Era una semplice mattina di marzo,erano circa le otto e cinque,io ero con le mie amiche davanti alla porta di scuola,quando vidi sul display del telefono che erano le otto e cinque minuti,sulla mia faccia comparvero le tipiche rughette di quando qualcuno sorride.Si,stavo sorridendo,perchè di solito a quell'ora veniva lui,Marco.

Passarono i minuti ma non lui non veniva,ad un certo punto la campanella della scuola suonò,e io dovevo entrare,insieme a me c'erano Lucia, Michela e Denise,loro mi parlavano chiedendomi se domenica si usciva oppure no, ma io pensavo a lui.E proprio mentre stavo entrando a scuola,la sua amica Alessia,ricevette una telefonata dalla mamma di Marco,in quel momento,vidi lei sbiancare,iniziando a piangere,e dicendo che quando sarebbe uscita da scuola,sarebbe passata dall'ospedale.Io lì capì che era successo qualcosa,ad un certo punto la sua amica,si avvicinò a me,e mi spiegò che Marco mentre stava venendo a scuola aveva fatto un'incidente con il motorino.In quel momento,credevo che l'intero universo mi fosse caduto addosso,che la mia vita non avrebbe avuto più un senso,perchè è grazie a lui se la mia vita ha un senso,lui fin da subito è stato la mia ancora di salvataggio...saputa la terribile notizia,guardai le mie amiche con le lacrime agli occhi,con le lacrime che stavano uscendo dal canale lacrimale,dicendo:"Devo andare"le mie amiche mi guardarono e mi diedero un abbraccio molto forte,pieno di comprensione,di affetto di qualsiasi cosa.Ringraziai velocemente Alessia,per avermi avvertito,e corsi rapidamente verso la navetta che porta all'ospedale.

Una volta arrivata all'ospedale,andai al pronto soccorso chiedendo di Marco,e l'infermiera mi disse che lui era nella stanza 56 al secondo piano,presi le scale perchè l'ascensore era strapieno di gente,mentre facevo le scale,mi veniva in mente ogni possibile problema che poteva avere...ero arrivata al secondo piano,ero davanti alla sua stanza,non c'era nessuno e a quel punto decisi di entrare,quando entrai nella stanza,mi misi a piangere ancora di più, perchè vidi Marco disteso sul letto,con la flebo attaccata al braccio,pensavo che non ce l'aveva fatta,o che era entrato in coma.

In quel momento,mi passò per la mente l'idea di dirgli tutto quello che provavo per lui,perchè lui non ha mai capito fino a che punto lo amo,quindi presi la sedia che era infondo alla stanza,e la portai vicino al suo letto,e tenendogli la mano,iniziai a dire tutto quello che non gli avevo mai detto prima,che lui era il mio mondo,che è grazie a lui se adesso sorrdido.Quando finì di dirgli ogni cosa,io chinai la testa,l'appoggiai sul letto,e continuai a piangere a dirotto,avevo gli occhi gonfi e avevo anche una forte emicrania da quanto avevo pianto...ad un certo punto sentì una mano calda,sfiorarmi i capelli,alzai la testa di scatto,e alzando la testa lui mi guardò e disse il mio nome,per miracolo si era svegliato.Io,lo guardai e iniziai a sorridere e a piangere dalla goia,e immediatamente corsi fuori dalla stanza e chiamai un'infermiera,nel frattempo tornai dentro,e spiegai a lui che dovevo andare,lui mi fermò afferandomi per il braccio sinistro,dicendomi che lui era stato uno stupito,a non capire quanto lo amavo,e che aveva sentito ogni singola parola che era uscita dalla mia bocca.Rimasi senza parole,infine Marco mi guardò di nuovo,e mi fece cenno di sedermi sul letto,mi ci misi,lui si alzò un pò,e lentamente e dolcemente le nostre labbra si sfiorarono,andandosi a racchiudersi e unirsi per formare un bacio...

Dopo il bacio lui mi riguardò,e mi disse se io volevo essere la sua regina,e lui il mio re,e io risposi di si...