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Autore: Vaan_King    10/04/2017    0 recensioni
[Tsukiuta]
[ 11.1, What if? ambientata nel Black Rabbit Kingdom dove Shun si ritrova a dover sfidare la sorte del Paradiso di quel regno. ]
[ "Un regno, la parte nera.
Un potere, la parte bianca.
Insieme, il mondo.
Insieme, la caduta di una per mano dell'altra.", queste sono state le prime parole che si sono detti.
Shun aveva trovato la sua altra parte, e la sua altra parte aveva trovato Shun. ]
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Even if this soul shall disappear, I will protect you

~Un potere, la parte bianca.~



In un'altra dimensione, nei regni di quel mondo, una leggenda narra dei miracoli e delle apparizioni di una "persona bianca".
Di questa "persona" non si sa nient'altro che il colore dei suoi capelli, appunto, dal quale deriva il suo nomignolo.
Per uno di quei regni, il White Rabbit Kingdom, la "persona bianca" è Shun, il Demon Lord che ormai da tempo vive come spalla di re Kai.
Si dice anche che proprio lui sia riuscito a ridare vita al regno e per questo il re lo ospiti nel suo castello.

Un'altra leggenda narra della sorte del mondo e di come sia stata divisa tra le mani del Demon Lord e tra quelle della sua adorata ed amata parte nera.
Infatti, Shun, insieme ai subordinati dell'ormai amico Kai, era andato a  trovare quella sua altra parte anche per quelle storielle -stupide, a parere suo-.
Si sentiva come in dovere di andare nel regno speculare al proprio; era ormai da troppo tempo che la sua mente, ed il suo corpo, volevano capire chi avesse dato inizio ad un meraviglioso periodo di pace nel Black Rabbit Kingdom.

*

Erano trascorsi mesi, ormai, da quando il Sovrano dei Demoni si era catapultato, insieme ai suoi amici, in quel regno.
Il Black Rabbit Kingdom era molto simile a quello da dove provenivano gli altri; loro, Shun non poteva dire di esserci nato: si era fatto crescere apposta delle orecchie da coniglio bianche per stare con loro nel White Rabbit Kingdom.
Stava davvero così bene nel regno dei conigli neri, era come se fosse a casa sua, se solo Shun non si fosse ricordato di una cosa.

"Un regno, la parte nera.
Un potere, la parte bianca.
Insieme, il mondo.
Insieme, la caduta di una per mano dell'altra.
", queste sono state le prime parole che si sono detti.
Shun aveva trovato la sua altra parte, e la sua altra parte aveva trovato Shun.
Lo avevano capito subito, i due, quando i loro occhi si erano incrociati.
Il grande Demon Lord, colui che con i suoi poteri aveva portato parte del White Rabbit Kingdom dalla sua amata parte nera, aveva riconosciuto subito il re del Black Rabbit Kingdom, Hajime, colui che regnava su quel regno da quando era piccolo sotto ordine del Paradiso.

*

"Un regno, la parte nera.
Un potere, la parte bianca.
Insieme, il mondo.
Insieme, la caduta di una per mano dell'altra
."

La profezia si sarebbe compiuta in quel giorno.
Avrebbe distrutto il regno, ucciso il re e fatto tornare i conigli bianchi nel White Rabbit Kingdom.
Shun lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene.
Cosa?
Avrebbe perso la persona che, in tutti i suoi mille anni, aveva amato più di qualunque altra.
Vedeva in Hajime non solo la figura di un re carismatico, ma anche quella parte a lui mancante.
Per lui, il re del Black Rabbit Kingdom non era solo la parte nera di cui la profezia parlava.
Si era affezzionato troppo, al suo corpo, per lasciarlo morire di una malattia portata da uno stupido Paradiso.

"Sta per avverarsi, no?", Hajime ne sapeva quanto Shun.
Voleva scappare, scappare dalla realtà... dalla profezia stessa e da quel giorno.
Infatti, pur di ritardare quel momento o di fuggire da tutto ciò, il re dagli occhi viola aveva chiuso le grandi porte della sala del trono.
Insieme a lui, il Demon Lord sorrideva: "Non dovresti pensarci, Hajime~"
"Spiegami come. Io... Sto per- Come fai a stare tranquillo sapendo una cosa simile?"
"Lo sono perché ci sei tu con me, Ou-sama~", Shun si era fermato al centro della sala, una mano rivolta verso l'amato ed un ampio sorriso sul volto: "Ora... balliamo?".
Hajime non capiva, perché proprio in quel duro momento?
Voleva saperlo ma lo sguardo dell'altro lo attirava in quella futura serie di passi.
Il viola si era avvicinato, gli aveva posto una mano e con l'altra gli aveva cinto la vita.
Passo dopo passo, i due si stavano cimentando in un semplice ballo da sala, un bellissimo valzer lento.
Shun conduceva il re con una naturalezza sovraumana, facendolo così cadere nell'eleganza e armonia di quei movimenti.
Il loro ritmo creava una silenziosa melodia basata su un'andatura lenta, passi in avanti, indietro e qualche sguardo passionale.
Peccato fosse finito presto, il loro ballo.
Già, Shun si era fermato, il viso vicino a quello dell'altro.
"Shun...", il viola guardava le labbra dell'amico, spinto da quella travolgente voglia che lo aveva tratto tra le sue braccia: "... Non dovrem-"
"La caduta di una per mano dell'altra. Hajime..."
Lo sguardo del re si spostò rapidamente sugli occhi dell'altro: "Cosa-?"
Aveva capito bene, troppo per i suoi gusti.
"Una delle due, no? Se io morissi, tu...", continuava il Demon Lord un po' turbato.
La sua parte nera non aveva capito l'importanza delle sue parole?
"No. Non te lo permetterò."
Per i due, ogni parola diventava come una lama che trafiggeva i loro cuori: "Hajime, vivo ormai da molti anni. Credo sia giunto il momento d-"
"Perché dovrei perderti proprio ora?", nelle parole del re del Black Rabbit Kingdom si notava un pizzico di rabbia mista a dolore.
Non avrebbe lasciato ad altri prendere il suo posto, figuriamoci Shun stesso, la persona che aveva imparato ad amare.
Per Hajime, i suoi venti anni bastavano per capire quanto si fosse affezzionato all'albino.
I suoi sentimenti, il suo cuore, la sua mente, lui in persona... Era completamente suo schiavo.
Una stupida profezia non li avrebbe separati.

