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Autore: Justice Gundam    17/04/2017    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 8 - Un amico elettrizzante


Novartopoli, una tranquilla cittadina di campagna, circondata da delle basse mura di pietra rozzamente scolpita, con stradine ricoperte di piastrelle d'argilla, e case in stile classico, vivacizzata da giardini colorati e campi fioriti.

Era qui che un gruppetto di allenatori alle prime armi erano arrivati, dopo alcuni giorni di viaggio in cui avevano fatto pratica con i loro Pokemon ed erano riusciti a crearsi delle fondamenta per una squadra ben variegata. Il terzetto composto da Shana, Trovato e Tierno aveva da poco oltrepassato le porte della città, trovandosi di fronte un'atmosfera gradevole ed accogliente, sottolineata da tutte le persone che sedevano fuori dagli edifici, chiacchierando e bevendo tè, e da un gruppo di ragazzi che si esibivano in spettacolari numeri sui roller-blades. Nonostante le piccole dimensioni e l'aria tranquilla, Novartopoli dava veramente l'impressione di essere una città piena di vita. La Palestra, un grande edificio dominato da un tetto spiovente di colore verde vivo, spiccava su tutti gli altri edifici della città, dando un aspetto ancora più vivace alla città.

"Aaaah, ed eccoci finalmente a Novartopoli!" esclamò allegramente la piccola Shana, correndo verso la piazzetta principale di Novartopoli con le braccia aperte. Si fermò di colpo e si voltò verso i suoi compagni, incitandoli a seguirla. "Non siete emozionati, ragazzi? Questa è la prima città in cui possiamo fare una battaglia in Palestra e guadagnare la nostra prima Medaglia... ma soprattutto, guardate che bella che è!"

"E' davvero... una città molto suggestiva." affermò Trovato, prendendo la sua macchina fotografica digitale e prendendo qualche foto. Nel momento in cui cercò di fotografare la piazza principale, al centro della quale spiccava una bellissima fontana in marmo, Shana e Tierno si piazzarono a pochi metri davanti a lui, mettendosi in una buffa posa e facendo entrambi il segno di vittoria con una mano! "Hey! Un momento, ragazzi, stavo facendo una foto!"

"Puoi farla anche con noi, no?" esclamò Shana con una risata divertita. "Anzi, perchè non facciamo un selfie tutti e tre assieme? Così festeggiamo il nostro arrivo a Novartopoli!"

"Credo che Shana abbia avuto un'ottima idea, Trovi!" esclamò il ragazzo più grande, arruffando giocosamente i capelli della sua compagna con la sua enorme mano! Shana ridacchiò di nuovo e cercò di sistemarsi i capelli, che erano diventati ancora più spettinati e selvaggi di quanto già non fossero. "In fondo... siamo arrivato ad un momento importante del nostro viaggio, no?"

"Beh... immagino che abbiate ragione. Aspettate un momento..." rispose il ragazzino dai capelli arancioni, armeggiando per qualche istante con la sua macchina fotografica prima di raggiungere i suoi compagni di viaggio. Piazzò la macchina su uno stick e la tenne a circa un metro da sè, posizionandola in modo da prendere sè stesso ed entrambi i suoi compagni nell'immagine... e dopo qualche istante, la macchina scattò, immortalando i tre amici nelle loro pose: Shana si era messa in piedi a gambe divaricate, tenendo un braccio alzato con le dita che formavano il segno di vittoria vicino ai suoi occhi, Trovato stava cercando di tenere fermo lo stick, e Tierno sembrava essersi appena esibito in un passo di breakdance, con le braccia incrociate e le mani aperte davanti a sè!

"Hahahaaaa! Visto? Siamo venuti davvero bene!" esclamò Shana dando un'occhiata alla foto. "Queste pose ci si addicono molto!"

Una grossa gocciolona di sudore scese dalla fronte di Trovato per l'imbarazzo. "Hehehee... grazie mille, Shana, anche se non sono sicuro se nel mio caso lo posso considerare un complimento vero e proprio..." affermò, prima che Tierno gli mettesse una mano sulla spalla in segno di incitamento.

"Su, su, Trovi, non essere così ritroso! Certo che Shana voleva farti un complimento!" esclamò il ragazzone appassionato di danza. "Comunque... eccoci qui! Siamo appena arrivati a Novartopoli, e abbiamo un bel po' di cose da fare! Che cosa suggerireste?"

"Beh... intanto, io aspetterei un po', prima di andare alla Palestra e tentare la sfida." affermò Trovato, sfregandosi il mento. "Del resto, non abbiamo certo fretta, no? Possiamo permetterci di aspettare qualche giorno, e intanto allenare i nostri Pokemon, guardarci un po' attorno... insomma, cose di questo genere."

"Mi sembra giusto... anzi, perchè non facciamo fare due passi ai nostri Pokemon?" propose la piccola Shana. "Questa città è così bella... e credo che anche loro apprezzeranno! Forza, ragazzi, facciamo un giretto tutti assieme, che ne dite?"

"Fennekin!" esclamò lo starter di Shana nell'istante in cui la bambina dalla pelle scura lanciò le sue Pokeball, tre in tutto, che si aprirono facendo uscire i Pokemon che lei aveva da poco aggiunto alla sua squadra. La volpina dalla pelliccia fiammeggiante atterrò agilmente vicino alla sua allenatrice e le si strusciò su una gamba, mentre dalle altre Pokeball uscirono il Pansage che lei aveva catturato a Bosco Novartopoli... e un altro Pokemon, un girino dalla pelle blu, di forma sferica, con la pancia bianca sulla quale era disegnata una spirale nera. Aveva un paio di grandi occhi sporgenti e una bocca dalle labbra comicamente grandi e di colore rosa, con un paio di corte gambe e una larga coda piatta  semitrasparente che sembrava ottima per nuotare. Si trattava di un Poliwag, un Pokemon d'Acqua abbastanza comune conosciuto per avere due possibili forme finali - Poliwrath, un Pokemon di tipo misto Acqua/Lotta, e Politoed, un tipo Acqua puro - dall'aspetto molto diverso tra loro.

Anche Tierno e Trovato fecero uscire i loro Pokemon: al fianco di Tierno apparirono, oltre al suo Froakie, anche lo Scatterbug che lui aveva catturato nel Bosco Novartopoli, che era già diventato molto più grande... e un Pokemon che era un po' un classico per gli allenatori alle prime armi, un Pidgey dal piumaggio folto e dallo sguardo acuto.

