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Autore: Arthur Velacci    10/04/2017    0 recensioni
Nel regno di Oltremare, la principessa Elda è stata rapita. Il suo amore segreto, un contadino di nome Hatu, sembra essere l'unico in grado si salvarla. Il nostro giovane eroe è disposto a tutto pur di liberare la sua amata da un mostro particolare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER TE PRINCIPESSA
 
 
 
È notte fonda e la torre del drago Igor si mostra imponente dinnanzi ai miei occhi.
In questo momento penso a tutto ciò che mi ha spinto ad arrivare fin qui. Fu come un colpo di fulmine e da lì non mi ripresi più. Nella mia modesta vita da campagnolo di provincia mai potevo sognare una donna più bella: la principessa Elda del regno di Oltremare… i miei amici pensano che sia un povero illuso a credere di avere delle possibilità con lei. In realtà loro non sanno che io e lei ci amiamo. Quante volte ho dovuto mentire nel mascherare i miei veri intenti. Mio padre poi mi reputa un vero e proprio idiota perché è fermamente convinto che non potrei mai essere all’altezza di una principessa. Quanto si sbaglia. Chissà come reagirebbe nel sapere che io e lei abbiamo fatto l’amore più e più volte.
Ma forse sono un idiota davvero… mi sono spinto troppo oltre. Ho rubato l’unico asino della mia famiglia per inseguire le tracce del rapitore della principessa. Ricordo quando appresi la notizia della sua scomparsa.
 
Era un venerdì sera, io ero impegnato nei campi come al solito. Giunse il banditore dalla città più vicina.
«La principessa Elda d’Oltremare è scomparsa! Il re dei draghi Igor l’ha rapita ieri notte!» urlò a squarcia gola, agitando la campanella. «Sua altezza reale offre una ricompensa in oro e terre a chi riuscirà a portarla sana e salva al castello!»
Mi cadde la zappa sul terreno e rimasi a bocca aperta.
«Hai sentito, figliolo?» chiese mio padre alle mie spalle. «Ora puoi toglierti definitivamente dalla testa quella donna.»
«Ma perché un drago dovrebbe rapire una principessa?» urlai disperato. Non potevo accettare che lei fosse stata rapita.
«Ragazzo mio, cosa vuoi che ne sappia? Lavora piuttosto.»
Rimasi in silenzio per qualche secondo, strinsi i pugni e guardai incattivito mio padre.
«Hai sentito cosa dona il Re in cambio, no?», lui mi guardò con diffidenza. «E se potessi salvarla?»
«Figliolo… sei un caso perso…», sbuffò e poi riprese. «Se solo esistesse una possibilità di mandarti alla ricerca della principessa, per poi avere le dovute ricompense, non pensi che ti ci avrei mandato?»
“No padre, perché tu non conosci le mie potenzialità. Per questo io andrò senza il tuo permesso.”
 
E così fu. Ora sono davanti alla famigerata torre del drago Igor. Sono incredibilmente spaventato. Sono davvero giunto nella tana del leone! Io… un sempliciotto di campagna che si atteggia da cavaliere! Per tutti i mari… che mi è saltato in mente? Sono in procinto di tornare indietro… ma non ci riesco! Devo andare avanti! Il mio amore per Elda è così forte che mi spinge oltre i miei confini!
M’appresto ad entrare nella torre. Persino il mio asino non crede a quello che sto facendo. Forse lui ragiona meglio di me: ha paura e vuole andarsene, questo posto non gli piace. Dall’ingresso diroccato giunge un alito di vento gelido, sembra di entrare nelle fauci della morte.
«Avanti, su. Entriamo.» sprono il mio povero ciuco.
Con molta indecisione ci spingiamo dentro. È incredibile che sto affrontando un drago senza un’arma!
 
