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Autore: Luzer_D_Dragon    07/04/2017    0 recensioni
Inizio di una storia inventata alcuni anni fà.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un’epoca oramai dimenticata sconvolta da una tremenda guerra tra le razze che popolavano Brien e le forze dell’Abisso Dimenticato, gli Dei non rimasero impassibili …

L’eroe del Cielo scese su Brien … Chiuse la Porta e spari …”

 

Erik guardava fuori dalla finestra, vedeva un mondo dove tutto funzionava attraverso la magia, un mondo a cui non sentiva di appartenere … Questa è Asteria …

Sentiva dei suoi in lontananza che la sua mente vagava, “Erik mi senti?” la voce del suo Prof di Meccanica lo riportava ad una realtà dove si sentiva escluso.

Si Prof, stava spiegando perché i cristalli fanno funzionare tutta la nostra tecnologia”, i suoi compagni lo guardarono male, lui era diverso, a partire dai i suoi strani capelli bianchi come la neve dalla nascita, per la sua intelligenza, non che perché era il figlio della guardia personale del Re.

Tutti lo evitavano, sia i ragazzi che gli adulti, cosi passava tutto il suo tempo sui libri ed ad esercitarsi con la magia e la spada …

L’unica persona oltre suo padre che gli rivolgeva la parola e lo trovava simpatico era la Prof.ssa Chiara, l’insegnante di magia, ben presto sarebbe arrivata la lezione che aspettava con ansia … Trovare il proprio spirito guardiano.
 

L’ora successiva c’era la lezione di magia, la Prof.ssa Chiara entro “Oggi interrogazioni”, tutti si sconfortarono mentre Erik vagava con la mente; “Vediamo mmm, Erik dimmi i fondamentali della magia”, lei lo guardava raggiante era il suo studente migliore, “Secondo quello che è stato scoperto fino ad oggi la magia scorre in tutte le creature viventi, noi umani e i nani siamo quelli che ne hanno una quantità inferiore, poi vengo gl’elfi, le creature magiche e gli spiriti elementari ed infine i draghi”.

I suoi compagni lo guardavano male e con invidia, dicevano che se la menava troppo perché sapeva sempre tutto. “Bene cos’altro mi sai dire?”

Sappiamo che ad est del nostro continente esiste una foresta di cristallo che si è creata grazie ad un’ingente quantità di energia magica, grazie a questi cristalli ed a magie appropriate facciamo funzionare la nostra tecnologia; ogni creature ha uno spirito protettore che deve trovare..” Chiara sorrise “Basta cosi, vedo che hai studiato meriti un bel 10!”

Frederic entrò nel palazzo reale correndo più veloce che poteva, prese il corridoio che portava alla sala del trono percorrendolo a perdifiato, appena entrò il Re lo guardo stupito “Che cos’è successo?”, riprese fiato “Mio signore, nell’albero al centro del Bosco Cristallino è stata ritrovata una porta!”

 

Nei giorni successivi tutti i maghi di Asteria si diressero al Bosco Cristallino per esaminare la misteriosa porta, il Re decise di convocare un consiglio con la presenza di tutti i maghi …

La discussione si fece subito molto animata, alcuni sostenevano che la porta conducesse al regno degli Dei, altri alla conoscenza suprema; finché Erin il mago più anziano prese la parola “ Mio Re, ho cercato in tutti i nostri testi e non vi è nessuna traccia della porta, il testo più antico racconta la storia degl’ultimi 2000 anni ma il bosco all’ora già esisteva”.

I consiglieri si guardavano perplessi chiedendosi che qualcuno avrebbe potuto aiutarli, finche uno dei più giovani disse “Forse i draghi potrebbero aiutarci?” Nella sala piombò il silenzio, e il Re si alzo “I Draghi vivono isolati nella loro terra, e non vogliono avere più contatti con nessuno … Forse l’unico popolo di Brien che può aiutarci sono gli elfi”.

 

Il grande giorno era arrivato, l’appuntamento era per le 9 davanti alla scuola ma Erik arrivò con mezz’ora d’anticipo e la Prof.ssa Chiara era già li ad aspettare tutti “Buon giorno, ti vede particolarmente felice oggi” “Già, non vedo l’ora di trovare il mio spirito”

All’arrivo degli altri studenti l’autobus parti alla volta del Bosco di Lutha, durante il tragitto Erik fantasticava su quale spirito potesse diventare il suo custode ma pensava che forse sarebbe stato strano come lui, diverso da tutti …

Ragazzi siamo arrivati, mi raccomando non restate mai da soli”, “Prof.ssa come troviamo il nostro spirito?” ”Dovreste stare più attenti durante le lezioni, liberate un po’ del vostro potere magico e sarò lui a trovare voi”

Dopo circa metà giornata quasi tutti avevano trovato il proprio spirito, Erik si era dato per vinto quando la sua attenzione fu attratta da qualcosa di meraviglioso; da dietro del’alberi vide spuntare un unicorno che lo guardava, decise di avvicinasi, quando fu abbastanza vicino lo accarezzo e l’unicorno si volta per entrare tra gl’alberi; Erik lo segui per un lasso di tempo che non riuscì a definire fino ad ritrovarsi in una radura al cui centro posta su un altare vi era una sorta di fontana da cui uscivano del fuoco e del vento.
 