I Pokemon di Trovato apparvero a loro volta a fianco del loro allenatore: accanto al suo Chespin si trovavano un Dunsparce, uno strano Pokemon di tipo Normale dal corpo giallo e vagamente serpentino, con piccole ali bianche atrofizzate sulla schiena e una coda a forma di trivella; e un Pokemon che assomigliava parecchio ad un leoncino dalla corta pelliccia bruna che diventava più scura sulle zampe, sulle sue orecchie arrotondate, sul muso e sulla punta della coda. Il naso era invece di un vivace colore rosso, come anche un ciuffo di pelliccia che spuntava dalla sua testa come una sorta di crestina.

"Leo, leo! Litleo!" esclamò il piccolo Pokemon simile ad un leoncino, muovendo la sua coda prima di soffiare una fiammella dalla bocca. Trovato si chinò verso di lui e lo grattò gentilmente dietro le orecchie, cosa che il Pokemon mostrò di gradire con una serie di fusa soddisfatte.

"Per adesso, abbiamo già catturato un discreto numero di Pokemon, oserei dire." affermò Tierno. "Bene, vuol dire che sarà un po' più semplice allenarli tutti. Che ne dite, ragazzi? Adesso è il momento di fare sul serio, oserei dire! La Palestra di Novartopoli non è esattamente un giochetto da niente! E poi... dobbiamo anche cominciare ad allenarsi per quando cominceremo ad esibirci!"

"Froak!" esclamò il Froakie di Tierno, alzando la zampina in una sorta di saluto militare!

"Allora hai proprio deciso di provare con le esibizioni di Pokemon, eh?" chiese Shana tenendo in braccio il suo Fennekin, che emise un paio di latrati acuti in segno di assenso.

Il ragazzone amante della danza annuì con decisione. "Certamente! Voglio dimostrare a tutti che il ballo può tirare fuori la bellezza e le capacità dei nostri Pokemon tanto quanto le battaglie di Pokemon!" affermò.

"Pidgey, pidgey!" cinguettò il suo Pidgey, sbattendo allegramente le ali. Il suo Scatterbug drizzò le antenne, e Froakie fece un salto, una capriola all'indietro, e atterrò in posa plastica!

"Visto? Anche i miei Pokemon sono d'accordo!" continuò Tierno. Shana e Trovato ridacchiarono brevemente prima di riportare la loro attenzione sulla cittadina e sui suoi dintorni.

"Per adesso, penso sia meglio trovare una sistemazione... poi cominceremo ad allenare i nostri Pokemon, e tra qualche giorno vedremo se la Capopalestra Violetta sarà disponibile per un confronto." affermò Shana. " A proposito... ricordo male io, oppure Violetta ha una sorella maggiore che lavora come cronista per Kalos TV?"

"Sì, me lo ricordo bene... qualche mese fa, Alexa ha fatto da cronista per il campionato annuale di Pokemon di Unima. Quello in cui alla fine è saltato fuori quel dragone nero, e in cui il capo del Team Plasma usava quel Pokemon cibernetico... Genesect, se non ricordo male." rispose Trovato. "Sì, Alexa era proprio lì ed è stata lei a fare la cronaca dello scontro finale."

"Violetta invece è una fotografa... e ha la passione dei Pokemon Coleottero." affermò Tierno. "In effetti, è il tipo di Pokemon in ci è specializzata. Il tuo Fennekin dovrebbe essere in grado di vincere senza troppi problemi, Shana... ma il mio Froakie, e soprattutto il Chespin di Trovi potrebbero avere qualche problema..."

"E' per questo che abbiamo catturato altri Pokemon, dopo tutto." affermò il ragazzino dai capelli arancioni, guardando con approvazione il suo Dunsparce e il suo Litleo. Il buffo Pokemon Terraserpe sbattè le ali ed emise un verso che esprimeva sicurezza e convinzione, prima di battere la coda a terra un paio di volte. "Comunque, sì, meglio essere ben preparati. Abbiamo un bel po' di giorni a nostra disposizione."

"Dunnnsparce!" esclamò Dunsparce. Con un movimento delle ali, riuscì a sollevarsi da terra per un istante prima di riappoggiarsi a terra e seguire i suoi compagni e i loro allenatori, mentre si dirigevano verso il Pokemon Center...

 

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Nel frattempo, in una piccola radura non troppo lontano da Novartopoli...

Il gruppo di Ash si era fermato dopo una lunga camminata, in modo da riposarsi un po' e fare il punto della situazione prima di riprendere il cammino verso la loro destinazione. Seduti in cerchio su untappeto erboso e circondati da folti alberi secolari, i ragazzi si stavano godendo quei momenti di tranquillità per cercare di legare un po' con i nuovi Pokemon che facevano parte della loro squadra. E questo valeva in particolare per Ash, Froakie e Fletchling.

Pikachu, dal canto suo, era finito sotto le amorevoli cure di Clem, che lo stava coccolando come un peluche, accarezzandogli la coda e cercando allo stesso tempo di non farsi dare un'altra scarica elettrica. Il topolino elettrico, nonostante un po' di imbarazzo, si stava lasciando coccolare, con grande gioia della bambina bionda.

"Pikachu ha avuto subito molto successo con Clem." commentò Vera. Il suo Skitty e il suo Glaceon stavano mangiando un po' di cibo per Pokemon da una ciotola, mentre Blaziken era in piedi accanto alla sua allenatrice, gli occhi chiusi e le mani congiunte in una posa di meditazione. "Ho l'impressione che Clem ci sappia fare molto con i Pokemon. Ha un talento innato di andare loro a genio e capire esattamente cosa piace o non piace loro. In poche parole... riesce ad andare d'accordo con loro senza alcuno sforzo."

"Clem è sempre stata così. Ha un dono innato di comprendere i Pokemon, e non ha mai avuto paura di nessuno di essi." affermò Lem, guardando la sorellina che lasciava da parte Pikachu per un attimo e accarezzava un po' lo Skitty di Vera. Il gattino rosa fece le fusa, distraendosi per un attimo dalla ciotola... e questo permise ad un ladruncolo di scivolare sotto il suo naso e rubare un po' di cibo dalla ciotola. Una piccola palla di pelo arancione sgattaiolò rapidamente verso la ciotola, e con rapidità incredibile riuscì ad afferrare qualche croccantino e cercò di portarselo via!

"Ah! Attenti, c'è un Pokemon che sta cercando di rubare il cibo!" esclamò Misty, accortasi per prima della creaturina arancione che cercava ora di dileguarsi. Immediatamente, diversi dei loro Pokemon scattarono, pronti all'azione, ma fu Blaziken quello che reagì con maggior prontezza: il Pokemon Fuoco/Lotta di Hoenn aprì gli occhi di scatto e si piazzò davanti al Pokemon che cercava di fuggire, facendolo bloccare di colpo con uno squittio allarmato!

