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Autore: Totelieur    18/04/2017    1 recensioni
Nonostante abbia scritto solo una storia (one-shot per di più) posso già dire di odiare le introduzioni. Perché? Bhe, semplice: non puoi ridurre un'intera trama di una storia in 4 righi.
In ogni caso nella mia storia non ci saranno solo donne dal fisico mozzafiato e uomini pompati, ci saranno anche ragazze che si sentiranno brutte e ragazzi che si sentiranno inferiori ad altri - perché purtroppo l'adolescenza è questa - , ci saranno ragazze e ragazzi che avranno dubbi sulla loro sessualità, ci saranno cuori spezzati a metà e cuori spezzati in mille pezzi, momenti di euforia completa e momenti di disperazione totale, momenti in cui loro non riusciranno più a trovare le loro strade ma scoprendone di nuove.
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"L’infatuazione è quando trovi qualcuno che credi perfetto.
L’amore è quando trovi qualcuno che non è perfetto, ma non ti importa”
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Lo stile della villetta che stava osservando risaliva più o meno ad inizio 1800, quando le case stavano assumendo un aspetto più "moderno" ma con ancora qualcosa di vecchio, cosa che le rendeva assolutamente più affascinanti e poi, Galene amava quello stile. Per essere una ragazza del XXI secolo - nata però nel XX -, si sentiva legata più a quelli precedenti che al suo. Ma in quel momento non era la villetta, mezza crollata ma ancora affascinante, col giardinetto e i mandorli a renderla più bella, era la ragazza che si trovava di fronte.
Credeva - sperava - potesse avere all'incirca la sua età. Da lontano sembrava di una normale altezza ed aveva i capelli biondi, leggermente scompigliati dal leggero venticello, si stava portando delle ciocche dietro l'orecchio sinistro e aveva gli occhi chiusi, mostrando le ciglia davvero lunghe. Era la reincarnazione della perfezione ai suoi occhi.

« Oh » batté un paio di volte le palpebre riprendendosi dai suoi pensieri ed alzò la testa. « Sei strana. E non lo dico perché non stai parlando - sei troppo silenziosa, tu - ma perché non stai mangiando. Tu vivi per mangiare, è probabilmente la tua unica ragione di vita, cosa ti distrae così tanto dal cibo? »
Aggrottò un poco le sopracciglia e sorrise leggermente, posando la fotografia sul tavolino. Prese il suo cornetto, lo addentò e cominciò a parlare con la bocca piena. « La foto »
« La foto?! » annuì. « Tu sei matta, donna »
« Allora vorrà dire che sono la matta più bella mai esistita » ingoiò e tirò un altro morso al cornetto « e che esisterà. Cioè, nessuno supererebbe la mia magnificenza »
Domenica aprì la bocca per replicare, poi partì "Shape of You" alla radio e interrompé ciò che stava per dire. « Ti prego, non di nuovo quella canzone! » si lamentarono all'unisono, girandosi verso lo stereo fissato in un angolo alto nel bar. Le ragazze sedute al tavolo di fianco al loro le guardarono in cagnesco. « Oddio basta » Galene sbruffò e si accasciò sullo schienale della sedia, tirando la testa all'indietro.
« Dai Ga, possiamo resistere per 3 minuti! » Esclamò Domenica battendo piano un bugno sul tavolino, guardando l'ora sul telefono. « Su su! » con un lamento Ga si tirò su riprendendo a mangiare il cornetto, con una falsa espressione dolorante.
« Che tortura »
« Che odio »
« La vita fa schifo »
« Non saremo mai felici »
« Diventeremo brutte »
« E obese »
« E calve »
« E con le gambe corte »
« E con le tette piccole »
« E perennemente ciclate »
« E perennemente single »
« Avete smesso di piangervi addosso per un futuro che non avrete? » le interruppe una voce famigliare, la quale padrona si sedette subito dopo alla sedia libera e sbattendo il proprio zaino sul tavolo, facendo tremare un poco le tazze di caffè.
« F! » esclamò Galene, piena di gioia. F la guardò male, ma con un piccolo sorrisetto che tradiva la finta espressione arrabbiata. Si sporse avanti e le tirò un ricciolo abbastanza forte da farla avvicinare al suo volto, guardandola dritta negli occhi. « Ehi! »
« Quante volte devo dirti di non chiamarmi F, G? » le fece il verso.
« Federica » cominciò, prendendo una piccola pausa per dare suspense « hai il ciclo? » Federica le tirò più forte il ciuffo di capelli.
« Scusa, scusa! Scherzavo! »
« Buon per te, perché ce l'ho veramente »
« Ok, allora vado a preparare la tomba di Galene » si intromise Domenica stiracchiandosi e poi sbadigliando.
« Non sei affatto di grande aiuto, migliore amica » prese il suo cappuccino e cominciò a berlo continuando a fissare in cagnesco la migliore amica, che si rigirava tra le dita una ciocca castano chiaro sorridendo alla riccia.
« Comunque, quando comincia la vostra assemblea? » domandò Federica.
« 8:30 »
« La tua? » chiese Domenica.
« Dato che a noi è di classe e non di istituto, come la vostra, abbiamo deciso di prendere le prime due ore »
« E lo sai che sono le 8, vero? »
« Entro alla seconda » scrollò le spalle. Un cameriere arrivò al tavolo, per chiedere se Federica volesse qualcosa e questa ordinò semplicemente un caffè. Quando notò che le altre due la guardavano stranite, rispose: « Sono a dieta! » La castana alzò gli occhi al cielo e sospirò mentre la riccia dopo aver pronunciato un "ma vai a cagare" finì in un sol boccone il suo cornetto. « Stupide »
« Perché mai sei a dieta? »
« Per far dimagrire il cervello. Ah, aspetta, non ce l'ha » Galene sogghignò e si diede il cinque con l'amica.
« Stronza » il cameriere di prima arrivò col caffè dell'ultima arrivata, che subito dopo aver pagato lo bevve tutto d'un fiato. « Che buono. Voi due non dovreste già andare? »
Le due chiamate in causa girarono la testa verso di lei, mentre bevevano i loro cappuccini. « Noi? » domandarono.
« No, dicevo alle ragazze qui affianco. Sì cavolo, voi due! » Domenica guardò l'orario sul cellulare e lasciò sfuggire dalla bocca un piccolo fischio.
« Ga, dovremmo andare. Sono le otto e un quarto »
« Ah... bhe il linguistico non è tanto lontano da qui e poi, quelle ragazze che stanno la giù dell'artistico non si sono ancora mosse »
« Wow Galene Capoalto che vuole fare ciò che fanno gli altri! Che evento più unico che raro! » Capoalto scosse la testa e la terza sorrise divertita.
« Senti Domenica Chiaro, non è che voglio fare ciò che fanno gli altri, è che non voglio muovermi, ben diverso » incrociò le braccia, mostrando un sorriso strafottente che usava sempre. Domenica si alzò e prese lo zaino, poi fece alzare l'amica di forza che si lamentò. Quando fu in piedi, mise in spalla lo zaino e cominciò a seguirla ma si fermò, tornando indietro da Federica che le stava guardando sorridente.
« Che c'è? » le chiese. Ga alzò un sopracciglio.
« Tu rimani qui da sola? »
« No no, fra poco dovrebbe arrivare Lucia, ci siamo messe d'accordo »
« Sicura? Se vuoi noi possiamo aspettare ancora un po'... » F tirò indietro i capelli neri e sorrise alla riccia, che ricambiò con uno quasi impercettibile. Sentì le guance andare a fuoco e ringraziò che fossero sempre rosse - poteva fare caldo o freddo, diventavano sempre scarlatte e in quel momento non fu mai così grata al calore che c'era - .
« Ga, vai pure. Non preoccuparti per me, poi potrei andare direttamente a scuola se Lucia non viene »
« Okay, ma tieniti in contatto con lei, così se non viene non arrivi in ritardo a scuola, perché l'alberghiero è lontano da qui »
« Sì sì, adesso vai »
« Ma non sono sicura di- » la corvina si alzò e la spinse verso Domenica che si stava sventolando con una mano e non vedeva l'ora di andar via dal bar.
« Starò bene, se qualche sconosciuto mal pensate o l'uomo tigre mi attaccasse, chiamerò te. Okay? Adesso andate » le scoccò un bacio sulla guancia e la spinse fuori, chiudendo velocemente la porta.

