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Autore: LUNA5    11/04/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Buongiorno.- Dissi entrando in salone pronta per fare colazione.

-Buongiorno Noemi, sei pronta per ricominciare la scuola?-

-Si.-

-È tu Josh? Non ti vedo molto contento.- Le chiese mia madre

-Ti sbagli non vedo l’ora.- Gli rispose ironico ma lei non ci fece caso

-Ah! Noemi quasi dimenticavo da quest’oggi Dick non sarà più il tuo autista.-

-Ma… come faccio ad andare in giro soprattutto a scuola ci vuole più di mezz’ora a piedi.-

-Si lo so, ma ormai sei grande stai crescendo e sei responsabile per questo ti abbiamo comprato una macchina. Spero sia di tuo gradimento è qui fuori che aspetta solo te.- Disse come se fosse una cosa di poco conto.

Senza finire la mia colazione mi alzai e corsi fuori non potevo credere ai miei occhi.

-Allora? Ti piace?- Chiese mio padre raggiungendomi

-Stai scherzando? È una Chrysler le baron tc decapottabile è … è meravigliosa grazie l’adoro.- Risposi abbracciandolo e subito lo sentì irrigidirsi ma pochi secondi dopo ricambiò l’abbraccio, non capitava spesso che mi dimostrasse il suo affetto ma sapevo che a modo suo mi voleva bene.

-Bene, allora queste sono tue.- Mi disse dandomi le chiavi

-Grazie, grazie.- Risposi per poi correre da Ethan in cucina

-Principessa! Come sei felice sai che oggi ricomincia la scuola vero?-

-Ethan non ci crederai mai, ho una macchina tutta mia perciò da oggi guido io.-

-Sono contento per te, sentito papà?! Richard ha comprato una macchina a sua figlia.- Disse Ethan hai suoi genitori

-Si ma Noemi è la prima della classe, inoltre era la prima volta che dava gli esami tu invece se non sbaglio hai dovuto ripetere l’esame tre volte.- Gli rispose facendomi ridere

-Scusa… ma tu da che parte stai? Sei o non sei la mia migliore amica?-

-Si lo sono, ma tuo padre ha ragione non posso dargli torto.-

-Non ci credo! Ho tutti contro è meglio se andiamo a scuola aspettami vado a prendere la roba.-

-Vai pure ti aspetto alla mia nuova auto.-

POV JOSH

Dopo aver fatto colazione e aver assistito alla sorpresa di Noemi andai a prepararmi per avviarmi a scuola.

-Non credevo che ti intendessi di auto.- Dissi a Noemi mentre aspettava non so chi in giardino.

-Si me ne intendo un po, tutto quello che so me l’ha insegnato Ethan.-

-Comunque è davvero bella. Mio zio ha fatto bene.- Dissi avviandomi alla mia moto

-Vuoi…vuoi un passaggio?- Chiese titubante

-Raganella non salirei mai con un pericolo pubblico come te, non sono mica matto ci tengo alla mia vita.- Risposi prendendola ingiro ma notando la sua espressione capi che non aveva intuito che stessi scherzando d’altronde chi poteva darle torto dopo il modo in cui l’avevo trattata alla festa non avevamo nemmeno chiarito.

-Scusa.- Disse quasi mortificata

-Noemi stav….-

-Hey! Sono pronto andiamo??- Si intromise Ethan interrompendomi

-Certo andiamo.- Rispose Noemi entrando in macchina senza ormai ascoltare le mie scuse.

Sarebbe stata una lunga giornata specie se a scuola dovevo cavarmela da solo dato che non conoscevo nessuno ma non era quello il problema non mi interessavano i figli di papà.

Giunto a scuola mi avviai in segreteria per ricevere l’orario e una mappa di essa.

-Il primo corso è insieme, se vuoi ti accompagno.- Mi disse Noemi sorprendendomi dato che me la ritrovai in segreteria pronta ad aspettarmi.

-Non credevo di trovarti qui. Comunque mi farebbe piacere questo posto è un vero labirinto.-

-Ciao si abitua velocemente come alla gente che ti fissa perché sei il nuovo arrivato, ma tu non farci caso tra qualche giorno sarà tutto normale.- Disse scherzando

-Speriamo non amo essere al centro dell’attenzione.-

-È io che credevo di sì.- Continuò prendendomi ingiro

-No il mio posto te lo lascio volentieri, più tosto che lezione abbiamo adesso?- Chiesi dato che non avevo messo quasi nulla in borsa.

