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Autore: Bunny05    18/04/2017    1 recensioni
[jortini ]
Martina si è da poco laureata in letteratura, ha molti sogni. Inizia a lavorare per una famiglia un po' complicata e fa la conoscenza di uno dei figli, Jorge. Un ragazzo con molti problemi legati alle emozioni. Scontri, muove amicizie e nuovi amori verranno affrontanti in questa storia. Uno strano amore sta per entrare nella vita di Martina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Lodo è molto simpatica, è qua da ormai un’ora, fa giocare e divertire Sophia. Nella mia testa si forma l’immagine di quei tre fratelli, tutti diversi l’uno dall’altro, con tre padri diversi, non deve essere stata facile la loro vita, con tutti questi casini, ma dove sono i loro padri? Perché nessuno di loro e qui? << Tutto bene? >> mi chiede Lodo mentre Sophia si è messa a colorare l’album della Winx che Lodo gli ha portato. << Si, tutto bene >> le rispondo con un sorriso. << Comello… >> dico poi << Non è un cognome Americano >> borbotto e lei mi sorride, con quei suoi occhi gentili e calorosi, niente a che vedere con quelli freddi e vuoti di Jorge, << Si mio padre è Italiano >>, << Ah ora capisco >>, << Quello di Sophia è Americano e quello di Jorge Messicano >> mi spiega tranquillamente lei, non sembra una cosa che gli dà problemi parlare di suo padre e della sua situazione in famiglia. Quindi Jorge è un mezzo Messicano, ora che ci penso a quel qualcosa di diverso dai ragazzi Americani che ho conosciuto qui, << Nemmeno tu sei Americana >> mi scruta poi Lodo, << No >> rispondo alzando gl’occhi su di lei << Sono Argentina la cento per cento >> le faccio un gran sorriso, << Oh quindi sei molto Caliente >> ridacchia lei << Sangue Latino >> mi fa l’occhiolino, << Mi sono trasferita qui per andare al college e poi ho sempre sognato di vivere a New York >>, << Ma l’argentina deve essere stupenda >> mi guarda lei con occhi sognanti, << Lo è >> dico annuendo << Se vuoi un giorno ti porto a casa mia >> le propongo senza pensarci, come se fossimo amiche da sempre, ma più o meno è così che mi sento, non poteva anche Jorge essere così, come Lodo, simpatica, gentile, educata e invece mi sono ritrovata con uno strafottente, testa di cazzo. << Davvero? >> chiede lei entusiasta, << Certo, i miei abitano ancora in Argentina, anche se vengono qui spesso a trovarmi >>, << Sai mi piacerebbe molto >>, << Anche io >> urla ad un tratto Sophia, << Anche tu cosa? >> le chiede Lodo che è seduta in parte a lei, << Anche io voglio andare in Argentina con Tini >>, io mi metto a ridacchiare e Lodo mi seguo, << Certo che ti ci porto >> io sorrido e lei contenta riprende a colorare. Un brusio arriva dall’atrio, quando la porta si spalanca fanno capolino Jorge, Diego, Alba e Stephie. << Sei ancora qui? >> chiede Jorge a Lodo, << E tu sei sempre così gentile? >> gli risponde lei, << Io sono felice che tu sia qui >> esclama Diego, Lodo lo guarda mentre lui gli sorride come un ebete, << Io non proprio Diego >>, lui ridacchia e anche io lo faccio, << So che non è vero, in fondo anche tu sei contenta di vedermi >>, << Contaci Diego forse nei tuoi sogni >>, << Oh si nei miei sogni ci sei tu >> ribatte lui con un sorriso malizioso. Rimangono a guardarsi sfidandosi con gl’occhi per un po’ di secondi, << La smetti di provarci con mia sorella? >> chiede Jorge aprendo il frigorifero e tirando fuori delle birre e io alzo gl’occhi al cielo, << Non posso farci niente Amico, è più forte di me >> fa spallucce Diego mentre continuo a fissare Jorge in cagnesco, lui lo nota << Cosa c’è? >> dice scuotendo la testa, io punto gl’occhi sulle birre e poi alzo uno sguardo severo su di lui, << Mi sculaccerai ora? Potrei trovare la cosa molto divertente >> mi risponde aprendo la birra e facendone un sorso guardandomi con malizia, << Jorge non