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Autore: Kazua Koizumi    18/04/2017    1 recensioni
Se un fatto, un'esplosione, un criminale... riuscissero a far venire a galla cose che nessuno sospetterebbe mai.
Tipo dei sentimenti troppo nascosti e ormai dimenticati, come se non fossero mai esistiti....
Un aspetto di te che nessuno avrebbe mai pensato esistesse?
Una PARTE di te....
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sul sito "il mondo di supergoku" ci sono tutti gli episodi delle saghe di super eroi tradotte in italiano anche teen titans...
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kid Flash, Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Il velocista fece come gli era stato detto. Quando arrivò all'ultima pagina, rimase basito a causa di ciò che aveva letto.
- Che c'è scritto?- Chiese BB. Si trasformò in scimmia e si arrampicò sulla spalla del rosso per leggere. Gli altri a modo loro, si avvicinarono per scoprirlo.
Jason rise e diede un pugno amichevole sulla spalla del ragazzo.
- Wally, ti ha scritto l'unica cosa che poteva - disse Babs ridendo.
- " Kid Idiot, non hai bisogno di provare a piacermi " - lesse Corvina.
- " Il tuo miglior amico ed anche il tuo ragazzo " - lesse Wally sorridendo. Si fiondò sul corvino per stritolarlo, lo sollevò da terra e girò su se stesso - awwww.... sei fantastico! - 
- Smetterai di scrivere informazioni?-
- Si, ma terrò il quaderno per la tua "dedica" -
- E pensi di mettermi giù ?-
- Nope - 
- Fallo -
- No - 
- Richard! - Urlò Batman correndo giù per le scale. Richard alzò lo sguardo e spalancò gli occhi. Wally terrorizzato divenne come di pietra e lasciò cadere il ragazzo, e rimase con le braccia tese.
- E' successo qualcosa a Tim? - Chiese Richard cercando di nascondere l'ansia.
- I tagli, li hai visti anche tu ? -
- Si, al Monte Giustizia... -
- Non gli hai detto niente? - Domandò l'uomo pipistrello mettendogli le mani sulle spalle. Wally non si era ancora mosso.
- Ho preferito lasciarlo calmare per oggi e chiederglielo qualche giorno dopo - 
Batman lo guardò sorpreso per un attimo, poi sorrise - starò attento agli oggetti appuntiti -
- Inutile, è pieno. Stai attento a lui, ah...Alfred sa che fare. In ogni caso, sai come e dove trovarmi - disse con serietà. Batman lo lasciò andare - gli incubi non aiutano, se hai insonorizzato la stanza è un guaio -
- No, non è insonorizzata - 
- Allora non ti preoccupare - concluse. Poi, ad un tratto s'incupì - posso fidarmi di te, Bruce? -
Batman lo guardò sorpreso. Aveva sempre dato per scontato la fiducia di Richard, anche se litigavano, si allontanavano, alla fine si volevano bene e si fidavano l'uno dell'altro - Si, questa volta si - dichiarò Batman solennemente. Richard sorrise genuinamente.
- Allora noi possiamo andare - disse Richard
- No, tu rimani. Sono giunto ad un accordo con la Lega e ti riguarda - 
- Cioè? -
- Farai un controllo "mentale" con Menhunter e poi sarai libero di andare, se vorrai non ti contatteremo più - 
- Che tipo di controllo "mentale"? - Domandò Richard con ansia crescente. 
- Mi ha detto che sei cambiato. Non cresciuto negli anni...ma, sei cambiato in queste settimane e non gli piace. Sente qualcosa di anomalo, in senso negativo, quando ti sta vicino. Un disordine o uno squilibrio che prima non c'era -  spiegò il super eroe con dolcezza, cercando di non allarmarlo troppo.
- Un disordine? -
- Tu non hai notato niente? - Domandò Bruce
- Certo che si - rispose Richard con non chalance, mentre si allontanava dagli altri per arrivare su una piattaforma sospesa nel nulla, dove Batman lasciava di solito la macchina. 
