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Autore: imcalledamyy    19/04/2017    0 recensioni
Era quella la sua routine ormai, ogni giorno uguale al precedente, ogni giorno uguale al successivo. Kyungsoo stava portando un cambiamento in quelle giornate, anche se sarebbe durato solo un misero mese, però Jongin aveva paura. Aveva voglia di cambiamenti, che non si chiamassero “ Do Kyungsoo “ .
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6 Agosto.



 
 
Sabato, era finalmente sabato.
Il primo sabato che avrebbe passato in compagnia di Kyungsoo. Erano solo sei giorni, sei miseri giorni che quel ragazzo era entrato nella sua vita, eppure era riuscito a stravolgerla. Mesi prima non avrebbe mai pensato che qualcosa del genere gli potesse accadere, non ad Okushiri, non qualcosa che portasse il nome di Do Kyungsoo. Tra di loro si stava creando un accenno di complicità che sarebbe maturato in qualcosa di molto più grande, un’importante amicizia.
- Tra poco arriverà Chanyeol, mh. Devo andare a compare qualcosa che può servirti?- disse sistemandosi per bene i capelli contro il riflesso dei vetri della vetrinetta, posta all’ingresso.
- Andiamo io e Chanron, che sta a fare qui, sennò. Dobbiamo anche andare in posta..- disse Harada con sguardo concentrato, rivolto ai numeri del lotto che davano alla televisione.
- Come mi sostituisci velocemente..- disse ridendo.
Harada si voltò verso di lui, sistemando gli occhiali sul ponto del naso - Lui si diverte tanto con me, almeno sembra.-
Jongin, ancora di spalle rispose, - Tutti si divertono con te, nonno.-
- E tu, Jongin?-
- Ma certo, che domande.- corrucciò la fronte, voltandosi verso di lui. Hamada aveva un’espressione molto seria sul volto, scrutando con attenzione il nipote.
- E’ sempre stato tutto un errore..- mormorò.
- Nonno, cosa dici?-
- Eri troppo piccolo, lo sei ancora. L’avevo detto a tua madre ma non vuole starmi mai a sentire. Rilegato qui a badare ad un vecchio.-
Jongin roteò gli occhi, sospirando. Molto spesso suo nonno faceva affermazioni simili, su quanto lui stesse sprecando il suo tempo, con un misero lavoro.
- Lo sai che non è stato mai un problema e mai lo sarà.-
- Non era un compito tuo-
- Nonno. Non farmi ripetere sempre le stesse cose.- sospirò nuovamente, guardando il suo orologio da polso. Segnava le dieci e diciassette minuti, - Yah! Ora devo andare, Kyungsoo mi starà aspettando.-
- Ti ci stai mettendo con dedizione, vedo.-
- Mh? Oh già.- scrollò le spalle, preparandosi ad uscire - Mi raccomando, tratta bene Chanyeol. A dopo nonno!- si scambiarono un breve sorriso e si chiuse la porta alle spalle.
Un’altra lunga giornata era appena iniziata. Mise il suo amato snapback ed uscì di casa; l’aria estiva lo avvolse dolcemente, trascinando dietro di essa l’odore del mare, che tanto amava. L’odore del mare era odore di casa, era odore di Busan. Sorrise a quel ricordo e camminò verso l’abitazione di Matzuo, la quale era abbastanza distante dalla propria, ma per fortuna la pianura e il tempo leggermente nuvoloso, giocarono a suo favore.
 
