Film > Your name
Segui la storia  |       
Autore: Ori_Hime    12/04/2017    2 recensioni
[YOUR NAME ][YOUR NAME ]Storia ambientata alla fine del film “Your name” (Kimi no na wa) di Makoto Shinkai, quando Mitsuha e Taki si incontrano sulla scalinata e si chiedono: “Qual è il tuo nome?”
Mi sono presa la libertà di aggiungere particolari sui personaggi e sui luoghi che non vengono descritti, per il resto dovrebbe essere abbastanza fedele al romanzo del regista.
Vi lascio una citazione per incuriosirvi!
“-I tuoi disegni di Itomori, il mio cordino per i capelli... Non possono essere coincidenze, giusto?- spiego accennando a due delle tante cose che ci accomunano. (...)
Sembra che tutta la nostra vita sia stata una preparazione a questo incontro. Il modo in cui pensiamo diversamente, ma allo stesso tempo ci comprendiamo: siamo come due facce della stessa medaglia. Come due fili intrecciati dello stesso nastro.”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mitsuha Miyamizu, Taki Tachibana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il filo rosso del Destino
 

Capitolo 3 - Tramonti

Giugno 2019 - Chiba

 

Taki

Il matrimonio di Tsukasa e Okudera è finalmente arrivato: la celebrazione è avvenuta in una cappella sconsacrata - nessuno dei due è cristiano ma trovano l'ambiente suggestivo - situata a Chiba, dove lei ormai abita da quando ha trovato lavoro là. Sarà triste non vedere più Tsukasa a Tokyo, ma rimarremo in contatto e verrà spesso a farmi visita.

Il rito è stato all'occidentale, con scambio degli anelli e tutto il resto. Dopodiché la festa è continuata con il ricevimento e cena a buffet, con balli e musica dal vivo. Dopo il primo ballo degli sposi, Takagi mi chiama per andare a ballare sulla pista, ma io mi vergogno e rimango seduto al mio tavolo, sperando non insista e mi trascini. Presto trova alcune ragazze con cui ballare e io ne sono contento, così si potrà divertire. È sempre stato un ragazzo che sapeva come avvicinarsi alle ragazze, ma queste spesso lo reputavano solamente un amico, probabilmente per il suo carattere gentile e disponibile che lo rendeva troppo buono. Forse questa sera avrebbe incontrato quella giusta...

Quanto a me, le ragazze non mi erano mai interessate, a parte Okudera per la quale avevo provato solo una cotta adolescenziale. Non ricordo come mai eravamo usciti, ma ricordo bene l'imbarazzo di essere solo con lei, senza argomenti di cui parlare. Lei aveva capito che per lei non provavo qualcosa di serio e che tra noi c'era stata solo attrazione, ma non eravamo innamorati. Qualche anno dopo si è messa con Tsukasa ed eccomi qui, al loro matrimonio come testimone dello sposo. Ero orgoglioso di loro e gli auguravo ogni bene, la giornata era stata la celebrazione del loro amore e la loro felicità traspariva attraverso ogni loro singola cellula.

Ho capito cosa si prova ad amare come si amano loro solo grazie a Mitsuha e dal giorno che l'ho conosciuta desidero passare il resto della mia vita con lei; mi manca terribilmente in questo momento e vorrei che fosse con me. A Mitsuha sarebbe piaciuta la festa, ma il matrimonio dei suoi amici avveniva lo stesso giorno, perciò non ha potuto partecipare. Okudera sperava tanto potesse venire per conoscerla, ma anche se avesse potuto mi sembrava un po' presto per gli inviti officiali, in fondo ci stiamo conoscendo ancora e ci troviamo nei piccoli ritagli di tempo che abbiamo, per una colazione alla caffetteria prima del lavoro o per un aperitivo. Chissà cosa starà facendo lei in questo momento...

 

Tiamat

 

Mitsuha

Il matrimonio di Saya-chin e Tesshi è celebrato da mio padre, in quanto sindaco della città ricostruita di Itomori, che è stata ribattezzata Tiamat, come la cometa. Nonostante siano passati anni è ancora una cittadina senza personalità, con case tutte simili tra loro per la fretta di ricostruire.