bere davanti a Sophia >> lo rimprovera anche Lodo, << Ti ci metti anche tu ora? >> questa volta a parlare è Stephie, << Non ti avevo detto di non parlare in mia presenza o mi sbaglio? >> gli fa un sorriso strafottente Lodo e io rido, << Non ridere perfettina del cazzo >> mi risponde lei, Lodo sta per dire qualcosa ma io la batto sul tempo, << Rido quanto mi pare, non sei dicerto tu a dirmi quello che devo o non devo fare >>, stavolta a ridere è Lodo, << Amo quando ride >> dice Diego più a se che a noi. Alba rimane lì a gustarsi tutta la scena senza dire una parola, anzi non l’ho quasi mai sentita parlare, eppure non sembra come Stephie e mi chiedo come facciano ad essere amiche. << Tua madre dovrebbe licenziare anche lei! >> dice Stephie poco dopo, << E perché? >> domanda Jorge passandomi in parte con la birra in mano << E’ così divertente averla qui >>, << Cazzate >> urla Stephie uscendo dalla cucina e tutti gl’altri la seguono. Qualche secondo di silenzio poco dopo che sono scomparsi, << Non ho mai visto Stephie così irritata >> mi dice Lodo guardandomi, << Anche io lo sono >> faccio spallucce << E sicuramente non mi faccio mettere i piedi in testa >>, << L’abbiamo trovata >> dice Lodo a Sophia e lei annuisce sorridendo. << Cosa? >> chiedo io confusa, << Tu! >> risponde Lodo << Tutte se ne vanno, o perché mamma le caccia per via di Jorge o perché non sopportano Jorge e soprattutto Stephie >> mi spiega lei, << Non mi interessa di Jorge e di quella stupida Stephie io sono qui per Sophia e rimarrò per Sophia >>… << A e tuo fratello è uno stronzo >>, << Lo so, ma infondo ha solo un po’ di problemi >>, << Molti problemi >> ribatto io, << Si hai ragione ne ha molti >> risponde Lodo innervosendosi un po’.
 
Verso le cinque torno a casa, dopo che la signora Clarke è tornata e sono uscita da quella casa ho sentito tutto il nervosismo scivolarmi via. Quando apro la porta di casa mi trovo Fran seduto sul divano e Machi già ai fornelli per preparare la cena. << Finalmente sei tornata >> borbotta Fran, << Si finalmente la mia casa >> rispondo io avvicinandosi per dargli un bacio sulla guancia, << Come è andata? >> domanda Mechi che mi sorride quando incrocia i miei occhi, << Bene, abbastanza bene >> mi correggo io, << Cosa è successo? >> mi chiede Fran facendomi sedere vicino a lui sul divano, << Niente di che, ragazzacci stupidi ma io li rimetto in riga >>, << Se ti fanno qualcosa chiamami >> mi dice subito serio Fran, << Non ti preoccupare non mi faranno niente ma grazie >> gli sorrido ancora. Mio fratello è sempre stato protettivo nei miei confronti, sin da quando ero bambina, fa il compito del fratello maggiore anche se ha solo due anni in più di me e infondo sono più matura io. << Ho conosciuto anche la sorella >> dico a Fran e Mechi, << La sorella? Non aveva un fratello? >> chiede la bionda, << Si e ha anche una sorella, per fortuna è gentile e simpatica, ti piacerebbe >> dico a Mechi, << Almeno lei… e Jorge? >>, << Jorge? >> mi guarda strano Fran << Non si chiamava Peter? >>, << Peter è il ragazzo che frequento, Jorge è il fratello di Sophia >> spiego a Fran che mi ascolta attentamente << E questo Jorge cosa ti ha fatto? >>, << Niente mi prende in giro ma io lo rimetto al suo posto, comunque si mi ha fatto un po’ tribulare ma ho gestito tutto al meglio >>, << Brava Tini fatti rispettare >> mi sorride Mechi mentre tagliuzza a pezzettini una cipolla. << Abbiamo invitato Facu a cena >> mi dice poi Fran, << Per me va benissimo >>. Ad un tratto bussano alla porta, << E’ ancora presto, impossibile sia Facu >> borbotta Fran andando verso la porta, quando la apre lo sento chiedere << E tu chi sei? >>. Quando mi volto e vedo chi c’è sulla soglia sgrano gl’occhi, << Peter? >> chiedo io guardandolo senza crederci, << Ciao Tini >> mi saluta lui con un sorriso, mi avvicino alla porta dove se ne