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Autore: _J2isreal_    18/04/2017    2 recensioni
Eric si è accorto da tempo che tra i suoi due attori preferiti è nato qualcosa. Così, decide di dargli una mano al fine di farli dichiarare.
La sua è un'idea insolita e divertente, che realizza con l'aiuto di Misha e Jim.
Il nostro produttore esecutivo, riuscirà nel suo intento? O creerà solo più incomprensioni?
*** dalla storia
Jensen cominiciò a tossire forte, dopo essersi strozzato con l'acqua. Jared lo guardò preoccupato, dandogli pacche dietro la schiena.
"E' uno scherzo?" chiese con difficoltà, tossendo ancora. Gli occhi lacrimavano e la gola bruciava.
"Se avessi saputo che reagivi così bene, te lo avrei detto prima, amico" Scherzò Eric, alzando gli occhi al cielo.
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Jim Beaver, Misha Collins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jensen era seduto nel suo trailer. Kim aveva dato una pausa dalle riprese.
Si stava annoiando:  in tv non stavano facendo niente, Jared era andato chissà dove e Twitter.. be Twitter gli ricordava costantemente che avesse una cotta per il suo migliore amico.
"Amico, devi andare dagli altri, c'è una specie di riunione da quanto ho capito" disse un ragazzo, probabilmente un addetto a qualcosa.
Jensen annuì, alzandosi e dirigendosi dagli altri. Erano tutti seduti intorno ad un tavolo rotondo e lui prese posto vicino a Jared, che gli sorrise raggiante.
"Devi sentire questa, Jens" sorrise il castano, dandogli una pacca sulla coscia.
Jensen si irrigidì un poco, si domandava spesso come facesse Jared ad essere così espansivo.
Si conoscevano da due anni e condividevano lo stesso appartamento. Il più piccolo fin da subito era stato tutto "amore e abbracci", mentre Jensen ci aveva messo più tempo a metabolizzare il cambiamento. Alla fine dovette ammettere a se stesso che gli piaceva, Jay faceva così solo con lui.
Nella stanza si era elevato un leggero chiacchiericcio. Chi parlava della nuova idea di Eric, chi non vedeva l'ora di vedere la reazione di Jensen una volta saputo.
Qualche minuto dopo Erick battè le mani per rimettere ordine.
Sorrise apertamente, guardandando tutti e soffermandosi più del dovuto sul biondo. Jensen stava cominciando ad infastidirsi, non ci capiva più niente.
"Allora come ben tutti sapete, stiamo promuovendo la terza stagione, ma come in ogni serie ci sono coppie che.. piacciono più delle altre." Cominciò, puntando il suo sguardo su Jensen. Gli altri guardavano eloquaci la coppia.
"Jay, ho qualcosa in faccia?" Chiese Ackles a bassa voce, facendo ridere il compagno, che non rispose.
"Silenzio laggiù!" Urlò Erick, battendo una mano sul legno liscio.
Jensen alzò le mani in segno di resa e sopirando, ritornò ad ascoltare.
"La coppia tanto amata è, naturalmente, quella dei nostri due fratelli. Solo.. A volte le fan sono strane.." Continuò, grattandosi il retro del capo. "E non amano questa coppia come due fratelli, ma come qualcosa di più"
Jensen cominciò a sudare, cominciando a capire dove l'altro volesse andare a parare. Prese una bottiglietta d'acqua per nascondere l'imbarazzo.
"E visto che noi amiamo molto i nostri fan, ho scritto uno spin-off dove il nostro caro Dean e il nostro piccolo Sam, si mettono insieme." Esordì soddisfatto.
Jensen cominiciò a tossire forte, dopo essersi strozzato con l'acqua. Jared lo guardò preoccupato, dandogli pacche dietro la schiena.
"E' uno scherzo?" chiese con difficoltà, tossendo ancora. Gli occhi lacrimavano e la gola bruciava.
"Se avessi saputo che reagivi così bene, te lo avrei detto prima, amico" Scherzò Eric, alzando gli occhi al cielo.
"E comunque no, cominciamo le riprese oggi pomeggio, il copione è nel trailer di Jared, e ora liquidatevi" Gli sorrise, facendo segno di alzarsi e andarsene.
"Eric.. ragiona.." provò Jensen, ma Eric non lo ascoltò nemmeno e lo buttò fuori.
