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Autore: sissi04    14/04/2017    0 recensioni
Ci troviamo a Forks, piccola cittadina nello stato di Washington, che sta diventando sempre più misteriosa. L'unica certezza di Jacob è il suo amore per Bella Swan, ma presto un arrivo inaspettato metterà tutto il suo mondo in discussione.
Le vicende si svolgono in parte del 2°, 3°, 4° e oltre film di Twilight, traendo in parte ispirazione dai libri.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Afton, Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
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AYLEN

 

Le lacrime scendevano amare lungo il muso, sentiva che le bagnavano il pelo, quasi bruciavano.

Le ombre degli alberi si stendevano scure e minacciose, i rami facevano passare rari raggi di luna;

il cuore, frenetico per la corsa, mancava un battito ogni volta che pensava a lui.

Non sapeva dove stava andando, non sarebbe andata da Sam ed Emily, voleva solo stare sola; andarsene lontano da lui.

 

Fruscii, scricchioli e cominciò a correre più veloce.

Le curve si susseguivano e la portavano sempre più nel cuore della foresta intorno a Forks.

Aveva l'impressione che qualcosa la seguisse, sentiva un' ombra strisciare nell'oscurità della notte.

 

Il cuore le batteva all'impazzata e le lacrime non cessavano, curvò accanto a un albero dal tronco ampio, uno stridio acuto la fermò; sentì qualcosa che si sfilava, un rumore metallico, il suo corpo era schiacciato da qualcosa di freddo e duro.

Poi più nulla.

                                                                              °°°

 

Erano passati due giorni da quella notte e Jacob non faceva che tormentarsi. Il giorno dopo la fuga di Aylen era andato da Sam ed Emily ma gli avevano detto che non era andata da loro quella notte.

Jacob non sapeva cosa fare, dove andare.

Sam aveva ordinato a tutto il branco di perlustrare la foresta in cerca di sue tracce, ma non riuscivano a trovare niente.

Poi un pensiero attraversò la mente di Jake “E se fosse andata dai succhiasangue?”; aggrappandosi a questo barlume di speranza, cominciò a correre verso casa Cullen.

 

Carlisle venne ad aprirgli.

“Jacob, che visita inaspettata, entra pure” “Devo parlare con voi di Aylen”, Carlisle osservò il viso del giovane, stravolto e consumato dalla stanchezza “ Certo vieni, siediti” disse indicandogli il divano.

Pochi secondi dopo arrivarono anche Esme, Alice, Jasper, Emmett, Rosalie e sorprendentemente Edward, “Che cosa è accaduto” disse Esme vedendo Jacob “Aylen, la notte scorsa è scappata. Stavamo discutendo e lei se n'è andata; mi aveva detto che sarebbe andata da Sam ed Emily, ma non ci è mai arrivata. Stiamo cercando sue tracce ma...” fece una breve pausa, “Certo Jacob vi aiuteremo senz'altro nelle ricerche” “Carlisle devo dirvi una cosa, cui non ho dato peso, non appena l'ho sentita. In Italia ho letto nella mente di Aro, era molto incuriosito da Aylen, anche se i suoi comportamenti sembravano dimostrare tutt'altro. Pensa sarebbe una parte importante per il suo esercito e ha anche una certa attrazione verso di lei” “Cosa?!” dissero tutti all'unisono “Edward per i Volturi creerebbe troppo scalpore rapire una ragazza per farla diventare una di loro” “Lo so, ma se si fossero fatti aiutare da qualcuno esterno al loro gruppo. Che magari si aggira da queste parti...” “Victoria”, Jacob scattò in piedi, furente di rabbia “La ammazzo!” “Jacob non ne abbiamo la certezza, potrebbe anche non essere così” disse Carlisle cercando di far calmare il ragazzo scosso da violenti spasmi, “Alice tu non hai visto niente?” domandò Carlisle alla vampira dai capelli corvini “No, non ho mai avuto visioni su di lei, ma posso provarci” il volto di Jacob s'illuminò di speranza “Bene andate” disse ad Alice e Jasper “Noi Jacob verremo con te” “Vi ringrazio”.

 

Con nuovi rinforzi immortali e instancabili riuscivano a coprire molto più territorio.

La speranza era accesa nel cuore di Jacob.