"Denne!" esclamò, fermandosi quel tanto che bastava perchè Ash e i suoi compagni si rendessero conto di chi fosse: con loro grande sorpresa, si trattava di un Dedenne, un Pokemon di tipo Elettro/Folletto come quello che avevano incontrato il giorno prima... anzi, Pikachu aveva la sensazione che fosse esattamente lo stesso Pokemon del giorno prima.

"Ah!" esclamò Clem per prima. "Guardate! Quello non è per caso..."

"Un Dedenne... sì, è un Pokemon come quello di ieri!" rispose Misty. Il Dedenne, spaventato dalle dimensioni e dal cipiglio di Blaziken, si caricò per un attimo e lanciò una scarica elettrica contro il Blaziken di Vera, che evitò il colpo con estrema facilità facendo un piccolo salto all'indietro. Prima che la situazionepotesse farsi troppo pericolosa, Pikachu intervenne, tenendo le braccia aperte per dire a Blaziken e a Dedenne di non combattere inutilmente.

"Pika pika! Pikachu!" esclamò il topolino elettrico. Dedenne indietreggiò con uno squittio sorpreso, e un attimo dopo i due Pokemon Elettro cominciarono a "comunicare" tra loro emettendo delle scariche che andavano dalle guance di Pikachu alle vibrisse di Dedenne e viceversa. Il Pokemon Elettro/Folletto di ritirò di un passo, ancora non fidandosi troppo... e Pikachu interruppe lo scambio di elettricità, prima di girarsi verso Ash e annuire. "Pikachu pika, pika pi!"

"Dici davvero, Pikachu? Quel Dedenne... è lo stesso che abbiamo incontrato ieri nella foresta quando ho incontrato Froakie e Fletchling?" chiese il ragazzo. Froakie, che era già balzato vicino a Dedenne per tenerlo d'occhio quando Blaziken aveva cominciato a muoversi, strinse gli occhi per un istante... prima che i suoi istinti gli confermassero che in effetti era proprio come avevano detto Ash e Pikachu; quel Dedenne era lo stesso del giorno prima.

"De... dedenne?" chiese il criceto elettrico, ancora non del tutto sicuro che fosse prudente fidarsi di quelle persone. "Denne de, denne?"

"Froak..." rispose il Froakie di Ash, dando un'occhiata al cibo per Pokemon che Dedenne aveva ancora tra le mani. Lo Skitty di Vera si avvicinò con circospezione, indicando i croccantini con la punta della sua coda... e Dedenne fece la sua migliore faccia da cucciolotto indifeso, abbassando le vibrisse e piegando le orecchie all'indietro.

"Denne, denne..." mormorò tristemente.

"Froakie, froak." rispose il Pokemon ranocchio sfregandosi il mento. "Froak froak, froakie!"

"Pikachu..." rispose Pikachu con un cenno della testa. Aveva capito quello che voleva dire Froakie, e ora si sentiva un po' in colpa per aver cercato di impedire a Dedenne di portare via quel po' di cibo. "Pikachu pika, pika pikachu!"

"Beh... penso che forse dovevamo aspettarcelo... quel Dedenne aveva fame e voleva solo mangiare qualcosa." rispose il ragazzo con il berretto.

Il roditore elettrico confermò con un cenno della testa. "Dedenne!" squittì.

"Skitty..." Lo Skitty di Vera, dispiaciuto per il modo un po' troppo severo con cui aveva reagito a quello che in fondo non era certo un gran furto, si avvicinò a Dedenne e chiese scusa con un cenno della testa, imitato a sua volta dal criceto elettrico che si dispiaceva per essere dovuto ricorrere a questi metodi.

"Glaceon, eon?" chiese educatamente l'elegante Glaceon di Vera. Il Pokemon Elettro/Folletto sospirò malinconico e cominciò a spiegare le sue ragioni.

"Dedenne, denne... de dedenne..." affermò, indicando con una zampetta alcuni cespugli che circondavano la radura. Si avvicinò ad uno di essi, muovendo le fronde con una zampetta... e mostrò che sui loro rami non c'era nemmeno una Bacca. "Dedenne..."

"Pikachu?" chiese sorpreso il topolino elettrico. Froakie si sfregò il mento con una delle sue zampette dotate di ventose, forse sospettando qualcosa... "Pikachu? Pika pi, pika pikachu pika..."

"Delle persone che si aggiravano di recente in questa zona di Kalos?" chiese Ash con tono sorpreso. "Che strano... vuoi vedere che il Team Rocket è arrivato anche qui?"

"Chi sarebbe questo Team Rocket?" chiese Clem, non avendo mai sentito quel nome prima di allora. "Li avete già incontrati?"

Misty sospirò, trattenendo una breve risata. "Sono un terzetto di imbranati che ci hanno messo i bastoni tra le ruote fin da quando Ash ha cominciato il suo viaggio..." affermò l'esperta di Pokemon d'Acqua. "Jessie, James e Meowth... si presentano sempre facendo una ridicola messinscena in cui si presentavano... come se fossero chissà che banda di terribili malfattori! In realtà fanno parte di un'organizzazione criminale abbastanza pericolosa... ma loro tre non hanno davvero quello che ci vuole per essere i criminali che dicono di essere!"

"E' vero..." continuò Vera, paragonandoli in cuor suo al molto più efficiente, spietato e pericoloso Team Meteora. "Se devo dire la verità, non capisco perchè siano ancora nel Team Rocket. Sono sicura che avrebbero molto più successo se si mettessero a lavorare onestamente..."

 

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Da un'altra parte, nel lontano continente di Tunod, due imbranati agenti del Team Rocket e il loro Meowth parlante, al momento impegnati in missione segreta per conto del loro capo, starnutirono tutti in contemporanea!

"Wow... salute, ragazzi!" commentò James pulendosi le mani con un fazzoletto. "Non vi è sembrato all'improvviso che i mocciosi con il Pikachu parlassero di noi?"

"Non dire stupidaggini, James!" lo rimbeccò Jessie. "Non è possibile che i marmocchi ci abbiano seguito fin qui! E comunque non voglio pensarci! Lo sai che ogni volta che ce li troviamo tra i piedi, accade qualcosa che ci manda all'aria i piani!"

