuro” disse Kalash’ar, “Pero, adesso che ci penso…”
 
-“Una soluzione accelerare!” disse precipitosamente con gioia l’Esploratore
 
-“No, anzi, visto che non possiamo permettersi di fermarsi e che siamo già al massimo, rischiamo di schiacciarsi direttamente sul soffitto roccioso quando arriveremmo alla superficie” fecce Kalash’ar
 
-“Quanto tempo abbiamo ancora prima che ci investiamo e che moriamo sul colpo?” chiedo allora Spia rassegnato
 
-“Circa tre minuti” fecce Osirius che tento di ironizzare “Ve l’avevo detto che questo ascensore era veloce”
 
-“Ti pareva…” sospiro Spia mentre tento di accendersi una sigarette “Signori, ci vediamo in inferno!”
 
“NO!” urlo Doe che si mise a quattro zampe per urlare…sull’ascensore “Tu, carcassa di metallo brutto che non ci sei, rallenti, e voi dannate fiamme smettetela di seguirsi!”
 
-“Anche se aveste la capacità di parlare con le fiamme e che esse si fermarono” spiego Spock che non riusciva a capire come un essere vivente dotato a priori di ragione poteva avere un comportamento altrettanto illogico “Ormai la struttura della base è troppo debole, quindi se rallentiamo rischiamo di perdere della forza motrice fino a fermarsi totalmente e cadere nel vuoto.”
 
-“In altre parole, siamo comunque morti.” disse Esploratore per spiegare al soldato americano che non aveva capito prima di mettersi a piangere.
 
-“Damnit!” fecce allora Doe
 
-“Oh no, ma io non voglio finire come un fritella!” disse spaventata Derpy
 
-“MMmmm, frittella…” disse il Demolitore felice mentre si risveglio “Sognavo di dovevamo scappare adi una base al centro della terra e che rischiavamo di morir…..aspettate, non era un sogno?! AAAAHHHH I DON’T WANT TO DIE HELP; HEEEEELP!!!” iniziò allora come un impazzito facendo cadere il povero Scott e costringendo i altri a intervenire per fermarlo
 
-*Se un secondo prima dell’impatto non abbiamo trovato una soluzione, giuro che strangolo quest’idiota* pensò Scott che iniziava davvero ad essere infastidito dal suo connazionale guercio.
 
-“Smettetela brutti primitivi immaturi!” urlo Osirius “Capitano Kirk, la vostra pistola faser ”
 
-“Si, ma..” iniziò a rispondere il capitano dell’Enterprise, ma non ebbe il tempo di chiudere la sua frase che già lo zalgo gli rubo la sua pistola-faser e, mentre il Cecchino iniziava a ridere per il fatto che Kirk subiva la stessa cosa che gli aveva fatto poco prima, inizio a sparare un potente raggio verde alla potenza massimale fino a fare un grande buco, delimitato da un contorno di metallo rosso bollente
 
-“Grazie” disse allora Osirius che lancio la pistola a Kirk mentre Kalash’ar entro nel buco per salire sopra l’ascensore e sparare da lontano direttamente sulla roccia che costituiva la crosta terrestre, in modo tale di provare a creare un passaggio libero e di uscire direttamente alla superficie e evitare cosi al gruppo di morire schiacciati.
 
-“Merda!” fecce allora Kirk controllando la sua arma
 
-“Cosa c’è?” chiese curioso Batman
 
-“Il mio faser è sovracaricato” inizio a spiegare Kirk “Vedete, di abitudine lo usiamo sempre in modalità semplice come Paralizzante, che sulla scala di energia utilizzata che va fino a dieci non supera mai il sesto livello. Al contrario, negli ultimi minuti questa pistola è stata costantemente utilizzato al livello 10 per Disintegrazione, e ciò ha riscaldato tantissimo la carica elettromagnetica che uso. In generale, non è un problema perché ne ho altre di ricambio, ma sul momento non né ho e se insisto nell’utilizzare la mia pistola rischia di diventare instabile e esplodere…”
 
-“Certo che voi siete pazzi di avere delle arme così pericolose con voi!” fecce Soldato che era messo per parlare visto che aveva un bazooka e che aveva letteralmente una cintura di granate addosso.
 
-“Ehm, tutto kuesto è appazzionante ma… ZIGNORA KALAZH’AR ZBRIGATEVI!”
 
Kalash’ar, nel frattempo, continuava a sparare con il suo braccio laser, ma non otteneva nessuno risultato concreto. Certo, vedeva che la roccia era stata resa fragile, ma per un motivo o un altro non si rompeva. E i urli di paura sempre più forti dei maledetti primitivi che era stata costretta a salvare la innervosivano sempre di più. Fu per questo motivo che qualche secondo prima dell’impatto, perdendo la sua pazienza, decise allora di saltare con tutte le sue forze e, una volta in aria, trasformo le sue gambe in sorte di propulsori e inizio a muoversi ancora più velocemente dell’ascensore e, in circa 5 secondi, attraverso i ultimi cinque chilometri rimasto da percorrere e, trasformando il suo braccio sinistro in questo grande pugno d’acciaio che aveva già utilizzato in passato, diede un potente colpo alla superficie, creando allora un immenso cratere largo cinque volte l’ascensore, permettendo finalmente ai nostri compagni di vedere l’aria aperta.
 
-“Finalmente, la superficie!” fecce Uhura vedendo che tra poco sarebbero finalmente fuori dalla base.
 
-“Ma…” penso Derpy “”Se niente ci rallenta o ci ferma, e alla velocità che siamo, non è che saremmo spedito in aria?”
 
Sorpresi dalla ragionamento piuttosto logico della piccola pegasa che avevano fino ad adesso considerato come una piccola creatura gentile ma sprovvista di intelligenza, nessuno ebbe il tempo di rispondere o cercare una soluzione che, effettivamente, con il fatto che andavano a circa 200km/h, e che un ulteriore esplosione sotto di loro creo un ulteriore effetto di propulsione, ecco l’ascensore dentro il quale erano espulso dalla terra e sali fino a circa duecento metri di altitudine fino a rallentare e cadere nel vuoto.
 
-“Perfetto, ho sempre preferito morire schiattato sulla terra che schiattate sotto terra, ma preferirei NON MORIRE!!!” insulto la Spia
 
-“HO UN IDEA!” fecce Soldato “Facciamo uscire Derpy, afferiamo il suoi zoccoli e lei ci porta tutti via!”
 
-“COSA?!” fecce la piccola pegasa “Ma siete impazzito?! Non è che non lo vorrei fare ma non ci arriverei mai!”
 
-“Non devi avere paura, ragazzo…ehm…ragazza!” fecce Soldato “Chiunque abbia dentro di sé il coraggio può fare l’impossibile! Allora adesso vola e portaci via”
 
-“No, proprio non c’è la faccio!” tento di giustificarsi la pegasa “Se già il più piccolo di voi pesa il doppio di me, come faccio a portarvi tutti?!”
 
“MA ALLORA SEI INUTILE!” insulto Soldato “Vabbè ho capito, adesso urlerò di paura come quando ho urlato all’occasione della visita del presidente sovietico Krusciov negli Stati Uniti…AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!!!”
 
Mentre tutti si sbattevano contro le parete, e che alcuni urlavano di disperazione impedendo altri di pensare per cercare una soluzione, la cabina dell’ascensore fu all’improvvista fermata da un forte impatto – che rompo i vetri e fecce mancare di poco il corpo di Checkov di cadere nel vuoto se non ci fosse stato Scott per afferrarlo – a solo una ventina di metri prima di esplodere sulla superficie. Dopo essersi sbattuto la testa contro la parete che gli lascio un piccola ferita sul fronte, Uhura guardo e vide che era stata Kalash’ar, tornata in tempo, per fermare la loro caduta e deporgli con più calma a terra, prima di strappare letteralmente la porta d’acciaio e, mentre i altri uscivano un po’ con di difficoltà attivo un telecomando.
 
-“Oh no” fecce Camus quando vide lo stato del pianeta sul quale si trovavano. Erano usciti una collina sopra un immensa valle, forse una volta lussuriosa e piena di vita, che ormai era diventato un vero inferno: quello che dovevano essere fiumi splendidi che percorrevano stese di terra ormai carbonizzate e sterile a vita erano ormai ridotto a putride maree acide e bollente, da lontano si poteva vedere interi e vastissimi ettari di foreste prendere fuoco creando un incendio che nonostante la distanza faceva sentire il suo calore e il suo odore di legno e di carne bruciato ai nostri compagni mentre migliaia di uccelli e altre specie sconosciute volanti, consci dall’imminente pericolo ma incapace di trovarsi un rifugio sicuro, volavano in modo caotico in un cielo ormai interamente rosso sangue, animato da palle di lave che uscivano dal suolo prima di schiattarsi come piccole meteorite sulla superficie sulla quale immense crateri di fuoco iniziarono a formarsi. Benché aveva capito che questo pianeta non era la sua Terra, il fatto di vedere la maniera con la quale, in un po’ meno di un ora, era stata completamente distrutta e che i esseri viventi che la abitavano erano condannati lo mise in uno stato di ansia con un sentimento di incapacità che non aveva più conosciuto da anni.

-“MMMMMFMMMM!!!” fecce il Pyro felice
 
-“Come fa il vostro amico ad essere felice?!” fecce Camus, arrabbiato dalla reazione del piromane che era all’opposto della sua, afferro il mercenario che nonostante tutto continuava a ridere.
 
-“Che te ne importa?!” fecce allora Osirius che arrivo all’improvviso insieme a Kalash’ar per costringere il cavaliere dell’aquario a rilasciare il mercenario prima di indicare un'altra collina, a circa solo 500 metri, una piccola distanza in sé ma resa più difficile dalla necessità di scendere, attraversare l’ormai valle della morte pima di risalire. “Tra pochi minuti una delle nostre astronave arriverà su questa collina. Appena sarà li entrateci e rimaneteci fermi!”
 
-“Ma Perkhé non lo fatte atterrare dove ziamo adezzo?” chiedo il Medico al quale l’idea di dovere camminare in mezzo a un terreno instabile suscettibile di esplodere sotto lui.
 
-“La collina sulla quale è troppo instabile, infatti adesso mettetevi in marcia!” ordinò Kalash’ar obbligando i altri a muoversi, e per chi non si metteva in moto – come lo stesso Medico – era spinto indietro per farlo cadere e rotolare sulla pente della collina e scendere più velocemente.
 
-“Ma l’ufficiale Checkov a bisogno di aiuto!” tento prostestare McCoy
 
-“Allora se c’è ancora da qualcosa da fare per lui lo curerete sull’astronave” fecce Kalash’ar che lo prese per fargli la stessa sorte del Medico.
 
-“E il signore Tyresius?!” chiese Derpy che, nonostante non lo apprezzava per ovvi motivi, era talmente pacifica e ben intenzionata che sperava che l’Ammiraglio tornasse.
 
-“L’Ammiraglio sa cosa farà, non dobbiamo aspettarlo!” disse Kalash’ar
 
Non ci volle molto a nessuno a scendere la collina, ma appena furono scesi che già ci furono delle differenze di reazione tra i vari membri del gruppo: mentre i mercenari e Derpy non ebbero nessuna esitazione a correre nella direzione dell’astronave che iniziava a farsi vedere nel fumo nero, ma, al contrario, Camus si fermo e tento di tentare i suoi poteri per tentare di congelare il fuoco.
 
-“Cosa stai facendo primitivo?!” Fecce Osirius
 
-“Andatevene se lo volete, ma personalmente mi rifiuto di lasciare questo mondo scomparire della sorte! Se resisto abbastanza tempo e che mi concentro riuscirò a contattare i miei compagni e con la benedizione di Atena riuscire a salvarlo!”
 
-“Non sei nient’atro che un imbecille!” fecce Osirius che si fermo a sua volta per prendere il braccio del cavaliere dell’aquario tirarlo con la sua forza “Non hai ancora capito?! Questo mondo era condannato sin dal giorno in cui i uomini dell’Ente Supremo ci hanno messo piedi, e oggi è tutto il sistema solare che è condannato! E adesso verrai con noi, come Tyresius l’ha ordinato!”
 
-“Lasciami stare!” fecce allora Camus che congelo il braccio di Osirius per liberarsi, ma alla sua grande sorpresa il zalgo non si mise ad urlare e, piuttosto che lasciarsi distrare, rompo il suo braccio congelato e con l’altro afferro il cavaliere alla gola per lanciarlo su qualche metri in direzione dell’astronave “Adesso smettila di farmi perdere del mio tempo, e AAAAAAAAAH!!!!”
 
Il zalgo lascio scappare un grido di dolore di qui l’eco si fecce sentire in tutto la valle e che naturalmente attirò l’attenzione di tutti i compagni che si fermarono e si girarono per vederlo, persino Camus – a terra – che il minuto prima lo aveva ferito era paralizzato dalla sorpresa. In effetti, un raggio blu chiaro lo colpi direttamente alla schiena e usci dal petto con del sangue nero che schizzò sul viso di Camus, mentre la pelle attorno ai due buchi inizio già a marcire. Il zalgo verde, che fino ad adesso era insensibile ai colpi che si prenda, ai arti che perdeva o alle mutilazione dovuto sia al fuco che al giaccio, stava adesso soffrendo di un dolore impossibile da descrivere talmente era importante e inizio a sputare sangue dalla bocca prima di cadere a terra tremendo di tutto il suo corpo.
 
-“Per colpa vostra ho perso l’occasione di onorare il mio giuramento!” si fecce allora sentire una voce familiare “Allora se devo tornare in disfatta, almeno lo faro con i vostri corpi inutili!!!”
 
Tutti alzarono i occhi e furono presi dalla paura: al sommo di una collina, alla testa di una piccola truppa di robot, c’era l’odioso Primo Generale Hy’ardolfius, il quale non era più nella sua armatura d’oro di prima, ma in un pesante esoscheletro interamente bianco di tre metri di alto e dove si poteva solo vedere il suo viso sul quale si poteva vedere una recente ferita ancora sanguinosa sulla sua guancia sinistra. Il generale, con un’espressione di odio, aveva il suo braccio meccanico sul quale c’era attaccato una pistola di spectrum, rivelando a tutti che era stati lui a sparare sullo zalgo verde. Fu a questo momento inappropriato che l’astronave attero finalmente sulla collina e apri le sue porte per permettere a delle persone di entrarci, attraendo l’attenzione di Hy’ardolfius che, capendo cosa stava per succedere, punto con un cannone sul veicolo spaziale con l’intenzione di farlo esplodere, e lo avrebbe fatto se non fosse stato colpito da un sparo laser di Kalash’ar che lo fecce cadere senza ferirlo.
 
-“Correte primitivi…” si accontento di dire quest’ultima mentre trasformò l’altro suo braccio nella sua spada e, senza esitare, inizio a correre all’incontro dei primi robot per avviare uno scontro violento.
 
-“Avete sentito?!” urlo allora il Demolitore “Corriamo!”
 
Tutti si girarono e iniziarono a salire in grande fretta, la collina per raggiungere la loro ultima speranza di fuga. Se non era una impresa difficile come le altre che avevano vissuto nei ultimi ore, ma quando si tenta di correre troppo velocemente senza fare attenzione dove si mette i piedi le probabilità di scivolare sono altissime, ed è quello che succedo a Kirk che cado a terra. Il capitano, si rialzo e si levo le cenere che nella sua caduta avevano coperti i suoi occhi e entrati nella sua bocca, e quando fu fatto, e che poté di nuovo vedere tutto con attenzione, vide che la situazione dietro di loro era veramente grave: Kalash’ar non aveva avuto nessuno problema a fare fuori i robot, ma sembrava avere difficoltà con il loro Generale. Certo, la ragazza ai capelli colore sangue era sempre molto veloce, agile, e resistente, ma i suoi attacchi erano senza effetti sulla corrazzata nella quale era Hy’ardolfius che sembrava essere stata concepita specialmente per potere lottare contro i zalgo: ogni volta che la zalgo toccava l’esoscheletro, infatti, quest’ultima diventava blu di spectrum e feriva la seconda dell’Ammiraglio, permettendo a quello del cosiddetto Ente Supremo di contrattaccare violentemente e di spedire su parecchi metri la sua avversaria che aveva sempre più difficoltà di rimettersi in piede. L’altro zalgo, Oisirius, per canto suo aveva smesso di urlare per entrare in un semi-coma mentre nuovi robot, dei quali Kalash’ar non poteva occuparsene, sembravano arrivare verso di lui con delle arme bianche, probabilmente intenzionate a finirlo a terra.
 