sta in piedi e impalato mentre mio fratello difronte a lui sembra sbarrargli la strada, << Cosa ci fai qui? >> domando un po’ confusa, << Sono venuto a vedere se andasse tutto bene dopo il lavoro >>, << Ah… sei molto gentile ma non dovevi venire fino a qua, comunque è andato tutto bene >> gli dico e poi rimango zitta a guardarlo, in parte a me mio fratello che ci scruta. << Entra pure >> gli dico io facendomi largo per farlo passare, << Lei è Mechi la mia coinquilina nonché la mia migliore amica e lui è mio fratello Fran >>. Sono un po’ in imbarazzo, non mi aspettavo il suo arrivo improvviso. Gli racconto come è andata a lavoro, non sembra molto contento che ci sia questo Jorge, ma sicuramente deve stare tranquillo, so badare a me stessa e so cosa fare. Dopo mezz’ora dice che deve andarsene, Mechi lo aveva invitato a cena ma aveva già dei programmi, mi dà un leggero bacio sulla guancia e poi scompare dietro la porta. << Non mi piace >> dice Fran ancora seduto sul divano, << A te non piace nessuno con cui esco >> ribatto io, so che qualsiasi ragazzo io gli presenti per lui non va bene e non gli piace, << Mechi mi piace >> dice lui e sento Mechi deglutire, << Mechi è una mia amica >>, << Ed è l’unica che mi piace dei tuoi “amici” >> fa il segno delle virgolette con le mani perché intendeva che lei è l’unica dei miei amici e barra ragazzi che conosco che a lui piace, ma lo sapevo già, Fran ha sempre avuto un debole per Mechi, ovviamente un debole che non andava oltre l’amicizia. La adora come la adoro io perché è fantastica, è lei che mi ha sempre fatta rialzare quando crollavo, è con lei che passo le notti a ridere quando sono triste, lei è sempre stata vicino a me da quando ci siamo conosciute al college, da quando abbiamo condiviso quel piccolissimo alloggio non ci siamo più separate.
 
La settimana passò tranquilla, Sophia si scioglieva sempre di più con me, era molto più serena e tranquilla, tanto che sua madre mi ha detto che sono davvero brava con lei perché per la prima volta Sophia chiedeva della sua Tutor e di quando sarebbe tornata da lei mentre con le altre queste cose non le chiedeva mai. Jorge non si è mai quasi fatto vedere, ho avuto un battibecco con Stephie e l’ho fatta ribollire di rabbia quando l’ho chiamata viziata e Jorge si è messo a ridere. Lodo passò ancora a trovare Sophia e abbiamo bevuto una tazza di tè insieme, abbiamo deciso di organizzare qualche serata divertente da passare insieme, le avevo promesso di farle conoscere Mechi e lei di farci conoscere la sua migliore amica Candelaria o come la chiama lei Cande. Oggi dovrò rimanere ancora a dormire dalla signora Clarke, è di nuovo partita per lavoro, per fortuna che è come settimana scorsa e devo restarci sono per una notte, non che non mi vada ma l’ultima volta ho dovuto sgridare quattro ragazzi che facevano casino come fanno le mamme. Quando arrivo a casa della signora Clarke, Sophia mi viene incontro correndo e sorridente e poi mi salta in braccio, << Stai con me stanotte? >> mi chiede con un gran sorriso, << Si starò con te stanotte >> le rispondo entrando in casa e portandola in cucina e noto che c’è Jorge, << Perché sei qui? >> chiedo, << Ero qui con Sophia mia madre è partita prima, ora che sei arrivata posso anche andarmene >> mi risponde lui, << Bella idea >> rispondo con un sorrisino strafottente e senza dire una parole sparisce dalla cucina. Passiamo tutto il giorno a giocare e a fargli imparare qualcosa, Sophia è molto sveglia e con lei non ho problemi a insegnargli le cose adatte alla sua età, sembra già sapere tutto è molto intelligente. Verso le nove e mezza la metto a letto perché è distrutta, gli leggo la fiaba di Raperonzolo e poco dopo entra nel mondo dei sogni. Anche io mi addormento quasi subito ma qualcosa durante la notte mi sveglia. Ho molta sete ma non mi sono ricordata di portare