Jared non capiva la reazione del suo amico. Lui l'aveva presa benissimo. Anzi, non vedeva l'ora di poter fingere di essere il suo fidanzato. L'aveva presa come un'opportunità per far capire a Jensen i suoi sentimenti.
Solo che Jensen non sembrava affatto felice di quella parte e lui ci stava rimanendo veramente male.
***
"Non avremmo esagerato un po' nello spingerli insieme?" Chiese Misha, ruotando sulla sedia girevole.
"Fidati, amico, entro la fine delle riprese, staranno insieme." Ribattè Jim, tamburellando le dita sul tavolo.
"E poi non manderemo davvero in onda quello spin-off" S'intromise Eric.
"Ci uccideranno quando lo sapranno.." Sospirò il moro, già pronto alla furia di Jensen.
"E' stato per una giusta causa, amico mio" Lo consolò Eric, ghignando, immaginandosi Jensen recitare quella parte.
***
Jensen e Jared erano nel trailer di quest'ultimo già da diversi minuti.  Il più grande aveva proposto ogni attività esistente sulla faccia della terra, pur di non cominiciare a leggere quella sottospecie di tortura.
"Perché prima non guardiamo un po' di tv?" Aveva cominciato. "Ma guarda che bella giornata, ti va di camminare un po'?" Continuò. "Ah.. oddio, questi vestiti prudono, corro a farmi una doccia. Assolutamente" disse ancora. "Ma tu non hai fame? Possiamo pranzare e poi cominciamo!" Aveva proposto.
Jared stava lentamente cominciando a perdere la pazienza. Ogni volta che leggeva la prima riga, se ne usciva con qualcos'altro.
"Jensen, fra meno di due ore dobbiamo cominciare con la prima scena, di grazia, puoi sederti e leggere quel dannatissimo copione?" Sibillò, cercando di nascondere tutto il suo disappunto, ma fallì miseramente.
Il biondo avvertì tutta l'energia negativa che stava emanando il suo migliore amico. Sospirò, mimando uno 'scusa' con le labbra.
Si sedette sulla poltrona difronte a lui, mettendo più distanza possibile. Prese i fogli tra le mani, degludendo rumorosamente.
<< -INT-MOTEL, NOTTE.
Dean osserva il fratello minore dormire al suo fianco.
DEAN: sei così bello *sussurra, senza farsi sentire. Pentendosi subito dopo*
Sam si sveglia: Hai detto qualcosa? Perché ancora non dormi, Dean?
Dean gira la testa verso di lui, sospirando rumorosamente. *PRIMO PIANO*
Dean: No, e mi sono svegliato ora, non preoccuparti, dormi.
*Dean si gira nel verso opposto del letto, sentendo poco dopo due braccia forti cingerlo da dietro >>
"Andiamo, non suona, ma cos'è questa scena." Parlò nervosamente Jensen, alzandosi di scatto dalla sedia.
"Perché?" Domandò l'altro, guardandolo accigliato.
"Sam e Dean non dormono insieme!" Si rifiutò il biondo e in quell'istante, Jared capì che sarebbe stato un lungo pomeriggio.
***
<< INT-MOTEL. -NOTTE
Sam ha un incubo, si sveglia di soprassalto. Ha il volto sudato e gli occhi lucidi. Dean si sveglia poco dopo.
DEAN:
Tutto bene, sammy?
Sam:
Il solito *Sospira*
DEAN:
Ancora i tuoi incubi.. piccolo? >>
"Stop! Stop!" Urlò il biondo, sventolando le mani in aria.
"Calmati dannazione, siamo solo io e te!" Rispose Jared, portandosi una mano a sorreggersi la fronte.
Stava cominciando a pensare che Jensen non volesse girare quel copione, che non volesse stargli così tanto vicino. Pensò anche di fargli schifo, in quel senso.
Era stato così stupido a pensar che potesse funzionare. E poi, cosa si aspettava, che i suoi sentimenti fossero ricambiati così? No, quello succedeva solo nei film.
"Cosa c'è adesso?" Chiese, facendo appello a tutta la sua calma.
"Dean non dice piccolo! E' Dean!" gesticolò agitato.
Jared sbuffò rumorosamente, prendendo la matita e cancellando il nomignolo.
"Passiamo ad un'altra scena" sospirò, ringhiando e girando pagina.
***
<< -INT- IMPALA, POMERIGGIO, (#SCE.3)
Dean e Sam hanno appena ucciso un fantasma. Sam è ferito al braccio destro. Dean lo sta curando.
Sam geme.