-Prima cosa ti faccio vedere dov’è il tuo armadietto, poi andiamo a letteratura inglese poi all’intervallo devi tornare qui, ed iscriverti ai corsi extra.-

-È obbligatorio?-

-Si almeno tre corsi.-

-Tu quale hai scelto?- Chiesi curioso

-Letteratura, teatro e pallavolo.-

-Aspetta! Non fai la cheerleader? Non ci credo cioè non era obbligatorio per voi ragazze?-

-Ahahaha che simpaticone! Non fa per me, ci ho provato il primo anno per fare amicizia ma ero troppo scordinata e le ragazze non molto carine.-

-Tu che eri goffa? Non l’avrei mai pensato.- Risposi sorridendo di certo non potevamo dire il contrario era agile e scattante ma era anche molto disattenta le bastava poco per inciampare o andare a sbattere contro qualcuno.

-Eccoci qua, armadietto 257.-

-Sembra un gran bel armadietto vicino ai bagni e a una delle tante uscite, mi piace.-

-È non sai il meglio, quello accanto è del ragazzo più popolare dell’intera scuola, ovvero il quarterback e l’altro appartiene alla reginetta.-

-Ovvero?- Chiesi quasi disgustato

-Non fare codesta faccia, la conosci molto bene, sono sicura che appena lo scoprirai ne sarai felice.- Disse allontanandosi fermandosi qualche metro dopo.

-Sei ancora lì? Guarda che non ho intenzione di perdere tutta la lezione. Muoviti.- Disse riprendendo a camminare

-Si scusa mi ero dimenticato che tu fossi una secchiona.- Risposi sorpassandola

La prima ora volò del resto ne avevamo saltata metà ma anche le due ore seguenti furono veloci, arrivata la ricreazione ne approfitta per tornare in segreteria per scegliere i corsi extra ce n’erano molti ma pochi che mi interessassero così scelsi teatro, disegno e basket. Poi mi avviai al mio armadietto per posare della roba e con mia sorpresa notai chi fosse la reginetta adesso capivo cosa intendeva Noemi. Ero rovinato

-Josh! Non posso credere che saremo vicini di armadietto. Dev’essere proprio il destino che ci unisce non credi?- Mi disse la ragazza bionda sbattendo i suoi occhioni color nocciola

-Già nemmeno io ci credo.- Secondo solo avessi saputo che la reginetta era Julie Bass avrei cambiato volentieri armadietto, non solo durante la festa mi era stata accanto quasi per tutta la sera ma si era anche fatta dare il mio numero da mia zia, che ovviamente era stata felice di accontentarla.

-Scusa ma adesso devo andare, sai è il primo giorno e non vorrei fare tardi alle lezioni.- Le dissi per dileguarmi il più in fretta possibile.

POV NOEMI

-Finalmente la giornata sta finendo non ne posso più!-

-Noeeemiii mi stai ascoltando? Terra chiama Noemi, Noemi rispondi.-

-È che? Stavi parlando con me? Scusami ma ero sovrappensiero.-

-A cosa pensavi?- Mi chiese Ethan non ci eravamo visti per tutta la mattina avevamo solo l’ultima ora in comune.

-A nulla d’importante-

-Sei sicura?- Chiese non convinto della mia affermazione

-Ma certo! Comunque che mi stavi dicendo?- Risposi cercando di cambiare discorso il che era strano non avevo mai mentito a Ethan gli parlavo sempre di tutto tranne quando si trattava di Josh per qualche strana ragione non ne avevo il coraggio o forse volevo semplicemente tenerlo per me. La verità era che non facevo altro che pensare a lui e hai cambiamenti d’umore stamani a casa era stato freddo che mi aveva ricordato il giorno della festa e poi dopo mezz’ora ridevano e scherzavamo come se nulla fosse successo. Proprio non lo capivo.

-Dico che siamo al primo giorno e già non ne posso più! Ma mio padre mi ha promesso che mi compra l’auto nuova se passo a pieni voti almeno in metà materie.-

-Ma dai? Questa si che è una bella notizia, anche se la vedo dura.- Risposi prendendolo in giro ma sapevo bene che poteva farcela

-La vuoi smettere di prendermi ingiro?? Altrimenti io…-

-Altrimenti cosa- Lo provocai e senza rendermene conto inizio a farmi il solletico facendomi dimena come una matta

-Allora?? Ti arrendi??- Mi chiese a un centimetro dalla faccia non eravamo mai stati così vicini e per quale strano motivo il mio cuore iniziava a battere forte e mi sentì anche un po in imbarazzo sembrò quasi che accadesse anche a lui dato che si fermo ma non si spostò di un millimetro.