Arrivate a scuola, il magnifico duo si precipitò in aula magna trovando con gran sorpresa quasi tutti i posti occupati.
« Oh, andiamo! » Domenica si precipitò nel piccolo ingresso tra le due file di sedili, cercando furiosa qualche posto libero e magari qualcuno della loro classe. « Ga, vedi Alessia? » l'amica fece schioccare la lingua contro i denti, provocando un suono che equivaleva a "no".
Quest'ultima si sentì chiamare e quando girò la testa, vide Alessia chiamarla mentre sventolava in aria una mano, seguita da Alessandro.
« Do', sono qui! » corsero da loro.
« Bonjour! » salutò.
« Ehi! Sedetevi qua » Alessandro diede delle pacche sui due sedili dietro di loro e le amiche si fiondarono subito, come se ne andasse della loro vita. « In ritardo come sempre, voi due » ridacchiò.
« Meno male che la prof non è ancora venuta a vedere i presenti, o vi sareste beccate un altro ritardo. Vero, prima rappresentante di classe? » Domandò Alessia fissando Galene, che fece finta di nulla guardando dritto avanti. Scoppiarono a ridere.
Altre persone arrivarono, i professori fecero la loro "ronda" per vedere gli assenti ed i presenti di ogni classe e finalmente i rappresentanti d'istituto arrivarono, zittendo tutti e dando inizio all'assemblea.
Questa procedeva tranquilla, anche se Galene e Domenica vedevano poco per colpa di Alessandro che era un armadio, ma si accontentarono. Dovevano solo ascoltare, alla fine. Poi Galene sentì picchiettarsi la spalla, e si voltò.
Sgranò gli occhi, non credendo a chi si trovasse davanti.
Era la stessa ragazza della foto e, dal vivo, era ancora più bella.
Aveva degli occhi azzurri davvero chiari, che risaltavano sotto le ciglia nere e lunghe. Questa le sorrise timidamente e la riccia cercò di non lasciare la mascella cadere per dare al volto un'espressione stupefatta, così cercò di fare un'espressione più normale possibile, che assumeva con tutti gli estranei - ma Dio quella non era un'estranea qualunque, era Afrodite reincarnata - . Inarcò leggermente un sopracciglio e, solo perché era quella ragazza, sorrise gentilmente.
« Sì? »
« Scusa, potresti prendermi la borsa? È finita sotto la tua sedia »
Cavoli, che voce stupenda.


 
~CorneR 
Salve persone! Allora, se siete arrivati fin qui voglio ringraziarvi infinitamente! Spero che questo prologo vi piaccia. In ogni caso, la storia è nata dalla one-shot che ho scritto (che è spoiler ed allo stesso momento n) e... e non ho nient'altro da dire... Quindi accontentatevi di queste piccole note, magari le cose da dire aumenteranno con l'andare avanti xD A revoir!

P.S. a volte, ad ogni fine capitolo metterò i prestavolto dei nostri protagonisti quindi... dico di iniziare dalla ragazza sconosciuta ;)
 
   
 
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