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Autore: _Juddy_    06/04/2017    0 recensioni
|| nomi europei || ambientata prima dell'episodio 97 || Missing Moment ||
"- ...-
- Pronto, Bobby? E’ caduta la linea?-
- ...Scusa, probabilmente c’è stata un’interferenza. Dicevi?-
- Eric non si sta stancando troppo vero?-
- Da quando ha scoperto di essere nel vostro stesso girone si allena duramente.-
- E’ proprio incorreggibile! Mi raccomando, fa’in modo che non si stanchi troppo!-
- Certo.-
- Dico sul serio, Bobby! Dopo l’incidente sono diventata molto apprensiva nei suoi confronti, forse troppo, ma non voglio che troppi allenamenti finiscano con il nuocergli!-"
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby/Domon, Eric/Kazuya, Silvia/Aki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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IMMORTAL


- Pronto, Silvia? Volevo congratularmi con voi per aver superato le eliminatorie!-
- Ehy Bobby! Ti ringrazio di cuore, è stata una forte emozione per me vedere questa squadra crescere sempre di più fino ad arrivare a un livello mondiale! Tu invece cosa mi racconti? Come vanno gli allenamenti della Nazionale Americana?-
- Bene. Vanno bene, grazie.-
- Sicuro? Dal tono di voce non sembrerebbe proprio!-
- Mh? No, tranquilla, tutto bene davvero. Sono solamente stanco, tutto qui.-
- Anche Mark e gli altri non stanno fermi un minuto! Eric invece come sta? Non ho avuto occasione di sentirlo ultimamente ma immagino sia molto felice di avere l’opportunità di giocare contro la Inazuma!-
- ...-
- Pronto, Bobby? E’ caduta la linea?-
- ...Scusa, probabilmente c’è stata un’interferenza. Dicevi?-
- Eric non si sta stancando troppo vero?-
- Da quando ha scoperto di essere nel vostro stesso girone si allena duramente.-
- E’ proprio incorreggibile! Mi raccomando, fa’in modo che non si stanchi troppo!-
- Certo.-
- Dico sul serio, Bobby! Dopo l’incidente sono diventata molto apprensiva nei suoi confronti, forse troppo, ma non voglio che troppi allenamenti finiscano con il nuocergli!-
- Puoi stare tranquilla, ci alleniamo sempre insieme.-
- Proprio per questo ti sto dicendo queste cose! So che quando si allena con te è spronato a fare del suo meglio ma non voglio che il suo fisico ne risenta troppo, specie ora che sta giocando a livello mondiale!-
- Non ti fidi?-
- Certo che mi fido, che discorsi!-
- E allora, scusa tanto, ma non riesco proprio a capire quale sia il problema.-
- L’altra sera sono venuta ai vostri alloggi per farvi un saluto, mi aspettavo di trovarvi lì e invece, nonostante l’ora tarda, eravate ancora in campo ad allenarvi!-
-...-
- Nulla da ridire al riguardo, per carità, ormai vi conosco bene! E proprio per questo, perché lo conosco bene, so che Eric non ha né il senso della misura né della fatica! Ti chiedo solo di stare attento alle sue condizioni fisiche, magari qualche volta invece di incoraggiarlo dagli un freno.-
- ...-
- Bobby, che succede? E’ da prima che sei silenzioso! Ho per caso detto qualcosa di sbagliato?-
- Lascia stare.-
- Non volevo farti la ramanzina, scusami! E’ che ho sempre temuto in una ricaduta di Eric e vedervi l’altra sera allenarvi fino a ora tarda mi ha un po’ preoccupato; oltretutto avevate entrambi delle espressioni molto serie, quasi fosse successo qualcosa, e mi sono preoccupata!-
- Lui non ha fatto niente, gli ho detto io di farlo, cazzo!-
- Bobby, ma cos-
 
Bobby chiuse bruscamente la chiamata, la pioggia incessante bagnava il display del telefono cellulare mentre rivolgeva gli occhi liquidi al cielo. Strascicando mestamente i piedi per terra tornò agli alloggi: decise che quella sera non avrebbe mangiato, filò dritto in camera sua e chiuse la porta. Si buttò sul letto con un sospiro, i vestiti fradici bagnarono le lenzuola fresche di bucato e il ticchettio della pioggia si unì a quello delle lancette dell’orologio a parete. Rivolse uno sguardo veloce alla scrivania e, più nel particolare, alla lettera posta esattamente al centro di essa, strappata in più pezzi, abbandonata. Sentì il sapore salato delle lacrime sulle labbra mentre continuava ad osservare il soffitto della stanza con un’espressione sconfitta dipinta sul volto.
 
