Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Lady White Witch    10/04/2017    4 recensioni
[Scritta in collaborazione con IMmatura. Grazie a te, che supporti sempre i miei scleri]
'' Si, ma le mie scorte di dolci sono al sicuro?'' Questione di priorità, dopotutto.
‘’ Temo di no, altezza ‘’ fu la risposta del ragazzo, ancora ansimante per la corsa.
'' Come?''
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Ariovisto voltò il viso verso l’altro, e con un’espressione che avrebbe fatto raggelare il sangue nelle vene a chiunque, disse:’’ Com’è possibile che non siano ancora nate? Eppure le profezie che abbiamo trascritto erano chiare!’’
" Colpa di come scrivi tu i numeri nelle profezie, tutte stanghette, crocette, letterine... non si capisce un cazzo e poi uno sbaglia decennio. "
‘’ Quindi, adesso che facciamo?’’
L’Oracolo fece spallucce.
‘’ Tocca inventarci qualcosa… beh, che ne dici di utilizzare i loro genitori? Sarebbe preferibile scegliere le madri, ma in caso di necessità andranno bene anche i padri.’’
---------------------------------------------------------------------------------------------------
"Riesco a rintracciare solo i padri..."
"Usiamoli, allora!"
"Ma che cazzo dici? Secondo te si mettono a svolazzare in vestitini sexy?"
"Vedi che non siamo su Italia 1, si può fare. Il crossdressing al pubblico piace!"
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: 2p!Hetalia, Canada/Matthew Williams, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'FrUk Collection - Quando una rana e un coniglio... '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The Guardians – Se loro sono gli eroi, noi  siamo spacciati

 

 

Capitolo 10
Primi appuntamenti e altri disastri
   




 

 

 

 

 

 

 

 

 

Heatherfield
Casa dei fratelli Beilschmidt

Erano passati quasi tre mesi da quando Ludwig si era trasferito ad Heatherfield, e doveva ammettere che nonostante gli inizi non propriamente… idilliaci, aveva iniziato ad ambientarsi, facendo persino timidamente amicizia con dei ragazzi che lavoravano in tribunale per il praticantato (o almeno quelli non fuggivano più spaventati ogni volta lui tentava di abbozzare un sorriso. Si procedeva a piccoli passi)
Inoltre, Heatherfield era anche la città del suo amico di penna, LovePasta. Il quale, dopo aver saputo del suo arrivo in città, gli aveva scritto eccitato:’’ Perché non ci incontriamo? Dal vivo, dico. Che ne pensi? ‘’
E il poveretto aveva avuto un mezzo infarto pensando che, appena LovePasta lo avesse visto dal vivo, sarebbe scappato a gambe levate.
Perché, ammettiamolo, sembrava il maniaco/pervertito/serial killer della porta accanto. Specie quando sorrideva.
‘’ Ja, LovePasta. Sembra un’ottima idea…’’
No che non lo era! Affatto! Per usare un eufemismo, era nella merda.
E così, di domenica mattina si ritrovava a guardarsi allo specchio alla spasmodica ricerca di difetti e/o dettagli da sistemare, mentre suo fratello maggiore se ne stava appoggiato allo stipite della porta a godersi la scena.
Gilbert non doveva divertirsi tanto alle spalle del suo fratellino (non più –ino da quando aveva superato la sacra soglia della pubertà), ma era più forte di lui.
‘’ Kesekesekese… Lud, sembra che ti stia preparando per andare in guerra, invece che ad un appuntamento.’’
‘’ Per l’ennesima volta, bruder… io e LovePasta siamo solo amici di penna che hanno deciso di incontrarsi. Tutto qui.’’
‘’ Forse non è il momento giusto per dirtelo, ma per come ti sei conciato sembra più un primo appuntamento che un normale incontro tra amici.’’
‘’ Mein Gott… cosa ho sbagliato? Nel manuale…’’
‘’ Luddy, leggi troppo quella robaccia. Fidati, ti basta avere il consiglio del tuo unico, impareggiabile fratello maggiore.’’
‘’ E’ un modo per dirmi che verrò umiliato di fronte a un vasto pubblico e che porterò con me per anni le ferite psicologiche?’’

