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Autore: JulianBond    07/04/2017    0 recensioni
Questa è la storia di tre ragazzi, con tre vite differenti, ma l'unica parola chiave che li accomunano è "PERICOLO". Sono ribelli senza un motivo vero o se non si sentono ribelli, sono comunque tutti e tre in mezzo ad un guaio. Chi la farà franca? Chi invece rimarrà intrappolato in questa vita per sempre? Chi invece cambierà vita?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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[Mikael Blom] 11:00 am - Los Angeles. "Quella mattina Mikael si svegliò perso in un vortice di sesso, droga e solitudine. Si alzò dal letto, dopo che le donne del suo letto lasciarono la casa, si fece una doccia e prese un paio di aspirine per riprnedersi. Di sotto la sua cameriera cercò di riordinare il disastro che aveva fatto la sera prima e lui essendo ricco e snob ci ride. Però ricevette una notizia shock dalla madre, che lo telefona direttamente da Bristol. La notizia della morte improvvisa del suo migliore amico d'infanzia, tanto che venne riportato indietro agli anni in cui non era un "signor chi" e viveva in un piccolo villaggio inglese sul mare. Mikael in quell'istante rivive così con la mente, l'estate dell'innocenza e della tragedia che cambiò per sempre il corso della sua esistenza. Ore 14:00 pm. London Airport - Il giorno seguente. Prese un taxi dall'aeroporto che lo riportò a Bristol, quella cittadina squallida nelle periferie dove era cresciuto. Prima di diventare un grande giornalista di fama internazionale, lui viveva nei bassi fondi, con un padre morto suicida e la mamma che dovette crescere sia lui che sua sorella da sola. Era molto nervoso, nel taxi non fece altro che sbuffare dall'ansia, strofinarsi le mani, pensare a come sarebbe stata la sua reazione rivedere le sue vecchie conoscenze, sua madre e sua sorella che non vedeva da anni, come era diventato il posto dove era cresciuto e dove aveva vissuto momenti felici e momenti tristi. In quel momento, chiuse gli occhi, appoggiò la testa al poggia capo dell'auto e la sua mente naufragò a quando era ragazzo. #Flashback. << Mike! Andiamo a pesca questo pomeriggio? Mio padre mi ha comprato delle nuove esche al negozio di Edgar. Dobbiamo assolutamente provarle, sembrano promettenti. >> Urlò Lucius pieno di entusiasmo, di fronte casa di Mikael. A quel punto Mikael si affacciò dalla finestra salutando il suo amico, un saluto alla madre e via al laghetto a pescare. Lucius portava sempre con se due canne da pesca, una per lui e una per il suo amico Mikael. Era un ragazzo molto gentile,disponibile e la sua passione era la musica Rock, specialmente David Bowie, proprio come Mikael. Arrivati al laghetto, si sederono uno di fianco all'altro e cominciarono ad attrezzare le due canne da pesca per iniziare a pescare. <> Disse ricordando all'amico un aneddoto sul padre. << Si mi ricordo, lui era davvero un padre fantastico! Mi dispiace che sia andata così, nessuno ha mai capito il motivo, o per lo meno mamma non me lo ha mai raccontato.>> Disse rattristito al pensiero di ciò. Bristol ore 14:30 pm. Scese dal taxi e lasciò il resto all'autista e poi lentamente prese il suo borsone e si diresse verso casa. Ovviamente quel quartiere era cambiato, non era una topaia come quando era bambino. La casa all'esterno era molto grande, in mattoni e pietre, proprio come le case londinesi. Il sorriso di Mikael si spalancò e bussò alla porta, attendendo che qualcuno gli aprisse. Appena la porta si aprì rivide la sorella con gioia. Rimase fermo per un istante a godersi la gioia della sorella, ormai, anche se più piccola di lui, cresciuta notevolmente! Gettò il borsone a terra e abbracciò la sorella felice. <> Disse piena di felicità e amore. << Anche tu mi sei mancata moltissimo e anche la mamma certo! >> Entrò in casa e si guardò intorno. Era una casa accogliente e delicata, un buon profumo di vaniglia e vasetti di fiori ovunque. La sorella prese il borsone portandolo di sopra, indicandogli dove trovava la madre. Si avvicinò al salotto e la vide seduta sul divano. Le rughe, i capelli grigi che le evidenziarono il viso, le lacrime che pian piano scendevano dalla gioia; si alzò di scatto e lo abbracciò, come un figlio che tornava dalla guerra,qualcosa di simile. <> Disse con voce soave e leggera. I pollici di Mikael asciugavano le righe segnate dalle lacrime della madre sul volto e poi sorrise. << Quanto tempo figlio mio! Torna più spesso da me, non ti vedo da anni. Si, la casa è meravigliosa e tutto grazie a te e il tuo successo. Lo sapevo, eri un ragazzo brillante prima e lo sei ancora di più oggi! Sarai stanco, vorrai riposarti immagino!>> Disse prendendolo per mano. << Ti mostro la tua camera, non ho voluto buttare niente, è tutto li dentro, i tuoi dischi, le cianfrusaglie, le tue collezioni. Sei a casa ora! >> Disse contenta di rivederlo. Mikael entrò nella sua camera e chiuse la porta quando la madre si allontanò. Si sedette sul letto e altri Flashback riaffiorarono la sua mente. TO BE CONTINUED..
   
 
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