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Autore: girlmoon    10/04/2017    0 recensioni
E' il diciottesimo compleanno di Clary. Simon e Renèe, i suoi migliori amici, le organizzano una festa a sorpresa nel locale Pandemonium in città, ma tutto quella notte cambierà per le due amiche. Verità nascoste, un mondo nascosto ed invisibile agli umani. Sarà solo grazie all'aiuto di Jace, che Clary riuscirà a ritrovare sua madre; e solo grazie a Renèe, se Alec riuscirà a capire il vero valore dei sentimenti umani.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non chiudo occhio per tutta la notte, ripensando ancora a quel momento.
Perché Jace si era avventato in quel modo? Perché aveva fatto quella domanda ad Alec?
Mi preparai, mettendomi comoda per fare un po’ di allenamento con Isabelle.
Arrivai in palestra e trovai la ragazza che già mi aspettava.
Presi un bastone e lei fece lo stesso.
-“Va tutto bene?”- mi chiese dolcemente.
-“Non proprio.”- sbuffai
-“Qual è il problema?”-
-“Non so che mi sta succedendo Izzy. Se prima odiavo Jace, ora mi ritrovo a provare qualcosa di ben diverso e non riesco a spiegarmi il come. Fondamentalmente non vorrei sentire nulla nei suoi confronti, ma c’è qualcosa più forte della mia stessa volontà che mi spinge a farlo ogni volta che mi è vicino.”-
-“Da quando è iniziata questa storia?”-
-“Non saprei, ieri credo, è stato tutto così improvviso.”- mi metto le mani nei capelli, sbuffando sonoramente. –“Questa notte oltretutto mi ha trascinata fino in camera di Alec, gli ha chiesto di dirgli cosa provasse per me e mi ha baciata davanti i suoi occhi. Non era lui, non l’avrebbe mai fatto.”-
-“Che cosa?”- mi chiese confusa e scioccata.
-“Si Izzy, hai sentito bene. Adesso per colpa sua Alec mi ha detto di sparire dalla sua vita e io non ce la posso fare, ho bisogno di un aiuto o credo che impazzirò.”-
Si guardò intorno sconcertata.
-“Ho un’idea.”- scandì lentamente per poi precipitarsi dallo stregone lasciandomi da sola.
Il pomeriggio, sul tardi, Isabelle ci radunò tutti quanti nell’atrio.
Clary mi sta accanto, Alec in disparte, Jace difronte mi guarda con uno sguardo famelico facendomi quasi paura, mentre Isabelle e Magnus ci osservano con attenzione.
-“Siamo riusciti a scoprire il motivo per cui..”- Izzy si fermò un attimo, sentendosi a disagio per continuare.
-“Avete trovato una soluzione al mio problema?”- la corressi, riformulando la frase.
La ragazza lancia uno sguardo d’approvazione allo stregone, che annuisce.
-“Esattamente, è un incantesimo.”- dichiara con estrema tranquillità.
-“Come? State scherzando spero..”- intervengo, incrociando le braccia al petto.
-“No, adesso vedrai con i tuoi stessi occhi.”- esordisce Izzy agitata.
-“Jace, Renèe, fatevi avanti.”- ordina Magnus.
-“Non ci penso proprio, mi salta addosso.”- mi rifiuto.
-“Stavolta non succederà, vedrai.”- mi rassicura.
Io e il biondo ci mettiamo l’uno di fronte all’altro. Lui mi fissa costantemente le labbra facendomi arrossire e surriscaldare.
-“Spingilo ad avvicinarsi a te!”- mi impone Izzy.
La guardo male sbuffando. –“Vi giuro che se non funziona me la pagherete..”-
Afferro la maglietta di Jace, strattonandolo più vicino a me.  Alle sue spalle vedo Alec osservare la scena con odio, è abbastanza evidente.
Il biondo scatta, mi intrappola con le spalle al muro, soffocandomi con un bacio tempestivo.
Cerco di lamentarmi e di respingerlo, finché Isabelle non si avvicina e mi strappa letteralmente la collana dal collo.
Immediatamente Jace molla la presa e mi guarda stordito, con un’aria interrogativa stampata in volto.
-“Izzy ma cosa hai fatto? Era un regalo di tua madre!”- la rimprovero, osservando il gioiello rotto.
-“Appunto, era questa che spingeva Jace verso di te e viceversa. Non vedi?”- si giustifica, stringendo con rabbia la collana.
Mi soffermo un attimo a pensare  e capisco che ha perfettamente ragione.
-“Perché avrebbe dovuto?”- le chiedo sconcertata.
-“Semplice, perché come per me, non vuole che ti avvicini a suo figlio.”- è Magnus a rispondere per lei.
Istintivamente lancio uno sguardo ad Alec, che sembra mortificato.
-“Ma perché usare me?”- si chiede Jace allarmato.
-“Perché sarebbe stato l’unico modo per allontanare la ragazzina da Alec, Jace.”- Maryse Lightwood spunta da dietro un angolo, facendomi prendere un colpo.
-“E per quale stupido motivo non vorresti che lei mi stia vicino?”- le chiede Alec con asprezza nella voce.
-“Già in passato tua sorella è stata una delusione per la nostra famiglia.”- interviene Maryse lanciando occhiate glaciali ad Isabelle. –“Poi c’è stato il periodo del tuo dubbio Alec, che non puoi negare abbia sconvolto tutti. Adesso perché fissarsi nuovamente con una relazione, siete capaci di mantenere alto il nome dei Lightwood o è troppo ciò che vi si chiede?”- termina finalmente leggermente nervosa.