 
-  Buongiorno, già in piedi?- disse entrando in salotto dell’abitazione di Matzuo.
Kyungsoo alzò appena lo sguardo da sopra al libro - Sono le dieci passate Jongin, mica dormiamo tutti come te.-
- Yah, è sabato..Vorrei dormire un po’ di più. Poi nonno ha fatto storie.- sospirò, sedendosi ad una delle sedie che circondavano il tavolo del salotto.
- Hai la domenica per dormire.-
- Roteò gli occhi, facendo varie smorfie che per sua fortuna, Kyungsoo non poteva vedere perché distratto dal libro.
- Allora, che si fa oggi?-
- Kyungsoo lo guardò, corrucciando le sopracciglia - Cosa vorresti fare?-
- Non so.- scrollò le spalle - Insomma, per passare il tempo.- prese uno dei tanti giornali sul tavolo, osservando i volti sopra la copertina.
- Non saprei..-
- Mh.-
- Puoi anche tornare a casa, infondo—
- Non mi sono svegliato presto soltanto per non fare nulla.- roteò gli occhi - Fammi pensare.-
Kyungsoo annuì, riportando lo sguardo sul libro per lasciare l’altro a riflettere.
Era risaputo tra il gruppo di amici di Jongin che lui, pur volendo frequentare un’università di matrice artistica, di creatività proprio non ne aveva. Sarebbero potuti uscire fuori a fare una passeggiata, magari andare in spiaggia o semplicemente fare degli esercizi—oh, il gossip sui giornali femminili era sempre così interessante!
- Non voglio che Yifan venga qui.- mormorò Kyungsoo, incrociando le braccia al petto, dopo aver disposto il suo libro sul tavolino.
- U—uh? Perché no?- lo colse sorpreso, allora si voltò verso di lui, lasciando il giornale che stava sfogliando quasi controvoglia.
- Odio mio cugino. Non lo sopporto.-
Jongin boccheggiò prima di alzare un sopracciglio, sorpreso da quella dichiarazione - Tu cosa—Davvero? Eppure Matzuo sembra tanto felice per il vostro incontro futuro.-
- Affatto.- sospirò, incontrando lo sguardo di Jongin -  Sai che disse la prima volta che mi vide sulla seria a rotelle? Mi disse che ero buffo e rise. Si è messo a ridere, Jongin! Ma che razza di— ha ventisei anni. Ventisei anni buttati nel cesso. Odioso—
- Ehi!- Jongin lo interruppe prima che potesse continuare, alzando le mani per fermarlo ipoteticamente.
Mi fa quasi paura, che stia diventando un figlio di Satana o cosa..
- Certo che potresti uccidere tuo cugino solo guardandolo in questo modo.- Jongin rise e poi fu fulminato da un suo sguardo, deglutì.
- Proprio così..- ghignò, inumidendosi le labbra.
-  Oltretutto, Yifan dice una montagna di stupidaggini.- Kyungsoo riprese il suo discorso, roteando gli occhi - Non voglio che tu lo incontri, non oso immaginare cosa potrebbe dire.-
Quelle parole incuriosirono particolarmente Jongin, - Del tipo?-
- Ugh, non saprei. Sarebbe capace di tutto.- scosse la testa, mordendosi il labbro.
- Mh..-
- Yah! Non lo sopporto.-
Jongin rise, socchiudendo gli occhi in piccole mezzelune, trovava molto divertente quel lato quasi infantile di Kyungsoo, era piacevole.
- Beh, purtroppo non puoi cambiare il corso degli eventi, Soo. Tuo cugino verrà comunque e starà qui. Quindi che ti piaccia o meno, devi sopportarlo.-
- Preferirei sopportare te per una vita intera piuttosto che lui.- scosse il capo, scrollando le spalle. Jongin arrossì, letteralmente da capo a piedi, di un rosso vivace.
Kyungsoo notò lo sguardo sgomentato dell’altro e si bloccò, con la bocca spalancata.
- Io—Io non!- arrossì, abbassando lo sguardo per evitare il contatto visivo con Jongin, il quale sentiva il cuore palpitare velocemente. Nella sua mente si erano create una serie di immagini delicate che avrebbe preferito non vedere.
- Tsk, cosa vorresti insinuare?- disse una manciata di minuti dopo, per rompere quel silenzio imbarazzante che si era formato tra loro.
- Nulla, nulla.- ghignò, riprendendo il libro tra le mani.
- Noioso.-
- Scusa?-
- Noioso.- Jongin sorrise beffardo, guardando l’altro corrugare lo sguardo.
- Cosa ho fatto questa volta?-
- Stai passando tutta la mattinata a leggere quel libro.-
- Quel-libro.- ripeté Kyungsoo.
Deglutì rumorosamente, distogliendo lo sguardo dal suo. Sentì un sospirò e guardò con la coda dell’occhio Kyungsoo, riprendere la sua lettura. Roteò gli occhi, sbuffando. Non voleva di certo passare tutta la mattinata ad annoiarsi. Si alzò ed andò verso di lui, prendendo il libro dalle mani del più piccolo, che lo guardò sbigottito. Si guardarono negli occhi per qualche secondo e poi Jongin iniziò a lamentarsi.
- Dai Soooo! Facciamo qualcosa!-
- Perché.-
- Perché si.-
- Okay, mettiti qui e leggi per me.-
Jongin incrociò le braccia contro il petto - Non voglio leggere per te..- scrollò le spalle, sedendosi comunque accanto a lui.
- Perché no?-
- E’ una cosa..infantile..- sussurrò corrugando le labbra.
- Infantile?- Kyungsoo inarcò le sopracciglia.
- Infantile e—e romantica..si..-
- Pensi sia romantico leggere per qualcuno?-
Sorrise, imbarazzato dal tono acuto e incredulo dell’altro. Kyungsoo non distolse di un millimetro lo sguardo dal suo - Beh si..Mentre uno dei due si dedica alla lettura, con voce soffice, l’altro lo guarda, sognando.- disse, incrociando lo sguardo di Kyungsoo - Sognando e magari distaccandosi dal tema del libro, sogni che prendono vita propria, su di loro, sul loro amore, sulla loro vita assieme.- mormorò, gli occhi di Kyungsoo erano così grandi e profondi. Poco dopo lui annuì, accennando un sorriso.
- E’ una bella scena, si.-
- Tu..tu non lo trovi romantico?-
- Beh, non l’avevo mai vista da questa prospettiva, ma infondo si. E’ davvero una bella scena, Jongin.-
Jongin sorrise, mordendosi il labbro. Il suo cuore batteva leggermente più veloce del solito e sentiva una strana sensazione al di sopra dello stomaco, come leggerezza. Jongin si sentiva leggero, rilassato.
- Anche vedere un film ti sembra infantile e romantico?-
Spalancò gli occhi, chiudendoli poco dopo per perdersi in una dolce risata, scosse il capo, - Beh, dipende dalla prospettiva, no?-
Si scambiarono un profondo sguardo e poi Kyungsoo disse, - Allora guardiamone uno, no?-
 