Vista la bella giornata, la cerimonia e il ricevimento sono all'aperto, in un parco con vista sul lago, il luogo più bello di questo paese con aiuole colorate e qualche stagno con carpe koi. Per questo giorno sono stati allestiti dei gazebi per la cena e una pista da ballo dove scatenarsi, con tanto di lucine che agghindano il tutto. È praticamente una festa di paese perché tutti qui si conoscono e hanno dato una mano. Saya-chin che solitamente ha l'aspetto da eterna ragazzina oggi è proprio una donna nel suo vestito bianco all'occidentale, ricco di perline e lustrini. Ha un trucco leggero ma deciso e i capelli sono raccolti intorno alla nuca con due trecce che compongono uno chignon, tenuto fermo da delle bacchette e dei fiori bianchi. È splendente! Tesshi invece è molto elegante nel suo completo nero classico, credo di non averlo mai visto così impeccabile.

Hanno discusso a lungo su che tipo di cerimonia volessero, ma andando per esclusione la scelta è caduta sul rito civile, in quanto non è più stato ricostruito il tempio shintoista e non esistono né chiese né cappelle. Avevano anche preso in considerazione l'idea di sposarsi a Tokyo ma sarebbe stato impossibile avere tutti gli invitati presenti... ed eccoli qua, finalmente marito e moglie, come desideravo accadesse da tempi del liceo! Ci hanno messo un po' a dichiararsi, ma l'importante è che abbiano capito che sono perfetti l'uno per l'altra.

Quanto a me, ho iniziato anch'io a sognare questo giorno per me e Taki, forse è troppo presto, ma sento che lui è l'altra mia metà, la persona che mi completa e lo voglio per il resto della mia vita. Non faccio che pensare a quanto lo vorrei qui con me e l'unico motivo per cui non lo vorrei è per presentarlo a mio padre. Non so come reagirebbe e se la cosa potrebbe fargli piacere. Temo nella sua disapprovazione, ma prima o poi dovrò affrontare questo argomento con lui, sono grande, matura e libera di frequentare chi voglio. Non dipendo più da lui ormai e non sono più la sua bambina dal giorno che ha abbandonato me e mia sorella dopo la morte di nostra madre e ora mi è rimasta solo lei come vera famiglia. È vero che il nostro rapporto è migliorato, ma mi sembra comunque distante da noi, come se non voglia mostrare i suoi sentimenti nei nostri confronti. Mi chiedo come faccia Yotsuha a stare con lui... decido allora di godermi la mia sorellina che sta crescendo e le porgo la mano per andare insieme a danzare. È così bella nel suo vestitino azzurro leggero come una nuvola, ma ormai non è più la bambina dispettosa di un tempo e mi ricorda molto nostra nonna, così saggia e paziente. Se esistesse ancora il tempio scommetto che eseguirebbe ancora le danze tradizionali, ma questa volta non ci sono regole su come danzare e ci lasciamo andare sulle note della musica.

 

 

Agosto 2019 - Tokyo

 

Taki

Tokyo in questi giorni è davvero soffocante, le vacanze sono arrivate e la voglia di uscire nell'afa è poca, ma ho promesso a Mitsuha di fare un giro per la città con lei, per vedere quei luoghi da turisti che non ha ancora avuto occasione di visitare.

La mattina la porto al tempio Senso-ji e lei ne rimane affascinata, anche se un po' pensierosa... è da quando Itomori non esiste più che non è più entrata in un tempio e, anche se questo è molto più grande, l'ha colta comunque un po' di nostalgia. La abbraccio perché mi dispiace che debba sempre ricordare Itomori e questa dovrebbe essere una giornata solo per noi, in cui divertirci.

Mi scuso per aver rovinato tutto, ma lei dice che non devo scusarmi io e che purtroppo le capitano spesso questi attimi di tristezza, ma da quando mi conosce le passano più velocemente. Infatti sorride e mi incoraggia a continuare la visita, prendendomi per la mano, spingendomi a seguirla. Nonostante il caldo, questo contatto è così bello che non la lascio nemmeno quando la raggiungo e non mi pare che la cosa le dispiaccia, visto che nemmeno lei molla la presa.