- E quando pensavi di dirlo? -
- Più o meno mai - replicò, avvicinandosi al bordo per guardare giù.
- Perché? -
- E' una cosa che devo risolvere da solo -
- Spiegati meglio - ordinò Batman
- Non posso -
- Va bene, però ora, vieni qui - ordinò Batman - le tue armi sono in un posto che conosce solo Superman, inutile cercarle -
- Superman? - Ripeté il ragazzo pensieroso.
- Si, lui - 
- Perché proprio lui? -
- Troppo stupido perché tu possa capirlo - spiegò Batman con voce atona. Richard sorrise e decise di tornare dal velocista, ancora teso a causa della comparsa improvvisa di Bruce Wayne.
Gli prese la mano e lo scosse un po'- KF, lo sapeva -
- E non ti ha detto niente? -
- Non oserei mai intromettermi nella sua vita amorosa. E poi, conoscendo i suoi precedenti "partner", tu sei un angelo-
- Che intendi? - Domandò Wally 
- Di solito ha un debole per i pessimi elementi o mercenari o... assassini o criminali fuori di testa o evasi di Arkham o...-
- Hanno capito -  lo interruppe Richard
- O serial killer ricercati, oppure ricercati e basta, oppure...-
- Ok, Bruce, ora basta! -
- Quindi, sono il suo primo e unico bravo ragazzo -
- Si - 
Richard aveva le guance imporporate dall'imbarazzo.
Wally lo lasciò ed in un attimo sparì, lasciando dietro di se una scia multicolore.
Barbara mise le mani sulle spalle del fratello per consolarlo - Bruce, ti pare giusto? -
- Non ti preoccupare - disse Richard - tornerà, vestito in un modo orribile -
Sentirono una folata di vento e videro una scia colorata. Si voltarono e trovarono il così detto velocista, con un giubbotto in pelle nera e degli occhiali da sole.
- KF, siamo praticamente al buio, è inutile tenere gli occhiali da sole - disse il ragazzo con un sorriso.
- Non mi importa di te e quello che pensi, chiaro?-
- Da vero Bad boy -
- E tu puoi essere il mio "toy boy" -
- KF, io sto sopra. Chiaro? -
- COSA!?! Ma da dove ti vengono queste strane idee! Io sto sopra! -
- Wallace, te lo scordi. Tu, stai sotto! -
- Ragazzi, ne dovete parlare proprio ora davanti a tutti? - Chiese Barbara - e soprattutto davanti a Batman? -
Wally impallidì di colpo.
- Richard - lo chiamò Batman - di sotto ci sono le tue armi - 
- VADO! - Urlò correndo verso il bordo della piattaforma con un sorriso sulle labbra. Quando arrivò sullo strapiombo non esitò a saltare, come tuffandosi: inarcò le braccia, portandole fino ai fianchi ed unì le gambe.
Wally sorrise, felice per il ragazzo. Prima di ritrovarsi incollato al muro, da Batman. 
- B...batman...?!-
- Ti conviene non fargli male, un errore e ti riduco una pietà, chi se ne frega di Berry - 
- S...S...Si, si signore -
- Bene - Lo lasciò cadere. Sentirono un rumore metallico provenire da sotto.
- Richard? Tutto bene? - Lo chiamò Barbara.
Silenzio.
- Richard?! - Urlò il super eroe preoccupato. Non ricevendo risposta si mise a correre.
- Richard? - Wally precedette Batman, ma si dovette fermare proprio prima di saltare. Menhunter volò fino al soffitto della caverna tagliandogli la strada, ad una velocità incredibile, evitando i coltelli che il corvino gli stava lanciando.
- Ma che!?! - Esclamò Jason
- Dick! Smettila! - Ordinò Batman.
