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Autore: reberebecca    09/04/2017    6 recensioni
Una misteriosa indovina predice il futuro di Bella prima ancora del suo trasferimento a Forks.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Ciao a tutti.
Un sacco di tempo è passato dal l’ultima volta che ho aggiornato.
Scusate.
Le cose incomplete non sono mai belle. Quindi vediamo di finire questa storia.
Spero solo che ci sia rimasto qualcuno che la segue ancora. Il capitolo non è betato ma almeno è in piedi. Scusate gli errori e la scrittura povera. Più avanti vedrò di rivisitarlo.
Se lasciate un segno del vostro passaggio ne sarei infinitamente grata.
Grazie. Rebe. 
 
 
        
 
            Capitolo  12
 
 
 
 
       Quella sera, mentre  leggevamo il libro abbiamo deciso di fare una piccola pausa, giusto il tempo, per me, ad andare a casa, fare una doccia veloce e recitare la parte della figlia perfetta per Charlie, come da consueto, in seguito, aspettare l’arrivo di  Edward per riportarmi a casa Cullen.
E adesso, ero assolutamente in orario con la tabella di marcia.  Mentre facevo tutto questo, i miei pensieri vorticavano intorno alle carezze sempre più intime e ai  baci sempre più sicuri e passionali di Edward, alle sue mani sempre più audaci sul mio corpo. Il mio vampiro sembrava ormai partito alla conquista di Bella. Ed io non potevo che arrendermi felicemente a lui.
E poi ancora, pensavo agli sguardi che mi avevano lanciato uno ad uno i Cullen mentre il libro andava avanti. Emmett era letteralmente scoppiato alla descrizione della nostra luna di miele, ululando degno, o peggio, di un lupo mannaro, cose indecenti del tipo: “fratellino a fatto centro” fermandosi solo dopo essere stato fulminato con lo sguardo da tutte le donne presenti.
 E ancora, quando si è scoperto che ero incinta.
Rosalie era saltata letteralmente in piedi, pietrificata.
Il suoi occhi sembravano spiritati, il viso teso, poi lo sguardo  proteso fisso su di me e la mia pancia come se potesse immaginarsi la scena appena letta.
Le braccia di Edward erano subito  strette  protettive intorno a me.
 Carlisle ha espresso subito le sue preoccupazioni… Esme mi ha stretto in un lungo abbraccio, Rosalie… era ancora congelata. Fino a quando ha sbottato con un minaccioso ringhio: “ Se farai del male a questo bambino io ti smembro, Edward.”
 Lui invece sorrideva e basta, come se le parole di Rosalie non lo toccassero minimamente. L’unico attimo teso era quando lo sguardo di Rosalie cade su di me e per un istante ho percepito un flebile “ Finché non è Bella” da parte di Edward.
 A quanto pare a lui non disturbava qualunque minaccia Rosalie descriveva sicuramente nella sua mente, fintando non coinvolgeva me.
Il sorriso però, non gli ha mai lasciato le labbra. Naturalmente, io ero sia sollevata che preoccupata per Edward. Non avevo ancora capito bene il  funzionamento del smembrare e l’assemblare dei vampiri, ma di certo non doveva essere tanto indolore.
Due minuti più tardi tra i comenti preoccupanti della famiglia e una gomitata, che tra l’altro ha fatto male solo a me, Edward ha calmato gli animi con un soddisfatto “andrà tutto bene” che ha tranquillizzato tutti, me compresa.
Bè, tutti tranne Emmett, ovviamente, che è tornato beatamente ad ululare ancora “Edward a fatto centro… e vai cosi fratellino”, riuscendo ad imbarazzarmi oltre immaginabile.
 Era surreale ma anche in qualche modo famigliare tutto questo.
Perchè sapevo ogni uno di loro. Sapevo che Esme sarebbe scoppiata a piangere quando hanno conosciuto Reneesme attraverso il libro. Alice che vorticava leggera nella stanza…
Ma non di Emmett. Di lui no. Mai.  Un grande omone che singhiozza “sarò zio” mentre abbraccia tutti era al di la della mia conoscenza e la mia immaginazione. Andava da un estremo al l’altro. Prevedibile Carlisle  che è entrato nella modalità medico scienziato istantaneamente, il luccichio nei suoi occhi era inconfondibile…