Dean: Andiamo Samantha, resisti un pochino, sto facendo pianissimo.
Sam: Hai la delicatezza di un elefante, Dee
Dean sorride.
Sam: Cosa?
Dean: Mi chiamavi così quando eravamo piccoli.
Dean fascia il braccio e alza la maglietta nera. Medica il taglio sul fianco, accarezzando di volta in volta la pelle sotto di sè.
Sam trattiene un gemito.
Sam: Che stai facendo? *Balbetta*
Dean: Ti sto medicando..
Sam Sì.. sì.. ma..
Dean: Ma vorrei fare altro
Sam rimane stupito>>

"Stiamo scherzando vero? Cosa vorrebbe fare, è suo fratello!" Lo fermò ancora.
Era più forte di lui.  Ce la stava mettendo davvero tutta per collaborare con quella nuova serie, ma era troppo spaventato.
Aveva represso i suoi sentimenti per due lunghissimi anni. Due anni di sacrifici e menzogne ed era terrorizzato che durante le prove potesse uscire qualcosa.
Infondo Jared era etero, lui che avrebbe potuto fare?
"Per la miseria, Jensen, si può sapere che ti prende?" Sbottò il castano, alzandosi in piedi e gettando in malo modo il copione sul divano. Era la prima volta che lo chiamava con il nome completo da quando erano entrati in confidenza, questo preoccupò ulteriormente Jensen.
"Cos..?" Cercò di chiedere il biondo, ma l'amico lo interrumpe.  
"Sono quaranta minuti che stiamo cercando di provare queste dannate scene, ti fa tanto schifo farlo con me? Benissimo! Potevi dirlo subito e non accettavamo di fare questo stupido Spin-off!" Alzò la voce.
Jensen non lo aveva mai visto così adirato. Forse aveva esagerato..?
"Ja.." Provò ancora, ma niente.
"Non provare a dire 'Jay' e continuare come se niente fosse. Ne ho abbastanza! Hai da ridire su ogni maledetta scena! Ogni singola cosa che c'è scritta qui sopra secondo te andrebbe revisionata e cancellata. Dì la verità 'Mister mi piacciono le bionde senza cervello' ti fa schifo baciare un uomo? O ti fa schifo baciare me?" Continuò.
Non si era nemmeno reso conto di aver cominciato ad urlare, il volume della voce era così alto che probabilmente si sentivano anche di fuori.
Misha e Jim erano nascosti dietro il trailer per vedere se quella loro idea portasse frutti positivi, ma ben presto dovettero ammettere che forse, ma solo forse, si erano sbagliati.
Jensen volveva con tutto se stesso dirgli che no, non gli faceva schifo baciarlo. Non sognava altro che quello, ma non ci riusciva. Non riusciva a proferire parola, a negare quella realtà così evidentemente falsa da far male, e rimase in silenzio.
Sospirò rumorosamente. Dannazione, era un attore! Perché non riusciva a fingere. Perché quando si trattava del suo migliore amico era tutto così difficile.
Il suono della carta che veniva strappata, lo riportò alla realtà. Jared aveva frainteso, giustamente, quel silenzio.
Aveva strappato il copione in due parti e lo aveva gettato nel cestino. Si sentiva ferito, rifiutato. Accettava il fatto che i suoi sentimenti non fossero ricambiati, era abbastanza adulto da non  permettere a questo di intromettersi nella loro amcizia. La cosa che lo feriva, però, era che Jensen faceva di tutto per tenerlo lontano. Appena lui si avvicinava per un contatto fisico, lui di punto in bianco si spostava. Se nel copione c'era la scena di un bacio, lui trovava una scusa per tirarsi indietro. Se c'era una scena dolce, puntualmente si nascondeva dietro un 'questo non è da Dean'.
Eppure con Misha non si comportava così. Il castano sentenziò che Jensen fosse cotto di Misha e che lui gli faceva schifo. Non era razionale, ma si conosce il meccanismo del cervello umano. Se qualcosa va diversamente da come noi lo immaginiamo, le paranoie affiorano. La gelosia subbentra e la razionaltà lascia posto a gesti impulsivi e insensati.
"Ti credevo migliore, Jensen Ross." Ringhiò, avvicinandosi alla porta. Uscì, sbattendosela alle spalle con un tonfo forte.
Si diresse in ufficio da Eric in tutta velocità, il suo volto era nero. Se avesse potuto, avrebbe certamente ucciso qualcuno.
