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Autore: DhaevetralWarrior    10/04/2017    1 recensioni
Le sue palpebre si chiusero e lui si stese a terra sul tappeto. Iniziò a sonnecchiare. Non sapevo cosa lo aspettasse...
Storia che si svolge dopo twinsanity.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10: CRASH, CORTEX E AKU AKU VS RO-KO
Crash e Cortex, una volta seminato il gorilla, stando nascosti dietro una roccia, analizzarono il territorio, che univa un albero con una fortezza e una caverna: c'erano rocce sparse qua e la, piene di muschio sulla superficie. Tronchi d'albero intrecciati tra loro formavano stretti passaggi, che prendevano forme ambigue: da semplici quadrati, ad arrivare a forme simili ad artigli, zanne. Addirittura, alcuni formavano delle insenatura qua e là, situate sopratutto in alto dei tronchi, invece che a un livello di terra che era possibile attraversare camminando camminando. Oltretutto, quelle insenature simili a sassi erano ancora più irraggiungibili per colpa dei mille intrecci dei tronchi. Non c'era nemmeno un modo per entrare camminando dove c'erano quelle insenature.

I due camminarono un po' a casaccio, mentre avevano l'impressione di essere osservati. Le loro mani tremavano quando toccavamo i tronchi, le pietre e le pareti di tronchi. Videro, dopo una buona mezz'ora di camminata da nessuna parte, una apertura nel terreno, da cui usciva una strana nube di gas, e una luce verde illuminava quel posto, rendendolo l'unico barlume di luce in quel posto buio.

" Crash, credi che dovremmo entrare" chiese il dottor Cortex, mentre osservava il bandicoot per avere qualche risposta, anche solo dei gesti. " Io non ne sarei tanto sicuro... in fin dei conti, non abbiamo neanche qualcuno a difenderci... no, dobbiamo farlo? Che te lo chiedo a fare? DOBBIAMO FARLO! Non possiamo tirarci indietro proprio ora. Scusa per quello che ti ho chiesto, sono un codardo. Ho paura, eppure sento di dover fare qualcosa... di doverlo fare per mia figlia..." a quelle parole, Crash rimase sbigottito. Non riusciva minimamente a muoversi, ed era rimasto spaventato, pensando che uno come Cortex fosse riuscito ad avere una relazione. E poi, quando potrebbe averla avuta? Egli aveva pensato fino a poche settimane prima a distruggerlo, a eliminare lui, che considerava un fallimento. " Avanti! Siamo coraggiosi! Entriamo! E quel che accade accadrà, dovessimo anche morire; ci sacrificheremo anche per cercare almeno di fermare quelle maschere, e anche se dovessimo fallire... almeno saremo riconosciuti come eroi. Almeno ci avremo provato. Almeno non avremo risentimenti. Ora basta incertezze, ora basta tirarsi indietro! Andiamo!" e con ciò, andarono di sotto l'apertura, provvista di dei tronchi funzionanti come scale.

Nel frattempo, in un posto che non è ancora il momento di rivelare...
Aku Aku: " Dove... dove mi trov" Ro-Ko: " Da dove sei comparso!? Muori!" Ro-Ko: " Adesso sei sotto terra, e nessuno ti vedrà! Ahhhh!" Personaggio misterioso: " Ro-Ko, cosa hai fatto a mio fratello!?" Ro-Ko: " Oh no, è Uka Uka!".