"Quindi, cerchiamo di non portarci sfortuna da soli parlando di mocciosi." continuò Meowth con la sua voce nasale. "Lo sapete che quando si parla del diavolo, ce lo si ritrova in casa."

"Hm? E voi tre, di cosa state confabulando?" chiese Cassidy, voltandosi con espressione sospettosa verso la sua collega e rivale. Non faceva certo mistero di essere invidiosa per il fatto che Giovanni aveva dato a Jessie, James e Meowth, piuttosto che a lei e al suo complice Butch, il ruolo principale in una missione così importante.

"Nulla che ti interessi! Piuttosto, pensa alla missione!" esclamò Jessie rabbiosamente, con tanto di venuzza pulsante sulla fronte! "Il Team Fusione sta complottando qualcosa, e noi dobbiamo scoprire che cosa!"

"E va bene... spero solo che voi sappiate quello che state facendo..." commentò Butch tra sè e sè.

 

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"Comunque, prima di partire per la tangente..." disse Vera, riportandosi alla situazione attuale. "Dimmi, Dedenne... sono stati dei tizi con dei vestiti ridicoli e una R disegnata sul petto, a portare via le Bacche?"

Con grande sorpresa di Vera e dei suoi compagni, Dedenne scosse la testa per dire di no. "Denne..." affermò, prima di cercare di fare un'imitazione di coloro che aveva visto. Prese una grossa foglia che si trovava lì vicino e se la mise sul volto, in modo da dare l'impressione di un elmetto o un visore. "De denne, dedenne... denne!"   

"Hmm... ho l'impressione che Dedenne stia cercando di descriverceli. Gente con addosso un'uniforme e un elmetto che gli nascondeva il volto, immagino?" affermò Lem, dando un'occhiata attenta a tutto quello che faceva Dedenne e cercando di capire cosa volesse dire. Il Pokemon criceto disse di sì con la testa, e poi continuò a spiegare amodo suo cosa fosse successo...

"Dedenne! Denne de, dedenne!" squittì. Ebbe un brivido di paura quando giunse alla fine della "frase", e si raggomitolò per un attimo al ricordo di quello che era successo... poi, si rimise in piedi e alzò le braccia, piazzandosi le mani sulla testa come se volesse fare l'imitazione di una criniera. "Dedenneeeee!"

"Froakie..." mormorò Froakie, facendosi da serio a cupo. A quanto pareva, le notizie che Dedenne gli stava dando erano molto preoccupanti.

Anche Pikachu si accorse che il suo nuovo compagno di squadra sembrava ssorto e preoccupato. "Pika... pikachu?" chiese, cercando di stare pronto per ogni risposta. Tuttavia, anche Froakie non era del tutto sicuro di quello che gli era venuto in mente, e si limitò ad alzare le spalle.

"Mi... sembra di capire che anche Dedenne non è proprio sicuro di chi si tratti..." affermò Misty, senza bisogno di comprendere al cento per cento il linguaggio del Pokemon. "Erano individui in uniforme con un casco sulla testa... fin qui abbiamo capito."

"Ma... chi possano essere, non ne abbiamo proprio idea..." disse Ash. "E quindi, Dedenne... ci stai dicendo che loro hanno portato via la maggior parte delle Bacche e rapito molti Pokemon da questa regione?"

"Denne..." mormorò il Pokemon Elettro/Folletto, sentendosi terribilmente impotente e frustrato... almeno finchè la piccola mano di Clem non gli si posò sulla testa, accarezzandolo delicatamente e facendogli scattare la testa verso l'alto con fare stupefatto. La bambina bionda gli stava vicino con un'espressione triste e comprensiva...

"Non so chi possa fare una cosa così terribile..." affermò Clem. "Rapire tutti quei Pokemon e rubare il loro cibo..."

"Non credo che siano dei comuni bracconieri di Pokemon, in ogni caso." riprese Lem. Il giovane inventore stava cercando di analizzare tutti i dati che aveva a sua disposizione, ed era già giunto ad alcune conclusioni che riteneva interessanti. "Certo... avrebbe senso che abbiano razziato le bacche da questo posto, perchè così possono mantenere i Pokemon per un tempo abbastanza lungo... Però, da come ne sento parlare, hanno un livello di organizzazione che non si trova in un branco di criminali comuni."

"Mi ricorda quando ho avuto a che fare con la cacciatrice J..." mormorò Ash, riprensando agli sgraditi incontri a Sinnoh e prima di Unima con quella donna senza scrupoli. Quando Lem e Clem lo guardarono con fare interrogativo, Ash si schiarì la voce e spiegò. "Ehm... è, o meglio dire era, una cacciatrice di Pokemon che lavorava per il Team Galassia, e che ho incontrato diverse volte sulla mia strada."

"Davvero un pessimo soggetto. Credetemi, è una fortuna che non l'abbiate incontrata." siegò Misty. "Ma... adesso non è questo il problema. Sarei curiosa di sapere chi erano queste persone, e cosa vogliono fare. E poi, dobbiamo dare una mano a Dedenne."

"Marill, marill!" Il Marill di Misty si disse d'accordo con la sua allenatrice.

Clem ci pensò un po' su, e poi sorrise rivolgendosi al fratello maggiore. "Senti, Lem... visto che siamo qui, perchè non provi a catturare Dedenne? Credo che con noi sarà molto più al sicuro che da queste parti, no?" propose. Il maggiore dei due fratell ridacchiò gentilmente e le arruffò i capelli con una carezza, immaginando a che gioco stesse giocando la sorellina.

"Già, e così puoi stare con Dedenne quanto vuoi e coccolarlo tutto il tempo, vero?" commentò bonariamente il giovane inventore.

Clem gonfiò le guance in una comica espressione di irritazione. "Insomma, fratellino, se posso aiutare Dedenne, che c'è di male? Tu che cosa ne dici, Dedenne?" chiese rivolta al Pokemon criceto, che spalancò gli occhi entusiasta e disse di sì con la testa.

"Dedenne!" esclamò, non senza però apporre una condizione ed indicare Lem con una zampetta. "De... denne, dedenne?"

"Pikachu..." rispose Pikachu con un cenno della testa, in modo da far capire ad Ash cosa volesse dire il Pokemon Elettro/Folletto, che si era già messo in guardia e sembrava pronto a combattere.

"Mi pare di capire che Dedenne vuole combattere con uno dei Pokemon di Lem, prima di unirsi alla sua squadra." affermò Vera. Il suo Blaziken fece un cenno affermativo con la testa, e Dedenne si voltò verso Lem e lo incitò a mandare in campo uno dei suoi Pokemon.

