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Autore: mynameislunaholmes    14/04/2017    0 recensioni
"Non posso perdonare, non voglio perdonare. Sto morendo, e non c’è nessuno qui a salvarmi. "
Genere: Horror, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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3 aprile 2017
Sono nata. La tua pancia era comoda, mamma. Stavo bene lì dentro, avvolta dal caldo, ma ero un po’ stretta. Ogni giorno che passava desideravo vederti, abbracciarti, sentire la tua voce. Sono nata, mamma! Posso vederti ora. Mi piacciono i tuoi occhioni, anche io un giorno li avrò così? Anche io un giorno diventerò mamma? Sono la tua unica figlia, mamma? Il papà dov’è, mamma? Mamma, perché non mi rispondi? Baciami, mamma! Mi piace stare con te.

4 aprile 2017
Buongiorno, mamma! Cosa vogliono questi uomini? Perché mi guardano, mi trovano carina? Non mi piacciono però. Ma ci sei tu con me, e mi proteggerai per sempre, non è così, mamma? Ho fame! Per fortuna c’è il tuo latte. Crescerò con il tuo latte, vero? Mi fa bene il tuo latte. Mi rassicura, mamma! Non voglio vedere quei signori, ma non ci penso quando sei con me. Non lasciarmi mai sola, mamma!

5 aprile 2017
Perché il tuo seno è così rovinato? Ti faccio male? Ma se non sono stato io, perché sei così debole?

6 aprile 2017
Ci sono gli uomini, mamma! MAMMA! STANNO VENENDO QUI! Ti amo mamma! Perché ti portano via? Cosa ho fatto di male? TI VOGLIO CON ME, mamma! MAMMA! MAMMA! Mamma! Torna qui. Ti prego.

8 aprile 2017
Dove sei, mamma? Ho pianto. Ho pianto per giorni, non ti dimenticherò mai. Perché non sei più con me? Mi piaceva il gusto e il calore del tuo latte, del mio latte, del NOSTRO latte! Questi giorni mi hanno dato da bere un altro latte, che non mi piace per niente. Mi hanno messo in una gabbia più piccola. Non sono l’unico, ci sono altri piccoli con me. Noi femmine siamo in una stanza. I maschi però sono in posto diverso. Ho sentito un umano che diceva che saranno cresciuti per la ‘carne’. Cos’è la carne, mamma?

14 aprile 2017
Ogni giorno arrivano dei cuccioli nuovi. Non capisco cosa abbiamo fatto di male. Perché sono qui?

16 aprile 2017
Oggi mi hanno portato in una stanza insieme ad altri cuccioli. Mi hanno messo qualcosa all’orecchio, faceva davvero male. Ho urlato, ho cercato di liberarmi, ma mi hanno tenuto duro. Lo faranno ancora? Spero di no! Un uomo mi ha anche picchiato, mamma! Mi ha calciato il fianco, io volevo piangere. Perché lo ha fatto? Forse ho fatto qualcosa di brutto senza volerlo. Le mie amiche delle gabbie vicine mi hanno detto che anche loro sono state trattate male. Anche loro sono senza mamma, e anche la loro era triste.
Voglio uscire, mamma! Dove sei? Quando ce ne andiamo da questo posto? E’ tutto un brutto sogno? Come si esce dai sogni?

29 aprile 2017
Sento delle urla, mamma! Urla a tutte le ore! Alcune mie amiche sono state portate via, altre vitelline sono arrivate. Un giorno un uomo si era dimenticato una porta aperta. Io ero nella gabbia, ma sono riuscita a vedere un po’ comunque. Si può uscire da questo posto, fuori c’è un altro mondo. Lo sapevi che nel cielo c’è una palla gialla luminosa, mamma? Il pavimento non è grigio fuori, è verde e profumava! Voglio uscire, voglio esplorare e scoprire e imparare.

7 settembre 2017
Sto crescendo. Gli uomini dicono che sto ingrassando bene, che farò guadagnare loro un sacco con il mio latte e la mia carne. Cosa significa, mamma?

10 maggio 2018
E’ passato un anno, mamma! Non ti ho dimenticato, hai visto? Ma tu dove sei? Ti ho sognato, sai? Eri bella come la prima volta che ti ho vista. Beh, l’unica volta che ti ho vista. Ricordo ancora il tuo calore.

12 maggio 2018
Le mie amiche sono tutte andate via. Le hanno portati via gli uomini, quei mostri. Sono tutte più piccole di me, ora.