 
Preparano dei popcorn, la maggior parte carbonizzati a causa di Kyungsoo che continuava a distrarre Jongin con osservazioni poche consone sul modo di cucinare dell’altro  ( Kyungsoo era un vero asso quando si trattava di cucina ). Si sistemarono sul divano, uno accanto all’altro e avvolti in leggere coperte, davanti alla TV, si prepararono per  vedere uno dei film della vecchia collezione di cartoni delle Barbie delle figlie di Matzuo, in quanto Jongin aveva troppo paura degli horror e Kyungsoo non voleva vedere thriller in pieno pomeriggio, oltretutto quelli erano gli unici film carini ad essere disponibili oltre vecchi western e non avevano molte altre alternative. Quello che doveva essere un semplice film, Barbie e lo Schiaccianoci, finì con l’essere una vera e propria maratona e rimasero sul divano per tutto il pomeriggio, senza muoversi se non per cambiare cartone. Erano partiti stando a qualche centimetro di distanza, ma quando La Principessa e la Povera cambiò in Barbie Raperonzolo e successivamente in Barbie e il lago dei cigni, l’uno cominciò ad avvicinarsi all’altro. Si ritrovarono premuti vicino, un leggero strato di coperte tra loro che gli univa maggiormente, ed era estremamente intimo, sopratutto per Jongin. Le gambe di Kyungsoo erano sopra le sue e poteva sentire i capelli del più basso solleticargli il mento. La posizione per se era confortevole, poggiati l'uno contro l'altro davanti alla TV, Jongin lo trovava dolce..quasi romantico. Era difficile dare un nome a certe emozioni, Jongin non era bravo in questo.
Si addormentò a metà di Barbie e la magia di Pegaso, e si svegliò solo quando qualcosa, o meglio dire, qualcuno, si mosse contro il suo fianco e un ciuffo di capelli, inebriante di profumo al cocco, gli solleticò il mento e si decise ad aprire gli occhi. Si sentiva leggermente confuso e perso. La luce bluastra della TV era accompagnata da un leggero bagliore del sole, che filtrava da dietro le serrande ben abbassate, per creare l’atmosfera. Si strofinò gli occhi con i palmi delle mani e non fu difficile per lui riconoscere la figura accanto a lui, ben più vicina di quanto ricordasse. Il respiro caldo di Kyungsoo solleticava il collo di Jongin. Realizzò il tutto troppo lentamente e il suo cuore prese a battere in modo sconnesso, deglutì, allontanandosi per quanto possibile dal corpo dell’altro, senza volerlo svegliare.
- J-Jongin?- mormorò Kyungsoo, con voce impastata dal sonno - Cosa stai facendo?-
- Io— boccheggiò, passando la lingua contro le sue labbra, secche a causa del sale dei popcorn. Kyungsoo lo guardava distrattamente, con gli occhi appena aperti, i capelli arruffati e le labbra gonfie.
Jongin si sentì esplodere.
- Devo bere. Tanto.- mormorò, spostando con cura le gambe di Kyungsoo dalle proprie, alzandosi velocemente per poi quasi correre in cucina. Prese un lungo respirò e riempì un bicchiere di acqua, fino all’orlo, bevendolo tutto di un fiato.
Jongin ma cosa diavolo ti prende.
Restò in cucina il più possibile, cercando di stabilizzare il respiro, la mente ma sopratutto il cuore. Non era più abituato a quel tipo di contatti e attenzioni, Jongin voleva essere semplicemente lasciato in pace e in tranquillità ma ugh— il corpo di Kyungsoo era estremamente caldo contro il proprio. Prese una lunga boccata di aria, massaggiandosi lentamente le tempie e poi tornò sul divano, accanto a Kyungsoo. Il più piccolo si era svegliato ma era rimasto accucciato in posizione fetale  contro la spalliera del divano, guardando Jongin dal basso fin quando non si sedette.
- Cosa farai domani?- chiese Kyungsoo, sistemandosi  per bene sul divano, a poca distanza dal più grande.
