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Autore: warblerslushie    10/04/2017    1 recensioni
"Kurt rompe il fidanzamento e lascia Blaine... 3 anni dopo è in uno strip club a festeggiare il suo "nuovo" addio al celibato... e vede Blaine lavorare... Blaine sta lavorando li nello strip club... sopportando sguardi e tocchi sgradevoli solo per assicurarsi che "suo figlio" sia ben curato.... "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kurt stava sorseggiando un caffè bollente rivolgendo la sua attenzione verso l’esterno, dove una folla di persone vagava per la città; sia turisti che locali se ne andavano in giro per fatti loro nell’aria fredda di fine febbraio.

Per lui non era così freddo, considerando che aveva vissuto a New York per anni e in Ohio per decenni prima, ma era divertente vedere i Californiani che stavano dando di matto per qualcosa che era ben al di sopra del congelamento.

“Questo posto è occupato?” una voce gli chiese alla sua sinistra e Kurt si voltò , sorridendo e ruotando gli occhi quando notò Sam all’in piedi accanto a lui.

“No.. sto bevendo il caffè da solo.. Che sfigato vero?”

“Il più grande”  lo prese in giro Sam, lasciandosi cadere sulla sedia con uno sbuffo.

Ora che aveva qualcuno con cui parlare , Kurt voltò le spalle alla finestra e guardò Sam in volto, ridendo quando notò che lui aveva un caffè ghiacciato ed un piatto di biscotti davanti.

“Niente photoshoots questa settimana?”

“Ne ho fatto uno la settimana scorsa, ma li ho presi solo perché mi sento una merda”.

“Ti senti un merda e così mangi dei biscotti?”

“Si tratta di Blaine, okay?” borbottò Sam a bassa voce.

Kurt lasciò perdere immediatamente, sapendo che se lo avesse spinto troppo , avrebbero ricominciato a litigare e davvero non voleva farlo di nuovo.

Era già stato abbastanza brutto dover allontanare Sam da lui tre giorni prima quando il suo amico si era presentato all’appartamento furente per quello che aveva visto a casa di Blaine.

Secondo lui, Landon era malato e Blaine era ad un passo dal crollare, cosa che aveva sicuramente fatto non appena chiuso la porta dietro di lui.

Mentre Sam era esploso per questo, Kurt si era irrigidito e si era voltato per correre a nascondersi nella stanza degli ospiti che stava usando.

Naturalmente, quando Sam lo vide scappare, lo inseguì e lo colpì con parole che Kurt non aveva sentito da anni.

Quando il litigio finì, le emozioni erano ancora forti, ma Mercedes, Santana e Rachel si erano messe tra loro per farli calmare.

Ci volle un po’ prima che Sam si calmasse ma subito si scusò con Kurt per essere esploso in quel modo e la cosa successiva che Kurt ricordava era che stavano parlando dei loro rimpianti per quello che avevano fatto a Blaine e di quando fosse strano che adesso lui avesse un figlio.. un figlio che era di Kurt.

“Pensi che sia già tornato al lavoro?” chiese Sam, distraendo Kurt dai suoi pensieri sul loro litigio.

Kurt alzò lo sguardo , fissando gli occhi azzurri di Sam con espressione vuota.

“Diavolo se lo so. Sono andato lì la scorsa notte e il buttafuori mi ha detto che ancora non era rientrato.

Avevo pensato di andare a casa sua a vedere se andava tutto bene, ma.. lo abbiamo tormentato così tanto ultimamente e se Landon è davvero malato.. non voglio stressarlo ancora di più. Lui o Landon.”

“Ti capita mai di pensare a cosa sarebbe successo se avessi scoperto che era incinto prima che se ne andasse?

Tipo se fosse riuscito a parlare con qualcuno di noi quella sera?

O se non avesse invece spento il suo cellulare dopo che era scappato?”

“Da quando ho visto Landon quella sera.. io.. questo è tutto quello a cui riesco a pensare. Cioè..” Kurt si fermò, tracciando col dito il bordo della sua tazza di caffè, “ non riesco ad immaginare quanto di sia sentito tradito quella sera e poi più di ogni altra cosa.. scoprire anche questo.

Doveva essere terrorizzato.

Solo.... ho pensato a tutto quello che era successo tra noi e quello che noi… che io ho fatto e poi penso a quello che fa solo per sopravvivere ed io.. lo odio .. lo odio per questo Sam.”

“Lo so.. Lo faccio anche io.. C’ero anche io, ricordi?”

Kurt annuì, allungando una mano per rubare un biscotto dal piatto di Sam, toccando però solo una marea di briciole prima di riuscire a prendere un biscotto e metterselo in bocca.

Lui e Sam avevano discusso su tutta la storia degli spogliarelli dopo  la loro litigata e Kurt confessò di essere a conoscenza anche delle "terapie" richieste a Blaine dal club, che chi sa per quale straba ragione , sembrò che questo non infastidisse  Sam più di tanto.

Se non altro, annuì solennemente e chiese a Kurt di continuare, il suo viso diventava sempre più scuro man mano che ascoltava Kurt raccontargli tutto quello che aveva visto e sentito al club.

Erano rimasti a parlare per tutta la sera , discutendo di Blaine e di quanto fosse cambiata la sua vita.

Alla fine della serata , Kurt era esausto , sotto il peso di tutte quelle emozioni, e Sam non stava meglio; si allontanò per rannicchiarsi accanto a sua moglie , le strinse in un abbraccio e poggiò, in modo protettivo, una mano sulla pancia di Mercedes pensando al loro figlio che stava crescendo.