Menhunter usò la telecinesi per rompere delle stalattiti rocciose e scagliarle contro il ragazzo che dovette evitarle facendo acrobazie. Spiccò un salto e si appese al bordo della superficie superiore dov'erano gli altri, e si tirò su. I Titans videro le spade incrociate, poste sulla schiena del ragazzo, nei rispettivi foderi, tenuti su da delle cinture di pelle. Sul petto vi erano innumerevoli coltelli da lancio; Un'altra cintura piena di proiettili circondava la vita del corvino, mentre teneva due pistole sui fianchi; intorno alla gamba destra vi era una fascia che reggeva altri coltelli da taglio, particolari e che servivano sicuramente a finire il nemico;
Aveva una maglia a maniche corte rossa adesso, che probabilmente teneva nascosta sotto la felpa. Adesso si vedeva chiaramente quant'era magro in realtà il ragazzo.
- Richard, arrenditi. Lo farai, o con le buone o con le cattive! - Disse l'alieno
- Ti voglio ricordare che sono armato e se la poni così, sappi che non avrò paura di farti male - 
- Basta! - Urlò Batman. Prese il corvino per le spalle e lo tirò indietro - tu calmati, non sei in condizione di combattere -
- Cosa vorresti insinuare? - Replicò il ragazzo con rabbia
- Sei in condizioni di combattere, ma faresti male anche a te stesso, quindi meglio evitare, va bene? -
- Ok, così va meglio -
- Sei calmo? -
Richard annuì.
- Perché hai attaccato Menhunter ? - Domandò Barbara
- Non ho attaccato Menhunter, mi stavo difendendo -
- Tirandogli i coltelli da lancio? - Chiese Cyborg scettico
- Si...? Perché? Voi che avreste fatto? - 
- E' vero, l'ho attaccato io - disse l'alieno
- Perché ? - Chiese Stella Rubia 
- Speravo di prenderlo di sorpresa, ma mi ha sentito e si è riuscito a difendere - 
- Non ha risposto alla mia domanda, signor Menhunter - continuò la tamaraniana
- E' pericoloso -
- Questo lo sappiamo tutti - disse Wally 
- Più di quanto pensi - replicò il marziano - molto più di quanto pensi -
- Che intendi? - Chiese Corvina
- Se ci pensi, Iad ha fatto esperimenti su di lui, esperimenti a livello celebrale. Molti hanno avuto successo, confermi Richard? -
- Confermo -
Menhunter mutò la propria mano in una lama e la puntò contro il petto del ragazzo
- Li ricordi? -. Richard non sembrava per niente intimidito dall'alieno
- No -
- Conosci gli esiti? -
- No -
- Ti interessa conoscerli? -
- Qualcosa mi dice che tu già li sai - disse Richard con un sorriso
- C'è poco da ridere, dopo aver scoperto quello che so,  avrei dovuto ucciderti e basta - 
- Perché non l'hai fatto allora? - Chiese il corvino con curiosità
- Perché voglio capire se sei vero - 
- Io sono vero -
- Ma non provi emozioni vere, giusto? -
- Si...ma...-
- Non ti basta come indizio? -
- Indizio per cosa? -
- J'ohn, basta, lascialo stare. Non è un criminale da interrogare - disse Batman, provando ad allontanare il ragazzo.
- E' tuo figlio, è normale che tu provi a proteggerlo, ma ho i miei doveri -
- Ne parleremo dopo, sicuramente non in sua presenza -
Bruce si ritrovò a terra con una delle lame puntante contro la gola. Richard lo stava guardando malissimo.
- Dick, abbassala -
- Ti dispiace? Io e Menhunter stavamo parlando di cose serie. Non ti hanno mai detto che non si devono interrompere le conversazioni altrui? -
- Dick, ti farà solo male -
- Me ne pentirò dopo - replicò con un sorriso a dir poco sadico, poi si voltò verso il marziano - allora? Stavi dicendo? - 
- La tua missione è uccidere noi ed altri criminali nemici di Iad, e lo farai indipendentemente dalla tua volontà. La tua personalità è stata fatta per ... farti ... apprezzare da noi. Le tue emozioni sono condizionate da ordini prestabiliti, sarai libero solo dopo aver completato la missione, probabilmente non ricorderai nulla -
- Visto? Non ci voleva tanto - disse Richard rivolgendosi al proprio mentore. Allontanò la lama dalla gola dell'eroe e lo lasciò alzare, poi si rivolse all'alieno, cercando di rimanere impassibile - Quanto tempo? -
- Si tratta di giorni - disse l'alieno - Era previsto che succedesse due mesi dopo aver compiuto i sedici anni -
- Oh...interessante -
- Dick? - Lo chiamò il velocista - tutto a posto? -
Il corvino annuì, lanciò uno sguardo alle lame, che brillavano assetate di sangue. 