Albero di Uka Uka della decima dimensione:
Erano ormai entrati quando capirono di essere arrivati in un vicolo cieco. Quell'apertura portava ad una sorta di arena fatta di pietra, circondata da del liquido verde; da esso usciva un gas nocivo, che faceva sentire entrambi tristi, ma allo stesso tempo fortissimi. " Crash... questo posto è una trappola! Quel liquido è stregato: evaporando, ci da degli sbalzi d'umore, infatti, ci sentivamo a volte tristi, a volte forti e felici, a volte entrambi: peccato che i pensieri positivi ci distolgano dall'odore, nocivo per il nostro corpo. Tappati il naso e corriamo via!" urlò Cortex, mentre dalla bocca fuoriusciva quel gas mentre tossiva. I due non persero tempo, e mentre camminavano, cominciavano ad avere una vista distorta. Erano entrambi terribilmente felici, eppure consapevoli che era solo un effetto di quel gas, che allo stesso tempo li stava consumando. I loro movimenti erano confusi, le loro gambe tremanti sembravano pronte a spezzarsi. Quando furono arrivati alla scala di tronchi... il liquido evaporò all'istante, alzando una nebbia, che stranamente gli fece normale la vista normale, il loro stato di umore standard e senza paura alcuna. Quella nebbia li aveva curati! Felici, si sbrigarono per cercare di orientarsi nella nebbia. Si diedero la mano, in modo da non potersi perdere. Si diedero uno sguardo da gioco di squadra e fiducia. Crash, infatti, anche se non lo aveva mai rivelato, aveva un ottimo olfatto; era infatti riuscito a memorizzare l'odore di quei tronchi, in quel momento, però, completamente assente. La nebbia si dissolse... e la scala non c'era più. Un enorme buca tondeggiante circondava l'arena, ed era costellata di spine qua e la. I due non ebbero il minimo spavento, dato che sapevano che sarebbero riusciti a salvarsi.

Isola Wumpa:
Nel frattempo, sull'ormai dimenticata da quasi tutti Isola Wumpa, due vecchie conoscenze erano appena tornate coscienti. " Oh, no! Dov'è Crash" disse Coco, incredibilmente sopravvissuta all'attacco di Lo-Lo a N.Sanity Island. " Credo starà bene" disse Crunch, anche egli un superstite. " No... noi non sappiamo dove sia! Lui è ingenuo e da solo! Non sappiamo neanche se Aku Aku sia con lui!" urlò Coco, con aria di rimprovero. " Lui è in gamba... mi ha battuto come se non fosse niente... c'è la farà, fidati!".