Pensare alle cose che Blaine era costretto a fare per assicurarsi che il figlio crescesse bene... spezzava il cuore di Sam e se un giorno avrebbe avuto la possibilità di parlare con il suo ex migliore amico , si sarebbe scusato dall'alba al tramonto.

"Ci proverai di nuovo stasera? Non resterai ancora per molto a Los Angeles".

Kurt si morse il labbro in risposta alla domanda di Sam, abbassando lo sguardo sul suo cellulare che aveva poggiato al centro del tavolo.

"A dire il vero, resterò qui ancora un pò. Mi ha chiamato Alex e non tornerà da Praga per altre due settimane.. Lui.. Lui non pensa mai ad altro.

Parte per questi viaggi e poi non torna per mesi, parliamo a malapena in questi giorni ed anche se a volte comunichiamo è solo perché mi telefona per dirmi che starà via più a lungo e poi mi spedisce qualcosa."

Ruotò gli occhi, sbuffando tra se , quando pensò alla conversazione che aveva avuto con il suo fidanzato , quella mattina presto.

"E' questo quello che ha detto oggi... che starà via molto più a lungo e che mi aveva spedito un regalo".

"Forse gli dispiace ed è per questo che ti manda regali?"

"Questo però non significa che io voglia che mi regali qualcosa di costoso, ogni singola volta che accade. Sono stanco di rimanere in quell'appartamento da solo tutto il tempo.

E' come se il suo lavoro fosse più importante di me e mi sento come se stessi li senza motivo.

"Stanno bene insieme... formano una bella coppia..." questo è quello che dicono tutti di noi e questo è tutto.

Non sanno come siamo quando siamo insieme ed io sono solo un accessorio."

"Probabilmente non  così che..:"

"Alex ha questo collega, si chiama Antonio; è una specie di capo per Alex, se così si può dire.

Beh.. la fidanzata di Antonio è una modella di nome Valentina ed eravamo ad una festa durante le feste di Natale; tutti parlavano e facevano commenti sull'anelo di fidanzamento di Valentina.

Mi ero avvicinato per confrontare i nostri anelli perché.. sai.. volevo solo vedere se il suo anello era più bello del mio.. ed abbiamo chiacchierato un pò.

E sai una cosa?

La sua relazione con Antonio è semplicemente come la mia con Alex!

Ha avuto persino il coraggio di dirmi che capiva completamente perché stavo con Alex, perché lei stava con Antonio per lo stesso motivo!"

"Come fai a dire.."

"Valentina è una nota arrampicatrice, Sam!

Tutti nel settore, sanno che sta con quel ragazzo solo per i suoi soldi e quando si presenta a qualche evento, la gente parla di lei come la sexy bambolina di un riccone.

Ecco quello che sono per loro! Non sono Kurt Hummel , laureato con ottimi voti alla Nyada, eccetera,  eccetera.

Sono Kurt Hummel il bel bocconcino sexy, arrampicatore , fidanzato con un fotografo di successo! "

"Kurt..!

"Sai quanto questo mi fa incazzare? Che la gente mi veda così dopo che mi sono fatto il culo per laurearmi alla Nyada e cercare di sfondare a Broadway?

Ho passato tutta la mia vita cercando di avere successo e non l'ho fatto.

Ero spaventato a  morte che un giorno sarei stato eclissato dalla persona che amavo.. e quando stava per succedere.. ho rotto con lui prima che questo potesse realmente accadere.. e questo dove mi ha portato?

Sono ancora nell'ombra.

Sono ancora tutto quello che mi spaventava diventare e non ho ottenuto nulla.

Ora sono fidanzato con qualcuno a cui non frega un cazzo se stiamo a malapena insieme e l'unica persona che io abbia mai davvero amato è diventata una persona completamente diversa e si spoglia per soldi!"

Sam restò in silenzio , scuotendo la testa negativamente, mentre ascoltava Kurt divagare mentre la sua voce diventava sempre più forte ed alta man mano che si emozionava.

Per fortuna la caffetteria era piena di clienti e rumorosa , altrimenti la gente li starebbero fissando.

Comunque non importava quanto il suo amico si stesse arrabbiando, Sam sapeva che probabilmente era meglio per Kurt buttare tutto fuori.

Aveva vissuto nella menzogna per gli ultimi tre anni, mentendo a se stesso che stava bene dopo che Blaine era sparito quando in realtà era più che lontano dall'esserlo.

Sam era li quando tutto era crollato.

Era furioso quando Blaine sparì ed aveva accusato Kurt di tutto fin quando non fu divorato dai sensi di colpa quando capì che .. si.. nonostante fosse stato Kurt a rompere con Blaine.. tutti gli altri potevano restare semplicemente neutrali ed essere amici di entrambi.

All'inizio Sam cercò di rimanere neutrale ; trascorse del tempo sia con Blaine che con Kurt fin quando Mercedes non cominciò a portargli rancore per essere ancora amico di Blaine.

Gli era stato detto che Blaine aveva tradito di nuovo Kurt ed anche se all'inizio Sam non ci aveva creduto, cominciò a chiederselo quando notò il suo amico deprimersi proprio come aveva fatto quando lo aveva tradito la prima volta.

Da allora, aveva cominciato ad uscire più spesso con Mercedes e Blaine fu allontanato sempre di più e prima che se ne rendesse conto, aveva completamente tagliato fuori Blaine da qualsiasi cosa.

