Libri > Orgoglio e Pregiudizio
Ricorda la storia  |      
Autore: HiroMiwa    16/04/2017    5 recensioni
Come non spendere due-parole-due sul personaggio INDIMENTICABILE di Mr. William Collins?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlotte Lucas, Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy, Lady Catherine de Bourgh, William Collins
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
banner-mr-collins
 
“Miei cari devoti, con la fine del mio modestissimo sermone sulla continenza e sulla castità di intenti, al fine di mortificare il corpo e di sublimemente elevare lo spirito, mi permetto di potermi prodigare nella mia abituale captatio benevolentiae nei confronti di Colei a cui tutta codesta esimia comunità deve. A Lady Catherine De Bourgh.”

Al che Mr. William Collins si inchinò profondamente in direzione dell’illustre madama - ormai una cariatide rinsecchita e rimbecillita, che sbavava peggio di un mastino napoletano alla vista di una bistecca al sangue – picchiando, ohibò, la nivea fronte contro il bordo marmoreo del pulpito.

“Ahia! Ehmmm…. Dove ero rimasto, ordunque?”

Un grazioso bimbetto sui sette anni d’età, seduto in prima fila, primogenito di Mr. Darcy e della sua dolce consorte, non poté resistere, facendogli il verso “A Lady Catherine De BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOURGH!”, così come berciò e venne subito redarguito dalla madre.

“Grazie, Vi sono debitore, Mr. Edward Darcy”.

Il padre del fanciullo interpellato roteò gli occhi verso l’alto, già esasperato. Solo una lieve carezza di Lizzy riuscì a calmarlo... anche se la stessa Mrs. Darcy faticò a soffocare gli scoppi di ilarità. I picchi di piaggeria del cugino avevano raggiunto delle vette davvero ammirevoli!

“Dicevo… a Sua Graziosità Lady Catherine De Bourgh, che ha omaggiato il nostro modesto paese, inebriato da siffatta regalia, di vespasiani moderni atti a raccogliere umori, liquidi e defecazioni di tutti i nostri onesti cittadini inglesi. Grazie a Sua Magnificenza, nessun componente di questa comunità sarà più costretto, suo malgrado, ad espletare i propri bisogni corporali nella rigogliosità delle verzure di campi e boschetti, sacrificando il casto rossore del pudore in virtù di impellenze assai più preminenti. Mi sono permesso di comporre, all’indirizzo di Sua Meravigliosità, un breve, umilissimo componimento ab imo pectore, cui ho sacrificato buona parte delle mie trascorse nottate, faticando su sudate carte per cogliere l’input bizzarro dell’ispirazione.”

Mrs. Charlotte Collins formulò mentalmente un ringraziamento, dato che con il marito in altre faccende affaccendato, aveva evitato almeno per un paio di notti la noiosissima corvée matrimoniale.

Incoraggiato dall’imbarazzatissimo silenzio degli astanti, Mr. Collins cominciò ad intonare, con una vocetta falsa da gatto raffreddato:

“O Sua Sublimità,

come poggia il soave piede,

tutto fa fiorire come neppur Flora riuscirebbe.

O Sua Luminescenza,


come volge il suo sguardo a noi reietti,

il nostro spirito si eleva fin sopra l’aere.

O Sua Radiosità,


come parla la lingua degli angeli,

la sua casta bellezza ispira purissimo amore.

O…”


Mr. Fitzwilliam Darcy stava dando evidenti segni di impazienza, sbuffando a più non posso, mentre Lizzy stava diventando viola dallo sforzo di trattenere le risa, come le copiose lacrime, che le scorrevano sulle gote, chiaramente testimoniavano. Ma accadde l’inesprimibile. Un forte, profondo russìo, proveniente dai panchi riservati alla nobiltà si diffuse per la piccola chiesa. L’origine di siffatto suono era addebitabile nientemeno che a Sua Grazia Lady Catherine De Bourgh, che si era appisolata. Mr. Collins rimase interdetto solo per pochi secondi, riprendendo subito (purtroppo…) padronanza di sé.

“Ma mirate, cari fratelli, le lacrime di devozione della mia graziosissima cugina Elizabeth, ora in Darcy, di fronte al riposo di Sua Splendosità, che, cullata dalle mie dolcissime parole, ha affidato i suoi sogni elevatissimi ai cieli donde proviene senz’ombra di dubbio alcuno…”

Continuò così per ancora una buona mezzora, portando all’esasperazione più totale i tapini fedeli presenti in chiesa.

Ma del resto… “i cacciatori prendono le lepri coi cani; molti uomini prendono gli ignoranti con l'adulazione” (Plutarco, Frammenti, I-II sec.).



cucù
gif-collins
 
§§§


Questa storiellina è stata redatta senza scopo di lucro, in rispetto del diritto di autore, in omaggio a Jane Austen ed ai suoi immortali personaggi. Le immagini postate sono frutto di ricerca su Google, nel rispetto del copyright internazionale. Credits doverosi alla mini-serie TV “Pride and Prejudice” (UK 1995) di Simon Langton della BBC One, tutti i diritti riservati©
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Orgoglio e Pregiudizio / Vai alla pagina dell'autore: HiroMiwa