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Autore: CremeAthena    09/04/2017    1 recensioni
Dopo aver eliminato Asgore e Flowey, Frisk è riuscito a superare la barriera e presumibilmente a tornare a casa, mentre le sei anime umane raccolte dal re defunto sono scomparse. Da allora regna l'Imperatrice Undyne, che come primo provvedimento ha indetto la caccia agli umani, volendo vendicare il re e la regina uccisi da Frisk, dopo aver giurato vendetta contro questo umano. Ma da allora sono passati molti anni, l'Underground è stato militarizzato, ormai l'uomo non ne sa più nulla.
Ma se una ragazzina cadesse nuovamente nelle Rovine? Quale storia si genererebbe? Cos'è cambiato intanto nel mondo dei mostri?... Scopriamolo insieme.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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~ Capitolo II ~ New home, new life ~


"Nuova Sansowdin" 

Diceva l'enorme cartello ricoperto dalla neve che precedeva la cittadina, dotato di un buco tra le due parole per poterci passare dentro. Era scritto proprio così, con delle lettere cancellate con un pennarello rosso. La cosa divertì la biondina, mentre ci passava attraverso. Per tutto il tragitto innevato, Pleya aveva avuto l'impressione di essere osservata da qualcuno, probabilmente qualche mostro di passaggio, che però non si era avvicinato, probabilmente perchè era accompagnata dall scheletro. Appena entrata in città, beh, cambiò tutto. Era un luogo piuttosto allegro, reso caldo da vari braceri che rimanevano accesi anche sotto la neve in qualche modo, abitato da molti mostri, soprattutto bambini, ce ne erano molti di passaggio. Ma che fossero grandi o piccini, tutti salutavano Sans, allegramente, e lui rispondeva, ogni tanto presentando Pleya. Nessun attacco? Niente di strano?
Tra le varie vie, infine lo scheletrino la portò a una bella casa, abbastanza separata dalle altre. «questa è casa nostra. carina, eh?»
«Oh sì, è carina! Ma... Quella cassetta è strapiena non dovresti..?» Di tutta l'abitazione, l'umana non aveva potuto non notare le due cassette postali, una vuota e l'altra invece era chiusa a malapena, e piena di lettere.
Lo scheletro aprì la porta e ignorò le sue parole, invitandola ad entrare. «entra pure... io mi faccio un pisolino, yawn.»
«Eh? No aspett...-» Nonostante l'umana fosse entrata subito dopo di lui, Sans era già stravaccato sul divano che dormiva beatamente. Come poteva essere stato così veloce? Mah. Chiuse la porta dietro di sè e avanzò, guardandosi attorno. Wow, che casa grande! Due piani, il primo dedicato ad un ampio salone con due divani, uno dotato di tavolino davanti, la televisione e al bagno, cui si accedeva per il corridoio, e il secondo a due stanze, probabilmente quelle dei due proprietari ossuti. Uhm, cosa fare, da sola in una casa che non era nemmeno la sua? 
«Pleya.»
«Fin...» Quanto tempo era passato dall'ultima volta che Chara le aveva parlato? Tanto, troppo, ma la ragazza la interruppe senza concederle di terminare la frase.
«No, non parlare, pensa. E ascoltami. Quando sei con questi due scheletri non parlerò con te, sono mostri molto potenti e possono percepirmi, se communico con te o mi manifesto. Quindi...»
"Ho capito, non c'è bisogno di dire altro... Mi sei mancata!" Anche la biondina la interruppe, dato che il concetto era semplice, anche se aveva delle domande da farle. Dunque andò a sedersi sul divano vuoto, per non disturbare lo scheletrino, mentre Chara le rispondeva. Dinnanzi a lei, sul tavolo, c'era un piatto di spaghetti ancora fumante, che sembrava starla aspettando. Giusto, lo scheletro più alto gliene aveva parlato.
«Oh, anche tu mi sei mancata... Ah, e lì ci sono 20 gold.»
«Uh?» Era vero, in effetti c'erano dei soldi nascosti tra i cuscinetti del divano! Beh, li avrebbe presi, in caso le fossero serviti, poi li avrebbe in qualche modo riconsegnati al proprietario. Dunque la biondina afferrò il biglietto vicino al piatto, per poi leggere.