3 luglio 2018
Mi hanno cambiato di stanza, mamma! Qui ci sono solo mucche, come me. Sono adulta adesso, ho un anno e tre mesi. Posso andarmene ora? Le mie compagne sono tristi qui, dicono che è orribile essere cresciute. Alcune sono un po’ grasse, hanno la pancia enorme!

5 luglio 2018
Sono pazzi gli umani, mamma? Oggi un uomo mi ha fatto male, mi ha fatto molto male. Mi ha fatto più male delle orecchie. Mi ha infilato il pugno lì, insomma, dove faccio la pipì, mamma! Perché l’ha fatto? Le altre mucche dicono che gli uomini lo fanno per farci avere un bambino. Le altre mucche non sono grasse, hanno un vitellino nella pancia! Ma io non voglio un vitellino, mamma! Me lo porteranno via come hanno portato me via da te, mamma? Come posso essere incinta, mamma? I vitelli non hanno un papà?

31 luglio 2018
Ogni mucca ha una gabbia piccola e singola, mamma. Non sono riuscita a vedere le altre mucche fino ad oggi. Una mucca è stata fatta uscire. Doveva essere ‘macellata’, lo hanno detto gli umani. Che vuol dire? Lei mi ha detto che ha avuto dei cuccioli, due. Mi ha detto che le sono stati portati via, e che gli umani le hanno rubato il latte. Perché? Le mamme umane non hanno il loro latte? Non voglio avere un vitellino, se poi me lo porteranno via.

13 dicembre 2018
La mia pancia sta crescendo. Sono sempre più debole, mamma! Quanto vorrei uscire, giocare, divertirmi. Questo inferno finirà mai?

25 aprile 2019
E’ nato, mamma! E’ un maschio. Quanto vorrei che tu sapessi di essere diventata nonna! Ma ho paura. Che ne sarà di lui? Gli ho detto che starà bene, che lo amo, che non lo lascerò andare mai. Ma se arrivassero gli umani, non saprei cosa fare.

27 aprile 2019
Me l’hanno portato via, mamma! Mi hanno preso a calci, e l’hanno trascinato via con sé. Perché l’hanno fatto? Stava piangendo, mamma! Il mio vitellino piangeva. E io non c’ero per lui.

28 aprile 2019
Mi fanno male le mammelle. Ora sono obbligata a stare in piedi tutto il giorno, mamma. Gli umani mi hanno attaccato le mammelle a una cosa strana, la chiamano ‘mungitrice automatica’ e mi ruba il latte. E’ questo che è successo a te? Perché gli umani vogliono il nostro latte?

15 maggio 2019
Gli uomini dicono che ho una ‘mastite’. Vuol dire che ho un infezione alle mammelle, credo. Ecco perché mi fanno così tanto male. Vorrei tanto dare il mio latte al mio piccolo, ma è lontano da me, ormai.

1 ottobre 2019
Da un po’ di giorni ho smesso di fare tanto latte. Ne esce molto di meno, ma la macchina mi fa sempre più male. I giorni passano allo stesso modo, e sono sempre più tristi, deprimenti, bui. Oggi una donna è entrata nella mia gabbia e mi ha portato fuori. Ha cercato di farmi la stessa cosa di un anno fa. Voleva farmi rimanere incinta, di nuovo. Mi sono ribellata, non voglio soffrire ancora. Non ho fatto nulla di male. Allora ha chiamato altri uomini, e mi hanno preso a calci fino a quando non ho ceduto. Dovrò partorire un altro cucciolo.

15 giugno 2020
E’ nata la mia secondogenita, oggi. Come faccio a nasconderla, mamma? Dove la porto perché sia al sicuro? Ha fatto male partorire, mamma. Fa sempre male. Ma il peggio viene dopo.

13 luglio 2020
Me l’hanno portata via dopo tre giorni.  E’ passato un mese ma piango ogni volta che ci ripenso. Mi stanno rubando il latte, mi stanno massacrando. Le mie gambe sono deboli e mi picchiano se riposo. Ho cercato di fare del male agli umani quando hanno rapito la mia vitellina, ma mi hanno frustato. Ho cercato di salvarla comunque, ma gli umani giocano sporco. Deve esserci un inferno tutto per loro, mamma.

2 ottobre 2020
Sono sempre più debole, mamma! Dove sei? Ti voglio con me.

4 novembre 2020
Le mucche sono vecchie a tre anni? Forse sì, mamma. Io mi sento distrutta.

3 marzo 2021
Mi hanno rubato tutto. Le giornate sono sempre più vuote e io mi chiedo: vale la pena vivere così?