Albero Di Uka, Isola Wumpa Folle.
All'improvviso, tuttavia, sentirono una voce alle loro spalle: " Allora, chi abbiamo qui!?". Py-Ro arrivò sul luogo, senza dire niente. Nessuno sapeva il suo vero obbiettivo. Era comparso dal nulla, senza alcuna previsione, e di certo ciò sconvolse non poco i due. Fu questione di venti minuti scarsi, dove i tre stettero ad osservarsi a vicenda. Poi scomparve, nello stesso modo in cui era comparso. Sempre senza alcun preavviso, comparvero numerose molecole nell'area e a poco a poco esse si riunivano, formando delle figure simili ad animali, con aspetti anche umani e sovrannaturali rispetto a un normale animale. Ed ecco un sacco di mutanti comparire, ben cinque combattenti alle estremità e uno scorporilla al centro.
I
n quel caso, entrambi, per la prima volta, ebbero una paura quasi sincronizzata. Cortex, però, decise di mantenere il più possibile la situazione e decidere su come agire sul momento; difatti, appena capì che i mutanti volessero che loro facessero la prima mossa, cominciò a fermare Crash dall'urlare e a ragionare. " Pensaci Crash... aspettano il nostro attacco, quindi possiamo tranquillamente ragionare prima di combattere" disse con un tono molto teso il dottore, che tuttavia si dimostrava molto più impassibile di quanto veramente si sentisse. " Apri bene le orecchie: come ben sai, non potremo mai batterli, o meglio potremo, ma non otterremmo alcun risultato: possiamo infatti sfruttare i mutanti a nostro vantaggio" e detto questo, facendo attenzione a non farsi notare, indicò con il dito il collo di un combattente. " Potresti provare a stringere il collo a quel mutante. In questo modo, puoi provare a domarlo, e magari usare le sue ali come mossa per fare danno ad area. Spero ti ricorderai del nostro precedente scontro contro i combattenti? Sono capaci non le loro ali di provocare grandi tornadi, quindi non mi stupirei se riuscissero a creare tornadi molto più piccoli, ma da una potenza incredibile. Adesso senti: devi cercare di beccare lo scorporilla e tre combattenti: così tre combattenti saranno incapaci di rialzarsi, ma anche quello che controlleremo sarà quasi sul punto di perdere la vita a causa della poca aria che passerebbe nel corpo. In questo modo, dovremo sconfiggere solo un altro mutante, che domeremo. E non avendo nessun ostacolo, riusciremo di sicuro a tornare di sopra. Che ne dici, credi che sia una buona idea. Certe volte, ragionamenti prima della battaglia sono perfetti per vincere. Adesso, però, pensiamo solo a vincere: applica il piano, vai! Io terrò occupati gli altri mutanti, tu doma un combattente" e detto ciò lo scontro iniziò.
La battaglia fu, in quel momento, la più dura mai affrontata fino ad ora che i nostri eroi erano stati capaci di vincere. Crash dovette schivare la punta dell'ala del combattente, anche se saltargli addosso non gli fu particolarmente difficile. La vera sfida fu per il dottor Cortex: il povero Cortex, difatti, dovette saltare da una parte all'altra in continuazione, per schivare le lame affilate dei combattenti e la coda dello scorporilla. Spesso e volentieri i suoi stivali erano vicini a bruciarsi, ma alla fine la fiamma si posava solo un pò sullo stivale. Un piccolo braciere, sufficiente tuttavia a creare cenere: basti pensare che Cortex, mentre schivava, riuscì a notare che la cenere cadeva da un suo stivale, lasciando scoperto e mostrando i suoi calzini. " Che momento imbarazzante..." disse lui, mentre continuava a schivare. Crash riuscì presto a domare il combattente,  ma il mutante oppose non poche resistenze. Con una velocità incredibile, riusciva a capovolgersi e a restare in aria al contrario, facendo restare il bandicoot a zampe all'aria, mentre cercava di morderlo assiduamente; ovviamente, Crash riusciva sempre a salvarsi, avendo affrontato cose anche peggiori di un semplice mutante volante. Il problema era che il combattente proprio non voleva lasciargliela vinta. Continuava a capovolgersi, e sempre più vicino alle spine, tanto che, in una delle tante volte, il combattente stesso ci finì quasi fritto, venendo colpito al petto da uno spuntone, che gli provocò una enorme ferita. Proprio al momento giusto, Crash riuscì a saltare e ad aggrapparsi alla sponda dell'arena, riuscendo, di fatto, a salvarsi. Tornato su, il combattente fu come nuovo, come se non fosse stato mai sfiorato: l'enorme ferita era letteralmente sparita, senza neanche una cicatrice o una parte gonfia. Nel frattempo, il dottor Cortex era costretto a saltellare in uno spazio circolare piccolissimo, tanto che ormai schivare gli attacchi dei mutanti diventava non solo più difficile, ma anche stancante a livello muscolare, date le schivate che era costretto a fare per colpa della coda dello scorporilla; di certo, quello spazio ristretto non lo avrebbe tirato giù, anche perché, dopo minuti di pose estenuanti per evitare di lasciarsi la pelle, un potentissimo vento cominciò a soffiare, e a poco a poco creò dei veri e propri tornadi, che stavano marciando come dei soldati in uno schieramento verso i mutanti. Crash c'era riuscito! I mutanti furono risucchiati da un tornado, e poi rimase storditi quando quest'ultimo fini. Uno solo era rimasto fuori da esso, ed era un combattente. Dato che quello domato da Crash era ormai KO, egli non poté fare altro che domare l'altro. Cortex gli saltò in groppa. Alla fine, riuscirono a salvarsi, inclinando il corpo del mutante stringendone la gola e inclinando anche essa. Alla fine, fecero un salto, si ritrovarono nell'albero e fecero cadere il mutante. Avevano vinto!

Nel frattempo, tra lo spazio e il tempo:
Py-Ro: " Perfetto, hanno perso tempo, così Ro-Ko avrà più tempo per distruggere Uka Uka. Forse non è così debole. Potrebbe tornarmi utile. Il problema... è che sono al punto di partenza. Non riesco a trovare chi ci ha risvegliati" Personaggio misterioso:" Peccato che sia qui" Py-Ro: " Cosa?"
Albero di Uka Uka, Isola Wumpa:
Wa-Wa: " Benché dovessimo cercare una strategia per distruggere Uka Uka, vedo che Ro-Ko lo ha già massacrato" Lo-Lo: " Non è così male... e comunque c'era d'aspettarselo, gli elementali sono più forti delle comuni maschere stregate" Wa-Wa: "E a quanto pare, l'albero di Uka dall'interno e ricolmo di lava pronta ad eruttare. Solo il controllo psichico che Py-Ro ha su di essa non la fa esplodere. Ah, da quanto non eravamo al massimo delle nostre forze!" Lo-Lo:" Già, non siamo minimamente paragonabili a quello schifo che eravamo quando abbiamo dovuto fare da compagni a quel lurido e puzzolente bandicoot rosso!".