L'altra cosa, assolutamente non prevedibile, era invece una Rosalie fiera e imponente che torreggiava davanti alla mia finestra, adesso, al posto di Edward.
“Rosali” squittisco tesa.
Dopo un lungo e scomodo momento a guardarci, con un sospiro,  salta aggraziata nella mia stanza.
Sembra che danza mentre scivola con grazia nella camera che appare quasi come un offesa nella sua normalità, del arredo cosi semplice e  noioso sembra cosi fuori posto. Eppure lei non da segno di alcun disagio.
Dopo aver ispezionato ogni angolo si accomoda sulla sedia preferita di Edward. “Grazie” parla con voce ipnotica dopo un po’.
Forse, con questo grazie  intende per tutto, oppure per niente, ma sento come se l’aria che trattenevo nei polmoni mi esce con lungo sospiro. Come se era li come un peso e non sapevo come liberarmene.
“Grazie a te” rispondo sorridendo, per accettarmi, per esserci.. aggiungo mentalmente.
Ed è subito intesa. Una pace duratura spero.
Mezz’ora  dopo siamo a ridere e scherzare mentre lei mi intreccia i capelli.
“Voglio essere la sua madrina” proclama imperiosa dopo un po’.
Non è una richiesta la sua. Non ammette alcun dibattito in merito.
Ma Rose è fatta cosi. Ed io non posso che accettarla per quello che è, una sorella. Renesmee ha conquistato subito ogni cuore a quanto pare.
“Sarai molto di più” sentenzio sicura.
“Saremo una famiglia. Sempre se io ed Edward saremmo bravi da rispettare i termini. Forse c’è la faremo ad avvera la stessa bambina.” Mi alzo e mi dirigo verso lo specchio a l’altro angolo della stanza.
“Non sfidarmi Bella” risponde seria, un luccichino strano nei suoi occhi. “Faremo in modo che Edward rispetterà i termini perfettamente.” Non metto in dubbio minimamente le sue parole.
Scoppio a ridere con gusto, povero Edward già mi immagino come Rosalie lo tormenterà.
“Sei bellissima” mi sussurra ed io arrossisco imbarazzata ancora davanti allo specchio. Perche è lei qui la bellissima, ma ringrazio comunque.
I capelli sono bellissimi infatti,  rimango incantata a guardarmi nello specchio. Un intreccio elaborato incornicia il mio viso alla perfezione dandomi un aria più raffinata.
Di colpo mi sento bella, anche cosi a pochi passi da Rosalie, incarnazione della dea della bellezza. E più mi guardo e più voglio rendere tutti orgogliosi di me.
Come una rivelazione. Una premessa.
 Voglio crescere, come persona, come carattere e forza, per non cadere sempre nei piccoli errori che la mia poca autostima a causato in quei libri. Mi sento già diversa, più forte, mi aiuta anche sentirmi cosi accettata da tutta la famiglia, aiuta sentire la devozione assoluta di Edward. Ed io farò tutto il possibile per non deludere me stessa e tutti loro, rendendoli fieri e orgogliosi di me.
“Pronta?” mi chiede “Andiamo a scoprire cos’altro succede nelle nostre vite”. Edward era andato con la famiglia per una piccola caccia dopo che nel libro Renesmee era nata.
“Pronta!” Proclamo. E lo sono davvero. In molti sensi.
 Pronta a prendere le redini della mia vita.
Rosalie mi prende in spalla con delicatezza. Come se avesse paura di rompermi. E un attimo dopo schizziamo nella foresta. Ha un profumo squisito e i suoi capelli sono come seta sul mio viso. Ma niente come Edward, niente di irresistibile e magnetico come mi dovrei sentire in presenza cosi ravvicinata di un vampiro.
In fondo io potrei essere una potenziale preda eppure non mi sento diversa. Dovrò chiedere a Carlisle se è una cosa compagno oppure solo un'altra stranezza che mi accompagna.
Davanti alla grande casa Cullen intravedo Edward fermo immobile con sguardo fisso a noi. Rosalie sorride e rallenta ancora, quasi a passo d’uomo.
Sospetto che gli fa i dispetti in qualche loro strano discorso mentale perchè il viso di Edward si torce in una smorfia.
“Non tormentarlo” lo rimprovero bonaria. E lei ridacchia.