Quella sera durante la cena con tutti al loft, c'era ovviamente uno spazio vuoto.. come lo era stato da settimane ormai .. ma tutti finsero che andava tutto bene.

Beh.. fu  tutto okay solo fin quando il cellulare di Kurt non iniziò a squillare .

Sam riusciva a ricordare tutto perfettamente di quella sera: di come Kurt guardò il suo cellulare, ignorando la chiamata; di come  cominciò a squillare quello di Rachel e poi quello di Santana seguito poi dai cellulari di tutti gli altri.

Il suo fu l'ultimo e fu molto combattuto sul rispondere o meno, la paura lo travolse... e se Blaine si fosse fatto male? .. e se Blaine stesse per fare qualcosa di molto stupido?

Stava quasi per accettare la chiamata quando Rachel si allungò e gli tirò il cellulare di mano, premendo poi il tasto rifiuta prima di riposarlo sul tavolo.

Alcune ore dopo, lui e Mercedes stavano camminando nel silenzioso appartamento quando Sam si diresse verso la stanza di Blaine per vedere se andava tutto bene.

Ma si ritrovò in una stanza ancora più silenziosa ed essenzialmente spoglia.. l'unica cosa che era stata lasciata era l'anello di fidanzamento di Kurt.

Fu una delle giornate più brutte della sua vita.

"Sam?"

La voce di Kurt lo distrasse dai suoi pensieri ed alzò lo sguardo , sbattendo le ciglia velocemente per trattenere le lacrime che stavo ormai cadendo.

Se le asciugò velocemente e riabbassò lo sguardo sul suo caffè ormai annacquato, il labbro inferiore tra i denti.

"Vai di nuovo al club per vederlo?"

"Si.. Dovrebbe essere tonato. Sono passati tre giorni. Se non è tornato vado al suo appartamento."

"Posso venire con te? Voglio solo parlargli.."

"Si.. si.. puoi.. Anzi.. preferirei che venissi.. non voglio tornare li da solo".

Sam annuì e guardò il suo amico finire gli ultimi sorsi del suo caffè.

Una volta che Kurt finì, entrambi si alzarono, gettarono i loro bicchieri vuoti e si diressero verso il mare di gente in strada che andava dio solo sa dove.,

Mentre camminavano, Sam guardò Kurt e si chiese se ci sarebbe stato un grande cambiamento nella sua vita.. un cambiamento che avrebbe coinvolto Blaine e forse il figlio che aveva appena scoperto di avere.

Poteva solo pregare che qualcosa sarebbe accaduto , e che fosse qualcosa di buono.

Avevano già dovuto affrontare tante cose brutte ultimamente e lui non ne poteva più.




"Shadow è venuto a lavorare stasera?"

"Ragazzo.. sei venuto qui ogni singolo giorno.. Hey Derek.. sembra che abbiamo un nuovo membro del fanclub di Shadow! Dai a questo nuovo fanboy il numero…”

"Amico.. gli altri non sono fanboy. Gli altri sono tutti degli stronzi vecchiacci.. questo ragazzo  è il più giovane che ho visto di tutta la dannata banda.. e non è un tipo strano."

Il buttafuori squadrò Kurt dall'alto in basso , con un sorriso, poi diede una veloce occhiata a Sam prima di riportare lo sguardo sull'uomo corpulento accanto a lui.

"Comunque Shadow è uno dei più popolari. ringraziando iddio è tornato, altrimenti l'intero dannato club sarebbe impazzito".

"Quindi è qui?" chiese di nuovo Kurt, facendo del suo meglio per sbirciare oltre le spalle  alte e muscolose del buttafuori per riuscire a dare un'occhiata nel club.

Era stupido lo sapeva.. la zone del club in cui aveva bisogno di entrare era dall'altra parte dell'edifico, ma sperava almeno di poter intravedere Blaine girovagare.

Una mano poggiata sul suo braccio lo riportò al presente e quando si sentì strattonato , guardò Sam ad occhi spalancati.

"Cosa?"

"Hanno detto che possiamo entrare. Blaine è dentro e si esibirà presto, quindi entriamo . Troviamoci un posto".

Afferrando il gomito di Sam, Kurt lo trascinò dentro il club e lo tirò in mezzo alla folla di ragazzi ubriachi e scalmanati verso la zona dove si sarebbero esibiti i ragazzi.

Scesero di corsa le scale coperte di brillantini , rimanendo scioccati quando videro com'era stata preparata la sala.

Sembrava di essere in una scatola di sardine , in quella particolare parte del bar; uomo dopo uomo dopo uomo.. tutti accalcati e ubriachi fradici., davanti al palco.

In fondo alla sala non c'era quasi nessuno così Kurt e Sam presero un tavolo vicino alle scale, abbastanza lontani in modo che Blaine non potesse vederli ma abbastanza vicino in modo che loro potessero vedere lui.

Un volta che si furono seduti al tavolo, una cameriera vestita in modo succinto si avvicinò loro offrendogli due shortini di qualcosa colorato di viola e blu.

Sam rifiutò, ma Kurt ne prese due e se li scolò entrambi velocemente quando il Dj cominciò ad annunciare il successivo ballerino.

"E' tornato ed è pronto per sorprendervi tutti stasera.

Quindi prendete i vostri soldi e preparatevi ad acclamare... Shadow!"

La musica pompò, le luci cambiavano colore, dal verde al verde acqua , quando una sagoma scura apparve sul palco.