-“Capitano” disse allora Scott che si era precipitato insieme ai altri membri di Starfleet per aiutare il suo superiore “Dobbiamo muoverci! Altrimenti i mercenari arriveranno per primi e chissà cosa rischiano di fare!”
 
Ma Kirk non sembro ascoltarlo, e continuo a guardare la scena di Kalash’ar che continuava a farsi malmenare dal loro nemico, nonché del fatto che Camus, che era un po’ rimasto indietro, era tornato su i suoi passi per tentare di riparare il suo errore e difendere il corpo di Osirius dall’arrivo sempre più massiccio di robot, i quali non erano difficile da distruggere per  il cavaliere dell’Aquario ma che per via della loro forza numerica e del calore che impediva a il servitore di Atena di usare appieno i suoi poteri erano in vantaggio sul lungo termine. Kirk e i suoi uomini iniziarono allora a guardarsi a vicenda e Kirk, deciso, prese l’arma la pistola di Checkov.
 
Nel frattempo, sul campo di battaglia, Kalash’ar fecce un salto in aria con l’intenzione di inficiare il suo braccio-spada nella testa di Hy’ardolfius, ma al momento in qui stava il colpo stava per essere dato, un elmo appari per coprire il viso del generale e ci fu di nuovo questa specie di scudo di spectrum che immobilizzo la punta della spada della zalgo che inizio a riscaldarsi fino a diventare rosso con del fumo. Dopo quest’interruzione, le contro-forze della pressione esercitata da Kalash’ar agirono contro di lei e fu di nuovo propulsata indietro, ma questa volta in maniera talmente violente che si senti un brutto di rottura e appena atterò i suoi bracci tornarono alla loro forma normale e la zalgo constato – senza però urlare – che il suo braccio era rotto. Kalash’ar tento di alzarsi, ma era stata troppo lento e la grande mano meccanica di Hy’ardolfius la afferro al collo, strangolandola mentre la sollevava per guardarla nei occhi.
 
-“Voi zalgo siete la peggiora cosa che sia esistito nel nostro universo e non meritate di esistere. Forse i vostri corpi senza vita ci sarà più utili… muori…” disse Hy’ardolfius con soddisfazione mentre una potete elettricità di colore spectrum usci dalla sua mano per uccidere Kalas’har, e per la prima volta da molto tempo, quest’ultima urlò di dolore mentre del sangue nero inizio a uscire dalla sua pelle. “AHAHAHAHA!!! Finalmente!”
 
Ma le risate del malvagio furono interrotte quando un laser rosso colpi in pieno il suo elmo, il che lo costringe di lasciare la sua presa urlando di sorpresa. Allo stesso momento, altri spari rossi colpirono i robot rimanenti intorno al cavaliere dell’Aquario. Quest’ultimo, Batman, Derpy e i mercenari, sorpresi dal rumore provocato, si girarono e vissero che erano Kirk e i suoi uomini che avevano smesso di scappare per tornare indietro per salvare i zalgo. Notando a sua volta della situazione fatale nella quale si trovavano Kalash’ar e Camus, anche Batman prese la decisione eroica di rinunciare alla possibilità di sfuggire e di correre indietro alla riscossa.
 
-“Ma cosa state facendo imbecilli?!” urlo allora Esploratore, che insieme ai suoi colleghi di lavoro era incredulo di fronte a questa scena “L’astronave è da questa parte!”
 
-“Pensate che avranno perso la testa?” chiese Grosso
 
-“Non lo so lad’s” inizio a monologare il Demolitore “Ma se per caso si sono ubriacati, voglio sapere dove hanno nascosto il loro alcool!!! Buuurrrrps!!!”
 
-“Imbecille di schiavo dei inglesi froci che non sei altro!” fecce Soldato picchiandolo “Loro non hanno perso la testa! Loro hanno finalmente lasciato indietro i loro pacifismo delle mie palle e risvegliato il loro spirito guerriero!!! Dovremmo vergognarsi di scappare come dei francesi vigliacchi…”
 
-“EY!” protesto Spia che fu totalmente ignorato
 
… e dovremmo mettere da parte il nostro egoismo raggiungendoli sul fronte per uno scontro fino alla morte e dare una buona lezione a questo figlio di mignotta di Hy’ardolfius!!! Chi è con me?!” concludo allora Doe come se avesse fatto un discorso eroico.
 
-“Eeeeeehm…” esitarono tutti i altri tranne.
 
-“BENISSIMO, ALLORA ALLA CARICAAAAAAA!!!” grido con tanta forza il Soldato che, senza capire che i altri non erano pronti a raggiungerlo, si lancio in direzione dei altri rimasti indietro.
 
-“MMMMMPH!!!” grido allora all’improvista il Pyro che fu l’unico dei mercenari a seguirlo.
 
-“Signore Pyro tornate cui!” fecce allora disperata Derpy che inizio a volare dietro il suo amico “E’ troppo pericoloso laggiù! Ci sono persino delle sorgente di fiamme che escono dal suolo!”
 
-“E vabbe!” concludo Spia mentre i tra altri se ne andarono “Tre idioti in meno e più spazio nell’astonave! Adesso muoviamoci signori!”
 
-“No ha tutti i torti…” fecce Demolitore
 
-“Certo che non ho torto testa di un guercio!” rispose il francese
 
-“Non sto parlando di te brutto mangiatore di rane marce!” si arrabbio Tavish “Parlo del Soldato! Guardiamoci, siamo sopposti essere i migliori mercenari di sempre, siamo stati pubblicamente umiliati e non facciamo niente per dare una correzione ai stronzi che ci hanno maltrattati?!”
 
-“Che cazzo stai dicendo, vuoi tornare li e farti uccidere da Hy’ardolfius?!” si eccito di incomprensione l’Esploratore “Hai visto cosa quel bastardo ha fatto ai due zalgo?! Non avresti nessuna possibilità!”
 
-“Ja ja, dobbiamo askoltare la gioventù” disse con una paura mal nascosta il Medico che guardava con ansia l’astronave mentre tentava di spingere i altri in avanti “E lo Zoldato è zempre ztato un dumpkoff zenza zperanza. Adezzo andiamocene mentre abbiamo tempo e lazciamoli giokkare tra di loro, is dat gut?”.
 
-“NIET!” si incazzo Grosso “Hy’ardolfius ha ferito Grosso, Sacha e Pony! Io voglio ammazzarlo!”
 
-“O per favore, non fare il tuo solito bolscevico cretino obeso!” fecce Spia “Non abbiamo niente da guadagnare cui mentre sull’astronave possiamo tornare nel nostro mondo e vendicarsi dalla vera stronza dell’amministratrice! E poi tanto Hy’ardolfius morirà comunque con i altri tra le fiamme che invaderanno questo mondo tra poco!”
 
-“MA IO VOGLIO AMAZZARLO CON LE MIE MANE!!!” protesto Micha
 
-“Ho capito, con te non parlo più!” disse il francese prima di rivolgersi all’ingegnere “Te il nano, che insieme a me sei colui che sembra avere più cervello in questo gruppo di incompetenti, gli spieghi che dobbiamo lasciarli perdere?!”
 
-“Be sarebbe meglio…” rispose Conhager, non senza rabbia contenuta
 
-“Vedete!?! Allora adesso” inizio allora la Spia
 
-“Però…” prosegui Conhager “Ci sono due problemi. Il primo è che non sappiamo usare queste astronave e che non vogliamo di nuovo cadere su un altro pianeta per errore. Il secondo è che se sfuggiamo lasciando morire i altri ma che Tyresius sopravviva come l’hanno detto i Zalgo, potrebbe di nuovo darci la caccia per uccidersi. Certo, il secondo problema è una semplice ipotesi, ma non voglio rischiare. Quindi forse è più saggio rimanere e aiutare i altri, malgrado il fatto che Kirk e i altri meriterebbero di bruciare in inferno.”
 
-“Ma stai scherzando?!” fecero in coro Esploratore, Medico e Spia
 
-“Ben detto!” fecce Finnegan
 
-“Be!” fecce Cecchino sputando a terra come alla sua abitudine “Vi dico la verità: Preferirei non morire oggi, ma che muoio cui o su un altro pianeta schifoso come la nostra non cambia niente. Entrambi i campi hanno buoni argomenti ma non ho voglia di riflettere troppo. A me l’unica cosa che mi incazza è di non sapere cosa fare, quindi mettiamoci d’accordo: Interveniamo o fuggiamo?
 
Mentre i mercenari discutevano tra di loro, Kirk e i suoi uomini, presto aiutati da Camus, Batman e i missili di Soldato, misero fine a tutti i robot e poterono raggrupparsi in tempo prima di essere raggiunti da Pyro e Derpy
 
-“Cosa vi dicevo?!” si lamento la pegasa rivolgendosi al piromane “Niente sorgente di caramelle e vanilla, c’è soltanto cenere e fuoco cui!”
 
-“Signore Spock” commando allora Kirk ai suoi uomini “Mettete Ceckov accanto a Osirius! Scott e Zulu, portate Kalash’ar e mettetela al sicuro insieme ai altri mentre McCoy prova a curarli cui! Tutti i altri e..:” si fermo un po’ per vedere i cavalieri dell’Aquario e della notte, due mercenari e la pegasa “…tutti i altri mettetevi dietro di me!”
 
-“Miserabile insetto!” si fecce allora sentire la voce di Hy’ardolfius che si era rimesso dell’effetto di sorpresa “Cosa pensi di fare? Salvare i mostri che vi avevano catturati prima di noi? Siete solo sciocchi!”
 
-“Cosa possiamo farci?” tento di provocare con ironia Kirk “Noi abbiamo un senso morale e non possiamo rassegnarsi a lasciare morire individui con la speranza che si migliorano con il tempo.”
 
-“Già” fecce Zulu che con Scott si sbrigo di tirare dietro il corpo ormai incosciente e ferito di Kalash’ar “Preferiamo la loro compagnia alla vostra, e i nemici dei nostri nemici sono i nostri amici.”
 
-“A dire la verità io sono qui solo perché voglio ammazzarti, brutto stronzo dei miei coglioni, e sedermi sul tuo corpo puzzolente prima di attaccare la tua testa sul mio caminetto accanto ai miei altri trofei di guerra!” rido Soldato mentre caricava le sue arme per prepararsi a quello che poteva essere la battaglia della sua vita
 
-“Creature inutile” disse allora Hy’ardolfius mentre alzò il pugno in aria come segnale per fare sorgere dietro di lui nuovi robot “Pensate davvero potercela fare contro di me, allora che avevo quasi ucciso i zalgo e che fino ad adesso sono riuscito a sopravvivere a Tyresius? Bene!” e il suo elmo si chiudo per lasciare solo uno schermo nero con il quale poteva vedere i altri “Certo che, come tributo gratuito, i vostri cadaveri e quelli dei zalgo che ricupererò quando ne avrò finito con voi potranno piacere all’Ente Supremo!”.
 
Detto ciò, l’elmo coprì di nuovo il viso del Primo Generale e quest’ultimo abbassò il suo braccio per dare l’ordine alla trentina di robot dietro di lui di precipitarsi in direzione del gruppo e per attivare una piccola mitragliatrice.
 
-“Anelli del cigno!” urlo allora Camus che concentrò al massimo quello che egli chiamava Cosmos per creare un muro di ghiaccio che doveva proteggere lui e i altri dei colpi di Hy’ardolfius, ma quest’ultimo, sia per via del calore che per via della potenza di fuoco del generale, non mise tanto ad essere distrutto. Nonostante ciò, aveva rallentato abbastanza l’attacco per permettere al Cavaliere dell’aquario di saltare in aria e di fare la sua mossa più potente, incrociando le brace e invocando la figura dell’Aquario, come aveva fatto contro i suoi futuri compagni di sfortuna nella foresta, e urlando con tutte le sue forze:
 
-“AURORA EXECUTION!!!”
 
E li, come nella foresta, tutto quello che si trovava di fronte al cavaliere scomparì sotto una luce bianca, ma al contrario di quello che Camus avrebbe pensato e avrebbe voluto vedere, niente fu congelato sul posto, e il ghiaccio formato si dissolvo molto velocemente sul suolo che iniziava a bollire in certi lati. Del resto, se Camus poté dirsi soddisfatto di vedere che i robot erano comunque stati disattivati – forse per via del cambiamento troppo violente tra un caldo insopportabile e il freddo fatale prodotto da lui stesso, egli era molto sorpreso, deluso e un pochino spaventato che il Primo Generale era completamente illeso, e che il giaccio sulla sua armatura si era già completamente sciolto.
 
-“Ma…ma come?!” si lascio scappare il cavaliere dell’aquario
 
-“Non hai ancora capito dall’ultima volta che hai affrontato i miei uomini, vero insetto di ghiaccio?” disse il Generale mentre premo su un pulsante che emise uno strano segnale “Per 100 anni abbiamo spiato il tuo universo e ogni suo individui, conosciamo ogni dettaglio delle abilità di ogni casa di ogni vostri dei, e ci siamo equipaggiati in circostanze. I tuoi predecessori e simili potevano causarsi dei danni, ma quelli della tua generazione sono del tutto incapaci di ferirsi! Prova a usare del freddo assoluto contro di me, forse danneggerai un po’ la mia armatura, ma sarò comunque protetto del tutto, e sarò sempre in vantaggio su di te! Adesso, sparisci della mia vista!”
 
Hy’ardolfius sparò un potente colpo laser al luogo esatto dove si trovava il cavaliere d’oro. Ovviamente Camus era in forma e non sarebbe stato cosi scemo a rimanere sul posto senza muoversi, e cosi salto in aria per evitare tranquillamente l’esplosione che si fecce sotto di lui. Però, per la seconda volta, il mini teleporatori delle armature dell’Ente Supremo lo presero di sorpresa visto che Hy’ardolfius appari sopra di lui, lo afferro al collo e lo butto violentemente sul suolo prima di precipitarsi su di lui, a piena velocità dentro la sua nuova e potente armatura con l’intenzione di sciattarlo come un insetto. E ci sarebbe riuscito se, per cominciare, Camus non fosse stato un osso duro e non si fosse mosso all’ultimo momento e, secondo, se non fosse stato distratto da un colpo di missile dello Soldato che lo colpi in piena testa e che lo accecò per qualche secondo.
 
-“ALLA CARICAA, PER L’AMERICA E LA DEMOCRAZIA CAPITALISTA!!!” urlò allora il patriota mentre si precipitò impazzito dalla gioia sul terreno dello scontro
 
-“Kirk” disse Batman prima di partire a sua volta “Voi e vostri uomini provate a curare i due zalgo o di portarli al sicuro, io provo a aiutare Camus e l’altro pazzo!” e, finito di dire questo, sparo con una specie di pistola un lungo cavo d’acciaio che si attaccò sulla schiena dell’esoscheletro di Hy’ardolfius e farsi tirare fino a quest’ultimo, dove tento in vano di trovare un punto di debolezza.
 