la bottiglia di acqua in camera. Scendo dal letto, indosso un pigiama leggero, un paio di pantaloncini e una canotta semplice. Scendo le scale, entro in cucina e mi verso un bicchiere di acqua. Sono ancora mezzo assonnata quando Jorge entra dalla porta, mezzo nudo, con addosso solo i pantaloni lunghi della tuta. Lui mi sorride malizioso e io mi volto dall’altra parte, si mette in parte a me e mentre anche lui si versa un bicchiere d’acqua continua a sfiorarmi con il suo corpo, << Lo fai apposta? >> gli chiedo girandomi nervosa << Non funziona >> gli dico e lui mi osserva da molto vicino, non è mai stato così vicino a me, << Cosa ti fa pensare che io lo faccia apposta? >> domanda con la voce profonda e quasi sensuale, << Il fatto che tu sia uno stronzo e ti piaccia fare queste cose >>, << Mi piace quando fai così >>, << Non dovrebbe >> rispondo a tono, lui fa un sorrisetto e si volta con tutto il corpo verso di me e inizia ad avanzare. Io indietreggio non capendo quello che vuole fare ma poi la mia schiena si appoggia al muro, il mio respiro aumenta, << Cosa stai facendo? >> chiedo ormai quando il suo viso è a pochi centimetri dal mio, << So che in realtà ti piaccio e vorresti baciarmi >> borbotta appoggiando le mani al muro in parte della mia testa, << Alla tua fidanzatina non piacerebbe tutto questo >> rispondo io in modo duro per non far sentire il mio nervosismo, cosa vuole da me? Perché fa così? E i suoi amici perché non sono rimasti qui tutta la notte almeno sarebbe stato con loro? << Hai la lingua lunga Tini >> sorride lui in modo malizioso << Ma Stephie non è la mia ragazza, io non ho ragazze >> dice e io trattengo il fiato, non mi piace questa situazione, mi sento debole e impotente, << Dai ammettilo che vuoi baciarmi >>, << Neanche per sogno >> borbotto << Perché mai dovrei voler baciare uno come te? >>, chiedo e lui sembra rimanerci un po’ male, << Perché sono bello, ricco e bravo! >>, ci metto un po’ a capire cosa intende con bravo e poi gli do una piccola spinta sul petto, non ci eravamo mai toccati fino ad ora, ma anche se era uno spintone quel contatto è stato strano, come l’elettricità. << Io non bacerò mai uno come te >> ripeto avvicinandomi a lui << E non osare mai più trattarmi così, sei solo un lurido stronzo che pensa di poter avere tutte, ma sai io non sono tutte e quindi non avrai mai da me quello che vuoi perché è disgustoso >>, << E’ disgustoso? Cosa sei una verginella? >> mi chiede strafottente, << Non sono cose che ti interessano ma io non sono come la tua amica Stephie, non sono una facile che va con chiunque, quindi stammi lontano Blanco, odio le persone come te >>. Mi guarda per qualche secondo senza dire niente, io mi volto e a grandi passi esco dalla cucina, appena la porta si richiude mi ci appoggio un attimo per respirare, sono una persona che non si fa mettere i piedi in testa ma devo dire che in quel momento ho avuto un po’ paura, per fortuna non è successo nulla. Deve starmi alla larga, le persone come lui le odio, prive di affetti e di sentimenti che si divertono con un sacco di ragazze e davvero credeva che io volessi essere una di loro?

Autore: Eccoci qui con un altro capitolo di questa storia Jortini. Spero che vi sia piaciuto, abbiamo conosciuto un po' Lodo e sembra che tra lei e Tini ci sia già molta affinità. Diego è molto interessato a Lodo ma Lodo non lo è per niente. Per Tini alla fine Lodo è come un alleata perchè anche lei rimprovera il fratello e i suoi amici. Peter si presenta da Tini e Fran non sembra molto contento mentr Mechi nasconde qualcosa. Poi abbiamo questa scena molto intensa fra Jorge e Tini, dove Tini si spaventa perchè Jorge ha questo atteggiamento. Cosa succederà ora? Come si evolveranno le cose tra loro? A settimana prossima con il prossimo capitolo! 
 
   
 
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