Albero di Uka Uka, Isola Wumpa folle:
"Ths, è stata solo una perdita di tempo. Dobbiamo sbrigarci" esordì Cortex, mentre osservava ancora fiero di se stesso il risultato del suo piano.
L'attraversamento dell'albero fu molto tranquillo, a parte il fatto che era inquietante. Cortex, tuttavia, durante l'ennesima svolta che facevano da quando erano all'interno di quell'albero, parlò. " Crash, sappi che io agisco per proteggere Nina. Beh, vedi, io avevo una moglie. La conobbi dopo essermi scongelato nell'artico, ed era una donna fantastica. Viveva in quelle lande gelate, e mi aiutò a costruire il mio laboratorio. Morì poco dopo il parto, ma da lì nacque Nina... l'ho sempre considerata mia nipote per nasconderle la verità, perché... non lo so. La mandai all'accademia di Madame Amberly per tenerla lontano dalla verità, e ho sbagliato. L'ho rinchiusa nel laboratorio per proteggerla... dovevo dirlo a qualcuno, prima o poi" Crash rimase paralizzato. Come si poteva anche solo minimamente pensare che uno Cortex avesse mai avuto una moglie. Crash si fece tante domande, rimanendo commosso da quella compassionevole storia, fino a quando, la sua attenzione fu attirata da un rumore di urli, provenienti da un buco lì vicino. Forse avevano trovato qualcosa.

I due si infilarono senza difficoltà nella fessura. Si ritrovarono in un enorme sala rocciosa, con un imponente trono al centro, e sopra di loro... c'erano Uka Uka e Ro-Ko. La loro vista fu offuscata da un enorme muraglia di pietra che comparse davanti a loro, impedendogli di vedere lo scontro. Urli potentissimi, insulti a valanghe provenivano oltre quelle mura. E, quando tutto si fu placato, silenzio; Ro-Ko aveva sconfitto Uka Uka, anche se ciò non poteva essere visto, ma intuito del fatto che una strana aura rossa, probabilmente segno della sconfitta di Uka, si era propagata per un istante in tutto il territorio. " Siamo nei guai, Crash" disse Cortex. Pochi istanti dopo, la muraglia si ruppe, e finalmente i due si trovarono faccia a faccia con la maschera elementale.

" Ma salve, mosche!" disse in tono provocatorio Ro-Ko. " Salve, testa di roccia" disse in modo spiritoso il dottor Cortex, mentre lui e Crash si mettevano in posa di combattimento. " Ah, quindi osi sfidarmi già verbalmente. Allora credo di dover ricorrere alle maniere forti!" disse Ro-Ko, riprendendo con il solito tono spavaldo degli elementali. E fu a quel punto che, dal nulla, comparve un enorme macigno, di colore meticcio, una sorta di unione tra l'arancione, il giallo e il rosso e il marrone che provocava un immensa paura nei due, dato che alcuni punti erano sprovvisti completamente di colore, con una parte grigia: un sorriso e qualche volta un teschio. Queste erano le varie figure in grigio sul masso, che si scaraventò contro i nostri eroi, che videro la morte coi loro stessi occhi.

Nel frattempo, nei dintorni del laboratorio di ghiaccio:
N.Gin, dal naufragio della sua nave, si era ormai ridotto a vivere su una miserabile barchetta, su cui salpava ogni giorno nella speranza di trovare una nuova idea per conquistare il mondo. Da quando l'isola N.Sanity era scomparsa, lui non sapeva proprio dove andare, vista anche la scomparsa della Cortex Island. Fino a quando, guardò l'isola Wumpa. " Ma certo! L'isola Wumpa! Non ci avevo pensato. Posso andarci e sistemare tutto! Diventerò il sovrano del mondo, e nessuno mi fermerà. E allora, prese la scatola di missili che aveva messo sull'estremità destra della barchetta, e iniziò a soffocare tanto rideva. " Nessuna mi fermerà! Ahhhhhhhhhhh! Ahhhhhhhhhaaaaahhhhhhhhaaaaahhhhhaaaaahhhhhaaaaahhhh!"