 

Mistuha

L'ho preso per mano come una bambina e ci siamo trascinati a vicenda per i vari monumenti. Dopo un pranzo veloce ai chioschi lì vicino, mi ha portata al museo nazionale, dove mi ha fatto da guida per tutta l'arte giapponese. È veramente bravo, si vede che l'arte e l'architettura sono le sue passioni: gli si illuminano gli occhi mentre si sofferma anche sul più piccolo pezzo di ceramica. Prima di andarcene sostiamo nel giardino a fare una pausa per rilassarci un attimo: per fortuna il caldo comincia a darci tregua e siamo all'ombra degli alberi, dove c'è un po' più di frescura, così appoggio la mia testa sulla sua spalla, in un momento di stanchezza e sento che anche a lui fa piacere perché si appoggia a sua volta. Rimaniamo in silenzio a lungo, ma non è uno di quei silenzi imbarazzanti dove non si sa cosa dire, ma uno di quei momenti in cui si condivide un po' di pace, dove le parole sarebbero superflue.

 

Taki

Il silenzio viene interrotto da un brontolio proveniente dalla mia pancia e lei ride, facendomi sentire a mio agio anche in un momento imbarazzante.

-È ora di cena e non mangiamo dall'ora di pranzo, è naturale che tu abbia fame!- mi rassicura -E meno male ci ha svegliati la tua pancia, altrimenti saremo rimasti a riposare per l'eternità!- Conclude, anche se avrei voluto rimanere così per sempre.

Andiamo in un ristorante a mangiare sushi e concludiamo la giornata ammirando il tramonto sulla Tokyo Tower. Da quassù la vista è stupenda e si intravede perfino il monte Fuji, poi i raggi del sole ci lasciano un tenero abbraccio e le stelle pian piano fan capolino, così come Tokyo si illumina a giorno man mano che il sole cala. La luce più bella però non è nè quella delle stelle né quelle della città, ma quella degli occhi di Mitsuha quando ammira tutto questo e mi sento un po' fiero di me stesso per averla resa felice. Le circondo le spalle con il braccio e mi avvicino a lei, guardandola negli occhi fino a non vedere nient'altro che quelli.

 

Mitsuha

Sono enormemente grata a Taki per aver reso così speciale questa giornata e, a dirla tutta, per aver migliorato la mia vita, averla resa nuova e più spensierata. Penso a tutto questo mentre avviciniamo sempre più i nostri volti, guardando i suoi occhi color della notte. Chiudo i miei per assaporare il momento, ma ad un certo punto sento Taki che mi viene addosso e mi abbraccia per farmi attutire il colpo.

Si scusa profondamente e mi spiega che è stato urtato da un gruppo di turisti che ha riempito il punto di osservazione. Ne approfittiamo per scendere e mi accompagna fino a casa. Nel tragitto lo riprendo per mano e alla mia porta ci scambiamo dei baci sulle guance, ben attenti a non sfiorarci le labbra, come se la magia prima che l'avrebbe permesso fosse finita. Lui si scioglie il mio kumihimo dal polso e me lo porge, prima che scompaia in casa, dandomi la oyasumi.

 

 

Equinozio d'autunno 2019 – Tiamat

 

Taki

Mitsuha mi ha invitato ad andare con lei al suo paese per la festa in ricordo della caduta del frammento di cometa, che coincide con l'equinozio d'autunno. Non vedo l'ora di conoscere i suoi amici e sua sorella, mentre mi mette un po' di tensione il padre... Non so nemmeno come potrei essere presentato: l'amico di sua figlia? Non vorrei essere considerato solo come tale. Il ragazzo di sua figlia? Non siamo nemmeno riusciti ancora a baciarci... L'uscente di sua figlia? Questo dovrebbe essere il termine più corretto, ma così riduttivo nei miei confronti: lei non è una in prova per me, lei è tutto ciò che ho sempre desiderato.