20 aprile 2021
Non riesco più ad alzarmi. Gli uomini vengono spesso a guardarmi, credo stiano decidendo cosa farne di me. Dove mi porteranno? Sarò finalmente libera?

25 aprile 2021
Mi hanno caricato su un camion oggi, mamma. E’ una specie di gabbia con le ruote. Ci sei mai stata? Mi hanno caricata trascinandomi gli umani, urlando e calciando. Ho visto l’erba, mamma. Si chiama erba, quella cosa verde! L’hanno detto i mostri. Dicono un sacco di  cose, ma io non le capisco tutte. Andremo in un ‘macello’, ma non so cosa significhi. Forse è un posto dove vanno tutte le mucche stanche e anziane.

26 aprile 2021
Siamo tante qui, schiacciate l’una contro l’altra. Nessuno sa dove andiamo. Il viaggio è lungo e non ci danno né cibo né acqua. Dormiamo tra la cacca e la vita non potrebbe essere più miserabile.

27 aprile 2021 (8.00)
Non voglio stare in questo posto, mamma! E’ pauroso e si sente urlare di continuo. Sento altre mucche che chiedono aiuto. Cosa stanno facendo gli umani?

27 aprile 2021 (14.00)
Le mie compagne sono state portate in un’altra stanza, siamo rimaste in poche. Cosa ne faranno di noi? Gli uomini mangiano gli animali, mamma? Vorrei scappare, ma non c’è alcuna via d’uscita.

27 aprile 2021 (15.00)
Dove sei, mamma? Ho bisogno di te. Gli uomini mi stanno portando via. Sono troppo stanca per camminare. Mi prendono a calci, mi trascinano, mi picchiano. Ci sono tracce di sangue, a terra. Gli uomini uccidono le mucche. Non è una domanda, mamma. E’ vero. E tra poco uccideranno me.   Davanti a me ci sono altre mucche: morte. C’è sangue dappertutto. Sento ancora urlare. Perché gli uomini ci uccidono? Tu sei morta, mamma? TU SEI MORTA! Gli uomini uccideranno i miei cuccioli? E’ già morto il mio vitellino? Voglio scappare, mamma!  Vorrei scappare, ma non posso. Non ho neppure la forza di camminare. Mi hanno stuprata due volte, mi hanno strappato via i miei cuccioli e hanno rubato il mio latte. Il tuo latte. Mi hanno fatto nascere per massacrarmi. E ora si prenderanno anche la mia vita.
Arriva! Arriva un uomo! Ha dei guanti neri alle mani e il viso coperto da una maschera. Nella mano destra stringe una cosa luccicante.. e rossa. E’ appuntita, mamma! Serve a ferire, è sporca di sangue. Gli uomini usano quegli oggetti per uccidere? Io non voglio morire. Voglio vivere felice, ma mi hanno succhiato via la spensieratezza che meritavo. Per loro noi mucche siamo solo carne e latte. Non sapevo cosa fosse la carne, mamma. Ma ora lo so. Non serve essere “umani” per capire quanto possano essere malvagi. Urlo! “Lasciami, uomo!”, ma non mi lascia. Agli uomini piace uccidere? Perché mi vuole uccidere?
Adesso vedo meglio la cosa luccicante e scarlatta, mamma! Da piccola ti avevo chiesto cosa fosse, quando un mostro è passato vicino alla nostra gabbia con un oggetto simile in mano. E’ un coltello! Da piccola non mi avevi spiegato a cosa servisse.
Si avvicina sempre di più. Lo vedo. Sento i passi. Il sangue scorre veloce nelle mie vene. Ancora per poco.
Mi afferra e mi trascina fino a lui. Arriva un altro uomo, che mi lega una corda alla zampa.
Mi restano pochi secondi.
Urlo, ma non li intenerisco. L’uomo avvicina il coltello al mio collo, e lo fa scorrere, lentamente. Brucia, mamma! Non respiro! Sento il sangue caldo bagnarmi il pelo. Non volevo essere la vittima. L’uomo fa un secondo taglio. Il coltello fa ancora più male, questa volta. Dolore dolore DOLORE! La corda legata al mio piede si alza, sono a testa in giù. L’uomo mi guarda, l’arma sporca ancora in mano. Mi guarda trionfante. “Il male vince sempre” sembra volermi dire. Il mio sangue schizza ovunque. Dolore, ma inizio a non capire più nulla. La vista si offusca e gli occhi si chiudono.
Non posso perdonare, non voglio perdonare. Sto morendo, e non c’è nessuno qui a salvarmi.
   
 
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