-Hey Ethan!! Il coach ha detto che vuole tutti in palestra mezz’ora prima dell’allenamento, perciò dobbiamo andaa-a-re…ops! Non è che ho interrotto qualcosa vero?- Chiese Peter il migliore amico di Ethan nonché il suo compagno di squadra, giocavano entrambi a basket.

Lui sapeva che Ethan non facesse parte di una famiglia facoltosa e la cosa non lo disturbava affatto anzi era uno dei pochi che non gli interessava affatto e questo mi bastava per far si che mi piacesse oltre il fatto che era un ragazzo molto simpatico.

-Che idiota!! Certo che non hai interrotto nulla stavamo solo giocando.- Gli risposi prima che lo facesse Ethan

-Infatti, diciamo che lai salvata da una lunga tortura, dai andiamo adesso altrimenti facciamo tardi, a dopo Noemi.- Disse Ethan baciandomi sulla guancia

-Ciao a dopo.- Disse Peter salutandomi con un cenno del capo

-A dopo ragazzi.- Risposi avviandomi al mio armadietto

-Noemi!?!?- Senti una voce dietro di me lentamente mi girai attenta che nessuno notare cosa c’era nel mio armadietto

-Julie, ciao che…che succede?- Chiesi un po nervosa

-Che nascondi?- Chiese cercando di sbirciare dietro di me

-Nulla.- Mi affrettai a risponderle

-Sicura? Va beh! Non importa ho cose più importanti a cui pensare adesso perciò arriviamo subito al sodo volevo chiederti di Josh.-

-Josh? Che è successo a mio cugino?-

-Ancora nulla purtroppo, sai se per caso se ha già una ragazza? O meglio ancora quali sono i suoi gusti? Insomma so di essere perfetta e solitamente questa cosa intimorisce mha quando due persone sono belle non credi che dovrebbero stare insieme? Quello che sto cercando di dire è che noi saremmo una stupenda coppia non credi anche tu?-

-Certo.- Le risposi con un sorriso tirato avrei detto qualsiasi cosa pur di farla andare via, prima che scoprisse qualcosa. Julie non era cattiva almeno con me ma proprio non riuscivo a sopportarla era troppo sicura di sé ed era la persona più viziata che conoscessi tutto quello che voleva otteneva in un modo o nell’altro a volte anche con metodi poco ortodossi.

-Sapevo che la pensavi come me! Quindi mi aiuterai e dirai a tuo cugino di uscire con me giusto?- Chiese con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra

-No! Cioè Josh ed io non andiamo molto d’accordo e non ascolta niente di quello che gli dico.- Le risposi sperando che mi lasciasse stare ma dalla sua espressione sembrava che si stesse solo arrabbiando

-Però so che le piacciano le ragazze decise ed intraprendenti.- Aggiunsi e subito cambio nuovamente espressione

-Perciò dovrei fare io la prima mossa?!!- Disse più a se stessa che a me

-Ovvio.- Le risposi sperando che se ne andasse e così fu

-Ah Noemi!!? Che segreto nascondi?-

-Cosa??- Chiesi allarmata

-La scritta, quella sul tuo armadietto e non dirmi che non te ne sei accorta è enorme. Cosa vuol dire “IO CONOSCO IL TUO SEGRETO”-

-Ah quello!?- Risposi facendo un finto respiro di sollievo

-Nulla è solo uno scherzo di Josh, te l’ho detto non andiamo molto d’accordo e lui ama farmi i dispetti.-

-Ok! Ci si vede Noemi.-

Appena se ne andò rovistare in borsa in cerca di un fazzoletto e un po di acqua per eliminare la scritta, avevo mentito a Julie non avevo idea di chi avesse imbrattato il mio armadietto, forse era davvero uno scherzo ho semplicemente avevano sbagliato armadietto, anche perché l’unico segreto che avevo riguardava il mio passato ma nessuno ne era a conoscenza.