Mitsuha mi dice di stare tranquillo, che il suo giudizio non le importa, ma vedo che non è serena, mentre viaggiamo in treno, e guarda persa il paesaggio attraverso i finestrini. La stringo forte e la faccio un po' sorridere mentre ammiro anch'io la bellezza della natura che abbracciati così assume ancora più un effetto calmante.

 

Mitsuha

Scendiamo dal treno e raggiungiamo Tiamat con l'autobus. Al nostro arrivo troviamo Yotsuha che ci aspetta alla fermata. Mi accoglie con un abbraccio e porge la mano a Taki presentandosi con il sorriso sulle labbra. Prende la sua valigia e la trasporta al suo posto fino a casa. Taki si guarda intorno come se cercasse qualcosa, o meglio, come volesse riconoscere quel luogo che non gli appartiene.

A casa scopro che mio padre è fuori, immagino sia al municipio, e mostro a Taki dove dormirà stanotte, in quella che era la camera di mia nonna e che era diventata mia dalla sua morte. Spero non gli dispiaccia anche se è rosa e con le tendine con il pizzo... Io dormirò con Yotsuha che ha ancora il letto a castello da quando condividevamo la camera. Mi chiedo perché non abbia preso la mia quando mi sono trasferita a Tokyo, visto che è più grande, ma penso che me la voglia riservare per quando torno a trovarli nel fine settimana. È così dolce la mia sorellina in fondo...

 

Taki

È da quando sono arrivato che ho la strana sensazione che qualcosa non quadri. Questo paese è davvero strano: non ha storia, non ha qualcosa che lo caratterizzi per bellezza e nessun monumento. Eppure fanno una festa in memoria della cometa che ha distrutto il loro vecchio villaggio. Sembra una contraddizione, come se volessero nascondere una storia che in realtà hanno e che ricordano solo una volta l'anno, al giorno dell'avvenimento.

Verso sera Mitsuha mi presta un kimono e mi dice che lo devo indossare per la festa, ma non sono bravissimo nell'indossarlo perché l'ho messo poche volte in vita mia, così me lo sistema, arrossendo leggermente quando mi sfiora la pelle.

La festa si tiene nel cortile delle scuole superiori, unico luogo sopravvissuto alla catastrofe e che è stato il punto di salvezza per la popolazione. Quando ci arriviamo finalmente riconosco un posto vissuto, anche se restaurato si può ancora scorgere lo stile architettonico più antico rispetto al resto del paese. Lì due ragazzi salutano Mitsuha ancora da lontano e ci raggiungono mano nella mano: devono essere i suoi amici.

 

Mitsuha

Tesshi e Saya-chin non hanno perso tempo per conoscere Taki e già lo considerano loro amico. La stessa cosa mi era successa quando avevo conosciuto a luglio i suoi amici: davano quella strana sensazione di familiarità che avevo provato solo con Taki e siamo andati subito d'accordo. Vedo che lo stesso sta succedendo anche tra loro. Giriamo assieme le bancarelle e pranziamo con scodelle di ramen Takayama d'asporto. Taki guarda il cuoco e lo saluta amichevolmente, è davvero curioso questo ragazzo, quando incontra qualcuno è perfettamente a suo agio e tutti sembrano approvare la sua compagnia. Mi chiedo come faccia, non pensavo fosse un tipo così espansivo! Lo presento a tutti come Taki da Tokyo, così chi vuole intendere intende senza fare troppe domande sul mio conto. Quando la situazione degenera decido di portarlo a casa, avendo un'idea migliore per la fine della festa.

 

Taki

Mitsuha insiste con il voler tornare a casa quando sta arrivando il momento migliore della festa. -Manca poco al katawaredoki- mi dice, anche se non capisco cosa c'entri il tramonto in questo momento. Rientrati mi lascia in camera dicendo che devo mettermi qualcosa di comodo per camminare e che mi scaldi. Quando mi sono cambiato esco e la ritrovo in tuta, dispiaciuto perché il kimono blu le donava molto, ma ancora con il trucco che per la fretta non ha rimosso. Porta uno zainetto in spalle nel quale mette due torce e poi mi prende per mano. Sembra non voglia perdere tempo, mentre io continuo a guardarmi intorno cercando di capire cos'abbia in mente Mitsuha.