"Rettifico, Eric, niente Spin-Off. Mi tiro indietro." Tuonò, tanto che il produttore lo guardò sbalordito. Era una novità per lui vedere  Jared in quelle condizioni. Da quando lo aveva assunto era sempre stato sorridente e gentile con tutti.
Poi il suo sguardo si posò su Misha.
 "E tu per quale dannata ragione sei qui! Non fai nemmeno parte dello show! Vuoi qualcosa di utile da fare? Trova una stanza al tuo stupido amico biondo, io non lo voglio vedere." e così detto, uscì dalla stanza e se ne andò.
Misha sgranò gli occhi davanti a quella furia capelluta. Era semplicemente scioccato.
Posò lo sguardo su Jim, altrettanto frastornato da quello che era successo.
"Forse non è stata una buona idea" sentenziò Misha, quando riprese l'uso della parola.
"Tempo al tempo, ragazzi. Tempo al tempo" Rispose Eric, completamente tranquillo.
***
Erano passati alcuni giorni da quella sfuriata. Jared aveva evitato Jensen per tutto il tempo. Se si trovavano nella stessa stanza e gli serviva qualcosa, la chiedeva a tutti tranne che a lui. Se voleva uscire, invitava tutti, compresi agenti della troupe.
Jensen aveva provato diverse volte ad avvicinarsi a lui per scusarsi, ma Jared lo ignorava completamente. Aveva anche provato a rientrare in casa, ma l'altro lo aveva cacciato.
Jensen era disperato, non sapeva cosa fare per farsi perdonare dal suo migliore amico.
Aveva smesso di parlare con i suoi amici. Si rifiutava di andare sul posto delle riprese. Restava chiuso nel suo trailer, maneggiando quel dannatissimo copione che lo stava rovinando.
Lo lesse così tante volte che lo imparò a memoria. Ringhiò frustrato, lanciandolo lontano da sè.
"Amico, tutto bene?" Chiese Misha, entrando proprio in quel momento.
"Vattene" Rispose bruscamente il biondo, nascondendo il volto tra le mani.
"Da quant'è che non mangi, Jens? Dio e che non dormi.. hai due occhiaie da far paura." Gli fece notare, sedendosi vicino a lui.
"Se sei qui per farmi la romanzina, poi benissimo andartene." Sbuffò contrariato, alzandosi dal divano per prendere una birra.
Misha si lasciò sfuggire una risatina, scuotendo la testa.
"Litigate come una coppia. E tu ti stai comportando esattamente come una ragazzina appena lasciata dal proprio ragazzo" Lo riprese scherzando.
Jensen lo guardò truce, evitando di rispondergli.
"Lasciati dire, però, che sei un vero coglione, amico" Sentenziò il moro, avvicinandosi a lui per togliergli la birra dalle mani.
"Jared fa così semplicemente perché gli piaci. E tu lo hai trattato come se lui ti facesse schifo."
Jensen continuava a non fiatare, guardando dritto davanti a sè.
"So che stai pensando, amico. 'Jared è etero, bla bla bla', mi stupisce come una persona intelligente come te, a volte, sia così stupida" continuò.
"Insultarmi non mi fa stare meglio!" Sbottò Jensen, incrociando le braccia al petto come se fosse un bambino.
"Ascolta, Jensen. Tu sei innamorato di lui da tanto tempo. Sei sempre stato così spaventato dalla tua sessulità e dai tuoi stessi sentimenti, che hai sempre cercato di non vedere la verità. Ti conosco da quanto? Una vita, forse. So esattamente come ti senti e la cosa divertente è che potresti mettere fine a tutto questo semplicemente andando da lui e dichiararti. Fidati di me, amico. Lui è cotto di te almeno il doppio di quanto tu lo sia di lui."
"Jared mi odia" sussurrò, guardando il pavimento.
Misha gli tirò una sberla dietro la nuca, guardandolo contrariato.
"Vuoi rimanere qui a piangerti addosso o vai da lui? Sul serio, cominci a farmi un po' pena, Ackles"
Misha sapeva dove colpire con lui. Sui suoi punti deboli. Jensen non aveva bisogno di essere consolato, ma di essere spronato.
Il biondo alzò gli occhi al cielo, riprendendosi la sua birra. E se Misha avesse ragione?
***
Jensen aveva passato il resto della giornata a meditare su quello che gli aveva detto il moro.
Sapeva che se non si fosse dato una mossa, avrebbe perso il suo migliore amico per sempre. Così, preso d'impeto, si alzò e uscì finalmente dal suo trailer.