Fissava la fontana stupito, alzando lo sguardo al cielo si rese conto che era pieno di stelle a lui sconosciute doveva trovarsi in un luogo che non era più Brien; ad un certo punto il fuoco ed il vento si fusero creando un corpo femminile fatto d’aria circondato da vampe infuocate “Benvenuto Erik ti stavo aspettando” La sua voce sembrava provenire da lontanissimo, da un’epoca remota e dimenticata “Mi aspettavi?” “So dite fin dal primo momento che hai iniziato ad usare la magia, ma da sola non posso lasciare questo luogo, per questo ho mandato l’unicorno a cercarti” Si avvicino allo spirito “Quindi tu sei il mio spirito guardiano?” “Si, non ti dirò il mio nome nella mia lingua perché per te sarebbe impronunciabile, puoi chiamarmi Sofia” Si avvicino a lui sfiorandogli la mano e un turbine di fiamme e vento la circondo e riapparve sotto le sembianze di una fatina dai capelli rossi e gl’occhi azzurri e le sue ali erano sfumate con entrambi i colori. Seguendo l’unicorno ritorno nei pressi dell’autobus dove la Prof.ssa Chiara lo stava aspettando “Eccoti Erik! Dov’eri finito?” Il suo sguardo fini sulla sua spalla “Vedo che sei riuscito a trovare il tuo spirito, e non sembra neanche uno comune” “ Io sono Sofia, e hai detto bene! Sono speciale come Erik!”

Il Re guardava Frederic “Secondo te dovremmo fidarci del’elfi?” “Vostra Maestà, sono gli unici che oltre i draghi ci posso aiutare, se servirà andrò io stesso!” Gli sorrise “No tu mi devi proteggere, domani convocherò l’assemblea generale e decideremo il da farsi” Si alzò alzo e posando la corna sul trono si avvicino a lui “ E tuo figlio come sta?” “Bene, è diventato molto abile con la magia e più bravo di me con la spada” “Bene porta anche lui domani …”

 

Erik si trovava fuori dalla sala del consiglio “Figlio mio con te ci sarà la Prof.ssa Chiara” Frederic accompagnato dal suo spirito lupo Lucius si stava dirigendo agli alloggi del Re; Erik rimase in attesa finche non vide chiara insieme ad una maestosa aquila “Ciao, come va? Ti presento Auur il mio spirito” “Piacere lei è Sofia” la fatina fece un inchino per salutarli. La sala si stava riempiendo con tutte le più alte autorità di Asteria, raggiunsero i lori posti e si sedettero, quando di colpo calò il silenzio il Re stava entrando seguito dal suo spirito e Frederic; il suo spirito Antinua era davvero particolare aveva le sembianze di una bambina, Sofia si avvicino ad Erik “anche lei è come me, uno spirito doppio di aria e acqua”

Amici siamo qui per discutere di una misteriosa scoperta fatta nel Bosco Cristallino, è stata rinvenuta una strana porta che nessun maga di Asteria riesce ad identificare; abbiamo preso la decisione di inviare un messaggero dagli elfi, chi è d’accordo?” Tutti i presenti iniziarono a discutere, erano praticamente tutti d’accordo, ma chi mandare? Erik si sentiva entusiasmato, ne aveva solo sentito non era mai riuscito a vederne uno, anzi non era quasi mai uscito da Asteria e tutto il suo tempo lo passava esercitandosi e studiando … Nella sua testa si creo quella sua pazza idea … “Mi offro io!” Tutti si girarono in creduli verso di lui “Ma che dici ragazzino hai solo 18 anni questo non è un gioco!” “Che ci fai qui, non scherzare” Erin guardo Frederic “Tuo figlio è impazzito, gli elfi mettono alla prova i messaggeri e lui di certo non è all’altezza!” Chiara si alzò di scatto “Non sapete quello che dite! Il suo potere magico è superiore a molti dei presenti, è anche più potente del mio!”Anche Sofia volando al centro della stanza intervenne “Già non sapete quanto sia potente!” Molti restarono di sasso nel vedere il suo spirito, anche se in pochi riuscirono a capire la sua doppia natura elementale. Anche Frederic non rimase impassibile “Vi posso assicurare che mio figlio è anche più abile di me nell’uso della spada!” Tutti parlavano tra di loro, chi a favore e chi contro fino a quando tra lo stupore di tutti Antinua parlo “Avvicinati Erik” I presenti si guardo nono sorpresi, si sapeva che lei non parlava mai in pubblico; si alzo e si avvicino a lei, lo fece abbassare e gli poso una mano sulla fronte e sorridendo guardo il Re “ E cosi sia! Erik andrà dagli elfi”