Dall’interno, la torre di Igor appare spaventosamente più grande. Il puzzo di marcio e di cadavere penetra nelle narici, mi fa lacrimare. L’asino si agita nervosamente, cerco di calmarlo ma non sono in grado neanche di calmare me stesso. Le gambe iniziano a tremare, il respiro si fa sempre più assente. Il panico mi pervade al tal punto da farmi restare immobile per un paio di minuti.
È inutile stare qui a impaurisi… Elda, aspettami!
Mi incammino sulla lunga scalinata, trainando il mio asino dalla corda. Ogni nostro passo è un eco che si aggiunge alla vasta solitudine di questo luogo.
Tutto ciò mi porta a pensare quanto io sia stato avventato, stupido e incosciente. Ho raggiunto una donna che non dovrei neanche conoscere, sono disarmato e incredibilmente impaurito.
Improvvisamente, dall’alto giunge un boato spaventoso: un colpo d’ali e Igor si manifesta in tutta la sua terrificante natura: alto, possente, occhi gialli, squame rosse scarlatto, artigli lunghi e aguzzi. Il suo respiro è profondo, mi immobilizza! Non ho parole, solo la totale paura. Mi aspetto che mi sventri senza pietà, sono solo una preda facile per lui e potrebbe benissimo togliermi la vita. Ma non fa nulla… volteggia tranquillo e quasi non curante. Non capisco cosa sta facendo… aspetta che io faccia qualcosa?
«Sei tu quello di cui ha parlato Elda?» mi chiede Igor.
Un drago mi ha parlato! Non sapevo potessero parlare… ma sono troppo terrorizzato per rispondere. Rimango in silenzio con la bocca spalancata.
«Ti chiami Hato, giusto?»
È il mio nome… faccio un leggero cenno con la testa.
«La principessa è entrata in un sonno perenne.» inizia a spigare. «L’ho costretta a donarmi tutti i suoi sentimenti amorosi per potermi permettere di volare.», rimane in silenzio per poco tempo. «Ma ora mi pento di questa scelta. Purtroppo sembra che volare sia una caratteristica che a noi draghi non è concessa avere. Mi sento così sporco per aver derubato una principessa del suo dono più prezioso. L’amore delle principesse è unico. Solo i sentimenti più forti permettono di volare…»
Io non ho parole… sono stupefatto da quello che il drago mi ha detto. Non mi sarei neanche lontanamente immaginato una reazione del genere.
«Così…» cerco di dire con voce tremolante. «L’hai rapita per questo motivo?»
«È esatto, e chiedo perdono per le mie azioni. I suoi sentimenti per te sono forti e molto potenti… non credevo che l’amore potesse essere così… magico.», porta la zampa destra verso la mia direzione. «Ti porto su nella stanza che le ho preparato. Non aver paura.»
Ho molta paura, non mi fido di Igor… anche se si è dimostrato curiosamente gentile.
«Un momento… hai un animale con te?» indica improvvisamente il mio cucio. Non aspetta la mia risposta e dice: «Se mi nutro di un animale ricevuto in dono perdo ogni potere acquisito, qualunque esso sia!»
Guardo il mio povero asino che è più terrorizzato che mai.
«Se mi dai il tuo asino…», il tono di Igor si fa più supplichevole. «Ti restituirò l’amore di Elda e io me ne andrò!»
«C-come… Come posso fidarmi di te?» gli chiedo prendendo coraggio.
«Non so, sei libero di scegliere. Ma ti prego, abbi fiducia in me!»
Se solo mio padre e i miei amici fossero qui! Vedermi a contrattare con un drago parlante! Non so cosa proprio cosa fare… il mio cuore mi sprona a credere in Igor, ma la mia mente è restia ad accettare. Cosa devo fare? Elda… io ti amo, farei qualsiasi cosa per poterti vedere ancora! Anche al costo di perdere l’unico asino che io e mio padre possediamo! Ho bisogno di te…
«Va… va bene allora. Accetto le tue condizioni.»
Perdonami piccolo amico mio…
«Ti ringrazio di cuore! Te ne sarò eternamente grato!» disse Igor incredibilmente contento. «Prometto che non recherò più fastidi a Oltremare!»
Non ha esitato a cibarsi il mio asino in un solo rapido, gelido boccone. È stata una scena terrificante.
«Ecco a te l’amore di Elda. Addio Hato, grazie ancora.»
Dal suo petto fuoriesce una luce rossastra pulsante, è luminosa e fluttua verso la mia direzione. Igor intanto si è lentamente dissolto nel nulla in una nube di zolfo. La luce entra dentro il mio cuore e mi sento pervadere da una forza calda e amorevole. Mi sento bene, incredibilmente bene. Sento dentro di me l’amore di Elda: la ricordo mentre si guardava allo specchio pensando a me, ricordo quando eravamo distesi sotto le coperte fianco a fianco, ricordo quando abbiamo attraversato il giardino piccolo del castello in quel giorno di pioggia.
Ed eccomi teletrasportato dalla fonte di tutto ciò, colei che mi ha regalato la gioia di vivere e di amare: vedo Elda distesa sul letto vicino alla finestra. Mentre mi avvicino a lei percepisco un forte dolore che sento essere sempre stato in contrasto con ciò che prova per me: non può sposarmi perché non sono di sangue reale…
Non sono triste, il nostro amore è più forte di ogni ostacolo. Poco importa se non ci sarà un matrimonio. Ciò che voglio ora è svegliarla e abbracciarla…
Sono davanti a lei, le accarezzo il viso e con un bacio le restituisco il suo amore. Ora… siamo più legati che mai. 
   
 
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