-“Non possiamo fare niente per aiutarli direttamente?” chiese Scott puntando sempre la sua pistola in direzione del generale “Forse le nostre pistole lo possono mettere KO come il tizio su Kalisti?!”
 
-“Non credo” rispose Spock “La sua armatura sembra molto più resistente di quella dell’individuo che uccise McGuffin”
 
-“E poi con tutto il casino che fanno rischiamo di colpire i altri” disse McCoy che voleva spiegare il problema da un punto di vista più umano “Ed è troppo rischioso muoversi verso di loro per intervenire. Meglio fare come Batman a detto, adesso aiutatemi a tirare…”
 
CLANG CLANG CLANG!!!
 
-“Avete sentito?” fecce Uhura girandosi prima di girarsi e urlare “SCOTT ATTENZIONE!!!”
 
Lo scozzese si girò e vide che da lontano nuovi robot, circa una diecina, si dirigevano nella loro direzione, e che uno di loro aveva saltato in aria con una lancia e stava per colpirlo. Preso di paura, tutti i uomini di Starfleet puntarono le loro pistole su questa minaccia con la speranza di salvare il loro compagno, ma al momento in qui stavano per sparare una strana granata rosso colpì in pieno il robot che fu buttato a terra dall’esplosione. Danneggiato ma non distrutto, l’androide tento di rialzarsi quando un colpo di fucile lo colpi in piena testa, disattivandolo all’instante.
 
-“HAI LA TESTA MENO DURA DEI STRONZI CHE MI HANNO STORDITO, VERO PENTOLA DI METTALLO DI SCARSA QUALITA CHE NON SEI ALTRO MERDACCIA!!!” urlo Mundy mentre abbasso il suo fucile di precisione ancora fumando che aveva appena usato.
 
Sorpresi, i uomini di Starfleet, il Pyro e Derpy si girarono per vedere che i altri sette mercenari si stavano precipitando all’assalto dei robot.
 
-“Voi?!” fecce incredula Uhura “Non eravate scappati!”
 
-“MAI UNO SCOZZESE ABBANDONA UN ALTRO SCOZZESE ALL’ECCEZIONE DURANTE LE GUERRE CHE NON SONO CIVILE!!!” urlo il Demolitore che, mentre fecce un occhiolino complice a Scott imbrazzato, sparo delle granate esplosive su i robot, rivelando cosi a tutti che era stato effettivamente lui a salvare il suo compatriotta del futuro.
 
-“PIANGETE DAVANTI LA RABBIA DI SACHA, AHAHAHAHAHA!!!” urlo di gioia il grosso mentre centinai di capsule di proiettili caddero a terra e che il suo minigun, che girava a pieno regime, iniziava a diventare rosso bollendo, distruggendo alcuni dei robot.
 
-“Non avvicinarti troppo mein freund, non avvicinarti troppo e azzikurati khe nezzuno robot zi avvicina a me!!!” fecce il Medico spaventato che si teneva dietro il suo compagno russo che alimentava ancora con il strano raggio rosso che usciva dalla sua arma”
 
-“Non fatevi delle false illusione” disse con cattiveria la spia che fu l’unico ad arrivare tranquillamente e accendendosi un sigaro “Non siamo qui per carità cristiana, ma semplicemente perché secondo i miei cretini di colleghi non c’è alternativa e che non sono scemo da rimanere da solo in un’astronave che non riuscerò ad attivare e dove potrei essere ucciso facilmente da altri dannati robot”.
 
-“Cazzo, sono molto più difficili da eliminare di quanto pensavo!” fecce Esploratore che svuoto il suo fucile a pompa nella testa di un robot per romperlo, prima di rendersi conto che Kirk lo salvo di un altro e ultimo androide che lo stava attaccando da dietro e che fu disintegrato dalla pistola faser.
 
-“Questi robot non sono altrettanto potenti dei precedenti, ma sono comunque troppo resistenti per le vostre arme tradizionale” disse Spock “Sprecheresti troppe munizione, e se ne arrivano altri presto non potreste più difendervi. Quindi è meglio che ci occupiamo noi di questo tipo di nemici, le nostre pistole potendo visibilmente abbatterli più velocemente.”
 
-“Però” chiese Conhager che per un strano motivo inizio a ricuperare il metallo dei robot “Mi chiedo da dove arrivano tutti questi androidi!”
 
-“Il segnale…” disse Uhura “Hy’ardolfius ha attivato un segnale sulla sua armatura! E’ lui che gli chiama in continuazione!”
 
-“Allora finché questo stronzo è vivo non siamo al sicuro” disse Spia buttando la sua sigaretta a terra “Bene, ve l’avevo detto che dovevamo scappare, ma adesso è troppo tardi e la probabilità che moriremmo qui è ormai quasi del 100%. Mi fate schifo!”
 
-“C’è forse una possibilità” fecce McCoy “Le ferite di Kalash’ar e Osirius, ma forse il loro metabolismo è più sviluppato del nostro, quindi forse posso risvegliarli…”
 
-“… in modo tale che ci aiutano a sbarazzarsi di questo Hy’ardolfius e a raggiungere l’astronave!” concludo Conhager “E’ un idea suicida ma non vedo alternative.”
 
-“Ma vedo che Camus, Batman e l’altro idiota di soldato sono incapaci di abbattere Hy’ardolfius, e se continua a chiamare rinforzi non riuserete mai a concentravi per rianimare questi zalgo!” disse Esploratore
 
-“Quindi ecco un modo per rendervi utili” disse Zulu alla sorpresa generale “Voi andate sostenere i tre altri contro il generale per almeno disattivare il suo segnale mentre noi altri copriamo McCoy e i feriti.
 
-“Cosa?!” fecce Esploratore
 
-“YEEESS!!! E’ LA MIA OCCASSIONE DI DIMOSTRARE A QUEL COGLIONE AMERICANO DI COSA I SCOZZESI SONO CAPACI!!! TAYOOOOOO!!!” urlo il demolitore prima di precipitarsi contro il Generale.

-“DAAAAAAA! ALL’ATTACCO!” urlo a sua volta il Grosso seguendo il guercio
 
-“Eri obbligato di aprire la tua bokka kretino!” insultò il Medico che era costretto a seguire il suo collega sovietico per proteggerlo
 
-“Ma… ma” fecce allora Esploratore ancora incredulo
 
-“Smettila di fare la tua statua e vai sul fronte moccioso!” fecce il francese rassegnato spingendolo davanti e preparando la sua pistola, prima di parlare a Kirk e partire “Vi odio Kirk, sul serio, ma sembra essere l’unica soluzione quindi fate presto o trovate un’alternativa!”
 
-“Personalmente spero che egli metterà un po’ di tempo a trovare una soluzione, in modo tale che ti vedo ridotto in polvere” disse Mundy ridendo
 
-“Te stai zitto e vieni con noi!” si arrabbio la Spia che, per ovvie ragione, non era tanto contento di quello che aveva appena sentito
 
-“Ci sei o ci fai?” inizio a ridere l’australiano mentre ricaricava il suo fucile “Sono uno cecchino, è il mio dovere coprirvi da lontano! Adesso vai a fare la tua parte del lavoro per una volta!”
 
-“Grr, tanto sei inutile come sempre, pigro di un koala senza speranza!” si rassegno il francese prima di girarsi e raggiungere coloro che erano andati scontrare il generale.
 
-“Cosa hai detto?! Torna qui per ripetere se ne hai le palle!” inizio a gridare in vano il Cecchino”
 
Mentre il mercenario volgare continuava a insultare il suo collega, Kirk e i suoi uomini, trascinarono i tre feriti dietro delle rocce per metterli al sicuro. Furono immediatamente aiutati dal Pyro e da Derpy.
 
-“Non siete sul campo con i altri?” chiese sorpresa McCoy rivolgendosi al Pyro, visto che era convinto che il mercenario con la maschera a gas si sarebbe precipitato in mezzo alla battaglia.
 
-“Nfmfph” sembro negare il Pyro “Mhhhppf mmffph hmmph”
 
-“Il signore Pyro dice che preferisce rimanere cui ad aiutare” traduco Derpy “E anche perché dice che la vista è più bella da qui”
 
-“Se vuole rimanere aiutarci va bene” disse allora Zulu “Anche se non capisco cosa c’è di bello a vedere una terra bruciare dalla lava… pero voi cosa state facendo?” chiese allora a Conhager che continuava a smembrare i robot per selezionarne dei pezzi.
 
-“Sto contribuendo allo sforzo alla mia maniera!” disse arrabbiato il texano “Adesso lasciami stare che devo concentrarmi”
 
-“Lasciate perdere” consiglio McCoy al sui amico giapponese mentre disposero finalmente i corpi addolorati o in coma di Checkov, Osirius e Kalash’ar. Senza perdere tempo, Leonard controllo all’apparecchio che poteva guarire quasi ogni ferita interna e esterna e che aveva messo sulla testo del giovane russo “I danni sono curati, ma farei meglio di lasciare la tecnologia fare ancora effetto, nel frattempo aiutatemi con i due zalgo.”
 
I altri membri di Starfleet erano sul punto di assisterlo, ma come Kirk temeva, altri robot arrivarono nella loro direzione, costringendo tutti loro tranne McCoy a prendere posizione intorno al Cecchino per difendere i feriti.
 
-“Mi dispiace Bones, ma non possiamo fare più di cosi, fate del vostro meglio mentre cerco una soluzione”.
 
-“Maledizione!” si lamento allora McCoy prima di pensare *Vabbè, almeno c’è il piromane. Non che mi fido di lui ma almeno mi può dare una mano*
 
-“Pyro, vieni a coprirmi mentre lavoro!” ordinò allora Conhager al suo collega, il quale, dopo che sembro scusarsi presso Derpy, si precipito verso l’Ingegnere dove inizio a sparare fuoco sugli robot che si avvicinavano troppo.
 
-“Merda!” si lasciò allora scappare McCoy che doveva curare il prima possibile i due zalgo allora che l’ultimo uomo rimasto che poteva aiutarlo si allontanava “A chi posso rivolgermi adesso?”
 
-“Il signore Pyro si scusa ma mi ha detto che doveva andare aiutare il suo amico per costruire un spara fuoco d’artificio o qualcosa del genere” gli disse allora Derpy prima di rendersi conto che il dottore la guardava con una strana maniera “Ehm… tutto bene signore McCoy”.
 
Nel frattempo, lo scontro della coalizione del cavaliere dell’aquario, del cavaliere della notte e di sette mercenari contro l’ignobile Primo Generale dell’Ente Supremo era diventato violentissimo. In effetti, Hy’ardolfius continuava a tentare di fare fuori i suoi avversari sia con il suo cannone laser che con dei pugni che distruggevano la roccia quando la colpiva, ma ogni volta che era sul punto di riuscire a afferrare o uccidere uno dei umani, un altro lo distraeva, il che lo faceva particolarmente innervosire.
 
-“Ey coglione!” fecce allora Esploratore che sparava invano con il suo fucile sul generale “Prendimi se puoi!”, Hy’ardolfius tentava di sparargli addosso, ma il giovane era troppo veloce e riusciva senza problema a schivare o saltare sopra le varie esplosione, e per questo motivo il ragazzaccio non trovo niente di meglio a fare che insultare il suo nemico per farlo arrabbiare ancora di più “Mancato! Ma sei cieco cosa?! Sono cui! Dai nonnino sbrigati, non ho tutta la giornata! E’ la tua armatura che ti causa dei problemi o sei già lento come una lumaca di natura?! AHAHA!
 
-“Piccolo presuntuoso!” urlò allora Hy’ardolfius che cambio il cannone del suo braccio meccanico per un modello che sembrava ancora più grande. E se spesso diciamo che non è il peso che conta in questo caso invece era vero, visto che sparo un colpo ancora più potente che accieco tutti e che il tutto quello che si trovava a un raggio di dieci metri dell’impatto si affosso per precipitare verso un abisso di fiamme. Il giovane mercenario aveva previsto il colpo e si era girato precipitosamente per non cadere nella trappola, ma se riuscì a evitare il colpo stesso e le fiamme che ne seguirono, non lo fu abbastanza per fuggire alla zona pericolosa e cado a sua volta nel buco appena creato, salvandosi la pelle in extremis afferrando con la sua mano un bordo di roccia ancora fermo.
 
-“Merda merda merda!” inizio a dire il giovane entrato in un grande panico mentre tentava di afferrare un’altra presa per potere risalire prima che una nuova scossa o la fragilità del suolo lo facesse cadere verso la sua fine. Il suo panico fu ancora più grande quando vide che lo stesso Hy’ardolfius era arrivato sopra di lui e era sul punto di sciattarlo con un colpo di piede.
 
-“Con tutto quello che hai parlato non penso che hai bisogno di dire delle ultime parole!” disse furioso il Generale al momento di portare il colpo.
Ma come detto prima, ogni volta che era sul punto di uccidere uno dei suoi ex-prigionieri, il Generale veniva distratto, e questa volta fu di nuovo da parte dello Soldato che aveva ricaricato il suo bazooka e gli sparo di nuovo un missile in pieno petto. Quest’esplosione di un’arma umana non fecce nessuno danno all’esoscheletro del servo dell’Ente Supremo, ma visto che quest’ultimo aveva la gamba in aria fu costretto a fare qualche passo indietro per non cadere del tutto, lasciando cosi all’Esploratore il tempo necessario di rimettersi in piede e allontanarsi.
 
-“Allora brutta lumaca all’armatura dura ma allo corpo debole, ti arrendi alla superiorità della grande America o desideri combattere finché posso pulire le mie scarpe sul tuo corpo in decomposizione?!” urlo alla militare ma con grande serietà il soldato Doe.
 
-“Me la pagherai insetto!!!” urlo allora nuovamente il Generale che appena vide dove si trovava il patriota gli punto addosso il suo nuovo cannone, con la certezza che non lo avrebbe mancato visto che quel imbecille era più lento del suo amico, ma appena sparo che una potente luce blu colpi il suo braccio congelandolo completamente e ostruendo il buco della sua arma con un doppio effetto. Il primo, il colpo sparato non fu altrettanto potente del precedente e il Soldato, contro tutte le legge della gravità, sparo con il suo bazooka direttamente sul suolo per precipitarsi in aria urlando e evitando di trasformarsi in migliaia di pezzi di carne. Il secondo, è che una parte dell’energia accumulata per sparare si sovraccaricò senza potere liberarsi e esplodo direttamente sul braccio dell’esoscheletro, rendendo il grosso cannone del tutto fuori uso.
 
-“Ma cosa?!” disse il generale senza notare che il responsabile di questo primo duro colpo non era niente meno che lo stesso Camus che si precipito su di lui per avviare una successione velocissima di colpi sull’elmo che congelavano immediatamente la sua superficie. Il cavaliere dell’aquario, che per il momento aveva completamente lasciato perdere la sua pazienza per lasciare posto a una rabbia quasi incontrollabile, aveva capito che se non insisteva non aveva nessuna speranza di danneggiare l’esoscheletro e quindi arrivare all’essere che c’era dentro e che voleva abbattere o fare prigioniero per portarlo al grande sacerdote, e per questo motivo metteva tutte le sue forze nei suoi pugni nonostante il dolore che aveva di picchiare direttamente su un materiale che sembrava più duro dell’acciaio stesso.
Il Generale, momentaneamente accecato per via del ghiaccio sul suo schermo, tentava di avverare il cavaliere, ma quest’ultimo era deciso a farla finita e riusciva a respingere le mane meccanica prima di riprendere il suo lavoro di pugilato. La situazione peggiorò per il generale quando il Soldato Doe, finalmente attero su di lui e, ridendo come un impazzito,
 
-“Prendi questo brutto stronzo troppo vigliacco per combattere a petto nudo!” urlava l’americano prima di dare un pugno sull’armatura, ma visto che non era forte come Camus egli si fecce davvero male “AHIA LA MIA MANO! COME POTRO INFILARTI IL MIO PUGNO NEL TUO CULO BASTARDO!!!”
 