“ Cara Silvia,
Ti scrivo questa lettera dagli alloggi della Nazionale Americana e posso assicurarti che a rileggere anche solo queste prime parole vengo pervaso da un brivido. La Nazionale...Quante volte da bambini l’abbiamo sognata insieme? Quanti pomeriggi abbiamo trascorso nel cortile di casa tua a correre dietro alla palla nel tentativo di migliorarci sempre di più? Quante volte hai consolato me e Eric quando pensavamo di non essere abbastanza forti? Centinaia. Posso tranquillamente dire che è soprattutto per merito tuo se siamo arrivati a questi livelli, grazie a te che hai sempre creduto in noi e ci hai sempre sostenuto! Beh, sappi che stavolta siamo arrivati alla resa dei conti e vedremo chi arriverà in finale, se la Inazuma Eleven o la Unicorn!
C’è anche un'altra ragione per la quale ti sto scrivendo, molto più importante. Devi sapere che negli ultimi tempi che hanno preceduto la nostra partenza per Liocott il comportamento di Eric si è fatto sempre più strano, sembrava un’altra persona! Irascibile, insofferente, nervoso... Ho pensato che fosse per lo stress, il dubbio di superare le eliminatorie -puoi ben capire quanto ci tenesse- e ho smesso di farmi domande sul quel suo strano atteggiamento. Ma una sera mi è capitato di incontrarlo nel corridoio del dormitorio: era pallido, tremante, le gambe non lo reggevano e avanzava tentoni lungo la parete, gli occhi lucidi di pianto. Ignorate le mie domande è rientrato in camera e ha chiuso la porta: inutile dirti tutti i miei tentativi di avere delle spiegazioni in proposito perché conosci Eric, non direbbe i suoi problemi neanche sotto tortura ed anche stavolta non si è comportato diversamente! Vero anche che, purtroppo per lui, lo conosco troppo bene per ignorare certi argomenti e quindi il giorno dopo, comodamente seduti a un bar e una cioccolata calda davanti, ho preteso delle delucidazioni in merito a quel comportamento anomalo.
Lo dirò qui, ora e tutto d’un fiato, prima che il dolore mi consumi al punto da rendermi impossibile proseguire: Eric, a causa dell’incidente che ha avuto da bambino, non solo rischia di non poter più continuare a giocare a calcio, ma dovrà anche sottoporsi a una delicata operazione chirurgica per evitare di mettere in pericolo la sua stessa vita...
Eric mi ha chiesto di tenerti all’oscuro di questa cosa ma perdonami, Silvia, io proprio non ce la faccio...Non riesco neanche a vedere cosa sto scrivendo tanto gli occhi sono ricolmi di lacrime! Dopo il giorno dell’incidente entrambi pensammo di farla finita con il calcio ma poi abbiamo continuato a giocare per rendere immortale dentro di noi il sogno del nostro amico. E ora sono qui, con le lacrime che bagnano impietose il foglio, a chiedermi come sia possibile una cosa del genere: come può il destino farsi beffe di Eric fino a questo punto? Proprio adesso che gli era stata concessa una seconda possibilità, ora che vedeva il suo desiderio più grande realizzarsi! Ora che aveva l’opportunità di diventare un giocatore mondiale...!
Non saprei sinceramente come continuare una lettera del genere, tremenda da ogni punto di vista; ti prego di perdonarmi ma avevo bisogno di parlartene. Per qualsiasi cosa, inutile dirlo, io ci sono.
Ti abbraccio forte,
Bobby” 




Angolino dell'autrice

Ed eccoci arrivati in fondo anche a questa nuova One-Shot! ^^
E' la prima volta che scrivo su questi tre personaggi ma posso dire che sono abbastanza soddisfatta del risultato!
Ho preferito i nomi europei a quelli giapponesi perchè mi li ritenevo più appropriati a questo contesto molto -come dire?- familiare. Possiamo dire che il personaggio centrale della storia sia proprio Bobby, con la telefonata a Silvia prima e la lettera poi. Ho avuto modo di affezionarmici e di lavorare meglio sul suo modo di pensare, oltre a scrivere di una parte di anime che avevo sempre ignorato! ^^''
Ringrazio di cuore Rae che mi ha fornito il prompt su cui lavorare: non è stato per niente facile! Avevo circa mezzo milione di idee e poco tempo a disposizione, ma è stato molto stimolante! Alla fine è uscita fuori sta cosa, originale per il mio genere e scritta in manieraabbastanza semplice, spero anche decente xD
Dedico questa one-shot a Sissy, la mia "sfidante", se così posso chiamarla, che la stava aspettando da tipo quattro settimane e senza la quale non sarei riuscita neanche a buttare giù l'idea, mi auguro che l'attesa sia stata ripagata! Mi sono scervellata per costruire una situazione il più possibile attinente alla frase datami, spero di esserci riuscita bene quanto ci è riuscita lei! <3
Ringrazio anche tutti coloro che sono arrivati fin qui,
Un bacio e alla prossima storia, 
Juddy  





 
  
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