Tornati a casa Erik si accorse che sui padre era strano e lo guardava “Tra pochi giorni saranno 14 anni che tua madre è sparita” camminando si ritrovarono davanti la porta in cui suo padre gli vietava sempre di entrare “Erik ti devo dire una cosa … In realtà non sei veramente mio figlio …”

 

La porta si apri, era la sala dove venivano conservati i tesori di famiglia; infondo la sala vide una cesta bianca e appesa al muro una strana spada che emanava una leggera luce blu “ Quando io e tua madre ti abbiamo trovato era vicino a te, in tutti questi anni non sono riuscito a capire di materiale sia fatta” Erik si avvicino alla spada, la lama era ricoperta da strane rune ma la sua attenzione fini sull’elsa “Sembra che qui manchi qualcosa” “E’ cosi da quando ti ho trovato, l’ho messa li e non l’ho più toccata” Anche Sofia si avvicino per esaminare la spada “ Neanche io ti so dire di che materiale è fatta, ma sento scorrere in lei un grande potere”

Erik la spada è tua portala con te, forse ti aiuterà a scoprire chi sei” suo padre lo abbraccio, lui prese la spada dal muro, la sentiva più leggera e maneggevole di una comune arma “In questi anni mi hai cresciuto e insegnato molte cose, sarai sempre mio padre” Lui lo guardo commosso ed orgoglioso, era sicuro che sarebbe riuscito in questa missione …

 

La mattina seguente Erik era pronto, indosso una paio di jeans una maglia nere e i suoi anfibi preferiti, prese la spada e insieme a sua padre si diresse al porto; al loro arrivo il Re era già li ad attenderli “Bene sei Pronto? Ecco questa è la lettera che devi consegnare al sovrano degli elfi, confidiamo in te!” “Non vi deluderò ve lo prometto” prese la lettera e salutando tutti sali sulla nave che da li a poco avrebbe lasciato il porto e si sarebbe alzata in volo per raggiungere Celedrion la terra degli elfi … La sua avventura era appena iniziata …
 

Erano già 2 giorni che viaggiavano, finché in lontananza non la vide, una lussureggiante isola sospesa nel cielo, ricoperta da stupende foreste al cui centro vi era un’imponente montagna di cristallo, i fiumi sfociavano come cascate che si riversavano nel mare sottostante e alcune si infrangevano su degli isolotti più piccoli .. Alla foce del fiume più grande si trovava il porto ed è li che la nave si avvicino per attraccare; c’era tantissima gente, ma avevano tutti un particolare le orecchie a punta, Erik non aveva visto mai un elfo, ma ora si trovava davanti addirittura un’intera città. La nave si fermo ed Erik e Sofia scesero, poteva ammirare quel popolo da vicino, alcuni avevano i capelli color argento altri color corvino, e i loro occhi erano verdi o azzurri; il capitano della nave li chiamo “Devi dirigerti alla base della montagna li vive il re degli elfi”, mentre camminava per la città tutti lo guardavano in modo strano “Che stano umano hai i capelli bianchi” “Guarda che strano spirito che ha” Si sentiva triste anche per gli elfi era strano, accelerò il passo per abbandonare la città ed entrare nel bosco, andò avanti per circa un’ora finche improvvisamente gli si parò davanti una strana elfa … Era alta circa 1,57m con degl’occhi verde ghiaccio e i capelli color argento fino alla vita, indossava una gonna bianca e una maglia che lasciava scoperta la vita; al suo fianco un lupo albino dagl’occhi rossi …

L’elfa li guardava con attenzione “Cosa ci fate nel mio territorio?” “Siamo diretti al palazzo reale, io sono Erik e lei è Sofia” Entrambi gli sorrisero, ma lei rispose con uno sguardo freddo e minaccioso “Non mi importa chi siete, se volete passare dovete pagare un pedaggio, mm per esempio quella strana spada che porti con te” Ora era lui a fissarla in modo minaccioso “ Mi dispiace ma è molto importante per me, non te la posso cedere per nessun motivo!”, Sofia si frappose tra i due “Ma chi ti credi di essere? Non vedo da nessuna parte che siamo in una tua proprietà!Mi ricordavo che gli elfi erano più gentili”. Le due si fissavano con sguardo di sfida, erano pronte a combattere quando una voce profonda parlo “Mae, smettila!” la voce proveniva dal lupo che l’accompagnava “Cosa ci fai qui ragazzino?” “Mi dispiace non ve lo posso dire” Il lupo rise, mentre Mae si girò verso di lui guardandolo arrabbiata “Faller non dovresti dare confidenza ad un umano cosi strano”, Erik si fece serio “Se volete ancora impedirci di passare dovremmo usare la forza”