Sempre nel frattempo, nello spazio tempo:
Personaggio misterioso: " Beh, Py-Ro, se ti interessa, sono il colui che vi ha risvegliati!" Py-Ro: " Gonna corta, scalzo, maschera tribale con la forma di una tigre... sei un indigeno. E dimmi, quale sarebbe il tuo nome?" Personaggio misterioso: " Mi chiamo Ropywalo" Py-Ro: " Insomma, l'unione delle due lettere iniziali dei nostri nomi. E sentiamo, cosa ti ha spinto a liberarci?" Ropywalo: " Non sono affari che ti riguardano. Comunque, sono felice che mi hai trovato. Portami nel tuo nascondiglio" Py-Ro:  " Certo, certo... ( Come fa a sapere che lo volevamo come nostro capo... possibile che lui sappia tutto ciò che abbiamo fatto? Possibile che forse ci ha osservato per tutto questo tempo?)".

Isola Wumpa Folle, Albero di Uka, stanza di Ro-Ko:
Una barriera difensiva si formò intorno ai due, salvandoli da morte certa. Il macigno si sgretolò in mille pezzi, e una voce riempì la stanza: " Crash, Cortex, sono Aku Aku! Sono intrappolato sotto terra, ma cercherò di aiutarvi il più possibile. Impegnatevi al massimo!" disse Aku Aku. " Puoi giurarci!" disse Cortex, mentre lui e Crash tirarono un sospiro di sollievo. " Questa me la pagate, maledetti!" disse Ro-Ko. E così, un enorme corpo muscoloso di roccia si formo, con solo una piccola fessura, fatta a su misura per la maschera, per farla combaciare perfettamente in quel buco come una chiave. Ro-Ko aveva raggiunto la sua massima potenza.
I due furono spaventatissimi quando l'elementale fece un singolo passo. Un passo che fece tremare tutto l'albero, dato che la scossa fu così potente da espandersi in ogni angolo. " Vedrete come me la pagherete!" disse furioso la maschera elementale. E lo scontro iniziò.

Nel frattempo, nello spazio:
Wa-Wa: " Lo-Lo, Py-Ro mi ha detto mentalmente che ha trovato il nostro benefattore!" Lo-Lo: " Perfetto! La morte di quello stupido tiranno di Uka Uka e il ritrovamento del nostro benefattore! Meglio di così non può andare!" Wa-Wa: " Dice che arriverà a momenti" Lo-Lo: " Speriamo il prima possibile. Nel frattempo, sento che Ro-Ko sta combattendo contro qualcuno... oh no, è il bandicoot!".

Sala di Ro-Ko:
Ro-Ko si dimostrò da subito un avversario tosto. Con solo il suo controllo mentale, era capace di staccare varie rocce dal suo corpo, e esse svolazzavano, chi in direzione del duo, chi in posti dove il duo si sarebbe spostato, alcune addirittura si piantavano nel terreno, creando un piccolo terremoto. Il suo imponente corpo non veniva minimamente smosso da quel terremoto. Ovviamente, fu il primo attacco utilizzato, ma il duo riuscì a schivarlo facilmente, almeno per quanto riguarda le rocce che si avvicinavano a loro. Invece, le rocce che percepivano dove i due si volessero spostare fu di sicuro più pericoloso, anche perché si muovevano con una velocità che quasi rivaleggiava quella del pugno di vento di Lo-Lo. I due riuscivano a salvarsi a malapena, quando uno schizzo di sangue volò in area. Cortex era stato colpito al braccio, e un enorme ferita si era aperta. " Hai visto di cosa sono capace?"

All'improvviso, una pietra impattò contro il terreno, e provocò un terremoto, alzando un potente vento. I due non sapevano proprio che fare. " Crash, ascoltami! Saltami sulle spalle, e aggrappati al corpo dell'elementale! C'è la farai, vedrai!" disse Cortex, mentre il vento faceva svolazzare la sua giacca. Il bandicoot, allora, conscio che quella fosse l'unica soluzione, saltò sulle spalle dell'amico, pronto a spiccare il salto più impegnativo della sua vita. Dapprima, il corpo di Cortex parve impotente e fragile, tanto che stava per cedere al peso dell'amico. Tuttavia, in quel momento sentiva di dover dare il massimo: si spinse oltre i suoi limiti, concentrando tutta la sua forza sulle spalle, mentre le sue gambe erano diventate stuzzicadenti per tutto il peso che era costretto a sopportare. Ro-Ko fu travolto dal vento che la pietra aveva provocato, e indietreggiò, permettendo a Crash di spiccare un salto enorme. Il bandicoot riuscì a raggiungere l'altezza del titano, mentre sudava e si sentiva di nuovo come nella sfida contro Lo-Lo: sprovvisto di qualsiasi difesa ( a parte Aku Aku, che in quello scontro non poteva competere contro Lo-Lo), ella mercé del nemico e tremante. Nonostante ciò, riuscì ad aggrapparsi, tenendo i nervi saldi, e cominciando a spostarsi sul corpo, fino ad arrivare dietro la schiena.