POV JOSH

-Tu sei nuovo giusto?- Mi chiese un ragazzo alto 1.80 circa, di corporatura media, biondo con capelli ricci e occhi marroni

-Si perché?- Chiesi sulla difensiva

-Calma amico, sto solo reclutando i giocatori il coach ci vuole tutti in palestra fra dieci minuti comunque io sono Peter Mars e tu sei…- Chiese attendendo una risposta

-Josh, Ferrero.- Risposi semplicemente

-Ferrero? Quindi conosci Noemi.-

-Si perché??-

-Wow!! Di nuovo sulla difensiva, rilassati amico è solo una mia amica cioè è l’amica del mio migliore amico.- Rispose sorridendo e subito capi che si riferiva a Ethan

-Si beh io e lui non andiamo molto d’accordo, per quanto riguarda Noemi è mia cugina.-

-Mi spiace, che non sei amico di Ethan anche se sono sicuro che cambierai idea, siete più simili di quello che pensate. Comunque adesso devo andare manca ancora qualche ragazzo d’avvertire tu intanto raggiungi la palestra, basta che prosegui dritto.- Mi disse correndo via

~~~~~~~~~~~~~~~~~

-Bene adesso che siete tutti qui, formate quattro squadre, oggi sceglierò titolari e riserve ovviamente alcuni di voi non ce la faranno perciò chi non se la sente o è poco convinto questo è il momento giusto per ritirarsi è tutto chiaro?-

-Si!- Risposero gli altri ragazzi

Le squadre erano ormai quasi fatte quando a un certo punto si udì un tonfo e tutti ci girammo.

-Mars, Beker i soliti ritardatari il fatto che siete già due titolari non vuol dire che potete fare il vostro comodo. E adesso muovetevi venite subito qui giocherete per primi.- Li rimproverò il coach

-Che ci fai qui?- Mi chiese Ethan vedendomi

-Sono in squadra non si vede?-

-Ne dubito, tu non sei capace a fare squadra. Sono sicuro che…-

-Beker!!! Concentrati non parlare. Anche tu Ferrero se avete problemi affrontateli in campo.- Anche se sembrava solo un vecchio burbero l’allenatore capiva molto più di quello che dava a vedere.

Finito l’allenamento il coach ci informò che entro la fine della settimana avrebbe appeso la lista dei titolari e delle riserve, avevo dato il meglio di me in campo in fondo avevo imparato dal migliore un playmaker di classe ma che a causa mia non avrebbe più…meglio non pensarci, uscì in fretta dalla palestra e andai a farmi una doccia.

~~~~~~~~~~~~~

-Non dirmi che non sei curioso nemmeno un po? O ti sei scordato che oggi escono le squadre.- Mi disse eccitata Noemi

-Sono un Ferrero, sarò sicuramente in squadra raganella.- Le risposi prendendola ingiro

-Spaccone!- Rispose facendomi la linguaccia, per poi scoppiare a ridere contagiandomi ma all’improvviso si bloccò. Aveva uno sguardo impaurito

-Raganella cosa… NON PUOI CANCELLARE CHI SEI- Lessi nel suo armadietto una scritta rossa come il fuoco

-Un’altra volta?! Ma chi è?- Sussurrò

-Noemi chi è stato? Che cosa vuol dire?- Chiesi girandola verso di me.

-Non lo so, è cominciato tutto a inizio settimana con una scritta, “IO SO IL TUO SEGRETO.” Pensavo fosse uno scherzo oppure che non fosse rivolto a me, ma poi mi sono anche sentita osservata come se qualcuno mi seguisse, e adesso questo. Inizio ad avere paura

-Ne hai perlato con qualcuno?- Chiesi mettendole le mie mani sopra le sue spalle

-Solo con Ethan, mi ha consigliato di dirlo alla preside, ma questo vuol dire avvertire Lis e Richard e io non voglio.-

-Va bene, ho capito ti aiuterò a capirne di più su questa storia ma in cambio tu non devi mai rimanere sola, almeno per ora ok?-