- Tu hai notato dei cambiamenti in questi giorni - osservò il marziano
- Si, quindi.... - si interruppe, non sapendo più cosa dire, ma aveva capito come sarebbe finita.
- Che intendi fare? - Domandò Jason
- Non ne ho la minima idea - ammise il ragazzo passandosi una mano tra i capelli - e....e...da dove devo iniziare? P...perché salta fuori solo adesso questa cosa? Perché esisto?!  -
- Era il piano perfetto, ce ne saremmo dovuti accorgere tardi - disse Batman - Richard....-
- So cosa va fatto, ma non voglio rompere quella cazzo di promessa e...- Wally lo prese per le spalle cercando di calmarlo, ma il corvino lo scrollò via. Il rosso sospirò e lanciò uno sguardo preoccupato a Barbara che lo incitò con diversi gesti a riprovarci con più insistenza. Wally annuì e lo abbracciò, lo tenne stretto nonostante le proteste fin quando non si calmò.
- J'ohn, io l'ho conosciuto prima di diventare Kid Flash e ti assicuro che da allora...- 
- Tu eri uno dei suoi primi obbiettivi, quelli di preparazione...ma rientravi anche tra gli obbiettivi della missione finale, aveva calcolato cosa saresti diventato. Così il "sistema" è andato in tilt, ed ecco spiegata la sua ossessione per te - spiegò l'alieno. 
Richard provò immediatamente ad allontanarsi dal velocista, che però lo riprese e lo strinse a se con più forza. Il corpo del corvino sembrò cedere, indebolirsi e gravare su quello del rosso.
- Bruce, credo che stia male -
- E' sotto shock, portalo in infermeria. Dagli l'ossigeno e quant'altro... - ordinò l'eroe. Non aveva neanche bisogno di guardarlo, sapeva che suo figlio stava soffrendo terribilmente, ma non poteva farci niente. Aveva provato, ma quel testardo aveva insistito. 
Non voleva guardarlo, quello non era che un fantoccio, non era neanche una persona. Non lo era mai stato, era solo un nemico travestito inconsapevolmente da amico. Solo pensarci gli faceva venire la nausea....e Tim? Era anche lui così?
Wally prese un braccio del corvino e se lo mise sulle spalle, tenendolo con una mano, mentre con l'altra circondava la sua vita, per accompagnarlo di sopra.
- Bruce, è tuo figlio. Adottato, ma fa lo stesso - gli ricordò il marziano.
- Non è neanche una persona, come fa ad essere mio figlio? - 
- Bruce, ricorda che per lui quello che prova è reale, anche se è costruito -
- Non ci riesco -
- Devi! Fallo per lui - si intromise Corvina.
Bruce la guardò male, facendola tacere.
- Bruce? - Lo chiamò il corvino.
L'uomo non si voltò nemmeno a guardarlo, strinse i pugni e lo ignorò.
- Lasciami stare Wally - disse il ragazzo in un sospiro, allontanando il rosso. Lanciò uno sguardo al super eroe, poi con un candido sorriso aggiunse - sto bene -
- Non è vero, e lo sai -
La mano del corvino raggiunse la cintura che reggeva i pugnali, ne recuperò uno ed iniziò a giocarci indeciso.
- Che vuoi fare con quello? -
- Cosa pensi che ci voglia fare? -
- Non è necessario -
- Lo è -
- Troveremo un'altra soluzione -
- Non c'è -
- Non puoi saperlo -
- Quando lo scoprirò sarà troppo tardi, quindi...Hei, alla fine rimango qui con te, come volevi....mi dispiace -
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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