                                                                       °°°

Era legata a un lettino, con delle catene. La testa le girava incredibilmente, ombre sfocate si muovevano intorno a lei.

Aprì e richiuse gli occhi per svegliarsi dal suo intorpidimento “Bene è sveglia” “Perfetto procedete come dovete. In quanto a te...” la sagoma che aveva appena parlato usci dalla stanza dove si trovavano, seguita da una chiazza rossa accesa.

“Iniziamo. Riesci a sentirci?” le disse una voce vellutata, annuì debolmente con la testa “ Bene, devi risponderci ad alcune domande sulla tua natura” “Chi siete? Cosa mi state facendo” “Ti stiamo studiando, poi sarai portata in Italia dal padrone” “No” uscì debole dalle sue labbra “Cerca di fare la brava cagnolina, senno saremmo costretti a farti del male”.

Occhi rossi puntati su di lei.

                                                                               °°°

JACOB

“Adesso basta!” sputò Embry “da giorni la cerchiamo senza trovarla, è chiaro che se ne sia andata” “No, vi prego dobbiamo continuare le ricerche” Jacob era sull’orlo di una crisi isterica “Sappiamo quanto sia importante per te Jake, ma cerca di guardare in faccia la realtà. Non abbiamo trovato traccia di lei o dei suoi presunti rapitori” Sam cercava di far ragionare il giovane lupo ma senza riuscirci “Bene se non volete continuare a cercarla lo farò da solo!” con ringhio spaventoso si trasformò in lupo e sparì tra la vegetazione.

                                                                               °°°

ALICE

Si stava concentrando, cercava e ricercava tra le menti di Aro e Victoria ma senza trovarvi nulla.

Stava cadendo in preda allo sconforto “Io, Jasper, non riesco a trovare nulla” “Prova a sforzarti un altro po’ Alice. Aggrappati al ricordo che hai di lei”, Alice richiuse gli occhi e pensò ad Aylen.

D’un tratto ecco la notte, Aylen correva sola nella foresta, ombre scure intorno a lei, il battito del suo cuore spaventato. 

Una trappola, delle catene, occhi rossi la guardavano nell’oscurità, la colpirono alla testa.

Victoria e altri la trascinavano; una casa mal ridotta nel bel mezzo della foresta. 

Jane, il simbolo dei Volturi, Aylen in lacrime che grida.

 

Qualcosa la riportò alla realtà “Alice ti supplico reagisci, riesci a sentirmi? Ti prego Alice” la voce preoccupata di Jasper continuava a chiamarla “Jasper” “Sì Alice, sono qui” l’aiutò a mettersi seduta “Stai bene? Hai visto qualcosa?” “Sono stati loro. I Volturi l’hanno rapita con l’aiuto di Victoria” “Ne sei sicura?” “La stanno studiando, vogliono portarla in Italia. Si trova in una casa, poco lontana da qua” “Va bene, dobbiamo dirlo a Carlisle. Oh Alice mi hai fatto così preoccupare, avevi gli occhi sbarrati, non avevi mai fatto così” le posò un lieve bacio sulle labbra “Dovevi vedere cosa le stanno facendo. Sbrighiamoci”, si alzarono e andarono a cercare Carlisle, impegnato nelle ricerche.

                                                                               °°°

“Basta vi prego!” le urla di Aylen riecheggiavano nella stanza “Tu dicci ciò che vogliamo sapere e sarà tutto finito” “Mai!” si preparò ad un altro dolore lancinante, che non tardò ad arrivare “Allora vuoi continuare così o inizi a collaborare? Te lo ripeto un’altra volta: unisciti a noi o muori insieme ai tuoi amici” “Non vi azzardate a toccarli” la rabbia le salì e si trasformò in lupo, ma le catene che la tenevano stretta le impedivano ogni movimento “Finalmente, ecco, è venuto fuori il cane!” Aylen si dibatteva con le poche forze che le erano rimaste e riuscì a spintonare via l’uomo che le stava prendendo un nuovo campione di sangue “Questo ti costerà molto caro” detto ciò l’uomo che le aveva parlato fino ad ora si avvicino e le diede un colpo secco alla gamba. 

Un urlo atroce le uscì dalle labbra “Così imparerai a rispettarci”, la sua forma si ridusse fino a ritornare umana; la gamba era rotta.

