Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: NanaLuna    07/04/2017    1 recensioni
Di come Connie Springer, una mattina nell'autunno dei suoi ventiquattro anni, scese in cucina per ritrovarsi davanti a una torta alla panna e un importante cambiamento.
"Non sarò più io il piccolo Connie"
"Allora? Constantine!"
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conny Springer, Sasha Braus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   Sorpresa senza titolo per Connie


"E allora?" Chiese Sasha, trattenendosi dall'imbronciare le labbra alla vista di quello che sembrava un annuncio mal riuscito. "Connie?" Impaziente, attendeva una risposta, stringendo le mani davanti al petto. Non può mica esserne dispiaciuto, no? Certo non lo cercavamo, ma insomma, lui è Connie! 
Da quelli che a lei sembravano secoli, Connie era muto, imbambolato, con la bocca semiaperta e lo sguardo fisso sulla torta davanti a lui, decorata da sbuffi di panna bianca e da una particolare scritta di cioccolato. Proprio quella era al centro del campo visivo del ragazzo, incredulo, nella cui testolina pelata, adesso, gli ingranaggi ruotavano senza sosta, cercando di processare cosa sarebbe successo da lì a pochi mesi. Non riuscendo a spiccar parola, si limitò a conversare con se stesso, in un botta e risposta che udiva a malapena, sopra il clangore metallico e gli sbuffi di vapore.

"Cosa."
"No, davvero?"
"Cazzo, e mo?"
"Mo cosa?"
"NON LO SO!"
"Però che figata."
"Già, che figata."
"Avrò un bambino."
"O una bambina."
"Sì. ...sarà più piccolo di me!"
"Cazzo, sì!"
"Non sarò più io il piccolo Connie"
"Woah. Papà."

"Constantine!" Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal suo nome intero, urlato da una Sasha che, a quanto pare, si era ripresa. Alzò lo sguardo verso di lei, che adesso teneva le braccia sui fianchi e lo guardava, se possibile, ancora più impaziente. Si era fatta ricrescere i capelli, di mattina presto liberi dalla solita coda e scarmigliati, e, ci giurava, in quel momento sembravano imitare il suo umore come fa il pelo degli animali. Non aveva finito di vestirsi, quando lui era sceso, e il corsetto era ancora slacciato dove, tempo una manciata di settimane, avrebbe cominciato ad arrotondarsi.
"... Allora?" Ripetè, quasi supplicando la sua risposta.
"Ehm..." Connie si affrettò ad afferrare il coltello e a tagliare la torta. Se c'era qualcosa che aveva imparato nella sua lunga esperienza da schiappa, era che certe volte è meglio lasciar parlare i gesti. Preparò due piattini e due forchettine. Iniziò a sorridere come un deficiente - oh, se lo sono, certe volte. Ma rimango comunque un genio, pensò - e porse alla moglie il piattino con due fette grandi e una poco più sottile.
"Adesso avrai una bella scusa per mangiare ancora di più, non sei contenta?" 
Le si illuminò il viso. "Constantine! Allora tu parli!" 
"Certo che parlo!" rispose, rubandole un bacio dalle labbra sporche di panna. 
Risero entrambi, quasi strozzandosi con la torta, finchè, di nuovo, Connie entrò in modalità Vaneggio, bloccandosi alll'improvviso.
"...eddalle!" Esclamò Sasha spazientita, lasciandosi sfuggire un soffio in dialetto. 

"Sì coso, ma ora sei nella merda."
"Cosa?"
"Sasha avrà le voglie."
"COSA."
"Tu sei pronto ad affrontare una cosa simile?"
"No."
"Nemmeno io.  Ma Historia può sempre trovarci un posto come ambasciatore in continente."
"..."
"Scherzo, gnomo. Tu sei un uomo, adesso, e ti prenderai le tue responsabilità"
"Non dirlo come se fosse un dovere. Io sono felice."
"Ah sì?"
"Avrò una famiglia, adesso. Più grande, intendo. Sasha è già la mia famiglia." 
"Contento tu."
"Un sacco."
"..."
"...quanto pensi che mi sfotterà quel ronzino di Jean?"
"Tanto."


Angolino della Nana:
Salve a tutti C: Frutto di chat demenziali e dell'odierno cazzeggio mattutino, vi presento questa... shottina (513 parole, se si esclude il bonus qui sotto!). Dalla sopracitata chat demenziale si deve anche il dialogo del primo Vaneggio di Connie, regalatoci da Arya Tata Montrose che, oltretutto, è la fantavolosa beta-reader e la signorina a cui questa storia è dedicata :3 Passate a leggere anche i suoi lavori, è lei quella brava!
Finito qui, vi lascio al bonus. Spero di poter presto tornare a invadere i vostri pc e smartphone con altro slice of life e fluff improvvisato (ovviamente se a voi, pazienti lettori, non dispiace)! 

Un abbraccio, Adam  NanaLuna.


Bonus:
Sconsolata, Sasha riprovò a picchiettare sulla spalla di Connie.
"Ohi? Tesoro?" Niente. Mise la testa accanto alla sua per poter capire bene cosa stesse osservando. Il nulla. Una parete vuota. Al massimo, poco più a destra, le padelle della sera prima da lavare. Ora, con un figlio, dovremo iniziare a fare gli adulti sul serio e rendere questa casa un ambiente vivibile. Però voglio anche rimanere bambina. Sai che bello, tre bambini che giocano assieme? Io, Connie e il nuovo. Un goffo sorriso le si allargò sul viso costellato di briciole, determinato a restare lì per molto, moltissimo tempo. 
In un ultimo tentativo, pizzicò il naso del suo pelatino, ancora senza risultato.
Esasperata, si buttò sulla sedia con il suo piattino straripante di torta. Con le guance piene, si passò una mano sul ventre ancora piatto. Il sorriso s'era fatto più luminoso.
"Il tuo papà è veramente uno stupido, certe volte. Ma lo si ama comunque." 
   
 
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