L’elfa estrasse il suo pugnale d’argento e si mise in posizione, Erik gli sorrise “Hai del coraggio se mi vuoi sfidare con quel pugnale”, si fermo davanti a lei, Sofia lo guardava preoccupata “Sei pazzo vuoi farti uccidere?”. Mae non indugiò e parti all’attacco, con rapidi movimenti lui riusciva a schivare tutti i suoi attacchi “Non sai fare di meglio?”, presa dalla rabbia inizio a colpirlo alla cieca fino a ritrovarsi senza pugnale “Penso che questo sia tuo”, gli disse Erik guardandola negl’occhi, lei lo prese con foga e gli tirò uno schiaffo correndo via; Faller si avvicino e lo guardo “Scusala è molto orgogliosa, seguitemi il bosco è comunque un luogo pericoloso”, Sofia si avvino ad Erik “Tutto apposto piccolo?” “Si, anche se ha la mano un po’ pesantuccia”. Seguirono il lupo, e dopo una mezz’oretta di camino arrivarono in una piccola radura al cui centro vi era una capanna “Eccoci noi viviamo qui”

 

Si avvicinarono alla capanna, mentre Erik stava aprendo la porta la porta Mae usci silenziosa allontanandosi “Simpatica la tua amica” gli disse Sofia avvicinandosi, “Non ha avuto una vita molto facile” gli disse il lupo entrando in casa; all’interno era spoglia, un letto e una cuccia, una piccola cucina con un tavolo e vari libri sparsi in giro; Faller li fece accomodare, Erik lo guardò “Cosa gli è successo?” ”Sai lei non è come tutti gli altri elfi, è speciale, possiede grandi doti di preveggenza e la sua forza magica è superiore a quella di un comune elfo, per questo è sempre stata sfruttata e vista con sguardo diverso dagli altri”, lui si alzo con una sguardo triste “La capisco bene” e usci dalla capanna, il lupo so segui con lo sguardo “Che cos’ha il tuo amico?”, Sofia si sedete sul tavolo “Nelle tue parole ha rivisto la sua storia”. Si incammino nel bosco seguendo l’energia di Mae, poco dopo la ritrovo vicino ad un piccolo lago seduta sull’erba con il mento appoggiato sulle ginocchia e le mani intorno alle gambe; si sedette vicino a lei e gli sorrise, lei si volto doveva aver appena pianto “Che ci fai qui?Voglio restare sola lasciami in pace”, gli passo un fazzoletto “Anche io sono come te, anzi devo ancora scoprire chi sono”, lo guardo stupita “Perché mi dici queste cose?” il suo sguardo si fece serio “Vieni con me! Ho una missione da compiere, e poi magari insieme scopriremo perché siamo diversi dagl’altri”; lo guardo stupita era la prima volta in tutta la sua vita che qualcuno la invitava ad unirsi a lui …

Mae gli tese la mano, quando le loro dita si sfiorarono senti una scossa di energia “Il tuo potere è molto antico, forse più del mio”, Erik la aiuto ad alzarsi “L’hai capito attraverso il tuo potere di preveggenza?”, si mise in piedi ripulendosi “Già”, si mise davanti a lui e si incamminarono per tornare alla capanna. Si sentiva stranamente tranquilla con lui, la sua presenza non la turbava come quella dei suoi simili, forse aveva ragione insieme avrebbe scoperto di più sulla loro diversità … Arrivati alla capanna videro Sofia e Filler che li aspettavano “Sei tornato Erik, tutto bene?”, si poso sulla sua spalla “Si tranquilla, Mae e Faller verranno con noi!” lo guardo sorpresa; l’elfa si sedete sulla sedia sotto il portico “Ora che siamo compagni mi devi raccontare tutto!” “Ok, ma penso che dentro sia più sicuro”, entrarono dentro e si sedettero intorno al tavolo, fuori era calato il buoi e Mae prese una candela e l’accese “Sono in missione per il Re di Asteria, e devo consegnare con urgenza questa lettera al vostro sovrano”, i due restarono stupidi “Ma non ti hanno detto che è estremamente difficile per degli estranei chiedere udienza con il Re? Solo chi supera una determinata prova può farcela!” Erik gli sorrise e si alzo “Be non è certo una sfida che mi spaventa”

 

 

  
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