Film > Re Leone
Segui la storia  |       
Autore: Nerd_Girl_97    11/04/2017    2 recensioni
Kion e Vitani sono due esseri completamente diversi: uno è un principe di sangue reale e il nuovo capo della Guardia del Leone, mentre l'altra è una leonessa esiliata. L'unica cosa che li accomuna è un'insana rivalità, ma se questa cosa si trasformasse in qualcos'altro, che accadrebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiara, Kovu, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Vitani
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Uno strano scherzo del destino

Capitolo 4 Inaspettate sorprese
 
Come si può ben dedurre, quell’incontro/scontro tra il principe Kion e la figlia di Zira, cambiò molto entrambi: infatti, da quel giorno in poi, i due leoncini si allenarono molto per essere preparati nel caso in cui si sarebbero rivisti. Ma gli intenti dei due erano assai diversi: Vitani voleva dimostrare alla madre (e a se stessa) di essere davvero una leonessa forte e piena di grinta per renderla fiera di lei, mentre Kion lo faceva soltanto per proteggere i suoi cari dalla figlia della nemica giurata della sua famiglia.

***

Passarono gli anni, e i cuccioli diventarono degli animali adulti. Ma la nostra storia riprende subito dopo la riconciliazione avvenuta fra il branco di leoni esiliati e quello di Simba, oltre che alla coronazione del sogno d’amore della principessa Kiara e del figlio di Zira, Kovu.
Kion e la sua Guardia del Leone, nel frattempo, erano stati via per regolare dei vecchi conti con Janja e il suo clan di iene. Infatti, non poterono partecipare alla guerra tra i due branchi rivali, proprio per poter difendere le Terre del Branco da loro, che nel mentre di tutti questi eventi, erano diventati molto più subdoli e malvagi di prima. Dopo aver sconfitto ancora una volta i loro acerrimi nemici, la Guardia del Leone fece finalmente ritorno a casa. Tutti loro non vedevano l’ora di poter riabbracciare le loro rispettive famiglie!
“Questo conflitto con le iene di Janja è finalmente terminato!” Aveva esclamato Banga, tirando un gran sospiro di sollievo, mentre stava riposando sopra Beshte. “Non vedo l’ora di riabbracciare Zio Timon e Zio Pumbaa! Ricordo bene che erano molto preoccupati, quando ero partito per quest’impresa.”:
“Beh, è normale, Banga!” Disse Kion. “Anche mio padre non era così tranquillo di lasciarmi andare a combattere le iene, ma quando gli feci notare che era meglio se la Guardia del Leone si occupasse delle iene, mentre lui avrebbe dovuto fronteggiare il branco di Zira, mi ha lasciato fare. E’ la famiglia, dopotutto!”:
“Ben detto, Kion!” Disse Beshte, il quale stava ascoltando la conversazione. “Io stesso non faccio altro che pensare a mio padre, che non vedo da giorni!”:
“Mi chiedo cosa avranno combinato quelli del mio stormo, in mia assenza!” Disse Ono, fra se e se:
“Secondo me si sono pappati tutti i carabidi e non te ne hanno lasciati neanche un po’! Ahahah!” Disse Banga, in vena di risate:
“Non sono così avidi da tenersi per loro tutti i carabidi presenti nelle Terre del Branco, almeno non con me!” Gli rispose Ono, con tono altrettanto scherzoso.
Tutti scoppiarono a ridere, tranne Fuli, la quale non partecipava attivamente alla loro conversazione ma si limitava ad ascoltare, ad ascoltare e a sospirare, anche. E in modo a dir poco triste.
Solo Kion se ne accorse e, una volta essersi accostato a lei, le chiese:
“Fuli, va tutto bene?”:
“Si, si, sto bene, Kion! Non preoccuparti per me!” Gli rispose lei, con un tono non molto convinto:
“Sei sicura, Fuli?” Disse Banga, notando finalmente la tristezza dell’amica. “Sembri un viaggio d’acqua!”:
“Banga ha ragione! Su, dicci cos’è che ti fa star male!” Disse Ono:
“Se ti apri con noi, potresti stare molto meglio, dopo!” Disse Kion, con tono incoraggiante.
A quelle parole, Fuli abbassò lentamente il capo verso il basso, emise un altro sospiro per riflettere, dopodiché guardò dritti negli occhi i suoi amici e cominciò a raccontare tutto.
