Fanfic su attori > Chris Evans
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Autore: Candy11    06/04/2017    1 recensioni
Febbraio 1988, nasce Martin Arnaud.
Ho deciso di inserire la storia di questa ragazza, che, in un universo diverso dal nostro, è qualcuno. Qualcuno che tutti conoscono e amano. Martin è una ragazza arrivata dal basso e diventata una persona realizzata, che è riuscita ad inseguire e raggiungere il suo sogno: diventare attrice.
Durante la narrazione presenterò Martin a 360°, una personalità amabile e in continuo mutamento. I suoi amori, le sue passioni, le sue fatiche, i suoi momenti di difficoltà.
Nella storia sono presenti vari cross-over e personaggi quali Chris Evans, James Franco, Wes Anderson, Ryan Reynolds, Blake Lively ...
E' solo la storia di una ragazza, ma forse vale la pena leggerla.
*** vorrei precisare che il contesto è quello di un "universo parallelo" in cui la nostra Martin esiste e col tempo diventerà una stella del cinema... Le situazioni che la circondando, le date etc. sono il più possibile attinenti a quelle reali 🙂 ***
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Quel bacio fu tutto quello che il precedente non era stato. Mi aveva preso tra le sue braccia, mi stringeva a sé e tutta quella timidezza e indecisione che avevo percepito la prima volta erano scomparse. Dal linguaggio del corpo capii come davvero desiderasse non lasciarmi andare. Gli poggiai le braccia attorno al collo e mi lasciai trasportare dalla sua passione.
“Io questo lo prendo come un sì”, disse allontanandosi di poco dal mio viso e guardandomi negli occhi.
“A cosa, esattamente?” chiesi sorridendo.
“Lo prendo come un sì, ti ho perdonato Chris” rispose accarezzandomi i capelli e portandomeli dietro l’orecchio. 
“Sai bene quanto me che sarebbe stato impossibile da parte mia non perdonarti” gli dissi scoprendo tutte le carte in tavolo. Una volta per tutte, volevo dire le cose come stavano.
“Ah sì? Perché dovrei saperlo?”
“Beh, non è evidente? È dalla prima volta che ti ho visto che non mi sei indifferente… ho maturato un sacco di diversi sentimenti per te, ma non te ne sei mai andato dalla mia testa”
Lui sorrise, come se gli avessi fatto chissà quale complimento.
“Cos’hai da ridere?” chiesi.
“Mi rende felice saperlo” mi rispose continuando a sorridermi, “mi rendi felice tu, dal primo momento che ti ho conosciuta”
“Abbiamo avuto qualche problema di… tempistica” gli dissi ridendo.
“Nulla che non si possa risolvere” e mi baciò.
“Forse è il caso di rientrare” dissi guardando la mia vicina che ci guardava incuriosita.
Scoppiammo a ridere ed entrammo in casa. Lui si tolse la giacca e la appese all’attaccapanni. Joy era sul divano, che lo osservava. Io mi avvicinai, lo aspettavo e lo volevo da troppo tempo per poter aspettare. Crediate sia una facile? Forse… ma intanto sono felice. Almeno per ora.
Gli sfilai la maglia e lui, leggermente sorpreso ma allo stesso tempo entusiasta, mi cominciò a baciare. Non ci dicemmo nulla, le parole non servivano. Avevamo parlato fin troppo con le parole e troppo poco coi sentimenti. Era quello di cui entrambi avevamo bisogno e ciò di cui entrambi avevamo paura. Mi sfilò la camicia da notte bianca di raso. Sotto non avevo nulla se non le mutande. Mi prese in braccio e il mio petto, a contatto col suo, sussultò. Mi portò in camera e mi lasciò cadere dolcemente sul letto.
Quel momento, che tante volte mi ero immaginata, era reale, e non poteva essere migliore.
La luce del mattino entrava dalla finestra e cadeva sul pavimento vicino al letto, a illuminare i nostri vestiti. Eravamo nudi non solo di questi, ma anche di tutte le nostre paure, insicurezze e difetti. Era la prima volta che un sentimento così forte per qualcuno, si mescolava con la passione di quel sesso che Carrie Bradshaw definirebbe “buon sesso”. Sapeva esattamente cosa e come farlo, riuscendogli nel più naturale dei modi.
 