 "Andiamo, Luddy, neanche stessi andando a conoscere il presidente"
‘’ Magari – sospirò il biondo – Al presidente io non dovrei piacere. Sarebbe solo un incontro di lavoro. ‘’
‘’ Ehi, chi ti dice che non diventerai il migliore amico del presidente degli Stati Uniti?’’
‘’ Ammettilo fratellone, questo è un tantino irrealistico anche per te. ‘’
‘’ Ha ragione ‘’ intervenne la sveglia sul comodino, e per poco a Gilbert non venne un attacco di cuore.
Giusto, se l’era dimenticato, poteva parlare con gli elettrodomestici. Un potere che risultava utile quando si voleva entrare nella casa del rettore, ma che risultava assai scocciante a casa, quando voleva passare un pomeriggio in panciolle, e la sveglia lo rimproverava perché non stava studiando per l’esame.
Cavolo, era come avere sua madre in casa!
Per fortuna, Ludwig era troppo preoccupato di sembrare un maniaco per prestare attenzione  ad altro, e Gilbert borbottò alla sveglia impicciona:’’ Sta zitta, altrimenti ti levo le pile. ‘’
Oh, ma che paura – rispose ironico l'oggetto – Tanto anche se lo facessi poi ci penserebbe tuo fratello a rimettermele, e ti riproverebbe anche, quindi...”
“Magari potrei chiuderti nel cassetto, che ne dici?” minacciò l'albino con occhi da folle.
“Bruder, stai per caso... parlando... con la sveglia?” intervenne la voce di Ludwig facendogli prendere un colpo.
All'istante l'albino mise l'apparecchio dietro la schiena esclamando: “Sì! Cioè, no...! Forse...?”
 Il biondo lo fissò per qualche secondo. Quello era strano anche per gli standart di Gilbert.
Poco ma sicuro stava pianificando qualcosa.
 “Bruder...”
 “Sì?”
 “Promettimi una cosa”
“Cioè?”
“Qualunque cosa succeda... tu non seguirmi nel mio incontro con LovePasta, sono stato chiaro? So che lo vuoi fare, ed io non ho bisogno di guardoni”
L’altro roteò gli occhi. Tsk, ma per chi lo aveva preso? Lui Non era certo uno stalker raccapricciante!
‘’ Ja ja bruder, te lo prometto. Intanto, se non fai attenzione rischi di non essere in anticipo di venti minuti! Se fossi in te mi sbrigherei. ‘’
Ludwig lo guardò come a dire Cos’ho fatto di male per beccarmi una simile piaga in famiglia? e , saggiamente, decise di non replicare.
‘’ Credo che sia tutto a posto… tornerò per mezzogiorno. ‘’
‘’ Seh, certo… porta anche il tuo amico. ‘’
‘’ Qualsiasi cosa ti dirò non ti farà entrare in testa che io e LovePasta non ci siamo incontrati su Grindr, vero? ‘’
“Ovviamente! Visto? Finalmente cominci a conoscere il tuo fratellone, almeno un po' della mia magnificenza deve essere finalmente entrata in te. Ed ora vai, io ti benedico figliolo” e si esibì nel gesto, parecchio blasfemo, di fare una croce verso il fratello.
 Ludwig lo fissò per un paio di secondi, prima di andarsene, borbottando cose come “è incredibile che io non sia già finito in terapia” o “cosa ho fatto di male per avere un fratello del genere? ”.
Non appena se ne fu andato Gilbert corse alla finestra per vedere se il fratello stesse effettivamente uscendo e non fosse preso dalla paura all'ultimo minuto e scappasse a gambe levate.
A dire il vero, un po' preoccupato lo era, e ad un certo punto l'idea di seguirlo nel suo “appuntamento” la aveva presa in considerazione, ma alla fine si era voluto fidare del minore.
Anche se in realtà, a farlo preoccupare di più era questo fantomatico LovePasta.
Mhm… forse andargli dietro non era un’idea così brutta, alla fin fine.
‘’ Ehi guardiano del cuore – lo richiamò alla realtà Elizabeta – Mica ti è partito anche quell’unico neurone che ti era rimasto?’’
‘’ Molto divertente, padellara. In realtà… ma come diavolo ti sei conciata?’’ le chiese, quando si rese conto che la ragazza indossava solo un asciugamano intorno alla vita e aveva i capelli raccolti in uno chignon.
‘’ Perché, tu ti vai a fare il bagno vestito? ‘’
‘’ No, ma tu sei una donna. ‘’
‘’ E allora? ‘’
‘’ Allora, non ti imbarazza neppure un po’ farti vedere così da me? ‘’
‘’ Perché?’’
‘’ Perché sono un ragazzo! Un virile ragazzo nel pieno della sua prestanza e… ‘’
Si interruppe, notando che l’altra si era messa a ridere.
“Beh, che c'è?!” domando rosso in viso Gilbert.
“Scusa scusa, ma il tono convinto con cui dici di essere un tipo virile e prestante, ecco...” non riuscì a finire la frase che scoppio in un altro incontrollabile attacco di risate.
“ È la verità! Tu, donna, non capisci niente dell'essere veri uomini, e...” l'albino non potè continuare, in quanto la sua voce fu sovrastata dalle risate dell'altra. “Ahahahahah, basta, ti prego! Ahahahahah, muoio-ahahahah...!” La castana era per terra e si stava stringendo la pancia ed aveva le lacrime agli occhi.
‘’ Lei da quanto ti conosce? Un mese? Eppure ha già capito tutto di te ‘’ intervenne la sveglia, traditrice.
‘’ Sono circondato da nemici! Voi due non riconoscete la mia magnificenza! ‘’
‘’ Oddio, voi terrestri siete troppo comici – fece Elizabeta, asciugandosi le lacrime – Voglio dire, sono tutti come te? ‘’
‘’ Certo che no, sono un modello unico, io! ‘’
‘’ Per fortuna, se ce ne fossero altri il mondo andrebbe allegramente a puttane. ‘’
‘’ Credo proprio che ti toglierò le pile e ti sostituirò con quella bella sveglia a forma di patata che mi ha regalato il nonno per Natale l’anno scorso. ‘’
‘’ Questo non cambierà che sei un impiastro. ‘’
“Ehm, ma stai davvero litigando con la tua sveglia?” domandò Elizabeta.
“ Sì... e guai a te se ti metti a ridere di nuovo!” la bloccò, vedendo che un altro sorriso le stava comparendo sulle labbra.
 “Ma andiamo, ti sei sentito? Sei talmente... comico che non posso farne a meno! Almeno un vantaggio di dover convivere con te è che mi basterà guardarti per ridere”
“Ah... ah... aaaaaahh - rise sarcasticamente il tedesco - Quasi quasi me ne vado anch'io fuori. Voi due siete assolutamente insopportabili. Anzi, seguo West e vedo come va il suo appuntamento. ‘’
‘’ Ludwig ha un appuntamento? – chiese lei, cambiando subito tono. Gilbert lo voleva negare, ma trovava irritante che Elizabeta si fosse affezionata tanto a suo fratello da arrivare persino a rispettarlo! Con lui era già tanto se non gli rideva in faccia! Tsk, che schifo la vita. – Chi è la fortunata? O il fortunato?’’
‘’ Un tizio che ha conosciuto su internet, un certo LovePasta. Oggi vanno a vedere la mostra al museo su un certo… Ludmoore. ‘’
‘’ Oh oh… ‘’
‘’ Quel oh oh non mi piace. ‘’
‘’ Per caso il nome di questo Ludmoore è Jonathan?’’
‘’ E che ne so… credo di sì. Non è che sia stato ad ascoltarlo, eh. Non sarei sopravvissuto all’elenco completo dei calzini che si abbinavano al suo completo. ‘’
‘’ Mhm… ‘’
‘’ A che stai pensando?’’
‘’ Beh, che la sfiga deve essere una cosa di famiglia: Jonathan Ludmoore era uno degli alchimisti di Oliver. Scappò da Meridian dopo aver detto Questo piatto è buono, però io ci metterei più sale. ‘’
‘’ Embè, è un cervello in fuga. Sarà arrivato sulla Terra e si sarà dato alla pittura. ‘’
‘’ Non è questo il problema: era un alchimista, il chè vuol dire che i suoi quadri sono magici. ‘’
Gilbert rimase qualche secondo in silenzio, prima di domandare: “Ehm, e questa è una cosa brutta, immagino, giusto?”
Elizabeta si diede una manata in fronte: “C'è il rischio che a tuo fratello e al suo appuntamento succeda qualcosa come, che ne so, che siano inseguiti dalle immagini dei dipinti o roba del genere”
 Gilbert ci mise qualche secondo a comprendere appieno quanto detto dall'altra, e quando lo fece scatto verso la porta: “Ma porca...! E me lo dici così?! Perché non mi hai avvertito subito, donna?! ‘’
‘’ L’ho fatto, non è colpa mia se sei un’idiota.’’
‘’ Argh, non c’è tempo da perdere… tu mettiti qualcosa addosso, abbiamo una nuova missione. ‘’
‘’ E quale sarebbe? ‘’
‘’ Salva il culo di tuo fratello e fa che il suo appuntamento non finisca in un enorme fiasco. ‘’
‘’ Convincente. ‘’
‘’ Lo so! Ma ora vestiti! ‘’
‘’ Non posso uscire così?’’
‘’ Cos… NO !’’


Intanto, al Silver Dragon

Francis osservò stupito e interdetto Romano infilarsi in bocca una dozzina di involtini primavera , un boccone di anatra all’arancia e un boccone di riso cantonese.
Sembrava che non mangiasse da settimane, e lo spettacolo era un tantino nauseante.
Così non la pensava Antonio, che continuava a fissare l’italiano come l’ottava meraviglia del mondo. Ah, l’amour. 
‘’ Non posso credere…gnam… che quell’idiota…gnam… abbia accettato… un appuntamento… gnam… con un perfetto sconosciuto!’’
‘’ Lovi – disse Antonio – Non si parla con la bocca piena! ‘’
‘’ Gnam… che sei, mia madre? ‘’
‘’ A proposito, siete riusciti a ritrovarla? ‘’
‘’ Sì… gnam… ha passato la notte sul ramo di un albero del parco e si è svegliata nuda la mattina dopo. ‘’
‘’ Poveretta! ‘’
‘’ Già…gnam… e non basterà tutta la candeggina di questo mondo per togliermi dalla mente…gnam… l’immagine di mia madre…gnam… nuda. ‘’
‘’ Oh, allora è per questo che stai mangiando così tanto? ‘’ domandò Francis, guadagnansi un’occhiataccia dall’italiano.
‘’ No, biondino…gnam… mio fratello ha un appuntamento. ‘’
‘’ Che bello! – esclamò allegro Antonio – E chi è la fortunata? ‘’
‘’ Gnam… un tizio che ha conosciuto su internet! Cazzo… gnam… se ci penso… ‘’
Un tovagliolo prese fuoco, e Francis si affrettò a spegnerlo. Chi lo sentiva Yao se gli mandavano a fuoco il locale? E cosa più importante… dove sarebbero andati a mangiare dopo le lezioni? Non certo da La cucina dell’Imperatore, quel posto era un’offesa al suo senso estetico e al suo buon gusto culinario.   
‘’ Lovi, non capisco… ‘’
‘’ Non mi sorprende, bastardo. ‘’
‘’ Se sei preoccupato, perché non sei andato con lui? ‘’
Il ragazzo sbuffò, come se gli avessero appena fatto la domanda più cretina della sua vita. Posò la forchetta e, serissimo, disse:’’ Perché gli ho promesso che non li avrei seguiti e/o minacciato questo Doitsu . Se avessi fatto una di queste cose, non mi avrebbe parlato più! Ti rendi conto? Preferisce un perfetto estraneo a suo fratello! ‘’
‘’ Ma da quanto si conoscono? ‘’
‘’ Un anno e mezzo, o giù di lì. Non è che controlli la posta elettronica di Feliciano… Cioè, mi piacerebbe, però mi servirebbe la password. ‘’
‘’ Hai provato con pasta o pizza? ‘’
‘’ Certo che sì, idiota. Ma niente! Ho provato di tutto! Le nostre date di nascita, il compleanno del cane… ‘’
‘’ E i nomi dei vostri genitori? ‘’
‘’ Si, ma non sono riuscito ad entrare! Che cazzo! E se penso che Feli possa essere in compagnia di un maniaco… ed io non posso neppure bruciargli i capelli… ‘’
‘’ Vuoi un po’ di zuppa? ‘’
‘’ No, passami un altro po’ di anatra all’arancia! ‘’
Bzzz….bzzz
Francis sentì il telefonino vibrare in tasca, lo prese e vide che Gilbert gli aveva mandato un sms su cui aveva scritto

