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Autore: TeamFreeWill    15/04/2017    4 recensioni
Ambientata nella 12 stagione.
Il mostro in cui si stava traformando il figlio di Cole Trenton era raro e mai visto. Lo sapeva bene Dean visto che uccise suo nonno nel 2003. Riusciranno a trovare una cura? Lo salveranno? :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Un suono.Costante e noioso. Un trillo e una vibrazione insieme.

Sam alzò appena la testa per guardare il suo cellulare sul comodino che squillava costatemene.

Lo avrebbe scaraventato contro la parete per farlo smettere!

Ma chi cavolo chiamava alle 5 e 30 del mattino? Prese il telefono, premette su rispondi e chiese, con la voce impastata dal sonno" Pronto?!... Chi?!... Calmati ok! Ora avviso Dean e ti raggiungiamo subito"

Chiuse la chiamata e improvvisamente sveglio e vigile, si sedette sul letto e si premette l’indice e il pollice tra il naso e gli occhi. “Bene andiamo a svegliare Dean…mi ci vorranno le cannonate”

Si stiracchiò, spostò le coperte, scese dal letto e si diresse verso la camera di Dean…Bussò. Nessuna risposta. Appoggiò le mani sulla maniglia e  aprì lentamente sbirciando dentro.

Il letto era intatto. Dove cazzo era il fratello? Iniziò a chiamarlo al cellulare…e nello stesso istante la suoneria di Dean risuonò nel salone.

Si diresse lì e quando vide Dean che spegneva in tutta fretta il telefono, quest’ultimo lo guardò con il suo miglior sorriso! Cosa che fece alzare gli occhi al cielo al fratello!

Era un periodo di relativa calma e Dean aveva preso la brutta abitudine di fare le ore piccole e dormire fino a tardi!

“Sei stato sveglio tutta la notte? Ancora!” gli disse Sammy guardandolo. “Beccato…Ho fatto ginnastica! Quella cosa che te non fai mai! Quella donna era...Fantastica!!!…Sapessi che materassini morbidi e accoglienti aveva sul davanti” rispose Dean compiaciuto dell’ennesima conquista

“Fai schifo Dean…non voglio sapere i dettagli. Abbiamo un caso urgente. Su datti una sistemata!” gli rispose il minore iniziando a ridere dell’espressione che aveva assunto il maggiore! Sembrava sul punto che la mascella gli cadesse a terra da quanto aveva spalancato la bocca.

“Alle 5 e 30 del mattino? Ma ho sonno…” disse mentre andava in cucina e si preparava il caffe, sconfitto dall’espressione del fratello. I famigerati occhioni da cucciolo avevano mietuto l’ennesima vittima. Lui!

Dopo una colazione veloce partirono per Fayetteville. Una volta arrivati entrarono in una tavola calda e aspettarono chi li aveva chiamati seduti a un tavolino chiacchierando del caso.

Dopo 5 minuti d’attesa un uomo si avvicinò a loro e si sedette vicino a Dean. Era molto agitato e sconvolto.

Quell’uomo lo conoscevano bene, anche se non avevano avuto più contatti da un po’ di tempo.

Cole Trenton non lo vedevano da quando era stato posseduto da quel verme di Khan che ti costringeva a bere sangue e midollo spinale, se non volevi morire disidratato.

“Cole raccontaci cosa è successo” fece Sam cercando di tranquillizzarlo, ma era tutto inutile. ”Dovete aiutare mio figlio…Sono due giorni che è strano… Stanotte mi sono alzato per andare a bere e l’ho visto che apriva una confezione di carne cruda e se non lo fermavo in tempo l’avrebbe mangiata!” Dean lo guardava preoccupato e poi guardò il fratello.

Il padre di Cole era stato ucciso da Dean nel 2003 perché era un mostro, ma né lui né suo padre avevano capito di che creatura si trattasse. Sapevano solo che ci cibava di fegato.

Forse ora con l’aiuto dei letterati avrebbero potuto scoprire qualcosa in più, magari una qualche cura com’erano riusciti a trovarla per la licantropia.

“Cercate di tenerlo lontano dalla carne cruda e soprattutto se da segni di cannibalismo rinchiudetelo e legatelo… noi dobbiamo fare delle ricerche…Ti prometto che salveremo tuo figlio Cole!” fece Sam risoluto guardandolo negli occhi

Cole pareva più tranquillo. Potevi essere un marine addestrato a mantenere il sangue freddo, ma quando ti toccano la famiglia ritorni a essere solo un padre.

“Vi affido mio figlio…sapete con mia moglie ho passato un brutto periodo dopo che gli ho raccontato la verità. Quella volta in quel capanno ho capito molte cose, non potevo nascondergliela. L’ha presa malissimo… per un po’ ci siamo separati, ma l’amore per nostro figlio ci ha fatto riunire…Conto su di voi” dopo di che si alzò, li salutò e offrì la colazione ai due in segno di ringraziamento. Sul volto una ritrovata speranza.

Dean aveva iniziato a mangiare la fetta di torta che aveva portato la cameriera e con la bocca piena disse, gesticolando con la forchetta “Non dovresti fare promesse che non sai per certo mantenere…lo sai com’è il nostro lavoro”

Sam alzò gli occhi dal cellulare e con un pugno deciso sul tavolo rispose “Noi salveremo quel bimbo….non merita di portarsi dietro quella maledizione….” Diversa gente si voltò verso la loro direzione.

“Spettacolo finito! Se volete assistere ancora pagate! Su forza” fece il maggiore a voce alta verso le persone e aprendo la mano come ad aspettare le monetine. La gente a questo punto riprese a fare colazione e non li degnò più di uno sguardo…

A quella reazione il maggiore si rigirò verso Sam e parlando piano disse, sporgendosi in avanti “ calmati Sammy. Manda un messaggio alla mamma…lei potrebbe aiutarci, magari hanno qualche libro antico quegli snob!”

“Già fatto dude!” disse il moro. “Posso finire anche la tua parte?” disse poi con un gran sorriso, iniziando a mangiare l'ultimo boccone prima che l’altro rispondesse! Dean ci rimase male! Era la sua torta! Quella giornata era iniziata male per lui!
  
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