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Autore: RELIXCHANNEL    12/04/2017    0 recensioni
E se nella campana per salvare il Submardipper ci fosse stato qualcun altro? Oppure se Hiccup non fosse stato da solo? E se fosse successo altro??? Spero di avervi incuriositi con questa One Shot♡
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hiccstrid One Shot'
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La piccola nave attrezzata arrivò nel punto stabilito, nel bel mezzo dell'oceano. Gambedipesce collegò la catena alla nuova invenzione del giovane da una gamba sola (quanto odiava quel nome) e si assicurò che tutto fosse a norma di sicurezza: controllò la catena, la finestra, l'impalcatura, le pareti...
-tutto ok Gambe?- Chiese la bionda mentre trasportava la maschera per il suo amico.
-sì, ho solo un po' di paura...-
-tranquillo. Andrà tutto bene e quel drago sarà salvo- la ragazza sorrise sinceramente e si avvicinò al suo amico Hiccup. Lo guardò da dietro mentre applicava al posto della protesi una sottospecie di pinna, e notò come ogni singolo movimento del ragazzo faceva muovere i muscoli delle spalle larghe, fino a scendere ai lineamenti del profilo e del bacino.
-ehi bello- salutò il suo amico Sdentato mentre annusava il nuovo piede -carino eh? Come il tuo- alluse alla coda del drago. L'animale scosse la testa divertito e la strusciò contro il petto del ragazzo, chiedendo le coccole, che il ragazzo diede subito.
Astrid continuò a guardare intenerita la scena, soprattutto perchè, nel fondo del suo cuore, aveva voglia di essere lì, al posto del drago, a ricevere le attenzione di quel vichingo.
Sdentato la notò e fece una sottospecie di risata, facendo girare il ragazzo -oh, ehi Astrid- la salutò seduto, non potendosi alzare.
La ragazza si avvicinò a lui e gli porse la maschera, che lui indossò subito.
Hiccup si aggrappò al manico della costruzione e si appese, tese la mano alla sua compagna -pronta?-
-pronta come lo sono sempre!- rispose lei, prendendo la sua maschera dalla campana e afferrando la mano del suo amico si arrampicò nella costruzione. Aiutato da Sdentato, Hiccup fece lo stesso. Misero sulla testa le loro maschere e avvertirono Gambedipesce, che azionò il meccanismo facendo muovere la campana verso il fondale marino.

-ok... 1...2... e 3!- esclamò la ragazza, mentre l'oggetto entrava in mare lentamente, vedendo salire il livello dell'acqua sotto i loro piedi e bloccarsi poco dopo. Alla loro sinistra videro il drago impegnato a dormire, il che rendeva la missione più semplice. Astrid respirava abbastanza veloce, cosa che si notava dal petto che andava su e giù rapidamente; Hiccup lo notò e sorrise sincero, prendendole la mano stretta nel pugno e accarezzandola, facendola voltare di scatto
-tranquilla- disse fissandola negli occhi  -è sicuro. Andrà tutto be...- non finì la frase che la campana si mosse e la ragazza, evidentemente distratta dalla situazione, traballò e perse l'equilibrio dalla piccola asse. Hiccup le tirò un braccio con una mano, e con quella libera la afferrò dietro la schiena abbracciandola, e facendo aderire il corpo della ragazza al suo.
La stretta vicinanza dei loro visi fece arrossire entrambi, i loro respiri si fondevano in quegli attimi di silenzio che avvolgevano quel piccolo spazio con grande tensione, che si poteva tagliare come un grissino nel formaggio cremoso. 
Astrid sentiva la mano di Hiccup allentare e stringere la presa, come se la accarezzasse, e in più il fatto di essere completamente nel vuoto con solo quel ragazzo che la teneva stretta a sè la faceva stare bene. Hiccup intanto si perdeva negli occhi azzurri della bionda avanti a lui, che ad ogni battito di ciglia riusciva letteralmente a farla impazzire.
E senza neanche accorgersene si stava avvicinando al suo viso. 
Astrid se ne accorse e arrossì leggermente, ma lasciò il destino in mano agli dei e non nei suoi voleri, chiudendo gli occhi, e aspettando le morbide labbra di Hiccup sulle sue, che presto furono sfiorate.
La campana arrivò sul fondale e fece sobbalzare il vichingo, che si allontanò subito dalla ragazza solo dopo averle sfiorato le sottili labbra rosee. La ripose ancora sotto shock sull'impalcatura e abbassò la maschera.
-2 catene per ognuno. Ogni volta che ne rompiamo una torniamo qui, prendiamo aria, tiriamo la corda 1 vokta e poi torniamo giù. Quando abbiamo finito rimaniamo qui ad aspettare l'altro ok?- spiegò velocemente.
-ok-