Kurt sentì lo stomaco sottosopra e deglutì, senza distogliere lo sguardo dal suo ex che indossava una maglietta così stretta che sagomava il suo meraviglioso corpo ed un paio di pantaloncini attillati , rosa e cortissimi; ai piedi aveva un paio di scarpe da ginnastica dai colori vivaci ed sul viso una maschera rosa che copriva i suoi occhi ed una parte del naso.

Nell'insieme sembrava una specie di caramella... fu solo quando la musica divenne più alta e partì il coro che Kurt capì il perché.

C'mon

Take a bottle, shake it up

Break the bubble, break it up

(Dai, prendi una bottiglia, scuotila

Rompi la bolla, rompila)

Blaine puntò un dito verso un punto preciso del palco ed all'improvviso dell'acqua schizzò dal pavimento  bagnando sia lui che tutta la prima fila; Blaine diventava sempre più bagnato.

La maglietta bianca si appiccicò ai suoi muscoli ben definiti e Blaine si leccò le labbra e, mentre la musica continuava , se la levò.

Pour some sugar on me

Ooh, in the name of love

Pour some sugar on me

C'mon fire me up

Pour your sugar on me

Oh, I can't get enough

(versa dello zucchero su di me

Ooh, nel nome dell’amore

Versa dello zucchero su di me

Dai accendimi

Versa dello zucchero su di me

Oh, ne ho abbastanza)

Alcuni degli altri ballerini ( donne, notò Kurt ) superarono Blaine con in mano dei lunghi bastoni a righe colorate.

Ognuna di loro , li sollevò in aria e della polvere di zucchero scese dal soffitto, ricoprendo il corpo di Blaine di una sottile patina di dolcissimo zucchero colorato.

Sembrava come se avesse appena fatto una corsa in un negozio di caramelle e gli uomini del pubblico stavano pendendo dalla sue labbra.

Blaine, d'altra parte nonostante continuasse a ballare ed a sorridere, sembrava completamente esausto.

Tutti, in quel posto , potevano pensare che stesse bene, ma Kurt conosceva quell'espressione.

Kurt conosceva tutte le espressioni di Blaine come il palmo della sua mano.

Solo a vederlo così, Kurt si sentì nauseato e chiuse gli occhi, lasciando che la musica rimbombasse a ritmo col il pulsare del suo mal di testa.

Sam, accanto a lui, scosse la testa quando vide Blaine sedersi sul grembo di uno dei clienti tra il pubblico , e l'uomo iniziare a leccare una striscia di quella polvere al gusto d'arancia sui suoi bicipiti.

I'm hot, sticky sweet

From my head to my feet, yeah

(Sono caldo, appiccicoso dolce

Dalla testa ai piedi si)

Blaine canticchiava la canzone e , scendendo dal grembo dell'uomo , cominciò ad oscillare attorno al palo ( ma senza in realtà arrampicarsi) poi continuando a cantare in playback , si spinse con le gambe attorno al palo , iniziando a roteare e ad aggrapparsi alla barra di metallo.

Uno degli uomini tra il pubblico agitò una grossa banconota e Blaine si diresse velocemente verso di lui ancora ballando e , voltandosi per stuzzicare il cliente, infilò le dita nella cintura dei suoi pantaloncini .

Li abbassò leggermente, mostrandogli appena un pò il perizoma che indossava sotto di essi ed il cliente applaudì infilando la banconota, più un'altra manciata . nei pantaloncini di Blaine, la sua mano che palpava la carne sotto di essi, fin quando Blaine non lo spinse via e col dito mimò la parola.. "no, no, no".. .. muovendosi poi disinvolto verso l'altro lato del palco dove altri clienti stavano tendendogli dei soldi.

"Penso che sto per sentirmi male" urlò Kurt, alzandosi dal tavolo..

Sam ebbe a malapena la possibilità di alzarsi per raggiungerlo che Kurt era già corso via, sparendo tra la folla mentre si precipitava per le scale e poi fuori dal club.

Una volta che se ne fu andato, Sam riportò la sua attenzione verso il palco , sospirando quando vide Blaine finire la sua coreografia.. che fu più che altro un dibattersi e dimenarsi , mentre alcuni casuali uomini leccavano via la polvere di caramella dal corpo del suo ex amico, mentre li cavalcava e si abbassava i pantaloncini dando a tutti una visione del suo splendido culo.

Il pubblico si scatenò fischiando, le persone in fondo urlavano a Blaine di toglierseli completamente e tutto ricordò a Sam di quando era lui, anni fa, a spogliarsi.

Solo che le cose erano meno folli nel suo vecchio locale di quanto lo fossero qui.

Le donna per  cui si spogliava erano molto più riservate di questi uomini.

Le persone che poteva vedere tra il pubblico che guardavano Blaine erano dei vecchi pervertiti a cui sembrava non fregasse un cazzo che un ragazzo di trent'anni più giovane di loro gli stesse ballando in faccia.

Alcuni di questi pervertiti avevano addirittura un'erezione, ovviamente , evidente attraverso la stoffa tesa dei loro pantaloni.

Ingoiando abbondantemente, Sam voltò la testa e riportò lo sguardo su Blaine, guardando il suo amico fare gli ultimi passi di danza prima di afferrare i soldi sparsi sul pavimento con esperta precisione.

Stava per scendere dal palco con una bella manciata di soldi, quando un cliente mascalzone  si allungò e, afferrando il volto di Blaine tra i palmi , tirò a se il ragazzo più basso e lo baciò sulla bocca, leccando poi il resto dello zucchero verde lime dalla sua mascella.