Il ragazzo, dopo un attimo di esitazione, accettò la sfida e si aggiustò gli occhiali, sulle cui lenti brillò una luce di sicurezza. "Hmm... e così, questa è una sfida? Molto bene. Accetto ben volentieri! Forza, Bunnelby, tocca a te! Fagli vedere cosa sai fare!"

Lem lanciò la sua Pokeball, dalla quale apparve il Pokemon coniglio con un agile salto. Bunnelby si mise in guardia davanti a Dedenne, e battè le orecchie tra loro come se fossero mani... e il Pokemon criceto prese l'iniziativa, lanciandosi contro Bunnelby e poi sprigionando una scrica elettrica dai suoi baffi, che si inarcò verso il coniglio con uno sfrigolio acuto! Per fortuna, Bunnelby si era aspettato quella mossa, e riuscì a scansarla in tempo, saltando di lato e facendo esaurire sul terreno l'attacco Tuonoshock di Dedenne.

"Blaziken..." affermò il Blaziken di Vera, mettendosi una mano sul mento e guardando con attenzione le mosse dei due Pokemon più piccoli. Sembrava volesse dire che era impressionato dal talento dimostrato, e la sua allenatrice si disse d'accordo.

"Sapevo già che quel Bunnelby è più forte di quanto sembri." affermò. "Ma anche Dedenne non scherza. Credo che sarà uno scontro tutto da vedere!"

"Ottima schivata, Bunnelby!" esclamò Lem. "Ora forza... contrattacca con Attacco Rapido!"

"Bun!" esclamò il Pokemon Normale, facendo uno scatto in avanti e colpendo Dedenne con una delle sue larghe orecchie. Il Pokemon criceto barcollò, ma si riprese in fretta e si produsse in un attacco Azione che colpì in pieno il suo avversario, mandandolo indietro di qualche passo.

"Denne!" esclamò Dedenne, cercando di avvicinarsi di nuovo per sferrare un attacco Tuonoshock a bruciapelo... ma Lem sapeva come contrastarlo.

"Usa Agilità per scansarlo, Bunnelby!" esclamò il giovane inventore. Quando Dedenne scagliò una scarica elettrica contro di lui, Bunnelby accelerò di colpo e riuscì ancora una volta a scansare l'attacco, portandosi accanto a Dedenne prima che quest'ultimo potesse rimettersi in guardia. "Perfetto! E ora usa Doppiasberla!"
Usando ancora una volta le sue enormi orecchie come mani, Bunnelby colpì diverse volte il suo avversario, lasciandolo stordito e costringendolo a cedere ancora terreno. Convinto che a quel punto la battaglia fosse praticamente in mano sua, il Pokemon Scavabuche cercò di tenere Dedenne sotto pressione e si avvicinò ancora... abbassando la guardia quel tanto che bastava a Dedenne per sferrare un attacco a sua volta!

"Denne..." mormorò il Pokemon criceto, guardando Bunnelby dritto negli occhi con espressione innocente, e con tanto di cuoricini rosa che fluttuavano attorno a lui. Bunnelby esitò per un attimo, sentendo che il suo desiderio di combattere veniva meno... e Dedenne gli si avvicinò, iniziando a coccolarsi di lui.

Peccato che le guance e i baffi di Dedenne fossero elettrizzati, e la scarica elettrica penetrò nel corpo di Bunnelby, facendogli drizzare le orecchie! Il Pokemon coniglio emise un acuto stridio di dolore e sorpresa, e quando Dedenne si staccò da lui con un sorrisetto malizioso, si accorse di non riuscire più a muoversi come si deve.

"Bun... nel... by?" si chiese, muovendo le zampe anteriori come se pesassero qualche decina di chili l'una.

"Accidenti, ma come... ha usato un attacco Tuononda a distanza ravvicinata dopo essersi avvicinato usando Fascino?" chiese stupito Ash.

Pikachu scosse la testa - nemmeno lui riconosceva quel particolare attacco. "Pikachu..." affermò, guardando con attenzione le mosse di Dedenne che ora stava prendendo un po' di distanza da Bunnelby.

Vera, che già aveva avuto esperienza con quel particolare attacco dal suo viaggio a Reborn, provvide a dare le necessarie spiegazioni. "Quell'attacco si chiama Elettrococcola. Ha lo stesso effetto di Tuononda, ma può anche infliggere dei danni ai Pokemon che ne vengono colpiti. Non molti, ma è sempre qualcosa." affermò la ragazzina castana.

"Accidenti... quindi adesso Bunnelby è nei guai!" affermò Clem preoccupata. Sperava che il Pokemon di suo fratello non si facesse male soltanto perchè a lei era venuto il capriccio di avere un Dedenne da coccolare...

Lem cercò di pensare ad una contromossa. "Hmm... allora, Bunnelby, adesso cerca di usare Fangosberla!" esclamò. Il Pokemon coniglio, facendo del suo meglio per contrastare gli effetti della paralisi, si chinò per terra, prese un pò di fango in un orecchio, e lo scagliò con precisione contro il suo avversario... che però riuscì ad evitarlo grazie ai movimenti rallentati di Bunnelby. Lem vide il Pokemon criceto restare fermo per un attimo, con delle scariche elettriche che circondavano i suoi baffi. "Accidenti, quella è una mossa Carica. Aumenta la sua difesa dagli attacchi speciali, e allo stesso tempo potenzia la sua prossima mossa Elettro."

"Dedenne!" esclamò Dedenne, finendo di caricarsi per poi scattare verso Bunnelby, che cercò di reagire e scansarsi, ma senza successo. Il velocissimo Pokemon Elettro/Folletto raggiunse il suo bersaglio e lo toccò con le sue vibrisse, sprigionando un'aura elettrica che avvolse rapidamente entrambi i Pokemon espandendosi come un palloncino. Una sfera di energia elettrica si formò al centro dell'aura e da essa si sprigionarono una serie di folgori in miniatura che raggiunsero Bunnelby, attaccandosi alla sua schiena!

"Un attacco Caricaparabola..." affermò Lem allarmato. "Questa particolare mossa di tipo Elettro assorbe energia dai Pokemon che ne vengono colpiti, e la trasferisce a chi ne fa uso."

In effetti, quando le scariche elettriche si esaurirono, non solo Bunnelby sembrava indebolito, ma Dedenne si era quasi del tutto rimesso dai colpi che aveva subito in precedenza. Con uno scatto improvviso, Dedenne cercò di attaccare di nuovo, questa volta con un attacco Azione.

