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Autore: charlotteohlin    10/04/2017    0 recensioni
Reso pazzo dalla perdita della sua dolce metà, un uomo cercherà di ricongiungersi ad essa mettendo in atto uno spietato piano. Riusciranno Chuuya, Grace e Dazai a fermare lui ed i suoi aiutanti?
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chuuya Nakahara, Nuovo personaggio, Osamu Dazai, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’oscurità fu la prima cosa che percepii, una volta aperti gli occhi. Un nero profondo, soffocante, ed un insolito fruscìo. 
Dove sono finita?
Fortunatamente, le immagini davanti a me si facevano abbastanza nitide mano a mano che il tempo passava, così incominciai a percepire un’acquosa luminescenza giusto sopra di me, ad una discreta distanza. Mi sforzai con tutta me stessa nel mettere a fuoco, e finalmente riuscii a vederla: era la luna.
Vidi la luna brillare nel cielo notturno, tra quello che mi sembrò un intreccio di rami e foglie. Ecco, dunque, spiegato il rumore che poco prima mi aveva spaventata.
Mi mossi con lentezza, per capire esattamente dove fossi, e dalla mia analisi risultai essere stesa per terra, in mezzo ai fili d’erba di quello che aveva tutta l’aria di un bosco. Ormai mi ero quasi completamente abituata a quella luce così debole, e ne approfittai per osservare in giro.
Sembrava non esserci anima viva nei paraggi, e la cosa peggiore in assoluto era che non ricordavo minimamente come fossi arrivata in quel posto. Cercai di fare mente locale, ma non ricordavo di esserci mai stata prima, nemmeno da piccola. Di un fatto però ne avevo la totale certezza: sentivo di essere capitata lì per un motivo preciso. Non ricordavo bene quale, non ricordavo il perchè, ma qualcosa dentro di me mi diceva che ero esattamente nel luogo in cui dovevo essere. Con la testa piena di domande, iniziai a camminare fra gli alti alberi, senza una direzione prestabilita; avevo solo bisogno di cercare uno spiazzo dove poter godere di una luce relativamente più forte. Non so dire di preciso per quanto tempo camminai, ma facendomi strada tra quella selva, arrivai finalmente in spiazzo ben illuminato dalla luna. Osservai il cielo: la notte era profonda, la volta celeste completamente priva di stelle. 
E ora cosa faccio? Pensai, ed un senso di angoscia e di abbandono pervase tutte le cellule del mio corpo. Sono sola qui, in un luogo sconosciuto e lontana anni luce dalla civiltà.
Ad un tratto, tuttavia, proprio mentre lo sconforto stava prendendo piede in me, li udii.
Un suono di passi - anche piuttosto pesanti - a giudicare dal rumore emesso. Tesi le orecchie, preoccupata e speranzosa al tempo stesso. Magari qualcuno si era accorto che ero sparita, e probabilmente era qui per salvarmi.. O forse si trattava di un animale?
Nell’ombra della notte e del bosco, attesi che quella forma di vita si rivelasse; la avvertivo ormai vicina, vicinissima, probabilmente era ferma al confine della radura. Sentivo il suo sguardo sulla pelle, e fu proprio in quel momento che incominciai ad avere paura. Senza nemmeno accorgermene la gola si seccò, e presi a tremare. Quella cosa che mi fissava dal bosco non era umana, nè tanto meno un animale. Indietreggiai lentamente, ma non appena iniziai a scappare, i passi ricominciarono a pestare il terreno. 
Mi ritrovai così a correre nel buio del bosco, senza avere idea di dove potermi nascondere; intorno a me, il paesaggio notturno sfrecciava con lentezza sempre maggiore, e - se in un primo momento non ne capii il motivo - qualche attimo dopo iniziai a sentire le mie gambe estremamente pesanti. Più correvo, più cercavo di allontanarmi dal pericolo, e più la corsa risultava essere lenta e infruttifera. 
Cosa sta succedendo?!
Inciampai in una radice che usciva dal terreno e mi ritrovai lunga distesa per terra. Battei la testa sull’erba così forte da farmi girare la testa; sentii poi come se un peso enorme mi fosse caduto giusto sulla schiena, impedendomi in qualche modo di muovermi. Il problema è che non c’era proprio niente, sopra di me. Ero io, ed ero semplicemente paralizzata tra i fiori ed i fili d’erba.
Qualcuno rise, dietro di me. Una risata cattiva, sguaiata.
Era lui, era il Mostro.
Avvertii un forte formicolio alle dita, notai che le mie mani avevano iniziato a dissolversi, proprio come polvere al vento. 
Dunque, è questo ciò che si prova un attimo prima di morire..

***

Grace si svegliò di soprassalto, portandosi le mani alla bocca per trattenere un urlo.
Per un breve, brevissimo attimo pensò di essere morta sul serio.. Ma quando alzò lo sguardo davanti a se, vide una luce fioca provenire dalla finestra.
Stava albeggiando.

Angolo dell'autrice:
Buonasera! :) finalmente sono riuscita a postare l'inizio della mia ff su BSD ❤ so che questa prima parte può lasciarvi un po' basiti perchè non parla dei personaggi che tutti conosciamo, ma vi assicuro che questo passaggio è fondamentale per comprendere i prossimi momenti :) detto ciò, spero davvero di portare avanti questo progetto, perchè mi piace davvero molto!
A presto, Charlotte ❤

  
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