Blaine andò in panico , gli occhi sbarrati per lo shock e poi un altro uomo urlò tirando lontano da Blaine il "ladro di baci" spingendolo di nuovo verso la folla.

Dopo questo .. tutto esplose.

Blaine corse verso il backstage , i buttafuori arrivarono di corsa ed il pubblico iniziò a prendersi a pugni; alcune persone si buttarono nella mischia per l'eccitazione o solo per il gusto di farlo.

Mentre tutti erano impegnati a dar di matto per la rissa che si era scatenata sul palco, Sam la prese come un'opportunità per seguire Blaine.

Così, mandando un veloce messaggio a Kurt, corse verso il backstage, passando attraverso i buttafuori che erano impegnati a trattenere un cliente arrabbiato.

A Kurt: C'è una rissa al bar. Aspettami fuori. Sto andando da Blaine.

 


Quando sei disperato .. a volte devi ... sai.. usare tutte le tue risorse e fare quello che dei per trarne vantaggio.

Blaine lasciò cadere la pila di soldi sul suo tavolo, le dita che scorrevano tra le banconote leggermente umide mentre le sistemava in base al loro valore.

La maggior parte erano banconote da un dollaro, ma ce n’era tante anche di valore superiore mischiate tra loro… da 10$, da 20$, 50$ ed anche alcune da 100$.

Blaine sorrise alla vista di quelle da 100.. queste avrebbero compensato i giorni che aveva perso per prendersi cura di Landon.

Cinquanta dollari sarebbero andati al club ( una regola di Vinny.. per fortuna Shadow era uno dei ballerini che piaceva di più altrimenti non sarebbe mai riuscito a fare un po’ di soldi in più , se poi doveva darne 50 in mano a Vinny ogni volta che lavorava) ed il resto sarebbe stato suo, una volta che li avrebbe contati e tutto il resto.

Sospirando , si passò una mano tra i capelli ancora appiccicaticci e disordinati, gli occhi fissi sulle banconote.

Questi soldi compensavano , sicuramente, la disgustosa sensazione della lingua di altri uomini su di lui… questo era molto più che sicuro…

Naturalmente questo è quello che credi… Devi crederlo.. per poter dormire la notte.

“Shadow? Hai una visita”.

Una delle ragazze interruppe i suoi pensieri e Blaine si voltò verso di lei,  le narici dilatate quando vide un volto molto familiare dietro di lei.

La ragazza aspettò a malapena che Blaine riconoscesse l’ospite, scegliendo di tornare subito fuori nella mischia, lasciando Blaine e Sam da soli.

“Vattene”.

“Ho bisogno di parlarti”.

“Divertente.. Questo è quello che tutti volete fare con me in questi giorni. Peccato che io non voglia parlare con nessuno di voi.

Quindi se vuoi scusarmi, devo cambiarmi e tu puoi uscire .

Attraversa il corridoio dal quale sei venuto , oltrepassa la porta e non tornare mai più.

Okay?

Grazie”.

Una volta che ebbe urlato questi ordini, Blaine tornò a sistemare i suoi soldi, mettendoli poi in un sacchetto di plastica che poi chiuse a chiave nel suo beauty case.

Sam indugiò , in disparte, non ancora pronto ad andarsene, ma quando Blaine si voltò e lo sguardò di nuovo, aggrottò la fronte.

“E’ passato così tanto tempo Blaine.. Non possiamo solo…”

“Possiamo solo cosa Sam?  Ci sediamo e chiacchieriamo davanti ad una pizza?

Colleghiamo la nostra vecchia Xbox e spariamo a qualche alieno?

Forse possiamo anche chiamare Artie e vedere se vuole.. Oh! Aspetta.. Anche Artie è qui?

E’ il prossimo ?

O lo sarà Mercedes?

E che mi dici di Rachel?

Sta venendo anche lei a trovarmi ?

Siete tutti qui?

Anche Kurt è di nuovo qui?

E Santana? 

Avete tutti messo su un gruppo di sostegno per me? 

O qualcuno all’improvviso salterà fuori da dietro la tenda e mi colpirà alla testa con un mattone, così che potete trascinarmi di nuovo a New York? 

Cioè… visto che siete tutti così entusiasti di parlare con me ora”.

“Non è quello che…”

“Continuate tutti a ripeterlo. Vi siete semplicemente presentati qui e vi siete comportati come se fossimo vecchi amici e come se io fossi qui per farvi divertire!.. Beh.. Notizia flash! Non lo sto facendo.

A meno che non siete qui per lanciarmi dei soldi… non me ne frega un cazzo che siete qui.

Se voi ragazzi non lo avete ancora capito.. io sto lavorando in questo momento e tutto quello che state facendo è distrarmi dal fare il mio lavoro!”

“Questo non è un lavoro, Blaine”.

“Che cazzo significa?”

“Disse il ragazzo che faceva gli spogliarelli al liceo. Come se non sapessi  cosa vuol dire! Fottiti Sam.

Non ho bisogno del tuo culo pretenzioso che mi dica cosa posso o non posso fare. Sono adulto ormai.

Posso prendermi cura di me stesso e dalla mia famiglia senza  il tuo aiuto o l’aiuto dei  tuoi cosiddetti amici”.

“Stiamo solo cercando di…”

“Cercando di fare cosa? Di impedirmi di rovinarmi la vita? Beh.. indovina un po’? Sono abbastanza sicuro che questo sia accaduto esattamente tre anni e mezzo fa, quando il mio fidanzato ha chiuso con me.. oh.. e lo hanno fatto anche i suoi amici! Che cosa meravigliosa , vero?  Che bella vita faccio!”