 La statuaria e austera Rosalie, ridacchia. Incredibile.
Mi viene il dubbio, che il mio arrivo cosi repentino abbia causato qualche trauma, a questa famiglia, con conseguenze gravi dello disturbo della personalità.
Ma forse è la confidenza e l’accettazione da parte di tutta la famiglia che ha rotto le barrire. Mostrandomi così per quello che sono veramente. E questo mi riempie il cuore di calore.
Il momento dopo sono tra le forti braccia di Edward. Ed è il profumo giusto, perfetto rispetto a quello di Rosalie. Mi calza a pennello e mi sento subito a casa. Non perde tempo e le sue labbra sono subito sulle mie. Delicate eppure forti. Sono fredde ma li sento come se fossero fuoco per me.  Siamo in sintonia perfetta. Mi sento completa li con lui tra le sue braccia sembra tutto cosi giusto.
Il quella parte del mio cervello che è rimasta ancora coerente e non si è sciolta insieme al resto di me, mi chiedo cos’è cambiato. Cos’è cambiato da farci sentire cosi sicuri cosi giusti l’uno con l’altra.
Forse il detto “sapere è potere” è più azzeccato che mai nel nostro caso.
Sapendo quello che noi conosciamo ci a resi più consapevoli, più forti.
“Cosa fatte li impalati?” tuona Emmett da dentro la casa, facendo un fracasso enorme. Povera Esme e i suoi preziosissimi mobili.
“Pratichiamo” rispondiamo contemporaneamente, ridacchiamo complici.
“Ti amo” mimo con le labbra, ne sento il bisogno di diglielo in questo momento perfetto.
“Per sempre” mi risponde lui altrettanto silenzioso.
Lo sguardo serio senza la minima incertezza. E lo sento dentro che è cosi. Me lo sento nel anima, senza dubbio noi due, saremo insieme per sempre.
Almeno finche dura il nostro per sempre.
“Venite abbiamo molto di cui discutere” Carlisle ci accoglie appena entrati indirizzandoci verso il grande soggiorno. Sembrava che non si sono mai spostati, tutti seduti al proprio posto in nostra attesa.
Non mi sono minimamente vergognata mentre prendevo posto sul divano cosi vicino ad Edward da sembrare che li sedevo in braccio. Dal modo protettivo in cui mi teneva non sembrava dispiaciuto nemmeno lui.
“Sai,  sono strafelice di diventare zio ma la mia nipotina non può essere procreata in giardino” tuona con una risata gustosa Emmett.  Lo schiaffo che è partito sulla sua testa istantaneamente da parte di Rosalie non sembra scalfirli l’umore. Anzi ride con ancora più gusto. Conta anche il fatto di essere arrossita di colpo come un peperone.
Esme ha un sorriso estatico dipinto sul viso appeno i nostri sguardi si sono incontrati. “Ti abbiamo già fatti le congratulazioni a tutti e due, ma qui, si prevede di festeggiare per almeno una settimana… Almeno le previsioni di Alice dicono cosi.”
“ Farò in modo che l’isola sarà perfettamente preparata per voi quando sarà il tempo… e con qualche aggiunta ” la sua voce è sognante.
No. Anche Esme no.
Ripeto, qui cè sicuramente qualche disturbo o effetto collaterale imprevisto. Ma come protestare ad una Esme cosi euforica. Già immagino la montagna di cuscini come “aggiunta”. Sbuffo in mente per non arrossire ancora più, qui davanti a tutti con l’ immagine di me ed Edward in intimità.
“Il sangue” dice Rosalie “Non dimentichiamoci di rifornire l’isola di scorte di sangue per Bella” Il discorso si fa serio ed io colgo il momento per ricompormi un attimo.
“Buon idea Rosalie” interviene Carlisle
“Chissà se integrato nella sua dieta da subito gli effetti si possono attenuare. Se la bambina non si sente minacciata forse la crescita sarebbe meno aggressiva” Riflette  ad alta voce.
“Anche” di fianco a me Edward interessato si  sporge leggermente verso Carlisle.
“Ma avremo comunque bisogno di tornare subito a casa, oppure ci dovete raggiungere voi li”.
“Forse è meglio” interviene anche Jasper
“Non dovremo preoccuparci neanche dei lupi cosi” Infatti,  penso anch’io.
“Già i lupi” Rifletto, sono ancora arrabbiata con quel testone.