Muovi il culo, mi servi al museo. Mio fratello è appena andato ad una mostra di un tizio alieno che faceva magie coi suoi quadri!

ps.
Cristo Elizabeta voleva uscire nuda di casa. A malapena l’ho convinta a mettersi dei miei vecchi vestiti. Dopo esserci accertati che mio fratello non rischia di venir mangiato da qualche strano mostro uscito da uno dei quadri, devi accompagnarmi a compare dei vestiti  per lei.


‘’ E’ un messaggio del tuo coinquilino? ‘’
‘’ Mon dieu, no. Con quel bruco voglio avere a che fare il meno possibile! Era Gilbert, vuole che l’aiuti a trovare un abbigliamento adatto per Elizabeta. ‘’
Romano roteò gli occhi, e disse:’’ E’ qui da quanto? Un mese? E solo ora pensa che le servano dei vestiti suoi? ‘’
‘’ Il ritrovarsela nuda gli ha fatto rimettere ordine alle sue priorità. Beh, se mi volete scusare… ‘’
Fece per alzarsi, ma a causa di un pezzo di involtino primavera che Romano aveva fatto cadere a terra, scivolò, e il suo cellulare finì in grembo all’italiano, il quale lesse anche lui il messaggio di Gilbert. E i suoi capelli andarono a fuoco.
‘’ Tu figlio di puttana… MIO FRATELLO E’ AL MUSEO, E TU NON MI AVVERTI CHE C’E’ LA MOSTRA DI UN CAZZONE ALIENO? MA VAFFANCULO!’’
‘’ Lovi, calmati. Rischi di distruggere tutto il locale. ‘’
‘’ STO GRAN CAZZO! ‘’
‘’ Lovi… ehi, facciamo una cosa! Andiamo al museo e controlliamo che sia tutto a posto. Non ci facciamo vedere da tuo fratello e ce ne andremo appena saremo sicuri che non c’è nessun pericolo. Che dici? ‘’
Romano fissò lo spagnolo per alcuni istanti. Poi disse:’’ Non riesco a credere che dalla tua bocca sia appena uscita una cosa intelligente. ‘’
‘’ Ehm… grazie. ‘’
L’italiano si pulì la bocca con un tovagliolo, si alzò e prese per un braccio Antonio.
‘’ Andiamo, bastardo. Dobbiamo salvare il culo a mio fratello. ‘’
Uscirono dal ristorante come schegge, e Francis stava per seguirli, quando sentì un Mhm Mhm alle sue spalle.
‘’ Non stai dimenticando qualcosa?– fece Yao, con un’aura violetta che iniziava a circondarlo – Tipo, il conto? ‘’
‘’ Ah… ehm… io in realtà non ho ordinato niente. ‘’
‘’ Eravate in tre a quel tavolo, e sei rimasto solo tu. A chi altri dovrei chiedere i 150 dollari del conto? ‘’
‘’ Cosa? 150 dollari?!  ‘’
‘’ Si, non fare quella faccia. Quindi… questi soldi? ‘’
Francis non aveva tutto quel denaro con sé, e di sicuro non voleva rovinarsi le mani lavando i piatti! Quindi, decise di giocare sporco…
‘’ YAO – urlò uno degli sguatteri dalla cucina – IL SISTEMA DI TUBATURE E’ APPENA SALTATO.’’
‘’ Cosa? Come è potuto succedere? L’ho fatto controllare ieri! ‘’
‘’ BEH’ E’ EVIDENTE CHE SEI STATO TRUFFATO! ORA VIENI SUBITO QUI! ‘’ 
‘’ Argh… devo chiamare di nuovo l’idraulico e fargli sistemare questo guaio. Tu non pensare di… ehi, ma dov’è finito? ‘’ si chiese smarrito il cinese, non vedendo più Francis. Un minuto, ed era già riuscito a svignarsela? Ah la gioventù di oggi!