Blaine ruotò gli occhi drammaticamente, precipitandosi come una furia verso il suo armadietto, dove posò il beauty case e cominciò a togliersi i vestiti appiccicosi di zucchero da dosso.

Sam abbassò la testa, per non guardare il suo vecchio amico che si spogliava completamente nudo davanti a lui, e quando sentì i passi di Blaine affievolirsi perché si stava dirigendo in un altro posto, lo seguì , entrando nel bagno comune che era a pochi passi dal camerino.

Blaine entrò in una delle docce ed aprì l’acqua e , non appena fece un passo sotto il getto , lasciò che il liquido lavasse via tutta la polvere di caramella che ricopriva la sua pelle.

Delle scie di acqua colorata mista a zucchero colavano dal suo corpo finendo nello scarico, e , mentre si lavava i capelli, Sam si appoggiò alla parete della doccia, fissandosi i piedi.

“Quando Mercedes mi ha chiamato per dirmi che ti avevano trovato, è stata una della cose migliori che io abbia sentito da tanto tempo”.

Attesa per vedere se Blaine rispondeva , ma l’altro ragazzo continuò a lavarsi, gli occhi chiusi ed ignorando completamente la presenza di Sam.

“La notte che te ne sei andato.. siamo tornati nell’appartamento.. e tu non c’eri.. e dio Blaine…ero così spaventato. Siamo andati a cercarti.. solo io e Cedes .. ed ho provato a telefonarti.. ma tu non rispondevi.

Io.. quando mi avevi chiamato prima.. stavo per risponderti.. ma Rachel prese il mio telefono.. e lo so avrei dovuto riprendermelo.. avrei dovuto risponderti subito.. ma non sapevo cosa fare.

Tutti continuavano a dire che tu e Kurt vi eravate lasciati perché lo avevi tradito di nuovo…”

Una bottiglia di shampoo cadde per terra, il rumore riecheggiò per tutta il bagno, mentre rimbalzava sulle piastrelle del pavimento.

Sam alzò lo sguardo, aggrottando la fronte quando vide lo sguardo vuoto sul viso di Blaine, e fu in quel momento che capì che il suo amico non sapeva nulla della storia del tradimento.

Per tutto il tempo , per tutti gli anni in cui non aveva parlato con nessuno di loro, Blaine aveva pensato che loro fossero arrabbiati con lui perché Kurt era sconvolto per la storia di June Dolloway.

Invece era una cosa completamente diversa, un campo completamente differente.

Invece di credere che c'era stato un litigio sul condividere le luci della ribalta e che questo era stato il motivo della loro rottura, tutti avevano pensato che Blaine lo avesse tradito di nuovo.

Lo scoppio di una risata fece riportare l'attenzione di Sam sul suo amico ma, quando lo fece, desiderò non vedere mai più quell'espressione sul viso di Blaine.

"Questo è tutto quello in cui sono bravo, vero? Questo è il solo motivo per cui sarò conosciuto".

"Cosa?.. Blaine..."

"Tutte quelle scuse. Tutto quello che ho fatto per provare quanto ci sia stato male. Quella proposta. Ho fatto  tutto per niente , vero?"

Rise di nuovo, questa volta una risata più amara.

"Non importa cosa faccio.. non sarò mai abbastanza buono per voi. Faccio il lavoro giusto , non è vero? Blaine Anderson, il drogato di sesso che non riesce a tenerlo nei pantaloni, perfetto per fare lo spogliarellista. Huh.. Divertente.."

"Questo non è vero , Blaine. Non ho mai pensato che lo avessi tradito di nuovo.. non.."

"Li hai assecondati comunque!"

L'altro uomo alla fine esplose, voltandosi nel box della doccia per fronteggiare Sam.

Quando voltò di scatto la testa schizzò un pò d'acqua , dai suoi capelli bagnati, e Sam sbatté gli occhi quando le gocce lo colpirono sul viso.

"Credo che questo sia una specie di Karma per voi, giusto? Guarda cosa è successo a quel bastardo traditore con cui era fidanzato Kurt! Ora vende il suo corpo per soldi! Ha!

Significa che io non sono in vendita.

Le parole che Blaine disse anni ed anni fa si incisero sulla pelle di Sam che cominciò a piangere mentre fissava il suo ex migliore amico sconvolto e furente.

"Blaine.. no.. "

Prima che potesse aggiungere altro Blaine si accasciò , un suono strozzato uscì dalla sua gola mentre cadeva sul pavimento della doccia, respirando a fatica.

"Puoi.. puoi solo andartene.. per favore? Va.. via.."

Si accucciò sul pavimento, in posizione fetale , mentre tossiva , il respiro spezzato, ogni lamento balbettato ed ogni pianto , che riecheggiava nel bagno, erano una pugnalata al cuore di Sam.

"Blaine.."

"Vattene!"

Ci fu un rumore dal camerino , che fece indietreggiare Sam che si scontrò quasi con un altro ballerino, un uomo alto dalla corporatura di un bodybuilder , con un perizoma leopardato che lanciò uno sguardo a Blaine , accasciato sul pavimento e poi afferrò Sam per il colletto e lo sbatté fuori dalla stanza.

"Torna e ti rompo la faccia. Non so cosa tu abbia fatto a Shadow , ma è meglio per te se non torni mai più.." lo avvertì l'uomo e poi chiuse la porta in faccia a Sam, lasciando il ragazzo biondo scosso solo nel corridoio.