" Grande Crash, c'è l'hai fatta!" disse in testa sua Cortex, appena prima che Ro-Ko si risvegliasse. " Ehi, mosca! Cosa ne pensi di quest attacco!? Ne ho altri due a disposizione, ahhhhh! Ops, chi è sopra la mia schiena?" disse Ro-Ko, ormai accortosi che Crash era sopra di lui. Il bandicoot, difatti, era molto poco cauto, e preferiva essere così veloce perché voleva raggiungere la testa del mostro il più presto possibile. La fretta è cattiva consigliera.

Ro-Ko sbeffeggiò i due con delle risate e gesti provocatori, per insinuare la loro inferiorità. Era così stupido, così arrogante, eppure era davvero imbattibile. " Mai ci riuscirai! Mai! Mai mi abbatterai!" urlò Cortex, senza paura;  la ferita faceva cadere sempre più sangue. Ro-Ko scoppiò a ridere, e fece comparire dovunque delle palle di roccia, che rotolavano e rotolavano. Ignoravano la gravità, riuscendo a rotolare in aria e ad atterrare con un tonfo talmente forte da creare un debole terremoto, ma che sommato alla quantità di palle cadute dall'aria, era così forte che anche il corpo di roccia di Ro-Ko era in pericolo. Questo attacco, difatti, poteva colpire anche lui, data la sua instabilità e indipendenza dalla forza intellettuale dell'elementale. Volando per la zona, rischiò di colpire anche Crash, che riuscì tuttavia a salvarsi con i suoi piedi svelti e con le sue mani rapide. Anche se doveva muoversi in fretta, riusciva a inserire le mani dentro le piccole fessure tra una roccia e l'altra. Barcollava con le mani, tanto che sentiva  la percussione provocata dall'impatto tra la roccia e il corpo del mostro.

Cortex, invece, ne uscì malridotto. Fu letteralmente massacrato dalle rocce, e la sua schiena era talmente malridotta che per poco la sua spina dorsale non si sarebbe spezzata. " No, devo resistere!" disse Ro-Ko, ormai anche egli massacrato dalle sue rocce.
Una volta che tutte le rocce si ruppero, urtando il muro, l'atmosfera era diventata improvvisamente calma. Cortex, ormai privo di forze, giaceva a terra osservando l'imponente mostro di roccia, anche egli pieno di ammaccature sulle rocce. Anche Uka Uka giaceva a terra a pochi centimetri dall'uomo, e sembrava chiedere disperatamente aiuto. Improvvisamente, però, tutte le ferite di Cortex scomparvero. E, al loro posto, comparse la sua carne, tutta apposto, senza alcuna ferita. " Cortex, sono riuscito a curarti... adesso verrò ad aiutarvi!" Aku Aku uscì improvvisamente dal terreno, con un sacco di polvere. Quella scena era degna di essere definita un colpo di scena.

Aku cercò di trovare Crash per sorridergli e dimostrargli che non era solo, eppure non lo trovò. " Crash è sopra quel mostro Aku Aku... lui è la nostra unica speranza!" disse lo scienziato, mentre si rialzava e si guardava il corpo, ancora stupefatto di ciò che era successo. " Allora, fratello, come andiamo!?" disse Aku Aku, riferitosi al suo fratello a terra. " Illuso! Morirai!" disse la maschera malvagia, e, all'improvviso, lo scienziato e la maschera si voltarono. E trovarono Ro-Ko pronto a sferrare il suo più potente attacco.