Museo di Heatherfield

Ludwig guardò l’orologio. Erano già le 11. LovePasta non si era fatto ancora vedere.
E se avesse cambiato idea? No, impossibile. Non poteva aver cambiato idea, non dopo che aveva insistito tanto per darsi appuntamento lì.
E se invece lo stesse aspettando dentro, e credesse che lui avesse cambiato idea? No, certo che no.
Aveva detto che lo avrebbe trovato davanti al museo, gli aveva detto anche come sarebbe stato vestito, in modo da aiutare a riconoscerlo. Ma ora che ci pensava, avrebbe dovuto mettersi qualcosa di più particolare.
Vestito in quel modo sembrava solo… comune. Ci saranno centinaia di persone vestite così, e… e…
‘’ Ve…  Doitsu? ‘’ chiese esitante un ragazzo, avvicinandosi un po’ titubante, come se temesse di prendere un granchio.
‘’ LovePasta? E’ veramente bello ved…  ‘’ si interruppe, quando si rese conto che quel ragazzo lui lo aveva già visto. E anche l’altro sembrava averlo riconosciuto.
I due sembravano stupiti e ugualmente scoccati, e da dietro un cespuglio tattico Elizebeta e Gilbert si godevano la scena.
‘’ Ve… ma tu sei il ragazzo che mi ha salvato dalla caduta dal tetto! ’’
‘’ E tu… tu sei il ragazzo nudo piovuto dal cielo!’’
‘’ Oh – gongolò Gilbert – Ci sarà da divertirsi!’’
‘’ Ehi guardiano, concentrati. Non siamo qui per gongolare alle spalle di tuo fratello, ma per proteggerlo. ‘’
‘’ Ma con lui c’è Feli! Anche lui è un guardiano! Puccioso, ma pur sempre un guardiano. ‘’
‘’ Sì, ma non è addestrato. Non sa combattere… in realtà, nessuno di voi è un guerriero. E questo è un bel problema. ‘’
L’albino roteò gli occhi.
‘’ Gli allenamenti sono per gli sfigati. Ora zitta e seguiamoli, sono appena entrati. Dannazione, non ho sentito neppure quello che si sono detti! Tutta per colpa tua. ‘’
‘’ Colpa mia? E come sarebbe colpa mia? ‘’
‘’ Parli troppo. ‘’
‘’ Senti chi parla! Tu non riusciresti a stare zitto neppure cinque minuti! ‘’
Gilbert stava per ribattere, quando avvertì una strana puzza di bruciato. Si alzò e si allontanò dal cespuglio, appena in tempo per vederlo diventare un tizzone ardente.
‘’ Oh merda… Romano è qui. ‘’
Appena disse ciò, gli passò accanto un Romano furente che trascinava Antonio manco fosse una marionetta, e lo spagnolo lo salutò con il braccio libero.
‘’ Ola amigo, ci stavate … ‘’
‘’ Zitto e cammina, tu. E voi due, seguiteci. ‘’
‘’ Ehi, chi ti dà il permesso di darmi ordini? ‘’ fece furente Elizabeta.
‘’ Mio fratello… ‘’
‘’ E’ con Luddy… cioè con mio fratello – disse Gilbert – Sta bene, sono appena entrati. Non c’è nessun pericolo imminente di… ehi, io il messaggio lo avevo mandato a Francis! ‘’
‘’ E allora? ‘’
‘’ Che ci fate voi due qui? ‘’
‘’ Eravamo tutti e tre al Silver Dragon – spiegò Antonio – Romano ha letto per caso il tuo messaggio dopo che gli è caduto addosso il telefonino di Franny. ‘’
‘’ E lui dov’è? ‘’
‘’ Boh, sarà rimasto a pagare il conto. ‘’
‘’ Tonio… lo sai vero che Franny è più al verde di me e te, vero? ‘’
‘’ Sì, ma… ‘’
‘’ Volete smetterla di parlare come due signore davanti al tè? – sbottò Romano – Vogliamo entrare o no? ‘’
‘’ Certo, ma non usare quel tono con me – disse Elizabeta – Sono il capo dei ribelli, e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Tantomeno da un ragazzino con nessun controllo dei suoi poteri e che ha appena lasciato una scia di distruzione dietro di sé!’’
Incredibilmente, l’italiano non le rispose e, anzi, abbassò lo sguardo borbottando ok come vuoi tu, donna.
‘’ Ora vedi di calmarti – proseguì lei – Altrimenti manderai a fuoco, letteralmente, tutto. ‘’
‘’ Non ci posso fare niente, più mi innervosisco… ‘’
‘’ Allora calmati. ‘’
‘’ E come? ‘’
‘’ Un paio di padellate ti aiuterebbero?’’
‘’ Passo, grazie. Mi calmo da solo. ‘’
‘’ E libera quel poveretto, gli stai spezzando il braccio. ‘’
‘’ Oh a me non dispiace – rispose in fretta Antonio, perché quando gli poteva ricapitare l’occasione di stare così culo e camicia con Romano? E poi, durante quel quarto d’ora aveva goduto di una gran bella vista del fondoschiena del ragazzo! Questa sì che è vita! – Non sono un fiorellino delicato! ‘’
‘’ Ehm… - fece Gilbert – Solo io colgo l’ironia? Sapete, guardiano della terra… ‘’
‘’ Amigo, se fai un battuta sui miei poteri e giuro …’’
‘’  Cosa, mi fai fiorire un roseto in testa? Ammettiamolo, non sono così minacciosi e… ‘’
Non finì neppure la frase, che una voragine gli si aprì sotto i piedi e per poco non vi cadeva dentro. Antonio continuava a sorridere come se niente fosse, e disse:’’ Stavi dicendo, mi amigo? ‘’
Elizabeta roteò gli occhi, e per tutta risposta prese per le orecchie Antonio e Gilbert e li trascinò con sé verso l’entrata del museo.
‘’ Mi avete stancato, voi e le vostre pagliacciate. Ora si fa come dico io. E tu – fece, rivolgendosi a Romano – Seguimi, non stare lì impalato come un baccalà. ‘’
‘’ Signorsì signora!’’
‘’ Tremenda ‘’ pensarono all’unisono i tre guardiani. Non c’era alcuna magia al mondo che la potesse fermarla! Un mostro!
 

 

 

 

 

*

 

 

 