"Mangia pure umana!... E lasciamene un po'!! Nyehehe"

"Finalmente si mangia.~" Pensò l'umana, sotto lo sguardo fantasma dello spirito di Chara, in piedi davanti a lei, che stava solo aspettando di vedere la sua reazione al cibo di Papyrus, divertita. ... E invece no, dopo aver avvolto con la forchetta un po' di pasta, la giovane se li portò alla bocca e li mangiò, senza alcuna smorfia di disgusto.
«Eh? Sono buoni?» Chiese lo spettro, palesemente stupito di ciò a cui assisteva.
«Mmh, sono commestibili, anche se non sono il massimo... Gliene lascio un po'.» Pleya le sorrise forzatamente, dopo aver ingoiato. Chara ridacchiò, scuotendo la testa. Quella ragazza era fin troppo buona per il mondo, a parere della castana. La biondina mangiò appena due cucchiaiate, per poi alzarsi. "Voglio andare fuori, non posso curiosare qui." Mmh, però, avrebbe dovuto continuare ad utilizzare la felpa di Sans? La bionda se la tolse, la posò sul divano e cominciò a cercare qualcos'altro. Salì le scale e aprì la prima porta che trovò, per poi entrare in una stanza carina, dove c'erano molte cose... Anche una bandiera priata? Pleya si avvicinò, notando che era piuttosto vecchia. Piuttosto, lì vicino trovò una sciarpa rossa, sul tavolo su cui erano sparse varie miniature. «Questa è carina, non trovi?»
«Se piace a te...»
L'umana la prese e se la avvolse al collo. Le stava piuttosto larga, infatti entrambe le estremità erano abbastanza lunghe, Pleya decise di porle al lato del collo. 

[[ Hai ottenuto 20G;
Ottieni Sciarpa Rossa ]]


Poi rifece la strada al contrario e uscì di casa, venendo accolta dal gelo della neve, ma anche dal calore che esprimeva attorno a lei la cittadina. Lì, davanti alla casa di Sans e Papyrus, c'era una stella di salvataggio che precedentemente Pleya aveva ignorato, visto che era stata in compagnia dello scheletro, ma ora salvò, per assicurarsi di non dover ripetere questa luuuunga avventura.

[[ L'altezza della casa di Papyrus e Sans troneggia su di te, riempendoti di DETERMINAZIONE. ]]

Camminando per le strade veniva salutata ogni tanto, per qualche motivo. Ma non aveva dove andare, semplicemente si stava limitando a guardarsi attorno curiosa. Più o meno era come essere in una città umana, probabilmente l'atmosfera era anche più allegra. Ma allora perchè la guardiana delle rovine l'aveva attaccata? Quella domanda le stava occupando buona parte dei pensieri.

«Come andrà d'ora in poi? Hai intenzione di rimanere qui?»
"Beh, non sarebbe una cosa cattiva, è un bel posticino." Le rispose Pleya pensando, mentre camminava per una piazzetta. 
Presto si accorse che gran parte dei mostri-bambini, e non erano pochi, si stavano dirigendo tutti verso una un'unica direzione. Da un gruppo si staccò un giovane mostro che la notò e le si avvicinò, rivolgendole delle parole di getto per poi scappare. «Ehy, mostro travestito da umano, sei un po' in ritardo! Dove vai? Il teatro è di là dove vanno tutti! Affrettati o comincia tutto senza di te, sai che noia!»
«Mostr... Cosa? Ehy, aspetta!-» Pleya sospirò, chiedendo spiegazione a Chara, che alzò le spalle anch'essa perplessa. Allora decise di seguire la massa per una via brulicante di "gente". Mediante questa strada giunse ad una piazza decisamente più ampia e affollata sia da piccoli che da adulti, e anche da alcuni mostri antropomorfi in armatura, davanti ad una creazione abbastanza alta, probabilmente per far vedere a tutti.
«Ohi, stai attenta a quello lì giallo.» Le disse Chara, indicandole un alto dinosauro antropomorfo in armatura, le cui mani e braccia erano staccate dal corpo, ma gli stavano accanto volteggiando in aria, ed ora erano incrociate, mentre lo sguardo controllava con attenzione la zona. La castana lo aveva conosciuto molto molto tempo prima come... Monster Kid, ma ora era ben cresciuto e doveva essere entrato nella Guardia Reale, data la sua armatura scintillante.
«Capisco.» Rispose la biondina, avanzando verso la costruzione in marmo che costituiva il "teatro" stando a distanza dalla folla poichè aveva fatto il giro lungo all'esterno, osservandolo curiosa. Improvvisamente delle voci cominciarono a salutarla, bambini che scuotevano le mani tutti eccitati.