 

Aprile 2017

"Sai tesoro... sei uno spogliarellista. Non dovrebbe essere così difficile  per te"

"Per favore.. fermati.. ho detto di no! Toglimi le mani di dosso".

"Hai  le mani di altri uomini su tutto il corpo notte dopo notte e non vuoi scopare con me? Ma che razza di spogliarellista sei?"

"Solo perché ballo questo non vuol dire che scopo con chiunque provi dell'interesse per me. Ora togliti !"

Blaine spinse , scalciando mentre lottava per togliersi di dosso l'uomo sopra di lui.

Era stata una cattiva idea andare alla festa di compleanno di Kong.

All'inizio, Blaine era arrivato al club con un biglietto per il suo collega, ma poi Kong e gli altri ragazzi lo avevano pregato di andare con loro da un'altra parte... in una villa nella zona ricca della città.

Una star della Tv amico di Kong aveva organizzato una piccola festa a casa sua e voleva che tutti gli amici di Kong partecipassero.

E questo in qualche modo includeva anche Blaine.

Per la prima volta da anni, Blaine era stato invitato da qualche parte che non comprendesse il portare suo figlio con se, così mandò un messaggio a Cooper per chiedergli se poteva tenere Landon un pò di più.

Cooper dato che incitava spesso Blaine ad uscire per incontrare qualcuno di nuovo, accettò dicendo al fratello di divertirsi e di lasciarsi andare .

Ma Blaine non era interessato a farlo, non aveva fatto sesso con nessun altro dopo Kurt e non stava cercando una scopata di una notte o altro; non quando doveva preoccuparsi della sue salute oltre che quella di suo figlio.

Aveva una paura inconscia di beccarsi qualcosa da qualcuno di contagioso e che potesse passarla al figlio con un bacio di arrivederci o tramite una delle tante volte che suo figlio gli si avvicinava per assaggiare le cose che a volte mangiava o beveva.

Così era sempre attento.

Sempre.

In più, il sesso per lui era qualcosa che voleva conservare per una relazione un giorno.

Doveva già affrontare troppe cose inerenti al sesso  al suo lavoro.

L'ultima cosa di cui aveva bisogno era non smentire quello stereotipo che solo perché faceva lo spogliarellista era anche uno facile.

Questo non era vero... non per tutti almeno e di sicuro non per lui.

Nonostante il ragazzo dalle mani lunghe sopra di lui, pensasse il contrario.

"Togliti di dosso!" urlò di nuovo, spingendo più forte.

Il ragazzo che prima era a cavalcioni su di lui , cadde a terra , urlando ed imprecando quando colpì il pavimento duro.

Immediatamente Blaine si rialzò, inciampando nei suoi stessi piedi per la fretta di raggiungere la porta per scappare.

Non era nemmeno sicuro di quello che fosse successo; un secondo prima stava ballando con questo bel ragazzo che lo stava baciando , il secondo dopo  il ragazzo gli stava chiedendo di andare in un luogo più appartato in modo da poter continuare a pomiciare.

In quel momento Blaine gli aveva detto "ok.. ma niente sesso. Non sono quel tipo di ragazzo" ed io suo amico aveva accettato.

Fino a quando non arrivarono in camera e l’uomo chiuse la porta a chiave dietro di loro.

Poi le cose cambiarono in peggio.

Le mani del ragazzo cominciarono a tirare via i suoi vestiti, a mordicchiare Blaine,; e prima che Blaine se ne rendesse conto le mani dell’altro ragazzo erano nei suoi pantaloni , le dita che graffiavano la vecchia cicatrice del parto cesareo.

Quando chiese al ragazzo di fermarsi , l’atmosfera nella stanza cambiò  e tutt’ad un tratto sembrava che dovesse per forza fare sesso con questo estraneo carino.

Era uno spogliarellista , era questo quello che faceva , giusto? Si toglieva i vestiti per vivere.

Dovrebbe essere abituato a questo.

Come gli era venuto in mente di dire che non era quel tipo di ragazzo se fondamentalmente era n professionista del sesso?

Che santarellino!

Il tizio allungò una mano afferrando Blaine per la caviglia e lo tirò sul pavimento.

Blaine rimase senza fiato mentre cadeva, le ginocchia colpirono forte il legno prima di cadere in avanti , battendo anche la testa.

La stanza iniziò a girare, la vista sfocata mentre guardava la losca figura che incombeva su di lui.

L’uomo era pesante seduto sui suoi fianchi , le dita strattonavano e tiravano la sua camicia.

“Fermati!” lo pregò Blaine, i suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre sbatteva le palpebre cercando di mettere a fuoco le immagini che vorticavano su di lui .

“Per favore.. Non voglio farlo.. “

“Smettila di fare il prezioso. Sei un fottuto spogliarellista. E’ questo quello che vuoi.. sempre.. “

“No.. no.. non voglio. Per favore”.

Sentì dolore alla guancia quando voltò di scatto la testa e quando i denti ferirono la sua guancia, sentì  un gran bruciore al viso, ed urlò quasi soffocandosi quando la bocca si riempì di sangue.

“Zitto! Non te lo dirò di nuovo!” lo avvisò l’uomo sconosciuto precipitandosi ad aprire la cerniera dei pantaloni di Blaine, tirandoli giù ( insieme ai suoi slip) a metà coscia.

L’aria sulla pelle appena scoperta era fredda e Blaine rimase senza fiato, lottando contro la presa del ragazzo su di lui.