Infuriato come una belva e frustrato di non riuscire a sbarazzarsi dei due uomini sopra di lui con le “buone maniere”, Hy’ardolfius, dentro il suo esoscheletro gigante, attivo un pulsante e fecce comparire dell’elettricità sulla superfice della sua armatura, elettrizzando in questo modo il servitore di Atena e Soldato che urlarono di doloro prima di essere catapultati su parecchie metri.
 
“Ahia… Sono cotto a punto…” disse l’americano prima di perdere conoscenza
 
-“Miserabile essere insignificante che non sei altro!” pronuncio allora Hy’ardolfius che compi un salto per raggiungere Camus che afferro e inizio a strangolare nonostante quest’ultimo tento di difendersi – questa volta – in vano congelando le mane meccaniche. E per darvi un idea di come il generale era sicuro di potere uccidere il cavaliere, disattivo il suo elmo per potere guardare la sua vittima dritto nei occhi e dire con un sorriso sadico “Scemo che sei! Te l’ho detto che il ghiaccio non fa effetto duraturo sulla mia armatura! Inoltre sono l’uno dei migliori generale dell’Ente Supremo e sono stato l’allievo del grande Tepeieus, il sopravvivente del grande ghiaccio!”
 
Camus non capiva il significato delle parole che gli diceva il suo nemico gli diceva, eppure aveva l’impressione che questa frase era importante per lui. Ma non aveva tempo per rifletterci, e tentava in vano di liberarsi delle due pesante mane meccanica che serravano il suo collo con un tale forza che un po’ che un normale essere umane avrebbe già avuto il collo spezzato. Ma malgrado la sua resistenza, la sua forza e la sua volontà, il cavaliere dell’aquario iniziava a avere la vista che si oscurava e a perdere i sensi. Il generale era felicissimo di vedere il suo nemico indebolirsi della sorte e era impaziente di vedere la luce dei occhi di quest’ultimo scomparire per sempre.
Però al momento in cui Camus sembro rinunciare, un proiettile di fucilo fu sparato sulla testa del Generale. Il colpo non tocco il generale, visto che colpi una specie di scudo invisibile fino a questo momento invisibile. Ma nonostante ciò l’impatto si fecce cosi vicino dei suoi occhi che Hy’ardolfius non pote fare a meno di un riflesso naturale chiudendo i occhi e rilasciando un po’ la pressione su Camus. Fu durante questo cortissimo tratto di tempo che Batman, tiro di nuovo il suo cavo in direzione del generale e si fecce trascinare verso di lui a con una grandissima velocità. Già in questo condizione l’impatto sarebbe stato pesante, ma Batman non faceva le cose a metà e aveva ricoperto il suo pugno con il suo gelo esplosivo e lo portò in pieno in faccia di Hy’ardolfius! Se non fosse stato per il suo scudo elettromagnetico e per il fatto che sembrava avere una costituzione più resistente dei essere umano, il generale sarebbe probabilmente immediatamente caduto in un coma permanente, ma nonostante le sue protezione e la sua natura, il responsabile della base nascosta non poté fare a meno di lasciare cadere Camus e fare qualche passi indietro per non cadere. Ma come si è detto, Batman non perdeva tempo e inizio a sua volta a dargli dei pugni in faccia, con – alla differenza di Camus – di poterlo effettivamente picchiare. Il generale, ripreso della sorpresa e approfittando che questa volta non c’ea nessuno ghiaccio che gli copriva i occhi tento di reagire e sbarazzarsi dell’uomo pipistrello. Ma se non aveva super poteri, Batman aveva parecchi trucci nella sua manica o, in questo caso, nella sua cintura della quale tirò fuori delle capsule fumogene che fecce apri sopra i occhi del generale per acciecarlo e procedere con i pugni.
 
Mentre Batman maltrattava il Generale sul quale tutti i mercenari sul campo ancora in forma sparavano e che Camus si rialzava, il Cecchino si lamentava.
 
-“Come mai questo stronzo è ancora in vita?! Gli ho sparato in testa e il suo cervello avrebbe dovuto spargersi in aria!!!” disse rivelando che era stato ancora lui a sparare per permettere ai altri di cavarsela
 
-“Non avete visto?!” gli rispose Zulu che era accanto a lui “Era comparso una specie di parete elettromagnetica che lo proteggeva!”
 
-“Però è scomparsa per qualche seconde prima di riattivarsi” aggiunse Uhura che era stata particolarmente attenta
 
-“Ho capito” disse stoicamente Spock mentre afferrò un robot al quale spacco la testa con la sua forza “Il suo esoscheletro contiene una fortissima riserva di energia, ma come gli serve per tutto il funzionamento e che non può sovraccaricarla con il rischio di mettere fuori uso la sua armatura, Hy’ardolfius è costrestta a trasferirla di continuo tra i suoi sistemi di difesa e di attacco.”
 
-“Sarebbe un bel punto debole da sfruttare” fecce Kirk concentrandosi sempre a controllare l’arrivo di nuovi robot “Ma come fare per abbassargli del tutto il suo scudo che lo rende quasi invincibile ai altri in un solo colpo?”
 
Mentre coloro che erano accanto al capitano continuavano a fare una sempre più ristretta linea di difesa contro i androidi e che il cavaliere oscuro, assistito dai mercenari – in particolare modo il Grosso che usava il suo minigun sul Primo Generale – lottava contro Hy’ardolfius, il dottore McCoy e Derpy tentavano di riavviare la situazione dei tre inconsci.
 
-“Ma ma, non sono un infermiera!” disse stressata la piccola pegasa “Mi occupo solo di portare il corriere agli altri pony, no posso essere di aiuto, anzi sarei un peso per lei!”   
 
-“Sciocchezze!” disse McCoy un po’ nervoso che tentava di tranquillizzarla “Certo, chi non ha avuto una formazione non può essere un dottore, ma chiunque con un po’ di volontà può aiutare un’altra persona o pony! Basta che fai quello che di dico e andra tutto bene!"
 
-“Ma sono la maldestra del villaggio… No... e se mi sbaglio e che per colpa mia i altri non si risvegliano”
 
-“Ascolta Depy…” tento di rassicurare McCoy che aveva capito che il problema con la pegasa non era egoismo o pigrizia, ma un problema di fiducia in sé “…è vero che non ci conosciamo bene e che hai combinato due o tre guai, ma credimi, per tutto quello che abbiamo vissuto e il …” esitò, sapendo che stava per esagerare un po’ i fatti nonostante non gli piaceva mentire “…coraggio che hai dimostrato, penso che non sei affatto una maldestra e non so cosa le altre pony ti fanno credere ma adesso non mi fiderei di nessuno altro per aiutarmi” disse prima di pensare per sé stesso *Anche perché non ho nessuno altro a chi chiedere”
 
Sorpresa in senso buono da queste parola, Derpy si calmo un pochino e la sua paura si trasformò in un timido ma sicuro desiderio di aiutare “Be…Bene allora…se davvero pensate che posso esservi utile… allora ditemi cosa devo fare per aiutarla”
 
-*Finalmente* disse allora McCoy “Allora il mio amico Chechov è già sulla via della guarigione, però è importante per me sapere quando delle luce blu appaiono sull’apparecchio sulla sua testa…”
 
-“Blu è il colore del cielo?” chiese nervosamente Derpy che con lo stress riusciva perfino a scordarsi di cose che sapeva
 
-*Siamo messi bene* pensò McCoy provando a contenere il suo nervoso “Si, blu è il colore del cielo, pensi potercela fare?”
 
-“Sicuramente ma… tutto li?” chiese Derpy
 
-“No, vedi, Kalash’ar è messa in un brutto stato” rispose McCoy che indico la zalgo ai capelli rossi che tremeva e che era in una specie di coma doloroso “Ma non quanto Osirius che è ferito e che sta perdendo tanto sangue”
 
-“Ho..:” fecce Derpy che si tratteneva del vomito “Mi dispiace ma non sono Rarity e non posso cucire per chiudere la ferito, oltre ad essere una cosa disgustosa”
 
-“Nono! Girati dietro di me per non vedere e ti spiego” insistò un po’ McCoy che, quando la pegasa fu alle sue spalle si avvicinò a Osirius, si mise dei guanti e apri con le sue dite la ferita per guardare “E’ quello che pensavo, un proiettile di Spectrum mortale per i Zalgò è incastrato dentro la sua carne. Finché sarà lì egli non potrà guarire ed è in pericolo di vita!”
 
-“Oh Celestia!” fecce allora spaventata Derpy “Dobbiamo fare qualcosa subito!”

-“Appunto” disse McCoy “Ed è per questo che ho bisogno di te oltre a guardare lo stato di Ceckhov “E’ un operazione molto delicata e devo avere tutta la mia concentrazione, anche perché sono costretto a usare i metodi barbarici della medicina del XXI° secolo. Accanto a te c’è la mia borsa con i miei strumenti, voglio che tu mi dia i oggetti che ti chiedo, hai capito?”
 
-“Ehm…Si?”
 
-“Bene, allora mettiamoci subito che non c’è tanto tempo!” fecce sollevato il dottore dell’Enterprise “Per cominciare dammi il coltello e la siringa di colore bianca, presto!” ordinò mentre inserò un piccolo pezzo di metallo nella bocca del Zalgo verde per impedire a quest’ultimo di mordersi la lingua durante l’operazione”
 
“Okay” fecce Derpy che tento di guardare nella borsa. Ma essendo sprovvista di mano e impaurita dal fatto che voleva aiutare ma che non aveva molto tempo decise di improvvisare e, afferando con le sue dente la borsa, né svuoto il contenuto sul suolo trovando subito le cose che il dottore gli aveva chiesto. Soddisfatta, li prese e gli lo porto immediatamente “Cosa state per fare?”
 
-“Prima gli do una dosa di morfina per limitare il suo dolore infilando la siringa nel petto dell’Osirius alla grande sorpresa di Derpy che, spaventata, si chiedo come dare una puntura dolorosa poteva limitare il dolore a un altro un individuo “Adesso girati, quello che sto per fare non è bello” fini McCoy che uso il coltello per allargare, il più delicatamente e attento possibile, la ferita di Osirius “Adesso ci dovrebbero essere dei tipi di pinze, dammi la più piccola che a una specie di pulsante al suo centro e quella più lunga”
 
“Subito” disse la Pegasa che, soddisfatta di avere avuto per una volta una buona idea riusci a portargli i oggetti in breve tempo “E adesso”
 
-“Adesso vai a controllare Cechov e Kalash’ar e dimmi come vanno… A proposito di Kalash’ar c’è una scattola nera, dentro di questa ci sono dei pastiglie di colore verde scure, dagliene una in bocca e assicurati che la mangia, è un potente antidolorifico! E rimane vicina a me che devi venire subito in caso quando avrò di nuovo bisogno di te!”
 
A questo esatto momento, dall’altra parte della valle, Hy’ardolfius aveva smesso si essere accecato da Batman e aveva lasciato il suo braccio meccanico destra per afferrare con la sua vera mano una piccola pistola come quella che i suoi uomini operai avevano usato e tento di sparare a corta portata sul cavaliere oscuro. Capendo che non serviva a niente a rimanere picchiare il Generale per rischiare di farsi uccidere, Batman prese la decisione di lasciare presa, ma non senza lasciare un suo “regalino”. In effetti saltò all’indietro evitando i primi colpi sparati e lanciando un suo batarang che si inficiò preso la testa di Hy’ardolfius. Quest’ultimo ebbe il giusto riflesso di riattivare il suo schermo elettromagnetico visto che il gadget dell’uomo pipistrello esplodo.
Approfittando che l’essere che aveva imparato a odiare fosse nuove distratto, Camus, ancora un po’ troppo indebolito per ritentare uno scontro frontale diretto, decise di intervenire nuovamente e congelò le gambe meccaniche dell’esoscheletro del Generale per attaccarlo al suolo.
 
-“Che cosa pensi di fare miserabile inferiore?!” si arrabbiò Hy’ardolfius quando vide quello che Camus stava facendo “Credi davvero che questo tipo di giochetto mi può fermare?!” Il generale rompo il giaccio e inizio a camminare, ma il cavaliere dell’aquario non rinunciava e continuava a lanciare i suoi attacchi di ghiaccio, non riuscendo a fermare il generale del tutto ma rallentandolo tantissimo. Quest’ultimo inizio allora a avere una furia cecca al punto tale di scordarsi che avrebbe potuto semplicemente teletrasportarsi e che decise di insistere per fare fuori una volta per tutta il blu che di tutti i inferiori era colui che gli aveva di più rotto i nervi “VUOI DAVVERO QUESTO GIOCO CON ME?! BENE TOCCA A ME!!!!” urlò allora dopo essere stato per l’ennesima volta congelato tirando alzando il suo braccio meccancio con il primo cannone che aveva utilizzato. Ma prima che sparasse, notò uno strano oggetto attaccato sul membro del suo esoscheletro, un oggetto che somigliava a una vecchia radio che girava emettendo delle debole onde elettriche.

-“AHAHA!!!” si mise a ridere la Spia che sembro comparire dal nulla e attraendo l’attenzione del Generale su di lui “Che ne pensi del mio apparecchio sabotatore? Egli riesce a mettere fuori uso qualsiasi macchina o robot, adesso non puoi più usare le tue arme!”

 
-“Starai scherzando vero?!” grido il generale, che si scordo di Camus, alzando in aria il su braccio chiudendo il suo pugno, dimostrando in questo modo che il suo il suo esoscheletro era in perfetto stato “Pensi davvero che la tua tecnologia obsoleta possa costituire un ostacolo alla mia armatura!? Non sei nient’altro che un essere imbecille che non merita di esistere!!!”
 
“Et merde…” disse Spia che si rese conto di avere riso per niente e che inizio all’indietro, attivando il suo gadget per rendersi invisibile il tutto sparando con la sua pistola in direzione del Generale che abbattò il suo braccio sul francese con tanta violenza che tutte le cenere che si erano accumulate sul suolo si sollevarono nell’aria e facendo tremare il suolo, oscurando la vista a tutti che cascarono a terra. Quando la situazione torno ad essere visibile, Hy’ardolfius guardo la sua mano: il francese era scomparso, ma l’assenza di resti e di sangue fecce pensare che era riuscito a cavarsela, però il suo colpò era stato cos’ potente che la sua mano rimase incastrata nella terra! Il Generale, non stupido, iniziò a tirare per liberarsi, ma, ancora una volta, Camus ne approfitto per congelarlo e mantenerlo fermo. A peggiorare la situazione per il generale fu che a questo preciso momento tutti presenti, Batman, Eslporatore, Grosso, Cecchino e la stessa Spia ricomparsa iniziarono a sparare sul suo schermo sia con i batarang sia con le loro arme da sparo, senza provocare nessuno danno ma distraendo parecchio il generale che non sapeva più dove concentrarsi. Mentre s’innervosiva notò che una granata collante, che somigliava a una sfera rosse-gialle con delle punte; nonostante gli impatti sullo scudo elettromagnetico del suo viso gli davano un immenso fastidio, il generale guardò attorno a lui e vide c’era tutto un vero e proprio campo di granate esplosive.

 
-“Ey, testa di coglione, Say Cheese!” urlo il Demolitore per attirare lo sguardo di Hy’ardolfius verso di lui, prima di alzare la sua protezione sopra il suo entro-gamba come segno di insulto “KABOOOOOM!!!” e, premendo un pulsante sul suo lancio-granata, fecce esplodere in contemporaneo tutte le bombe sul generale che per un corto instante scompari dietro il fuoco delle esplosione. 






