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Autore: foschi    09/04/2017    4 recensioni
«C-ciao » abbozzò in un saluto che morì in gola, stritolato dalle braccia della donna che accarezzava i lunghi capelli castani, baciandogli la testa; le lacrime che solcavano copiose le guance.
«Bentornato a casa » mormorò lei sorridendo.
Spiazzato da quella situazione, Hao abbracciò la donna, aggrappandosi a lei e piangendo ora più forte.
«Grazie, mamma »
{Personaggi: Hao Asakura, Keiko Asakura, Yoh Asakura}
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hao Asakura, Yoh Asakura
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Grazie, mamma

 

 

 

Titolo: Grazie, mamma

Rating: Verde

Genere: Fluff, Sentimentale, Introspettivo

Pairing: Nessuno

Personaggi: Hao Asakura, Keiko Asakura, Yoh Asakura

Avvertimenti: OOC, Missing Moment

Note dell’autore: Ho sempre desiderato vedere una scena del genere tra Hao e Keiko Asakura. Sono convinta che, nonostante tutto, lei lo amerebbe come un figlio, dandogli quell’amore che lui ha perso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il campanello trillò stridulo, espandendo il suono per la foresta lì intorno ed interrompendo il silenzio perenne del posto.

Hao era nervoso: si muoveva in continuazione, profondamente combattuto dal desiderio di andarsene o di rimanere lì. Se se ne fosse andato, avrebbe tirato un sospiro di sollievo, tradendo però il suo amato Yoh che sorrideva a trentadue denti e gli teneva saldamente la mano, dimostrandogli tutto il suo affetto.

Sospirò. Non gli era sembrata una buona idea e francamente non sapeva nemmeno da dove Yoh se ne fosse uscito, ma ora aveva la certezza che era stata una pessima idea; aveva accettato solo per non vedere il broncio sul volto del fratello.

 

 

“Hao” l’aveva chiamato Yoh, le sopracciglia aggrottate ed un broncio infantile sul volto.

Il castano si era voltato, alzando un sopracciglio perplesso “Mm?”

“Ti va di venire a vivere da noi, con la famiglia Asakura?”

Hao aveva schiuso le labbra,colpito da quella richiesta. Aveva abbassato lo sguardo, triste  “Io.. non credo sia il caso. Con quale diritto?”

Yoh aveva sorriso dolcemente, quasi si aspettasse quella risposta “Perché sei mi fratello, Hao!”

E quella semplice affermazione l’aveva fatto capitolare, diffondendo in lui un tiepido calore: quel calore che aveva dimenticato e che a lungo aveva cercato. Calde lacrime presero a rigargli il volto; abbracciò il gemello, stupito da quella reazione.

“Grazie, Yoh”

 

 

 

E quando stava per andarsene, ormai deciso a lasciar perdere, con l’attesa che lo logorava, la porta aperta lasciò vedere la figura sinuosa di una donna dai profondi occhi neri ed i lineamenti dolci, materni, leggermente risoluti. Per un momento, per quanto fisicamente diversa, gli parve di vedere, in quella donna, la sua vera madre – e comunque, in quella vita, lei era pur sempre sua madre!

Da parte sua, la donna sgranò gli occhi quando, dopo aver salutato un trepidante Yoh, lo vide.

Le sopracciglia aggrottate, gli occhi impauriti e la preoccupazione sul volto rendevano Hao un pezzo di marmo. Come comportarsi? Aveva fatto del male anche a loro, usandoli per la sua rinascita e privandoli quasi dell’altro figlio! Come potevano accoglierlo? Ed amarlo men che meno!

«C-ciao » abbozzò in un saluto che morì in gola, stritolato dalle braccia della donna che accarezzava i lunghi capelli castani, baciandogli la testa; le lacrime che solcavano copiose le guance.

«Bentornato a casa » mormorò lei sorridendo.

Non aveva potuto credere ai suoi occhi quando l’aveva visto: non aveva mai smesso di sperare che lui si sarebbe presentato, chiedendo quell’amore che era pronta a dargli da quando l’aveva sentito per la prima volta dentro sé.

Non l’aveva mai odiato: voleva solo dare amore a quell’anima che aveva conosciuto troppa sofferenza e se lo ripromise, ora che teneva quel figlio tra le braccia, lo avrebbe amato con tutta sé stessa. Non avrebbe più permesso che soffrisse, che si allontanasse da lei.

 

Spiazzato da quella situazione, Hao abbracciò la donna, aggrappandosi a lei e piangendo ora più forte: aveva ritrovato quel calore a lungo cercato. Era caldo e confortante, come il grembo materno.

«Grazie, mamma »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Angolo Autrice

 

Come dicevo, ho sempre voluto vedere un incontro tra Keiko ed Hao, per stabilire quel rapporto madre-figlio per nulla evidente nel manga.

Okay che Keiko non è la sua vera madre, ma comunque l’ha portato in grembo per nove mesi! E secondo me, lei lo amerebbe tanto; mi piace quella donna ♥

Volevo far notare che la parte in corsivo indica un flashback!
Chiedo scusa se la fiction è breve, ma non credo servano molte parole per questi momenti d’affetto.

Spero sia stata di vostro gradimento!

Olivier_Rei

   
 
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