Di cosa puoi parlare con una persona che hai visto praticamente nuda? Uh guarda che bel quadro di San Sebastiano, ha il tuo stesso fisico oppure Questo Adone non ti somiglia.
No, decisamente servirebbe solo a rendere le cose più imbarazzanti. E il fatto che Ludwig trovasse LovePasta (no, Feliciano… gli aveva già detto qual’era il suo vero nome) molto carino, non aiutava.
E neppure che fosse il figlio del giudice Vargas.
“Ve, ehi Lud, che succede, stai bene? Mi sembri un po' perso, ve!” cinguettò in quel momento l'altro venendogli un po' troppo vicino per i suoi gusti.
Un'altra cosa che non lo aiutava erano il fatto che l'italiano avesse preso a chiamarlo con un soprannome e che non sembrava conoscere il concetto di spazio vitale.
Dopo cinque minuti, superato l’iniziale sorpresa del riconoscimento, gli si era appiccicato addosso e non sembrava essere in grado di staccarsi da lui per più di dieci metri.
Ma la cosa peggiore è che non poteva permettersi di sgarrare neanche un po', altrimenti addio apprendistato presso il giudice e addio futura carriera lavorativa e benvenuta disoccupazione e convivenza per il resto della sua vita assieme a Gilbert. Ecco, quella era una cosa che non poteva permettersi.
“ Ma a che diavolo vai a pensare, scemo! Non hai vicino a te un mostro che ti perseguiterà se gli farai qualcosa, è solo un ragazzino. Certo un ragazzino molto carino e parecchio simpatico e che non fuggito di fronte a te, ma pur sempre un ragazzino!” pensò il tedesco, prima di deglutire nervoso e voltarsi verso l'altro e chiedere con voce tremante: “A-allora, ti piace la mostra?”
 “Uao, bravo genio, hai vinto il primo premio per l'originalità, complimenti” commentò sarcastica la voce nella testa di Ludwig, ma il biondo si limitò ad ignorarla.
‘’ Ve… beh, sì. Ma non è mica questa la sezione dedicata a Ludmoore. ‘’
‘’ Ah no?’’
‘’ No, ve. Questa parte è dedicata ai pre-raffaelliti. Il museo ha una mostra permanente su di loro. La mostra dedicata a Ludmoore è nella sala seguente. Ve… te ne accorgerai subito. Ludmoore ha uno stile… unico. Un po’ caravaggesco, un po’ pizzarriano, un po’ neo classicista. Di lui non si sa niente, eccetto che visse ad Heatherfield durante la rivoluzione americana e che ebbe rapporti con Washington e Jefferson. Gli studiosi non sanno dove e quando nacque, come arrivò in America, cosa faceva prima di dedicarsi alla pittura… persino le circostanze della sua morte sono un mistero. Ve... sono fiorite molte leggende attorno alla sua fine, alcuni dicono che fosse un mago alla ricerca dell’immortalità, altri che fosse un massone o appartenesse a qualche altra società segreta che lo perseguitava per la sua decisione di abbandonare la setta. ‘’
‘’ Mhm… posso capire il tuo interesse… ‘’
‘’ Ve… oh no, non fraintendere. Sono tutte belle storie, ve… ma a me interessano più i suoi capolavori. Insomma… ve… è stato un così grande artista, e trovo triste che sia stato condannato all’oblio per tanto tempo solo perché tutti avevano paura di lui. ‘’
Ludwig lo fissò shockato per qualche secondo dopo quelle parole.
L'immagine che si era fatto sino a quel momento di Feliciano era quella di un ragazzo allegro e sempliciotto, forse un po' superficiale e anche leggermente tonto. Però dopo il discorso che aveva appena fatto era molto tentato di cambiare idea. “Ve, che succede Ludwig? Hai lo sguardo perso nel vuoto. Stai male, per caso? Vuoi che ti cucini un po' di pasta?”
 “Come? No, no, grazie, ero solo... perso nei miei pensieri, tutto qui. Forza andiamo a vedere Ludmoore, dopo quello che mi hai detto sono molto curioso di vedere come dipinge” mormorò il biondo, prima di dirigersi verso la sala seguente.
Appena entrarono, rimase a bocca aperta, e Feliciano gli sorrise raggiante.
Non era una grande sala, a malapena si potevano contare venti, massimo venticinque quadri.
Tuttavia, gli bastò vedere il quadro Incoronazione della regina, l’opera messa ad introduzione per la produzione pittorica di Ludmoore, per rimanere colpito nel profondo.
‘’ Ve… lo sapevo che avresti avuto quest’espressione! ‘’
‘’ Ma… ma… è impossibile! ‘’
‘’ Ve… non per Ludoore. ‘’
‘’ Ha anticipato David. ‘’
‘’ Ve… David potrebbe anche aver copiato da lui. ‘’
‘’ Fatico a crederlo, visto che all’epoca… Feliciano, tutto bene? ‘’ chiese, vedendo come il ragazzo si era bloccato di fronte ad un quadro che rappresentava un castellaccio nero e isolato, con un cielo plumbeo che faceva da sfondo.
‘’ Ve… sì… mi sono un po’ impressionato ‘’ disse subito l’italiano, sentendosi a disagio nel dover mentire al suo nuovo amico.
Ma come gli poteva spiegare che lì vi era rappresentato un altro mondo, e che quello era il castello del principe di Meridian? 
Un senso di inquietudine si impadronì lentamente dell'italiano man mano che continuava a guardare i vari quadri.
Se li osservava attentamente riusciva a notare particolari che gli ricordavano Meridian: una foresta, lo sfondo di una città come quella che gli aveva descritto Romano, il cortile del palazzo... Tutto lì si riferiva a Meridian!
“Stai... bene?” domandò il biondo al suo fianco, leggermente preoccupato, mentre gli venivano su tutte le pare di questo mondo.
“Oddio! Deve essere stato qualcosa che gli ho detto! Oppure come mi sono comportato! Oppure è stato perchè ho detto di aver preferito un quadro invece di un altro?! Adesso ce l'ha con me e non mi vorrà più parlare! Oddio, che faccio, che dico!” pensò nel panico più totale il giovane, mentre si guardava attorno nell'affanno più totale.
‘’ Ve… sì, sto bene. Sono… stupito, ecco tutto. Me lo aspettavo diverso. ‘’
‘’ Capisco – disse solo il biondo, tirando un sospiro di sollievo – Ma avevi ragione, ha uno stile davvero unico. Per esempio… Incoronazione della regina , la cura per i dettagli la trovo eccezionale. Anche se vestiti del genere li trovo… strani. ‘’
‘’ Ve… in che senso? ‘’
‘’ Non so… c’è qualcosa che mi sfugge… ‘’
‘’ Sapessi ‘’ pensò sconsolato il moro, che non riusciva a capire se fosse finito in qualche potenziale situazione pericolosa o se fosse solo frutto della sua paranoia. Forse non avrebbe dovuto vietare al fratellone di seguirlo…
Ludwig si avvicinò ancora un po' al quadro, agguzzando la vista: “Ad esempio una cosa che non capisco...”
 “Sì?”
“Ecco, mi pare stupido, magari aveva solo finito il colore, o si tratta di un errore...” “Ve, ora sono proprio curioso, cosa succede?” chiese il castano saltellando felicemente vicino al suo nuovo amico.
 “Sono certo che all'epoca di Ludmoore non avessero ancora inventato la tinta per capelli, quindi perché questo piccolo bambino dalle sopraccigilia enormi ha i capelli rosa?”
 Feliciano si bloccò sul posto, mentre sgranava gli occhi e ricordava la descrizione fattagli  da Elisabeta sul loro nemico, il principe di Meridian, e su come Gilbert si fosse messo a ridere quando la ragazza aveva detto del colore dei suoi capelli.
‘’ Ve… sarà qualche errore del restauratore. ‘’
‘’ Dici? ‘’
‘’ Ve… sì, ho buon occhio per queste cose.’’
E non era una bugia, non del tutto almeno: una verità accompagnata a una lieve alterazione della realtà. Ma tutto per non far impazzire Lud, sia chiaro.
Ah, Signore… Ludmoore era un alieno! Questo spiegava un bel po’ di cose, almeno. Però… c’erano delle cose che non capiva. Tipo, quanto era vecchio il principe? No, perché se Ludmoore è vissuto durante la rivoluzione americana…
E non poteva neppure dire che il tempo su Meridian scorreva diversamente, dal momento che quando c’era stato si era accorto che il tempo scorreva ugualmente in entrambi i mondi.
Ce n’erano di cose che non sapeva… aveva proprio ragione Elizabeta!
“Però mi piace proprio come quadro, lo sai? Ha dei bei colori, e anche una bella ambientazione. Sembra quasi che il pittore fosse lì quando l'ha dipinto. Ma questo ovviamente è impossibile, a meno che non si tratti di un essere extra dimensionale che è fuggito sul nostro pianeta fingendosi umano e vendendo quadri per vivere, no?” scherzò Ludwig con un lieve sorriso voltandosi verso Feliciano.
Questi si costrinse a ridere di fronte alla “battuta” dell'amico.
Nel frattempo, non visti, Romano e gli altri spiavano la coppia come delle perfette spie.
‘’ Tuo fratello è troppo vicino al mio ‘’ disse a Gilbert, che si limitò a scrollare le spalle.
‘’ Beh, non mi pare che a Feli dispiaccia tanto. ‘’
‘’ Tsk… è più occupato a guardare i quadri che quel biondino pompato. ‘’
‘’ Ehi, Luddy è tutta roba naturale. Al contrario di qualcuno di mia conoscenza. ‘’
 ‘’ E con questo che vorresti dire? ‘’
‘’ Oh niente… a buon intenditor… ‘’
‘’ Zitti – sbottò Elizabeta, irritata – Siamo già abbastanza sospetti, non c’è bisogno di attirare ancora più attenzione. ‘’
‘’ Seh, vabbè … ma Franny non si è ancora visto. Non è che Yao lo ha beccato? ‘’
‘’ Io non mi preoccuperei tanto – disse Antonio – Per me, è riuscito a sfuggirli. Sarà qui a breve. ‘’
Ed infatti, il francese era qualche metro di distanza: aveva avuto il suo bel da fare per arrivare e di tanto in tanto si era voltato per accertarsi che Yao non lo stesse inseguendo o simili.
Anche ora che era entrato si voltava spesso indietro (la sicurezza non era mai troppa), ma nel farlo sbattè addosso a qualche altro visitatore.
‘’ Auch… mi scus… tu? ‘’ fece, rendendosi conto di essere andato a sbattere proprio contro il suo scontroso coinquilino.
‘’ Rana? Che diavolo ci fai qui? ‘’
‘’ Semmai dovrei essere io a chiedertelo… non dovevi lavorare? ‘’
Arthur si limitò a lanciarsi in un leggero ringhio: “Mi hanno licenziato... di nuovo. Però incredibilmente questa volta tu non centri”
 “Grazie mille, eh? - rispose sarcastico Francis, alzando gli occhi al cielo – Ad ogni modo, se ti hanno licenziato perché non sei a cercare lavoro da qualche parte? A quanto ho capito non eri tu quello che doveva mettere qualche soldo da parte?” “Umpf, sì, ed infatti io sto lavorando. Sono il custode. Cioè, più che altro mi trattano come un tuttofare, ma sempre meglio di niente. ‘’
‘’ Ma non c’erano altri posti disponibili?’’
‘’ No, rana. E poi… non so, il mio istinto mi ha suggerito di venire qui. E’ stato come una vocina nella mia testa mi dicesse Vai al museo, troverai ciò che cerchi. Ed infatti… ‘’
Okay, c'era qualcosa che non piaceva a Francis nello sguardo perso del bruco e nelle frasi sconnesse e senza senso che stava dicendo.
Così, gli mise una mano sulla fronte, e disse:’’ Mhm… ok, sei freddo. Niente febbre.’’
‘’ Ma che diavolo… sei impazzito? ‘’
‘’ No, solo preoccupato. Stai dicendo una serie di frasi senza senso. ‘’
‘’ Come te, ogni fottuto giorno. ‘’
‘’ Io almeno non parlo di vocine nella mia testa .’’
‘’ Ecco cosa si guadagna dal confidarsi con te: una fregatura. ‘’
‘’ Ah perché, adesso ti fidi pure di me? ‘’
‘’ Dio me ne scampi! ‘’
I due erano troppo coinvolti nella loro discussione, così non si accorsero delle frequenti interruzioni di corrente nella sala: solo Gilbert parve rendersi conto che qualcosa non andava, e strinse il braccio di Elizabeta, come per evitare di cadere.
‘’ Ehi, tutto bene? ‘’ chiese la ragazza.
L’albino scosse la testa, e disse:’’ Cazzo, mi sento male…meno male che non ho fatto colazione.  ‘’
‘’ Oh oh… ‘’
‘’ E di nuovo, odio quando fai oh oh. Capitano brutte cose dopo i tuoi oh oh.‘’
‘’ Il guardiano del Cuore può captare fenomeni magici… ma quando succede… ecco… sta male. ‘’
Non ci volle molto per Gilbert e Romano fare due più due. Fenomeni magici ad una mostra di un alchimista pazzo uguale…
Non persero tempo, ed entrambi si slanciarono verso i loro fratelli urlando: ‘’ANDATEVENE VIA DA LI’! ‘’
Purtroppo, era troppo tardi: Ludwig si era voltato appena, ma quando lo fece il quadro si illuminò e risucchiò al suo interno lui, Feliciano, Gilbert e Romano.
Dopo averli risucchiati si chiuse, lasciando Elizabeta ed Antonio attoniti.
Il primo a riprendersi, fu Antonio, che disse: ‘’ Cos’era quello? Un portale? ‘’
‘’ No. Peggio. ‘’
‘’ Ho paura di saperlo… ‘’
‘’ E fai bene, perché qualcosa – o qualcuno – deve aver riattivato la magia dei quadri. ‘’
‘’ Altra domanda: come facciamo a tirarli fuori da lì? ‘’
‘’ In altre circostanze direi con il Cuore di Kandrakar, ma quell’idiota di guardiano è finito lì dentro… ‘’
‘’ Merda… ‘’
‘’ Hai riassunto perfettamente la situazione, Antonio. Beh, meno male che Kiku non c’è, altrimenti chissà che crisi di nervi gli sarebbe venuta! Intanto, cerchiamo quell’altro mentecatto amico tuo, magari in due avete abbastanza magia per entrare lì dentro. ‘’