Ma quando tutto fu finito, il generale era ancora in piedi, con l’unica differenza che adesso la sua armatura era sporche di cenere e tracce carbonizzate. Il generale rimase fermo per un attimo, ecco, adesso aveva davvero perso ogni senso di ragione: lui che pretendeva essere un essere superiore che avrebbe ridotto a niente dei miserabili parassiti non era stato capace di ferirne che uno solo, e adesso diventò un vera e propria bestia. In un colpo tirò il suo braccio dal suolo con un immenso pezzo di roccia di almeno 500 kg.


 
-“Ubercharge pronta!” disse allora Medico spaventato mentre controllava l’apparecchio con i quale sparava una raggio rosso in direzione del suo collega russo “Pozzo attivarlo adezzo Grozzo?!!”
 
-“DA MEDIC!!!” urlò allora il colosso sovietico che smise di sparare e si mise la sua arma Sacha sulle spalle prima di caricare in direzione di Hy’ardolfius, seguito da Fritz, “YAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!!!”
 
Il generale, ormai impazzito come lo abbiamo detto, si girò e, senza pensarci due volte, lancio a tutte le sue forze sul nuovo arrivato. Con una tale masse e una tale forza motrice, qualsiasi essere vivente sarebbe stato schiattato e ridotto in migliaia di pezzi irriconoscibili, ma al momento dell’impatto sia il Grosso che il medico scomparvero sotto una breve luce rossa, prima di ricomparire con il loro corpo interamente rosso e occhi gialli. Senza fermarsi nella sua lenta ma comunque energetica corsa, il Grosso non solo non fu distrutto dalla roccia, ma ansi fu lui a spezzarla in migliaia di pezzi prima di saltare su Hy’ardolfius con una tale forza che riuscì finalmente a fare cadere quest’ultimo a terra prima di dargli potenti colpi al viso. Nuovamente, il Generale attivò la sua difesa elettrica, ma non c’era niente da fare, il russo non sentiva niente e continuava a insistere!
 
-“Che cosa è successo al Grosso e al Medico?!” chiese sorpreso Zulu da lontano
 
-“E’ l’ubercharge del Medico” disse Cecchino che ne approfitto per ricaricare il suo fucile “Vedete, il minigun del tedesco e collegato a dei dispositivi sugli nostri cuori, e in questo modo lui può curarci completamente in pochi secondi di qualsiasi ferita anche mortale dal momento che non il cervello rimane intatto. Però, quando lo usa per un certo lato di tempo, il minugun si sovraccarica di energia, e quindi lo deve svuotare in un colpo, ma facendo in questo modo c’è l’effetto geniale che per qualche tempo lui e il tizio sul quale punta diventano letteralmente invincibili a qualsiasi cosa – perfino le bombe nucleare – e aumenta considerevolmente le loro capacità fisiche… Peccato che sia sempre solo il russo obeso a approfittarne!!!”
 
-“Fico!” fecce allora Scott prima di mostrarsi più pragmatico “Ma quando tempo dura l’effetto?”
 
Quasi per rispondere alla sua domanda, il Grosso continuava a picchiare il Generale quando torno alla normale e che si fecce male al colpo di troppo. Li, il generale afferrò Micha alla gola e lo lancio con tutte le sue forze il più lontano possibile prima di rimettersi in piedi in un salto e lanciarsi alla caccia di Medico che inizio a correre come una gallina proverebbe a scappare a un branco di lupi.
 
-“Tra le otto e dodici seconde!” rise di nervoso l’australiano per rispondere allo scozzese di Starfleet prima di tentare senza successo di distrare nuovamente il generale sparandogli in testa.
 
-“Però dobbiamo trovare una soluzione adesso” ricordo Spock “A credere quello che dicevano i zalgo, è un miracolo che questo pianeta non sia già esploso, ma sento che sta per succedere” concludo prima di puntare su una lontana ma visibile zona dell’immensa pianura dove chilometri di terra iniziavano a precipitare sotto la superficia e che diversi vulcani iniziarono a risvegliarsi sputando migliaia di litri di lava e tonnellate di fumo che già stavano oscurando il cielo.
 
-“Già!” fecce Uhura che benché fiduciosa nel suo capitano iniziava a prendere paura “Se non è Hy’ardolfius a ucciderci, sarà il soffocamento dei gas tossici o l’esplosione di questo pianeta”
 
-“Soprattutto che temo sempre di più che sarà una super-nova” disse Zulu che s’intendeva di sistemi solari e pianeti “In questo caso quest’intera galassia è condannata e non avremmo speranza”
 
-“Bones!” ordino allora Kirk che conscio che la situazione non poteva continuare così voleva sapere se potevano contare su i zalgo o meno “A quale punto lei e Derpy siete?!”
 
-“Un minuto!” gridò McCoy concentrato “Derpy, come sono messi Ceckhov e Kalas’har?!”
 
-“Non c’è ancora nessuna luce sull’apparecchio sulla testa del vostro amico e benché sembra soffrire meno Kalash’ar continua a tremare!” disse spaventata la piccola pegasa
 
-“Allora vieni qui che ho bisogno di te per mantenere fermo Osirius mentre gli levo il proiettile e chiudo la sua ferita! Ah e portami un'altra siringa, quella più piccola!”
 
-“Si signore!” fecce Derpy che corse verso di lui, prendendo velocemente l’ogetto che gli aveva chiesto “Cosa faccio adesso”
 
-“Reggi la sua testa e impedisci che si muova troppa…ah e ancora una volta non guardare” avverti McCoy
 
A questo punto, la piccola pony mise i suoi zoccoli sul fronte dello zalgo verde e appoggio con tutte le sue forze si di esso come gli aveva chiesto il dottore, il tutto chiudendo i suoi occhi e girando la testa dell’altro lato per essere sicura di non vedere niente di quello che McCoy stava per fare.
 
Senza perdere più un solo minuto di tempo, Leonard McCoy infilo la lunga pinza nella ferita fino a raggiungere il proiettile e lo afferrò “Preparati Derpy! Tre…Due…UNO!!!” e tirò con tutte le sue forze.

Il dolore provocato a Osirius fu talmente forte che quest’ultimo, benché sempre inconscio si mise a urlare e uso il braccio che aveva ancora per catapultare su qualche metri il poverò McCoy che reggeva ancora la pince con, dentro di sé, il famoso proiettile blu chiaro di due centimetri e mezzo di lungo e uno di diametro. Derpy ebbe molto male a resistere, e infatti smise di spingere per al contrario reggersi di tutte le sue forze. Non sapeva più cosa fare e il dottore non era qui per dargli un consiglio. In altre parole, doveva fare tutto da sé e per questo era spaventata: se non faceva niente, Osirius avrebbe continuato a dibattersi senza lasciare nessuno guarirlo e sarebbe forse morto per questo. Comunque, la gentile piccola pegasa notò la siringa che aveva appena porta all’ufficiale di Starfleet, e tentò di fare un ragionamento. E se questa siringa fosse la risposta al problema? Non lo poteva sapere ma, come detto, non riuscirebbe a trattenere Osirius per lungo tempo e quest’ultimo sarebbe diventato presto incontrollabile. Quindi, senza pensarci due volte e improvvisando per il meglio o per il peggio, lascio la sua presa e volo con tutte le sue forze, afferrando la siringa nella sua bocca e torno indietro. Li, benché disgustata, si fecce forza su sé stessa e piantò la punta direttamente nella ferita dello Zalgo, nella quale un liquido bianco si deverso.
A sua volta, Derpy si prese in pugno dello zalgo e fu a sua volta catapultata contro una roccia. Però la sua azione non fu vana. In effetti, il Zalgo sembro calmarsi e, anzi, il suo braccio staccato inizio a ricrescere e le sue ferite richiudersi da solo”
 
-“Derpy!” fecce McCoy che rialzandosi e vedendo che Osirius sembro andare meglio e ormai fuori pericolo, mise velocemente il proiettile che aveva in tasca prima di precipitarsi verso la pegasa. “Come stai?!”
 
-“Si, sto bene Ahia… ho un po’ male di schiena.” disse Derpy
 
-“Be è il minimo con il colpo che ti sei preso, anzi è un miracolo che non abbi un ala rotta.”
 
-“Okay allora se lo dite voi… allora mi rialzo e continuo ad aiutarvi e… ATTENZIONE DIETRO DI LEI!!!” si mise ad urlare all’improvviso.

Sorpreso, McCoy si girò e scoprì che cinque robot erano riusciti ad arrivare senza farsi vedere dalla linea di difesa di Kirk e i suoi uomini. Se quattro di questi androidi si precipitarono contro il capitano, i ufficiali e il Cecchino, i quali si resero conto in tempo del pericolo e si girarono pronti per la difesa, il quinto stava proprio sopra il povero dottore, con l’intenzione di uccidere quest’ultimo e la pegasa con una lunga lancia elettrica che reggeva in mano.
 
-“MMMMMMMMPPHHHHHRRRRRRR!!!!!” si fecce allora sentire all’improvviso come un orso arrabbiato il Pyro che si precipitò verso l’androide sparandogli addosso un potente fuoco dal suo lancia fiamme. Ovviamente, lo stesso robot era immune alle fiamme che si girò tranquillamente per occuparsi prima del mercenario, ma la sua intelligenza artificiale non era stata programmata per confrontarsi con una mente insana come quella del piromane, il quale lasciò cadere la sua arma e gli saltò adesso per strangolarlo e farlo cadere a terra prima di picchiarlo con un tale violenza che i testimoni della scena iniziarono a chiedersi se sotto la maschere era un essere umano o un animale. Senza lasciare un solo minuto di tempo al suo rivale, il Pyro prese una grossa roccia con la quale colpi ancora e ancora la testa della sua vittima finché il sistema interno di quest’ultimo fu danneggiato e che il robot perse il controllo del suo corpo. Approffitando di questa opportunità, il Pyro afferro la lancia del suo avversario, lancia che pianto direttamente nel petto di quest’ultimo che sollevo prima di infilare l’altra estremità dell’arma nel suolo, impalando il robot che si disattivo per sempre.
 
-“Mfmf!” fecce allora tranquillo il Pyro molto orgoglioso di lui
 
-“Signore Pyro?!” chiese allora Derpy che non sapeva cosa dire tanto da un lato era felice che era stata salvata ma che d’altra parte era scioccata dal metodo del Pyro “Non…Non dovevate aiutare l’Ingegnere?”
 
-“Mmmmfmphhmmm”
 
-“Cosa dice?” chiese McCoy
 
“A parte che dice che non può lasciarsi solo a accarezzare grandi conigli rosa come la appena fatta” fecce un po’ perplessa la pegasa “Ma soprattutto dice che ormai il suo amico ha finito di costruire la macchina delle festività.”
 
-“Cosa?” fecce McCoy
 
Prima di rispondere alla sua domanda, un potente rumore di mitragliatrice si fecce sentire, con in sottofondo la risata di Conhager, e i quattro altri robot che erano saltati per attaccare Kirk e i altri furono colpiti senza sosta da centinai di proiettili, e se non fosse abbastanza furono fatti esplosi da quattro missili che li misero fuori uso.
 
-“Ma che cosa è successo?!” fecce allora Zulu che vide ai suoi piedi i resti del robot che due seconde fa lo voleva ucciderlo.

 -“Questo!” urlo allora di gioia Conhager che si stava massacrando dalle risate prima di puntare a una mitragliatrice su piedi che sparò automaticamente su tutti i robot che erano alla sua portata, come quella che aveva già creato contro Shura ma in più grande con il doppio di fucili e un lancio missile “Il mio sentry di livello tre non è forse l’arma migliore contro il generale, ma contro questi robot di qualità inferiori a quelli che erano sul mio pianeta è più che sufficiente YEAAAAH!”   

-“Ma come avete fatto a costruirlo in cosi poco tempo?” fecce Spock in modo stoico anche se in fondo di sé era sorpreso “Non è possibile che un uomo normale sia riuscito a creare un apparecchi così complesso in solo una diecina di minuti con del metallo non lavorato appena ricuperato da androidi”
 
-“Cosa ti posso dire” rispose sorridente l’Ingegnere “Diciamo che ho la mano in certe cose meccaniche… Inoltre mi rimaneva un po’ di australium in tasca, il che mi è parecchio utile per alimentare le mie invenzione”
 
-“Aspettate un minuto…” interrompo Kirk “Avete detto dell’Australium…cioè il minerale proprio del vostro mondo più potente del nucleare?”
 
-“Yup?” fecce perplesso l’Ingegnere “E me ne rimane ancora un po’ in tasca quindi volendo posso costruire un altro apparecchio che ci possa essere d’aiuto per rallentare ancora di più i robot e…”
 
-“Per caso l’australium è instabile?” interrompo bruscamente Kirk
 
-“In generale no” rispose Conhager che cominciava a innervosirsi di essere interrotto di continuo da un uomo che aveva ormai del male a sopportare “Però, certo, è come una bottiglia di coca: più la muovi in modo sconsiderata e più rischi che esplode. Ma per fare esplodere dell’australium – il che non avrebbe l’effetto di una bomba nucleare ma sarebbe comunque abbastanza devastante – bisognerebbe davvero andarsi pesante!”
 
-“E una carica soprariscaldata di energia di energia nucleare potrebbe bastare per fare una reazione?” chiese allora precipitosamente Kirk tirando fuori dalla sua tasca la carica della pistola di Cechov che aveva fino a lì conservato.
 
-“Si…” disse Conhager che sembro stupefatto “Ma…domanda… lei è pazzo vero?! Perché vorreste creare una bomba che… aspettate, forse ho capito…”
 
-“L’esplosione, se contenuta in un recettore, potrebbe essere abbastanza potente per mettere fuori uso Hy’ardolfius ma lasciarsi il tempo di metterci al riparo” disse Spock che fu il primo a capire l’idea del suo superiore.
 
-“Ey!” fecce allora Conhager ridendo “Devo ammettere che l’idea è abbastanza buona…Però, solo per sapere…siete conscio che è probabile che Hy’ardolfius muoia nel processo vero?”
 
-“Ha raggione capitano” fecce allora interpellata Uhura.
 
Il capitano Kirk esitò per circa un minuto, riflettendo sul suo codice morale e quello di Starfleet, ma ricordandosi quello che il Generale aveva causato nei confronti del suo equipaggio decesso e dei universi in generale. Lasciando i suoi pensieri, Jim si decise di rispondere.
 
-“Starfleet promuove valori di pacifismo e di diplomazia, e ci chiede di fare ogni cosa nel nostro potere per catturare i criminali di guerra o agenti del terrore vivi per potergli giudicare in virtù delle legge della confederazione. Però è ovvio che non riusciremmo né a parlamentare né catturare Hy’ardolfius e la nostra vita né dipende, quindi non abbiamo scelta e se deve morire morirà”
 
-“Capitano!” fecce Uhura scioccata, anche se sapeva il suo superiore aveva ragione”
 
-“Rinunciare cosi presto alla vostra morale…” fecce Conhager levandosi il suo casco di operaio per grattarsi la testa calvo “Boy… siete ancora più ipocrita di quello che pensavo, ma vabbe…” e li prese di forza la carica della pistola del russo dalle mane di Kirk prima di girarsi per mettersi al lavoro “Se mi ci metto subito, posso finire la costruzione della bomba.”
 
-“Ma dobbiamo avvertire i altri! Fecce allora Scott
 
-“Ci vado io” fecce Kirk preparando la sua pistola faser, che oltre a voleva essere sicuro di vedere i altri fuggitivi al sicuro, ma anche dimostrare a tutti che non aveva rinunciato ai suoi valori e che era sempre pronto a sacrificarsi per altrui. “Voi altri ravvicinate il più possibile i feriti dall’astronave” e, senza aspettare che qualcuno lo trattenesse, si precipitò verso il campo di battaglia. Fu appena arrivato a metà strada che vide che il generale era riuscito a catturare il Medico tedesco e a sollevarlo dalla gamba davanti i suoi occhi, prima di puntare su quest’ultimo una pistola dal quale usciva delle fiamme.
 