"Non abbiamo ancora perso, Bunnelby!" esclamò Lem con decisione. "Forza, Bunnelby, puoi farcela! Usa il tuo attacco Colpodifango!"

Bunnelby strinse i denti, costringendosi a muoversi nonostante la paralisi... e riuscì a contrastarla, creando una sfera dorata tra le sue orecchie con un forte rumore di risucchio. La sfera si infranse un attimo dopo in numerose sfere di fango che il Pokemon Scavabuche scaraventò con potenza e precisione contro Dedenne, centrando in pieno! Il criceto elettrico squittì allarmato mentre i proiettili di fango lo raggiungevano, appiccicandogli le zampette posteriori e terra e intralciandogli i movimenti oltre ad indebolirlo notevolmente. Con uno squittio, il Pokemon Antenna cercò di divincolarsi per liberarsi dal fango... ma il fango aveva fatto rapidamente presa sulla sua coda e sulle sue zampe posteriori.

"Bene, Bunnelby. Ottimo colpo. Adesso concludiamo... usa Battiterra!" esclamò Lem.

"Bunnelby!" esclamò il coniglio. Con un movimento repentino, Bunnelby chiuse a pugno le sue enormi orecchie-mani e le abbattè al suolo, provocando una piccola scossa sismica che frantumò il terreno attorno a Dedenne, facendo cadere il Pokemon criceto in una piccola buca con uno squittio allarmato! Bunnelby saltò all'indietro, sfruttando lo stesso impeto del suo colpo... e Dedenne si massaggiò la testa frastornato prima di rialzarsi e scrollarsi la polvere di dosso. Era ormai chiaro chi dei due aveva vinto, e Dedenne fu più che contento di ammettere la sconfitta sorridendo e facendo un inchino.

"De Dedenne!" squittì. Era un invito a Lem di lanciare la sua Pokeball, e dopo aver dato un'occhiata all'espressione sollevata e felice di Clem, il giovanissimo inventore tirò fuori una Pokeball dal suo zaino e la lanciò verso il criceto elettrico, che non fece nessun tentativo di evitarla e si fece toccare. Il corpo del buffo Pokemon Elettro/Folletto si trasformò in un lampo di luce rossa che venne rapidamente assorbita dalla Pokeball, che poi si chiuse con un tintinnio metallico, cadde al suolo e si mosse per un istante prima di fermarsi e dare un segnale acustico per confermare la cattura.

"Perfetto! Abbiamo catturato un Dedenne!" esclamò Lem. Il ragazzo prese la Pokeball che conteneva Dedenne e la sollevò in aria vittorioso, con Clem che esultava vicino a lui. Bunnelby tirò un sospiro ed esultò a sua volta, tenendo in aria le orecchie strette a pugno, e i due fratellini andarono a congratularsi con lui per la vittoria.

"Bravo, Bunnelby! Sei stato bravissimo come sempre!"

"Già... grazie anche da parte mia, Bunnelby!" lo ringraziò Clem, prima di versare sulla sua schiena un po' di medicina da una boccetta che teneva con sè. Bunnelby si rilassò, sentendo la paralisi recedere e la debolezza dovuta alla battaglia che lasciava il suo corpo... e poco dopo, il Pokemon Scavabuche era di nuovo in forma come prima.

"Bun bun!" esclamò, facendo poi un cenno di ringraziamento verso i due fratellini. Ash, Misty, Vera e i loro Pokemon applaudirono per festeggiare la vittoria di Bunnelby e il nuovo componente della squadra di Lem.

"Bel colpo, Lem! Sei stato davvero in gamba!" affermò Ash. Raggiunse il suo nuovo amico e gli diede una pacchetta sulla spalla.

"Froak, froak!" esclamò il Froakie del ragazzino. Per tutta la durata dello scontro, la raganella azzurra aveva osservato le mosse di Dedenne e Bunnelby... e doveva ammettere che era impressionato. Per essere due Pokemon così piccoli, e probabilmente neanche tanti esperti, stavano dimostrando una grande abilità nel combattimento... doveva ammettere che, per quanto si fosse unito al gruppo principalmente perchè aveva visto in Ash un allenatore capace, anche gli altri della sua squadra erano in gamba.

Il Pokemon ranocchio fece un piccolo sorriso. Questo viaggio si stava preannunciando ancora più interessante del previsto.   

 

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Non si poteva certo dire che Alan fosse la persona più amichevole del mondo. Al tempo stesso, però, non era mai stato neanche sgarbato. E nonostante Marin lo seguisse continuamente, senza quasi mai smettere di parlare (seriamente, Alan si stava chiedendo se non le venisse mai sete, con tutto il tempo in cui teneva la bocca aperta), Alan ascoltava con pazienza, offrendo ogni tanto qualche risposta un po' alla lontana, ma senza mai essere troppo duro.

"Sei un tipo silenzioso, ma ho visto che sei molto gentile con il tuo Charizard... e anche con gli altri tuoi Pokemon!" stava dicendo Marin in quel momento, camminando a fianco del ragazzo assieme al suo fedele Chespie. "Questo vuol dire che anche se fai tanto il misterioso, ti piacciono molto i Pokemon e sei una persona in gamba! Anch'io vorrei tanto diventare un'esperta di Mega Evoluzione... catturerò un sacco di Pokemon, li allenerò come si deve, e un giorno, riuscirò a battere te e il tuo Charizard."

Alan chiuse gli occhi e sorrise con fare un po' sarcastico. "Non vedo l'ora." rispose, con quel suo solito modo di fare terso e laconico... di cui Marin si accorse.

"Guarda che non c'è bisogno di fare tanto il saputello..." borbottò la rossa, facendo una buffa espressione di fastidio mentre il suo Chespin gonfiava le guance! Il Pokemon Erba stava per dire la sua... ma un movimento improvviso attirò la sua attenzione, quando una piccola figura fluttuante attraversò la stradina che Alan, Marin e Chespin stavano percorrendo.

"Chespin?" esclamò Chespie. Quando Marin seguì l'indicazione del suo starter per vedere che cosa fosse, vide che si trattava di una minuscola creaturina, non più alta di dieci centimetri, che stava in piedi a centro di un grande fiore dai petali gialli, che si faceva trasportare dal vento usando i suoi ampi petali e le sue foglie come una sorta di paracadute. La testa della creatura presentava una sorta di piccola corona seghettata, e le sue braccia e gambe erano talmente corte da essere quasi invisibili da quella distanza - in compenso, però, le sue orecchie erano lunghe ed esili, e aveva dei piccoli occhi neri che risaltavano sul suo viso pulito, assieme alle chiazze rosse sulle sue guance. Si teneva stretto al pistillo del fiore, usandolo come una sorta di hoverboard mentre si faceva trasportare delicatamente dalla brezza. Era un Pokemon che esprimeva gentilezza e dolcezza, oltre ad essere molto carino... e Marin decise che valeva la pena cercare di catturarlo! Chi poteva dirlo, poteva essere il suo primo passo sulla strada per diventare un'allenatrice brava come Alan!