"Chiudi gli occhi"
"Uhm...", ed il viola lo fece.
"Non aprirli per nessuna ragione, Hajime."

L'albino aveva in mente una cosa, una di quelle che il suo re non avrebbe mai perdonato.
Un rumore secco e tagliente, impercettibile ad orecchie altrui grazie ai poteri del Demon Lord, accompagnava la spada appena sguainata dal piú grande.
In pochi istanti, quella stessa arma era finita tra le mani dell'Ou-sama.
Ben salda in quella stretta, l'impugnatura dettagliata era aderita perfettamente alle sue dita.
Non comprendeva, Hajime, mentre sussurrava il nome della sua parte bianca.
"Sai, Hajime..." le loro labbra si avvicinavano sempre piú, ardenti come non mai: "... Sono felice. Sono riuscito ad incontrarti, vederti, toccarti, ..."
Nell'aria, l'angoscia ed il timore facevano trattenere il respiro ai due, lasciando soprattutto il re con il fiato sospeso.
Voleva sapere cosa stava succedendo, sì, ma non poteva permettersi di disubbidire agli ordini del suo padrone.
Lo sguardo triste del ragazzo bianco stringeva il suo cuore in una morsa cupa.
Oh, se Hajime l'avesse visto...
Sicuramente avrebbe fermato ció che stava per succedere: "... Abbiamo passato dei momenti magnifici, davvero..."
Un momento gli era bastato per avvicinare le esili e sottili dita biancastre alle mani del viola, pronte ad afferrarle saldamente.
Un attimo era bastato per sentire la lama, rivolta verso il demone, sé stesso, trafiggerlo e squarciargli il petto.
Ora, il profumo del sangue demoniaco riempiva la stanza.
I vestiti azzurrognoli del Demon Lord si erano tinti di un rosso scarlatto puro; insieme a quelli, anche le mani scosse del Ou-sama erano ricoperte da quel colore vivo.
Un sospiro mozzato e Hajime riaprì gli occhi, lo sguardo spaventato ma perso negli occhi verdi del suo morente amico.
"Perdonami...", e con un flebile sorriso spezzato dal dolore inferto da quella ferita che si era appena procurato, le labbra dell'albino si allontanaro da quelle del viola ancor prima di posarsi su quelle stesse tanto attese, bramate.
Shun cadde.
Un sonoro rumore metallico riecheggiò nell'intera sala insieme a quello di alcune gocce trasparenti.
Hajime, incredulo e spaventato, aveva tolto le mani dalla spada con cui aveva ferito l'amato.
In pochi istanti, il Demon Lord era magicamente scomparso lasciando a terra solo i suoi sporchi abiti.
Prima di vederlo andarsene, il re dagli occhi viola aveva visto quelle labbra, che qualche secondo prima lo stavano per baciare, formare una parola.
Una sola. 
E faceva male, troppo, per continuare a rimanere in piedi, lì, al centro della sala, con a terra le prove di quello che era successo.

La profezia aveva portato via una delle due parti che formavano il mondo, lasciando l'altra in balia del dolore e la sofferenza che solo la morte può lasciarsi alle spalle.


 
- - -
[ Welcome to Vaan's Kingdom ]
WOW- CI SONO RIUSCITA-
Questa ansietta è nata da un sogno -in verità abbastanza porn dove Shun faceva cose con Hajime- MA HEY- Volevo far morire il rappresentante di novembre versione WRK, so... Ciaone-

What if? basato sulle novel e drama CD di Tsukiuta "Black Rabbit Kingdom" e "White rabbit Kingdom".
Mi spiego da cani, so... perdonatemi se non si capisce molto ;;;;;

1. La profezia l'ho inventa a caso...
2. Nella novel Shun sa chi sia Hajime e può pure andarlo a trovare ma non lo fa...
3. Shun dovrebbe avere uno scettro in questa versione, ma non potevo farlo morire causa scettro-
4. Secondo ed ultimo capitolo in fase di lavorazione ;^)
  
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