-“NEIN, NEIN!!! Ich nein voglio ezzere kotto kome un wurstel! AIUTOO!!!” si mise ad urlare Fritz che, nel tentativo disperato di liberarsi tirando fuori dalla sua giacca una sega di operazione coperta di sangue asciutto, pronto a tagliarsi il piede.
 
Ma, per la grande fortuna del mercenario sessantenne, non fu costretto a perdere un suo membro rischiando un emorragia per potere scappare alle fiamme, visto che Batman corse alla sua salvezza lanciando di nuovo un suo batarang esplosivo sulla mano meccanica del Generale per costringerlo a rilasciare il tedesco prima di tirare di nuovo il suo cavo per colpire per la terza volta il generale, con alla differenza che questa volta Hy’ardolfius fu preparato e gli contra t’attacco sparandogli addosso con il lancia fiamme che aveva acceso per il Medico. Il giustiziere della note riuscì a evitare l’attacco in extremis, ma il suo mantello prese fuoco e il supereroi, ormai a terra, fu costretto a disfarsene prima di correre a sua volta per scappare alla mitragliatrice del servo dell’Ente Supremo che lo prese a caccia.
 
-“Ahia, ho mi zono rotto mein piede!” fecce Medico prima di prendere il suo medigun sparare su se stesso il raggio rosso “Aaaah, molto meglio…”
 
-“MEDIC NON RIPOSARTI!!!” fecce allora Grosso che nel frattempo si era rialzato e, frustrato di essersi fatto buttare giù in modo cosi stupido, si era precipitato per costringere il suo collega germanico a rimettersi in piede e tornare alla carica “NOI DOBBIAMO UCCIDERE STRONZO!”
 
-“Aspettate!!!” fecce Kirk che era appena arrivato in modo discreto per non farsi vedere del general “Abbiamo trovato un piano che non solo potrebbe impedire a Hy’ardolfius di chiamare altri robot al suo soccorso, ma potrebbe addirittura neutralizzarlo una volta per tutto!”
 
-“Ah si?” chiese allora scettico la Spia che, in una nuvola di fumo, si rese nuovamente visibili accendendosi una sigarette “E in cosa consiste la vostra merveilleuse idée?”
 
-“Il vostro collega Conhager sta costruendo una piccola ma potente bomba che sarà abbastanza potente per distruggere le diffese del Generale, ma per poterla usare bisogna evacuare la zona ma costringendo Hy’ardolfius a rimanere fermo.”
 
-“Mmm” rifletto la Spia “Il vostro piano non sembra così male…E per fortuna mia è il pipistrello e il greco con i capelli orrendi che sono i più adatti a trattenere il nostro nemico comune… però immagino che devo avvertire i altri due imbecilli dei miei colleghi…” fecce sospirando di noia “E vabbé, me ne occupò subito, però non provate a lanciare la bomba prima che sono tornato!” e lì, il francese scomparì di nuovo per andare a cercare il Demolitore e l’Esploratore che, insieme a Camus, si erano messi per attaccare il Generale mentre quest’ultimo tentava ancora di uccidere Batman.
 
-“IO VOLERE COMBATTERE!!!” fecce Micha

-“Nein nein mein Große freund russo!” tento di spiegare Medico che tentava disperatamente un pretesto per allontanarsi il prima possibile dal campo di battaglia per lasciare ai altri il lavoro sporco “Hai zentito il kapitano, ztanno per lanciare una bomba e immagino khe non fuoi farti ezplodere in mille pezzi”
 
-“MA IO UTILE ALLO SCONTRO QUI!!!” protesto il sovietico “SACHA PUO UCCIDERE IL PICCOLO FIGLIO DI CAPITALISTA A OCCHI DORATI!!!”
-“A dire il vero” inizio allora a parlare Kirk “Forse potresti essere più utile laggiù con noi”
 
“DA/JA?!” dissero insieme il Grosso e il medico, il primo con un’espressione di sorpresa che non capiva e il secondo con un sorriso da vigliacco pieno di speranza.
 
-“Si” spiego allora il capitano “Mundy mi ha detto che quando sei sotto l’effetto del ub…uba”
 
-“Ubercharge” taglio precipitosamente Medico che era impaziente a sentire la soluzione
 
“Che quando siete sotto l’effetto dell’Ubercharge” riprese Kirk “Diventate molto più forte. Quindi se Fritz riesce di nuovo a caricarvi forse potreste lanciare la bomba.”
 
-“Quindi…avrei l’onore di fare fuori il generale?” chiese Grosso che voleva essere sicuro di capire bene.
 
-“In un certo modo si” disse Kirk
 
-“PERCHE NON ME L’HAI DETTO PRIMA!!!” rido allora il bolscevico che afferro sia il Medico che Kirk nei suoi potenti bracci prima di correre dove i altri ufficiali di Starfleet erano “IN QUESTO CASO ARRIVO!!!”
 
Mentre questi tre lasciavano il campo di battaglia per mettere in atto la loro strategia, i quattro che combattevano ancora riuscivano a fare un lavoro piuttosto efficace e, stranamente, coordinato alla perfezione: Infatti, per un instante Hy’ardolfius si teleporto davanti a Batman per dargli un potente pugno che avrebbe subito steso il cavaliere oscuro che nonostante tutte le sue abilità rimaneva un uomo normale senza super-poteri; ma al momento del colpo Camus si precipito e salto sul protettore di Gotham per mettere quest’ultimo al riparo, e alla loro volta il Demolitore e Esploratore fecero il loro contributo, il primo sparando potente granate e il secondo saltando sulla mano di Hy’ardolfius prima di correre lungo il braccio di quest’ultimo sparandogli sopra prima di ripartire come una freccia. Lasciando cosi a Batman e Camus l’occasione perfetto per tornare alla carica.
 
-“Ma quanto tempo ci mette questo bastardo a crepare?!” s’indigno il Demolitore che notò di avere quasi esaurito tutte le sue munizione
 
-“Già, ho l’impressione che tutto quello che facciamo non serve a niente!” si lamento l’Esploratore
 
-“Per una volta dici qualcosa di sensato moccioso” fecce allora Spia che compari dietro di loro “Infatti, se proseguiamo in questo modo moriremmo schiattati da questo pazzo furioso o intossicati dal fumo tossico che ci raggiunge o precipitato nel fuoco quando il suolo si aprirà sotto di noi”
 
-“Hai qualche alternativo baguette?!” insultò allora Demolitore mentre mise le ultime granate che aveva a sua disposizione nel suo cannone.
 
-“Io no, ma l’altro cretino spaziale si. Stanno per lanciare una bomba sul generale e se non volete accompagnarlo in inferno vi consiglio di muovervi il culo da qui per andare con i altri.”
 
-“Cosa?! Abbandonare il campo di battaglia e dare un immagine di vigliacchi al popolo scozzese e alla famiglia Finnegan?! Mai!!! Piuttosto morire in eroi con la mia spada dei miei antenati in mano!” dichiaro tirando fuori la vecchia spada e alzandola eroicamente sopra di lui “Onorerò l’Eyelander con il sangue dei mie nemici o il mio stesso sangue!!!”
 
Spia, annoiato e che non voleva perdere tempo, apri la sua vesta e tirò fuori una piccolissima bottiglia di whisky dalla sua tasca che mostrò al guercio nero “Te la offro se lasci il campo di battaglia, che vai raggiungere i altri cretini e soprattutto se non apri la bocca per le prossime dieci minuti”
 
Vedendo l’alcool che gli mancava cosi tanto, l’eroismo e il senso dell’onore di Tavish Finnengan scomparirono istantaneamente. Tento di dire qualcosa, ma si ricordo che tra le condizione che il francese aveva appena detto c’era quella che doveva stare zitto, e quindi fu senza dire niente. Dopo una breve esitazione durante la quale si girò per guardare dietro di lui la battaglia, la sua dipendenza ebbe la meglio e si precipito in direzione dei altri che aspettavano.
Soddisfatto del suo lavoro, la Spia inizio a mettersi al rifugio anche lui.
 
-“EY!” fecce allora Esploratore scioccato “Non vai avvertire Batman e Camus?!”
 
-“Be” disse sorridendo Spia “Il mio contributo l’ho fatto, ormai tocca a te.”
 
-“Cosa?!”
 
-“Riflettici un po’: io sono efficiente quando sono discreto, e sei d’accordo che non posso avvertirgli se sono in mezzo a uno scontro. Al contrario, tu sei il veloce che va in prima linea per osservare e trasmettere le informazione, dunque dai, vai a avvertirli, e se non lo fai dirò a Kirk e i altri che se abbiamo perso due dei migliori elementi del nostro gruppo di poveri maledetti sarà solo colpa tua!”
 
-“Ma sei un vero stronzo!” si lamento il ragazzaccio
 
-“Esatto, ed è per questo motivo che sarò sempre migliore di te!” si mise a ridere Spia “Bene, ci vediamo tra poco… se sei fortunato!” e li, allora che l’altro lo voleva trattenere, si rese nuovamente invisibile.
 
-“Coglione! Si dai! Scappa come un vigliacco dalle put…” prima di fermarsi ricordandosi che l’amante principale della sua madre era, purtroppo, la sua propria madre. Calmato e rassegnato su sé stesso, Esploratore si preparo psicologicamente e andò a raggiungere i due più grandi guerrieri del gruppo, i quali erano stati costretti a ritirarsi dovuto al fatto che il suolo del pianeta, non resistendo più alla pressione, iniziò a aprirsi per lasciare scappare dei potenti geyser di fumo acido e del fatto che Hy’ardolfius a sparare contro di loro raggi laser.
 
“Ey, pipistrello e aquarium, avete un minuto?!” che si inserì tra i due, accompagnandoli nella loro corsa a ostacoli mortali
 
-“Non abbiamo tempo di discutere, dobbiamo neutralizzare quel demonio!” dichiarò Camus
 
-“I zalgo sono guariti?” chiese allora Batman prima di notare che i altri se ne erano andati “E i tuoi compagni, hanno deciso di abbandonarci?”
 
-“Si…ehm no!” si corego Esploratore evitando per poco di essere colpito “In realtà i altri del futuro hanno avuto l’idea, se ho capito bene, di creare un dispositivo che potrebbe finalmente neutralizzare quel presuntuoso in metallo!”
 
-“Ottimo! Allora vai da loro, io e Batman tratteremmo il Generale, chiedi a Kirk e ai suoi uomini di sparargli tutti in contemporaneo su di lui in modo tale che sia distratto mentre noi vi raggiungiamo!”
 
-“Okay, allora a tra poco se non finiti in pezzi!” si accontento di dire Esploratore in grande fretta prima di scappare a tutta velocità!
 
Batman, però, non era convito: cosa intendeva il giovane con “Neutralizzare”, non era che la bomba avrebbe ucciso il generale? Certo, quell’uomo era un uomo orrendo, che aveva causato torto a tutti lui compreso, ma il giustiziere era comunque contro il fatto di uccidere un essere umano, pur malvagio. Però il cavaliere oscuro non poté riflettere oltre sul momento perché non era stupido ed era conscio che c’erano delle priorità, in questo caso impedire a Hy’ardolfius di sparare a Esploratore. Cosi, il supereroi si girò lanciando una altro suo batarang migliorato, questa volta elettrico nella speranza che una scarica potesse distrarre abbastanza tempo il generale prima di tornare alla carica accompagnato da Camus.
 

 



 
-“AAAAAAAH!!!” urlò allora Esploratore che fu catapultato su diversi metri in seguito a un’esplosione laser che si fecce dietro di lui. Il povero ragazzo atterrò a solo due o tre metri dei altri che lo aiutarono a rialzarsi, visto il brutto – anche se non grave – stato nel quale era.
 
-“Alla fine ci sei riuscito?” fecce annoiato la Spia mentre, come promesso primo, lancio la bottiglia di whisky in aria prima che il Demolitore la prese al volo per beversela in un colpo-
 
-“No grazie a te!” fecce rispose Esploratore mentre guardo a una ferita alla sua spalle che sanguinava “Merda il mio t-shirt è ormai fottuto per sempre!!! Ey Medic! Mi puoi aiutare per il mio braccio?”
 
-“Ich mi dizpiace” menti il tedesco che era completamente indifferente “Ma devo concentrare su Grozzo affinkhé zia pronto”
 
-“Certo come no!” si lamento il giovane “Sempre quest’obeso!”
 
-“Avete avvertito Batman e Camus?” si accontento di dire Spock che voleva direttamente arrivare al punto.
 
“Si si non preoccuparti, chiedono solo che sparate tutti insieme al coglione quando la bomba è pronta”.
 
-“Perfetto!” disse allora Scott che nel frattempo era riuscito a convincere Conhager di lasciarlo aiutare nella concezione della bomba “Abbiamo quasi finito!”
 
-“Già” confermo l’Ingegnere prendendo la carica della pistola di Ceckhov che mise inserò nel dispositvo “Fatto! Devo solo mettere il conto alla rovescia!”
 
-“Se Grosso lo lancia bene dal primo colpo, un minuto dovrebbe bastare al proiettile per arrivare ai piedi del generale senza però lasciare a quest’ultimo il tempo di reagire in tempo” calcolò Spock nella sua mente
 
-“Pero azpetta che mein ubercharge zia pronta!” ricordo Medico
 
-“Capitano!” si esclamò McCoy che, al contrario dei altri, era rimasto alla sua occupazione di prima sorvegliando i feriti “Kalash’ar inizia a risvegliarsi! Nono!” fecce all’intenzione della sua paziente “Non muovetevi subito, tra poco potremmo scappare!”
 
-“Co…cosa…?” sussurrò a malapena la zalgo “Siete ancora qui..?”
 
-“Tranne McCoy, tutti in posizione!” ordino Kirk “Mettete le pistole in modalità disintegratore! Abbiamo visto che contro l’esoscheletro non serviva a niente ma rimane la nostra migliore arma contro di lui!”
 
-“Siete sicuro capitano?” chiese Uhura che era ancora un po’ male all’idea di uccidere Hy’ardolfius
 
-“No” rispose onestamente Kirk “Ma non abbiamo più scelte. Adesso in posizione! Al mio segnale lanciate la bomba e sparate!”
 
Un minuto che sembro essere un eternità passo durante il quale, sudore al fronte, tutti aspettarono. Ormai diventati testimoni impotenti, tutti guardavano a Camus e Batman che lottavano di tutte le loro forze per tentare di mantenere il temibile Hy’ardolufius bloccato a uno solo posto. Kirk e i suoi uomini – almeno – avrebbero voluto intervenire ma sapevano che dovevano rispettare il piano che avevano concepito, e iniziarono a innervosirsi dall’angoscia: se sparavano troppo presto si sarebbero fatti notare e avrebbero rovinato tutto, troppo tardi e i due altri fuggitivi sarebbero stati uccisi, ma temevano anche che uno di questi due potesse essere ucciso prima. Dopotutto, ormai erano solo due a trattenere l’infame Hy’ardolfius e quest’ultimo aveva ormai capito tutti i loro trucchi.
 
“MEDICO!!!” fini per urlare Zulu che non sopportava più la pressione
 
-“Ubercarica pronta!” rispose allora il tedesco che senza aspettare attivo il suo raggio, trasformando nuovamente il russo in un essere rosso con i occhi gialli
 
-“YAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!” urlò allora Grosso che prese la bomba che Scott si sbrigo di attivare, prima di correre su qualche metri e lanciarla “MUORI STRONZO!!!”
 
“FUOCO!!!” urlo Kirk che insieme ai suoi quattro uomini disponibili, e lo Cecchino a modo suo, iniziò a sparare con i loro raggi rossi, colpendo direttamente il Generale che non aveva visto il colpo arrivare non poté reaggire.

