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Autore: shinepaw    15/04/2017    3 recensioni
Bella e Leya stanno finalmente insieme, ora che quest'ultima ha deciso di restare. E vissero felici e contente? Tra un rivale agguerrito, proposte speciali e un passato ancora non lasciato completamente alle spalle, il lieto fine si prospetta - non solo per loro! - lontano... se non irraggiungibile!
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Sequel di Juliet & Juliet.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Bella's point of view

È il matrimonio di Ryuu e non potrebbe essere più diverso da quello di Akira: più invitati, meno fiori, insomma, rispecchia i gusti degli sposi (com'è giusto che sia).

Tutti si sono cambiati per ballare, anche io e Leya. Lei è bellissima in un vestito corto, rosa chiaro, i capelli biondi sciolti e le labbra ridenti come i suoi occhi di ghiaccio. Sta parlando con Ryuu e Blake; John è lì con loro, ma si limita ad ascoltare la loro conversazione.

Io mi son allontanata per prendere da bere, sapendo di lasciarla in buone mani. C'è infatti anche Derek, tra gli invitati, però fino ad adesso si è tenuto a distanza.

Mentre osservo i miei cugini e la mia ragazza i nostri sguardi s'incrociano. Abbozzo un sorriso imbarazzato e Leya ricambia, facendomi un cenno con la mano. Per un secondo, guardando gli sposi, il pensiero di me e Leya... sposate, mi solletica la mente, facendomi arrossire. Scuoto il capo.

- A cosa stai pensando? - mi chiede, dopo avermi raggiunta.

- Niente! Assolutamente niente!

- Hmm...

- Perché sei qui? Ti stavi divertendo, con loro - farfuglio, facendola sorridere ulteriormente.

- Mi mancavi - soffia dolcemente, sistemandomi una ciocca dietro l'orecchio. - È ora di ballare, ha detto Ryuu.

- Oh...

Ci spostiamo. Derek viene verso di noi. M'irrigidisco, Leya mi accarezza il fianco che mi sta cingendo.

- Ehi, ragazze - dice lo spasimante della mia ragazza, baldanzoso. - Mi concedete un ballo con voi?

Lancio un'occhiata a Leya. Sorride.

- No, scusa, Derek. Ho intenzione di monopolizzare Bella fino al calar del giorno... e oltre, magari - gli risponde, prendendomi una mano e trascinandomi via.

Ben ti sta, penso, mentre la musica si diffonde nelle nostre orecchie. Mi premo contro Leya e lei poggia le mani sui miei fianchi, accompagnando il movimento del mio corpo con il suo.

- Sei meravigliosa - asserisce, ridacchiando. Mi bacia, e io assaporo la sua bocca come se fosse dolce nettare.

~~~

Si è fatto tardi e, sebbene la festa non fosse ancora terminata, Brooklyn era stanco e si è perfino messo a piangere, perciò la mamma ha deciso che era ora di tornare a casa.

- Buonanotte, cespuglietto - dico al mio fratellino, già partito per il mondo dei sogni, dopodiché gli bacio la fronte.

Io e Leya ci spostiamo nella mia camera e, per un lunghissimo istante, ci guardiamo in silenzio.

- Ti amo - mormoro, abbozzando un sorrisetto pregno d'imbarazzo. I suoi occhi azzurri si sgranano per una frazione di secondo, prima che gli angoli della sua bocca s'increspino all'insù.

- Anch'io ti amo, Bella - replica, azzerando la distanza fra di noi per rubarmi un bacio dolcissimo. Mi aggrappo alle sue spalle e lei mi spinge gentilmente verso il letto.

È una caduta soffice; per un attimo restiamo abbracciate e il silenzio permane. Ma poi Leya si scosta e si sistema a cavalcioni su di me e i nostri occhi s'incatenano.

Deglutisco. Le sue labbra mi accarezzano il collo, poi mi mordicchia e insinua una mano sotto la mia maglietta. Il cuore mi batte fortissimo.

Mi sfiora una guancia con la punta del naso.

- Non ti farò male. Lo giuro - sussurra, in tono rassicurante eppure... supplichevole. La sua mano esita sul mio fianco, solleticandomelo con i polpastrelli. Mi solleva la maglietta e io la tolgo.

Si prende il tempo di ammirarmi. Mi domando cosa stia pensando. Non è la prima volta che mi vede in reggiseno, però... però questa situazione è diversa dalla quotidianità.

- Солнышко*. Ti amo così tanto.

Annuisco lentamente, lei riprende a suggere con delicatezza il mio collo.

- Leya... - la chiamo, con un filo di voce appena racimolato. Il cuore continua a martellarmi nel petto.

Sta accadendo davvero...

- Spogliati anche tu.