I due si immersero allo stesso momento, nuotando verso il drago da liberare. Un movimento secco e il veleno di cambia-ala cadde dall'ampolla di Hiccup, che poi tornò velocemente alla campana a prendere aria. Tirò la cordicella e tornò giù, ma fu come travolto da un'enorme tromba d'acqua.
Il Submardipper si era svegliato, forse di malumore.
Astrid era molto vicina a lui e lo aveva svegliato con un movimento brusco, ora era in piena balia del tornado marino. Cercò di nuotare lontana, ma non si allontanò più di tanto, data la difficoltà della cosa.
Alzò lo sguardo e vide Hiccup arrivare verso di lei, sostenuto da una corda. La ragazza allungò la mano verso di lui, sfiorò le sue dita, ma non riuscì ad aggrappare la mano e fu travolta dalla tromba marina. Si aggrappò ad un masso enorme per non essere risucchiata, ma anche il masso si staccò e finì nella bocca del drago, placando quel fenomeno. Con un movimento agile Astrid raggiunse la catena e la ruppe, e poi nuotò con le sue ultima forse e la poca aria rimasta verso Hiccup, che vedendola leggermente rallentare, le tirò ancora una volta il braccio e la portò su.
Astrid tolse la maschera e tossì mentre Hiccup la sosteneva, tenendola tra le spalle e i gomiti per non farla cadere.
-tutto ok As?-
-sì... ho solo finito l'aria... sto bene.- rispose lei. Tirò la cordicella, prese un respiro e si immerse ancora, seguita dal suo amico per rompere l'ultima catena.
Andrà tutto bene
Le ultime parole famose di Hiccup.

Una volta che anche l'ultima catena fu distrutta, Astrid cominciò a nuotare verso la campana, dove Hiccup la aspettava impaziente. Ma qualcosa la colse di sorpresa.
Dei massi da catapulta cominciarono a cadere sul fondale marino, spaventarono sia Hiccup, sia il drago, sia tutta la truppa che era in superficie, che però non alzava dito fino ai comandi della campanella. Hiccup scese di nuovo con la corda e vide la sua amica nuotare verso di lui, seguita da tutte quelle rocce che cadevano in mare. Le porse la mano (che stavolta afferrò) e la tirò nella costruzione, tolsero la maschera e tirarono la corda prima una volta e poi due, prendendo fiato.
-ancora un po' ed è finita...-

BANG

Un enorme masso arrivò dall'alto e colpì l'argano, facendo cadere a picco la campana fino al fondale. I piedi dell'impalcatura si ruppero all'impatto e i ragazzi erano bloccati lì dentro, con l'acqua che iniziava ad entrare dal vetro spaccato della costruzione.
-vuoi stare zitto oggi?- urlò lei spaventata sbattendo i pugni sulla parete -nonono... la claustrofobia... santi dei da Thor a Odino a Freyja, Frigga, Midgard e...-
-Astrid... ASTRID CALMATI!- il ragazzo le prese le mani e la avvicinò a sè -urlare e imprecare non serve a nulla- soffiò sul suo viso.
-siamo spacciati, basta...- sussurrò poi con voce incrinata, accarezzandole il capo e facendolo appoggiare sul suo petto.
-Hic- disse lei in lacrime, mentre l'acqua iniziò a bagnarle le caviglie -io non vorrei lasciarti adesso, così, senza neanche averti detto che...-
-tranquilla As- la interruppe lui ancora in lacrime, stringendo la testa al petto, come volesse farla entrare nel suo cuore -ci sono tante cose che non ho fatto ma che anche io avrei voluto dirti e fare con te...- singhiozzò, poi si asciugò le lacrime e le prese il viso tra le mani -...a cominciare da questo- sussurrò prima di annullare la piccola distanza tra le loro labbra con un bacio dolce e sottile, mischiato alle lacrime di entrambi. Hiccup le morse leggermente il labbro, facendo scivolare la lingua nella bocca di Astrid, rendendo il tutto un po' più spinto, con quella passione che non si erano mai mostrati. Le loro mani si esplorarono e si sfiorarono a loro volta, per poi intrecciarsi nel momento in cui Hiccup appoggiò la fronte su quella di Astrid, l'acqua che arrivava al collo -neanche io vorrei lasciarti qui, ora, senza averti detto tante volte più dei miei respiri "Ti Amo", senza averti potuta avere mia una volta per tutte, o senza averti potuta tenere al mio fianco come sposa...- 
-ma mi hai adesso, e nulla ci dividerà mai più. Staremo insieme, per sempre-
Presero insieme un ultimo respiro, prima che l'acqua potesse arrivare alla punta delle loro teste. Si guardarono un'ultima volta e si abbracciarono, sentendosi felici di essersi amati almeno per l'ultima volta, di aver preso insieme il loro ultimo respiro...


...perchè in fondo erano destinati a stare insieme, fino alla fine, per sempre.
   
 
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