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Autore: Angel_SG    11/04/2017    1 recensioni
E se la morte non fosse la fine? Se fosse solo l'inizio di qualcosa che non siamo riusciti ad ottenere nella nostra vita?
La felicità, per esempio?
Nella Tokyo di oggi si snodano le storie di quattro ragazzi apparentemente normali, ma che conservano senza saperlo un legame che trascende il tempo, sfida la logica e ti lascia quella sensazione che ti permette di sentirti a casa anche accampato per fare un semplice falò in spiaggia.
Quando il giovane Noctis arriva a Tokyo e incontra 3 bizzarri ragazzi, pensa di aver fatto delle semplici conoscenze: ma allora cos'è quel senso di pace e famiglia che sente ogni volta che sta con loro? E cosa significano quegli strani sogni che non lo lasciano dormire la notte?
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Take a Shot!

 

 

Sento il vento che mi scombina i capelli, il paesaggio intorno a me è fantastico, sono poggiato alla portiera della macchina, che scivola lenta lungo delle strade a me familiari.

 

-Prompto come mai così silenzioso? - mi chiede una voce accanto a me.

-Mi godo questa splendida giornata di Giugno...- mentre lo dico socchiudo gli occhi e lascio che il sole mi riscaldi.

 

-Oh lascialo stare...una volta tanto che c'è silenzio in questa macchina! - la voce sarcastica viene da dietro di me e subito aggrotto le sopracciglia offeso.

 

-Che vorresti dire? Io non sono rumoroso! - ribatto piccato.

 

-Oh no figurati, sei silenzioso come una parata regale...a proposito, in tutto questo il nostro principe dorme ancora.

 

-Lascialo in pace dai – mugolo lagnoso e la persona accanto a me ride.

 

-Ecco il paladino di sua altezza...Oh Dei Prompto, voi due siete più inseparabili di due gemelli siamesi...siamo sicuri che non ci sia del tenero tra di voi?

 

Sto per rispondere a tono, quando un'altra voce si aggiunge alla discussione.

 

-Non hai niente di meglio da fare che prendere per il culo? - mi viene da ridere nel sentire il tono piccato del ragazzo.

 

-Oh altezza, questo non è un linguaggio che si addice al vostro lignaggio.

 

Mi sento scaldare da questa sensazione di familiarità, dentro di me so già cosa gli risponderà il “principe”.

 

-Ucciditi! - ma nel dirlo sento che sorride e quindi rido anch'io.

 

Prendo un profondo sospiro e apro gli occhi.

C'è una bella collina a ridosso del mare di fronte a me e non riesco a trattenermi.

 

-Hey ragazzi...facciamo una foto? -

 

 

Quando riapro gli occhi sono nella mia stanza, la solita, con le pareti laccate di verde, mi guardo intorno sperando di vedere ancora quel paesaggio, tendo l'orecchio, ancora in attesa delle risposta dei ragazzi del sogno, ma la risposta non arriva...mi sono svegliato troppo presto.

 

Getto a terra le coperte e vado verso la finestra, scosto un po' le tende e guardo fuori: il sole è appena sorto e il cielo si tinge di rosa e giallo.

Prendo la macchina fotografica, apro la finestra e scatto...semplicemente scatto, così come avrei voluto fare nel sogno.

 

Comincio a contare...lo faccio spesso quando la malinconia mi assale, è un metodo efficace: conto fino a dieci...lascio alla tristezza solo 10 secondi, poi riprendo in mano la mia vita.

Quando arrivo a dieci prendo un profondo respiro, poi mi volto verso lo stereo, premo il tasto power e il play...e partono le prima note di “I want to break free”, anche se è l'alba vivo da solo, quindi nessuno avrà nulla da ridire.

 

-Ok...let's star!

 

Mi vesto velocemente, non faccio neanche colazione, prendo solo la mia polaroid e scappo a bordo della mia bicicletta.

Oggi ricomincia la scuola, ma prima ho intenzione di fare un'overdose di foto.

 

-Chissa magari posso farne vedere qualcuna a Cindy quando vado al bar oggi!- dico tra me e me.

 

Penso allo strano ragazzo di ieri e, non so perchè, sento una strana sensazione al petto; solamente più tardi, appena entrato in classe, mi rendo di aver voglia di rivederlo...me ne rendo conto appena un secondo prima che LUI faccia il suo ingresso nella mia classe.