- Ho un appuntamento.- rispose velocemente, sentendo poi l’imbarazzo divampare ( si stava già schiaffeggiando mentalmente), ma prima che potesse correggersi sentì Kyungsoo irrigidirsi e sibilare un semplice “ Oh “. Deglutì rumorosamente, sentendosi quasi a disagio.
- Cioè, non è un appuntamento. Devo vedermi con un ragazzo—
- Ti—Ti stai vedendo con qualcuno?!- la voce di Kyungsoo apparì molto acuta.
Jongin, chiudi il becco!
- No! No..- scosse la testa, continuando a guardare dinanzi a sé, pur sentendo lo sguardo del più piccolo trafiggerlo per un breve istante - E’ solo un amico. Lo conosco da poco e quindi—
- Non devi darmi spiegazioni, Jongin.- la sua voce risultava fredda alle orecchie di Jongin, questa volta.
- Ti..Ti da problemi?-
- Perché dovrebbe?-
Jongin si aggiustò meglio da quella posizione, tirandosi maggiormente in su con il sedere. Kyungsoo gli diede lo spazio sufficiente per muoversi ma poi tornò alla posizione precedente, sentendo le loro mani sfiorarsi.
- Oh. Certo. Già, no. Infatti..- si morse con forza il labbro, non trovando il coraggio per guardare Kyungsoo in volto.
- Già..-
Passarono molti minuti in quel silenzio inizialmente imbarazzante che si trasformò in un silenzio riflessivo, simile a quel silenzio che ti fa rimuginare su pensieri della vita e del passato.
- Quindi..E’ di qui questo ragazzo?-
- No no, studia a Sapporo ed è amico di Chanyeol, il ragazzo che bada a mio nonno nei pomeriggi che io lavoro o che sono qui.-
- Si, lo so..Capisco comunque, mi fa piacere.-
- Te lo— Ehi!- Jongin si voltò entusiasta verso Kyungsoo, sentendo di aver trovato la soluzione giusta, la sua lampadina splendente. Kyungsoo si voltò verso di lui storcendo le labbra ed inclinando il capo.
- Cosa?-
- Questi giorni che i miei amici verranno da me, potrei invitare Chanyeol e Sehun. Tu ci sarai, vero? Non ci hai ripensato, vero?-
- Io?- scrollò le spalle, abbassando lo sguardo.
- Sì Soo, dai. Vorrei tanto averti lì quei giorni.  Sarebbe molto bello, ci divertiremo tanto.- sorrise apertamente, notando che l’altro non la pensava allo stesso modo - Mi prenderò io cura di te..- aggiunse con un tono basso di voce - Come sempre, i-insomma.- aggiunse schiarendosi la voce.
Kyungsoo si voltò verso di lui ed accennò un sorriso, annuendo titubante.
- Mmh, non voglio essere un peso, lo sai.-
- Non lo sei, idiota.- Jongin diete un piccolo schiaffo sulla fronte di Kyungsoo, prendendo una gomitata allo stomaco in risposta.
- Va bene, va bene.-
Jongin sorrise, mordendosi lentamente il labbro inferiore - Perfetto..perfetto.- sussurrò lievemente prima di iniziare a fantasticare sulle probabili conversazione che giù di lì avrebbe avuto con i suoi amici in qui giorni, come loro avrebbero fatto sentire a proprio agio Kyungsoo senza che lui si preoccupasse.
In un modo o nell’altro e che lo volesse o meno, Kyungsoo era sempre presente nei suoi pensieri. Il suddetto ragazzo posò il capo sulla spalla del più grande e sospirò.
 
Jongin si sentì leggero, per la seconda volta in quella giornata. Come una farfalla pronta a prendere il volo, godendo dei suoi pochi giorni di vita, in piena libertà e felicità.
 
E tutto ciò lo spaventava, fin troppo.


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Salve salve, questa volta ho aggiornato mooolto prima rispetto il solito, sono una brava persona infondo! Sto già lavorando sugli altri capitoli, quindi non abbiate paura! ( ma solo fiducia, lol!)
E siamo anche giunti al tanto atteso appuntamento di Jongin e Sehun! ** Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento e grazie a tutti coloro che sono giunti fin qui. Un bacione xx
   
 
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