 


Mondo del quadro

La prima cosa che Romano fece, fu vomitare. E prima di scandalizzarvi, provate voi a venir risucchiati da un quadro e vorticare su voi stessi fino a finire all’interno di una stalla a pochi metri da certi regalini dei cavalli.
‘’ Odio i viaggi interdimensionali – sbottò il ragazzo, quando ormai il suo stomaco non aveva più niente da espellere – E cazzo se odio la magia. ‘’
‘’ Amico, abbassa la voce – si lamentò Gilbert, portandosi le mani alla testa – Mi sento come se qui dentro ci fosse un concerto di mitragliatrici.’’
‘’ Almeno non hai vomitato tutta la colazione. ‘’
‘’ Quella non era colazione, era pranzo e cena e dessert.  Che devi pagare. ‘’
‘’ Yao lo metterà sul mio conto. ‘’
‘’ Ah, quindi non è la prima volta che mangi come un porco senza pagare?’’
‘’ Non mangio come un porco. Sono una buona forchetta. ‘’
‘’ Seh, ed io… un momento, ma che ci facciamo già trasformati? ‘’ chiese l’albino, notando solo in quel momento la loro mise particolare. Sarà stato un suo riflesso involontario, o forse in quel mondo il Cuore (che aveva già capito fare spesso le cose di testa sua) credeva di tutelarli di fronte a qualche mega pericolo in agguato.
Romano scrollò le spalle, e disse:’’ Credimi, è l’ultima cosa che mi interessa in questo momento. Voglio sapere dove diavolo mio fratello e quel biondo tinto sono finiti. ‘’
‘’ Luddy non è tinto, è tutto naturale! Però hai ragione, chissà dove sono. Accidenti, che bella seccatura. Come farò a spiegargli che siamo all’interno di un quadro magico? ‘’
‘’ Non glielo dire. Inventati qualche balla. Che si è addormentato, tipo. ‘’
‘’ E’ troppo intelligente, non ci crederà. ‘’
‘’ Vogliamo scommettere? ‘’
Gilbert parve pensarci seriamente su, poi ghignò e gli diede la mano, dicendo:’’ Affare fatto! ‘’
I due si misero a cercare in giro per la stalla, circospetti. Insomma: dopo tutte le avventure degli ultimi giorni non si era mai troppo sicuri, no.
"Allora, davvero una coincidenza che sia tuo fratello il misterioso amici sul web di Luddy, vero?" intervenne ad un certo punto Gilbert, incapace di continuare il discorso.
Lovino ripose con un mezzo ringhio.
" Io cercavo solo di fare conversazione, che scontroso" borbottò in quel momento il tedesco, ma proprio allora i due ragazzi sentirono la voce di Feliciano che chiamava: "Ve, Lud, svegliati"
All'istante i due ragazzi corsero fino a trovare Feliciano, già trasformato come loro, che stringeva tra le braccia un convalescente Ludwig.
" Ve, cosa ci fate voi due qui?" domandò sorpreso il moro.
"Lascia stare, piuttosto che è successo al macho patato" chiese Lovino.
" Ve,  ha sbattuto la testa ed è svenuto,. Ve fratellone, che faccio?!"
"Ma che ne so?! Che vuoi che mi importi dei crucchi!"
In quel momento Ludwig si esibì in un mugolio e si mosse leggermente.
L’albino sospirò e disse:’’ Beh, di sicuro non lo possiamo lasciare qui. Questo posto fa schifo. ‘’
‘’ Ma dove siamo, ve? ‘’
‘’ Probabilmente all’interno del quadro che stavate ammirando – spiegò Gilbert – Non so come, ma ci ha risucchiato tutti e quattro. ‘’
‘’ Oh oh… ‘’
‘’ Dannazione, non mi piacciono gli oh oh. La smettete? Finiamo sempre in guai più grossi dopo un oh oh. ‘’
‘’ Se siamo nell’Incoronazione della regina… com’è che siamo finiti nelle stalle? – chiese Feliciano – Non erano mica presenti nel dipinto! ‘’
‘’ Bella domanda… ‘’
‘’ Ve… e perché siamo trasformati tutti e tre? ‘’
‘’ Altra bella domanda… ‘’
‘’ E chi è quel bel signore col codino e le basette dietro di voi. ‘’
‘’ Bell…CHE COSA? ‘’
Gli altri due si voltarono e si trovarono faccia a faccia con un uomo, che fissava i quattro con leggera curiosità.
Dopo alcuni secondi di silenzio finalmente il nuovo venuto parlò: "Salve, io sono..." Non fece in tempo a finire la frase che Gilbert e Romano presero a urlare.
 "Indietro bastardo, chiunque tu sia!"
"Vade retro, misteriosa apparizione comparsa dal nulla! Sono dotato di grandi poteri e non ho paura di usarli!" urlava Gilbert, mentre nel frattempo sventolava il Cuore di Kandrakar di fronte a sé.
Fu Feliciano a fermali, dal momento che lo aveva riconosciuto da uno dei suoi autoritratti,  urlando ai due:’’ Ve non fategli niente, lui è Ludmoore! ‘’
I due rimasero fermi a mezz’aria, spostando lo sguardo dal ragazzino al misterioso individuo, che intanto era sbiancato e tremava come una foglia.
‘’ Ludmoore? – fece Romano – Ma non dovrebbe essere bello che schiattato? ‘’
‘’ Per fortuna no! – esclamò il diretto interessato – Anche se non so se ritenerla una fortuna, nella mia attuale situazione. ‘’
‘’ Quindi le leggende erano vere, ve… anche se si sono dimenticati di dire che siete un alieno extra dimensionale. ‘’
‘’ Ogni leggenda ha un fondo di verità, ragazzo. Anche se mi piacerebbe sapere cosa si siano inventati su di me nel corso degli anni. ‘’
"Guardi, meglio che alcune storie non le sappia" mormorò il castano, che preferiva non mettere da parte l'artista sulle storie più o assurde che i terrestri si erano inventati.
"Ve, ad ogni modo dove siamo? Su Meridian?"
 "No no, grazie al cielo no. Se mi trovassi a Meridian a quel punti sarei stato già bello che schiattato ucciso da chissà quale atroce ricetta del principe Oliver" l'uomo rabbrividì di fronte quella prospettiva, più che altro però per il pensiero della cucina del principe.
"Ve, ma allora dove siamo?"
"In una dimensione parallela tascabile che ho creato io stesso usando formule alchemiche che poi ho inserito nei colori che ho usato per fare i miei quadri"
I tre giovani guardarono sperduti, e Ludmoore capí che doveva usare un linguaggio molto più semplice di fronte a quei tre.
‘’ In pratica è una copia della Meridian che fu dove posso sperare di non morire schiattando malamente. ‘’
‘’ Ohhhh… capito ‘’ fecero in coro i tre, mentre Ludwig si girò e abbracciò la vita di Feliciano.
‘’ E perché avete creato questo mondo? ‘’ chiese Gilbert.
‘’ Beh… nostalgia, credo. Non è facile stare lontani da casa. Anche se è governata da un pazzo sadico maniaco dei dolcetti. ‘’
‘’ Ha senso… e visto che avete creato baracca e burattini, sapete anche come farci tornare indietro. ‘’
‘’ Ehm…  no. ‘’
I tre lo fissarono in silenzio, poi Romano  gli si avvicinò e gli diede una violenta testata sul naso.
 "Ve fratellone, che fai?!" esclamò spaventato Feliciano, mentre il maggiore prendeva ad apostrofare il mago con parole decisamente poco gentili.
"E mi spieghi come facciamo noi ad uscire da 'sto cazzo di mondo?! Cos'è?! Credi che rimarremo per sempre qui a fare gli attori della tua stupida recita?! Ma non scherziamo?! Io ho una vita a cui fare ritorno! Ho un letto e un pasto decente che mi aspettano a casa!"
‘’ Mi dispiace – disse Ludmoore, mentre il sangue cominciò ad uscirgli dal naso – Ci ho provato anch’io, questo mondo ha cominciato ad annoiarmi quando mi sono reso conto di non aver dato ai miei personaggi un minimo di personalità. ‘’
‘’ Lo stesso discorso della Meyer dunque… ‘’
‘’ … e così in questi anni ho cominciato a cercare una soluzione per uscire e provare a creare qualcosa di nuovo. E ora che voi siete qui (non so come , ma a caval donato non si guarda in bocca), credo che forse ci sia una possibilità. ‘’
‘’ E non lo potevi dire subito, minchione?!’’ sbottò Romano, e Gilbert arretrò di qualche passo, consapevole che altrimenti sarebbe finito nell’occhio del ciclone.
‘’ E’ complicato… vedete, voi avete il Cuore di Kandrakar. E qui c’è il Sigillo di Meridian. ‘’
‘’ Il Sigillo di chè…?’’
‘’ Di Meridian  - ripetè Ludmoore – E’ un potente talismano che appartiene da generazioni alla casa regnante. Non è potente quanto il Cuore, ovviamente. Ma se i due si unissero… ‘’
"Magari riusciremmo a trovare il modo di uscire di qui, perfetto!" esclamò Romano con un largo sorriso.