 







-“Scappiamo!” fecce Camus a Batman che lancio un ultimo attacco di ghiaccio per rallentare il loro nemico comune prima di correre.
 
Però , allora che tutto funzionava come previsto, che Camus era già quasi arrivato al punto di salvezza, dove tutti si preparavano a nascondersi dietro delle rocce per proteggersi di un eventuale onda della bomba che era ancora in aria, che succedo un imprevisto che nessuno aveva immaginato, o piuttosto che tutti si erano scordato. In effetti, dietro le fiamme che uscivano del suolo, con la giacca a metà distrutta e il petto sporco di sangue e di cenere, sparando con il suo fucile che aveva rimpiazzato il suo bazooka che aveva messo alle sue spalle, c’era nientemeno che il Soldato che si era appena risvegliato dal suo coma, urlo contro il generale

-“BRUTO FIGLIO DI MERDACCIA CHE NON SEI ALTRO, HAI OSATO TENERMI LONTANO MENTRE I ALTRI CONTINUIVANO A DIVVERTIRSI!!! ADESSO TE LA FARO’ PAGARE CARA!!! TI DARO COSI TANTI COLPI DI GAMBE NELLE PALLE CHE LE SPUTTERAI DALLA TUA ORRENDA BOCCA DI MERDA! STRAPPERO’ OGNI SINGOLO MEMBRO DEL TUO CORPO DIFFORMO CHE USERO’ PER TAPPESTARE IL TUO CULO FRIGIDO PRIMA DI LANCIARLI AI CANI AFFAMATI AFFINCHE GLI MANGINO PRIMA DI PRENDERSELA CON LA TUA FACCIA DA PICCOLO MOCCIOSO GRASSO E PUZZOLENTO CHE STACCHERO’ A MANI NUDE PRIMA DI SPEDIRLA PER POSTA ALLA TUA OBESA E DISGUSTOSA MADRE CHE SARA’ INCAPACE DI RICONOSCERLA E LA BUTTERA NEL SCESSO DOVE MERITI DI STARE FINCHE I VERMI FINISCONO IL LAVORO, SENTITO BRUTTO COGLIONE IMPOTENTE! TI SPACCHERO IN COSI TANTI PEZZI CHE DALLO SPAZIO CONFONDERANO I TUOI ORGANI CON UN INSIEME DI ISOLE IN UN MARE ROSSO!!! TI MONSTRERO’ COME L’AMERICA PUNISCE I STRONZI COME TE, A COLPI DI CALCI E DI PIOMBO PRIMA DI RECICLARE IL LORO CORPO IN MARMELATA E RIVENDERLO A UNA SOCIETA SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI COLLA PER L’UNICA COSA PER LA QUALE POSSONO ESSERE UTILI, MANTENERE SUL MURO IL RITRATTO DI AMERICANO MILLE VOLTE MIGLIORE DELLA LORO MISERABILE ESISTENZA, CIOE ME!!! HAI CAPITO BRUTTO FALSO COMMUNISTA DI ZANZIBAR NEONAZISTA SENZA PALLE E SENZA TETTE, TI INFILERO LA TUA TESTA NEL TUO CULO COSI PROFONADAMENTE CHE COLUI CHE RIUSCIRA AD TIRARLA FUORI SARA’ SOPRANOMINATO IL RE ARTU’!!!”

-“Non è possibile!” fecce Cecchino dandosi un colpo sulla testa “Ci siamo scordato l’altro americano idiota!”
 
-“E il peggio è che è rimasto stupido!” si lamento Spia
 
-“AHAHA!” rise Demolitore che era tornato ad essere un po’ ubriaco e che inizio a cantare “Sta per morire, sta per morire!”
 
Batman era l’unico rimasto sul campo di battaglia quando il Soldato fecce di nuovo la sua comparsa, e di conseguenza l’unico a ancora potere ancora intervenire per salvare il patriota della seconda guerra mondiale, anche perché quest’ultimo non si rendeva conto della pericolosità nella quale si trovava e che, anche se cosi avrebbe comunque voluto rimanere lì per combattere. Senza prendere il tempo di riflettere, Batman si girò per la seconda volta per andare alla riscossa. Raggiungere il sergente Doe fu per lui la parte più facile nonostante i geyser, ma quando lo afferrò al collo per obbligarlo a seguirlo, Batman fu costretto a lottare contro la resistenza di Doe, che protestava per essere lasciato e proseguire la lotta.
 
-“Devi muoverti!” ordinò il giustiziere all’americano che gli dava dei colpi con il manico del fucile per liberarsi dalla sua impresa.
 
“MAI! Un americano non lascia mai il campo di battaglia!”
 
“Per cominciare è falso e secondo smettila di fare il bambino capriccioso!”
 
BANG!
 
Il cavaliere oscuro e il patriota avevano preso troppo tempo a litigarsi che avevano perso di vista Hy’ardolfius che approfittò della loro distrazione per dare a entrambi un potente colpo di pugno che gli proietto entrambi a metà percorso dai altri. Il colpo non era stato abbastanza preciso per essere fatale, ma è ovvio che un grosso colpo d’acciaio dato a grande velocità poteva essere molto doloroso. Soldato infatti fu colpito alle spalle e al rumore che c’era stato si poteva immaginare che una delle se omoplate fosse rotta. Batman, per conto suo, non aveva niente di rotto, ma sulla bocca, unica parte del suo viso non coperta, si poteva vedere un piccolo ma comunque presente filo di sangue che cadeva, il che poteva lasciare pensare che era stato ferito al fronte o al naso, ma visibilmente non era niente di troppo grave visto che si rialzo, si mise alle spalle il Soldato che si lamentava di dolore e che non riusciva più a muoversi.
 
-“ADESSO NON AVETE PIU’ SCAMPO! SPARITE IMMEDIATAMENTE!!!” urlò Hy’ardolfius alla loro intenzione mentre si preparava alla carica, ma fu a questo momento che uno strano cilindro di metallo, che non sapeva da dove veniva, atterrò ai suoi piedi “E cos’è questo?”
 
BOOOOOOOOUM!!!
 
Il cilindro non era nientemeno che la bomba concepita da Conhager e, in qualche misura, Scott, e fu a questo preciso momento che quest’ultima esplodo, facendo scomparire il generale in una potente luce arancione che si propagò a tutta la zona.
 
-“BATMAN!!!” urlo Kirk prima di mettersi al rifugio che si rese conto che il giustiziere e il mercenario non erano in zona sicura.
 
Il cavaliere oscuro, benché indebolito con una pesante sulle sue spalle, si sforzo e si mise a correre sulla pente della collina con tutte la difficoltà che si può immaginare, riuscì a fare qualche metri e ad avvicinarsi abbastanza vicino delle rocce dove i altri erano nascosti per lanciare il Soldato e metterlo al riparlo, ma non ebbe il tempo di andare a proteggersi sé stesso quando l’onda dell’esplosione lo colpi da dietro catapultandolo su diversi metri in avanti.
 
-“NOOO!” fecce Kirk che, deciso a intervenire, si mise a rampicare con precauzione dietro ogni roccia o imperfezione del suolo per ravvicinarsi il più possibile del supereroi senza essere preso a sua volta dal potente e bollente vento che la bomba aveva provocato. Arrivato vicino, il capitano afferrò la gamba di Batman e, impiegando il massimo delle sue forze, lo tirò verso di sé per metterlo al sicuro e controllare in quale stato era. Per il grande sollievo di Kirk, Batman era viva, e anche conscio! Però, l’armatura nera di quest’ultimo non aveva altrettanto resistito e era fratturata ovunque, compreso l’elmo a forma di pipistrello che si era rotto a punto tale che si poteva vedere la meta del viso di Bruce Wayne, ferito presso l’occhio e che mostrava segni contenuti di dolori forti. Era ovvio che, se era sopravvissuto – il che era il più importante – Batman non sarebbe più riuscito a combattere per un paio di minuti e sarebbe stato decisamente svantaggiato in confronto a prima.
 
Per circa un minuto, tutti furono in panico totale, visto che l’esplosione, oltre ad avere creato un onda pericolosa, aveva provocato un altro potente terremoto, e i nostri compagni si chiesero se potevano non sopravvivere, e i loro pensieri erano comprensibili visto che sentirono che la collina scendeva e che dovettero evitare delle rocce che cadevano dall’altro. Pero, alla fine, la situazione sembro calmarsi e l’onda scomparì. Perciò i nostri fuggitivi, insieme a Kalash’ar che inizio a rialzarsi con grande difficoltà e Osirius che inizio ad aprire i occhi, iniziarono a rialzarsi per osservare le conseguenze della loro bomba, e bisogna dire che furono abbastanza sorpresi. In effetti, in un diametro di cento metri attorno a dove c’era Hy’ardolfius non c’era ormai nient’altro che un immenso abisso dal quale della lava inizio a uscire per formare un lago, il tutto sputando gas tossico che, insieme al fumo già formato da lontano creò un’immensa massa di aria nera fatale che si avvicinava ai nostri compagni, i quali, senza perdere tempo, iniziarono a strapparsi i vestiti per metterli sulle loro bocche e respirare (tranne Il Pyro, che aveva la sua maschera e che fu l’unico ad essere tranquillo e ad osservare con piacere la scena prima di vedere Derpy soffocare e quindi strappare un pezzo del T-shirt di Esploratore per la sua amica, e Spia che, non volendo rovinare il suo bellissimo vestito di lusso, strappò anche lui un pezzo del T-shirt del più giovane mercenario.
 
-“Stron…Kok KOF!!!” inizio a tossicare Esploratore
 
-“Almeno abbiamo fatto fuori l’altro stronzo kof kof…Adesso posso permettermi di urlare come kof kof una ragazzina per via del dolore kof…AAAAAAAAAAAAAAAH kof AAAAAAAAAAAH CHE MAAAALE!!!” urlò Soldato
 
-“Puoi dirlo forte boy” fecce Conhager aiutando il suo collega a rialzarsi “Kof Kof, di lui non rimane neanche le cenere da spazzare”
 
-“E’ orribile Kok!” piangiò Derpy che nonostante tutta la malvagità di Hy’ardolfius non poteva rassegnarsi all’idea che i uomini e gli esseri che gli somigliavano potevano uccidersi a viccenda”
 
-“Già” fecce Batman che guardò con un occhio deluso il capitano Kirk
 
-“Cosa….cosa avete fatto?” chiese Osirius che, insieme a Kalash’ar, non sembro avere problemi di respirazione.
 
-“Ci siamo sbarazzati KOF KOF di Hy’ardolfius” fecce Zulu che insieme a Scott aiuto il Zalgo verde, ancora troppo debole per alzarsi e camminare da solo “Adesso dobbiamo raggiungere l’astronave prima di finire asfissiati!”
 
-“Ma il pianeta non doveva esplodere KOF KOF?” chiese Uhura
 
-“Tyresius sta lavorando a contenere l’implosione il più a lungo possibile” disse Kalash’ar che tento di camminare prima di cadere e di essere costretta ad accettare l’aiuto di Uhura “Adesso andiamo all’astronave, presto!” pero per un secondo si fermò “Come sarebbe che sareste riusciti a sbarazzarti di Hy’ardolfius”
 
-“Abbiamo creato una bomba che è stata abbastanza potente per disattivare i suoi sistemi di difesa e disintegrarlo” disse Spock che portava su i suoi bracci il corpo di Cechov che era ancora nel coma, per raggiungere i altri che avevano iniziato una penosa ma determinata ritirata in direzione dell’astronave.
 
-“I…Impossibile!” disse Kalash’ar “I primitivi come voi non hanno ancora i mezzi necessari per sconfiggere un alto ufficiale dell’Ente Supremo!”
 
-“Visibilmente noi si! Kof kof!” disse Camus che per una volta non trattene il suo orgoglio di essere riuscito a mettere fuori un avversario cosi arduo”.
 
Bip bip…BIP BIP BIP!!!!
 
Allora che erano finalmente a meno di dieci metri dell’astronave un rumore elettronico si fecce sentire dietro i nostri compagni
 
-“Il..il mio sentry kof kof?!” fecce Conhager che si spaventò girando la sua testa “Ma se si attiva solo quando un nemico è qui?!”
 
Infatti, appena i altri si girarono alla loro volta, che il sentry inizio a sparare sopra una potente colona di lava che usci dal nuovo lago. Da questo torrente di liquido mortale, sputò Hy’ardolfius arrabbiato come mai, che con la sua armatura rossa di metallo bollente e atterrò sul Sentry che fu distrutto all’instante, prima di dare un pugno a Spock e afferrare Cechov che lancio in aria, facendo scomparire il giovane russo nel fumo.
-“NNNNOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! CHECHOOOOOOOOVVV!!!!” urlo disperato Kirk prima che il Generale, ormai in ovvio vantaggio, punto a lui e tutti i altri un cannone
 
-“Spero che vi siate divertito sul mio conto!” urlò allora il Generale “Ma ormai il divertimento è finito per voi! Ormai non potete più scapparmi e siete troppo deboli per resistermi! Mi farò un piacere di esplodere le vostre miserabile teste prima di scappare all’instante! Adesso morite creature repugnante!”
 
I fuggitivi sapevano che ormai erano fatti: Sia Batman, che Camus che i zalgo non erano più nello stato ideale per combattere, i altri erano completamente senza difese contro il generale, e erano alla portata diretta del cannone. In fine, anche se alcuni di loro fossero riusciti a evitare il colpo, non sarebbe riuscito a sopravvivere a lungo per via del gas.
 
-“Ahaha… Hy’ardolfius, sei ancora più miserabile di quello che pensavo…” si fecce sentire nell’aria  una voce molto familiare a tutti.
 
Questa volta, fu il Generale a girarsi lentamente dallo spavento, e a vedere insieme ai altri l’arrivo dell’ancora misterioso ma sempre pericoloso Amiraglio Tyresius. Ma se l’entrata di Hy’ardolfius, che era saltato fuori dalla lava con una tale forza che aveva sollevato quest’ultima a più di una trentina di metri di altezza, l’arrivo di Tyresius fu ancora più impressionante. Infatti, anche lui comparì dal lago di lava, ma non solo lui non aveva nessuna armatura e non sembro minimamente soffrire dal calore estremo, ma inoltre non fu tanto lui ad emergere dalla lava, ma piuttosto il lago stesso ad aprirsi per lasciarlo volare via verso la superficie in tutta tranquillità. Anzi, l’Ammiraglio, il quale aveva del sangue su un sorriso particolarmente sadico, sembro controllare la lava, visto che alzo la mano e che della lava si sollevo verso di essa per formare una grande sfera.
 
-“Allora, il tuo piano consisteva a sfuggirmi per prendertela contro i miei prigionieri, ma vedo che hai fallito perfino questo. In somma non solo sei un vigliacco, ma sei anche un perfetto incompetente…AH! Ho fatto una volta l’errore di darti una morte onorevole, ma adesso voglio solo andarmene da questo pianeta dalla quale ho rallentato l’implosione e limitato i danni eliminando un massimo di zalgo e di Spectrum, dopo averti ucciso ovviamente.”
 
-“Brutto mostro!” urlò allora Hy’ardolfius che tirò il suo vero braccio una grossa pistola caricata di Spectrum “Non sei nient’altro che un demonio che ha tradito il retaggio e l’impero dell’Ente Supremo!” e senza aspettare oltre sparò come una mitragliatrice numerosi colpi di Spectrum in direzione dell’Ammiraglio.
Quest’ultimo si lasciò fare nonostante il fatto che il suo corpo viene perforato ovunque.
 
-“Ma…ma come?!” fecce Hy’ardolfius che, rendendosi conto che tutto ciò era inutile si fermo “Ma…Ma lo spectrum è mortale per voi zalgo!”
 