 

* * *

 

-Fanculo!- lancio l'ennesima imprecazione mentre svolto per un altro corridoio della scuola...ovviamente quello sbagliato.

 

-Dai Noctis...non puoi perderti...- e so già che parlare da soli è il primo sintomo di follia.

 

Quando vedo le lettere 4F sulla porta della stanza alla mia sinistra sento che potrei piangere di gioia; sono così di corsa che mi dimentico anche di bussare e spalanco la porta dell'aula, guadagnandomi 23 sguardi esterrefatti...24 se si conta anche quello del prof che sembra avere più o meno l'età di Tutankamon.

 

-Oh...lei deve essere il nostro nuovo studente, vediamo...- si avvicina all'elenco e cerca di scorgere il mio nome...una talpa al confronto ha una vista d'aquila.

Mi guardo intorno imbarazzato, mentre sento un vociare in sottofondo che mi fa attorcigliare lo stomaco: odio essere al centro dell'attenzione.

 

Il mio sguardo si ferma su una zazzera di capelli biondi e riconosco il ragazzo di ieri; mi guarda sconvolto come se neanche lui si aspettasse di vedermi.

C'è qualcosa nei suoi occhi che mi fa salire una tristezza infinita...ma non capisco cosa sia.

 

-Ehm...Signor Caelum...- il professore si schiarisce la voce e mi chiama, quindi sono costretto a rivolgergli la mi attenzione.

 

-Si ecco...sono Noctis Lucis Caelum...molto piacere – dico rivolto alla classe, ma in realtà il mio sguardo è perso nel vuoto.

 

-Bene Signor Caelum, a nome della mia classe le do il benvenuto e...bè le comunico che in questa classe l'educazione e la puntualità sono più che gradite, quindi come monito per domani, a causa del suo ritardo, la invito ad attendere la fine della mia ora fuori dalla porta dell'aula.

 

“E fanculo a questo avanzo di tomba”.

Mi chiudo la porta alle spalle facendo attenzione a non sbatterla, dato che non voglio peggiorare la situazione, quindi mi siedo fuori in corridoio.

 

-Hey novellino! - mi sento richiamare – Sei il tizio nuovo, vero?

 

Questo ammasso di muscoli viene nella mia direzione e io mi sforzo di ignorarlo.

 

-Ti sei fatto già buttare fuori? Dio la scuola è cominciata da tipo...dieci secondi! - continua a beffeggiarmi.

 

-Non hai niente di meglio da fare? - chiedo sollevando lo sguardo verso di lui.

 

-Si in effetti si – si ferma a riflettere – Sei il figlio di Caelum giusto? L'impresario...

 

-Non per mia scelta – ribatto in modo sarcastico.

 

-Bè sai come si dice – si abbassa al mio livello di altezza – Ognuno ha i parenti che si merita.

 

-Dei devo aver fatto proprio del male a qualcuno nella mia vita precedente – penso tra me e me.

 

-Bè Caelum, ad ogni modo se ti va di fare due salti io sono il quarterback della squadra di football della scuola...magari passa a dare un'occhiata, cerchiamo gente – mi schiaccia l'occhiolino.

 

-Piuttosto mi faccio suora! - ribatto annoiato – Perchè non sparisci adesso?

 

Ok lo devo ammettere, non è che questo ragazzo mi stia antipatico...ma provocarlo è divertente...e adesso lo sta diventando ancora di più visto che di fronte alla mia risposta il suo sorriso si è fossilizzato e giurerei di aver visto una piccola venuzza in fronte pronta ad esplodere.

 

-Ma chi ti credi di essere? - mi sta guardando con quello sguardo così oltraggiato che potrei scoppiargli a ridere in faccia.

 

-Bè sicuramente uno che riesce a tenerti testa! - sento ribattere alla mie spalle ed entrambi ci voltiamo verso il nuovo arrivato.

 

-Perdona Gladio, è sempre oltremodo scortese...ma non è una cattiva persona! - il ragazzo con gli occhiali mi sorride gentilmente e mi porge la mano – Ignis Scientia...e il bestione qui accanto è Gladio Amicitia-

 

Afferro la mano che mi porge e gliela stringo leggermente.