 "Benissimo vecchio, allora dov'è?" domandò ansioso Gilbert, che non vedeva l'ora di potersi rimettere a letto.
Ludmoore abbassò imbarazzato lo sguardo: "Beh, ecco... non lo so. L'ho perso un paio di anni fa e da allora non l'ho più rivisto. Cercate di capirmi: pensavo mi fosse completamente inutile e allora..." il resto della frase fu soffocata dal fatto che sia Gilbert che Lovino erano balzati addosso al mago e avevano preso a picchiarlo violentemente, ciascuno lanciandosi in vari insulti nella propria lingua madre.
Solo Feliciano non sembrava tanto preoccupato di tornare a casa, tanto era occupato a prendersi cura di un Ludwig privo di sensi.
‘’ Certo che è molto carino quando è rilassato ‘’ pensò, ammirando il suo viso rilassato.
In un certo senso era contento che era addormentato: così almeno non doveva inventarsi qualche bugia per spiegargli perché era vestito da ragazza e com’erano finiti in una dimensione alternativa.
‘’ Ve… Gil, ma non potete rintracciare il Sigillo di Meridian con il Cuore di Kandrakar? ‘’ fece lui, e subito Romano e l’albino interruppero il pestaggio per fissarlo, stupiti.
‘’ Fratellino, sai che non è tanto male come idea? ‘’
‘’ Già... però se questo coso fosse collaborativo… ‘’
 In quel momento, giusto per fare il bastian contrario, il Cuore si attivò, e partì come un razzo fuori dalla stalla.
"Lo fa apposta, non è giusto! Perché quando glielo chiedo io no collabora mai, uffa!" si lamentò Gilbert, prima di seguire il ciondolo, con dietro Romano e Ludmoore. "Ve, ragazzi, ma io come faccio con... Ludwig? " ma ormai i tre se ne erano andati, lasciando l'italiano in compagnia di un ragazzo svenuto e vari equini.
‘’ Ve… vabbe, torneranno appena si ricorderanno di noi. Intanto… ve… voglio raccontarti un sacco di cose! Sono sicuro che tanto non ti ricorderai di niente… allora, sai che una volta ho trasformato mia madre in una colomba? ‘’
Intanto, il trio stava correndo per il cortile del palazzo reale dove non c’era nessuno che potesse intralciarli o simili.
‘’ Domanda: come mai qui ci siamo solo noi? ‘’ chiese Romano.
‘’ Oh beh… il ritratto riguarda la seconda incoronazione della regina Elyon. Quel giorno erano tutti impegnati altrove. ‘’
‘’ Seconda incoronazione? ‘’
‘’ Beh, fu fatta vent’anni dopo la prima. La storia è un po’ complicata, ragazzo. Dovreste chiedere all’Oracolo. ‘’
‘’ Oracolo? E chi cazzo è mo questo? ‘’
‘’ Ma vi devo spiegare tutto io? Non siete voi i prescelti? Anche se prescelti  atipici, dato che Kandrakar ha sempre scelto delle ragazzine per proteggere l’universo. ‘’
‘’ Ce l’hanno già detto – disse Gilbert, scrollando le spalle – Ma siamo troppo fighi per le etichette. ‘’
‘’ Capisco… ‘’
‘’ Però dimmi una cosa, vecchio: ma come mai sei finito nell’America rivoluzionaria invece che nel nostro tempo? Dubito che Oliver sia al potere da trecento anni.  ‘’
"Allora, questo è complicato: quando fuggì da Meridian Oliver stava praticando ormai già da un po la pratica di aprire portali, però si tratta di magie maldestre, incomplete. E così quando decisi di entrare in uno di essi per fuggire sulla Terra, l'energia mistica era talmente incasinata che oltre che muovermi attraverso lo spazio mi mossi anche attraverso il tempo, finendo così durante la rivoluzione americana. Per dirla semplice: fu tutta colpa dei portali che erano incasinati" si affrettò a semplificare l'uomo, vedendo che gli altri due avevano un'espressione persa nel vuoto sul viso.
‘’ Oh… bel casino. ‘’
‘’ Non tanto, dato che… oh oh… ‘’
Gilbert roteò gli occhi. Ecco, stava per arrivare l’ennesima mazzata. Se lo sentiva fin dentro le ossa.
‘’ Che c’è adesso? ‘’
‘’ Dobbiamo… ecco… interrompere la cerimonia? ‘’
‘’ EHHH? E PERCHE’?’’
‘’ Beh… il Cuore è appena entrato lì ‘’ disse, indicando con un cenno della testa un grande portone semi aperto su cui vi erano un festone di fiori.
‘’ Quindi… lì dentro troveremo la regina? ‘’
‘’ La sua versione pittorica, sì. ‘’
‘’ E ci sarà anche il Sigillo? ‘’
‘’ Il Cuore ci ha guidato sin qui, quindi… ‘’
‘’ Sigh… che fregatura. Beh, speriamo che nessuno cerchi di prenderci a calci in culo.’’
‘’ Ed entriamo ‘’ fece sconsolato Romano, che di tutto quel casino ne aveva già fin sopra i capelli.
La sala era sfarzosa, non c'è che dire. Ed imponente, e le enormi vetrate la inondavano di luce. Gli invitati era vestiti coi classici abiti regali, tutti balze e fronzoli. Non appena i tre entrarono tutta l'attenzione fu spostata su di loro, compresa quella della regina e degli altri dignitari, e anche quella di un moccioso con dei curiosi capelli rosa...
Il cuore di Kandrakar si era fermato proprio sopra la regina, e Romano notò sul petto uno strano simbolo, una specie di clessidra verde.
‘’ Oh… mi ero dimenticato di averlo pure dipinto… ‘’
L’italiano non poté resistere, e gli diede un sonoro ceffone.
‘’ Idiota! Te ne ricordi solo ora? Sono secoli che stai qua dentro e manco ti ricordi le cose che hai dipinto? ‘’
‘’ Sfido te a ricordartelo, è stato pure il primo lavoro che abbia mai fatto. E l’ho subito abbandonato. ‘’
‘’ E perché? ‘’
‘’ A Washington non piaceva. ‘’
E lo disse così, come se non stesse parlando del primo presidente degli Stati Uniti ma di un suo amico un po’ scemo che non capiva nulla d’arte.
‘’ Ok, ok… penseremo dopo ai gusti artistici di Washington. Ora… ecco… come ci prendiamo il Sigillo? ‘’
‘’ Ci penso io – propose Ludmoore – La regina è una mia cara amica. Sono sicuro che… ‘’
‘’ Guardie! Arrestateli! ‘’
Romano lanciò uno sguardo eloquente al pittore, e disse:’’ Cara amica eh? Sto cazzo, questa vuole la nostra testa. ‘’
‘’ Ma no… sono sicuro che ci sia un equivoco… ‘’
‘’ Ma che equivoco – disse la donna, e Romano inclinò la testa. Mhm… aveva un’aria familiare. – Non permetto che dei runici entrino durante la cerimonia della mia incoronazione!  E avete anche rubato il cuore di Kandrakar! ‘’
‘’ Runici? ‘’ ripetè Gilbert, e Ludmoore si sbattè una mano in faccia.
‘’ Oh cavolo, mi ero dimenticato che all’epoca Kandrakar aveva a che fare con i Runici. E vabbé… ‘’
‘’ Vabbè un corno, questa ci vuole far fuori perché crede che abbiamo a che fare con quei tizi! ‘’
‘’ Siete voi i Guardiani, avete voi i poteri… quindi, fate qualcosa di diverso dal picchiare me! ‘’
‘’ E’ impossibile non picchiarti, sei un bastardo idiota! ‘’
Il Cuore, stanco evidentemente di tutti quei drammi, e conscio che quei tre si sarebbero fatti ammazzare senza il suo intervento, si appoggiò sul petto della regina e assorbì il Sigillo.
Ad assorbimento compiuto, si illuminò di un’intensa luce verdognola che si riversò per tutta la stanza.
‘’ Quel coso è più intelligente di te.’’
‘’ Oh taci Romano! ‘’
Qualcosa però non andava: i presenti cominciarono a diventare grigi, la bocca della regina non emetteva alcun suono.
La stanza tremò, e degli intonachi caddero, per poco non colpendo i ragazzi.
Ludmoore capì subito cosa stava succedendo: ‘’ No… il mio dipinto … la magia lo sta distruggendo! ‘’
‘’ Con noi dentro? E che cazzo! ‘’ sbottò Romano, mentre il Cuore planò tra le mani di Gilbert.
‘’ Ok… e adesso? ‘’ chiese l’albino.
‘’ E che ne so… concentrati… fa qualcosa di utile, crucco! ‘’
‘’ Incanala la magia – gli suggerì Ludmoore – Concentrati su di noi e… beh… che Dio ce la mandi buona. ‘’
Gran bella fiducia! Tsk, era il momento di far vedere a quei miscredenti quanto poteva essere awesome.
Chiuse gli occhi, e penso al suo fratellino, a sé stesso, a Feliciano, a Romano e… non dimenticava nessuno? Ah già, pure quel Ludmoore.
La testa cominciò a fargli male, e gli parve come di vedere un bagliore verde –rosa davanti a sé .
Le mani gli bruciavano, ma non mollò la presa. Era il Magnifico, e avrebbe dimostrato al Cuore chi comandava…