"Flabebe, il Pokemon Monofiore. Tipo Folletto." disse il Pokedex della bambina. "Sceglie il suo fiore preferito alla nascita, e da quel momento rimane in simbiosi con esso per tutta la vita. Va in giro lasciandosi trasportare dal vento, ed è in grado di controllare a suo piacimento la forza nascosta dei fiori."

"Perfetto! Allora sarà il primo Pokemon che catturerò! Stai a vedere, Alan!" esclamò Marin, correndo davanti al suo stoico compagno di viaggio. Quest'ultimo non battè ciglio e restò fermo dov'era, curioso di vedere come la sua autonominata compagna di viaggio se la sarebbe cavata.

"Non mi muovo." commentò il ragazzo. Il Flabebe fluttuò oltre il bordo della strada che stavano percorrendo, ma Marin e Chespie non si fecero dissuadere, e saltarono agilmente giù dal pendio, portandosi finalmente alla distanza giusta per sferrare un attacco contro il Pokemon Folletto.

"Chespie, è il momento! Usa il tuo attacco Parassiseme!" esclamò Marin.

Il suo starter prese la mira e scagliò una raffica di semi luminosi contro il pokemon fluttuante, che si accorse appena in tempo dell'attacco e, senza nemmeno scomporsi, tirò verso di sè il pistillo del suo fiore, come se stesse pilotando un caccia. Con una virata improvvisa, Flabebe evitò il Parassiseme, che però cambiò direzione e cercò di inseguirlo.

Ancora una volta, però, il Pokemon Monofiore si rivelò un avversario molto più ostico di quanto il suo aspetto non facesse supporre. Eseguì un'altra acrobazia a mezz'aria e riuscì a schivare l'attacco per la seconda volta, poi si voltò di scatto verso Chespie e sferrò il suo attacco, volteggiando su sè stesso per un attimo prima di scagliare una raffica di luci rosate verso l'aggressore. Chespie reagì rapidamente e si scansò dalla traiettoria del colpo... ma le particelle di energia rosa cambiarono direzione di colpo e lo raggiunsero comunque, mandandolo a terra.

Per fortuna, Chespie si riprese rapidamente, e dopo aver fatto una capriola all'indietro, atterrò in piedi accanto a Marin, che aveva già pronto l'attacco successivo. "Okay, Chespie! Adesso bloccalo con Frustata!"

"Ches!" esclamò il Pokemon Castanriccio, allungando verso Flabebe due liane verdi che crebbero all'improvviso dalla sua schiena. Chespie diresse le sue fruste verso il bersaglio e cercò di avvinghiargliele attorno... ma Flabebe, dando ancora una volta prova della sua agilità, mandò a vuoto l'attacco con una schivata prodigiosa. Chespie spostò di colpo le sue liane e tentò di prenderlo ancora una volta... senza risultati apprezzabili.

"Bebe!" esclamò Flabebe con una vocetta acuta e canzonatoria che sembrava quasi prendere in giro Marin... e che ebbe sicuramente l'effetto di mandarla su tutte le furie!

"AAAAAARGH! QUESTO E' TROPPO!" strepitò la bambina, agitando le braccia come le ali di un colibrì. "Andiamo, perchè non ci lasci mandare a segno almeno un colpo, eh?"

"E' un po' più difficile di quanto pensassi, eh?" chiese retoricamente Alan, guardando la scena dalla cima del pendio. Marin si voltò verso il suo compagno di viaggio, che cercò di darle un consiglio. "Il tuo Chespin non conosce per caso delle mosse che possano rallentare o confondere Flabebe?"

"Ah? Delle mosse che... ma certo!" rispose prontamente la bambina, prima di rivolgersi nuovamente al suo starter. "Okay, Chespie, cambiamo tattica! Adesso usa Tossina contro di lui!"

"Chespin!" esclamò il Pokemon Castanriccio. Due degli spuntoni sulla sua testa si illuminarono, e da essi scaturirono due raggi di energia violacea che si diressero rapidamente verso il Pokemon Monofiore. Ancora una volta, Flabebe cercò di scansare l'attacco ricorrendo alla sua incredibile agilità, ma rimase sorpreso quando i due raggi di energia si frantumarono in tanti raggi più piccoli... e poi si disfecero in una nuvola di vapore violaceo che avvolse Flabebe, irritandogli gli occhi e la gola. Il Pokemon Folletto emise un'esclamazione allarmata e cercò di proteggersi dal gas velenoso come meglio poteva, ma a quel punto la sostanza velenosa aveva già fatto effetto, e Flabebe uscì barcollando dalla nube tossica, con la faccia tinta di un poco salutare colore violaceo.

"Fla... be... be..." mormorò il Pokemon Monofiore perdendo quota, mentre Marin si metteva a saltellare per l'entusiasmo.

"Evviva! Bravo, Chespie! Questa volta l'abbiamo preso!" esclamò la bambina. Il suo starter annuì soddisfatto, e Alan fece un cenno di assenso. Se non altro, adesso erano sulla strada giusta...

"Okay, adesso è il momento giusto." affermò Alan. "Prova a lanciargli una Pokeball."

"Ricevuto!" rispose Marin, prendendo dalla sua borsa una sfera. Prese la mira, e la scagliò verso Flabebe, che a quel punto era troppo intontito per scansarsi e venne colpito ed assorbito nella sfera, che si richiuse una frazione di secondo dopo. "Okay, adesso tienilo dentro... tienilo dentro..."

La Pokeball ondeggiò per qualche istante, mentre Flabebe cercava con tutte le sue forze di sfuggire alla sua presa. Finalmente, il Pokemon Folletto cessò di resistere, e la Pokeball si fermò con un tintinnio metallico. La cattura era avvenuta.

"Urra! Urra! Urra! Ce l'abbiamo fatta, Chespie!" esclamò gioisamente la piccola Marin, cominciando a fare una danza di vittoria assieme al suo starter davanti d un poco impressionato Alan...

"Se avete il tempo di festeggiare... ce l'avete anche per portare quel Flabebe al Pokemon Center più vicino." affermò.