 

-Noctis Caelum...piacere!

 

-Piacere mio...- si aggiusta un po' gli occhiali sul naso e sta per dire qualcosa, quando sentiamo delle urla provenire dalla mia classe.

Mi sposto dalla porta appena in tempo per vedere il ragazzo biondo di nome Prompto uscire dall'aula con aria sconsolata.

 

-Quell'uomo mi odia proprio. - dice a nessuno in particolare.

 

-Cosa hai fatto stavolta? - chiede Ignis rassegnato.

 

-Niente! Giuro, stavolta non ho fatto niente di male. - ribatte Prompto, ma vedo che è arrossito un po'.

 

-Niente? - Interviene Gladio beffardo, poi finge di riflettere – Se non ricordo male l'ultima volta che non avevi fatto niente di male, avevi scattato una foto a Cindy fuori dalla finestra mentre si allenava durante l'ora di ginnastica.

 

-Ma c'era un luce fantastica, sarebbe stato uno spreco non fare una foto!!- lo dice in tono così convinto che capisco ci crede davvero.

 

-Dei, questi sono fuori di testa...ma dove sono finito?! -

 

-Sputa il rospo...cosa hai combinato? - Dice Gladio ridendo.

 

-E' una stupidaggine...il professore stava scendendo dallo scalino della cattedra e quella vecchia carampana è caduta giù! - ribatte facendo spallucce.

 

-E...- chiede Ignis invitandolo a proseguire.

 

-E bè era lì...a gambe all'aria...come un'idiota...ed ecco io...- guarda intorno a sé imbarazzato.

 

-Dimmi che non l'hai fatto...- dice Gladio cercando inutilmente di trattenere le risate, ma io ancora non capisco dove vogliano andare a parare.

 

-Che avrei dovuto fare? - chiede Prompto sulla difensiva.

 

-Magari aiutarlo a rialzarsi? - dice Ignis ironico, sbattendosi una mano sulla fronte.

 

-Non capisco...-intervengo – Che hai fatto?

 

Prompto prende la polaroid che porta al collo e la solleva, così velocemente che non riesco neanche a rendermene conto e mi scatta una foto.

Poi la sventola al vento come aveva fatto il giorno prima.

 

-Gli ho fatto una foto! - dice ridendo.- Sono stato anche gentile, gli ho fatto i complimenti per come è venuto fuori...che altro pretende?

 

Gladio smette di trattenersi e scoppia a ridere.

 

-Ti farai espellere...comunque, che ne dite di andare al bar? La scuola è iniziata da meno di un'ora e ne ho già piene le tasche! - dice Gladio passandosi una mano dietro la nuca.

 

Prompto saltella in risposta e deduco sia d'accordo.

-Dovrei studiare per il test...- Ignis sembra essere quello più restio.

-Andiamo secchione, sono sicuro che hai studiato tutta la notte, non rompere!

 

-Va bene...ma solo una mezz'oretta, poi torno a scuola.

-Oh yeah! - vedo i ragazzi cominciare ad allontanarsi e sento una spiacevole sensazione di solitudine.

 

-Vostra altezza ci vuole degnare della sua compagnia? - Se un'altra persona si rivolgesse a me come fa Gladio, penso che la prenderei a pugni...ma in questo ragazzo c'è qualcosa che mi fa stare bene, anche quando mi fa girare le scatole.

Sento uno strano crampo allo stomaco quando mi sento chiamare “altezza”, ma lo ignoro.

 

-Tzè – ribatto stizzito, ma mi avvio verso di loro e li seguo.

-Evvivaaa! - Prompto si farà espellere davvero se non la smette di urlare così nei corridoi.

 

Sento che comincia a battibeccare con Gladio, mentre Ignis cerca di fare da pacere.

Probabilmente mi metterò nei guai, ma non mi importa, perchè per la prima volta in vita mia, mi sento davvero a casa.

 

 

 

 

 

N.d.A

Yu uhhhh c'è nessuno!Ecco il secondo capitolo xD

Avrei dovuto postare ieri ma il mio computer ha dato forfait!

Spero vi sia piaciuto, qualche commentino è sempre bene accetto xD

Un beso a todos!

Angel_SG

  
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