 

 

 

 

 

 

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede) © elyxyz

 

Nel prossimo capitolo di The Guardians…


Ariovisto, espressione pericolosamente vicina a ti ammazzo nel sonno
, disse:’’ Luba, dimmi… se tu sei qui, chi sta controllando le stille? ‘’
‘’ Ops… ‘’
‘’ Brava, ops… non ti sei accorta che c’è stato un picco di magia e che qualcosa è scappato? ‘’
‘’ Ehm… non esattamente… ‘’
Mentre i due discutevano, l’Oracolo iniziò a dimenarsi e a mugolare per attirare la loro attenzione.


‘’ Quindi Arthur non mi ha baciato… ‘’
‘’ No – lo rassicurò Kiku – E’ stato il Cangiante. Credo che stia cercando di imparare come mimetizzarsi meglio tra gli esseri umani.. ‘’
‘’ Quindi Arthur non mi ha baciato… ‘’ ripetè ancora una volta Francis, e l’asiatico piegò appena la testa, confuso.
‘’ Ehm… no, te l’ho già detto. E’ stato… lascia stare, sei sotto shock. Vuoi del the? ‘’



‘’ Qui le cose sono due: o quello ammazza Antonio, o il nostro amico sfogherà i suoi più torbidi desideri sul cangiante. ‘’
‘’ Ergo, finalmente avrà una gioia ‘’ concluse Francis, annuendo.
Gilbert era d’accordo con lui.
‘’ Già – disse l’albino – Per poi ripiombare nella depressione appena si renderà conto che non era il vero Romano quello. ‘’



Prossimo capitolo
Il Cangiante – Non si può avere un po’ di tranquillità neppure appena tornati da un quadro magico?     

 

Grazie IMmatura  per sopportare pazientemente i miei scleri. E grazie a Classicboy per avermi aiutata con la stesura di questo cap. Minimo due recensioni per continuare questa storia. Volete far felici due autrici, da?
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Lady White Witch