~~~

Il mattino seguente mi risveglio in un groviglio di braccia e gambe, mie e della mia ragazza, ovviamente. Mi districo, mi sistemo sulla pancia e la osservo, assonnata: dorme serena, pare una fata o una princessa moderna dai capelli dorati e selvaggi che le ricadono disordinati sul viso.

Ieri notte è stata incredibile...

Le scosto con tenerezza la chioma ribelle dal volto, per poi notare che indossa la mia maglietta. A seguito di una rapida controllata scopro di star indossando la sua t-shirt e i miei pantaloncini, mentre lei ha addosso un paio miei.

Sbuffo, sorridendo e rammentando che ieri, quando abbiamo finito, io sono rimasta a letto e Leya si è alzata, al buio, a prendere i nostri pigiami.

Avvampo, mentre i dettagli della notte passata riaffiorano nella mia mente, e scuoto la testa per scacciarli.

- Leya... svegliati - mormoro, scuotendola gentilmente.

- Hnnn...

- Leya... - insisto, avvicinando il viso al suo e mordicchiandole una guancia.

- Peste - mugugna, afferrando il mio volto tra le mani e rubandomi un bacio sulle labbra, ancora ad occhi chiusi. Ma quando li apre, Dio, quando li apre... sono così luminosi, colmi di adorazione rivolta a me. Sorride sulla mia bocca. - Buongiorno, piccola.

- Ti ho già detto...

- Hai ragione, hai ragione. Dopotutto... ieri abbiamo fatto cose da grandi... - dice, sorniona.

- SHHH!

Scoppia a ridere.

- Ti amo tanto - asserisce dolcemente, accennando una carezza alla mia guancia. Anche ieri l'ha detto.

- Lo so - borbotto. Poi andiamo a far colazione: tutti sono già in piedi, Brooklyn compreso. Dev'essere più tardi di quanto pensassi.

- Buongiorno - sbadiglio. La mamma e John mi fissano in modo strano. Inarco un sopracciglio, perplessa, prima di accomodarmi su una sedia.

- Buongiorno, ragazze...

Mio fratello smette di dare attenzioni a Yuuhi e viene ad abbracciarmi. Lo tiro sulle mie gambe.

- Bella! Bella! Cos'hai sul collo?

Mi tasto il collo, però non trovo nulla. Cerco lo sguardo di Leya, seduta accanto a me, e lei si sporge e mi bisbiglia:

- Un sacco di succhiotti -.

Le scocco un'occhiata scioccata, ricevendo in cambio un sorriso innocente.

- Bellaaa - piagnucola Brook, strattonando la mia maglietta.

- I... i segni dei baci di Leya - m'affretto a rispondere, arrossendo. Ora capisco il perché degli sguardi della mamma e di John...

- Anche io voglio un bacio!

Gliene stampo uno sulla punta del naso.

- E solo questo. Sei troppo piccolo per altri tipi di baci - lo avverto, e lui s'imbroncia, però se ne dimentica in fretta e studia affascinato i miei succhiotti.

Subito dopo aver fatto colazione mi rifugio in bagno per avere un'idea dei danni e fuggire dalla mamma o da John, nel caso volessero dirmi qualcosa.

Il mio riflesso, allo specchio, spicca chiaramente grazie ad una moltitudine di segni rossastri-violacei sul mio collo.

- LEYAAAA! - ululo, facendola ridacchiare. - Cosa sei, una vampira?!

- Può darsi, Солнышко - dice, stringendosi nelle spalle. La guardo malissimo. I nostri volti si avvicinano. Non riesco a tenerle il muso. Ci baciamo. - Sono una vampira innamorata... e quelle sono le mie dimostrazioni d'amore, piccola.

- Argh! Non chiamarmi piccola!

-

Note dell'autrice:
konbanwa! Non ho nulla da dire, dopo stamattina, se non che mi farò perdonare, lo giuro. Domani, sorpresa sorpresina, potrei aggiornare Patto con la luna. Buonanotte, baci

*Raggio di sole o piccolo sole in russo
   
 
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