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Autore: vero_leowonny3    15/04/2017    0 recensioni
Lui, un sicario silenzioso e spietato
Lui, un ladro scaltro e veloce
Lui, Jung Taekwoon
Lui, Kim Wonshik
Appartenenti a due bande diverse ma con lo stesso destino: incontrarsi e amarsi, lottando per stare insieme fino alla fine...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leo, Ravi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 Rischiare. Piatta. La linea luminosa della macchina che monitorava il cuore era piatta. Produceva un suono assordante e continuo. Ravi aveva chiamato l'infermiera e quando vide che non c'era più battito corse a chiamare gli addetti alla rianimazione. Non si preoccuparono di fare uscire il ragazzo. C'erano altre priorità in quel momento. E comunque lui non se ne sarebbe mai andato. Aveva la schiena attaccata al muro come se senza un sostegno non sarebbe riuscito a tenersi in piedi. Era passato di sudore, aveva gli occhi fuori dalle orbite e non riusciva a capire più niente. A differenza di quello di Leo il suo cuore andava eccome. Era la sola cosa che in quel momento riusciva a sentire. Un incessante Tum-Tum che non accennava a fermarsi. Niente più sensibilità. Sembrava che la sua anima si fosse staccata dal corpo. Non era più padrone di se stesso. Strinse ancora di più il manico del carrello a cui era appoggiato. A volte alcuni medici vi si avvicinavano per prendere delle cose e poi tornavano in fretta alla loro postazione. Provarono con il massaggio cardiaco. Intensificarono l'ossigeno. Non si accorse nemmeno che stava piangendo. Guardava fisso il corpo del suo amore sobbalzare sotto i colpi del defibrillatore. Uno. Due. Tre colpi. Non riusciva a guardare altrove. Non si preoccupava del male al braccio per la presa troppo violenta. Non sentiva niente. Durò così per venti interminabili minuti. Anche dopo il quarto colpo del defibrillatore la linea restò piatta. Avevano provato di tutto. Alcuni di loro si fermarono a guardarsi. Diedero un ultimo colpo e stavolta il cuore ripartì. Ma andava troppo piano per esultare. Dopo un po'quasi nessuno era più sul corpo di Leo. Un medico si avvicinò a Ravi. -Non possiamo più fare niente. Mi dispiace. Il suo cuore è troppo affaticato. Ci sono tutte le probabilità che non superi questa notte.- disse appoggiandogli una mano sulla spalla. Lui non riuscì a ribattere niente. Quando tutti furono fuori, lentamente lasciò la presa al carrello e si avvicinò al lettino. Guardò quello che rimaneva del ragazzo che amava. Si sedette sulla sedia e gli prese la mano. -Ciao amore.- aveva la voce rotta ma si stupì di riuscire ancora a parlare. -Sono qui. Riesci a sentirmi?- gli accarezzò delicatamente il viso e una lacrima scese lungo la sua guancia. -Ti ricordi... il nostro primo incontro? Eri bellissimo. Mi avevi...puntato la...pistola contro. Dovevi uccidermi. Ma non lo...hai fatto. Neanche io l'ho fatto. Eri uno schiavo nelle mani di tuo fratello. Tu...non volevi ammetterlo ma lo sapevi. Più volte ti ha ordinato...di togliermi di mezzo ma...tu non lo hai fatto. Ti ricordi...il nostro primo bacio? Eravamo due clandestini. Come Romeo e Giulietta. Avevamo paura ma...allo stesso tempo...non ci importava. Io ho avuto...tante relazioni ma...nessuno baciava come te. E ti ricordi di quando...per ingannare Rap Monster...mi ero dipinto di rosso per sembrare morto? Io sì. Doveva essere un momento triste ma è stato...il momento più felice della mia vita. Perchè stavamo...lottando per stare insieme. Ci siamo confidati i nostri segreti più profondi. Io stavo bene. Per la prima volta...dopo troppo tempo...ero felice. Era così anche per te? Eri molto timido e un po' suscettibile ma a me andava bene così. Spero che anche tu riuscissi a sopportare il mio carattere di merda.- a quel punto no seppe più trattenersi e scoppiò a piangere. -Scusami se non ho saputo proteggerti! Tu stavi rischiando la vita per me! E io? Io non ho fatto un cazzo! Avrei dovuto ucciderlo! Io, con queste mani! Prima che facesse del male a te! E se...adesso morirai...SARA' SOLO COLPA MIA!- si coprì il viso con le mani. Si vergognava di sé stesso. Dopo tutto quello che Leo aveva fatto per lui non era riuscito a ricambiare niente. Aveva lasciato che lo uccidessero. Non sapeva cosa meritava. Se una vita piena di sensi di colpa o una morte veloce per farlo scomparire dalla faccia della Terra. Si prese la testa tra le mani appoggiando i gomiti alle ginocchia. Mai in tutta la sua vita si era sentito così. Così inutile. Così vigliacco. Così assassino. E lui di persone ne aveva uccise tante nonostante facesse il ladro. Si sentiva colpevole. Più di quanto non si dovesse sentire Rap Monster. Tornò a stringere la mano di Leo. -Io ti amo. Ti amo e vorrei poterti toccare di nuovo come una volta. Vorrei baciarti di nuovo. Vorrei sentire di nuovo le tue dita sulla mia pelle. Vorrei sentirti sussurrare parole d'amore. Vorrei addormentarmi di nuovo con te sul mio petto. Vorrei sentirmi di nuovo felice. Avrei così tante cose da dirti! Ti prego non mi lasciare! Non è giusto! Dopo tutto quello che abbiamo passato meritiamo di stare insieme!- abbassò la testa. -Probabilmente cerco solo un pretesto per non sentirmi in colpa ma io ti amo. E la sola cosa che voglio è stare con te! Non mi lasciare. Ti prego.-
   
 
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