Marin e Chespie smisero immediatamente di ballare, e la bambina corse imbarazzata verso la Pokeball... inciampando su qualcosa a metà strada e finendo faccia a terra una volta di più, con grade sorpresa di Chespie! Alan sospirò e guardò da un'altra parte... e un attimo dopo, un suono acuto richiamò la sua attenzione, e il giovane allenatore pescò da una tasca della sua giacca un piccolo congegno che ricordava un walkie-talkie in miniatura, e lo accese.

"Pronto?" chiese, con un tono che in qualche modo sembrava più serio del solito, anche per una persona come lui che non sembrava mai abbassare la guardia.

Dall'altro lato della chiamata, una voce gli rispose, facendogli corrugare la fronte in segno di leggero allarme. "Sì... sì, ne avevo sentito parlare... i sa qualcosa di questo gruppo misterioso?"

Ancora una voce indistinta dall'altro lato. "Capisco. Va bene. Cercherò di tenere d'occhio anche questo. La missione procede. Un po' lentamente, ma con risultati promettenti."

Alan attese ancora un po', prima di rispondere. "Certo. Non mancherò di aggiornarvi. Grazie per il vostro aiuto, farò in modo di non deludervi."

La conversazione si interruppe, e il giovanotto si accorse che Marin e Chespie, dopo aver recuperato la Pokeball nella quale avevano catturato Flabebe, si erano inerpicati di nuovo sulla strada che stavano percorrendo, e la bambina lo stava guardando con la sua classica curiosità. "Alan? Chi era che ti stava parlando?" domandò.

"Chespin..." continuò il Pokemon Castanriccio.    

Alan alzò le spalle. Immaginava che Marin non si sarebbe accontentata di una risposta evasiva, ma non poteva raccontarle tutto... era una faccenda troppo pericolosa per lei. Quindi, decise di fare un compromesso. "Diciamo che si tratta di una persona che sta dando una mano a me e al professor Platan." disse semplicemente. "Ora forza, andiamo al Pokemon Center. Ci dovrebbe essere una città a non più di un'ora di cammino da qui."

"Arriviamo!" esclamò entusiasta Marin, venendo dietro ad Alan con tutta l'energia che le era propria. Chespie emise un verso come per dire loro di non correre troppo.

"Chespin, ches!"

Alan guardò la bambina e il suo starter che parlottavano tra loro, divertendosi come niente fosse... e provò per un attimo un po' di dispiacere. Anche se era rumorosa e non sapeva mai farsi gli affari suoi, doveva ammettere che Marin era una compagna di viaggio gradevole. Ma le loro strade si sarebbero dovute dividere presto. Quella che stava percorrendo lui era davvero troppo pericolosa per lei.

 

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L'uomo seduto alla scrivania appoggiò il comunicatore e accarezzò distrattamente il Pokemon simile ad un leone dalla maestosa criniera rossa e gialla che stava al suo fianco. "Il nostro collaboratore ci ha confermato la sua disponibilità." disse l'uomo con voce calma ed autorevole, rivolto ad un'altra figura umana in piedi a fianco della sua scrivania. "Anche lui farà tutto quello che può per scoprire qualcosa di questo nuovo gruppo, e date le sue capacità, non vedo motivo per dubitare del suo successo."

"E' stata una vera sfortuna, signore." disse l'uomo, un tipo sovrappeso con degli strani occhialini sul viso. "Proprio quando le cose sembravano mettersi al meglio, è capitato questo inconveniente. Mi spiace per tutti i problemi che le sta creando."

"Roarrrr..." il Pokemon leone emise un ringhio sommesso.

"Non tutto il male viene per nuocere, dottor Xante." rispose il suo superiore. "Senza saperlo, i nostri... ospiti imprevisti... stanno facendo il nostro gioco. Si tratta soltanto di fare in modo che, nel momento in cui si riveleranno, la cosa finirà per ritorcersi contro di loro."

"Allora, il progetto è intatto, signore." continuò l'uomo di nome Xante.

Il misterioso individuo alla scrivania si lisciò il pizzetto rosso-arancione sul mento. "Certo, non mi sono mai aspettato che non ci fossero complicazioni." affermò. "Ma per adesso, tutto quello che dobbiamo fare è prestare attenzione. Il nostro collaboratore ha tutto sotto controllo."

Un sorriso apparve sul volto severo dell'uomo alla scrivania. "Sta per nascere un nuovo mondo. Un mondo di eterna bellezza."

 

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Da un'altra parte, in un luogo sconosciuto di Kalos...

"Allora. Qual è la situazione?" chiese la voce di un individuo, dal timbro giovanile, ma distintamente crudele e freddo come il ghiaccio.

I suoi scagnozzi, un gruppetto di individui vestiti con delle tute intere e degli elmetti che nascondevano la metà superiore dei loro volti, si inchinarono davanti all'alta figura dai capelli selvaggi che si avvicinò loro, cerando di non dare a vedere la loro soggezione. "Stiamo... proseguendo come da programma, mio signore." affermò uno di loro. "Al momento riteniamo che sia troppo presto per fare la nostra mossa, tuttavia. Ancora non sappiamo dove si trova quello che cerchiamo..."

"Possiamo aspettare." disse la voce del capo. "Dobbiamo assicurarci di colpire nel momento più adatto. Quando farà più danni."

Le reclute si inchinarono timorose. "Certamente, signore. Questo... non è mai stato in dubbio."

"Ottimo." rispose il giovane, i cui occhi rossi sangue scintillarono per un attimo nella semioscurità, dandogli un aspetto spaventoso. "Continuate così. E catturate tutti i Pokemon che potete, senza farvi scoprire. Serviranno anche loro per il nostro progetto..."      
             

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CONTINUA...

Note dell'autore: Probabilmente questo capitolo sarà sembrato molto simile all'episodio in cui Dedenne entra nel gruppo di Ash... e ho ripercorso anche una parte del primo Mega Evolution Special. Ma, come potete vedere, la storia sta cominciando ad entrare su binari completamente diversi. E questa minaccia misteriosa potrebbe davvero creare non pochi problemi alla pacifica regione di Kalos... credo proprio che Ash ed Alan avranno parecchi grattacapi, quando verrà il momento...

Non ho molto da dire per questo capitolo. Dal 20 di Aprile fino al 2 di Maggio sarò via e non potrò scrivere, ma cercherò comunque di aggiornare il più possibile prima di allora... e se va tutto bene, aggiornerò anche il 2 Maggio al mio ritorno.

Vi faccio tanti auguri di buon proseguimento...  e spero di rivedervi presto!  
   

  
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