-“Quindi anche Tyresius è uno zalgo?” fecce Spia che come i altri non aveva ancora capito bene la natura dell’Ammiraglio.
 
-“Ahahaha” rido con calma Tyresius allora che il suo corpo si ricostituiva all’instante, guardando a terra il tutto levandosi lentamente i suoi occhiali che mise in tasca “Per prima cosa, sappi che non io ad avere tradito i ideali di Tubaikainus e di Jairus, ma l’Ente Supremo ad averci condannati. E
E seconda cosa, pensi davvero che un po’ di Spectrum come il tuo può bastare per uccidermi” e li alzo la testa senza i suoi occhiali, rivelando a tutti i suoi occhi, cioè niente. In effetti, al posto dei occhi, c’erano solo due grandi buchi vuoti, dai quali uscivano in continuazione del fumo nero, il che sciocco tutti i presenti che iniziarono a chiedersi se l’Ammiraglio era cieco. “CREDI DAVVERO CHE TI BASTA A UCCIDERE UN MOSTRO COME ME?!” urlò finalmente Tyresius mentre lancio la sfera di lava in piena faccia del Generale.
 
Quest’ultimo provò ovviamente a evitare il colpo, ma il lancio fu così veloce che non fecce neanche in tempo a spostarsi di un millimetro. Visibilmente la bomba dei altri fuggitivi aveva avuto effetto sul sistema di difesa del generale, perché la lava colpì direttamente il suo viso che fu bruciata a metà. Preso dal dolore, il generale lasciò cadere la sua pistola di Spectrum che caddò ai piedi di Kirk, il quale senza esitare si precipitò per ricuperarla, per mettere le sue mane sul viso, fu interrotto dall’Ammiraglio che era comparso davanti a lui e che infilo i suoi lunghi diti di fuochi nell’esoscheletro che, nonostante era tre volte più grande di lui e doveva pesare una tonnellata, sollevo sopra della sua testa prima di spaccarla in due e lanciare le due metà lontano indietro.
Il generale, gravemente ferito sia per lava sia perché le sue gambe erano state completamente scorticate dal gesto di Tyresius, e ormai senza difese, cado a terra, dove l’Ammiraglio lo prese al collo, sollevandolo con una mano per guardarlo direttamente nei occhi. Tyresius allora mostrò al generale la sua altra mano con i suoi diti mortali e, dopo essersi assicurato che Hy’ardolfius aveva visto quello che stava per succedergli, Tyresius gli infilò direttamente il suo indice nella pancia. Il Generale allora, giustamente, si mise ad urlare di dolore, per il più grande orrore dei testimoni – tranne Kalash’ar e Osirius che erano indifferenti.
 
-“Ehehe…” fecce allora l’Ammiraglio “Adesso, il mio veleno entrerà lentamente nelle tue vene. Ormai sei condannato, il tuo corpo marcirà dall’interno finché le tue ose di dissolveranno e che la tua carne e i tuoi organi saranno semplicemente un liquido puzzolente.”
 
-“Ar..aarrrgh” tento di insultare Hy’ardolfius che iniziava già a sputare sangue
 
-“Mm…Forse desideri che pongo fine alle tue sofferenze?” disse con una calma sadica l’Ammiraglio “Sai che posso mostrarmi molto generoso se vuoi… Basta che mi dici dove si trova l’Ente Supremo e ti stacco la testa in un colpo solo, che ne pensi? Ti ascolto…”
 
-“Aspettate!” tento di dire Cams che inizio a correre in direzione dei due “Questo Hy’ardolfius ha minacciato direttamente il mio mondo, perciò è dovere mio portarlo davanti al Grande sacerdote per farlo giudicare!”
 
Ma il senso di dovere di Camus si rivelò per lui un’errore fatale. Infatti, il Generale era forse moribondo, ma era ancora abbastanza forte per compiere, in meno di tre cinque secondo, un ultimo gesto da vigliacco: Approfittando dell’arrivo del cavaliere dell’Aquario, diede un colpo di testa a Tyresius per distrarlo, poi alzo il suo braccio ne quale aveva ancora una piccola pistola con la quale sparò una siringa di colore verde nel petto di Camus, il quale si mise ad urlare prima di cadere a terra, tremando e diventando pallido mentre le sue vene iniziavano a diventare verde e i suoi occhi neri. Dopo di che, Hy’ardolfius fecce comparire nella sua altra mano un piccolo doppio coltello di Spectrum che pianto nei due buchi del viso dell’Ammiraglio, il quale non mori ma ebbe comunque un forte dolore e dovete rilasciare la sua preda, la quale, benché cadò ed era già troppo debole per rialzarsi, premo un pulsante sul suo braccio e urlo “VITA ETERNA ALL’ENTE SUPREMO, CHE LA MIA MORTE ABBIA CONTRIBUITO ALLA TUA FINE!!!” scomparendo in una luce blu, probabilmente teleportato in qualche altro universo.
 
-“Signore Camus!” fecce allora Dey che insieme ai altri si precipitò in aiuto al cavaliere di Atena.
 
-“MISERABILE!” urlo Tyresius che, levandosi le lame di Spectrum dalla testa e infuriato di avere perso il Generale, si girò contro Camus “Mi hai fatto perdere l’occasione di finalmente trovare il mio archi nemico! Adesso me la…” poi notò lo stato nel quale era Camus
 
-“Cosa gli sta succedendo?!” disse spaventata Uhura che con McCoy non riuscivano a rilassare Camus né a capire il male che aveva.
 
-“E’ stato contaminato dal Zalgo” fecce allora Tyresius che gli sposto prima di mettersi il cavaliere sulle sue spalle. L’Ammiraglio era frustrato: sapeva che avrebbe ancora il tempo di trovare le essenze del Generale e dargli la caccia e ritrovarlo, ma la situazione del pianeta, la quale inizio finalmente a esplodere all’orizzonte, e di Camus che non sarebbe sopravvissuto senza un intervento immediato non gli lasciava altra scelta “ADESSO ENTRATE NELL’ASTRONAVE! TUTTI QUANTI!!!
 
-“Cosa fate?! Urlo Kirk che tento di correre nella direzione dove il corpo del suo amico era scomparso “Dobbiamo salvare Cechov!”
 
-“Per lui è ormai troppo tardi…” rispose allora Tyresius che, stufato dalla disorganizzazione e dal sentimentalismo dei primitivi, alzo la mano per farli levitare tutti quanti e sforzarli a entrare nell’astronave, senza fare caso alle proteste di Kirk, i suoi uomini, di Batman e Derpy che non volevano abbandonare uno di loro, di Grosso che anche lui voleva aiutare il suo compatriotta, Pyro che –secondo Derpy – non voleva lasciare quel posto bellissimo e dei altri mercenari che protestavano del fatto che potevano benissimo entrare nel veicolo da solo. Quando furono buttati violentemente su i sedili, Tyresius entrò a sua volta, premo un pulsante per chiudere la porta e ordino Kalash’ar, che aveva aiutato Osirius a sedersi “ACCENDI I MOTORI, DESTINAZIONE IL MULTIVERSO! E ATTIVA IL MIO INCUBATORE!”
 
-“Ai suoi ordini!” fecce allora la Zalgo che, nonostante i suoi forti dolori, premo su un pulsante per fare uscire dal suolo una vasca – simile a quella dove Kirk e i altri si erano risvegliati – piena di Spectrum, e tirare su una leva prima di spingere su una manetta e attivare l’astronave-
 
-“NO NO!!!” urlo allora disperato Kirk che corse nel vanno tentativo di aprire la porta sulla quale diede dei colpi “CECHOV! CECHOOV!!!” Il capitano continuo, presto raggiunto dai suoi altri uomini iniziarono ad picchiare contro la porta e sulle finestre. Ma fu del tutto inutile, perché mentre picchiavano il vetro, Kalash’ar, dopo avere aiutato Osirius a sedersi, si mise con grande difficoltà sulla sedia di commando e, attivando i pulsanti, fecce decollare l’astronave che, per la più grande disperazione di tutti, non prese tempo per sollevarsi e volare ma al contrario partì immediatamente nello spazio.
 
Li, a già migliaia di chilometri dell’atmosfera, i passeggeri dell’astronave videro, impotenti il pianeta finalmente implodere su sé stesso.
 
-“Oh no!” fecce Derpy lacrime ai occhi con i zoccoli davanti la bocca.
 
-“Chechov…” fini per sussurrare un’ultima volta Kirk coperto di lacrime, uniche parole in mezzo a un pubblico zitto per via dello shock. Perfino i mercenari, abituati alla morte, ebbero un forte male di pancia e una sensazione di malessere alla vista della distruzione del pianeta, con la consapevolezza che erano i fortunati sopravvissuti di questo cataclisma che aveva appena tolta la vita a miliardi di essere viventi. L’Esploratore, che nonostante era presuntuoso rimaneva il più sensibile dei nove, inizio persino a piangere insieme a Kirk e i suoi uomini, mentre Batman tento di contenere la fortissima rabbia che aveva dentro di sé, rabbia di essere stato incapace di salvare la situazione.
 
Però la tristezza lascio, almeno per i più resistenti psicologicamente, posto alla preoccupazione, perché come alcuni lo temevano l’esplosione fu cosi potente che un’immensa onda che inizio a distruggere tutto si fecce.
 
-“UNA SUPER NOVA!” disse allora a voce alta Spock




















 
-“E’ grave?” chiese allora un po’ esitante il Demolitore che non s’intendeva di astronomia e di studio dello spazio”.
 
-“CERTO!!! Fecce allora Zulu “Una Super Nova è cosi potente da potere distruggere un ‘intera galassia!”
 
-“HOLY MOTHER SHIT!!!” urlò allora lo scozzese mentre si piscio addosso… letteralmente purtroppo.
 
-“NEIN NEIN!!! ZBRIGATEVI ZIGNORINA KALAZ’HAR!!!”
 
-“State zitti!!!” ordinò Kalash’ar che faceva di tutto per evitare i numerosi pericoli – asteroidi, esplosione continue di pianete, rischio di farsi assorbire dalle onde solare o della Super Nova stessa – il tutto provando ad aumentare sempre di più la velocità
 
Kirk, allora rosso e coperto di lacrime, si girò alla voce di Kalash’ar e, insieme ai altri, vide che Tyresius aveva steso Camus soffrendo su un tavolo e che stava aprendo la suo mostruosa bocca sopra di esso.
 
-“Brutto BASTARDO, NON GLI FARAI NESSUNO MALE!!!” urlò allora Kirk che, preso dalla disperazione e dalla rabbia si girò per strangolare colui che non aveva voluto tornare salvare il suo ufficiale e amico e che adesso stava per uccidere il cavaliere dell’aquario.
 
Senza neanche girare la sua testa, Tyresius alzo la mano e Kirk, nonché tutti i altri fuggitivi furono come completamente paralizzati. Tentarono in vano di liberarsi, chi come Kirk per prendersi la rivincita sull’Ammiraglio per via dell’emozione, chi, come la maggioranza dei mercenari, volevano correre ovunque in modo disordinato dalla paura visto che tutte le pianete, stelle, asteroide, etc. attorno a loro esplodevano e che l’astronave nel quale erano sembrava essere assorbita dalla potentissima onda verde che stava distruggendo tutta quella parte dell’Universo.
Però, il primo gruppo inizio a calmarsi quando videro che Tyresius non stava a fatto uccidendo Camus, ma che al contrario stava aspirando via e assorbendo sé stesso tutto il zalgo che il cavaliere d’oro aveva nel suo corpo, finché le vene di quest’ultimo, che erano diventate visibile per via di un forte colore verde, tornarono ad essere normale e che al posto della carne marcia nera che s’era formato non rimanesse nient’altro che una normale ferita facilmente curabile per un dottore come McCoy.
Quando fu fatto però, fu l’Ammiraglio che inizio a tremare e a ridere con malvagità, perse il controllo di sé stesso e lasciò cadere a terra tutti coloro che controllava, prima di girarsi sputando. Tutti presero paura, perché sembrava proprio impazzito, come un animale preso dalla rabbia. L’Ammiraglio fecce qualche passo alzano la mano come se volesse fare a pezzi tutti i testimoni, i quali si misero ad urlare. Ma un fulmine spaziale causato dalla Super Nova colpi l’astronave che inizio a girare in tutti i sensi, il che sembrò fare tornare l’Ammiraglio in sé per un secondo. Serrandosi la testa con le sue mane come se avesse un dolore incontrollabile, il capo dei zalgo inizio a camminare verso una vasca. Alla vista dello Spectrum, sembro esitare, ma quando sentì che stava nuovamente perdendo controllo di sé, Tyresius ci entro e la vasca si chiudo allora che il nemico dell’Ente Supremo sembro entrare in un profondo sonno.
 
-“Ma che…” s’interrogo Scott che andò a controllare Camus del quale la situazione si era considerevolmente migliorato e iniziava già a risvegliarsi.
 
-“Reggetevi forte!” urlò allora Kalash’ar mentre accendo i propulsori dell’astronave che inizio ad accelare fino a superare in solo qualche secondo la velocità massima della distorsione delle nave spaziale di Starfleet, e ad accelerare ancora e ancora finché l’immagine verde della Super Nova, causata dall’incontro tra il Zalgo e dello Spectrum, scomparì progressivamente per lasciare posto a un intensa luce bianca e poi, come era successo ai nostri compagni qualche ora prima, a questo luogo multicolore in qui potevano vedere in diretta vari universi.
 
-“Zi..ziamo finalmente zalvi?!” fecce Medico che rivelo a tutti essersi nascosto sotto un sedile a succhiarsi il pollice dalla paura.”
 
-“Si, siamo ormai nel multi verso” disse Osirius che, ancora molto debole tentò di rialzarsi “Ma adesso, voi ci…”
 
Il zalgo verde stava per finire di parlare quando si trovo davanti il cannone della pistola di Spectrum di Hy’ardolfius che Kirk aveva ricuperata, e alla più grande sorpresa di tutti era proprio Kirk a puntarla su di lui. Il capitano dell’Enterprise, in fatti, sembrava avere a sua volta perso la ragione e, dopo avere respinto tutti, si era precipitato per minacciare i due zalgo con l’arma.
 
-“Un solo gesto e sei morto, CAPITO?!” urlò Kirk
 

[1] Traduzione: “Hai sentito il tuo capo l’asiatico (in senso peggiorativo)? Tornati al tuo sedile e stai zitto
SALVE A TUTTI,
Pensavate che ero morto o che avevo abbandonato la fic ? AHAHA! Mai! E' Solo che ho avuto un sacco di problemi (esami, traferimento all'estero, famiglia, etc.), ma anche se ormai non posso più pretendere pubblicare regolarmente come prima non abbandonerp mai la mia storia finche sarà finita!
Ma vabbe, voglio ringraziare i due lettori più fedeli, Kurama che mi ha sempre sostenuto e PGV2 al quale non ho più risposto alle recesnione (nonostante mi piaccevano un sacco, promesso alla prossima risponda ^^) e che ha ricuperato tutto il suo rittardo, congratulazione grande ;)
Se il precendente capitolo vi ha deluso, è normale, alla  base doveva fare uno solo con quello li, ma come avete potuto constatare diventava troppo lungo (e nel frattempo sono stato interrotto -_-'), ma spero che quello li vi piacerà di più e vi darà voglia di proseguire, anche perché nel prossimo capitolo (che sarà più corto) lasceremmo un po l azione da parte per concentrarsi un po sul mistero dell'Ente Supremo ^^

Buona lettura e scusatemi del rittardo

Deadpool: Ti perdono solo se compaio nella storia!

Un cameo ti va bene?

Deadpool: Certo!

Bene, allora alla prossima (speriamo maggio), salve a tutti e Buona primavera ;)
   
 
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