 
_____________
 
“Quel che ti ho detto ieri sera…” disse abbracciandomi nel letto, “lo penso davvero, anche se forse è prematuro… ma credo di amarti”
Io mi voltai e gli passai una mano sul viso, accarezzandolo e guardandolo negli occhi. A guardare quel viso, così rassicurante e familiare, non potevo che pensare anch’io, ti amo da impazzire.
“Potrei crederlo anch’io”, risposi dandogli un bacio sulla punta del naso.
Joy, intanto, era rimasto buono in salotto fino a che non decise di irrompere nella stanza e saltare sul letto, correndo proprio fra me e Chris. Lui scoppiò a ridere e cominciò a giocare col cucciolo.
Una volta contento dell’attenzione ricevuta, Joy andò a stendersi ai piedi del letto, lasciandoci spazio.
Chris cominciò a guardarmi, abbozzando un sorriso compiaciuto.
“Sei così dolce e forte allo stesso tempo, ho paura di non reggere il confronto” disse.
Io, un po’ basita, non sapevo come rispondere. Lui  si sentiva di non reggere il confronto? E io cosa dovevo dire? Una donnina in miniatura che non sapeva mantenere un peso stabile, figuriamoci una relazione con un uomo così perfetto.
“Non ci sono confronti, solo collaborazioni” dissi sorridendo e sedendomi a cavalcioni su di lui.
“Se me lo dici così non posso che darti ragione”, rispose alzandosi e tornando a baciarmi.
 

 
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È così, che cominciammo a passare le giornate: cercando di fare affidamento uno sull’altra, essendo sinceri e più diretti. Quell’amicizia che c’era fra noi non se n’era andata, anzi, rendeva la relazione più stabile che qualsiasi altra.
Mi aveva presentato tutti i suoi amici con l’ufficiosissimo ruolo di “la mia ragazza” e non c’era una volta che non mi facesse tremare le gambe. Blake e Vanessa erano felicissime quando dissi loro cosa fosse accaduto e James, se pure un tantino titubante, cercò di mostrarsi favorevole.
A Chris non faceva piacere che io continuassi a essere amica di James, ma era una cosa su cui non avrei potuto transigere. Purtroppo, sapevo anche che lo faceva ingelosire e stare male, anche perché sapeva tutta la storia e tutto quello che era successo fra noi. Decisi così di limitare i miei incontri con James a semplici chiacchiere fra amici, meglio se in presenza di Chris.
D’altra parte, io dovevo sopportare il fatto che fosse un cosiddetto “sex symbol” e che moltissime ragazze non appena lo vedevano gli morivano ai piedi.
A ognuno il suo, no?
Fatto sta che le cose non potevano andare meglio. Tutto era assolutamente perfetto.
Dodger e Joy erano diventati grandi amici e passavano tanto tempo assieme quanto lo facevamo io e Chris, per dieci fantastici mesi insieme.
 
Probabilmente, tutto ciò di cui entrambi avevamo bisogno era di tempo e soprattutto tempismo. Il destino, il fato, il caso, la fortuna o chiamatelo come vi pare, qualsiasi cosa essa sia, ha voluto farci conoscere ma non ha voluto farci avere al primo “ciao”. Siamo diventati l’uno dell’altra col tempo, con un po’ di sofferenza e con qualche incomprensione. Tutto quello che si ritiene necessario per far si che una persona possa dire di conoscerne un’altra sul serio. Chris era ciò che mi rendeva felice e completa a tutti gli effetti e io lo ero per lui.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao lettori! <3
Da quel che ho potuto vedere, un certo numero di persone ha letto la mia storia e la maggior parte dei capitoli. Non ho ricevuto recensioni quindi non posso sapere se la vostra impressione è stata negativa o positiva. In testa avevo l’idea di creare una nuova storia… un: “la vita così come accade pt. 2”, dove racconto solo ed esclusivamente della vita tra Martin e Chris.
Indipendentemente dai feedback che potrei come no ricevere, vedrò se farlo.
Nel frattempo, vi lascio questa piccola storiellina fantasiosa sul nostro bel Chris che spero vi piaccia!
Un bacione da Candy J
   
 
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