 

Mitsuha

Quando finalmente raggiungiamo il sentiero per il monte, Taki comincia ad allungare il passo e ad un certo punto mi sorpassa. Sembra conoscere la strada: continua sicuro e mi aiuta nei punti più impervi. Gli spiego che voglio assolutamente mostrargli la vista da là, prima che il sole cada e che era un posto dove mi portava la nonna, gli dico che i fuochi d'artificio saranno una meraviglia, ma lui continua senza quasi darmi retta, allora capisco che non c'è bisogno di parlare, che questo momento rimane speciale così: io, lui e la natura.

 

Taki

Arriviamo alla cima, sorpassiamo un ruscello e ci troviamo in Paradiso: questa bellezza incontaminata era tutto quello che aspettavo e mi sento completo e rigenerato alla sua vista. Riprendo per mano Mitsuha e la guardo grato di avermi portato fin qui, anche se le mie gambe hanno camminato senza bisogno di sapere dove proseguire. Siamo arrivati proprio in tempo per vedere il tramonto e finalmente vedo il lago che ricorda un otto, dove una volta doveva esserci Itomori.

Mitsuha mi porge un tramezzino e ceniamo seduti sul prato, in attesa che cali la notte per vedere i fuochi d'artificio. La stringo a me, per tenerci caldo a vicenda.

 

Mitsuha

Taki sembra davvero felice quassù, esattamente come me sulla Tokyo Tower: un sogno realizzato. Le due scene mi sembrano così simili al momento che mi ricordo del musubi e delle parole della nonna al riguardo: musubi è unire i fili e lo scorrere del tempo, è il mio cordino di kumihimo e il legame tra me e Taki. Mi slego la treccia e avvolgo il cordino intorno a Taki, avvicinando il suo viso al mio, riprendendo quel magico momento sulla Tokyo Tower, come se il tempo non fosse passato. Per quanto tempo ho ripensato a quella notte, demoralizzata per via di quel bacio non dato e che temevo di non ricevere più. Sento che questo è il momento per rimediare: il cielo è buio come allora, ma non ci sono luci per poter leggere l'espressione di Taki. Questa volta però è uno scoppio colorato a interromperci.

 

Taki

Lo spettacolo dei fuochi d'artificio inizia con getti di colori che cadono come fontane riflettendosi sul lago, uno più bello dell'altro. Il mio cuore batte forte, come ogni botto che scoppia, sperando che non voglia esplodere anche lui prima o poi.

Una serie di fuochi azzurri e rosa si dividono, andando in due direzioni distinte ricordano la cometa e il frammento di meteorite che si stacca cadendo su Itomori e ricordano me e Mitsuha: le nostre anime originariamente unite che si separano, finendo una a Tokyo e una a Itomori. E ora sotto lo stesso cielo e lo stesso spettacolo si sono ritrovate. Non voglio più perderla: improvvisamente, come se il mio corpo non mi appartenesse, mi giro verso di lei e le prendo il volto tra le mani premendo le mie labbra sulle sue.

 

Mitsuha

Mi sta baciando! Taki mi sta baciando sotto una pioggia di mille colori e, prima che decida di staccarsi, prendo il suo labbro superiore tra le mie, circondando le mie braccia dietro al suo collo tenendo ancora il braccialetto di kumihimo per avvicinarlo di più. Il bacio diventa più intenso quando i fuochi d'artificio raggiungono il culmine della bellezza. Non possiamo vederli, ma possiamo sentire il rumore degli scoppi e il fragore delle scintille che sfumano sempre più nella notte. Ma i veri fuochi d'artificio non sono nel cielo, li abbiamo dentro, nel cuore, dove le emozioni esplodono una dopo l'altra, al ritmo degli scoppi.

