La luce splende solo dove vuole,
avrebbe dovuto capirlo prima.
Ricordava ancora il tocco di pesca della sua pelle,
La magia nelle sue iridi.
La vita era una maschera sul suo volto.
Le aveva dato il suo infinito
accontentandosi in cambio di una briciola.
Sapeva bene come alleviare il suo stress.
A lei dedicava la libertą a cui aveva rinunciato.
Aveva pregato il suo nome,
si era inginocchiato per entrare nella sua aura
rivelatasi un artificioso lume.
Dentro, nel profondo, lei era morta.
Come lo aveva reso
abbandonandolo allo stesso freddo dal quale
lui l'aveva sempre riparata
e non importavano pił il suo nome, la sua persona,
i suoi averi
Siccome era solo un guscio vuoto.
Una lugubre armatura.
Una gabbia aperta all'interno della quale
nessun animale sarebbe mai entrato