«Ehy ehy! Ciaoo!»
«Ehy, oggi nuovo personaggio?»
«Un umano femmina? Figo!»
«Buona esibizione!»

Eh? A Pleya fu naturale sorridere e grattarsi la guancia, mentre avanzava verso il palcoscenico, sul quale era calato il sipario costituito da un telone rosso. Un'alta tigre antropomorfa pareva aspettarla, vista la coda che si muoveva nervosamente. Era vestita in modo strano, con sopra normali vestiti un ampio martello e una maschera rossa che le copriva la faccia, tipo uno che deve nascondere la propria identità. Nel vederla però alzò un sopracciglio, per poi invitarla con l'indice della destra ad avvicinarsi. La biondina la seguì dietro la costruzione di marmo, dove la tigrotta si sedette su una cassa e incrociò le gambe, per poi sospirare. «Ma... Tu chi saresti? Dov'è Mio?»
«Ehm, io... Non so di chi tu stia parlando, ma mi chiamo Pleya.» Le rispose l'umana, per poi sorridere appena. Il mostro non aveva un'aria serena, aveva un'espressione anzi... Crucciata. «Cos'è questa storia del mostro travestito da umano?»
«Io invece sono Neme. Beh, vedi, qualche mese fa è giunto qui un giovane umano, forse più grande di te. Come credo saprai, l'Imperatrice ha ordinato di uccidere qualsiasi umano, ma io sono il sindaco di questa città e ho deciso di nasconderlo, con la scusa che è un mostro mutaforma e si trasforma in umano per fare questi spettacoli, in cui il mio personaggio, un mostro visto come "eroe", sconfigge un umano. Ma ora... Non so dove sia.» Neme abbassò lo sguardo, afferrandosi una ciocca dei capelli neri e cominciando a torturarla, mentre rifletteva. Poi rivolse un sorriso alla bionda, facendo vedere le zanne, e congiunse le mani, prengandola. «Mmh, prenderesti il suo posto, solo per oggi? Poi andrò a cercarlo!»
«Eh? Ma io... Non saprei cosa fare!» Protestò la ragazzina, sorpresa di un simile invito. Era stata pensierosa riguardo ad altro. La custode delle rovine non aveva inteso di aver ucciso l'ultimo umano passato per di là? Come era possibile?
«Devi solo schivare i miei attacchi, fingere di attaccarmi, e poi venir sconfitta da me! Tranquilla, non ti accadrà nulla, sono una professionista!» Lo disse con così tanto entusiasmo da convincere Pleya, non che fosse tanto difficile in realtà, ma... E ora?
«Uh, sento puzza di guai sai? Ahahah... Esporti davanti tante guardie reali non è una buona idea.»

 
Angolo dell'autrice:
Hey palz! D'ora in avanti le pubblicazioni saranno settimanali, visto che la scuola incombe, scusatemi per questo, ma farò del mio meglio.^^" E nulla, c'è da dire solamente che anche avendo superato le rovine ci si tornerà, dopotutto ci sono ancora personaggi non ben approfonditi.~ Nulla sarà lasciato al caso, qui.
See ya, have a good time.~~
   
 
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