“Per favore… “

“Sta zitto o ti faccio stare zitto io!”

“Toglimi le mano di dosso, cazzo. Aiuto!” continuò ad urlare , gridando nonostante i pugni che cominciò a ricevere, ogni pugno più forte del precedente.

Le sue urla riecheggiarono nella stanza, ma Blaine ebbe paura che non fossero però forti abbastanza perché qualcuno potesse sentirle, soprattutto non sopra la musica a tutto volume che veniva dal piano di sotto.

Tuttavia, dopo pochi minuti, sentì il suono di qualcuno che prendeva a calci la porta e prima che Blaine se ne rendesse conto, Kong era in piedi sulla soglia, gli occhi neri pieni di rabbia quando videro Blaine sul pavimento ed un tizio qualsiasi che lo prendeva a pugni.

“Lascialo stare, stronzo disgustoso” urlò Kong , afferrando il ragazzo per i capelli, scagliandolo dall’altra parte della stanza come se fosse una bambola di pezza.

Alcuni degli altri festaioli se ne andarono con lui una volta che Kong lo cacciò via e non appena Blaine fu libero, Kong e Brandi , gli unici colleghi che Blaine riconobbe, vennero ad aiutarlo, coprendolo ed dandogli una mano per alzarsi.

“Forza zuccherino, Dobbiamo pulirti”.

Dopo la festa, Blaine non poté andare al lavoro.

Non dopo quello che era successo e per le cose che aveva detto quell’uomo.

Riusciva a malapena a guardarsi allo specchio .

Eppure , non cercò nemmeno di denunciare il ragazzo che ci aveva provato con lui perché era spaventato a morte che avrebbero indagato anche su di lui e avrebbero capito che si spogliava per soldi e gli avrebbero portato via Landon.

Così dopo che Kong e Brandi lo avevano aiutato a pulirsi quella notte, tornò a casa , ignorando le domande di Cooper su cosa fosse successo e accoccolandosi a Landon pianse per tutto quello che lo aveva travolto in questi ultimi anni da solo.

Avrebbe voluto poter rimanere lontano dal club dopo tutto quello che era successo, avrebbe voluto trasferirsi in un posto nuovo.. un posto migliore.. ma un paio di settimane dopo quando tornò a casa trovò alcuni avvisi di disattivazione a causa di un ritardo nei pagamenti,  Blaine seppe.. seppe di doverci tornare di nuovo.

E lo fece.




Il suo corpo era pieno di brillantini, il trucco rifatto attorno ai suoi occhi dorati, nessuna traccia delle lacrime versate.

La pelle era ancora umida e profumata di pulito grazie alla doccia ed i suoi capelli ricadevano in riccioli lucenti.

Per tutti quelli che erano nel club, Blaine appariva peccaminoso, delizioso, un bocconcino prelibato e quando si voltò e percorse il corridoio della zona privata, alcune facce si accigliarono perché qualcuno stava per avere lui.. ma non erano loro.

Bussando alla porta, Blaine entrò nella zebra room e voltò immediatamente lo sguardo spento verso  il centro della stanza dove sapeva di trovare il suo cliente.

Richard era li, come sempre , i suoi occhi verdi si illuminarono quando videro Shadow entrare nella stanza sexy come non mai.

“Sei bellissimo, guance dolci” disse , facendo le fusa, sorridendo a Blaine che si era diretto verso il touch screen premendo alla cieca i numeri per la canzone che metteva sempre quando erano insieme.

Immediatamente la voce di R. Kelly riempì la stanza e mentre lui cantava, Blaine si voltò , un sorrisetto sinistro sul volto, mentre si avvicinava lentamente all’uomo sulla sedia.

My mind's telling me no

But my body, my body's telling me yes

Baby, I don't wanna hurt nobody

But there is something that I must confess (to you).

( La mia mente mi sta dicendo di no,

ma il mio corpo mi dice di si.

Non voglio far del male a nessuno

Ma c’è qualcosa che devo confessare (a te)

“Vuoi sempre provare qualcosa di nuovo Richard? Penso che questa sia la notte perfetta”.

“Davvero?” l’uomo fu preso alla sprovvista, gli occhi brillanti per la sorpresa mentre Blaine si sistemava dolcemente a cavalcioni, dondolandosi avanti ed indietro , poggiando la testa del suo cliente sul suo petto.

“Si “ sussurrò con un sorriso , che però non raggiunse i suoi occhi.

Meccanicamente , allungò le mani verso la fibbia della cintura di Richard, le dita che tiravano la pelle mentre l’altro uomo lo toccava ovunque.

Nel profondo poté sentire  la bile bruciare nel suo stomaco risalire fino alla gola, mista all’eccessiva quantità di alcol che aveva bevuto prima di lasciare il camerino, ma deglutì  , inclinando la testa fino ad appoggiarla sui capelli grigi di Richard.

Gemendo piano, si lasciò andare, permettendo ad ogni cattivo pensiero che gli altri avevano avuto su di lui.. sia che lui fosse una troia, una prostituta, un traditore.. o qualsiasi altra cosa.. di consumarlo del tutto.

Se loro pensavo questo.. allora lui lo sarebbe diventato davvero… a cominciare da ora.



NOTE

Cosa succederà tra Blaine e Richard?

Piccolo annuncio..

lunedi non ci sarò.. quindi il 7 lo pubblico giovedi .. ( questo.. cioè tra 3 giorni )

Link capitolo originale

https://www.fanfiction.net/s/10334792/6/What-I-Call-Life
  
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