“Ci prenderemo cura anche di questo Bella” sussurra Edward dolcemente. “Non lasceremo nulla a caso e tanto meno la mia bimba a quel cane”
“No” confermo. Non ho intenzione di far accadere qualunque imprintig con la mia bambina. Non fino a quando non sarà abbastanza grande da poter scegliere almeno.  Forse il destino in quel frangente in quel momento cosi eminente e di pericolo aveva deciso che era la soluzione più conveniente. Ma se cambiamo il destino e la mia bambina non è minacciata forse il destino ha altri piani.
Chissà, forse sta proprio qui il trucco.
Tutto può cambiare, oppure ripetersi. Ma almeno noi saremo più preparati.
“Bene ragazzi prima finiamo di leggere e poi decideremo, cosi mi farete impazzire se continuiamo a prendere e poi smontare decisioni” Alice si strofina le tempie con insistenza. Probabilmente ha avuto già una decine di previsioni possibili. Non la invidio per niente. Sono contenta di averli passato la palla.
“Iniziamo..”
Per la maggior parte della nottata ho dormito e sonnecchiando felice vicino ad  Edward. Raramente si fermavano per fare qualche commento. Quando anche l’ultima riga fini il silenzio nella stanza era palpabile ancora una volta. Era quasi mattina e nessuno, per lunghi momenti, si era mosso. Iniziavo a preoccupami di dover andare a piedi a casa per poter essere li all’ora che di solito Charlie viene a svegliarmi al mattino. Ma Edward vicino a me sorrideva e quindi era un buon segno. Ancora una volta Emmett rompe il silenzio per primo.
“Bella sei mitica!” Ed io respiro finalmente tranquilla.
“Si sempre la mia fortuna e stranezza. Non so ancora come gestirlo e tutto. Il mio donno sembra abbastanza difficile da imparare a padroneggiare.
“Altro che Bella! Sei fenomenale. Ti aiuteremo tutti. Vedrai che imparerai presto.” Jasper interviene. Edward fiero vicino a me annuisce d’accordo con lui.
“Chissà se possiamo già iniziare a praticare? Gli sarà più facile dopo, magari.”  
“ Bel idea Jasper. Con il tuo donno possiamo farlo che dici? Anche se nel libro te riuscivi ancora a manipolare le sue emozioni possiamo ancora provare”.
“Ok ,ma abbiamo altre decisioni prima”.
Alice e seria e tutti la seguano immediatamente.
“I nomadi” sospira Carlisle.
“Si esatto!” Alice conferma.
“Sterminiamo tutti oppure ne salviamo Uno?”
“Possiamo dare ai voti “suggerisco, di fatto, non ho deciso ancora nemmeno io in proposito.
“Vorrei darli una possibilità” Esme parla con malinconia.
“Se risulta davvero il compagno di Irina vorrei poterli dare quella possibilità… lei è solla da cosi tanto tempo.” L’ultima parte la sussurra triste, quasi a se stessa.
È vero, penso. Se è vero non so quanti anni hanno davvero le sorelle Denali, ma so  che la loro congrega, sono più vecchi di Carlisle, chissà come è stata dura la loro solitudine in centinaia di anni. Forse per quello sono diventate delle succube . Quel tipo di vampire che cercano la loro felicità nel piacere carnale pur di alleviare quel vuoto. Si, una possibilità sarebbe d’obbligo .
Non appena il mio pensiero prende forma, Alice strilla.
“La decisione è stata presa!”
Non è giusto! penso leggermente infastidita e frustrata. Non ho nemmeno espresso il mio pensiero!  
Edward annuisce con sguardo fisso su Alice come ad attestare la sua visione, già setacciando la sua mente, sicuramente alla ricerca di eventuali pericoli.
 
“Non sarà pericoloso per Bella?” Rosali interviene. Un dolce calore mi invade subito il cuore saperla così in pensiero per me. Fino a poco fa avrebbe progettato volentieri  la mia scomparsa, ora invece sembro passata agli opposti in classifica.
Quindi Laurent vivrà.
Buon per lui. Non mi dispiace dare questa occasione a Irina. Per quanto, buona parte dei nostri guai nei libri sono stati causati proprio da lei.
Ma in fondo sono, quasi, famiglia.
 È meglio tenerli sul loro lato buono anche per il futuro, quando sarà nata la nostra bambina.
 
   
 
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