“Lasciamola qui. Tranquilla cagnolina, torneremo più tardi; nel frattempo non tentare di scappare se tieni alla vita”, la porta si richiuse e rimase sola a piangere.

                                                                               °°°

Era ormai pomeriggio inoltrato, Jacob era seduto su una roccia e guardava il sole tramontare all’orizzonte; era tutta colpa sua se Aylen era in pericolo, se non l’avesse baciata non sarebbe successo nulla.

Ma no, lui non ha resistito; le sue labbra, il suo profumo… Come avrebbe potuto resistere.

In quell’istante arrivo Sam accompagnato da Carlisle e i Cullen “Jacob abbiamo novità” “Sappiamo dove si trova, i Volturi l’hanno rapita e la tengono in una casa”, Jake si alzò di scatto “Allora andiamo” “No, andranno loro” “È meglio così Jacob, non sono vampiri come gli altri. Non esiteranno ad uccidere se ne avranno l’occasione. In più noi passeremmo inosservati e faremo in un attimo a portarla via”.

Jacob tentò di protestare, ma alla fine si arrese.

Così la parte maschile della famiglia Cullen (meno Edward) partì alla volta della casa, dove Aylen era tenuta prigioniera.

                                                                            °°°

La stavano torturando nuovamente ma lei si rifiutava categoricamente di parlare “Molto bene, Gillian vedi un po’ di far rivedere un po’ di momenti della nostra ospite”.

Sentì un improvviso dolore al petto.

 

Vide una bambina, stava correndo in mezzo a un campo di fiori, il sole risplendeva sulla pelle.

Era inseguita da due figure, i suoi genitori. 

Sua madre era bellissima: la pelle bronzea, gli occhi celesti, le labbra rosee tirate in un sorriso, il suo medaglione con il simbolo del lupo al collo; suo padre era diverso: la pelle gli risplendeva sotto i raggi del sole, i capelli castani, gli occhi dorati.

Com’era possibile? Sua madre era morta dandola alla luce, eppure il suo miraggio era nitido nella sua mente.

Si fermò a guardarli, loro guardavano lei; poi d’improvviso le loro espressioni cambiarono, atterrite, guardavano alle sue spalle.

Il sogno cambiò, vide fuoco, vide morte. Tutti correvano, lei correva dalla parte da cui tutti scappavano: cercava suo padre.

Dalle fiamme spuntarono degli occhi rossi, delle mani la afferravano e la trascinavano via. Poi suo padre spuntò fuori dal nulla e cominciò a combattere contro gli occhi rossi “Aylen corri” tentò di aggrapparsi a lui, ma la spinse via “Ti prego Aylen va! Scappa piccola mia! Ti raggiungerò dopo!”.

Cominciò a correre per la foresta, senza meta. Si fermò nel campo di fiori, dove, però, tutto era bruciato e attese il ritorno di suo padre, senza mai vederlo arrivare.

Il sogno cambiò nuovamente: si trovava in Italia, a Volterra, Aro la guardava e rideva della sua faccia atterrita “Aylen cara, non ti devi preoccupare. D’ora in poi sarai per sempre al sicuro qua da noi” le accarezzo la guancia con la sua mano fredda, “No, no, no”.

 

I vampiri l’avevano lasciata sola e i Cullen colsero al volo l’occasione. Entrarono dalla finestra, al centro della stanza (molto simile a quella di un ospedale) Aylen era legata a un lettino, il corpo semi-nudo ansimante, gli occhi sbarrati e dalle labbra usciva una sola parola “No”.

“Emmett controlla che non arrivi nessuno, Jasper vieni a darmi una mano” si avvicinarono ad Aylen “Ha una gamba rotta e diverse ferite in tutto il corpo. Questi sono segni da ustioni”, Jasper aveva rotto le catene che la tenevano intrappolata, Carlisle si tolse la giacca e gliela mise per coprirla dal gelo della notte. 

La prese in braccio e saltò giù dalla finestra, seguito da Jasper ed Emmett. Si misero a correre nel cuore della notte, verso casa, verso Forks.


Angolo autore: ho impiegato giorno e notte per scrivere questo capitolo; spero tanto vi piaccia.
Lasciate una recensione!
A breve usciranno nuovi capitoli!
Buona Pasqua!
Sissi04
   
 
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