" Idioti! Credete che me ne sarei stato così, fermo tutto il tempo ad aspettare i vostri comodi!? Come potete vedere, ho creato una spirale utilizzando TUTTI i massi delle braccia di questo corpo, tanto che esse non ci sono più! Preparatevi a morire!!!!!!!!!!!!!" Ro-Ko era ormai alla potenza massima, quando lanciò i massi. Essi provocarono come una frattura nell'aria, tanto da provocare un violento raggio all'interno della spirale. " Raggio dei massi!" urlò Ro-Ko. " Ah, staremo a vedere chi ha il raggio più forte! Raggio del bene!" urlò Aku Aku, e dalla sua bocca uscì un potentissimo raggio, che bloccò quello di Ro-Ko, distruggendo tutti i massi per poi sopraffarlo e colpendo il mostro in pieno petto di pietra. Esso andò in frantumi.
Nel frattempo Crash era arrivato in cima, e ormai si apprestava di schiacciare con il suo piede Ro-Ko. " No! Non lo permetterò!" disse Ro-Ko. Aku Aku, misteriosamente turbato da quelle parole, si precipitò da Crash, con una velocità tale da lasciare spiazzato lo scienziato, tanto che esso considerò i suoi numerosi anni di studio come carta da buttare, notando l'impossibilità nel calcolare la velocità della maschera. " Se è per questo, neanche io!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse, per poi creare una barriera. Ro-Ko, intanto, si autodistrusse...

Oceano Wumpa:
Ormai N.Gin si avvicinava alla sponda dell'isola Wumpa, quando... un potentissimo vento portò lui e la sua barchetta lontani diversi chilometri, e dato che ormai N.Gin non vedeva neanche più l'albero di Uka, capì che ormai era sperso nell'oceano. Quando, all'improvviso, intravide una piccola isola un lontananza, molto piccola, costituita da una piccola montagna e della vegetazione attorno. Nessun altra forma di vita intelligente sembrava esserci sull'isola, per cui, nel cervello del cyborg, balenò l'idea di utilizzare l'isola come sua base, essendo lontana da tutto e tutti.

" Ah, si, è perfetta! Un isola così nascosta... nessuno potrà mai rintracciarmi! E così, dominerò il mondo e soggiogherò tutti! E chiunque oserà ribellarsi... SARà POLVERIZZATO! Ahhhhhhhhhhhhhahhhhhhhahhhhhhhhahhhhhhhahhhhhhhhhhahhhhhhhhhhahhhhhhhhhahhhhhhahhhhhhhahhhhhhhhahhhhhhahhhhhhhhahhhhhhhhhhhahhhhhhhhhhhhhhhahhhhhhhhh! Ok, basta ridere" e detto ciò, l'essere un quarto umano e il resto robot si diresse verso l'isola: l'idea che appena giunto su essa sarebbe ormai diventato padrone del mondo era indelebile nella sua testa.

Spazio:
Lo-Lo: " Ro-Ko ha perso... prevedibile" Wa-Wa: " Beh, almeno ci ha provato. Anche se credo neanche lui si aspettasse così grandi risultati" Lo-Lo: " Già... e non è riuscito minimamente a competere con Aku Aku, cosa che io ho saputo fare benissimo. L'abbiamo utilizzato come carne al macello. Purtroppo, ho dato una piccola ricontrollata... e Uka Uka è vivo" Wa-Wa: " Stai scherzando, spero e davvero, spero con tutto il mio cuore che tu mi stia prendendo in giro; non può essere" Lo-Lo: " Purtroppo è in fin di vita. Neanche distruggerlo sa fare quell'inutile elementale della roccia!"  Ropywalo: " Ma, a quanto pare, qualcuno è venuto. Signori, vi presento colui che vi ha risvegliati: il sole e unico Ropywalo!" Py-Ro: " Compagni, l'ho trovato!"

ANGOLO AUTORE: Salve. Finalmente, questo capitolo 10 è concluso. Spero davvero vi sia piaciuto. Come potete vedere, tante cose succedono durante la narrazione principale, e quindi possiamo vedere narrate anche le vicende di altri personaggi. Alcune servono molto per capire cose future, quindi non sono messe proprio a casaccio. Dal prossimo capitolo, inoltre, apparirà una nuova categoria di mutanti, ma che per ora non è il momento di rivelare. Adesso, direi che la saga di Ro-Ko sia ormai finita. Ci apprestiamo da iniziare la saga di Py-Ro. Ciau!

   
 
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