Alec rimane in silenzio, così come tutti gli altri.
-“Mi scusi signora Lightwood ..”- non faccio in tempo ad iniziare che Alec cerca di zittirmi con delle occhiatacce. Inspiro sonoramente, scusandomi con lo sguardo con il ragazzo che ho difronte e continuo imperterrita il mio discorso. –“ Come può chiedere una cosa del genere al proprio figlio?”-
-“Renèe non è il caso.”- cerca di ammonirmi Izzy.
-“Come non è il caso Izzy. Ma vi rendete conto che siete succubi di vostra madre? Che, con tutto il rispetto del mondo, ma sembra voler controllare le vostre vite pur di mantenere alto l’onore della vostra famiglia anche se questo significherebbe rendervi tristi e schiavi delle sue decisioni?!”- sbotto nervosa, osservando prima lei e poi Alec.
-“E’ sempre stato così e non sarai di certo tu, ragazzina, a cambiare le cose, né tantomeno a criticare il mio metodo di istruzione considerando che loro sono i miei figli.”- mi ammonisce Maryse, calcando la voce sulle ultime parole.
-“Maryse ma cos’è più importante per te: l’onore dei Lightwood o la felicità dei tuoi figli?”- alla mia domanda, la donna deglutisce faticosamente, per poi tirarsi in basso la gonna dell’abito blu.
-“Hanno entrambi valore per me, non puoi nemmeno immaginare quanto Renèe.”- scandisce lentamente.
-“E allora lasciali vivere la vita che vogliono, che vadano a farsi fottere le regole e il rispetto per una buona volta!”- faccio scivolare le braccia lungo i fianchi, stanca della situazione, per poi voltarmi e lentamente raggiungere il dormitorio.
Arriva ben presto sera ed io non ho fatto altro che starmene rinchiusa in camera a guardare dalla finestra il sole tramontare, giocando con una stupidissima pietra.
Qualcuno bussa alla mia porta e scocciata, mi dirigo lentamente ad aprire.
-“Tu?”- chiedo, leggermente sorpresa.
-“Già, penso tu abbia bisogno di essere ascoltata.”- la rossa, si fa strada in camera mia, stravaccandosi sul letto.
-“Prego, fai pure.”- rido leggermente, per poi chiudermi la porta alle spalle.
-“Spara!”- mi incita Clary, sistemandosi.
-“Non ho nulla da dire.”-
-“Nemmeno  riguardo la faccenda Jace e te?”- solleva un sopracciglio.
-“Ho capito dove vuoi andare a parare, sei furba Clarissa Fairchild!”- la raggiungo, sedendomi sul letto accanto a lei.
-“Forse un po’.”- ironizza lei.
-“Non so se potrai mai perdonarmi per quello che è successo Clary, vorrei solo che tu sapessi che mi dispiace per tutto. Non è mai stata mia intenzione avvicinarmi a Jace, è stata tutta colpa di quella stupidissima collana e del suo potere.”-
-“Capisco..”-
-“Sul serio Clary, a me Jace non è mai interessato, né mai mi interesserà. E’ una brava persona, questo non glielo posso negare, ma..”-
-“Ma?”-
-“Ma è tuo. So quanto siete innamorati l’uno dell’altra e non negare l’evidenza perché è palese che ci tenete. Mi dispiace per questo malinteso, non avrei mai voluto che accadesse, perché so che..”- non mi lascia finire che mi si fionda sopra, stringendomi in un caloroso abbraccio.
Mi abbandono al suo affetto, lasciandomi stritolare e inspirando il suo dolcissimo profumo.
-“Ho capito, non c’è bisogno di dire altro.”- mi consola accarezzandomi la schiena.
-“Hai parlato con lui?”- le chiedo subito dopo.
-“Non ancora, ho paura di quella che potrebbe essere la sua reazione.”-
-“Clary devi andarci subito, hai bisogno di spiegazioni e sono certa che lui non aspetta altro.”-
-“Cosa vuoi che mi dica?! Dirà che gli dispiace e che non era colpa sua.”-
-“Devi comunque parlarci, fidati Clary.”-
-“Dici?”-
-“Penso non stia aspettando altro.”- alle mie parole, lancia uno sguardo alla porta. –“Forza, raggiungilo.”- la incoraggio ulteriormente, regalandole un sorriso.
-“D’accordo, vado subito.”- si alza in piedi e la accompagno alla porta.
Prima di andarsene, mi abbraccia nuovamente ringraziandomi del consiglio.
-“E tu?”- mi chiede accigliandosi.
-“Io cosa?”-
-“Quando parlerai con Alec?”-
-“Non credo voglia né vedermi né sentirmi, ci sono stati dei problemi recentemente.”-
-“Non credi che entrambi abbiate bisogno di chiarimenti?”-
-“Forse si, ma voglio che sia lui a venire da me, sono stanca di corrergli dietro, è come inseguire un treno che viaggia a velocità supersonica.”-
-“Prima o poi i treni si fermano però.”-
-“Lui è un treno diretto verso l’infinito, non si fermerà mai.”- scuoto la testa, pensando a quel testardo di Alec e ridendo alla goffaggine delle mie stesse parole.
-“Spero possiate chiarirvi.”-
-“Lo spero anch’io, ma ora va da Jace, non perdere altro tempo.”-
Annuisce e corre verso la sua camera. Resto sulla soglia ad aspettare che il biondo la accolga e ben presto sono costretta ad andare via, considerando che non appena l’ha vista, l’ha trascinata dentro la propria stanza.
Sorrido impercettibilmente al solo pensiero di quei due, a quanto sono diversi ma complementari.
   
 
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