Ci separiamo quando il silenzio riprende a incombere sulla valle e così come ogni spettacolo lascia senza fiato e con il sorriso sulle labbra, così siamo io e Taki.

 

Taki

Le sorrido: finalmente ci siamo baciati, desiderio che avevo da mesi e che quando ne avevo avuto l'occasione un incidente ci aveva interrotti. Trovare il momento giusto nel mese successivo è stato difficile perché lei era partita un paio di giorni dopo per stare con la sua famiglia e poi abbiamo ripreso entrambi il lavoro.

Questa volta mi sono lasciato prendere dalle emozioni: i fuochi d'artificio potrò rivederli l'anno prossimo, ma il nostro primo bacio non poteva più aspettare ancora e ne è valsa la pena: non c'è stato nessun momento migliore di questo tra di noi.

----
Note:

 

Ho voluto chiamare il paese ricostruito di Itomori “Tiamat” in ricordo della cometa perché decisiva per il destino di tutti gli abitanti della zona e per ricordare che non è più Itomori, in quanto distrutta, scomparsa sotto il lago, un paese di cui rimane solo il ricordo.

Come noterete, la festa dell'equinozio avviene proprio il giorno descritto nel film e nel libro ma assume anche il nuovo significato in memoria della caduta della cometa: come non rendere tutto più bello se non con i fuochi d'artificio? In fondo è un festa gioiosa, visto che tutti gli abitanti sono sopravvissuti, e i fuochi d'artificio sono apposta lanciati per ricordare quel giorno in cui tutti gli occhi erano puntati in cielo, ma senza pericoli questa volta, solo tanta meraviglia.

Ho fatto in modo che sia gli amici di Mitsuha che il cuoco di ramen Takayama e altri abitanti accogliessero Taki come fosse uno di loro in quanto inconsciamente lo hanno già conosciuto all'epoca degli scambi con Mitsuha. Ovviamente non lo capiscono ma sembra loro di averlo già incontrato, invece il cuoco lo ha davvero conosciuto, ma sono passati anni e Taki ha ricordi sfumati di quel giorno che è andato a cercare Itomori.

Sempre Taki cerca con lo sguardo luoghi conosciuti ma può solo riconoscere il liceo, unico luogo rimasto di Itomori, e ricorda il sentiero per salire sul monte.

Mitsuha invece cita il “musubi” e il “ katawaredoki”, il primo è spiegato a Taki dalla nonna di Mitsuha, ma immagino che anche lei conoscesse il significato, e il secondo è stato spiegato ad una lezione dall'insegnante e anche Taki ne comprende il senso, anche se è una forma dialettale del termine. La parola ricorda altri termini che indicano sia il tramonto che la domanda “Chi è quella persona?”, oppure “il momento in cui si incontrano i demoni” o “momento delle grandi calamità”. Per questi motivi il tramonto è stato decisivo sia nel film (o libro da cui ho tratto queste definizioni) che in questo capitolo e anche per questo ho voluto che si baciassero sul monte: luogo del loro vero primo incontro. Il titolo è al plurale per sottolineare anche il tramonto a Tokyo dove stava per avvenire il loro primo bacio.

Le idee di luoghi da visitare a Tokyo le ho trovate qui: https://www.skyscanner.it/notizie/10-cose-da-vedere-tokyo

Ah, per quanto riguarda i matrimoni giapponesi... mi sono documentata e pare che vada di moda il rito occidentale e li vedevo bene per le entrambe le coppie perciò i matrimoni descritti li ho immaginati con il nostro stesso stampo: cerimonia e festa. Hanno persino cappelle costruite proprio per celebrare i matrimoni e non per riti cristiani!

Ringrazio i nuovi che hanno inserito la mia storia tra le preferite, da ricordare e seguite: Serre02, simonanetta e Franky Fries! E ancora un grazie speciale a Val3ntin3 per aver recensito! È sempre bello scoprire che le mie storie sono apprezzate!

Baci a tutti e buona Pasqua a voi lettori e alle vostre famiglie!

Ori_Hime
 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Your name / Vai alla pagina dell'autore: Ori_Hime