“Voi tutti sapete che i miei genitori sono morti quando ero ancora molto piccola.”:
“Si, questo ce lo hai raccontato tempo fa’!” Disse Kion:
“E con ciò?” Disse Banga, che ancora non capiva, come gli altri, del resto:
“Ecco, sentirvi parlare delle vostre famiglie che attendono con ansia il vostro ritorno a casa, mi ha fatto ricordare che io, a differenza vostra, non ho nessuno a casa che mi aspetta!”
A quel punto, i suoi amici si resero conto di quanto fossero stati così stupidi da non ricordarsi di questa cosa dolorosa dell’amica, oltreché indelicati, a parlare delle loro famiglie davanti a lei, che soffriva in silenzio!
“Oh, Fuli! Ci dispiace tanto!” Disse Kion, con aria dispiaciuta. “Eravamo così euforici all’idea di riabbracciare le nostre famiglie, che ci siamo totalmente dimenticati della tua condizione!”:
“Non volevamo farti star male, davvero!” Disse Ono, altrettanto dispiaciuto:
“Siamo proprio dei pessimi amici!” Disse Banga:
“Già, avremmo dovuto capire subito che una cosa del genere ti avrebbe fatto star male!” Disse Beshte.
Nel vedere i suoi amici così dispiaciuti per lei, Fuli non provò più quella tristezza di prima: il suo animo, pian piano, si riempì di pura riconoscenza verso di loro.
“State tranquilli, ragazzi! Vi ho già perdonato!” Disse lei, sorridendo:
“Davvero?” Chiese Kion, sbalordito:
“Ma ci siamo comportati così male con te!” Disse Banga, il quale era ancora più incredulo di Kion:
“Ho capito che non lo facevate apposta! E le vostre parole me lo hanno confermato!”:
“Allora... tutto a posto, adesso?” Chiese Beshte:
“Si, ora si!”:
“Sono felice che tu adesso non sia più triste!” Disse Kion, sorridendo. “Inoltre, ci tengo tanto a dirti che non è vero che a casa non c’è nessuno che ti aspetta! Tutti gli animali delle Terre del Branco ti vogliono un gran bene, in particolar modo la mia famiglia, che ti considera praticamente come una di noi!”
Nell’udire quelle parole, a Fuli le vennero le lacrime agli occhi per la commozione: non si era mai sentita così felice come allora! Era talmente felice che, senza pensarci due volte, abbracciò il giovane leone, il quale ricambiò subito l’abbraccio di lei. Tutti gli altri, all’inizio, guardarono commossi l’intera scena (Banga, in particolare, si mise a piangere dalla commozione, proprio come facevano i suoi zii), per poi unirsi anche loro a quel tenero abbraccio.
Poi, ripresero a camminare. Dopo qualche minuto, arrivarono ai confini che separavano le Terre di Nessuno con le Terre del Branco.
Appena la Guardia del Leone vide lo spettacolo cui si trovavano davanti, rimasero senza fiato: avevano quasi del tutto dimenticato i bellissimi paesaggi verdeggianti delle Terre del Branco in cui tutti loro erano nati e cresciuti. Poco più lontano, si intravedeva la grande Rupe dei Re, dimora di Kion e della sua famiglia da tante generazioni.
“Beh? Che cosa stiamo aspettando? Andiamo! Zuka Zama!!!” Gridò a squarciagola Banga, non sentendo più la stanchezza che prima lo affliggeva.
Tutti gli altri lo imitarono e insieme, corsero in direzione della Rupe dei Re.
Non appena furono la, apparve tutta la famiglia reale, Timon e Pumbaa, il padre di Beshte, la famiglia di Ono, più Rafiki, Zazu e le due migliori amiche di Kiara, Tiifu e Zuri. Tutti quanti accolsero la Guardia del Leone con calore e affetto.
“Kion, figlio mio!” Esclamò Simba. “Finalmente sei tornato!”:
“Oh, Kion! Non sai quanto mi sei mancato!” Disse Nala, con le lacrime agli occhi:
“Anche tu mi sei mancata molto, madre!”:
“Allora? Com’è andata con le iene?” Chiese Simba:
“Le abbiamo sconfitte ancora una volta, padre! Credo proprio che per un po’ non ci daranno più fastidio.” Gli rispose Kion:
“Immagino che Fuli ti abbia guardato le spalle, come sempre!” Disse Nala, ridendo teneramente:
“Eheheheh, si, vostra altezza!” Disse Fuli, così felice di essere notata dalla famiglia reale. “Faccio sempre del mio meglio, per aiutare vostro figlio!”:
“Già, senza di lei, la Guardia del Leone sarebbe proprio spacciata!” Disse Kion, facendo l’occhiolino all’amica.