-Va bene! Adesso però aiutami a cancellare tutto, prima che qualcuno lo veda

~~~~~~~~~~

-Hey Josh, ti va di pranzare insieme? Ci sono anche le altre cheerleader e i titolari della squadra di football. Potresti farti nuovi amici e loro sono i migliori.-

-Mi piacerebbe Julie ma purtroppo Peter!-

-Che centra Peter?- Chiese guardando dietro di sé e subito lo vide

-Si che c’è?- Chiese lui sentendo il suo nome

-Per oggi volevo dirti che oltre il fatto che è tutto confermato intendo mangiare alla mensa insieme ci sarà anche Noemi con noi.- Risposi sperando che capisse che lo stavo usando come scusa

-Come sempre, certo capitano. Così parliamo dell’allenamento di oggi.-

-Come vedi oggi proprio non posso, mi spiace Julie sarà per la prossima volta ok?-

-Certo, sarà per la prossima. Ciao!.- Rispose arrabbiata scontrandosi con Peter

-Problemi con la reginetta?- Scherzo Peter

-Tu dici che si è arrabbiata?- Risposi ridendo

-Comunque grazie, non ho nulla contro di lei, solo che non mi va di attirare altre chiacchiere. Tu più tosto perché l’hai fatto non eri tenuto ad aiutarmi.-

-Ma io dicevo sul serio!-

-Non dirmi che ancora non hai visto i risultati, sei in squadra co-capitano con Ethan ovviamente.- Continuò senza smettere di sorridere

-Stai scherzando? Cioè ci dev’essere uno sbaglio non posso essere capitano. Non voglio mi basta giocare.-

-Allora parlane con il coach è in palestra. E per quel che può valere a me non dispiace affatto. Sei uno apposto e sono sicuro che saresti anche un ottima guida per tutti noi. Siete i migliori tu ed Ethan. Adesso scappo ho quell’arpia della Herrison storia dell’arte a dopo.-

Peter non era come tutti i figli di papà, era simpatico e per il momento anche l’unica persona che non mi squadrava da capo e piedi. Decisi di seguire il suo consiglio di parlare con l’allenatore così andai in palestra.

-Coach!! Lei non capisce o forse è diventato pazzo. Non può aver deciso da solo.- Sentì urlare dall’altra parte della porta

-Beker adesso basta! Stai esagerando non mi sono mai fatto corrompere o condizionare da nessuno nemmeno dal preside quando mi disse che il capitano della mia squadra non poteva essere un ragazzo comune. Perciò finiscila sono 50 anni che faccio questo lavoro e questo è il mio ultimo anno e voglio i migliori ci siamo capiti?-

-Non dico che non deve stare in squadra, anche se lui non sa proprio cosa vuol dire lavorare in un team pensa solo a se stesso.- Quello che Ethan stava affermando mi faceva alterare ma non potevo dargli torto non volevo fare il capitano o far parte di un gruppo.

-Sai!? Conoscevo un ragazzo del primo anno con un talento innato ma nessun ragazzo della squadra lo voleva, per le sue origini per questo lui pensava di poter fare tutto da solo, era arrabbiato, ferito solo poi grazie a me e alla sua amica riuscì a farsi amare tanto da farlo eleggere capitano con nessuna obiezione.- Gli rispose pacato il coach sapevo che non aveva molti amici ma non avevo mai creduto che per lui era stato tanto difficile farsi accettare.

-Non può paragonarmi a lui!! Siamo diversi

-Come vuoi, ma non cambio idea e se non ti va bene sei libero di lasciare la squadra.- Ethan stava per controbattere ma io entrai interrompendoli

-Coach, non voglio fare il capitano lascio volentieri il mio posto a lui.-

-Mi spiace ma come ho già detto al suo compagno non cambio idea quindi se non vi va bene abbandonate la squadra. Chiaro non voglio più parlarne. Le mie decisioni non sono discutibili.-

-Si.- Dicemmo posco convinti

-Non ho capito!-

-Si coach!- Rispondemmo ad alta voce

-Bene! E adesso andate le ore di lezioni non sono ancora finite e io non voglio somari nella mia squadra.-

-Sai che non farò nulla per farmi accettare prima che finisca il campionato sarai l’unico capitano.-

-Ti hanno già accettato, sei un Ferrero.- Rispose andandosene e ancora una volta aveva ragione bastava il mio cognome per farmi accettare una volta ne andavo fiero mi faceva sentire importante, finché non mi si è ritorto contro.

POV NOEMI

Era passata un’altra settimana dall’ultima scritta nell’armadietto non ero mai sola con me c’era sempre Ethan, Peter o Josh. Ma dato che non ero più stata minacciata se così si può dire avevo chiesto loro di smetterla di essere così presenti anche se avevo la sensazione di essere sempre seguita ma questo me lo tenni per me, certamente non potevo immaginare quello che successe dopo.

Angolo Autrice: Ciao a tutti come prima cosa ringrazio tutti i lettori che seguono la storia spero che vi stia piacendo anche se non ne sono sicura e un po mi spiace perché tengo molto a questa storia e quindi se qualcosa mancasse o non vi piacesse mi farebbe piacere saperlo o al contrario se vi piace insomma mi piacerebbe avere una vostra opinione come fa MusicHeart che ringrazio è anche grazie a lei che continuo a pubblicare. Ciao e fatevi sentire se volete baci Luna5

 

   
 
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