Si diresse a passo spedito verso la loro abitazione, che fortunamente non distanziava molto da quel posto.
Aprì la porta di casa, trovando il soggiorno vuoto. Cercò in tutta casa, ma non lo trovò. Il suo cuore perse un battito.
La prima cosa che fece, fu aprire tutti gli armadi. Quando notò che i suoi vestiti c'erano ancora, un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra. Non se ne era andato per sempre, c'era ancora tempo.
Una volta appurato che in casa non ci fosse nessuno, uscì di nuovo. Si guardò in torno, trovando la sua macchina ancora parcheggiata.
Un punto a favore, era uscito a piedi.
Fece mente locale nei posti più vicini dove potesse trovarlo, quando poi capì.
-
"Jens, non possiamo andarcene da casa così, non dovremmo almeno lasciare un biglietto con su scritto dove siamo? Se Eric ci cerca e non ci trova, ci butta fuori dallo show" Cercava di farlo ragionare Jared, mentre il biondo continuava a camminare.
"Appena ci siamo trasferiti, mi sono fatto il giro di tutta la città. C'è un parco nei dintorni. E' enorme, bellissimo. C'è anche una casetta su un albero" Spiegò Jensen, scavalcando una grossa recinzione blu.
"Mi stai ascoltando?" Sbuffò il castano, mentre però imitava i gesti dell'altro.
"Tu non ci andavi mai quando eri piccolo? Io adoravo starci. Nessuno sapeva dove andassi, era come se quello fosse un posto solo mio. Dove potevo essere me stesso, senza oppressioni." Continuò Jensen, evitando completamente le lamentele dell'amico.
Jared capì. Il suo nuovo amico gli stava regalando un'opportunità per scappare in un posto sicuro quando ci si sentiva stretti, tristi. Un posto dove nessuno poteva rintracciarti e ci si poteva sentire al sicuro. Ovviamente aveva imparato che Jensen non parlava mai apertamente quando faceva una cosa carina per qualcuno.
Sorrise raggiante, continuando a seguirlo.
"Sì, Jens, anche io ci andavo" Rispose quindi.
Il maggiore si voltò verso di lui e sorrise, dirigendosi verso il fantomatico albero di cui parlava. Salì le scalette, per poi entrare nella piccola casetta. Aiutò nell'impresa anche Jared. Lui era più alto e più grosso, faticava di più a passare nella porta.
Quando entrambi furono dentro, si sedettero su una piccola sediolina che giaceva a terra, tutta impolverata. La posizionarono davanti ad una sottospecie di finestrella, così da poter guardare fuori.
"Non ti fa sentire come se fossi tornato adolescente?"  Chiese Jensen. Jared annuì dolcemente, perdendosi a guardare il prato sotto di lui.
"Tutti quanti dovremmo avere un posto in cui rifuggiarsi, una volta ogni tanto.." continuò, quasi in un sussurro.
-
Il maggiore corse fino a quel parco. Era sicuro di trovarlo lì.
Saltò la recinzione e salì le scalette nel modo più silenzioso possibile. Jared era diventato veramente troppo grande per starci comodo, ma non si lamentava. Era seduto a gambe conserte, davanti a quella famosa finestra. I capelli, un po' troppo lunghi, si muovevano con il vento. I suoi occhi erano chiusi, ma le sue guance erano lucide dal pianto.
A Jensen scoppiò il cuore a vederlo così.
"Posso?" Gli chiese, nonostante stesse già prendendo posto vicino a lui.
"E' snervante che tu sappia sempre dove trovarmi" Sbuffò il più piccolo, facendogli spazio.
Jensen sorrise, mentre con un sospiro poggiò la testa sulla sua spalla.
Il castano si irrigidì non poco, ma rimase in silenzio.
"Ti ricordi la prima cosa che ti dissi quando ti portai qui?" Gli domandò il biondo, spezzando il silenzio che si era andato a formare.
"Che ti ricordava il tuo essere adolescente?" Sviò Jared, il tono ancora freddo.
"Ti dissi che tutti quanti abbiamo il diritto di trovare un posto dove rifuggiarsi. Ti.. ti va se quel posto fossi io, Jared?" Chiese un po' titubante, mentre alzava il viso e puntava gli occhi verso di lui.
Sentiva i battiti accellerare notevolmente, avrebbe potuto rischiare un infarto da un momento all'altro.