A quel punto, sentì delle grida familiari provenire dalla grotta.
“Kion! Kion!”
Era Kiara, sua sorella, la quale corse verso di lui e strofinò teneramente il suo muso contro il suo, facendo le fusa.
“Finalmente sei tornato a casa! Qui stava cominciando ad essere terribilmente noioso, senza di te!” Disse lei:
“Pfui, ma per favore!” Ribatté Zuri. “Era tutto così tranquillo, prima che ritornasse con i suoi strambi amici!”:
“Zuri!” La rimproverò Kiara, abbastanza infastidita da quell’uscita a dir poco infelice dell’amica:
“Ha ragione lei, Kiara!” Disse Tiifu. “In tutti questi giorni, non mi sono più dovuta sorbire il suo amico Banga, che quando era qui non faceva altro che ballare intorno a noi, cantando a squarciagola la sua assurda canzone!”:
“Non farci caso, Kion! Sono fin troppo orgogliose per ammettere che in fondo li mancavi tanto!” Disse Kiara, cercando di mettere in imbarazzo le due giovani leonesse.
Infatti, le due, alle parole dell’amica, erano entrambe arrossite, ma cercavano goffamente di non darlo a vedere.
“Io sentire la mancanza di Kion? Pff, figuriamoci!” Disse Zuri, facendo la gnorri. “Anche se è diventato un leone forte, bello e maestoso, non vuole affatto dire che mi piaccia la sua presenza!”:
“E lo stesso vale per me!” Disse Tiifu, imitando Zuri. “Non ho affatto sentito la mancanza della sua criniera così lucida e folta!”
A quelle loro affermazioni, Kion si sentì parecchio in imbarazzo: non era abituato a sentirsi dare dei complimenti (anche se velati) da quelle due, che lo avevano sempre punzecchiato fin da quando era piccolo. Kiara, invece, scoppiò a ridere: era da tanto tempo che non rideva così!
In quel preciso momento, un giovane leone dal manto scuro, la criniera nera e con gli occhi verdi, uno dei quali segnato da una profonda cicatrice, sbucò fuori dalla caverna e con un sorriso raggiante, disse:
“Ehm, posso unirmi anch’io a voi?”
Kion, appena lo vide, si sbalordì: non conosceva quel leone, eppure aveva come la sensazione di averlo già visto, in passato.
“Scusa, tu chi saresti?” Gli chiese, incuriosito:
“Non mi riconoscete, principe Kion? Sono io, Kovu!” Gli rispose il leone.
A quelle parole, Kion rimase shockato: Kovu, il figlio di Zira, l’erede designato di Scar, li tra loro? Tra la sua famiglia? E tra l’altro, molto vicino a sua sorella?!?
Anche i suoi amici rimasero a dir poco shockati almeno quanto lui.
“Che cosa?” Esclamò Banga:
“Kovu, l’erede di Scar, qui tra noi?!?” Disse Beshte:
“Questa cosa non ha alcun senso!” Disse Ono:
“Già! Lui è un nostro nemico! Per quale motivo è qui?” Disse Fuli.
A tutte quelle parole, Kovu si sentì molto a disagio, oltre che in imbarazzo. Notando ciò, Simba cercò di placare gli animi.
“Ragazzi, calmatevi! Sappiate che ormai Kovu non è più un nostro nemico!”:
“Ah, no?” Chiese Kion:
“No! E’ cambiato e si è ufficialmente unito al nostro branco!”:
“E non solo!” Disse Rafiki, vagamente malizioso:
“Che intendi dire, Rafiki?” Chiese Kion, non sapendo dove volesse andare a parare il mandrillo:
“Ecco... Kion...” Prese timidamente la parola Kiara. “La verità è che... io e Kovu stiamo insieme!”
Appena udì quella cosa, a Kion gli cadde quasi la mascella per lo stupore! Non si aspettava minimamente di scoprire una cosa del genere, una volta essere tornato a casa!
Calò il silenzio in mezzo a loro per alcuni minuti, poi finalmente Fuli riprese la parola.
“Per caso ci siamo persi qualcosa?”:
“Ecco... diciamo che sono successe parecchie cose, mentre voi eravate via!” Disse Simba, parecchio imbarazzato:
“Io voglio sapere TUTTO!” Disse Banga, eccitato:
“Non sei l’unico, Banga!” Disse Kion, con una faccia affatto allegra al riguardo.

Note dell'autrice: ho finalmente scritto un nuovo capitolo dopo secoli! Alleluja!
A quanto pare, Kion non sembra molto entusiasta all'idea di avere l'ex erede di Scar come cognato! E chissà che reazione avrà quando rivedrà Vitani...
Beh, aspettate il prossimo capitolo per scoprirlo!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Re Leone / Vai alla pagina dell'autore: Nerd_Girl_97