A Jared morì il fiato in gola, degludendo silenziosamente.
"Jens.." Lo guardò, il suo sguardo si addolcì davanti a quella visione idilliaca.
Jensen era arrossito e aveva gli occhi lucidi. Era così bello, pensò. Era la prima volta che lo vedeva in quelle vesti e si scoprì più innamorato che mai.
"Mi dispiace tanto per il mio comportamento, Jay.. ero.. ero spaventato.. non volevo che tu.. sì.."
No, decisamente, Jensen era sempre stato pessimo con le parole. Jared lo guardava esitante, sperando che quelle parole fossero coloro che lui tanto sperava, ma l'altro lo sorprese.
Posò delicatamente le proprie labbra sulle sue, regalandogli un bacio casto, ma dolcissimo.
Jared sorrise, accarezzandogli una guancia.
"Sei pessimo con le parole, Jens" Rise, ributtandosi su quella bocca morbida ed invitante.
E Jared capì, finalmente. Capì i reali sentimenti del suo migliore amico nei suoi confronti. I suoi comportamenti, le sue parole. Capì quanto era stato stupido a pensare che Jensen fosse un ragazzo superficiale e che lui potesse fargli schifo.
In quel bacio, semplicemente capì e si sentì più realizzato che mai.
"Farò anche schifo con le parole, ma una cosa è certa, Jay" Disse, interrompendo il bacio. " E' che ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo" dichiarò, baciandolo di nuovo.
"Ti amo, Jens" ricambiò.
***
"Quindi mi stai dicendo che dopo la tua piccola sfuriata, il tuo 'mi ritiro, bla bla bla'- lo riprese Erick, imitando la sua voce- tu vuoi riprendere questo Spin-off?" Domandò, le braccia incrociate al petto e uno sguardo duro.
"Eric.. mi dispiace.." si scusò il castano.
"E' stata colpa mia, ho reagito in maniera infantile." Intervenì Jensen, non accorgendosi delle espressioni divertite di Misha e Jim.
"E di grazia, cosa vi ha fatto cambire idea?" Chiese il produttore, ai due ragazzi mortificati davanti a lui.
"Noi.. ecco.." Cominciò Jensen, avvampando.
"Noi ci siamo.." Provò a continuare Jared.
"Si sono messi insieme, Eric" Disse Misha, aiutando i suoi amici, che però lo fulminarono con gli occhi.
"Vi pensate che qui siete in una stupida soap opera? Litigate, fate pace e noi dobbiamo stare al vostro servizio? Vi ricordo che voi siete degli attori e..."  La sua voce fredda e severa, si dissolse in una fragorosa risata.
Jensen e Jared avevano uno sguardo da cuccioli bastonati e continuare con quella tortura sarebbe stato crudele.
"Okay, ragazzi, ce l'avete fatta! Sono giorni che proviamo in questa impresa." Scherzò Eric, sotto le facce confuse dei suoi attori preferiti.
"Sì, esatto. C'è il nostro zampino. Lo spin-off era solo una scusa." Continuò, senza smettere di ridere, erano così buffi.
"Figli di puttana!" Ulrò Jensen, alzando entrambe le sopracciglia.
"Tu!" Indicò Misha. "Scappa o quanto è vero che mi chiamo Jensen Ross Ackles, ti uccido" Lo minacciò, iniziando a rincorrerlo.
"Ragazzi! Aiuto!" Supplicò il moro, scappando da un Ackles arrabbiato.
Jared e gli altri scoppiarono a ridere, infondo era vero. Tutto è bene, ciò che finisce bene.

A.A
Buonasera, bellissimi!
Sono tornata con una nuova e incredibile storia. E' stata abbastanza faticosa scriverla, togliendo che mi sono scaricata file su file su come si scrive un copione *Si nasconde in un angolino*
Avevo questa idea in mente da molto tempo, ora che ho avuto un po' di tempo libero non ci ho pensato due volte e ho scritto.
Spero vivamente che vi piaccia, ci ho messo tutta me stessa all'interno.
Chiedo venia se ci fosse qualche errore, davvero, l'ho riletta mille volte e spero di aver corretto tutto. Purtroppo non ho più una Beta e faccio tutto da sola.
Soooo, penso di aver parlato abbastanza, mi ritiro. AHAHAHA
Fatemi sapere cosa ne pensate, accetto ogni tipo di pensiero e commento.
Buon proseguimento di giornata, ragazzuoli! Un bacione grande!
  
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